L'accoglienza è ora consapevole all'interno dei negozi GrandVision. Un importante progetto di formazione e accoglienza voluto da GrandVision Italy insieme a Link@ut, la startup nata per migliorare la qualità di vita delle persone con autismo.
Incontriamo Ogni Sguardo è il nome della partnership nata tra GrandVision Italy e Link@ut per migliorare la qualità di vita delle persone con autismo e delle loro famiglie.
Questa "favola moderna" non solo punta a rendere più accessibili i servizi legati al mondo dell'ottica, ma offre un'opportunità di sviluppo innovativa alle aziende che desiderano investire sulla formazione dei dipendenti facendo entrare nel proprio DNA il concetto di Accoglienza Consapevole.
L'idea alla base del progetto nasce da Link@ut: la startup che ha come obiettivo quello di formare un network nazionale di imprese e pubblici esercizi in grado di gestire in modo professionale la diversità, certificando punti vendita "autism friendly" denominati Link@ut Points.
«Siamo lieti di essere presenti alla giornata di formazione sul progetto "Incontriamo ogni sguardo" per l'accoglienza consapevole delle persone con autismo. – ha dichiarato l'Assessore del Comune di Bologna Marco Lombardo –un progetto che nasce nella nostra regione con la startup Link@ut e si sviluppa grazie ad un grande retailer internazionale come GrandVision, la cui sede italiana si trova a Bologna. Per il territorio si tratta di un'iniziativa importante che riguarda il lavoro e l'innovazione sociale, confermando quanto il tema dell'accessibilità sia strategico per il futuro della nostra Città.
Bologna ha per tradizione e per vocazione una dimensione europea e vuole essere inclusiva di tutte le diversità perché non vengano lasciate da sole le persone più fragili e questa giornata ne è un esempio virtuoso».
«Come padre di un ragazzo con autismo, ho capito che uno degli ostacoli più complessi per chi vive questa situazione è l'impatto con la società. Senza accoglienza consapevole e senza un network di strutture adatte e formate a questo scopo, per le persone autistiche e le loro famiglie uscire di casa, anche per le attività più semplici come l'acquisto di un occhiale, diventa un' azione faticosa- Spiega Enrico Maria Fantaguzzi founder Link@ut - Per questo, in ciascun punto vendita GrandVision (ora 13 nell'area di Bologna ed Emilia Romagna), le persone con autismo troveranno personale formato ad accoglierle, sulla base di uno specifico protocollo, in modo adeguato e facilmente identificabile da una spilla con uno "smile blu"».
A sua volta Jörg Mingers, Amministratore Delegato di GrandVision Italia, sottolinea: «La comunicazione e l'interazione fra persone con e senza autismo è molto complessa, poiché esse percepiscono realtà totalmente differenti. Questo aspetto, insieme ad una scarsa informazione, porta spesso all'esclusione delle prime dalle normali dinamiche sociali. Abbiamo deciso di unirci alla mission di Link@ut per sensibilizzare le nostre persone su un tema quantomai attuale (solo in Italia ci sono più di 600.000 persone con autismo e si stima siano 6.000.000 quelle a loro correlate) e per avvicinarci consapevolmente e con i giusti strumenti a tutti i clienti che vivono nei nostri store un'esperienza di acquisto differente. Il nostro desiderio è quello di poter diventare per loro e per le loro famiglie un punto di riferimento sicuro nel settore e di contribuire attivamente alla loro inclusione sociale».
Aderendo a questo progetto, GrandVision dimostra di voler investire su una più ampia consapevolezza, aprendosi ad un punto di vista completamente nuovo. In questa prima fase, vede coinvolti 57 dipendenti in 3 giornate intere di formazione che sono state ospitate dall'Istituto Zaccagnini, la più grande scuola di ottica e optometria in Italia.
Inoltre, il progetto Incontriamo Ogni Sguardo è per GrandVision un'ulteriore dichiarazione di impegno e un'occasione importante per dimostrare che offrire il miglior servizio non significa offrirne uno uguale per tutti, ma il migliore per ciascuno.
Migliori in Italia - Campioni del servizio 2018-2019
GrandVision vince il premio per il MIGLIOR SERVIZIO IN ITALIA nel settore dell'ottica, a stabilirlo è la più ampia indagine sul livello del servizio offerto dalle aziende in Italia, "Migliori in Italia - Campioni del servizio," realizzata dall'Istituto tedesco Qualità e Finanza.
