Giovedì, 21 Novembre 2013 13:27

Ugozzolo, fornace piena e cassa ubriaca

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Parma, 21 novembre 2013 -
 
La strada è ormai asfaltata e quasi pronta. Manca solo il taglio del nastro.
Dopo i tanti no, ni, forse, della Provincia di Parma, l'assolo arriva dal governo con la legge di stabilità, che prevede tra i suoi meandri la rete nazionale degli inceneritori.
E' il ministro Orlando ad aver fatto la pensata.
Ci sono già tanti, troppi inceneritori in Italia.
Ha senso costruirne di nuovi?
Gli impianti attuali sono in crisi di astinenza, manca loro il combustibile rifiuto.
Basta un apriti o sesamo e il gioco è fatto.
Botte piena e moglie ubriaca.
Senza impiegare nemmeno un euro in più riusciamo a fare rendere al massimo gli impianti attuali ed a risolvere non pochi problemi delle regioni non fornite di inceneritori.
La denuncia è venuta dalla presidente Idv dell'Emilia Romagna, ma non si registrano nemmeno risposte sotto il livello percepibile. Errani tace. Castellani ripropone la sua pazza idea, bruciare le discariche degli ultimi decenni.
Una montagna di 7 milioni di tonnellate di rifiuti, una quantità utile a tenere acceso Ugozzolo da qui all'eternità.
Altri grandi assenti i consorzi di tutela. Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, Culatello di Zibello, Salame di Felino, comunicazione non pervenuta.
Intanto ad Ugozzolo continuano le prove.
La fase provvisoria è quasi giunta al termine, il boschetto mangia polveri è senza una foglia una, ma tanto anche se non fosse un ectoplasma tutti sanno che è stata una delle tante bufale che hanno dato in pasto all'opinione pubblica per creare un po' di cortine fumogena attorno al camino.
Il fuoco sacro è ormai acceso.
Viva il fuoco sacro.
Non importa se la regione, già oggi una delle 4 aree più inquinate al mondo, prenderà definitivamente la strada verso il baratro ambientale.
L'ambiente e la salute che deriva dalla sua qualità non sono certo in prima pagina sulle agende politiche locali.
Per non parlare poi del livello nazionale.
 
(Fonte: Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR)