Martedì, 08 Luglio 2014 09:33

F1, Silverstone: Hamilton ritrova il sorriso In evidenza

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F1, Silverstone: Hamilton ritrova il sorriso by commons.wikimedia.org

Sorpassi, duelli ed incidenti ma a vincere è ancora la Mercedes.

Parma, 8 luglio 2014 - di Matteo Landi - 

"What a race!" - Sarà stata sicuramente l'espressione maggiormente usata dal pubblico presente sulla pista di Silverstone. Il Gran Premio di Gran Bretagna, unica gara, insieme a quella italiana, sempre presente in Formula 1, ha riconciliato alla massima espressione dello sport automobilistico anche i fans più scettici. Fin dalle prove ufficiali era chiaro che non avremmo assistito ad una gara monotona: pioggia che va e viene e piloti che cercano di interpretare al meglio le condizioni meteo in modo da segnare il tempo al momento più opportuno. Dal caos è uscita la pole di Nico Rosberg, la sesta posizione di Hamilton ed i due ferraristi relegati, insieme alle due Williams, alle retrovie: 16esimo Alonso e 18esimo Raikkonen.

La gara, asciutta, è stata un susseguirsi di emozioni fin dal via. Raikkonen, partito bene, dopo poche curve esce di pista, non rallenta e nel rientrare sul nastro d'asfalto non riesce a controllare la macchina, andando poi a sbattere e coinvolgendo anche l'incolpevole Felipe Massa che si trova costretto al ritiro dopo aver colpito la vettura impazzita del finlandese. Alla ripartenza dopo l'interruzione della gara, per permettere le riparazioni del guard rail, Hamilton non ci ha messo molto a portarsi in seconda posizione alle spalle del suo compagno. Il britannico, spinto anche dal suo pubblico, si stava avvicinando a Rosberg quando quest'ultimo è stato costretto al ritiro a causa di un problema al cambio. Per Hamilton è stata una cavalcata trionfale fino all'arrivo.

Spesso si dice che nell'arco di un campionato le fortune e le sfortune si compensano. Intanto con il ritiro del compagno di squadra, Lewis, il più bersagliato fra i due dai problemi meccanici, si avvicina a sole quattro lunghezze dalla vetta della classifica. Alle spalle dell'inglese si sono visti dei bellissimi duelli, primo fa tutti quello fra Vettel e Alonso. Dopo il loro ultimo pit stop Alonso ha fatto di tutto per tenersi alle spalle il quattro volte campione del mondo tedesco. Il duello in pista è stato bellissimo, e mai oltre le righe. Un duello per l'onore con in palio solamente un quinto posto. Sebbene ruvido i due non sono mai arrivati al contatto ed il sorpasso decisivo di Vettel è stato un esempio di tenacia e capacità di guida tanto quanto la difesa spasmodica di Alonso che, correttissimo, ha capito che un'ulteriore difesa avrebbe probabilmente compromesso la gara di entrambi. Non c'era però bisogno che i due piloti cercassero l'intervento dei commissari per risolvere a proprio favore un duello che, fortunatamente, non ha subito invece un intervento di terzi.

Dispiace che oltre alla lotta in pista i telespettatori abbian assistito anche alla "guerra verbale" fra i due: entrambi consapevoli di essere ascoltati in mondo visione hanno via radio accusato il rispettivo sfidante di presunte scorrettezze praticamente ad ogni azione di attacco e di difesa. Peccato. Sono lontani gli emozionanti team radio del Senna vincente nel suo Brasile e di Schumacher commosso all'ultimo podio della sua lunga e vincente carriera. Restano un bellissimo spot per questa Formula 1, i due giovani che quest'anno si stanno mettendo più in luce. Bottas splendido secondo dopo una rimonta dal fondo dello schieramento e Ricciardo, ancora a podio, ormai una certezza di questo campionato. Ai piedi del podio ha invece concluso un redivivo Button, che indossando un casco color rosa in ricordo del padre, ha messo in piedi una gara maiuscola, soprattutto considerando le pecche della sua Mclaren. Carenze che per una volta ha mostrato in modo meno consistente la Ferrari, che giunta sesta con Alonso, ha gettato al vento un probabile podio con il disastro del sabato. Ci fosse stato ancora Domenicali tutti i fans ne avrebbero chiesto le dimissioni.