Visualizza articoli per tag: bonifica piacenza

Venerdì, 05 Aprile 2019 17:19

Il Consorzio di Bonifica non ci sta.

Le prescrizioni dell'Ente Parco alle derivazioni di acqua sono un attacco al nostro territorio!

Piacenza, 5 aprile 2019 - Si avvicina la stagione irrigua e il Condominio del Rivo Villano ha necessità di ricevere l'acqua utile a soddisfare le campagne di Rivergaro per un territorio di oltre 1000 ettari.

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza si è attivato per realizzare le opere in alveo che annualmente compie per permettere di derivare le acque dal Trebbia al Rivo Villano, intervento necessario per vincere il dislivello di oltre due metri - frutto delle asportazioni di ghiaia degli ultimi 10 anni - che separa la presa del canale irriguo dall'alveo naturale del torrente.

A un passo dalla realizzazione delle arginature, il Consorzio di Bonifica, ha ricevuto una prescrizione – nuova, inaspettata e molto limitante - da parte dell'Ente di Gestione dei Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale.
Prescrizione, firmata dal Dott. Michele Zanelli (responsabile d'area dell'Ente Parchi) che cita testualmente quanto segue:
"Prescrizioni specifiche per le opere di derivazione a favore del Rivo Villano: potranno essere eseguiti solo i lavori di modificazione morfologica del corso d'acqua in prossimità della presa, strettamente necessari per permettere la derivazione mediante trattrice e idrovora meccanica, così come già previsto dal richiedente in caso di abbassamento del livello dell'acqua in alveo;
Il cantiere di sollevamento dovrà essere organizzato in modo tale da evitare qualsiasi sversamento di carburante e lubrificante".

A commentare è Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza: "Questa determina del Parco è un attacco al nostro territorio di cui non capiamo i connotati. Paradossalmente il Parco invece di favorire l'ambiente lo inquina. Come si evince dalla prescrizione, infatti, il sollevamento dell'acqua (dal Trebbia al Rivo Villano) deve avvenire grazie ad un trattore che, acceso 24 ore su 24, permette alle acque di entrare nel rivo irriguo provocando un grande consumo di combustibile e un elevato inquinamento acustico".
Continua Fausto Zermani: "Si è costruito una scatola, quella del Parco, in cui tutti abbiamo creduto pensando fosse un partner con cui valorizzare il territorio e i suoi prodotti, con cui condividere l'operato a favore del mondo della produzione e con cui esaltare quella che è la straordinaria attività dell'agricoltura. In realtà (il Parco) si dimostra essere una scatola vuota in cui si annidano le personali convinzioni di alcuni funzionari le cui azioni e limitazioni si ripercuotono contro il territorio stesso".
Conclude Fausto Zermani: "La storia del Rivo Villano è plurisecolare, ci sono documenti che parlano dell'esistenza del rivo fin dall'epoca del Barbarossa. Stiamo parlando di acqua che non è solo un bene vitale per l'agricoltura ma per l'intero ambiente circostante in quanto, circolando nei canali, va ad alimentare la falda e a preservare la flora e la fauna che creano quel bel paese che ci emoziona quotidianamente ".

Piena condivisione alle parole di Fausto Zermani (Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza), è espressa dalle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia con i loro presidenti Marco Crotti, Filippo Gasparini e Franco Boeri.

Piacenza, 4 aprile 2019 - Al bando PSR della Regione Emilia Romagna il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha presentato 31 progetti per un valore complessivo superiore a 3 milioni e 700 mila euro.

Si tratta di progetti riferiti ad interventi volti alla prevenzione di danni da fenomeni franosi rispondenti al bando PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2014/2020 misura n. 5.1.01 (linea di finanziamento regionale indirizzata a investimenti in azione di prevenzione volte a ridurre le conseguenze delle calamità naturali e avversità climatiche – prevenzione danni da fenomeni franosi al potenziale produttivo agricolo).

I progetti presentati sono così distribuiti sul territorio: 5 per il comune di Alta Val Tidone, 5 per il comune di Gropparello, 5 per il comune di Morfasso, 4 per il comune di Pianello Val Tidone, 2 per il comune di Farini, 2 per il comune di Bobbio, 2 per il comune di Bettola, 2 per il comune di Ferriere, 1 per il comune di Travo, 1 per il comune di Corte Brugnatella, 1 per il comune di Coli e 1 per il comune di Piozzano.

Per ognuna delle segnalazioni ricevute, a seguito dei sopralluoghi effettuati dai tecnici del Consorzio, è stato redatto un progetto di intervento.
Ad essere nei progetti di intervento ci sono: 64 briglie in gabbioni allo scopo di rallentare la velocità delle acque e contrastare l'erosione e di conseguenza migliorare le condizioni di stabilità dei versanti e mitigare i fenomeni franosi; 72 tra traverse, palificate e briglie in legname per stabilizzare i versanti e intercettare e incanalare i canali montani; drenaggi per l'emungimento delle acque sotterranee per più di 13 mila e 500 metri per la raccolta e il convogliamento delle acque che si infiltrano nel sottosuolo al fine di prevenire movimenti franosi; la pulizia e la sistemazione di canali per quasi 20 mila metri per favorire il deflusso delle acque di scolo.

In linea generale ogni progetto proposto è pienamente coerente con l'obiettivo dell'operazione (5.1.01 del PSR) e risponde al fabbisogno di ripristinare il potenziale produttivo agricolo e forestale danneggiato e introduce adeguate misure di prevenzione contribuendo al sostegno della prevenzione e della gestione dei rischi aziendali: 47 le aziende agricole coinvolte.

Parlando di iter burocratico: i progetti sono stati presentati a fine marzo (il 26 era la scadenza), la graduatoria sarà pubblicata entro la fine di luglio e, per i progetti finanziati, sarà redatto un progetto esecutivo finale e la realizzazione degli interventi pianificati in un tempo massimo di 18 mesi.
A complimentarsi con lo staff tecnico è prima di tutti Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza che commenta: "Essere riusciti a presentare 31 progetti, per di più in tempi così brevi, è davvero un grande risultato. La nostra montagna va sostenuta con investimenti che mantengano integro il territorio e tutelino i suoi abitanti e le attività produttive in essere. L'impegno e la dedizione del personale tecnico e operativo in forza al comprensorio montano dimostra quanto il Consorzio tenga e creda in un approccio che preservi il territorio e lo rilanci assicurando a chi resta e a chi vuole tornare una maggior qualità della vita".

 

RIEPILOGO_PSR_SOLO_AREA_solo_mappa.jpg

 

L'attività del Consorzio di Bonifica di Piacenza, in territorio montano, è volta alla prevenzione del dissesto idrogeologico e alla manutenzione della propria rete stradale e acquedottistica.

Piacenza, 1 aprile 2019 - E' quindi il Consorzio, nell'ambito della sua attività di sorveglianza, e su segnalazione dei comuni e dei residenti del comprensorio, a effettuare sopralluoghi e a porre in atto monitoraggi continui del territorio.

Per quanto riguarda la strada di bonifica Rigolo- Restano e l'abitato di Restano, a Bettola, era stato il comune a segnalare una pericolosa caduta massi nei pressi della frazione e la necessità di un sopralluogo da parte del personale del Consorzio.
Dal controllo dei tecnici, a monte della strada e della frazione bettolese, è subito emersa la pericolosità del movimento della massa rocciosa già distaccata e in equilibrio precario.

"Lo stato della massa franosa si è subito presentato preoccupante. Parte del materiale lapideo era stato trattenuto dalla vegetazione boschiva ma alcuni massi di notevole dimensione erano caduti sulla strada e sulle abitazioni provocando danneggiamenti e timore tra i residenti" afferma Gianluca Fulgoni, tecnico del Consorzio di Bonifica.

"Il progetto esecutivo, predisposto internamente all'Ente, e successivo agli studi geologici e geotecnici, ha previsto la realizzazione di due tipologie di intervento: la realizzazione di una barriera paramassi ad elevata dissipazione di energia lunga 50 metri e alta 4 finalizzata all'intercettazione dei massi già distaccati e il rafforzamento corticale delle pareti rocciose realizzato con una rete metallica a doppia torsione per l'impedimento di nuovi e pericolosi distacchi di detriti rocciosi" hanno continuato Andrea Terret e Deborah Federici, progettisti del Consorzio.
Spettacolare parte dell'intervento realizzato con l'aiuto di un elicottero che, per velocizzare i tempi, ha posato il materiale metallico (reti, ancoraggi, barre, ecc) nel punto preciso dell'intervento.
A conclusione è il Sindaco di Bettola, Paolo Negri che afferma con soddisfazione: "Grazie all'intervento del Consorzio anche la zona di Restano è stata messa in sicurezza".

