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L'Associazione interviene sul caso della Cpl, evidenziando i rischi per un' intera filiera composta da un migliaio di imprese e quattromila addetti e chiedendo tempi più rapidi per la soluzione della crisi in cui versa la cooperativa concordiese e negli adempimenti relativi alla legalità. -

Modena, 15 maggio 2015 -

"In allarme, per il futuro della Cpl, non ci sono solo i dipendenti della coperativa concordiese, ma un'intera comunità. Legati all'attività della Cpl, infatti, c'è una filiera lunghissima, sia dal punto di vista geografico che numerico: Non esageriamo se parliamo di un migliaio di imprese che hanno relazioni commerciali con la cooperativa, per circa 4.000 addetti, ovviamente concentrati nell'Area Nord".
CNA interviene sulle conseguenze delle indagini riguardanti i vertici della cooperativa concordiese, sottolinenando il pericolo che l'economia locale subisca un vero e proprio tracollo, con conseguenze dirette e molto pesanti per l'intera comunità.

"Sono senz'altro positive le notizie che arrivano di un potenziale commissariamento dei lavori in cui è attualmente impegnata Cpl, ma è necessario fare in fretta, perché il fattore tempo è decisivo. Così come è decisivo, in ogni valutazione relativa alla situazione della cooperativa, tenere in debito conto la filiera coinvolta in questa situazione, fatta di aziende grande e piccole per le quali, spesso, i rapporti con Cpl sono vitali.
Considerazioni, quelle legate alla rapidità, indispensabili per un territorio che sta cercando di ritornare faticosamente alla normalità, a tre anni dal sisma.

Il rischio, infatti, è quello di mettere in secondo piano le difficoltà di tante piccole imprese, a diverso titolo alle prese con le difficoltà legate alla giusta volontà di controllare le infiltrazioni malavitose. Pensiamo soltanto ai tempi richiesti per l'iscrizione alla white list, o alle difficoltà di incasso delle competenze a causa della lentezza con cui vengono erogati i contributi per la ricostruzione.

"Siamo in prima linea – continua la nota di CNA – nella lotta contro la criminalità organizzata, tant'è vero che tra le nostre richieste in quest'ambito c'è che la concessione del rating di legalità possa essere richiesta anche da imprese con un fatturato inferiore ai due milioni di euro di fatturato, al contrario di quanto avviene ora, escludendo così più del 90% delle imprese. Ma le norme che incidono sull'economia sono tanto più rispettate quanto più sono coerente con le attività in questione. Ed un elemento di coerenza è rappresentato appunto dai tempi con cui questi adempimenti vengono espletati".

(fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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In carcere cinque rapinatori cinesi: tutti con precedenti per rapine ai danni di connazionali. -

Modena, 13 aprile 2015 -

I Carabinieri del Nucleo Operativo di Carpi e della Stazione di Concordia hanno smantellato un'organizzazione criminale di cinesi dediti a rapine ai danni di bar gestiti da connazionali. I fatti risalgono al mese di novembre del 2013, quando 5 cinesi entrarono in un bar di Concordia sulla Secchia gestito da un connazionale e lo rapinarono di circa 7.000 euro: a conclusione delle indagini i Carabinieri hanno individuato e denunciato gli autori.

Verso le 22.00 di quella sera, due cinesi entrarono nel Bar e chiesero da bere. Verificato che nel locale non c'erano altre persone, uno dei due telefonò a 3 complici che entrarono subito dopo, percossero e legarono con delle fascette il barista anch'egli cinese e svuotarono il contenuto del registratore di cassa, delle slot machine e del cambiamonete, per un importo complessivo di circa 7.000 euro. La vittima, benché legata era riuscita a chiedere soccorso al 112 appena i malviventi si erano allontanati. I militari, recatisi sul posto avevano rilevato alcune tracce utili ai fini investigativi e avevano acquisito anche le immagini del sistema di videosorveglianza.

Le successive attività investigative hanno permesso ai Carabinieri di dare un nome ai malfattori, denunciandoli al Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena, dottoressa Maria Angela Sighicelli, che valutate le risultanze degli accertamenti, ha richiesto al Tribunale l'emissione di misure di custodia cautelare in carcere a carico dei 5. Dalle indagini peraltro è emerso che tutti e cinque avevano precedenti per rapine ai danni di connazionali, perpetrati in altre Province d'Italia, e specificatamente tre degli indagati avevano anche partecipato alle due rapine ai danni di altrettanti bar di Carpi tra dicembre 2013 e gennaio 2014, con lo stesso modus operandi, e per i quali erano stati arrestati a maggio scorso.

Pubblicato in Cronaca Modena

Duro colpo alla criminalità straniera dedita al traffico di droga nei comuni di San Felice, San Prospero, Soliera, Cavezzo, Medolla, Concordia e Bastiglia: 7 persone arrestate, 7 kg di hashish e 215 grammi di cocaina sequestrata. -

Modena, 9 aprile 2015 -

Sgominata un' organizzazione di spacciatori magrebini che aveva il controllo del traffico di stupefacenti nella Bassa modenese. Le indagini erano partite nel 2013 con l'arresto per spaccio di cocaina a San Prospero di un italiano venditore ambulante, da cui si era arrivati ad arrestare altre 6 persone in flagranza di reato e sequestrare un totale di circa 7 chilogrammi di hashish, 215 grammi di cocaina e più di 15.000 euro in contanti.

Le indagini dei Carabinieri di Carpi, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena, Dottoressa Lucia De Santis, hanno consentito di accertare un totale di circa 350 spacci di stupefacente. L'organizzazione era composta in tutto da 7 persone, di cui 4 arrestate tra il 2013 e il 2014 in flagranza di reato. Per tutti e 7 comunque, la Procura della Repubblica di Modena, valutate le risultanze investigative dei militari che avevano accertato la frequenza e la metodicità degli spacci, ha richiesto al Tribunale l'emissione di altrettanti ordini di carcerazione.

Peraltro gli indagati erano tutti noti alle forze dell'ordine per avere precedenti per spaccio. L'operazione ha consentito di dare un duro colpo alla criminalità straniera dedita al traffico di droga nei comuni di San Felice, San Prospero, Soliera, Cavezzo, Medolla, Concordia e Bastiglia. Gli scambi avvenivano soprattutto a favore di molti italiani appartenenti ad ogni ceto sociale e professionale.

I malviventi, magrebini di età compresa tra i 30 e i 37 anni, tutti privi di una dimora stabile, nel corso delle indagini era emerso che cambiavano spesso abitazione pur gravitando nell'area compresa tra i comuni in cui spacciavano. I luoghi di incontro con i propri clienti erano spesso le vie di campagna, preferite perché consentivano di avere un punto di osservazione privilegiato in caso di arrivo delle forze dell'ordine.

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Il Gruppo della Lega Nord in una interrogazione alla Giunta per chiarire quanti siano gli appalti affidati dalla Regione a CPL Concordia e se la cooperativa ha finanziato la campagna elettorale di presidente e assessori.-

Parma, 2 aprile 2015 -

Dopo le pesantissime accuse degli inquirenti nei confronti dell'ex presidente di Cpl Concordia, cooperativa recentemente coinvolta in un'inchiesta di tangenti e corruzione che comprende anche esponenti della camorra, la Giunta regionale dovrebbe chiarire "quali siano attualmente i lavori di appalto affidati dalla Regione Emilia Romagna a Cpl Concordia, con quali scadenze e per quale entità economica" e se "l'attuale presidente della Giunta Regionale Stefano Bonaccini e altri assessori abbiano ricevuto finanziamenti da Cpl Concordia per la propria campagna elettorale per le elezioni regionali 2014".

A chiederlo è il Gruppo della Lega Nord in una interrogazione alla Giunta, primo firmatario Stefano Bargi, in cui si sottolinea che "nei soli anni che vanno dal 2009 al 2014 la Regione Emilia Romagna ha adottato alcuni atti amministrativi per affidare lavori di vario genere alla Cooperativa", tra cui "la realizzazione del business continuity del CED nella sede regionale di Viale della Fiera per un importo di oltre 215.000 euro". Inoltre, rimarcano i consiglieri, "l'attuale sindaco di Modena, ed ex assessore nella scorsa Giunta regionale, ha recentemente confermato agli organi di stampa di aver ricevuto finanziamenti proprio da Cpl per la propria campagna elettorale da sindaco" - si legge nella nota della Regione.

I consiglieri chiedono infine alla Giunta di "riferire in Aula sull'attuale situazione economica regionale, alla luce dei numerosi scandali che coinvolgono noti colossi del mondo cooperativo emiliano romagnolo, viste le possibili ricadute delle inchieste sul loro stato finanziario e sul piano occupazionale". - conclude la nota.

Pubblicato in Cronaca Emilia
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 16:46

500.000 euro a sette Comuni colpiti dal sisma

A beneficiare dei fondi saranno 468 nuclei familiari alloggiati nei PMAR - Prefabbricati modulari abitativi rimovibili. Fondi assegnati a sette Comuni colpiti dal sisma: Cento (Fe) e i comuni modenesi di Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro e San Possidonio -

Parma, 18 febbraio 2015 -

Approvata all'unanimità la ripartizione delle risorse del fondo sociale regionale (stralcio del programma annuale 2015) che assegna 500.000 euro a sette Comuni colpiti dal sisma. La commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, ha così desiso l'assegnazione per il comune di Cento (Fe) e per i comuni modenesi di Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro e San Possidonio.

A beneficiare dei fondi saranno 468 nuclei familiari alloggiati nei PMAR (Prefabbricati modulari abitativi rimovibili). Le risorse saranno così ripartite: Cento 30.982,91 euro; Cavezzo 49.145,30; Concordia 75.854,70; Mirandola 142.094,02; Novi di Modena 92.948,72; San Felice sul Panaro 53.418,80; San Possidonio 55.555,56.

"Le finalità del provvedimento- ha spiegato la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini - è quella di realizzare misure di contrasto della povertà e di sostegno al reddito, fra cui il prestito d'onore, che consentano ai nuclei familiari terremotati di riacquistare una progressiva autonomia e il ritorno alle normali condizioni di vita".

Gualmini e l'assessore alla Ricostruzione, Palma Costi, hanno poi confermato l'impegno della Giunta di "chiudere i PMAR entro il 31 dicembre 2015".

"In questa nuova legislatura- ha aggiunto Costi- il tema è quello dell'assistenza alla popolazione. Sono in programma ordinanze sugli alloggi terminati, perchè l'obiettivo, lo ribadisco, è la chiusura dei muduli abitativi temporanei". Alan Fabbri, capogruppo Ln, ha auspicato l'arrivo di fondi anche per la parte rurale del territorio. Raffaella Sensoli (M5s) ha sottolineatol'esigenza di arrivare all'istituzione di un reddito di cittadinanza. Plauso all'iniziativa da Marcella Zappaterra (Pd): "E' una risposta– ha detto– a quella fascia di cittadini in difficolta". Zoffoli, presidente della commissione, nel suo intervento ha rimarcato "l'importanza e l'impatto che hanno sul tessuto territoriale la sanità e i servizi sociali". Rivolgendosi ai componenti della commissione ha espresso "la totale disponibilità a collaborare, rendendosi pronto a recepire idee e suggerimenti".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Pubblicato in Cronaca Modena
Sabato, 22 Novembre 2014 10:20

No al sisma, sì al teatro

È possibile esorcizzare la paura del terremoto attraverso il teatro? Sembra proprio di sì. Accade a Concordia sulla Secchia (MO), paese violentemente colpito dal sisma del 2012, e in altri paesi del cratere, dove è nato il progetto "Beni Comuni" -

Modena, 22 novembre 2014 - di Federico Bonati -

Il progetto, realizzato grazie al finanziamento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e alla promozione del Comune di Carpi in collaborazione con ERT Fondazione e ATER, raduna ben undici comuni, i cosiddetti "comuni del cratere" colpiti dal terremoto dell'Emilia di due anni fa. Oltre a Concordia sulla Secchia, i paesi interessati sono Campogalliano, Carpi, Cavezzo, Finale Emilia, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro, San Possidonio, Soliera ed anche Cento, provincia di Ferrara. Lo scopo di "Beni Comuni" è quello di rinsaldare e ricostruire le identità delle comunità colpite sisma. Ma come viene realizzato tutto ciò? Il tutto prende vita con la partecipazione attiva dei cittadini alla realizzazione di eventi artistici che hanno come cardine il senso della condivisione e dello stare in comune. Dalle parole, il passaggio ai fatti è breve, ne sono una dimostrazione i progetti realizzati a Concordia da "Beni Comuni" www.progettobenicomuni.it.

Si tratta di laboratori teatrali partecipati che si tengono tutti i mercoledì dalle 18 alle 21 nella saletta attigua alla biblioteca, letture per la scuola primaria ed infine lo spettacolo "Beni Quadrati".
Lo spettacolo, che andrà in scena sabato 29 novembre 2014, ore 21, presso la Sala Conferenze del Municipio in Piazza 29 Maggio, 2 a Concordia sulla Secchia ha come tema centrale tre parole: abitare, vivere, esistere.
Tre parole dal significato distinto eppure indissolubilmente legate nella percezione comune. In una casa si abita, in una casa viviamo assieme, in una casa si esiste in rapporto a una comunità. Molte case formano una città e un indirizzo rappresenta prima di tutto la possibilità di trovare una persona. Ma la "casa" intesa nello spettacolo è molto più di questo.

Lo spettacolo intende aprire una finestra sul mondo, interrogandosi su cosa sia oggi abitare, su cosa la casa rappresenti per ognuno e sulla preziosità della casa come bene comune. In particolar modo in una zona che, nel 2012, ha imparato a vedere la propria abitazione in alcuni casi come un nemico, con la paura di entrare nelle mura domestiche a causa del terremoto, in altri casi come un bene prezioso che non c'è più, per chi la casa, a causa delle scosse, l'ha persa.

Lo spettacolo, realizzato da Giulia Cailotto, Giulia Diomede, Marzia Gallo, Gabriele Genovese, Roberto Marinelli, Michele Mariniello, Irma Ridolfini, Michele Segreto, Isacco Tognon, Matteo Vignati e con Olimpia Greco alla fisarmonica, è ad ingresso gratuito, ed aperto a tutta la cittadinanza.
Se da un lato il ricordo del sisma resta indelebile in chiunque abbia vissuto quella tragica esperienza, dall'altro è possibile esorcizzarne la paura, attraverso svariati modi come, appunto, il teatro. E "Beni Comuni" ne è la dimostrazione.

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Il trattore si è ribaltato durante i lavori di pulizia sull'argine del fiume Secchia: vittima un giovane operaio -

Modena, 29 ottobre 2014 -

Un grave incidente avvenuto ieri a Concordia, durante i lavori di manutenzione e sfalcio dell'argine del fiume Secchia.
Le cause della tragedia sono ancora da accertare, ma da una prima ricostruzione l'uomo sarebbe rimasto schiacciato dal mezzo ribaltatosi. Purtroppo a nulla sono valsi gli interventi del 118 e dell' elisoccorso.

IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE MUZZARELLI -

Il presidente della Provincia di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, ha espresso il suo cordoglio, a nome dell'ente provinciale e del sistema di protezione civile, ai famigliari ed ai colleghi di Alessandro Valentini, l'operatore morto ieri in un incidente a Concordia, impegnati in lavori per l'impresa Boschiva, un'impresa seria e di valore.

Muzzarelli, nel suo messaggio, ha sottolineato che «Valentini era al lavoro per la sicurezza del territorio, e questo rende la tragedia particolarmente dolorosa per tutti noi e per la sua straordinaria famiglia».

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Giovedì, 11 Settembre 2014 12:07

È modenese il progetto del nuovo centro carni di Roma

Incarico romano per la Europrogetti di Concordia, le strutture di macellazione, conservazione e commercializzazione delle carni saranno realizzate all'interno del CAR (Centro Agroalimentare Roma) di Guidonia -

Modena, 11 settembre 2014 -

È modenese il progetto del nuovo centro carni di Roma, che permetterà ai romani di macellare e consumare carni laziali "a km zero". Le strutture di macellazione, conservazione e commercializzazione delle carni saranno realizzate all'interno del CAR (Centro Agroalimentare Roma) di Guidonia (Roma), una delle più importanti strutture europee per la valorizzazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli e ittici. Europrogetti, aderente a Confcooperative Modena, ha progettato le linee di macellazione in conformità delle normative europee sulla lavorazione delle carni, benessere animale e tutela ambientale, prevedendo anche la macellazione nel rispetto dei riti ebraico e islamico.

Oltre alla macellazione, il progetto prevede celle per il raffreddamento e la frollatura delle carni (bovine laziali), spazi climatizzati per la lavorazione e commercializzazione. La cooperativa ha la sede legale a Modena, mentre quella operativa è a Concordia sulla Secchia, dove è rientrata da poche settimane dopo due anni trascorsi nei moduli prefabbricati. A seguito del terremoto del 20 maggio 2012, infatti, gli uffici, situati ni piazza della Repubblica, erano stati lesionati e dichiarati inagibili.

«Il sisma non ha rallentato il nostro lavoro – dichiara il presidente di Europrogetti Angelo Pongiluppi – A parte le numerose pratiche aperte da privati e aziende per la messa in sicurezza, riparazione e ricostruzione di case e stabilimenti, in questi mesi abbiamo continuato a progettare edificii». Costituita nel 1996 da un gruppo di professionisti che hanno maturato la propria esperienza sin dagli anni Sessanta, la cooperativa svolge la propria attività nella progettazione agro-industriale, industriale, commerciale e civile. Negli anni i tecnici di Europrogetti hanno approfondito tutte le problematiche relative alla progettazione e lay-out degli impianti e attrezzature al servizio dei processi produttivi, le operazioni di finanziamento di credito agrario e fondiario connesse agli investimenti, la richiesta di contributi regionali, nazionali ed europei. «Grazie alle professionalità di cui disponiamo, siamo in grado di garantire un approccio interdisciplinare – aggiunge il vicepresidente di Europrogetti Guido Pongiluppi – La nostra cooperativa fornisce progettazione e direzione lavori civile e industriale, pianificazione territoriale di attuazione, restauro di beni tutelati e recupero del patrimonio edilizio esistente, valutazioni immobiliari e business plan, progettazione impiantistica, acustica e delle fonti rinnovabili».

(Fonte: ufficio stampa Confcoopertive Modena)

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Mercoledì, 20 Agosto 2014 09:16

I 65 anni della Batea di Concordia


La cooperativa è impegnata in uno dei cantieri per Expo 2015.
Modena 20 agosto 2014 - La cooperativa Batea di Concordia compie 65 anni, essendo stata costituita il 20 agosto 1949. Più che la ricorrenza, la cooperativa festeggia il lavoro che non manca. «A dispetto della crisi dell'edilizia abbiamo un andamento soddisfacente - conferma Leonardo Luppi, presidente della Batea dal 2005 - Lavoriamo prevalentemente con gli enti pubblici (Comuni, Provincia e Aipo) e, nonostante un calo degli appalti, non abbiamo subito flessioni». Aderente a Confcooperative Modena, per 40 anni la Batea – acronimo di "braccianti, agricoli, terrazzieri, edili e affini" - ha svolto la sua attività attorno ai fiumi, prevalentemente Secchia, Panaro e Po. La cooperativa era specializzata, infatti, in lavori fluviali e difesa del suolo, cioè protezione delle arginature, rialzi, ringrossi, movimenti di terra nei bacini ecc. All'inizio degli anni Novanta la Batea ha cominciato a realizzare anche attività infrastrutturali, urbanizzazioni primarie e secondarie, condotte, fognature. Nel 2000 ha ottenuto la certificazione di qualità Iso 9001 per i lavori fluviali e le opere infrastrutturali in genere. Oggi la cooperativa concordiese lavora in tutto il Nord Italia. L'anno scorso Batea ha vinto l'appalto per i lavori di ricostruzione del canale Villoresi, uno dei canali artificiali più lunghi d'Italia. Servirà per approvvigionare di acqua la piastra che ospiterà l'esposizione; si tratta di un'opera imponente che sarà pronta entro la fine dell'anno e che dopo l'Expo sarà utilizzata dai consorzi di bonifica per l'irrigazione. In questo periodo la Batea è impegnata anche a Reggio Emilia nella ristrutturazione della pavimentazione esterna dei padiglioni dell'università che si trovano nell'area dell'ex ospedale psichiatrico S. Lazzaro. La cooperativa, che oggi ha quindici soci, trenta dipendenti e un fatturato annuo di cinque milioni di euro, costruisce anche edilizia privata residenziale e ultimamente si è lanciata nel settore dei rifiuti. «Abbiamo costruito già alcune discariche e ne stiamo ristrutturando un paio per Hera. Di recente, inoltre, – conclude Luppi – sempre da Hera abbiamo acquisito i lavori per la messa in sicurezza e chiusura della discarica di Ravenna»

MO Batea LEONARDO LUPPI 1
(Confcooperative Modena)

Ricostruzione post sisma, il sistema bilaterale delle costruzioni e dell'edilizia dona alla Regione 1 milione e 66 mila euro per realizzare micro residenze per anziani nei comuni modenesi di Concordia e Camposanto -

Modena, 4 luglio 2014 –

Continua la gara di solidarietà per la ricostruzione dopo il sisma del 20 e 29 maggio 2012. Il sistema bilaterale delle costruzioni e dell'edilizia dona alla Regione Emilia-Romagna 1 milione e 66 mila euro: la donazione servirà a realizzare due micro residenze per anziani nei comuni modenesi di Concordia e Camposanto. Con le due strutture di Concordia e Camposanto si completa il "Progetto Casa insieme", programma per la realizzazione di 9 micro residenze, ciascuna con una decina di posti letto, in ogni comuni modenese dell'area nord.
Oggi a Bologna i vertici nazionali di Cnce (Commissione Nazionale Casse Edili), Formedil (Ente nazionale per la formazione e l'addestramento professionale nell'edilizia) e Cncpt (network della sicurezza in edilizia) hanno consegnato i fondi raccolti agli assessori regionali Luciano Vecchi (Attività produttive) e Paola Gazzolo (Protezione civile).
«Un significativo contributo alla ricostruzione, un messaggio di speranza. Un gesto reso ancora più importante per la natura sociale degli interventi che andranno a finanaziare incentrati non al recupero di strutture distrutte dal sisma, ma aggiuntive. Solidarietà – ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi - che si va ad aggiungere a un complesso di generosità che è stata strategica per la ricostruzione e per il ritorno alla normalità delle popolazioni».
Inoltre, l'assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo ha aggiunto che «la solidarietà, espressa da oltre 7 milioni di donatori, è stata un elemento fondale e straordinario per dare fiducia alle comunità colpite dal sisma».
I due edifici verranno costruiti da imprese di costruzione selezionate dal sistema bilaterale delle costruzioni sulla base di un progetto fornito dalla Regione ai comuni di Concordia e di Camposanto. La soluzione progettuale si caratterizza per assicurare agli anziani di poter vivere in un contesto domiciliare con servizi, facilitando le relazioni sociali e garantendo la necessaria assistenza.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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