L'analisi, frutto di oltre 200.000 giudizi di consumatori italiani, è stata sviluppata in cooperazione con l'Università Goethe di Francoforte e coinvolge 900 aziende appartenenti a più di 100 settori.
About GrandVision
GrandVision, retailer internazionale nel settore dell'ottica, è presente in 44 Paesi con oltre 7.000 punti vendita nel mondo e oltre 36.000 dipendenti, offrendo le migliori soluzioni visive a condizioni sempre vantaggiose.
Perseguendo la mission "In Eye Care, We Care More", GrandVision opera da oltre 100 anni mediante insegne locali affermate e riconosciute, generando un fatturato di 3.5 miliardi di euro. In Italia GrandVision è presente con oltre 400 negozi tramite le insegne GrandVision by Avanzi, GrandVision by Optissimo, Solaris, Corner Optique, ed online con la nuova piattaforma eCommerce grandvision.it, affermandosi come leader nel settore retail dell'ottica.
Da UNITALSI riceviamo e pubblichiamo l'invito a festeggiare con loro i 15 anni di attività di un servizio utile quanto impegnativo - ARIANNA.
Il filo di Arianna lungo 15 anni -
Forse siamo di parte, ma vedere in giro per la città i nostri mezzi fa sempre un certo effetto.
Non è difficile che questo succeda visto che abbiamo cinque mezzi attrezzati che partono alle 7 di mattina e si fermano spesso dopo le 22.30.
Nel 2018, confermando un trend sempre in crescendo negli ultimi anni, abbiamo superato i 13.000 servizi percorrendo circa 100.000 km.
Dietro a questi numeri importanti, per non dire sensazionali, c'è un piccolo esercito di puri volontari che dedicano non solo il loro tempo, ma anche e soprattutto la loro umanità per trasformare quello che ad un occhio distratto potrebbe sembrare solo un semplice servizio di trasporto, in un momento speciale di condivisione.
Il 15 marzo 2004, seguendo un invito del nostro presidente nazionale a trovare il modo di impegnarci quotidianamente al fianco dei nostri fratelli diversamente abili, dopo alcuni mesi di intenso lavoro, ci siamo ritrovati in Tep per il brindisi inaugurale.
L'ideatore di questa scommessa si chiama Andrea Corradi che, grazie a delle doti innate di organizzatore e all'esperienza maturata anche in altre realtà, ha pensato ad un servizio che andasse a colmare il vuoto che il servizio pubblico Pollicino lasciava nella fascia serale. All'allora presidente di sottosezione, dott. Gianluca Prati, va il merito di aver creduto in questo progetto.
E' proprio il caso di dire che di strada da allora ne abbiamo fatta tanta. E se oggi siamo qui a festeggiare i quindici anni di attività lo dobbiamo sicuramente ai nostri precursori e a tutti quelli, e sottolineo tutti, che si sono prodigati giorno dopo giorno perché questo servizio potesse continuare orgogliosamente a mantenere nella sicurezza, nella puntualità e nell'amore i suoi capisaldi.
E le sfide per il futuro non mancano.
Il consiglio di Parma diretto dalla nostra Patrizia Lambruschi con Enrica Mora referente per il servizio Arianna, è riuscito a portare a termine l'acquisto di un nuovo mezzo dando un segnale importante su quelle che sono le intenzioni di affiancare chi gestisce il servizio con tutte le forze.
E di questi tempi, oltre alle difficoltà economiche, dobbiamo far fronte ad un calo generale nel reclutamento di nuovi volontari da parte di tutte le associazioni. Essere riusciti anche quest'anno a trovare una ventina di nuovi volontari forse non è tutto merito della provvidenza, ma anche frutto di un lavoro costante del gruppo di gestione capace di organizzare fra le altre cose anche un corso teorico/pratico due volte all'anno sempre valutato molto positivamente dai nuovi volontari.
Il 16 marzo saremo in piazza della Steccata.
Ci saremo per condividere con la nostra città un momento di festa. Chiunque vorrà venire a salutarci sarà accolto a braccia aperte, proprio come il disegno che contraddistingue i nostri pulmini.
Tanti auguri Arianna, e 100 di questi giorni.
Telefono amico organizza un torneo di burraco benefico. L’evento sarà il primo di una lunga serie di appuntamenti per festeggiare i 30 anni di attività del servizio di volontariato dell’assistenza pubblica parma onlus.
Parma, 6 marzo 2019 –
Telefono Amico Parma, il servizio di volontariato dell’Assistenza Pubblica Parma Onlus, inizierà i festeggiamenti per i suoi 30 anni di attività con un torneo di burraco benefico. La gara si svolgerà domenica 10 marzo, alle ore 15.30, presso il Circolo Parmense, in via Zacconi 25 a Parma.
Un’occasione perfetta per divertirsi, stare insieme, godere di un ricco buffet e, allo stesso tempo, fare del bene. Infatti, il ricavato della quota di adesione di 10 euro sarà interamente devoluto a favore di Assistenza Pubblica Parma Onlus.
Inoltre, chi riuscirà ad aggiudicarsi i primi posti in classifica potrà anche ricevere dei meravigliosi premi, messi generosamente a disposizione da alcune aziende di Parma.
Questo sarà solo il primo di una lunga serie di eventi che Telefono Amico Parma organizzerà nel corso dell’anno, per celebrare il lavoro che svolge con grande attenzione e dedizione da tre decenni.
«Il 2019 sarà per Telefono Amico Parma un anno ricco di manifestazioni a più livelli per festeggiare il suo trentesimo compleanno. Il primo di questi appuntamenti – spiega Francesca Anedda, consigliere della Pubblica con delega a Telefono Amico - ci vede promotori di un pomeriggio di gioco e svago, a favore di Assistenza Pubblica, la nostra casa madre, che da sempre crede nella nostra attività di volontariato, per diffondere ogni giorno la cultura dell’ascolto».
Per partecipare al torneo, è necessario iscriversi, contattando il numero: 339 6069489.
Domenica 10 marzo 2019
ore 15.30
CIRCOLO PARMENSE
Via Zacconi 25, Parma
TELEFONO AMICO PARMA
Il Telefono Amico di Parma è nato il 19 giugno 1989 all’interno dei Servizi Sociali dell’Assistenza Pubblica di Parma. Offre a chiunque ne abbia l’esigenza uno spazio di dialogo telefonico. La relazione telefonica tra l’operatore volontario e la persona che chiama è sempre basata su: anonimato, accoglienza, rispetto reciproco e assenza di giudizi e pregiudizi.
Telefono Amico Parma si impegna per contribuire a diffondere una cultura dell’ascolto come fattore principale di benessere sociale, e per creare una società nella quale le persone si sentano meno sole e più libere di manifestare quello che hanno dentro. Le forme di disagio emotivo sono le più disparate: dalla solitudine alla depressione, alle infermità psico-fisiche, alla fragilità emotiva. Anche le problematiche che portano a questi stati di malessere sono varie e diversificate: dalla sfera famigliare a quella sessuale, lavorativa, sanitaria, economica.
L’ideale che muove i volontari di Telefono Amico Parma è quello di ascoltare la persona con piena disponibilità e attenzione partecipata, di accompagnarla nel suo desiderio di condivisione e di supportarla affinché possa ritrovare la fiducia in sé stessa e nelle proprie risorse.
Il servizio sociale della Pubblica risponde tutti i giorni dell’anno, feste comprese, alle due linee telefoniche dello 0521.284344, dalle 17 alle 23.
La sottosezione di Parma dell' U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) invita a partecipare domenica 24 febbraio alle ore 16,00 presso l'Auditorium TOSCANINI di via Cuneo alla messa in scena della commedia "Prima pagina" per la regia di Franca Tragni con la compagnia LUPUS IN FABULA.
Il ricavato contribuirà a pagare l'acquisto del quinto pulmino del servizio Arianna, diventato un punto di riferimento per l'accompagnamento di persone diversamente abili per la città di Parma con i suoi quasi duecento volontari.
Uno spettacolo speciale quella che andrà in scena al Teatro Due di Parma mercoledì 20 febbraio: la prima rappresentazione di "When the rain stops falling" (Quando la pioggia finirà) di Andrew Bovell, in cartellone del teatro parmigiano, sarà dedicata all’oncologia di Parma e il ricavato devoluto all’associazione “Verso il sereno” che con i suoi volontari offre un sostegno solidale e amichevole alle persone che devono affrontare un percorso terapeutico presso il Day hospital oncologico e il reparto di degenza oncologica dell’Ospedale Maggiore di Parma.
Presentato per la prima volta in Italia, When the Rain Stops Falling è il nuovo spettacolo di Lisa Ferlazzo Natoli, prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due di Parma e con il sostegno di Australian Embassy-Rome, sarà in scena a Teatro Due in questa serata speciale il 20 febbraio alle ore 20.30.
LA TRAMA
Sta piovendo. Gabriel York aspetta l’arrivo del figlio ormai adulto, che non vede da quando questo aveva sette anni: “So cosa vuole. Vuole quello che tutti i giovani uomini vogliono dai loro padri. Vuole sapere chi è. Da dove viene. Dove sia il suo posto. E per quanto ci provi non so cosa dirgli.” È questo l’inizio apparente, o forse l’epilogo, di una saga familiare che ci porta, vertiginosamente – dal 2039 al 1959, slittando nel e con il tempo – alle soglie di un diluvio torrenziale che ha il sapore eccentrico e favoloso della pioggia di rane in Magnolia di Paul Thomas Anderson.
"When the rain stops falling" (Quando la pioggia finirà) di Andrew Bovell
Regia Lisa Ferlazzo Natoli. Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due. Con il sostegno di Ambasciata d’Australia e Qantas
Teatro Due 20 febbraio 2019, ore 20.30
Informazioni e biglietteria: Tel. 0521. 230242 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Lunedì 18 febbraio 2019 si terrà un incontro aperto a tutta la città, in cui saranno presentati tutti i progetti, i servizi e gli obiettivi dell’Assistenza Pubblica di Parma.
Parma –
Non servono requisiti specifici per entrare nella grande famiglia dell’Assistenza Pubblica di Parma. Chi decide di far parte dell’associazione deve condividerne i valori di solidarietà e avere la voglia e il tempo di aiutare chi ha bisogno.
Chiunque desideri saperne di più sul volontariato in Pubblica, si segni in agenda questa data: lunedì 18 febbraio 2019. Presso la sede dell’associazione (Viale Gorizia, 2/A), alle 20.45, si terrà un incontro aperto a tutta la città, in cui saranno presentati tutti i progetti, i servizi e gli obiettivi dell’ente.
L’Assistenza Pubblica, che affonda le sue radici nel lontano 1902, è, da sempre, un punto di riferimento per tutta la comunità parmigiana.
I servizi sono attivi 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, e ciò è possibile grazie al sostegno di 2.800 soci contribuenti e all’impegno e alla costanza di 900 militi volontari e soci attivi. La maggior parte degli angeli della Pubblica ha tra i 40 e i 50 anni (età media: 46,6), ma molti sono anche gli under 40 e gli under 30 che, con grinta e passione, si dedicano alla causa.
Nel 2018, questa grande associazione ha totalizzato più di 275.000 ore di volontariato.
Sono stati effettuati circa 54.000 servizi, divisi tra ambulanze, automediche e pulmini per il trasporto disabili, per un totale di 750.000 chilometri percorsi. La Centrale Operativa Otto ha gestito oltre 33.000 servizi, sia per la città che per la provincia. Sul fronte degli altri servizi offerti dalla Pubblica, il Pulmino di Padre Lino, l’unità di strada per i senza fissa dimora, ha servito una media di 120 pasti a serata, il Telefono Amico, che offre uno spazio di dialogo telefonico a chiunque senta la necessità di parlare e confrontarsi, ha ricevuto quasi 8.000 richieste di aiuto.
IL CORSO PER DIVENTARE SOCCORRITORI
Il corso per diventare soccorritori volontari sarà strutturato in modo da alternare lezioni teoriche a prove pratiche. Gli incontri si terranno ogni lunedì e giovedì, a partire dalle 20.45.
Saranno dei volontari qualificati a occuparsi della formazione dei futuri militi: spiegheranno come intervenire in servizi ordinari, di urgenza o di emergenza, secondo gli standard Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) approvati dalla regione Emilia-Romagna.
Il periodo di formazione durerà tre mesi, più due weekend, dove si verrà abilitati all’utilizzo del defibrillatore automatico esterno per la rianimazione cardio-polmonare.
Il percorso terminerà con una prova scritta e le prime esperienze in ambulanza, cui seguirà un esame finale.
«Il nostro corso, per quanto impegnativo e intenso, non trasforma il volontario in medico o infermiere: al di là dei requisiti indicati dalla normativa regionale – spiega Cristiana Madoni, direttore sanitario della Pubblica -, quello che vogliamo, attraverso le lezioni, è rendere capaci di gestire la prima fase di una emergenza e riconoscere le situazioni critiche. Questo per la sicurezza dei volontari stessi e di chi si va ad assistere».
«Ogni nuovo corso - afferma Filippo Mordacci, comandante del corpo militi – è per noi un'occasione speciale. Possiamo far conoscere le numerose attività che ogni giorno mettiamo a disposizione della città e, allo stesso tempo, dare l'opportunità a nuovi volontari di cimentarsi nella bellissima avventura della Pubblica. A volte basta poco per far scattare la scintilla e far così emergere il desiderio insito in ciascuno di noi di potersi mettere a servizio degli altri: nella nostra realtà è possibile farlo con i giusti strumenti. La passione dei volontari è il nostro carburante, pertanto aspettiamo chi vorrà unirsi a noi, sicuri di poter vivere insieme un'esperienza di vita arricchente».
Lunedì 18 febbraio 2019 ore 20.45
ASSISTENZA PUBBLICA – PARMA (ONLUS)
Viale Gorizia, 2/A – Parma
INFORMAZIONI
Per ulteriori informazioni su come diventare militi dell’Assistenza Pubblica di Parma, è possibile consultare il sito www.apparma.org o la pagina Facebook www.facebook.com/AssistenzaPubblicaParma, contattare l’Ufficio Comando ai numeri 0521.224981-224982 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
L'auto è stata acquistata da Fondazione ANT Italia ONLUS grazie ai fondi raccolti dalla banca con la speciale carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, devolve il 2 per mille di ogni spesa effettuata per iniziative sociali.
"Una 4X4 per i medici in Appennino bolognese" è il progetto voluto da Fondazione ANT Italia ONLUS per continuare a portare assistenza e supporto ai pazienti oncologici nelle zone di Granaglione, Porretta Terme, Lizzano in Belvedere, Gaggio Montano, Castel di Casio, Camugnano, Grizzana, Vergato, Castel D'Aiano, Savigno e Marzabotto.
Un progetto che prende corpo con il contributo di UniCredit grazie ai fondi raccolti tramite UniCredit Card Flexia Classic Etica, la carta di credito che, senza costi aggiuntivi per il cliente, permette ad ogni utilizzo di contribuire a iniziative solidali.
Grazie al suo particolare meccanismo, con il contributo della Banca pari al 2 per mille di ogni spesa effettuata si alimenta il Fondo Carta Etica, fondo di beneficienza che in oltre dieci anni ha permesso a UniCredit di sostenere più di 650 iniziative benefiche in tutta Italia.
La vettura è stata consegnata nei giorni scorsi nella sede ANT di Bologna alla presenza di Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT, Anna Fortuzzi medico di Fondazione ANT, Livio Stellati Responsabile Territorial Relations, Customer Satisfaction & Claims Centro Nord UniCredit Spa e Leonardo Gregianin, Territorial Development & Relations Manager Centro Nord UniCredit Spa.
«Al pari degli strumenti strettamente sanitari, l'automobile è fondamentale per i medici ANT, perché consente loro di raggiungere in autonomia i pazienti assistiti, garantendo un servizio medico-sanitario 24 ore su 24, 7 giorni su 7 compresi i festivi – commenta Raffaella Pannuti, presidente ANT – In questo caso poi, poter contare su un mezzo attrezzato per la montagna permetterà ai nostri sanitari di raggiungere in sicurezza anche le zone più lontane, dove sono soprattutto gli anziani a soffrire l'isolamento».
«Da dieci anni i nostri clienti, utilizzando Carta Etica hanno contribuito a supportare progetti di utilità sociale in tutta Italia per oltre 17 milioni di euro – ha ricordato Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit – Grazie ai fondi messi a disposizione da UniCredit Card Flexia Carta Etica, possiamo individuare alcune tra le tematiche sociali più urgenti a cui destinare i fondi raccolti. Un impegno che conferma l'attenzione del nostro Gruppo alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione».
Profilo Fondazione ANT Italia ONLUS
Nata nel 1978 per opera dell'oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione ANT Italia ONLUS – la più ampia realtà non profit per l'assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite – ha curato circa 129.000 persone in 11 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria). Ogni anno 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da 20 équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 520 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l'operato dello staff sanitario.
Il supporto offerto da ANT affronta ogni genere di problema nell'ottica del benessere globale del malato. A partire dal 2015, il servizio di assistenza domiciliare oncologica di ANT gode del certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2015 emesso da Globe s.r.l. e nel 2016 ANT ha sottoscritto un Protocollo d'intesa non oneroso con il Ministero della Salute che impegna le parti a definire, sostenere e realizzare un programma di interventi per il conseguimento di obiettivi specifici, coerenti con quanto previsto dalla legge 15 marzo 2010, n. 38 per l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. ANT è inoltre da tempo impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dall'avvio nel 2004 sono stati visitati gratuitamente 185.000 pazienti in 88 province italiane. Le campagne di prevenzione si attuano negli ambulatori ANT presenti in diverse regioni, in strutture sanitarie utilizzate a titolo non oneroso e sull'Ambulatorio Mobile - BUS della Prevenzione. Il mezzo, dotato di strumentazione diagnostica all'avanguardia (mammografo digitale, ecografo e videodermatoscopio) consente di realizzare visite su tutto il territorio nazionale. ANT opera in Italia attraverso 120 delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva.
Alle delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all'assistenza domiciliare, oltre alle attività di sensibilizzazione. Prendendo come riferimento il 2017, ANT finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati cittadini (28%) e alle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (25%) al contributo del 5x1000 (15%) a lasciti e donazioni (12%). Solo il 15% di quanto raccoglie deriva da fondi pubblici. Uno studio condotto da Human Foundation sull'impatto sociale delle attività di ANT, ha evidenziato che per ogni euro investito nelle attività della Fondazione, il valore prodotto è di 1,90 euro. La valutazione è stata eseguita seguendo la metodologia Social Return on Investment (SROI). ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale del 5x1000 nella categoria del volontariato. Fondazione ANT opera in nome dell'Eubiosia (dal greco, vita in dignità).
Rubrica sul sociale a cura di Intesa San Martino Parma
Spesso si parla dei Giovani come una generazione invisibile, incapace di accedere ai più elementari diritti. Viviamo infatti in una struttura sociale che complica l'accesso delle ‘nuove’ generazioni al mercato del lavoro, a prospettive di carriera nelle aziende e nelle istituzioni. Non tutti i giovani italiani girano le spalle al lavoro, anzi, quelli che in questi anni sono stati pronti ad accettare lavori spesso all'insegna della precarietà e della totale insicurezza ora – giustamente - rivendicano, con tutta la loro rabbia, proposte che siano all'interno di garanzie, seppur minime, di condizioni proposte vere e chiare. Il lavoro è il requisito più importante per uscire dalla crisi, è una posizione concreta fatta di salario e sopratutto di dignità, per rilanciare i consumi, rendere credibile la crescita e sereni quei cittadini lavoratori in cerca di occupazione. Per questo non può esseretrascuratoomercificato, ma deve tornare a essere lo strumento fondamentale per la conquista di una autentica cittadinanza.
Per ottenere effetti economici positivi occorre promuovere una politica finalizzata alla detassazione del lavoro giovanile e soprattutto femminile. In questo contesto un ruolo essenziale può essere assolto anche dal sistema della bilateralità, attraverso il quale è possibile intervenire: sul finanziamento di corsi di formazione e di aggiornamento dei dipendenti; sulla riqualificazione delle donne e dei giovani che vorrebbero rientrare in attività dopo periodi di non lavoro; sul sostegno alle imprese che investono in flessibilità, sostenibilità, conciliazione, salute e sicurezza. Non dimentichiamo poi la ricollocazione degli over 50 espulsi dal ciclo produttivo. Il lavoro dev’essere un valore reale, così come lo è stato per le generazioni precedenti, non una concessione ma un diritto per tutti. Un riferimento diretto alla famiglia e alla società intera, dove vi siano forti legami tra etica della vita ed etica sociale.