 

PC_Bonifica_elicottero_Strada-Restano-1S4A7738.jpg

Piacenza, 18 marzo 2019 - Venerdì 22 marzo, dalle ore 10 alle ore 13, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, il Consorzio di Bonifica di Piacenza e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali) organizzano la seconda edizione del convegno: "Il Valore dell'Acqua - Coltiviamo insieme il nostro Futuro".

Il convegno si terrà presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza in via Emilia Parmense 84 (Piacenza) con partecipazione libera e gratuita.
Le ragioni e le motivazioni del convegno sono sottolineate da Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza: "Con il convegno del 22 marzo vogliamo porre al centro del dibattito il tema legato all'utilizzo razionale dell'acqua e all'economia che ruota intorno alla risorsa che è alla base dello sviluppo del settore agricolo e industriale agroalimentare - e non solo – e che contribuisce a garantire quel benessere che troppo spesso diamo per scontato".
Prosegue Marco Trevisan, Preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza: "Affrontare il tema della risorsa idrica visto a 360 gradi e soprattutto discutere delle ricadute economiche che genera l'acqua è fondamentale per aumentare la consapevolezza del valore del territorio in cui viviamo".

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza e la Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza promuovono da anni momenti di confronto per porre al centro del dibattito politico locale il tema legato all'utilizzo efficiente dell'acqua, consapevoli che la stagionalità delle precipitazioni è stata alterata dall'andamento climatico e che accanto alla necessità di una manutenzione costante si apre una nuova era di pianificazione infrastrutturale. La volontà del Consorzio e della Facoltà è quella di far diventare un appuntamento fisso quello della Giornata Mondiale dell'Acqua per sviluppare il tema della risorsa idrica declinato con riguardo al suo impiego a scopo potabile, irriguo, industriale, e turistico, senza dimenticare la complessa e quanto mai attuale questione connessa alla sicurezza idrogeologica del territorio ed alla prevenzione degli eventi alluvionali.

La mattinata del convegno sarà articolata in quattro INTERVENTI e in una TAVOLA ROTONDA.

Gli interventi saranno a cura di:
Paolo Rizzi, Direttore del Laboratorio di Economia Locale, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Il suo intervento sarà focalizzato sulle ricadute economiche generate dal Consorzio di Bonifica e dall'acqua che transita sul territorio.
Successivamente seguirà l'intervento del professor Paolo Sckokai, Docente Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che affronterà il tema delle nuove prospettive nell'economia dell'acqua. Sarà dunque la volta di Pierluigi Viaroli, Docente di Ecologia, Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale, Università degli Studi di Parma, che affronterà il tema dei fiumi del terzo millennio con vecchi problemi e nuovi scenari. Concluderà la prima parte della mattinata Francesco Vincenzi, Presidente dell'ANBI, con una panoramica sulle politiche dell'acqua in Italia.

La TAVOLA ROTONDA, che accoglierà in modo dinamico quanto emerso dagli interventi precedenti, avrà cinque protagonisti:
Simona Caselli, Assessore all'agricoltura, caccia e pesca, Regione Emilia Romagna.
Meuccio Berselli, Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po.
Marco Crotti in rappresentanza della Camera di Commercio di Piacenza.
Marco Trevisan, Preside Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

E' stato invitato a partecipare Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo.

 

22_marzo_2019_save_the_date_def_1.jpg

 

Pubblicato in Ambiente Piacenza
Domenica, 03 Febbraio 2019 14:39

Pioggia, neve e gelicidio, ecco la situazione

Piacenza, 3 febbraio 2019 - Coli, Farini, Morfasso, Gropparello, Ferriere e Cerignale tra i comuni nella morsa del gelicidio da venerdì notte.

Molti gli interventi coordinati dai tecnici del Consorzio di Bonifica in costante contatto con il territorio e gli amministratori.
A operare alcune ditte locali incaricate d'urgenza per la messa in sicurezza delle strade consortili ma anche sindici e diversi volontari che hanno proceduto allo sgombero di piante cadute e il taglio di alberi pericolanti.
Costante il monitoraggio anche degli impianti idrovori lungo il Po per garantire il deflusso sicuro delle acque. A entrare in funzione l'impianto di Armalunga in seguito alla piena del Nure.
Con le nevicate e le intense piogge del week end anche le dighe della Val D'Arda e della Val Tidone hanno aumentato il volume di invaso.

MONTAGNA
Non c'erano frazioni completamente isolate ma i collegamenti risultavano particolarmente difficoltosi. I lavori sono proseguiti nell'intera giornata di sabato per garantire il transito in condizioni di sicurezza.
A parlare i tecnici Fulgoni e Rattotti: "Alle 18 la Villanova-Aglio-Pradovera risultava percorribile.
A Gavi abbiamo operato per consentire ad Enel di portare il gruppo elettrogeno per l'alimentazione elettrica. Alle 19.30 tutte le strade consortili segnalate erano transitabili".
Tanti gli amministratori che sono intervenuti in prima persona per garantire la viabilità e rimuovere i rami caduti.
Continua Fulgoni: "il monitoraggio è continuo, anche domenica siamo e a disposizione del nostro territorio. Da lunedì riprenderanno i lavori per la completa rimozione e messa in sicurezza delle strade consortili".

IMPIANTI IDROVORI
Nella notte tra venerdì e sabato (ore 1.30) si è chiusa la paratoia di Armalunga e si sono accese le pompe per sollevare le acque delle zone suburbane di Piacenza vicino a Mortizza.
Le pompe sono ancora in funzione e hanno sollevato circa 90 mila metri cubi di acqua.
Il Nure è aumentato di circa 2 metri e mezzo nella zona dell'impianto idrovoro e grazie all'impianto stesso è stato possibile mantenere la sicurezza idraulica in quella porzione di territorio.
In seguito alle piogge anche l'impianto idrovoro di Zerbio ha intensificato il sollevamento di acqua del reticolo sotteso all'impianto e limitrofo al comune di Caorso. Da venerdì sono stati sollevati circa 50 mila metri cubi di acqua.
Commenta Terret, responsabile degli impianti di bonifica: "Da venerdì, in seguito alle allerte diramate da Arpae, è stato intensificato il servizio di reperibilità per monitorare la situazione degli impianti e del reticolo. Non ci sono state segnalazioni di particolare criticità sul territorio e aspettiamo un miglioramento meteo già da lunedì".
Prosegue Razza, responsabile della Val Tidone: "la situazione è nella norma. Non sono entrati in funzione né l'impianto idrovoro di Casino Boschi né l'impianto di San Nicolò. continua il nostro lavoro di controllo e il personale rimane reperibile".

DIGA DEL MOLATO E DI MIGNANO
La Diga di Mignano, in comune di Vernasca, è passata da una percentuale di invaso di circa il 4% al 34% in tre giorni raggiungendo un volume di 3 milioni e 300 mila metri cubi.
Complessivamente sono caduti 6 centimetri di neve e 57 millimetri di pioggia.
La Diga del Molato, a Nibbiano in comune di Alta Val Tidone, è cresciuta di circa il 5% da venerdì, arrivando al 57% del proprio invaso. Il volume è ora superiore ai 3 milioni e mezzo di metri cubi.
Complessivamente in questi tre giorni sono caduti 10 centimetri di neve e circa 43 millimetri di pioggia.
Fabio Rogledi, tecnico delle dighe conclude: "la situazione è sotto controllo. Continuiamo a monitorare gli impianti e gli apporti da monte con il personale sempre presente sulle dighe".

 

20190203_diga_Mignano_1.jpg

20190203_gelicidio_Oneto_Cerignale2_1.jpg

Venerdì, 25 Gennaio 2019 09:50

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza torna a scuola

Piacenza, 25 gennaio 2019 - -E' la primaria di Carpaneto a dare il via agli incontri organizzati dal Consorzio di Bonifica di Piacenza con le scuole della provincia che hanno aderito all'offerta didattica dell'Ente.

Anche quest'anno, infatti, il Consorzio preposto alla valorizzazione delle risorse idriche, alla loro distribuzione razionale e alla salvaguardia del territorio, propone una vasta offerta tra progetti, visite guidate e laboratori studiati ad hoc per ogni tipologia d'istituto.

"Partiamo dai ragazzi che sono la fetta più ricettiva e che in brevissimo tempo saranno gli amministratori di domani. Comune a tutti i temi legati alla sicurezza idraulica, alla gestione efficiente della risorsa e alla distribuzione a uso agricolo" racconta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
"Cerchiamo di unire innovazione e tradizione e rendere gli incontri il più interattivo possibile anche grazie a un simulatore online e alla possibilità di visitare gli impianti e vedere i tecnici all'opera. Lo scorso anno abbiamo organizzato 60 incontri e coinvolto circa 2000 studenti" continua Chiara Gemmati, responsabile della comunicazione.

L'offerta didattica comune a tutti prevede la possibilità di avere un esperto del Consorzio a disposizione delle scuole che ne fanno richiesta e la possibilità di visitare dighe e impianti idrovori. In base alla tipologia d'istituto è poi possibile creare un percorso didattico più mirato e legato a temi di interesse come il dissesto idrogeologico, gli eventi di piena, la crisi idrica ecc e laboratori con drone e GIS (strumenti impiegati dall'ente per il monitoraggio del territorio).

Continuano poi le importanti collaborazioni coltivate negli anni: con Coldiretti Piacenza proponiamo lezioni congiunte per sensibilizzare i giovani ai valori dello sviluppo sostenibile e della sana alimentazione legata anche all'acqua di qualità; con il Museo di Storia Naturale di Piacenza e la Società Piacentina proponiamo un percorso che prevede un laboratorio sul tema dell'acqua, una visita guidata del museo e un intervento congiunto Consorzio-Coldiretti; con il Consorzio Agrario Terrepadane presentiamo le tecniche agronomiche e le tecnologie più avanzate; con l'associazione culturale Arti e Pensieri proponiamo un laboratorio che porta alla realizzazione di un libretto pop up sulla storia della bonifica dalla Preistoria a oggi e un laboratorio artistico sul ciclo dell'acqua con i cavalletti da pittore; con il museo geologico "G. Cortesi" di Castell'Arquato è possibile immergersi nella storia della val d'Arda dal passato più remoto a oggi; con l'educatore ambientale Lorenzo Bonazzi è possibile assistere a una vera e propria animazione teatrale per comprendere la storia delle opere di bonifica delle nostre terre e l'importanza della bonifica per la difesa del territorio e la gestione delle acque; con ANBI Emilia Romagna è infine possibile partecipare al concorso regionale, arrivato quest'anno all'undicesima edizione, dove gli studenti, nei panni di corrispondenti e inviati speciali possono organizzarsi come una vera e propria redazione giornalistica per raccontare la gestione del territorio vista dagli occhi di un ragazzo.

Intendiamo costruire un impegno condiviso, attraverso strumenti didattici appassionanti, creativi e ludici, per alimentare la conoscenza del nostro territorio e la cura e la passione per esso.

Piacenza, 24 gennaio 2019 -  Si è riunito stamattina, presso la sede del Consorzio di Bonifica di Piacenza, il Nucleo Tecnico Politico per la Montagna - all'uopo istituito - per valutare il programma di interventi sul dissesto idrogeologico con le risorse derivanti dalla contribuenza montana, così come stabilito dall'art. 3 della Legge Regionale n. 7 del 6 luglio 2012.

All'incontro di stamane, per valutare il piano degli interventi per il 2019, e rappresentare l'intero comprensorio montano, sono stati invitati i Presidenti di Unione Comuni Montani Alta Val d'Arda, Unione Montana Alta Val Nure, Unione Montana Valli Trebbia e Luretta, Unione Montana Val Nure e Val Chero e i sindaci dei comuni di Alta Val Tidone, Pianello Val Tidone, Ziano Piacentino, Borgonovo Val Tidone, Agazzano, Gazzola, Rivergaro e Alseno; sindaci, questi ultimi, invitati in quanto il territorio da loro amministrato non è compreso nelle unioni dei comuni sopracitati ma ricade nel comprensorio montano.
Erano presenti il Sindaco di Bettola Paolo Negri (Presidente Unione Montana Alta Val Nure), il Vicesindaco di Gropparello Graziano Stomboli (Unione Val Nure e Val Chero), l'Assessore Andrea Aradelli con il tecnico Luigi Maserati di Alta Val Tidone, l'Assessore di Rivergaro Pietro Martini, il Sindaco di Coli Luigi Bertuzzi e il Sindaco di Morfasso Paolo Calestani in qualità di consiglieri del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

A fare il punto della situazione, per il Consorzio, Angela Zerga (Direttore Generale), Filippo Volpe (Direttore dell'Area Tecnica) e i tre geometri del Consorzio Gianluca Fulgoni, Edorado Rattotti e Alex Bertonazzi.
Dopo l'ultimo incontro del Nucleo del 4 dicembre era stato chiesto agli amministratori del territorio di montagna di inoltrare al Consorzio le proposte di intervento relative alla lotta al dissesto idrogeologico.
Da inizio dicembre ad oggi, i tecnici del Consorzio, una volta raccolte le segnalazioni, hanno provveduto a fare decine di sopralluoghi (con i sindaci o i tecnici dei comuni), documentarli con materiale fotografico, compilare le schede con la descrizione dei lavori da eseguire, fare una stima dei costi degli interventi e compilare un elenco degli stessi ordinato per priorità (stabilita secondo tre criteri: alta, media e bassa).
Sono state così compilate una quarantina di schede, illustrate dal Consorzio nell'incontro di stamattina.
La tipologia di interventi comprende: drenaggi, briglie, sistemazione di versanti, difese spondali e regimazione, pulizia e risagomatura di fossi.
Dopo la discussione di tutti gli interventi segnalati e valutati, i tecnici hanno proposto l'elenco degli interventi da realizzare con i fondi disponibili nel 2019, quelli da realizzare con eventuali economie derivanti dagli affidamenti e, infine, quelli attualmente non programmabili.

L'elenco, così ordinato, verrà, come da iter previsto, trasmesso entro il 31 gennaio alle Unioni dei comuni e all'Agenzia Regionale di Protezione Civile.
La possibilità di spesa, derivante dalla contribuzione per la bonifica montana per il 2019, da parte del Consorzio, è di 370.000 euro.
La realizzazione dei lavori è prevista nel corso del 2019 e al più tardi nel primo semestre del 2020.

In aggiunta a quanto emerso dal tavolo odierno, sempre per la montagna, prosegue anche il lavoro dei tecnici del Consorzio finalizzato alla presentazione di interventi volti alla prevenzione di danni da fenomeni franosi rispondenti al bando PSR 2014/2020 misura n. 5.1.01 (linea di finanziamento regionale indirizzata a investimenti in azione di prevenzione volte a ridurre le conseguenze delle calamità naturali e avversità climatiche – prevenzione danni da fenomeni franosi al potenziale produttivo agricolo).

Soddisfazione, da parte degli intervenuti, sulla metodologia applicata, organica e con visione d'insieme, in grado di poter monitorare complessivamente il territorio e poterne programmare gli interventi in base alle priorità.

Pubblicato in Ambiente Piacenza

Piacenza, 20/11/2018 - Tanti gli interventi del Consorzio di Bonifica di Piacenza in territorio montano e tra quelli da poco terminati ci sono anche i lavori a San Michele, Pedina e Bosco di Morfasso.

"Nel comune che rappresento, come in tutti i comuni del comprensorio montano, ci sono situazioni a rischio idrogeologico. Grazie ai tavoli tecnici tra Unioni Montane, Comuni ed esperti del Consorzio di Bonifica è stato possibile individuare una serie di interventi prioritari per il nostro territorio" afferma il Sindaco di Morfasso, Paolo Calestani.
"Ringrazio il Consorzio per quanto sta facendo. Fondamentale rimane la collaborazione tra enti per riuscire a fare qualcosa di concreto per le nostre valli" conclude Calestani.

Contesto iniziale
Gli intensi fenomeni atmosferici degli ultimi anni hanno compromesso e riattivato diverse situazioni di dissesto idrogeologico nel comprensorio montano con smottamenti di versanti e pendici già in precario stato di stabilità.
Il Consorzio, con il compito di redigere l'elenco degli interventi di bonifica da attuare nei territori di cui sopra, ha istituito il Nucleo Tecnico Politico per la Montagna nell'ambito degli adempimenti programmatici di cui all'art. 3 della Legge Regionale 6 Luglio 2017 n.7.
L'intervento, segnalato dal comune di Morfasso, a seguito del sopralluogo dei tecnici del Consorzio, è stato catalogato come prioritario e inserito nel programma dei lavori per l'anno 2018.
Le porzioni di territorio prese in esame sono il versante a monte del cimitero di San Michele, la zona adiacente al cimitero di Pedina e un attraversamento stradale in località Il Bosco.
Le criticità emerse dai sopralluoghi sono state diverse: avvallamenti diffusi, depressioni del terreno e fessurazioni dei muri delle strutture cimiteriali, criticità idrauliche ai canali di scolo e altri danneggiamenti diffusi.

Interventi realizzati a San Michele
Per la realizzazione degli interventi di difesa del suolo volti all'eliminazione delle acque sotterranee presenti nel versante a monte del cimitero di San Michele, si è provveduto all'esecuzione di drenaggi di emungimento delle acque sotterranee e al rimodellamento del versante al fine di facilitare lo sgrondo delle acque meteoriche.

Nella pratica: sono stati messi a punto due drenaggi di una lunghezza complessiva di 180 metri lineari a una profondità media di 3 e posizionati con forma a "V" per intercettare la maggior quantità di acqua possibile; è stato posizionato un tubo corrugato con micro fessure sul fondo dello scavo con lo scopo di allontanare le acque meteoriche intercettate; è stato ricoperto il tubo con uno strato di pietrame alto di 1 metro con la funzione drenante; è stato, infine, posizionato uno strato di geotessuto affinché lo strato di inerte non si intasi.

Interventi realizzati a Pedina Inferiore
Per quanto riguarda la zona adiacente al cimitero di Pedina era stata notata la presenza di venute di acqua a tergo della gabbionata di sostegno alla scarpata stradale e un inefficiente deflusso idraulico dei canali di scolo causato dalla presenza di vegetazione e di detriti.
Anche in questo caso si è intervenuti con un drenaggio, qui dimensionato in 40 metri, e posto ad una profondità di 3 metri.
A completamento del lavoro, il Consorzio, ha provveduto a pulire i canali dalla vegetazione, ripristinando così la sezione idraulica di scolo.

Interventi realizzati in località Il Bosco
In località Il Bosco il deflusso delle acque piovane non risultava essere ordinato e stava provocando danneggiamenti diffusi.
In questo caso, si è provveduto alla sostituzione dell'attraversamento esistente mediante la fornitura e posa in opera di tubi in calcestruzzo e la successiva sistemazione dell'accesso carraio.

 

Piacenza, 16 novembre 2018 - Tutto il personale tecnico e operativo in forza al Consorzio di Bonifica di Piacenza partecipa, sabato 17 novembre, all'esercitazione di Protezione Civile nei bacini di Trebbia e Nure.

L'iniziativa del Comune di Piacenza in concerto con la Prefettura, l'Agenzia Regionale Servizi Territoriali e di Protezione Civile insieme al Sistema di Protezione Civile provinciale e a comuni, enti e strutture operative - tra cui il Consorzio - mira a verificare le procedure di allertamento in caso di rischio esondazione.

Durante l'esercitazione saranno simulati dei bollettini meteo e delle rilevazioni degli idrometri presenti sui fiumi per valutare i modelli organizzativi previsti dalle pianificazioni comunali e attivare i presidi territoriali. Lo spunto di partenza sarà quello dell'alluvione del 2015 ed è per questo che le zone interessate saranno Trebbia e Nure.

Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica di Piacenza tutto il personale tecnico e operativo sarà impiegato sul comprensorio e le azioni messe in campo saranno due:
- saranno attivati una serie di presidi lungo la rete idrografica e impiantistica tramite l'impiego di uomini, attrezzature e mezzi d'opera;
- sarà messo sotto stress il sistema di comunicazione sia interno che esterno per consolidare i rapporti e l'intera rete.

Anche per il Consorzio l'obiettivo è quello di testare il modello organizzativo al fine di poterlo poi replicare negli altri distretti.
La scorsa settimana, al fine di approfondire la conoscenza dell'attuale sistema di Protezione Civile e, propedeutico all'esercitazione del 17, il personale del Consorzio, ha partecipato ad un corso di Protezione Civile.

Durante quella mattinata, dopo un saluto del Commissario Giuseppe Addabbo, (responsabile area Protezione Civile della Polizia Locale del comune di Piacenza), è stato Roberto Santacroce, (geologo dell'ufficio della Protezione Civile di Piacenza) a presentare la sintesi del Piano di Protezione Civile del comune di Piacenza sull'emergenza di rischio idraulico, il documento di impianto dell'esercitazione redatto in concerto la Prefettura con il dipartimento di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna e il protocollo operativo del comune di Piacenza relativamente al rischio esondazione del fiume Trebbia e torrente Nure.

A racchiudere l'intero senso dell'esercitazione e del sistema il Commissario Giuseppe Addabbo: "Quelli che un tempo erano eventi eccezionali, ora sono sempre più frequenti e toccano tutto il territorio, ed è per questo che acquista sempre più importanza avere una sinergia forte tra Protezione Civile, enti e strutture territoriali, senza tralasciare la cittadinanza che deve acquisire maggior consapevolezza e saper conoscere e affrontare i rischi del territorio".

 

 

corso_di_protezione_civile.jpg

Mercoledì, 14 Novembre 2018 16:24

40 milioni di buone notizie per Piacenza

Piacenza, 14 novembre 2018 - Premiato il lavoro dei tecnici progettisti del Consorzio di Bonifica di Piacenza che dopo mesi di lavoro hanno visto finanziati progetti per 40 milioni di euro sul territorio di Piacenza.

Sono ingegneri, geologi e un architetto che con motivazione e determinazione hanno progettato nuove infrastrutture e una serie di manutenzioni all'esistente.
A complimentarsi con lo staff è prima di tutti il Presidente Fausto Zermani: "Un plauso ai tecnici che con competenza e passione hanno reso Piacenza un'eccellenza e un modello da esportare e di cui essere fieri" continua: "come Consorzio, abbiamo presentato dei progetti di qualità dando il via ad una nuova fase di pianificazione infrastrutturale per il territorio".

I progetti finanziati sono:
- la realizzazione di una condotta di 20 km che da Castell'Arquato, passante in sinistra Arda fino a Fiorenzuola, giunge ad Alseno parallelamente alla ferrovia (progetto finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali tramite il Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020).
- La realizzazione di 5 laghi irrigui con una capacità tra 100mila e 250mila metri cubi situati a: Caolzio in comune di Castell'Arquato, Fabbiano e Sito Nuovo a Bilegno in comune di Borgonovo e Molinazzo e Moronasco in comune di Alseno (progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna tramite il Programma di Sviluppo Rurale Regionale 2014-2020).
- La ristrutturazione funzionale della traversa di Mirafiori in comune di Rivergaro: gli interventi riguardano la ristrutturazione della tratta crollata a seguito dell'alluvione del 2009, il recupero conservativo delle parti rimaste integre, la messa in sicurezza della struttura nel suo complesso e la realizzazione di un sistema di telecontrollo (progetto finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite il Piano invasi).
- Il recupero di volume di invaso della Diga di Mignano (Vernasca) pari a 300mila metri cubi tramite la rimozione di materiale ghiaioso e limoso (progetto finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite il Piano invasi).
- La manutenzione straordinaria degli scarichi di fondo e mezzofondo della Diga di Mignano in comune di Vernasca (progetto finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020)
- La manutenzione straordinaria alla Diga del Molato (Nibbiano in comune di Alta Val Tidone) con il rifacimento di parte del rivestimento dello sbarramento, l'adeguamento sismico della palazzina di guardia, la manutenzione straordinaria dell'impianto di illuminazione, la manutenzione straordinaria degli scarichi di fondo e mezzofondo e l'aggiornamento del sistema di telecontrollo.

Le ultime due manutenzioni straordinarie alla diga del Molato e di Mignano sono in fase progettuale mentre tutti gli altri progetti sono cantierabili e in fase di avvio.