Origo il primo forum internazionale dedicato ai prodotti Dop e Igp ha aperto i battenti oggi a Parma anticipando il "Cibus Connect", la fiera del food made in Italy.

di Virgilio, Parma 11 aprile 2017 - Da oggi fino al 13 aprile Parma ospiterà produttori e consorzi provenienti da tutto il mondo. Opportunità anche di incontri commerciali in collegamento con Cibus Connect. A fine 2016 sono 2.959 i prodotti riconosciuti. Italia ed Emilia-Romagna leader in Europa. Un comparto che rappresenta un modello di sviluppo sostenibile e rispettoso del territorio.

20170411-INFOGRAFICHE SCENARIO-L'Italia, leader mondiale per numero di DOP IGP con 814 prodotti Food e Wine, raggiunge i 13,8 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2015, per una crescita del +2,6% su base annua e un peso del 10% sul fatturato totale dell'industria agroalimentare nazionale. Le Indicazioni Geografiche continuano a rappresentare un fattore chiave della crescita del made in Italy nel mondo, con un valore all'export di 7,8 miliardi di euro, pari al 21% delle esportazioni del settore agroalimentare e un trend positivo che sfiora la doppia cifra con un +9,6%.

In questo scenario d'eccellenza nazionale però spiccano su tute le tre province emiliane sorte sulla Via Emilia che, come Parma, quest'anno festeggerà il 2.200esimo anno di vita.

Parma, Reggio Emilia e Modena infatti confermano l'importanza della Food Valley emiliana, grazie al numero di filiere DOP IGP (34)
che insistono nel territorio, ma soprattutto all'entità del valore economico delle produzioni maggiori (Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP e Aceto Balsamico di Modena IGP, in primis).

Ecco quindi che non è un caso che sia stata scelta la città ducale per accogliere il primo forum dedicato alle produzioni di eccellenza internazionale inaugurato questa mattina alla presenza 300 ospiti provenienti da tutto il mondo. 

"Origo non poteva che aver luogo in Emilia-Romagna, una regione che in tutto il mondo è conosciuta e apprezzata per l'eccellenza delle sue produzioni alimentari e che detiene il record di prodotti a Indicazione d'origine con ben 44 specialità- ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini aprendo i lavori- le nostre esportazioni valgono quasi 6 miliardi di euro e prodotti come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, l'Aceto Balsamico di Modena, la Mortadella Bologna per citarne solo alcuni tra i tanti, ne rappresentano una voce importante. Origo Global Forum è un'occasione preziosa di confronto, per far crescere ulteriormente questo importante comparto, creando sviluppo e occupazione".

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20170411-ORIGO-AUDITORIUM-PAGANINI-079-BonacciniPromosso dalla Regione Emilia-Romagna e dal ministero delle Politiche agricole, insieme all'Unione parmense degli industriali e a Fiere Parma, con il patrocinio e il supporto della Commissione e del Parlamento europeo e del Comune di Parma, Origo, in collegamento con Cibus Connect, da oggi al 13 aprile, offrirà ai produttori e ai consorzi anche l'opportunità di incontri con i grandi buyer internazionali. In particolare la Regione Emilia-Romagna ha a disposizione un'area dedicata per presentazioni e degustazioni, cui hanno dato la loro adesione tutti i principali Consorzi di prodotti Dop e Igp emiliano-romagnoli.

"In una fase in cui l'agricoltura nel mondo è sempre più sottoposta ai meccanismi delle commodity, siamo di fronte a un settore che mette al centro la qualità delle materie prime, l'irrinunciabile legame con il territorio, il rispetto di rigorosi disciplinari di produzione, il contenuto fortemente identitario- ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli partecipando alla tavola rotonda dedicata al futuro delle Indicazioni geografiche e alle sfide aperte - anche per questo è importante promuoverne la diffusione e sostenerne il posizionamento sui mercati." .

Apre domani mercoledì 12 aprile a Parma la fiera "Cibus Connect", organizzata da Federalimentare e Fiere di Parma, che rimarrà allestita fino a giovedì 12 aprile. Cibus Connect è un nuovo format di fiera light, una due giorni con un mix di esposizione, forum internazionali, workshop e incontri d'affari con migliaia di buyer italiani ed internazionali.
Le aziende espositrici sono 400, selezionate tra quelle maggiormente vocate all'export. Presenti anche 45 espositori selezionati da Slow Food. In esposizione i nuovi prodotti del food and beverage made in Italy destinati al mercato interno ed estero. Gli chef più accreditati saranno impegnati in numerosi show cooking per far conoscere i nuovi prodotti.

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(Foto Francesca Bocchia)

 

Prosegue la risalita dei listini del burro e delle materie grasse in genere. In flessione negativa invece il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano e in particolare del latte spot.

di Virgilio 12 aprile 2017

LATTE SPOT Riprende a correre verso il basso il prezzo del latte spot. Tra 34,54 e 35,57 €/100 litri è il listino aggiornato del latte crudo spot nazionale (-1,45%) registrato alla borsa di Verona. Cede l'1,49% il latte intero pastorizzato estero il cui listino si colloca tra 33,51 e 34,54€/100 litri. Ben più sensibile la perdita registrata dal latte scremato pastorizzato estero che cede il 3,70% (12,94-13,97€/100 litri di latte).

BURRO E PANNA In rallentamento la crescita del burro. Solo due centesimi guadagnati dai listini di burro alla borsa milanese che comunque va a arricchire una striscia positiva di 7 settimane consecutive. Cresce anche lo zangolato "emiliano". Cede invece la crema a uso alimentare lombarda, mentre prosegue la crescita della Panna veronese.

Borsa di Milano 10 aprile: (+)
BURRO CEE: 4,15€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,30 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,20€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 3,00€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,16/Kg. (-)
MARGARINA marzo 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 10 aprile : (+)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,12 - 2,20 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 07 aprile 2017: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,58€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 11 aprile 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,60 - 2,60 €/kg.

GRANA PADANO Prosegue il ridimensionamento dei listini del Grana Padano. 5 centesimi perduti anche in questa quindicesima settimana che porta alla festività pasquale. Uno scivolone che prosegue da 7 settimane consecutive.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,80 - 6,90 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 -8,10 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO L'aria di crisi si sta radicando anche nel mercato del Parmigiano. Altri 5 centesimi perduti nella settimana in corso che peraltro vede l'ascesa al trono del Consorzio di Nicola Bertinelli.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 10,10 €/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,75 - 11,30 €/Kg.

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LOGO Mulino Alimentare 20170405-lattespot

 

Il mercato di Chicago continua a mostrare andamenti altalenanti, con modesti ridimensionamenti dei valori alternati da modesti tentativi di ripresa, peraltro sempre più frequenti e consistenti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 aprile 2017
Il seme è alla soglia dei 950 punti, per la farina scesa sotto i 310 dollari alla tonnellata corta la soglia dei 300 dollari vicina ma sembra irraggiungibile e la soglia di resistenza 305 è molto forte. Mais e grano restano al palo schiacciati dalle immani quantità mondiali.

Nel mercato interno continua a regnare una costante calma e stabilità, i consumi languono, comunque mais stabile, praticamente fermo sul vicino, in aumento sul medio periodo, sospinto dai rischi e dalle paure dovute alla scarsità di riserve idriche. Grano ed orzo in calo contenuto. I proteici si sono ben ridimensionati ma su soglie di resistenza significative, come sopra descritto .

Ancora in aumento i cascami di grano tenero e duro, ben tenute le polpe e le buccette di soya.
Star del mercato ancora il seme di soya nazionale che sta vivendo il suo momento di gloria.

Difficile poter fare delle previsioni attendibili sulla base delle incertezze dettate dai "venti di guerra", dalla crisi idrica sempre più concreta e da un mercato che continua a mostrarsi dormiente.
Per il mercato delle bioenergie è quasi certo che realizzeranno fughe in avanti dei valori perché agli aumentati consumi si è opposto lo svuotamento delle trincee di pastoni e trinciati. inoltre, se la prossima campagna maidicola dovesse essere meno generosa di massa verde della scorsa campagna il mercato reagirebbe con netti rialzi.

Indicatori internazionali 11 aprile 2017


l'Indice dei noli è risalito a 1231 punti, il petrolio è fermo a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,05898.

 

DATI USDA APRILE 2017

20170401-USDA

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio


Reggio Emilia - Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal regolamento e dagli accordi interprofessionali tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo <> del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/1-30/04/2016 nella misura di:

€ 60,00 il q.le, IVA compresa e franco stalla

Il pagamento del latte sarà corrisposto:

60 giorni dalla pubblicazione (10/04/2017)

(Fonte CCIAA Reggio Emilia - 8 aprile 2017)

Domenica 9 aprile, con il consueto bagno di folla, si è aperta l'edizione 2017 del Vinitaly di Verona (in svolgimento fino al 12) e il Padiglione 1 dell'Emilia Romagna ha registrato un afflusso di pubblico da "tutto esaurito" con la presenza di alcuni illustri ospiti, tra i quali il giornalista Bruno Vespa che ha ricevuto il Premio Internazionale Enogà.

Verona, 10 aprile 2017

La giornata dei vini emiliano romagnoli si era già aperta sotto i migliori auspici, grazie allo speciale Vinitaly uscito sulla Gazzetta dello Sport, a firma di Luca Gardini, che riporta a commento della lista dei 50 migliori vini italiani sotto i 15 euro: "L'Emilia Romagna di Lambrusco e Sangiovese batte il Veneto del Prosecco".

«È la diversità e la complessità dei vini che accompagnano la via Emilia la forza che presentiamo anche quest'anno al Vinitaly e che sempre di più ci viene riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Sottolineano il presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette, e il Direttore Ambrogio Manzi - Lo facciamo proponendo un racconto basato sulla grande varietà dei suoli che permettono ai differenti vitigni di poter offrire vini di assoluto spessore qualitativo con personalità eterogenee che da Piacenza, con il Gutturnio, arrivano al Sangiovese di Romagna. Differenze che sono la forza della nostra enologia e che raccontano un'antica, ma insieme contemporanea, cultura enologica e legame delle aziende produttrici con il proprio territorio».

«All'edizione di quest'anno del Vinitaly - afferma l'Assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli intervenuta al convegno inaugurale del Padiglione 1 - dimostriamo come la nostra enologia stia andando nella direzione giusta. Ci sono i contenuti, c'è la qualità ma ci sono anche le testimonianze concrete del saper innovare un settore antico ma ancora così preponderante nella cultura e nell'economia nazionale. La scelta di puntare sul tema della diversità dei terreni e dei territori, con i conseguenti riflessi nei vini proposti sul mercato, presenta al grande pubblico un simbolo di come l'agricoltura emiliano romagnola ha saputo e sappia ancora tutelare e valorizzare bene il territorio».

La prima giornata del Padiglione 1 Emilia Romagna è dunque stata caratterizzata dall'incontro "PROFUMI DALLA TERRA, in viaggio lungo la via Emilia". «La via Emilia "dal 187 A.C. un viaggio nel buon gusto" è quella linea che dà continuità e unità a tutta la regione, abbracciando al contempo le peculiarità dei diversi territori che, man mano, attraversa: cultura, gastronomia, paesaggi, tradizioni e naturalmente i vini», prosegue il Presidente Sciolette. Per meglio spiegare da dove nasce questa unicità primordiale, i visitatori del Vinitaly possono osservare su un grande pannello all'interno del Padiglione 1 (circa 6x4 metri) delle originali "sculture di terra", realizzate da I.TER di Bologna.

Vinitaly2017-SculturediTerra

 

Si tratta di rappresentazioni artistico-scientifiche dei principali suoli che ospitano la pianta della vite in Emilia Romagna e che si trovano percorrendo la via Emilia da Sud a Nord, partendo quindi dalla provincia di Rimini per arrivare fino a quella di Piacenza (con una sola piccola deviazione nel territorio ferrarese). Diversi tipi di terreno che corrispondono ai 7 vitigni principali della regione, da dove nascono i nostri vini a denominazione: Albana e Sangiovese per la Romagna, Pignoletto per il bolognese, Fortana per il ferrarese, Lambrusco per il modenese, il reggiano e il parmense, Malvasia per il parmense e il piacentino, Gutturnio per il piacentino. Per ogni vitigno c'è poi la rappresentazione grafica dei profumi e dei sapori principali che connotano i vari vini (attraverso immagini di fiori, frutti, ecc.) per aiutare i visitatori nella ricerca di quelle determinate caratteristiche anche nel momento della degustazione.

Inaugurata la 51ª edizione di Vinitaly, in programma fino a mercoledì 12, insieme a Enolitech e Sol&Agrifood. Maurizio Danese, presidente di Veronafiere: "Il modello Vinitaly è unico al mondo" e Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, annuncia: "Entro fine luglio codice agricolo unico".

Verona, 10 aprile 2017

«Vinitaly ha segnato l'agenda di governo sull'agricoltura del Paese e continuerà a farlo. E come avevo fatto in passato proprio qui, da dove insieme ai vertici di Veronafiere e al mondo agricolo e del vino ci ponemmo il tema del Testo Unico del Vino, della dematerializzazione dei registri digitali, del piano sull'internazionalizzazione e dell'agenda digitale, oggi mi prendo l'impegno, annunciando che entro la fine di luglio avremo la prima bozza del testo del Codice agricolo unico».
Così annuncia il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, inaugurando Vinitaly 2017, alla presenza del presidente di Veronafiere Maurizio Danese, del commissario europeo all'Agricoltura e allo sviluppo rurale Phil Hogan, del sindaco di Verona Flavio Tosi, del presidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello, del presidente della Regione Luca Zaia e del presidente di ICE-Agenzia Michele Scannavini e Robert Yang, presidente e ad di 1919, il più grande operatore cinese della distribuzione online e offline in Cina.
Vinitaly si conferma così un appuntamento che va oltre la manifestazione fieristica, che pure è la prima al mondo per superficie espositiva e numero di visitatori, per essere uno dei momenti in cui si discute del futuro del vino e dell'agricoltura in ottica europea (ieri a OperaWine si sono celebrati i 60 anni dell'Europa Unita e la presenza del commissario Ue Hogan anche oggi va letta in questa direzione), di internazionalizzazione dei mercati, di innovazione e di crescita della qualità.

Vinitaly2017 VeronaFiere FotoEnnevi8

Sarebbe la 51ª edizione per Vinitaly, ma Veronafiere la considera, come spiega il presidente Danese, «l'edizione 50+1; per noi, infatti, questo è il primo dei prossimi 50, durante i quali vogliamo progettare il nuovo inizio, quindi i futuri cinquant'anni». Il salone si svolge in contemporanea a Sol&Agrifood, manifestazione sull'olio extravergine di oliva e l'agroalimentare di qualità (che sarà inaugurata domani dal ministro Maurizio Martina, dal presidente del Fooi David Granieri, dal direttore generale di ICE-Agenzia Piergiorgio Borgogelli, e dal presidente di Veronafiere Maurizio Danese alle ore 11 al Padiglione C – Sala Polifunzionale) e a Enolitech, rassegna sulle tecnologie per cantina e frantoio.
La sfida è quella dell'internazionalizzazione, dell'innovazione e della Digital Trasformation. «Abbiamo inventato una fiera e dei servizi che sono stati unici al mondo – prosegue Danese -. Già nel 1998 siamo andati in Cina e nel 2001 negli Stati Uniti, per promuovere il vino italiano e creare una rete di contatti. E abbiamo realizzato rapporti che nel tempo ci hanno permesso di portare un numero di buyer sempre più importante a Verona da entrambi questi mercati».

Il filo conduttore rimane la qualità, anche per la Politica agricola comune (Pac) post-2020, sulla quale nelle scorse settimane si è aperto il dialogo fra i Paesi comunitari. «Ho avuto modo di parlare con il ministro Martina – dice il commissario Ue all'Agricoltura, Phil Hogan - e sulla Pac continueremo a porre la qualità del cibo e del vino al centro delle politiche future».
Vinitaly ha anche l'obiettivo di formare esperti che, di fatto, rappresentano una comunità di ambasciatori del vino made in Italy. E questo grazie a Vinitaly International Academy e a format originali come OperaWine, Wine2Wine, Enolitech, Vinitaly&TheCity, Vinitaly Wine Club, 5 star Wines "The Book", Sol & Agrifood.

Vinitaly2017 VeronaFiere FotoEnnevi9

«Il risultato è un modello originale di fiera basato su tre dimensioni: internazionalizzazione, formazione, innovazione – specifica Danese -. Elementi determinanti per assecondare il trend di crescita del vino italiano sui mercati internazionali». Solo nel 2016, come ricorda il presidente di ICE-Agenzia, Michele Scannavini, «le esportazioni hanno raggiunto i 5,6 miliardi di euro, con un incremento del 4,4% sul 2015».
Quest'anno, gli obiettivi principali dell'internazionalizzazione si concentrano su Stati Uniti e Cina, nell'ambito comunque di un incoming che nel 2016 ha visto a Vinitaly la presenza di buyer da 140 Paesi.

All'inaugurazione i produttori incassano una promessa da Robert Yang, presidente e ad di 1919: «Puntiamo a raggiungere grazie al commercio online e offline almeno 500 milioni di renmimbi per il vino italiano, con non meno di 2 milioni di bottiglie vendute, delle quali almeno un milione di vino di alta gamma».
Nel 2016 Vinitaly aveva accreditato 50mila buyer esteri e quest'anno, grazie all'attività di incoming condotta insieme a ICE-Agenzia c'è stato un incremento sensibile di nuovi operatori esteri, per la prima volta presenti al Salone internazionale del vino e dei distillati di Verona.
Vinitaly, Sol&Agrifood e Enolitech quest'anno vedono la presenza di 4.768 aziende. Vinitaly, da solo, conta 4.272 espositori da 30 Paesi, con un incremento del 4% sull'anno precedente e una crescente importanza di presenze estere.

Voto unanime del Consiglio di amministrazione dell'Ente di tutela. Alla vicepresidenza Guglielmo Garagnani (vicario), Sergio Frignani e Ugo Scalabrini.

Reggio Emilia, 8 aprile 2017 - Nicola Bertinelli, 44 anni, imprenditore ai vertici dell'Azienda Agricola Bertinelli di Medesano (PR), è il nuovo presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Laureato in Scienze Agrarie e in Economia e Commercio, un master in Business Administration all'Università di Guelph (Canada), Bertinelli è stato eletto all'unanimità dal Consiglio di amministrazione dell'Ente.

A tre giorni di distanza dall'Assemblea generale dei consorziati, si è così completato il percorso che ha portato al rinnovo degli organi di governo del Consorzio attraverso le assemblee sezionali di Parma (10 consiglieri), Reggio Emilia (9), Modena (5), Mantova (3) e Bologna (1 consigliere).
Bertinelli sarà affiancato alla vicepresidenza da Guglielmo Garagnani (vicario, sezione di Modena), Sergio Frignani (presidente della sezione di Mantova) e Ugo Scalabrini (sezione di Reggio Emilia).
Del nuovo Comitato esecutivo del Consorzio del Parmigiano Reggiano fanno parte, insieme al presidente e ai vicepresidenti, Andrea Bonati (presidente della sezione di Parma), Emilio Braghin (presidente della sezione di Modena), Mario Gualazzi (sezione di Parma), Lorenzo Pinetti (presidente della sezione di Reggio Emilia), Angelo Romagnoli (presidente della sezione di Bologna) e Alberto Viappiani (sezione di Reggio Emilia).

"Il primo obiettivo del nuovo Consiglio - sottolinea Bertinelli - è quello di rafforzare il legame, il coinvolgimento e l'azione comune di tutti i soggetti che legano i loro redditi alla filiera del Parmigiano Reggiano, a partire da quei caseifici e da quegli allevatori che continuano rischiare e ad investire in lavoro e risorse finanziarie per mantenere alto il nome di una straordinaria eccellenza".
Da qui, dunque, anche gli specifici programmi del Consorzio, "sorretti da elementi di innovazione - afferma il nuovo presidente - che puntano a rafforzare ulteriormente l'efficacia dell'azione consortile".
In particolare, Bertinelli parla di azioni e riforme che toccheranno diversi ambiti, a partire - spiega - "dal potenziamento dei controlli di filiera, alla lotta alla contraffazione, alla vigilanza nelle linee di grattugia e di confezionamento industriale, alla strategia espansiva sui mercati esteri".
"Linee di lavoro - prosegue Bertinelli - che si orientano ad una nuova centralità del Consorzio, che deve diventare più proattivo ed affermarsi come modello di autorevolezza ed eticità, potenziando innanzitutto i controlli di filiera a tutela sia dei produttori che dei consumatori".
"Non solo", aggiunge il neopresidente; "come Consorzio dovremo fare uno sforzo di comunicazione ulteriore per far percepire i plus e gli elementi distintivi che rendono il Parmigiano Reggiano DOP un formaggio davvero unico al mondo, guidati dalla consapevolezza che il consumatore al quale ci rivolgiamo è evoluto e ricerca nel Parmigiano Reggiano qualcosa che va oltre la funzione pratica del prodotto". "Nel contesto del mercato attuale - spiega Bertinelli - occorre allora rivolgersi a chi cerca, dietro al prodotto, il legame con il territorio, la genuinità, una storia italiana. Così si riesce a comunicare in modo efficace e coerente la distintività di prodotto".
"Un discorso specifico - conclude Bertinelli - merita l'export: dobbiamo portarne l'incidenza dal 37% al 50%, puntando a intercettare il segmento dei consumatori premium, che in un grande prodotto italiano ricercano, a maggior ragione, non solo un'esperienza organolettica, ma anche esclusività, tradizioni, storie e legami con il territorio di origine".

NICOLA BERTINELLI-NOTE BIOGRAFICHE
Nicola Bertinelli, 44 anni, è CEO dell'Azienda Agricola Bertinelli, che opera dal 1895 a Medesano, sulle colline parmensi, producendo Parmigiano Reggiano DOP. Ha un background formativo singolare: dopo le lauree in Scienze Agrarie e in Economia e Commercio conseguite all'Università Cattolica del Sacro Cuore, Nicola Bertinelli si è infatti trasferito in Canada per frequentare un master in Business Administration (MBA) presso la prestigiosa Facoltà di Agraria dell'Università di Guelph. In Nord America è rimasto oltre tre anni, lavorando come professor assistant. Al ritorno in Italia, Nicola Bertinelli ha assunto le redini dell'azienda di famiglia, affiancando il padre Gianni. In pochissimi anni, ha trasformato profondamente l'Azienda Agricola Bertinelli, inventandosi un modello di business totalmente nuovo. La sua filosofia imprenditoriale si basa su alcuni concetti chiave. Innanzitutto filiera, perché l'Azienda Agricola Bertinelli gestisce in proprio tutta la catena del Parmigiano Reggiano DOP, dalla produzione dei foraggi all'allevamento delle bovine, dalla produzione del latte alla lavorazione dello stesso in caseificio, dalla stagionatura alla distribuzione. Poi "distintività", intesa come volontà di valorizzare e promuovere il Parmigiano Reggiano DOP, con un'offerta per consumatori moderni ed evoluti, che tenga conto delle esigenze di mercato e delle specificità culturali dei vari Paesi, così da crescere anche in termini di export. Ne sono un esempio prodotti come il Parmigiano Reggiano DOP Millesimato,il Parmigiano Reggiano DOP Kosher e il recente ottenimento della certificazione Halal (dall'arabo "lecito").

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Editoriale: Ipocrisia mondiale. - Grana e Parmigiano, listini in flessione. - ORIGO, Geographical Indications' Global Forum. - Vinitaly: oltre 50.000 operatori esteri attesi. - Parmigiano Reggiano: nominato il nuovo consiglio. Ok al bilancio.- Di che rinnovabili parliamo. - .Ismea, parte la Campagna "Baseline" per la Rete Rurale Nazionale.

SOMMARIO Anno 16 - n° 14 9 aprile 2017

1.1 editoriale
Ipocrisia mondiale
2.1 lattiero caseario
Grana e Parmigiano, listini in flessione
3.1 eventi DOP IGP
ORIGO, Geographical Indications' Global Forum
4.1 Vinitaly
Vinitaly: oltre 50.000 operatori esteri attesi
4.2 parmigiano reggiano
Parmigiano Reggiano: nominato il nuovo consiglio. Ok al bilancio
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Stabilità ma preoccupazioni per i "venti di guerra"
6.1 questioni energetiche Di che rinnovabili parliamo
6.2 Ambiente eventi Ekoclub International alla Fiera della Campania.

7.1 Parmigiano Reggiano nomine - E' Nicola bertinelli il nuovo presidente del Consorzio
8.1 finanziamenti Psr Ismea, parte la Campagna "Baseline" per la Rete Rurale Nazionale
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Cambia il "Risiko" della domanda mondiale, in fiera Outlook Vinitaly-Ismea. Vinitaly, Habitat commerciale per il vigneto Italia oltre 50mila operatori attesi.

Verona, 5 aprile 2017 – Con una quota di mercato del 21%, l'Italia che si presenta quest'anno a Vinitaly (Veronafiere 9-12 aprile; www.vinitaly.com ) si conferma il secondo Paese esportatore di vino nel mondo, per un valore registrato nel 2016 di oltre 5,6mld di euro e una crescita sull'anno precedente del 4,3%. Il vino è anche il prodotto agroalimentare che registra di gran lunga il miglior saldo commerciale con un surplus che supera i 5,3mld.

Una superpotenza enologica che trova a Veronafiere il proprio habitat commerciale per l'export. In questa edizione, infatti, il trend delle presenze estere si prospetta in crescita con nuovi buyer registrati provenienti in particolare da Cina, Usa, Regno Unito, Russia e Nord Europa, grazie anche alla collaborazione di ICE-Agenzia nel quadro del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy di Mise e Mipaaf. Nel 2016 su 130mila visitatori, 49mila erano operatori esteri di cui 28 mila buyer da 140 Paesi. «L'impegno diretto di Vinitaly sul fronte dell'incoming dei trader è imponente – sottolinea il Presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –, con una selezione che si è svolta in 35 Paesi ritenuti dagli espositori più interessanti per l'export. Un'ulteriore accelerazione sul fronte del business che Vinitaly si sente di dover sostenere in un momento cruciale per l'export del vigneto Italia nel contesto di una congiuntura internazionale che sta ridisegnando la geografia del mercato».

Per il Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: «Lo scacchiere della domanda mondiale sta cambiando in modo più significativo rispetto al passato, basti pensare che dal 2010 a oggi il mercato italiano nei Paesi extra-Ue è cresciuto in valore del 51% mentre l'incremento della domanda Ue nello stesso periodo è stato del 38%. Ma non basta, serve lavorare sul brand e quindi sul prezzo medio – ancora troppo basso – e recuperare terreno su alcuni mercati emergenti come la Cina, che vedrà aumentare i consumi di vino del 79% da qui al 2020».

Per questo lunedì 10 (ore 15.00) è previsto il focus 'Il mercato mondiale del vino, Outlook 2020', organizzato da Ismea e Vinitaly, a cui parteciperanno il Ministro Martina, i direttori generali di Veronafiere e Ismea, Giovanni Mantovani e Raffaele Borriello, oltre a importanti rappresentanti esteri del mercato del vino.

All'incontro 'Il mercato mondiale del vino, Outlook 2020' (lunedì 10 aprile, ore 15.00 – Sala Stampa, galleria delle Erbe Pad. 4 e 5) parteciperanno: Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere; Raffaele Borriello, Direttore Generale di Ismea, Steve Raye, Presidente di Bevology, Inc.; Aline Bao, Responsabile acquisti internazionali Cofco (China National Cereals, Oils and Foodstuffs Corporation); Rodrigo Cipriani Foresio, Country Manager Alibaba per Italia, Spagna e Grecia. Le conclusioni sono affidate al Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.

 

Reggio Emilia, 5 aprile 2017 - Approvato dall'Assemblea il bilancio 2016 del Consorzio del Parmigiano Reggiano, nell'ambito del quale spicca un investimento di 10,6 milioni in comunicazione al consumo, cui si sono aggiunti 2,47 milioni di progetti specifici per l'incentivazione delle esportazioni. Due voci che, insieme, hanno inciso per il 60% sulle azioni condotte dall'Ente di tutela nel corso di un'annata che, dopo due anni di crisi delle quotazioni, ha registrato un incremento del 12% dei prezzi all'origine, una crescita dei consumi sul mercato interno pari allo 0,3% e un incremento dell'export del 5,8%.
L'Assemblea del Consorzio ha proceduto anche al rinnovo del Consiglio di amministrazione dell'Ente, composto da 28 membri con diritto di voto e 4 designati dagli enti pubblici d'Emilia-Romagna e Lombardia senza diritto di voto. Nel primo Consiglio avverrà l'elezione di presidente e vice.

I NOMI DEI NUOVI CONSIGLIERI
L'Assemblea del Consorzio del Parmigiano Reggiano ha proceduto al rinnovo del Consiglio di amministrazione dell'Ente.
Questi i componenti: Francesco Bertacchini, Nicola Bertinelli, Arnaldo Bertozzi, Vanni Binacchi, Emilio Braghin, Andrea Bonati (presidente sezione Parma) Giuseppe Cobianchi, Luca Cotti, Sergio Frignani (presidente sezione di Mantova), Guglielmo Garagnani (presidente sezione di Modena), Roberto Gelfi, Mario Gualazzi, Luciano Labadini, Ivan Magliani, Kristian Minelli, Ermanno Mora, Enrico Bruno Mori, Andrea Nascimbeni, Cristian Odini, Pier Antonio Pelosi, Lorenzo Pinetti (presidente sezione Reggio Emilia), Angelo Romagnoli (presidente sezione di Bologna), Roberto Rondini, Ugo Scalabrini, Giuseppe Scarica, Renato Torricelli, Alberto Viappiani e Vincenzo Zanichelli.

Del Consiglio, senza diritto di voto, fanno inoltre parte Paolo Carra (Unioncamere Lombardia), Andrea Zanlari (Unioncamere Emilia-Romagna), Paolo Benedusi (assessorato Agricoltura Regione Lombardia), Maria Cristina Zarri (assessorato Agricoltura Regione Emilia-Romagna).

I CONSIGLIERI SUDDIVISI PER PROVINCIA
Questa la suddivisione dei 28 consiglieri con diritto di voto, così come indicati dalle assemblee sezionali.
Parma: Nicola BertinellI, Arnaldo Bertozzi, Andrea Bonati (presidente di Sezione), Giuseppe Cobianchi, Luca Cotti, Roberto Gelfi, Mario Gualazzi, Luciano Labadini, Ermanno Mora, Giuseppe Scarica.
Reggio Emilia: Ivan Magliani, Enrico Bruno Mori, Pier Antonio Pelosi, Lorenzo Pinetti (presidente di Sezione), Roberto Rondini, Ugo Scalabrini, Renato Torricelli, Alberto Viappiani, Vincenzo Zanichelli.
Modena: Francesco Bertacchini, Emilio Braghin, Guglielmo Garagnani, Kristian Minelli, Andrea Nascimbeni.
Mantova: Vanni Binacchi, Sergio Frignani presidente di Sezione), Cristian Odini.
Bologna: Angelo Romagnoli (presidente di Sezione).

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E' da oggi (5 aprile 2017) online la campagna di comunicazione "Baseline" realizzata da Ismea nell'ambito della Rete Rurale Nazionale, una campagna che ha l'obiettivo di facilitare il rapporto fra Pubblica Amministrazione e agricoltori, grazie al "toolkit" che mette a disposizione per comprendere le "Baseline" cioè i criteri, norme e requisiti di base per chi aderisce alle misure dello sviluppo rurale.

Per ottenere, grazie ai PSR regionali, i finanziamenti delle misure dello sviluppo rurale connesse alla superficie o agli animali (secondo pilastro della Politica Agricola Comune), gli agricoltori aderiscono infatti ad una serie di impegni volontari che vanno al di là delle "Baseline".

Ma avere chiaro il cosiddetto "punto di partenza", cioè le "Baseline", è il presupposto fondamentale per gli agricoltori per non incorrere in errori e sanzioni nel momento in cui fanno domanda per le misure dello sviluppo rurale e per gli impegni volontari ad esse connesse. Per questo la "Campagna Baseline" prevede la realizzazione di una campagna di inserzioni facebook profilata sul target agricoltori, con atterraggio su una sezione dedicata all'interno del portale Rete Rurale Nazionale, una serie di webinar per formare i tecnici agronomi e la distribuzione di 10.000 poster e di 110.000 brochure dallo stile infografico innovativo presso circa 1300 Centri di assistenza Agricola su tutto il territorio nazionale anche grazie alla collaborazione con le Confederazioni. Coinvolti anche gli Assessorati regionali all'agricoltura e gli Organismi Pagatori. Una campagna crossmediale per raggiungere gli agricoltori nei luoghi che più frequentano, sia online che offline.

La campagna è online su www.reterurale.it/baseline 

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(Fonte Ismea 5 aprile 2017 - Roma)

ORIGO, Geographical Indications' Global Forum, il Forum europeo ed internazionale dedicato alle DOP e IGP l'11-12-13 aprile 2017 a Parma. Gli scritti sono oltre 300 e provengono dall'Italia e Paesi UE ed Extra UE.

Parma, 7 aprile 2017

Il Ministero Italiano delle Politiche Agricole, Regione Emilia-Romagna, Unione Parmense per gli Industriali e Fiere di Parma, con il patrocinio ed il supporto della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e di Comune di Parma, promuovono la prima edizione di Origo Global Forum, un evento europeo ed internazionale dedicato alle sfide e alle opportunità globali del sistema delle indicazioni geografiche dell'Unione Europea.

ORIGO, il Global Forum che nasce dalla necessità di creare una nuova consapevolezza del valore strategico delle produzioni di qualità sia all'interno del contesto europeo sia nei mercati internazionali.
I principali partner sono le reti europee ed internazionali del settore: oriGIn, AREPO, A.R.E.F.L.H., Fondazione Qualivita, AICIG. Oggi sono più di 300 gli iscritti, rappresentanti delle aziende certificate, che hanno scelto di aderire all'evento. ORIGO è realizzato in sharing con Cibus Connect, l'importante fiera internazionale dell'alimentazione di Fiere di Parma, dedicata in particolare nel 2017 alla promozione di relazioni di business B2B con i principali top buyers internazionali. Durante le giornate del 12 e 13 aprile, presso Cibus Connect, saranno promosse infatti le relazioni tra DOP e IGP europee ed extraeuropee ed i top buyers internazionali che saranno presenti a Cibus Connect 2017. La giornata di apertura di martedì 11 aprile si svolge invece presso l'Auditorium Paganini di Parma – Sala Ipogea – ed ospita un un evento di confronto ed analisi sull'agenda europea ed internazionale delle Indicazioni Geografiche, che si aprirà con l'intervento del Ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina, a cui seguirà un messaggio di Phil Hogan, Commissario UE per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale.

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Simona Caselli, Assessore Regionale all'Agricoltura
"Dobbiamo proteggerci dai protezionismi e dal falso Made in Italy. La sfida che abbiamo di fronte è proprio questa: sostenere e rafforzare il posizionamento sui mercati di queste eccellenze che rappresentano un modello virtuoso di sviluppo, in un'epoca in cui anche l'agricoltura troppo spesso è sottoposta alla logica delle commodity. Il recente accordo Ceta tra Ue e Canada è un risultato importante che va in questa direzione e che ha aperto le porte del Paese nord americano a 142 indicazioni geografiche europee, di cui 38 italiane e ben 12 della nostra regione. La via degli accordi commerciali che salvaguardino gli standard ambientali e sanitari è fondamentale e quello canadese non deve rimanere un caso isolato."

Cristiano Casa, Assessore Attività Produttive Turismo Commercio Sicurezza Urbana / T.S.O.
"Comune di Parma non poteva mancare a questo evento europeo ed internazionale: Parma è la città della gastronomia, rappresenta un territorio che è espressione di tanti prodotti DOP IGP pertanto è la sede ideale per Origo Global Forum. Inoltre è proprio un nostro obiettivo quello di far divenire Parma una piattaforma internazionale di riferimento per il comparto gastronomico e agroalimentare".
Antonio Cellie, Ceo Fiere di Parma
«Fiere di Parma ha accolto con entusiasmo la proposta di affiancare un evento della portata di Origo Global Forum a Cibus Connect. I top buyer esteri, che ormai frequentano regolarmente Cibus, sono sempre alla ricerca di prodotti e specialità alimentari DOP e IGP, tesori di cui l'Europa, ma in particolar modo l'Italia,è ricca . Il 12 e il 13 aprile Cibus Connect ospiterà una lounge dedicata ai partecipanti al Forum per facilitare gli incontri con gli operatori interessati che anche qui potranno scoprire la specificità dei prodotti internazionali.»

L'agenda del Global Forum dell'11 aprile prevede una prima sessione dedicata alla policy europea, per discutere del presente e del futuro delle IG in Europa, senza dimenticare che le IG non rientrano solo nella Politica agricola (primo e secondo pilastro della Politica agricola comunitaria), ma anche nella Politica ambientale (agro-ambientale) e in quella commerciale, e che anche i consumatori guardano con grande interesse alla qualità e alla varietà del cibo. L'obiettivo della seconda sessione sarà dimostrare come i prodotti IG siano sostenibili e possano esserlo ancora di più attraverso interventi e politiche mirati.
Saranno infine posti in evidenza l'esigenza di realizzare una sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e sociale, illustrando in che modo questi prodotti possono rappresentare una svolta per molte aree geografiche. Oggi, i temi della sostenibilità sociale, dell'impiego e della resilienza del sistema agroalimentare locale sono particolarmente attuali e lo saranno ancora di più nel prossimo futuro e nella nuova Politica agricola comunitaria post-2020.

Origine, territorio, valore, diversità, natura, tutela e identità sono i tratti distintivi tipici delle produzioni oggetto di questo innovativo Forum, che sceglie Parma: capitale della food valley italiana, città creativa della gastronomia UNESCO, riferimento mondiale per il cibo.
Le nuove sfide globali impongono a tutti i produttori e gli esperti del settore UE di unire le energie e creare nuove modalità di relazioni culturali ed economiche, questa la premessa di Origo, un Forum fortemente voluto dalla Regione Emilia-Romagna, terra di tradizione, ricerca, innovazione per tutta la cultura e la produzione del cibo e l'agricoltura sostenibile e che, forte delle sue 44 DOP e IGP nel settore Food e 29 nel settore Wine, fa di questo territorio la perfetta sintesi e sede ideale di ORIGO.

SCENARIO DOP IGP EUROPA E ITALIA
L'Italia mantiene il suo primato mondiale nel settore delle produzioni certificate DOP, IGP e STF, con 814 prodotti dei comparti Food e Wine e ben 13 nuove registrazioni nel corso del 2016. Anche a livello globale con 69 nuovi prodotti registrati del comparto Food, di cui 65 in Paesi UE e 4 in Paese Extra UE, le Indicazioni Geografiche continuano a crescere e chiudono il 2016 con 2.959 IG all'appello (23 fuori dall'Europa).

XIV RAPPORTO 2016 SULLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI E VITIVINICOLE DOP IGP STG (FONTE ISMEA E FONDAZIONE QUALIVITA)

DOP e IGP confermano il proprio ruolo strategico di traino dell'export del Made in Italy: +9,6%. L'Italia, leader mondiale per numero di DOP IGP con 814 prodotti Food e Wine raggiunge 13,8 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2015, per una crescita del +2,6% su base annua e un peso del 10% sul fatturato totale dell'industria agroalimentare nazionale. Le Indicazioni Geografiche continuano a rappresentare un fattore chiave della crescita del Made in Italy nel mondo, con un valore all'export di 7,8 miliardi di euro, pari al 21% delle esportazioni del settore agroalimentare e un trend positivo che sfiora la doppia cifra con un +9,6%. Il settore Food – composto da oltre 80mila operatori – vale 6,35 miliardi di euro alla produzione e registra una crescita al consumo del +1,7%, con un trend che nella Grande Distribuzione supera il +5%. Il comparto Wine – che raggiunge una produzione certificata di 2,84 miliardi di bottiglie – vale 7,4 miliardi di euro alla produzione con una crescita del +5,8%.
Il Sistema delle DOP IGP in Italia garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete che, nel 2016, conta 247 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e oltre 162mila interventi annui – in Italia, all'estero e sul web – effettuati da Organismi di controllo pubblici.

Gli areali di produzione delle denominazioni nel loro complesso coinvolgono capillarmente tutto il Paese, con zone ad alta presenza di filiere agroalimentari di qualità ed altre con intensità minore. L'analisi Ismea-Qualivita sulla ricaduta del valore economico delle filiere DOP IGP nelle Province italiane restituisce una fotografia dell'impatto del sistema IG a livello territoriale. L'analisi conferma una forte concentrazione – soprattutto nelle aree del Nord-Est e Nord-Ovest – con il 20% delle province italiane che copre oltre l'80% del valore economico complessivo, anche se si rilevano dinamiche di impatto diversi sui territori d'Italia per le varie filiere produttive. Nel comparto agroalimentare, le prime tre Province – Parma, Modena, Reggio nell'Emilia – confermano l'importanza della Food Valley emiliana, grazie al numero di filiere DOP IGP (34) che insistono nel territorio, ma soprattutto all'entità del valore economico delle produzioni maggiori (Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di parma DOP e Aceto balsamico di Modena IGO, in primis). Nel comparto Wine è il "Sistema Prosecco" a determinare il maggiore impatto sul territorio di Treviso e Verona, Province che presentano, comunque, altre numerose importanti denominazioni; seguono le Province di Siena, Cuneo, Asti e Firenze areali di produzione delle denominazioni storiche" toscane e piemontesi.

Settimana contrassegnata da un mercato di Chicago che ha alternato modesti ridimensionamenti con altrettanti modesti tentativi di ripresa. A portare apprensione sono i venti di guerra.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 07 aprile 2017
Questa settimana è stata contrassegnata da un mercato di Chicago che ha alternato modesti ridimensionamenti dei valori con altrettanto modesti tentativi di ripresa, che del resto dopo quasi 50 giorni tendenza in calo si possono considerare fisiologici.

Per il seme, sceso sotto quota 1000 punti, la soglia del 950 punti tiene fatta eccezione per il maggio a 939, per la farina invece, scesa sotto i 310 dollari alla tonnellata corta, la soglia dei 300 dollari per quanto vicina sembra irraggiungibile. Mais e grano sono quasi senza storia, schiacciati dalle immani consistenze mondiali.
Tutto sembra andare bene, dal meteo alle rese, alle scorte, e le vendite/consumi mondiali tengono il loro passo costante. Occorre vedere se i "venti di guerra" avranno un seguito e quindi conseguenze sui prezzi internazionali.

DATI USDA APRILE 2017

20170401-USDA

Nel mercato italiano regna una costante calma e stabilità, i consumi languono. Il mais stabile sul vicino, in aumento sul medio periodo, grano ed orzo in calo contenuto, i proteici si sono ben ridimensionati ma ancora non si avvertono i desideri di ricoperture che ci si attendeva. In forte ripresa i cascami di grano tenero e duro che potrebbero continuare il loro trend di crescita per tutto il mese di aprile. Già si ipotizza il farinaccio oltre i 150 euro e i cruscami a 140 euro. Ben tenute le polpe e le buccette di soya. Star del mercato il seme di soya nazionale che sta vivendo il suo momento di gloria, è ricercato perché ogm free, e sta assistendo a due mercati quello degli oleari che sono costretti a comperare per produrre farine ogm free, disposti a pagare prezzi fuori mercato, quella dei tostatori che vendono il prodotto nazionale e girano le loro produzioni sul geneticamente modificato approfittando del differenziale di prezzo ormai sensibile.
Le rinnovate tensioni sui fronti di guerra potrebbero stravolgere ogni ipotesi plausibile di tendenza dei mercati. Quindi avanti passo dopo passo ma pronti a cambiare velocemente il proprio atteggiamento sui vari segmenti.

Il mercato delle bioenergie cerca alternative ai cascami di grano ma ha il solo sbocco delle farinette di mais, e della farina di mais tossinata, resta sempre più difficile da trovare il mais tal quale tossinato, altra alternativa sono i sottoprodotti industriali che logicamente adeguano il prezzo al rialzo.
E in questo settore potremmo vedere delle fughe in avanti dei valori perché i consumi sono aumentati di pari passo allo svuotamento delle varie trincee di pastone, e trinciati. E se la prossima campagna maidicola dovesse essere meno generosa di massa verde della scorsa campagna il mercato reagirebbe con netti rialzi.

Indicatori internazionali 07 aprile 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1215 punti, il petrolio è risalito a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06491.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Buone notizie dal CAE. A poco più di trenta giorni dalle consultazioni per il rinnovo delle cariche sociali il presidente del CAE Cristofori fa l'analisi aggiornata dell'attuazione del Piano Industriale e della riorganizzazione aziendale per lo sviluppo. Cristofori: "Nessuna dismissione di attività, potenziamento dei settori strategici, mantenuti i livelli occupazionali dopo le fusioni".

S. Giorgio in Piano (Bo) 7 aprile 2017

Fusioni ultimate e per lo più riassorbite, consolidamento delle attività e miglioramento delle performances in un'area particolarmente estesa nonostante la pesante influenza rappresentata dai drastici cali dei prezzi degli ultimi anni. Il Consorzio Agrario dell'Emilia (a poco più di un mese dall'avvio delle procedure statutarie che condurranno alle consultazioni democratiche per il rinnovo delle cariche sociali) presenta oggi un'attualità fatta di stabilità economico-finanziaria ed equilibrio sui mercati in cui opera, mercati sempre più impegnativi che il CAE sta affrontando con una strategia manageriale aggregante, alla ricerca costante di un incremento delle dimensioni operative del gruppo: più strumenti, più qualità nei servizi, più competizione e maggiore capacità negoziale per un contesto generale in cui tutte queste componenti sono diventate in breve tempo un vero e proprio antidoto non solo commerciale ma anche valoriale rappresentato dai sistemi produttivi a filiera corta che si sono dimostrati robusto collante nel lavoro quotidiano di Consorzio, imprese agricole associate e svariati portatori di interesse del comparto fino al consumatore finale.

Nei prossimi giorni i vertici dirigenziali del Consorzio presenteranno agli associati il dettagliato Piano Industriale triennale iniziato nel 2016 e via via modificato anche in modo funzionale agli andamenti globali. Un piano che, giunto al giro di boa, caratterizzerà direttamente le prossime azioni gestionali del management e i provvedimenti economico-produttivi-industriali; le linee guida che hanno portato alla stesura della nuova strategica programmazione sono state rese note e sono positive. Il CAE - che tra attività diretta del Consorzio, società controllate e partecipate può contare su un giro di affari che si aggira attorno ai 500 milioni di euro– nonostante le numerose fusioni operate in questi anni e l'andamento oscillante della maggior parte dei mercati su cui è presente proseguirà la sua attività in tutti i rami di azienda. In questo modo il CAE, in un percorso riorganizzativo complessivo di maggiore efficienza ed ottimizzazione della propria rete, consentirà il mantenimento dei livelli occupazionali. In quest'ottica va rimarcato come questo si sia reso possibile grazie al consolidamento concreto delle attività più performanti come la mangimistica (EMILCAP-completamente rivoluzionata con il passaggio epocale al Non Ogm), la sementiera (SIS) , l'assistenza tecnica dei mezzi e le forniture legate al settore carbo-lubrificante (EUROCAP PETROLI), consolidamento della collaborazione con il Pastificio Ghigi. Altri rami di azienda come il garden e la fertirrigazzione - per citarne alcuni - che potevano essere inizialmente ridimensionati nella loro complessità potranno invece trovare nuovo sviluppo grazie alla riprogrammazione strutturale e organizzativa del CAE.

Anche dal punto di vista finanziario si segnala un generale e progressivo riassorbimento delle operazioni di fusioni e questo rappresenta una garanzia di solidità per il futuro. Un futuro in cui CAE crede fermamente ed in egual modo vuole anticipare le possibili introduzioni delle applicazioni tecnologiche più innovative e potenziare la ricerca scientifica di laboratorio per creare modelli virtuosi e replicabili anche in previsione export (vedi per esempio la stretta collaborazione con l'eccellenza Bonifiche Ferraresi o le molteplici richieste provenienti da paesi esteri per il riso "nostrano" selezionato da SIS). "La strada intrapresa che è quella della multifunzionalità per aree vaste – ha affermato il presidente del CAE Gabriele Cristofori - imprenditore agricolo imolese – è strettamente connessa a quella che è la nostra idea del domani, un domani in cui i soci del CAE, sempre più numerosi, possano trovare nel Consorzio , con soddisfazione rinnovata, un compagno di viaggio inseparabile per il loro operare quotidiano che li porti fino al traguardo naturale della loro mission di impresa ovvero generare reddito contribuendo da protagonisti al miglioramento del territorio in cui lavorano con qualità e impegno".

(Fonte:Ufficio Stampa Cae)

ORIGO, Geographical Indications' Global Forum. Il Forum europeo ed internazionale dedicato alle DOP e IGP si svolge martedì 11 aprile 2017, presso l'Auditorium Paganini di Parma. Tra gli ospiti interverrà anche il Ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina.

Parma, 6 aprile 2017

Il Ministero Italiano delle Politiche Agricole, Regione Emilia-Romagna, Unione Parmense per gli Industriali e Fiere di Parma, con il patrocinio della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e del Comune di Parma, promuovono la prima edizione di Origo Global Forum, un evento europeo ed internazionale dedicato alle sfide e alle opportunità globali del sistema delle indicazioni geografiche dell'Unione Europea.
ORIGO, il Global Forum che nasce dalla necessità di creare una nuova consapevolezza del valore strategico delle produzioni di qualità sia all'interno del contesto europeo sia nei mercati internazionali. I principali partner sono le reti europee ed internazionali del settore: oriGIn, AREPO, A.R.E.F.L.H., Fondazione Qualivita, AICIG.

L'agenda della giornata scientifica dell'11 aprile apre con una sessione dedicata alla policy europea, per discutere del presente e del futuro delle IG in Europa, senza dimenticare che le IG non rientrano solo nella Politica agricola (primo e secondo pilastro della Politica agricola comunitaria), ma anche nella Politica ambientale (agro-ambientale) e in quella commerciale, e che anche i consumatori guardano con grande interesse alla qualità e alla varietà del cibo. L'obiettivo della seconda sessione sarà dimostrare come i prodotti IG siano sostenibili e possano esserlo ancora di più attraverso interventi e politiche mirati.

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Saranno infine posti in evidenza l'esigenza di realizzare una sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e sociale, illustrando in che modo questi prodotti possono rappresentare una svolta per molte aree geografiche. Oggi, i temi della sostenibilità sociale, dell'impiego e della resilienza del sistema agroalimentare locale sono particolarmente attuali e lo saranno ancora di più nel prossimo futuro e nella nuova Politica agricola comunitaria post-2020.

ORIGO è realizzato in sharing con Cibus Connect, l'importante fiera internazionale dell'alimentazione di Fiere di Parma, dedicata in particolare nel 2017 alla promozione di relazioni di business B2B con i principali top buyers internazionali. Durante le giornate del 12 e 13 aprile saranno promosse le relazioni B2B tra DOP e IGP europee ed extraeuropee ed i top buyers internazionali che saranno presenti a Cibus Connect 2017. Origine, territorio, valore, diversità, natura, tutela e identità sono i tratti distintivi tipici delle produzioni oggetto di questo innovativo Forum, che sceglie Parma: capitale della food valley italiana, città creativa della gastronomia UNESCO, riferimento mondiale per il cibo.
Le nuove sfide globali impongono a tutti i produttori e gli esperti del settore UE di unire le energie e creare nuove modalità di relazioni culturali ed economiche.

(Fonte: Ufficio stampa ORIGO)

Mercoledì, 05 Aprile 2017 08:36

Grana e Parmigiano, listini in flessione

Prosegue la risalita dei listini del burro e delle panne, mentre cedono Grana e Parmigiano. In flessione da diverse settimane il latte spot.

di Virgilio, Parma 5 aprile 2017

LATTE SPOT In calo il costante il latte spot analizzato alla borsa di Verona. In particolare il latte crudo spot nazionale cede lo -0,72% litri di latte posizionando il prezzo tra 35,05 e 36,09€/100 litri di latte. Conferma solo per il latte intero pastorizzato (34,02-35,05€/100 litri) mentre è significativa la flessione negativa riscontrata per il latte scremato pastorizzato estero che scende del -6,90% (13,46-14,49€/100 litri latte)-

BURRO e PANNA Prosegue la crescita del burro. Altro 8 centesimi guadagnati alla borsa milanese dai listini presi in esame. In risalita anche la crema, la panna e il burro zangolato emiliano.

Borsa di Milano 03 aprile: (+)
BURRO CEE: 4,13€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,28 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,18€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,98€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,20/Kg. (+)
MARGARINA marzo 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 03 aprile : (+)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,10 - 2,20 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 31 marzo 2017: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,50€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 28 marzo 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,50 - 2,50 €/kg.

GRANA PADANO Listini in costante discesa per il Grana Padano. 5 centesimi perduti anche in questa quattordicesima settimana. Uno scivolone costante da 6 settimane consecutive.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,85 - 6,95 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,55 -8,15 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO E' venuto il momento anche del Parmigiano Reggiano. L'aria di crisi ha iniziato a sfiorare anche il Parmigiano. Per la prima volta, dopo circa un anno, i listini registrati alla borsa merci comprensoriale di Parma, cedono 5 centesimi.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,65- 10,15 €/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,80 - 11,35 €/Kg.

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

(Per la Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

 

 

LOGO Mulino Alimentare 20170405-lattespot

 

Una lunga catena solidale di numerosi imprenditori agricoli parmigiani: 75 quintali di mais in granella non Ogm Emilcap donati agli allevatori di ovini delle montagne ascolane colpite duramente dal terremoto.

Parma, 3 aprile 2017

Quindici allevatori di ovini dell'Appennino della zona terremotata del comprensorio del Comune di Ascoli Piceno potranno alimentare i loro animali gratuitamente grazie alla Coldiretti – Sezione di Traversetolo – che, insieme al Consorzio Agrario di Parma e Emilcap, ha unito in una lunga catena solidale numerosi imprenditori agricoli parmigiani nel nome della solidarietà con le popolazioni colpite gravemente dal sisma dello scorso anno. Le aziende agricole ascolane riceveranno in dono una ingente quantità di mangimi Non Ogm, in particolare mais da granella, stoccato nell'Agenzia del Cap di Basilicagoiano e stivato su un camion della ditta di autotrasporti Agliari di Traversetolo che, anch'essa a titolo gratuito, porterà la merce a destinazione. L'iniziativa benefica, come detto, nasce dalla sinergia tra il Cap di Parma, che ha fornito il mais e la Coldiretti sezione di Traversetolo che comprende anche associati dei paesi limitrofi di Lesignano Bagni, Montechiarugolo, Neviano Arduini.

"In questi casi è bene non spendere troppe parole se non per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa solidale in modo concreto– ha commentato il presidente del CAP Giorgio Grenzi intervenuto alla partenza del carico di mais insieme ai responsabili della Coldiretti e all'azienda Agliari- tutto il prodotto arriverà a destinazione in breve tempo e i nostri amici allevatori dell'ascolano potranno alleviare di un poco le loro pene dopo i gravissimi effetti del sisma che li ha colpiti".

(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Agrario)

Editoriale: 60 anni e li dimostra tutti - Derivati grassi in risalita e il Grana cede altri 5 centesimi - Acetaia San Giacomo, una storia di successo. - Agrobiodiversi a kilometro zero - Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura - Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi (2) - Cereali e dintorni. Prosegue il ridimensionamento del mercato. -

SOMMARIO Anno 16 - n° 13 2 aprile 2017
1.1 editoriale
60 anni e li dimostra tutti.
2.1 lattiero caseario
Derivati grassi in risalita e il Grana cede altri 5 centesimi
3.1 aceto balsamico
Aceto balsamico di Reggio Emilia da elisir di lunga vita a icona di stile. Acetaia San Giacomo, una storia di successo.
4.1 Biodiversità
Agrobiodiversi a kilometro zero
4.2 giovani e primo insediamento
Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prosegue il ridimensionamento del mercato.
6.1 questioni energetiche Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi (2)
6.2 Ambiente Ekoclub International, Correva l'anno 1977...
7.1 enolitech Ad Enolitech cantine smart per una vitivinicoltura che guarda al futuro
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 20170402-cibus-13-COP

 

Venerdì, 31 Marzo 2017 13:33

CLCA e ITS Tech &Food Parma cercano intese

Si è tenuto presso la sede del CLCA di Parma un incontro con la Fondazione ITS Tech & Food Parma, polo di eccellenza nato dalla partnership tra imprese del settore agro-alimentare, istituzioni, scuole, università, enti di formazione e di ricerca scientifica del territorio. Il Centro Lattiero Caseario e Agroalimentare, al fine di valutare possibili intese che possano tra i due soggetti operativi, ha presentato la sua attività e le sue professionalità a supporto del comparto.

Presenti all'incontro, per il CLCA il direttore, Alessandro Raffaini, e la responsabile del laboratorio Maria Simona Mariani, per ITS hanno presenziato il presidente Egidio Amoretti, il coordinatore generale Francesco Bianchi e la direttrice generale di CISITA Elisabetta Zini. L'incontro ha rappresentato il primo momento di confronto tra i due enti, utile anche per illustrare nel dettaglio il quadro dei servizi rivolti alle imprese di trasformazione presenti sul nostro territorio. E' stato un incontro improntato alla massima collaborazione per favorire, tra le altre cose, anche l'avviamento del progetto di accoglienza presso la sede del CLCA degli studenti (soprattutto del secondo anno) nel percorso di alternanza scuola/lavoro, che prevede esperienze dirette di laboratorio e visite mirate nei caseifici.

Parma, 31 Marzo 2017

Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana V Serie Speciale n.36 del 27 marzo 2017 è stato pubblicato l'avviso di Bando per l'insediamento di giovani in agricoltura in versione integrale.

di Virgilio Parma, 30 Marzo 2017
Il 29 di marzo sono stati pubblicati anche i chiarimenti e le le domande più frequenti (FAQ) utili a una più agevole interpretazione del bando e per produrre una domanda che rientri nell'ambito dei criteri previsti.
Il Bando è articolato in tre lotti in base alla localizzazione geografica delle operazioni fondiarie:
a. LOTTO 1 comprende le Regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,
Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Veneto,
Lazio, Marche, Toscana e Umbria. La dotazione destinata a finanziare le
operazioni del LOTTO 1 è pari a euro 30.000.000,00.
b. LOTTO 2 comprende le Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania,
Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La dotazione destinata a finanziare le
operazioni del LOTTO 2 è pari a euro 30.000.000,00.
c. LOTTO 3 comprende i Comuni indicati negli allegati 1 e 2 al D.L. 17 ottobre
2016, n. 189 , convertito, con modificazioni, dalla L. 15 dicembre 2016, n.
229. La dotazione destinata a finanziare le operazioni del LOTTO 3 è pari a
euro 5.000.000,00

Le domande di partecipazione potranno essere presentate mediante lo sportello telematico a partire dalle ore 12:00 del giorno 28 marzo 2017 fino alle ore 12:00 del giorno 12 maggio 2017.

- In allegato i documenti scaricabili -
(Fonti Ismea)

Dal 9 al 12 aprile 2017, con Vinitaly e Sol&Agrifood. Alla ventesima edizione espositori in crescita del 30% da 15 Paesi.

Al Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l'Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie aumentano le proposte di servizi, in particolare informatici, per ottimizzare i cicli di produzione, mentre si arricchisce di innovazione anche l'offerta dei tradizionali mezzi tecnici e la sostenibilità non è più solo una moda.

Verona, 27 marzo 2017 – Con un incremento del 30% del numero di espositori rispetto al 2016, Enolitech 2017 si presenta più ricco e completo nella sua offerta di tecnologie, mezzi tecnici e servizi alla filiera del vino, dell'olio e ora anche della birra artigianale. Per accogliere i circa 200 espositori provenienti quest'anno da 15 Paesi, è stato ampliato il padiglione dedicato, che raggiunge quasi 9.000 metri quadrati coperti lordi.

In programma dal 9 al 12 aprile (www.enolitech.it), in contemporanea con Vinitaly e Sol&Agrifood, per i cui espositori rappresenta una fiera di servizio, Enolitech festeggia quest'anno la ventesima edizione. Dopo aver accompagnato l'evoluzione delle filiere vitivinicola e olearia partendo dalle attività di campagna, nel tempo ha visto espandersi il settore dei servizi, in linea con le esigenze delle imprese. Le novità quest'anno sono rappresentate principalmente dai suoi espositori e dai prodotti esposti.

Le aziende, tra le più importanti nel settore di appartenenza, provengono, oltre che dall'Italia, da Stati Uniti, Francia, Austria, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Spagna, Ucraina, Cina, Irlanda, San Marino, Danimarca, Germania, Serbia e Svizzera. Obiettivo della loro partecipazione ad Enolitech è entrare in contatto con operatori di tutto il mondo: 38.000 nel 2016, dei quali il 21% esteri.

Tra le proposte più innovative, soluzioni su misura e chiavi in mano per cantine 4.0, pensate come avveniristiche sale di comando che mettono in connessione macchine, persone e impianti per ottimizzare i processi produttivi e migliorare l'efficienza e la redditività delle imprese. Contestualmente aumentano di numero i software gestionali sempre più specializzati.

Anche il packaging si evolve e assume sempre maggiore importanza. Realizzato con materiali riciclabili, adeguato a proteggere la qualità dei prodotti durante il trasporto, è facilmente movimentabile e si adatta a una logistica world wide in grado di accontentare le esigenze di piccole a grandi aziende.

A monte della filiera, per il vigneto e l'oliveto ci sono i concimi biologici, mentre ogni attività dell'azienda agricola è sempre più ecocompatibile, grazie al recupero di tutti gli scarti di lavorazione, dai residui di potatura alla carta siliconata delle etichette applicate alle bottiglie.

In crescita l'offerta di resine e di pavimenti industriali, con aziende leader che dal settore industriale alimentare si rivolgono con crescente interesse ai produttori di vino e olio di oliva.

Tra le tecnologie e i mezzi tecnici, grande spazio alle imbottigliatrici, ai tappi, di sughero, di vetro o sintetici, e alle bottiglie, anche di design, pronte per la sublimazione, con apparecchiature per realizzarla direttamente in azienda così da personalizzare il packaging dei propri prodotti. L'importanza dell'immagine è confermata dalla presenza di un gran numero di aziende specializzate nella realizzazione di etichette, con soluzioni non solo belle, ma capaci al tempo stesso di decorare una bottiglia, di informare e tutelare il consumatore e di promuovere il prodotto.

Per gli operatori del canale horeca, a Enolitech ci sono gli strumenti del mestiere, con l'offerta di oggetti e arredi professionali, ma dal design sempre più raffinato, come vetrine climatizzate per vini, salumi e formaggi, bicchieri soffiati e in polimero, cavatappi e secchielli.

Entrate massicciamente in Sol&Agrifood, il Salone Internazionale dell'agroalimentare di qualità che si svolge in contemporanea con Enolitech e Vinitaly, negli ultimi anni, le birre artigianali stanno riscuotendo anche l'interesse dei fornitori delle tecnologie di birrificazione, sempre più numerosi all'appuntamento veronese.

(Fonte Veronafiere)

Giovedì, 30 Marzo 2017 10:08

Agrobiodiversi a kilometro zero

Continuano le iniziative e lo sviluppo consapevole della Tribù degli Agrobiodiversi che stavolta trova il suo naturale seguito in quel di Sassuolo, provincia di Modena, a testimoniare la versatilità delle Terre Emiliane e la capacità di creare iniziative ben integrate al territorio circostante.

da L'Equilibrista

Si dice che per crescere bisogna fare della strada e che sia bene godersi il percorso in ogni sua forma, perchè solo l'evoluzione porta al progresso.
Gli Agrobiodiversi lo sono per davvero perchè coniugano semplicità e sviluppo collettivo dei loro associati partendo dal giusto compromesso di fare le cose con calma e bene.
Le cene agrobiodiverse, stanno diventando un appuntamento irripetibile e di incontro vero con i produttori locali per dare la giusta spinta verso la conoscenza dei territori e delle migliori pratiche agricole.
L'avventura aveva preso piede alla Torrefazione Gallo proprio a Parma, dove dal 16 Dicembre è possibile trovare prodotti di tanti protagonisti del progetto agrobiodiverso, fra i quali le Aziende: Agriappennino, La Natura e Le Comunaglie.

agrobiodiverso-torrefazionegallo

L'idea delle cene a km zero sta prendendo piede perchè è possibile parlare e scambiare idee direttamente con il produttore, trovando spunti interessanti e modi alternativi di cucinare o degustare, grazie ad un ambiente informale. Mentre si consumano vere prelibatezze locali come: farro, farine, verdura e frutta provenienti dalle nostre ricchissime Terre emiliane, i produttori prendono parte ad una cena conviviale e creano un momento unico di rinnovata conoscenza ricreando un format innovativo che sta interessando tante persone e ne solletica curiosità ed entusiasmi.
Tutti i piatti sono frutto di ingredienti semplici e tradizionali che troppo spesso sono stati poco e mal valorizzati a causa del selvaggio imperversare delle grandi distribuzioni e delle mode degli anni novanta ma che da oggi, ritrovano slancio sulle tavole di tutti i giorni e valorizzano i palati che vogliono parlare il linguaggio della Terra.
Oggi il futuro attinge dal passato, già molti ambiti dal tecnologico al medicale, alla stessa viticultura moderna, hanno riscoperto tecnologie del passato e reinventate su pianificazioni e strutture moderne, questo perchè si è capito che la chiave di volta deve essere il piacere di riscoprire ed apprezzarle a pieno le nostre origini e reinventarle in chiave moderna.

agrobiodiverso

Il menù è variegato e per la serata di Sassuolo prevederà:

Antipasto
Bruschette con salsa del contadino - Azienda Il ciliegio
Torta salata – Azienda Antico mulino Cadonega

Primi
Fagottini di farina di castagne ripieni di crema di anacardi, zucca ed erbe aromatiche – Azienda Agriappennino
Farro con cavolo nero e nocciole - Aziende Shanti e Prati sal sole

Secondo
Burger di verdure con chips di pastinaca - Azienda Umileterra
Insalatina marinata - Azienda Prati al sole

Dolce
fantasia del bosco - Aziende Agriappennino e il ciliegio
vino lambrusco reggiano - Cantina Il Mello
caffé incluso

Info e prenotazioni DANIELA: 3403084799
C/O GREEN KITCHEN, VIA RADINI IN PANO 248 - SASSUOLO (MODENA)

VENERDì 31 MARZO ORE 20,30
acqua, vino + caffè inclusi 25,00 euro

Il mercato continua il suo ridimensionamento, ormai in corso da otre un mese. I grafici mostrano segnali positivi a partire dal 14 di febbraio. Stock e previsioni ottimistiche sui raccolti, sulle semine e le buone previsioni del meteo quasi ovunque, prevalgono sulle vendite.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 28 marzo 2017
Le immissioni di liquidità si sono ormai ridotte, l'ottimismo post elettorale sta scemando e una prova ne è anche l'indebolimento del Dollaro.
I Fondi d'investimento dal 14 febbraio sono passati da un lungo di oltre 790.000 contratti, a un lungo di 230.000 contratti circa a dimostrazione della consistente riduzione.
L'Usda di fine mese comunque incombe e questo ha portato i valori in terreno positivo.

Nel mercato domestico regna sempre la calma. Fatta eccezione per i cruscami di grano e per il seme di soya nazionale o ogm free, dimostrando di essere un mercato a parte che risente in misura minore del calo del mercato principale.
Un problema di fisicità/scarsità di merce, potrebbe arrivare sulla farina di soya ogm free sui mesi futuri prima del nuovo raccolto. Questo potrebbe far aumentare ancora il differenziale che ormai è prossimo a 80 euro ma, come già visto in un recente passato, potrebbe anche raggiungere e superare i 100 euro tonnellata.

Qualche prezzo di ieri 27 marzo: farina soya normale 332 ,proteica 343 sul disponibile ma anche sino a giugno (fatta eccezione Venezia che rimane a quota leggermente superiore), il luglio dicembre qualche euro in più, il 2018 a 338/350 su Ravenna. Il girasole proteico 193/195 euro partenza dai porti sino a giugno, bucce di soya da luglio a dicembre 138 euro partenza porto di Ravenna, colza sul pronto 260 partenza silos interni 265/370 arrivo dall'estero, mais in base alle qualità e alle varie origini da 176 a 183 euro partenza mentre arrivo dall'estero da 183 a 185, grano 185-188 partenza silos interni e 188 arrivo dall'estero, orzo 175 sia arrivo che partenza.

Cruscami di grano in forte deciso rialzo specie per i farinacci. Il mondo delle bioenergie continua a rincorrere i cruscami e cerca di accaparrarsi areali a trinciato e o pastone di mais.
Indicatori internazionali 28 marzo 2017 
l'Indice dei noli è risalito nuovamente a 1282 punti, il petrolio è attorno a 48,00$/bar e l'indice di cambio segna 1,08454.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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Prosegue la risalita del burro e delle creme. In flessione invece il Grana Padano e il latte spot. Stazionari i listini del Parmigiano Reggiano.

di Virgilio 29 marzo 2017

LATTE SPOT Ancora in flessione negativa i listini del latte spot. Assenza di oscillazioni solo per il latte spot estero di provenienza Germania e Austria che conferma l'intervallo tra 34,02 e 35,05€/100 litri di latte. Il latte crudo spot nazionale invece arretra a 35,05-36,60 mentre lo scremato pastorizzato estero scende tra 14,49 e 15,53 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Prosegue la risalita dei listini del burro quotato a Milano. In risalita costante anche la Crema e la Panna pastorizzata. Tutti positivi quindi i listini dei derivati grassi presi in esame.

Borsa di Milano 27 marzo: (+)
BURRO CEE: 4,05€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,20 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,10€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,90€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,14/Kg. (+)
MARGARINA marzo 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 27 marzo: (+):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,05 - 2,13 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 24 marzo 2017: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,45€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 21 marzo 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,45 - 2,45 €/kg.

GRANA PADANO Aria di ritorno di crisi. 5 centesimi lasciati sul campo anche in questa tredicesima settimana. Il Grana Padano sta registrando un ridimensonamento dei listini da ormai 5 settimane consecutive.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,90 - 7,00 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,60 -8,20 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Restano invece invariati i listini del Parmigiano Reggiano alla borsa merci comprensoriale di Parma. Il presunto scandalo messo in evidenza dalle indagini della PM reggiana Maria Rita Pantani, e che ha coinvolto imprese, caseifici e i vertici anche dei due consorzi DOP (grana Padano e Parmigiano Reggiano), sembra che ancora non abbia intaccato il mercato dei due straordinari prodotti, bandiera del made in Italy nel mondo.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,70- 10,20 €/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,40 €/Kg.

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

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20170201-lattespot 

 

 

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Aceto balsamico di Reggio Emilia, nato come elisir di lunga vita, oggi icona di stile emiliano non replicabile altrove. Perche' se fatto bene, con passione e rigore diventa vanto italiano e assoluta eccellenza.

da L'Equilibrista

Da anni seguo Acetaia San Giacomo come appassionato e ho sempre cercato di carpirne l'essenza e la sua geniale intuizione. Il segreto è semplicemente nella qualità del prodotto che ormai ha varcato i confini europei andando a toccare i mercati americani ed asiatici, creando delle vere e proprie passioni nelle persone che conoscono e si rapportano con la proprietà, tutta rigorosamente reggiana di questa ormai famosa Acetaia.
L'altro ingrediente è la qualità delle persone che lavorano con il cuore e che dispensano sogni in cui credono fermamente.

acetobalsamico-reggioemilia

In un passato recente il proprietario Andrea Bezzecchi si è dimostrato aperto a tutto e tutti, in modo lungimirante e critico, tanto che ad oggi l'Acetaia San Giacomo ha sviluppato prodotti innovativi come una deliziosa gelatina al balsamico adatta ai formaggi pasta molle o semiduri e deliziosa su piatti di verdure cotte solo per fare alcuni esempi, senza tralasciare i condimenti cotti ormai un must dell'alta ristorazione in Italia ed all'estero.
Quello che impressiona è soprattutto la grande voglia di sfornare idee con classe e qualità degne di nota, tanto che l'ultima trovata geniale porta l'attenzione ad una camera sensoriale per esaltare profumi e qualità dell'aceto balsamico. Questa camera porta i sensi soprattutto olfattivi e visivi ai loro massimi e ne esaltano l'ingresso nel palato, soprattutto meglio quando si tratta di aceto balsamico tradizionale.

acetobalsamico-cameraolfattiva

                                                                         Camera sensoriale

La qualità più spiccata è quella di non mostrarsi mai sordi o ciechi verso niente e nessuno, producendo qualcosa che abbia un accurato standard di qualità e mantenendo in modo maniacale le relazioni con il pubblico specializzato, affrontando platee di tecnici o panel degustativi in prima persona.
La difficoltà che si incontra continuamente è infatti quella di fronteggiare molto spesso ostacoli imposti dalla poca cultura che vanno a minare questo straordinario prodotto.

acetobalsamico-AcetaiaSanGiacomo

Andrea Bezzecchi, 41 anni, proprietario di Acetaia San Giacomo e Presidente del Consorzio dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, nel recente 1994 eredita dal Padre insieme al fratello Christian 110 botticelle che questi curava da sempre con grande e viva passione.
Una storia molto comune per la provincia emiliana soprattutto quando si parla di Reggio Emilia, dove è nato l'aceto balsamico, come citato anche nelle odi di Omero e nelle opere dedicate alla contessa Matilde di Canossa. Quello che va fuori dall'ordinario è che Andrea si laurea in giurisprudenza e che insieme al fratello che già lavorava, non ha pensato di vendere questo tesoro e fare cassa come si suol dire, ma anzi tenerselo stretto e continuando gli studi, appassionandosi giorno dopo giorno alla produzione del balsamico, iniziandone a conoscere pregi vendendone le prime botticelle on-line.
Il ragazzo si laurea nel 2001 e la brillante carriera da avvocato è li che lo aspetta ma lui decide di prendere una strada che trasformerà la sua vita in modo radicalmente diverso. La paura di trasformare una passione in lavoro è evidente ma avendo chiaro che l'obiettivo è ed era quello di portare avanti una tradizione per consegnare il passato nelle mani di chi ne gestirà il futuro, inizia la sua salita. Si specializza nell'ambito enogastronomico con diversi titoli, diventando fra gli altri assaggiatore di Parmigiano Reggiano perché esiste un filo rosso che lega i due ambiti e che come riporta lui stesso: "Più li conosci, meglio li sai tutelare".
 Il percorso è duro ma in pochi anni riesce ad acquistare una corte del Cinquecento dove tenere le botticelle, che adesso da 110 sono diventate 700. E' lui stesso ad ammettere che questo passaggio sia stato fondamentale ma che allo stesso tempo sia stata un'autentica follia, perché la ristrutturazione costò parecchio e fu un bagno di sangue per due ragazzi giovani, ma d'altro canto sarebbe stato l'unico modo per non scendere a compromessi e d'altronde l'impostazione di un qualsiasi progetto per Andrea prescinde dal calcolo del guadagno: "il successo economico deve essere la conseguenza di un'iniziativa fatta con passione e serietà. Ora, dopo 15 anni, posso dire di aver avuto ragione.

Oggi, con lo scenario attuale, affermazioni come questa possono solo essere citate da esempio, perché laddove ci sono interrogativi e dove la gente si ferma a pensare e trova tempo solo per generare altre inquietudini, ci sono altri che decidono e vanno oltre, vanno a trovare le loro radici e conquistano i loro sogni.

Editoriale: Moriremo sani e infelici - 7 settimane di crescita per il latte spot. Cede ancora il Padano. - Formaggio contraffatto. Scoppia la grana dei DOP. - Il pasticcio dei voucher - Cereali e dintorni. Mercati esposti all'umore dei fondi. Timori per la siccità in Italia. - Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi - A Parma apre la bottega della Biodiversità. Il Rural Market.
SOMMARIO Anno 16 - n° 12 26 marzo 2017

1.1 editoriale La tortura! Moriremo sani e infelici.
2.1 lattiero caseario
7 settimane di crescita per il latte spot. Cede ancora il Padano
3.1 export
Parmigiano Reggiano e l'Accordo Canada-UE. Parma e Reggio, una combinazione vincente.
3.2 frode e contraffazione
Formaggio contraffatto. Scoppia la grana dei DOP.
4.1 lavoro
Il pasticcio dei voucher
4.2 educational
ARGA, gli specialisti in cattedra
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati esposti all'umore dei fondi. Timori per la siccità in Italia.
6.1 questioni energetiche Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi
6.2 clima e carenza idrica Siccità al nord e rischio per le colture e la fauna.
7.1 biodiversita' A Parma apre la bottega della Biodiversità. Il Rural Market
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 20170326-cibus-12-COP

 

Il Mulino Alimentare spa, guidato dal Claudio Guidetti, è stato l'apripista e testimonial del successo del Parmigiano Reggiano tra i consumatori Canadesi. Un processo avviato 5 anni fa che pone l'azienda parmense come privilegiato interlocutore della principale catena distributiva del nord america.

di redazione Parma, 22 marzo 2017 - Salutato con grande e quasi unanime apprezzamento, l'accordo CETA (accordo commerciale tra l'UE e il Canada che semplificherà l'esportazione di beni e servizi) è senza ombra di dubbio un rafforzamento dei rapporti commerciali tra il Paese dei Grandi Laghi e dell'Acero e L'Unione Europea. Alcuni intravedono l'apertura di una falla dalla quale entreranno nel nostro Paese prodotto di bassa qualità mentre molti altri lo vedono come una enorme occasione per portare sulle tavole dei consumatori canadesi i nostri prodotti di qualità, unici al mondo.

20160925-Guidetti-mini-snackCosì deve averla pensata il reggiano Claudio Guidetti, che attraverso la CAI (Compagnia Agroalimentare Italiana) controlla al 100% la parmigiana Mulino Alimentare spa specializzata nel confezionamento e commercializzazione del Parmigiano Reggiano e di altre eccellenze italiane DOP, quando 5 anni fa riuscì nella difficile impresa di esportare ma anche a divulgare le qualità del Parmigiano Reggiano in Canada.

Apripista e testimonial della promozione del Parmigiano Reggiano, anche attraverso la felice intuizione di stabilire il record mondiale di apertura contemporanea delle forme e omologato dal World Guinness Record (Guinness dei Primati), Claudio Guidetti ha saputo consolidare il rapporto di collaborazione con la più importante Catena distributiva del Nord America, andando a specializzare l'intera filiera, dalla stalla al caseificio per finire al confezionamento, sottoscrivendo importanti rapporti con gli altri attori territoriali, come è stato il caso del Caseificio "Il Boiardo" di Scandiano.

Al partner canadese è stato perciò sottoposta una ben precisa catena di fornitura che va dall'allevamento sino al confezionamento. Un progetto che ha ricevuto il pieno consenso e apprezzamento da parte della dirigenza di Loblaw calata "alle origini del Parmigiano Reggiano" nello scorso mese di settembre e portando al seguito una decina tra giornalisti, cine-operatori e blogger canadesi, per toccare con mano la realtà del processo di filiera e darne testimonianza ai consumatori canadesi.


"Fraudolenta produzione e commercializzazione, nonché contraffazione di ingenti quantitativi di formaggio..." è l'accusa mossa dal PM di Reggio Emilia.

di Virgilio, Reggio Emilia 23 marzo 2017 -

Dalla procura di Reggio Emilia pesantissime accuse mosse a 27 indagati e tra loro ben 12, "gravitanti intorno alla Nuova Castelli spa", sono accusati di associazione a delinquere.

L'accusa mossa dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani parla di utilizzo di latte per la produzione di formaggio atto a divenire Parmigiano Reggiano DOP e Grana Padano DOP contenente residui di antibiotici, aflatossine, "nonché immettevano nella panna della soda (idrossido di sodio)".

Il caso, che prende origine dal sequestro di 7000 forme nel 2015 da parte dei Carabinieri, nonostante circoscritto a operazioni legate, direttamente e indirettamente, alla "Nuova Castelli spa" trascina nell'inchiesta le due più importanti DOP del nostro Paese con presumibile grave danno di immagine anche in ragione del fatto che la società reggiana è leader nell'esportazione dei due prodotti.

Prende molto in largo l'indagine della procura di Reggio Emilia. Infatti, tra i 27 indagati sono coinvolti nell'inchiesta anche due rappresentanti di vertice dei due Consorzi di Tutela ma anche semplici casari, espertizzatori e responsabili commerciali come dettagliatamente esposto nell'articolo di Benedetta Salsi che, dalle colonne del Resto Del Carlino, ha dato per prima evidenza alla notizia.

Burro in controtendenza rispetto al latte. Continua la risalita della materia grassa (Burro e crema) mentre in costante flessione negativa risultano i listini del latte spot e del Grana Padano. Stazionario, per il momento, il Parmigiano Reggiano.

di Virgilio Parma 22 marzo 2017 -

LATTE SPOT Discesa consolidata anche in questa 12esima settimana del 2017. Alla borsa merci di Verona sono già 4 le settimane di flessione registrate e in totale sono 7 quelle negative a partire da inizio anno.
In particolare il latte spot crudo nazionale arretra tra 36,09 e 37,12€/100 litri, lo spot pastorizzato provenienza Francia tra 32,99 e 34,02 mentre lo scremato pastorizzato provenienza Germania si adagia tra 13,46 e 15,01€/100 litri.

BURRO E PANNA Andamento in controtendenza invece per la materia grassa. Il Burro prosegue la sua risalita alla borsa merci di Milano che guadagna altri 5 centesimi e ben 8 centesimi dalla Crema a uso alimentare. Rimbalzo positivo di 7 centesimi anche per lo zangolato parmense.

Borsa di Milano 20 marzo: (+)
BURRO CEE: 4,00€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,15 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,05€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,85€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,10/Kg. (+)
MARGARINA marzo 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 20 marzo: (+):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,00 - 2,08 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 17 marzo 2017: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,40€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 14 marzo 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,40 - 2,40 €/kg.

GRANA PADANO Quarta settimana di listini in flessione per il Grana Padano. Ancora altri 5 centesimi lasciati sul mercato.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,95 - 7,05 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,65 -8,25 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Restano inaviati i listini del Re dei Formaggi. Al palo ormai da fine gennaio, i prezzi del Parmigiano Reggiano non subiscono variazioni dal 20 gennaio scorso, ultima registrazione in aumento.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,70- 10,20 €/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,40 €/Kg.

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20170201-lattespot 

 

 

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Situazione dei mercati ancora relativamente calma. Momenti di fibrillazione derivano dalle rapide operazioni in acquisto o in vendita dei fondi. Timori per le riserve idriche nazionali che potrebbero compromettere la produzione maidicola.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 marzo 2017
Continua la fase di relativa calma, tutti i dati di base sono buoni e le previsioni meteo pure ma i fondi ,con dei semplici Clik in acquisto o in vendita, influenzano enormemente l'umore dei mercati.
Tanto è vero che lo scoperto del grano ha fatto un balzo a - 100.629 contratti da - 63.189 della settimana prima, quindi fortemente ribassisti. Il corn/mais ha visto un "corto" di - 23.602 contratti contro un "lungo" precedente di +80.081, quindi da rialzisti a ribassisti. Il "lungo" del seme di soya si è ridotto a + 98.354 contro + 127.638, quindi un po meno rialzisti. Il "lungo" della farina di soya praticamente non si è modificato di molto +59.944 contro + 61.533 e invece hanno abbandonato le posizioni lunghe dell'olio.

Nella seduta di lunedi sono ricomparse le vendite e il mercato ha chiuso con modesti segni negativi fatta eccezione per l'olio. Per poter esprimere giudizi più attendibili occorrerà attendere la posizione definitiva della amministrazione Trump in merito al ventilato taglio dei sussidi all'agricoltura con conseguenze immediate poco immaginabili.

In linea generale il mercato potrebbe/dovrebbe scendere ma i giochi sono nelle mani dei fondi che hanno liquidità e rapidità di movimento ben superiori allo scambio fisico di prodotto. Occorrerà quindi agire sui futuri con la loro stessa velocità quando questi arriveranno a prezzi ragionevoli.

Nel mercato interno regna calma, anche se fuoco sotto la cenere ne cova.

Il settore delle bioenergie è in fermento per gli approvvigionamenti stante il fatto che le trincee cominciano a svuotarsi. Il calo dei cruscami di grano sembra terminato e probabilmente inizierà una fase ascendente che perdurerà sino a tutto aprile.

Continua a perdurare la minaccia derivante dalla scarsità di riserve idriche che potrebbe influenzare specialmente il mercato del mais, per il quale si prevede una riduzione di areali di semina dal 3 al 5%. Di Mais non ne mancherà di certo nel mondo ma una minore produzione interna di trinciato potrebbe compromettere i conti delle bioenergie prima e quello della zootecnia, basata sull'auto approvvigionamento, subito dopo.

Indicatori internazionali 21 marzo 2017


l'Indice dei noli è risalito nuovamente a 1205 punti, il petrolio è attorno a 48,00$/bar e l'indice di cambio segna 1,07635.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale- Politica arroccata e autoreferenziale - Torna a salire il burro mentre cede il latte spot. -Cresce la produzione di Mais e Soia in Brasile. - Cereali e dintorni. Mercati stabili ma con qualche fattore di incertezza sopratutto sul domestico. - Ambiente: in scadenza l'ultimo avvertimento UE all'Italia - Caldo record in Antartide - Le mitiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano ancora al fianco della Farm Run. - Ismea, al via la "Banca delle Terre Agricole".

SOMMARIO Anno 16 - n° 11 19 marzo 2017
1.1 editoriale
Politica arroccata e autoreferenziale.
2.1 lattiero caseario
Torna a salire il burro mentre cede il latte spot.
3.1 mais e soia
Cresce la produzione di Mais e Soia in Brasile
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stabili ma con qualche fattore di incertezza sopratutto sul domestico.
5.1 vino Spergola: Terroir Reggio Emilia
6.1 smog e sanzioni UE Ambiente: in scadenza l'ultimo avvertimento UE all'Italia
6.2 CLIMA e riscaldamento globale Caldo record in Antartide
7.1 territori e salute Le mitiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano ancora al fianco della Farm Run
9.1 riordino fondiario Ismea, al via la "Banca delle Terre Agricole"
10.1 promozioni "vino" e partners
11.2 promozioni "birra" e partners

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 20170219-COP

 

Il Dipartimento per l'Agricoltura Statunitense, nel rapporto WASDE di Marzo 2017, stima produzioni globali di Mais e Soia in aumento rispetto alle stime formulate a Febbraio, rispettivamente a 1049.24 Mio t (+0.9%) e 340.79 Mio t (+1.2%).

Clal Team 15 marzo 2017 – [Mais e Soia - n°3/2017]
La produzione di Mais è prevista in aumento in Argentina (+2.7%), Sud Africa, India e specialmente Brasile (+5.8%), con incrementi delle aree coltivate e delle rese dovuti alla rapida crescita vegetativa in vista del secondo raccolto di Mais nella regione Centro-Occidentale. In Brasile anche la produzione di Soia è prevista in crescita (+3.8%), dato l'aumento del raccolto, previsto a un record di 108 Mio t, in seguito alle piogge favorevoli durante la stagione di crescita.

Negli USA l'export di Soia è stimato in diminuzione a 55.11 Mio t (-1.2% rispetto alle stime di Febbraio); di conseguenza gli stock finali sono previsti in rialzo a 11.84 Mio t (+3.6%). Le previsioni per il Mais negli USA mostrano un maggiore utilizzo nella produzione di etanolo e una diminuzione del quantitativo destinato all'alimentazione e nell'utilizzo residuo. Il Mais utilizzato per produrre etanolo è in crescita del 0.9% rispetto allo scorso mese, riflettendo l'elevato ritmo nella produzione di etanolo durante il mese di Febbraio.

Maggiori esportazioni di Soia per Brasile e Paraguay bilanciano la diminuzione prevista per gli USA. Parallelamente ad un maggior export è stimato un aumento di 1.0 Mio t per l'import di Soia della Cina, raggiungendo un record di 87 Mio t. L'export di Mais è stimato in aumento in Brasile, Argentina e Sud Africa, mentre l'import è in crescita in Iran.
Gli stock finali globali sono stimati in aumento sia per il Mais (+1.4%) che per la Soia (+2.5 Mio t, suddiviso tra Brasile, Cina e Stati Uniti).

Di CLAL Team

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