Rino Basili
Segretario Intesa San Martino
Il sindaco Pizzarotti e il vicesindaco Bosi hanno ricevuto don Umberto Cocconi, presidente dell’Associazione San Cristoforo e Abramo Costantino, in custodia cautelare presso l’Associazione, che si è distinto per aver sventato un accoltellamento.
Parma -
Il sindaco, Federico Pizzarotti, e il vicesindaco, Marco Bosi, hanno ricevuto, ieri mattina, in municipio, don Umberto Cocconi, Presidente dell'Associazione San Cristoforo, e il signor Abramo Contino, in custodia cautelare presso l'Associazione stessa, che si è distinto per aver sventato, in dicembre, un accoltellamento in stazione. L'incontro è stata l'occasione per confrontarsi sul tema del carcere e dei detenuti e sull'attività svolta dall'associazione.
"Ho incontrato con piacere Abramo e Don Umberto - ha dichiarato il vicesindaco Marco Bosi - Il tema del carcere e dei detenuti è un tema che mi sta a cuore perché credo che riguardi tutti noi. Viviamo in una società nella quale si fa molto presto a puntare il dito, anche quando si tratta di persone senza una sentenza definitiva. Ma anche quando si tratta di persone realmente colpevoli, io credo che continuare a trattarle come persone e non come rifiuti sia fondamentale per il recupero e il reinserimento di questi cittadini. Metterle ai margini crea un problema a loro, che una volta usciti avranno poche alternative rispetto a tornare a delinquere e per noi che dovremo conviverci volenti o nolenti. Il gesto di Abramo, di intervenire per sedare una rissa, crea un cortocircuito che spezza i pregiudizi: non esistono buoni e cattivi, non c'è una linea netta a dividerci, ma ognuno di noi può essere portatore di bene e male, perciò anche chi ha commesso reati (o ne è semplicemente accusato) può dare qualcosa di positivo alla nostra società".
Le alunne della 5°F del Liceo Sanvitale e il loro impegno per l’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla”. Grazie ad un premio vinto con MUP regalano libri alla pediatria e per l’alternanza scuola-lavoro scelgono l’associazione Giocamico.
Parma -
All’inizio fu un concorso, poi la donazione, poi i libri, poi i loro pomeriggi: così l’attenzione delle alunne della 5F del liceo delle Scienze umane “Albertina Sanvitale” per l’Ospedale dei bambini di Parma è andata crescendo.
Qualche tempo fa decidono infatti di partecipare ad un concorso indetto dalla casa editrice parmigiana Mup sulla Storia di Parma e vincono un premio che, insieme alle insegnanti di italiano Rossella Avola e di storia Rosanna Grossi, scelgono di convertire in libri da donare alla biblioteca della Pediatria del Maggiore. Fanno loro gli acquisti e questa mattina Francesca, Carlotta, Alice, Anna, Sofia e Sara (in rappresentanza dell’intera classe) scendono dall’autobus “con le braccia cariche di cultura” e sorridenti mostrano libricini illustrati per i più piccoli, prime letture per i bambini e racconti per adolescenti. Tutti grandi classici che consegnano alla responsabile delle Attività assistenziali del dipartimento Rita Dicembrino che le ringrazia con affetto “sono libri molto graditi ai bambini e proprio per questo ne abbiamo sempre bisogno perché spesso qualcuno se lo porta a casa”. “Speriamo che lo legga lui o glielo leggano i suoi genitori perché le buone abitudini si iniziano da piccoli”, sorride la caposala della pediatria Claudia Marcatili che si unisce ai ringraziamenti insieme alla collega della Pediatria d’urgenza Giuseppina Nicosia e al direttore del reparto sempre della Pediatria generale e d’urgenza Icilio Dodi.
Volti e luoghi conosciuti dalle studentesse che, dopo i primi contatti presi per la donazione dalla professoressa Avola, hanno chiesto di impiegare le ore di alternanza scuola-lavoro proprio all’Ospedale dei bambini avviando una collaborazione tutt’ora in corso con l’associazione Giocamico, che da oltre vent’anni si occupa di attività ludico-ricreative a favore dei pazienti della pediatria e dell’oncoematologia, presso la quale le studentesse stanno portando avanti il loro percorso scolastico formativo.
Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma