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Mercoledì, 08 Aprile 2020 20:31

Allo Zanelli non solo didattica a distanza

Informazioni utili, advice, musica, un programma radiofonico in diretta su Instagram ed anche un cineforum grazie all'impegno, e alla fantasia, di studenti e docenti dell’istituto.

Non solo didattica a distanza, in queste settimane, per gli studenti dello Zanelli di Reggio Emilia. Grazie a social e nuove tecnologie, infatti, i ragazzi hanno trovato il modo di rimanere comunque in contatto, condividendo informazioni utili non solo per affrontare l’emergenza sanitaria, ma anche per sfruttare in modo piacevole queste giornate di isolamento forzato, ovviamente finite le video lezioni.

L’idea - venuta ai rappresentanti d’istituto Simone Todaro, Michael Bottazzi, Isabella Piermattei e Federico Scarcella - è stata approvata dalla dirigente Mariagrazia Braglia e, giorno dopo giorno, sta coinvolgendo sempre più studenti, dello Zanelli e non solo.

Dal momento in cui è stata lanciata la campagna #iorestoacasa, attraverso l’account Instagram istituto_zanelli abbiamo pensato di pubblicare ogni dieci giorni una serie di post, scritti da noi, per dare informazioni utili, ma anche consigli divertenti per trascorrere al meglio queste giornate non semplici”, spiega Simone Todaro.

Dunque info sulle norme igieniche che ormai tutti (si spera) abbiamo finalmente imparato, su quelle che regolano gli unici spostamenti possibili, ma anche la top-five delle migliori app per fare ginnastica in casa, consigli su come imparare a lavorare a maglia e l’immancabile cooking advice: fare i cappelletti o il sushi home made, scambiarsi le ricette delle nonne, scoprire la pizza proteica, fare i popcorn e glassarli con qualsiasi cosa.

In più, tutti i mercoledì verso le 16.30, sempre su Instagram, siamo in diretta con una sorta di programma radiofonico con tanto di ospiti e con, in sottofondo, la playlist Spotify condivisa e costantemente aggiornata dagli studenti”, aggiunge Simone. Compagni di scuola, per il momento, anche gli ospiti di “Zanelli on air”, come Margot Trotta – che ha cantato e suonato in diretta – e Giovanni Boni, che ha raccontato la sua esperienza al programma “La pupa e il secchione” di Italia 1, attirando ben 300 spettatori.

A mantenere vivi i rapporti, ben oltre l’orario di video lezioni, partecipano attivamente anche i docenti dello Zanelli come Fabio Bonvicini, professore di italiano, che ogni mercoledì sera propone un cineforum agli studenti.

Noi rappresentanti lo aiutiamo condividendo il codice Google meet tramite i nostri canali, chiunque voglia si ritrova ad un orario che viene annunciato, il professore fa una breve introduzione e allega un link con il quale vedere il film su Raiplay o Youtube direttamente nella chat di meet, commentandolo”, conclude Simone Todaro.

Davvero un bel modo, pur in questi momenti complicati, di fare non solo scuola, ma anche comunità”, commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, sottolineando l’importanza di “questi momenti di condivisione, anche creativi, che ci fanno sentire, seppur fisicamente distanti, tutti uniti nell'affrontare e nel superare questa emergenza, rispettando scrupolosamente le misure finalizzate a contrastare la diffusione del virus, senza tuttavia rinunciare a fare, insieme, qualcosa di bello, utile e divertente”.

L’arte e la bellezza come contributo quotidiano per affrontare lo spaesamento e l’isolamento causati dall’emergenza sanitaria; il tempo lento, che avvolge tutti e che potrebbe non andare del tutto sprecato; il desiderio di sentirsi vicini, di continuare ad essere, oggi e nel futuro, una Comunità.

Questi sono gli ingredienti del Laboratorio di Comunità “Adornare il presente” che l’équipe del Centro Giovani Il Federale ha pensato di realizzare “per e con” la città, a partire dai ragazzi, dalle associazioni e dalle famiglie del quartiere San Lazzaro che hanno nel Centro un vero e proprio punto di riferimento, ricucendo il proprio ruolo di collante tra diverse esperienze che abitano quotidianamente questo luogo.

L’iniziativa, che coinvolge tutti senza distinzione, propone di decorare, disegnare, scrivere, o comunque adornare con qualsiasi tecnica e qualsiasi forma espressiva, una semplicissima bustina di tè lasciata ad asciugare dopo l’infusione.

Lo scopo è quello di realizzare, con il contributo di tutti quando sarà possibile, una grande opera d’arte collettiva.

Le bustine decorate, cucite insieme tra loro, andranno a comporre l’abito della comunità, un “vestito” che avrà i colori, i profumi i pensieri di tutti, per riconoscersi, incontrarsi e sentirsi nuovamente parte della comunità. In attesa della cucitura finale, le bustine decorate saranno un mezzo per parlarsi e incontrarsi virtualmente sulle pagine social del Federale e sul portale Parma Ritrovata, lo specchio virtuale dell’arte e della creatività cittadina recentemente istituito dall’Assessorato alla Cultura.

L’invito ad ogni cittadino è quindi quello di prendersi del tempo per provare a riscoprire la propria natura creativa, con un piccolo gesto di cura verso di sé e verso gli altri che si esprime nella bellezza.

Solo due linee guida per realizzare la propria bustina di tè: la libertà espressiva e la cura necessaria alla realizzazione.

Per essere parte del grande laboratorio di comunità è sufficiente inviare una foto della propria bustina, in attesa di consegnarla al Federale, tramite whatsApp al numero 345 9900511 e seguire lo sviluppo del Laboratorio sulle pagine social e sul portale www.parmaritrovata.it

 

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Pubblicato in Arte Emilia