L'associazione Cuochi di Como ha partecipato a un educational tour nello storico salumificio...
Colorno (Pr), 18 marzo 2014 –
Da Como a Parma per scoprire la cultura gastronomica locale e i segreti del Culatello di Zibello Dop. Oltre 50 chef e ristoratori delle associazioni “Cuochi di Como” e “50&più” hanno fatto visita ieri al ristorante Al Vedel e al salumificio Podere Cadassa di Colorno, per un educational tour fra saperi e sapori della Bassa parmense.
I visitatori sono stati accompagnati da Marco Pizzigoni ed Enrico Bergonzi in una visita guidata d'eccellenza attraverso le varie fasi di produzione del Culatello di Zibello Dop, per completare il percorso nella storica cantina dei salumi, dove il processo di stagionatura avviene ancora secondo il metodo tradizionale.
I cuochi comaschi hanno così potuto apprendere tutti i segreti per realizzare il Culatello e toccare, letteralmente con mano, il pregiato insaccato. Per l'occasione è stato infatti organizzato un divertente stage di legatura del Culatello, per provare in prima persona la particolare tecnica di cucitura con spago a nodo scorsoio che conferisce al prodotto la classica forma "a pera".
Il percorso alla scoperta del Culatello è poi proseguito nella storica cantina, dove i salumi riposano uno accanto all'altro, sviluppando quei sapori che rendono questi prodotti unici al mondo. Le centinaia di Culatelli appesi a pareti e soffitto hanno suscitato un forte stupore da parte degli ospiti, piacevolmente colpiti dallo spettacolo e dal caratteristico profumo delle cantine naturali. Fra Culatelli, salami, coppe e fiocchi, Marco Pizzigoni ha illustrato la fase di stagionatura dei salumi e le modalità per degustare al meglio i diversi insaccati.
E dopo la visita guidata, il gruppo ha potuto degustare prima un tradizionale aperitivo a base di torta fritta e Spalla Cotta calda e poi il ricco pranzo con la proposta dei piatti tipici della cucina locale, come Culatello di Zibello Dop, strolghino, mariola fino ai tortelli d'erbetta e alla punta di vitello ripiena al forno.
(Fonte: ufficio stampa Erika Ferrari)
Di Chiara Marando – Sabato 15 Marzo 2014
Mettiamo un po’ di fantasia e intraprendenza, aggiungiamo una selezione accurata di materie prime e carne di ottima qualità, uniamo la freschezza di una location accattivante e la simpatia di chi ha reso il proprio lavoro un divertimento, shakeriamo il tutto et voilà…il DOC -The Burger House è servito. Non una semplice hamburgeria, ma un vero e proprio punto di ritrovo nel cuore storico di Parma che in soli tre mesi di attività è stato in grado di attirare una nutrita clientela di affezionati.
Tutto nasce da un’idea di Matteo, mente e anima del “DOC”, grande amante dei viaggi, copywriter e una vita trascorsa a contatto col frenetico mondo della pubblicità, che un giorno decide di voltare pagina e realizzare qualcosa di diverso, un sogno: aprire un locale in stile americano dove le persone possano mangiare bene, ritrovarsi e passare del tempo insieme, un luogo semplicemente accogliente e facile da vivere.
Al DOC -The Burger House si cerca di accontentare tutti i palati e le esigenze, per chi desidera un pranzo veloce senza rinunciare al gusto, per un aperitivo sfizioso accompagnato da un buon bicchiere di vino o una birra fresca, e ancora per una cena in compagnia dove qualche “sgarro” in più è permesso. La formula è semplice, si combinano gli ingredienti come più piace e ci si prepara ad addentare una succulenta delizia. In cucina ci sono lo chef Diego e l’insostituibile Simone, mentre Matteo si occupa della sala e del banco. Il tocco da veri intenditori è la scelta dei tagli di carne, macinata al momento, come quella di Fassona, Chianina e Kobe, un must del locale da assaporare anche alla griglia o battute al coltello. Ovviamente non mancano i grandi classici come il Manzo, nelle prelibate varianti di Picanha ed Entrana , il Pollo, il Cavallo e la rivisitazione vegetariana preparata con ceci e trito di verdura
Dato che l’appetito non viene solo mangiando ma anche leggendo, passiamo a qualche esempio tentatore: Hamburger di Chianina con bacon arrostito, salsa piccante e pomodoro, oppure di Manzo con uova all’occhio di bue, salsa al radicchio rosso, pomodoro e insalata, e ancora il più leggero di Pollo e verdura. Impossibile non accompagnare il tutto con le golose patatine, una vera specialità di Diego ottenuta con una doppia frittura che ne garantisce la croccantezza, oppure i ghiotti anelli di cipolla in pastella.
Chi opterà per una grigliata o una tagliata, potrà abbinare il sapore intenso delle portate con il vino giusto perché Matteo ha selezionato molte rinomate etichette per arricchire la carta dei vini, una piccola “chicca” dedicata agli amanti del buon bere.
DOC -The Burger House
Borgo piccinini 7/a, 43121 Parma
Tel. 0521 231192
Grande successo e sempre tutto esaurito per due cene a base di carne italiana preparate per gli amici del Cooking Loft dal noto chef Bruno Barbieri -
Albinea (Reggio Emilia) 7 marzo 2014 -
Grande successo e sempre tutto esaurito per due cene a base di carne italiana preparate per gli amici del Cooking Loft dal noto chef Bruno Barbieri, collezionista di stelle Michelin (ben 7 in carriera) e volto noto della tv per il suo ruolo di giudice nelle trasmissioni MasterChef Italia e Junior MasterChef Italia, veri cult per gli appassionati di cucina.
Sono stati circa 150 i reggiani che hanno potuto apprezzare i piatti di Barbieri, preparati rigorosamente con la carne della macelleria Ferretti (via Emilia Ospizio 81, Reggio Emilia), e interagire con lui e con il suo staff di collaboratori. Un successo, che dopo la prima serata evento di lunedì 24 febbraio, ha convinto gli organizzatori a replicare lunedì 3 marzo sempre grazie alla supporto dello sponsor Luigi Ferretti.
Al Cooking Loft Barbieri non ha solo cucinato, ma ha anche presentato il suo libro di ricette e racconti "Via Emilia, via da casa" (ed. Rizzoli) e non si è sottratto al rito delle foto e degli autografi.
Bruno Barbieri
Bruno Barbieri (Medicina, Bologna, 1962) nel corso della sua carriera ha collezionato in totale 7 stelle Michelin diventando così l'unico chef italiano ad aver eguagliato Gualtiero Marchesi. Dopo la scuola alberghiera, Barbieri si è imbarcato come cuoco sulle navi da crociera, per poi approdare nei migliori ristoranti d'Italia. È giudice di MasterChef Italia e di Junior MasterChef Italia.
The Cooking Loft
The Cooking Loft (www.thecookingloft.it) è un nuovo modo di condividere la passione per la cucina. Nella sede di via Vittorio Emanuele II 94/A ad Albinea si organizzano corsi e laboratori di cucina con chef e gourmets. Lo Spazio Torricelli è a disposizione per workshop, meeting, degustazioni ed eventi.
(Fonte: The Cooking Loft)
Di Chiara Marando – Sabato 08 Marzo 2014
La bontà spesso viene dalle cose semplici, preparate con cura ed attenzione. Servono materie prime di alta qualità, esperienza e tanta passione per ottenere dei risultati d’eccellenza, inutile snaturare i sapori con tentativi più o meno sofisticati che solo dal nome fanno paura. Il legame con il territorio è uno dei capisaldi vincenti su cui si basa una cucina gustosa, dalla sapidità e dagli aromi intensi, una cucina che appaga i sensi e rassicura rievocando piacevoli sensazioni di benessere. Impossibile non pensare a quei luoghi dove ci rechiamo certi di stare bene, dove riusciamo a mangiare piatti genuini che appagano il palato, luoghi come il Ristorante La Vecchia Fucina, a Bannone di Traversetolo in provincia di Parma, dove il calore dell’ospitalità ed il gusto della tradizione creano un mix che si fa ricordare.
Dal 2002 la Famiglia Tamani gestisce questo angolo di pura parmigianità considerato una tappa fissa dai molti clienti affezionati, un posto dove “si va sul sicuro”. La parola d’ordine è soddisfare i desideri mangerecci degli avventori, farli sentire come a casa, coccolati dal sorriso e dalla giovialità di Nico, anima del locale e vero e proprio oste alla vecchia maniera, dai manicaretti di mamma Valeria, regina dei fornelli, e da un ambiente curato e rilassante.
Qui trionfano gli ottimi salumi della zona, meticolosamente selezionati da papà Mirco, una gioia per gli occhi e per il palato, dalla dolcezza e dal profumo invitanti, un antipasto da veri intenditori. Estremamente saporiti anche lo Strudel di carciofi e mozzarella al pesto d’erbe o i bocconcini di Polenta fritta con lardo di Colonnata, una delizia che si scioglie in bocca.
Se passiamo ai Primi, allora vanno citati gli irresistibili Tortelli fatti in casa, rigorosamente preparati al momento, nelle varianti di erbetta, zucca, ortica, patate e, quando la stagione lo permette, castagne. Poi ci sono i “galleggianti”, ovvero gli ormai famosi anolini in brodo, e ancora le profumate Caramelle ripiene di cappone al timo, i Pizzicotti ai funghi porcini, ed i piatti a base di Tartufo nero di Fragno come il Savarin di tagliatelle con tartufo nero e Prosciutto Crudo di Parma, da leccarsi i baffi.
Se ancora non siete sazi allora largo ai secondi della tradizione come la Punta di Vitello, i Guanciali di Chianina brasati al Barolo, la Coscia di coniglio al forno e la sfiziosa Tartarre di Fassona battuta al coltello con Tartufo e scaglie di Parmigiano.
Il Re dei dolci è Nico, che ama riproporre i grandi classici, arricchendoli con il suo tocco personale, ed accostare i vari ingredienti per dare vita a golosità deliziose: la fragrante Sbrisolona, la cremosa Cheescake con frutti di bosco, la nutriente Cioccolatina, e ancora il Tiramisù classico e quello Rovesciato con savoiardi al cocco, crema di cioccolato bianco e Grand Marnier.
Inoltre chi ama il buon vino sarà lieto di trovare una carta fornita di rinomate etichette che ripercorrono tutto lo Stivale con un occhio attento alle Aziende del territorio.
Ristorante La Vecchia Fucina
Via Pedemontana, 63, Loc.Bannone
43029 Traversetolo Parma
Tel. 0521 842523
Prosegue nel segno dell'innovazione il nuovo corso della pasticceria Remondini, con appuntamenti aperitivo serali 'fish&wine', ogni primo venerdì del mese, fino a giugno. Il via domani 7 marzo a partire dalle 18,30 -
Modena, 6 marzo 2014 -
"Investire in centro, significa credere nelle sue potenzialità. Potenzialità che ci sono e che vanno stimolate e fatte emergere, magari con un pizzico di innovazione. Per questo ritengo che anche creando, come per altro fanno pure altri colleghi, nuovi momenti di aggregazione contribuisca ad incrementare l'attrattività del cuore di Modena". Ne è convinto Mauro Rossi, giovane imprenditore e titolare della pasticceria Remondini.
L'avvicendamento alla guida dello storico locale di largo San Giorgio ha dato il via anche al nuovo corso della nota pasticceria. Pur mantenendosi fedele ad una tradizione di elevata qualità, sia nei prodotti, dolci e torte che nel servizio, sono stati introdotti elementi innovativi - tra i quali, la decisione di posticipare la chiusura del locale alle 22, favorendo la frequentazione della zona - che non hanno mancato di riscontrare l'apprezzamento di habitué ed avventori saltuari.. Su queste basi anche la decisione di diversificare l'offerta all'ora dell'aperitivo serale, "Per creare un momento di aggregazione differente, rispetto al resto della giornata ma sempre nel segno della qualità", spiega Rossi.
Così si è pensato ad 'In punta di dita': quattro appuntamenti finger food – il primo domani venerdì 7 marzo a partire dalle 18,30 – ogni primo venerdì del mese, fino a giugno presso la Pasticceria Remondini in largo San Giorgio, in cui verranno serviti, dal noto sommelier Paolo Baglietti, una selezione di vini bianchi e rosè, da quelli fermi alle bollicine, in abbinamento ad una serie di specialità a base di pesce fresco da consumare sul momento.
"E' importante – conclude Rossi – il ruolo nostro di operatori, come pure quello delle associazioni imprenditoriali di voler continuare ad essere uno stimolo e quindi sollecitare l'Amministrazione comunale nei confronti del centro storico e della sua attrattività. Ma è altrettanto fondamentale che ciascuno s'impegni ad offrire il proprio contributo. Come io stesso auspico di fare con questa iniziativa".
La pasticceria Remondini con le sue specialità e novità è anche su facebook, all'indirizzo: https://www.facebook.com/pages/Pasticceria-Remondini/420620478072124?ref=hl
(Fonte: ufficio stampa Nevent)
Di Chiara Marando – Sabato 01 Marzo 2014
Se amate il pesce di fiume, la buona cucina e l’aria di montagna allora oggi parliamo del posto giusto. Siamo ad Albareto, in provincia di Parma, una location immersa nel tranquillo abbraccio della natura, un contatto rigenerante che regala piacevoli sensazioni di benessere. E’ qui che la Famiglia Ferrari porta avanti da generazioni l’idea del nonno, una realtà che unisce la passione per il territorio, la dedizione verso il proprio lavoro con tanta intraprendenza ed energia.
L’Agriturismo La Peschiera è un luogo incantevole dove poter soggiornare, gustare ottime specialità e addirittura praticare la pesca sportiva con tutta l’assistenza necessaria. Già, perché qui una delle attività principali è l’allevamento di Trote, Salmerini e Storioni , grazie alle limpide acque amiche del torrente Lecora. Prelibatezze che non solo vengono vendute a coloro che vogliono portare a casa un prodotto d’eccellenza, ma anche utilizzate per preparare gustose pietanze da assaporare nel ristorante dell’agriturismo. In cucina ci sono lo chef Franco e l’insostituibile Stefano, mentre la sala è il regno di Fabiana che si occupa di accogliere i clienti e gestire al meglio il servizio.
Ed ora “mettiamo i piedi sotto la tavola” e parliamo di quello che si può scegliere per coccolare il palato. Se partiamo con l’antipasto ricordiamoci che c’è un intero menù da consultare quindi attenzione a non esagerare perché il Tris Peschiera è tutt’altro che scarso: Mousse calda di Trota, Insalata di Trota affumicata con cipolla e Salumi misti. I Primi sono un tripudio di bontà che spazia dal pesce alla terra con leccornie come i Gigli al sugo di Trota, Lasagne alla Trota, Tortelli ripieni di Trota o Erbetta, e ancora Pansotti alla Genovese con sugo di noci e, quando la stagione lo consente, Tagliolini con i Prugnoli.
Passiamo ai secondi dove la Trota viene proposta in succulente varianti: fritta in pastella di birra, con Pistacchio di Bronte e mandorle tostate, alla Genovese con pesto e pomodorini, alle Castagne, e la versione più estiva con pomodori, olive e capperi. Chi ama la leggerezza potrà sceglierla cotta alla griglia oppure al vapore, mentre i più temerari sfideranno il goloso Fritto di Montagna con Trotelle del bracconiere e funghi fritti, che già dal nome promette battaglia.
Si sa, con la pancia piena ci si sente molto meglio, e dopo un pasto abbondante non c’è nulla di più rilassante che un po’ si sano riposo all’ombra di qualche albero secolare o comodamente sdraiati nel prato antistante il lago, accarezzati dalla frizzante brezza di montagna. I mesi migliori per visitare questo angolo da fiaba sono quelli dove il clima è più benevolo, e visto che la Primavera si sta avvicinando a grandi passi direi che si può già programmare un weekend fuori porta…diciamo un premio dopo il lungo e freddo Inverno.
Agriturismo La Peschiera
Località Casa Re, 182 – 43051 Albareto (PR)
Tel. 0525 999453
Cell. 3667316228
Promossa da Confesercenti la rassegna durerà fino al 3 aprile. Tra piatti tipici e rivisitazioni d'autore, sempre a costi contenuti assaggiando le eccellenze modenesi. Anche premi per gli habitué -
Modena, 25 febbraio 2014
Entra nella seconda settimana la rassegna, promossa da Fiepet Confesercenti Modena i 'Giovedì Gastronomici XL'. Con 24 ristoranti di Modena e provincia che dal lunedì al giovedì (ad esclusione dei giorni di chiusura per turno) offrono menù completi, dall'antipasto al dolce, a prezzi speciali non c'è come sempre, che l'imbarazzo della scelta.. Un'occasione, per chi desidera passare una serata fuori a cena, degustando i piatti legati alla migliore tradizione. I cui protagonisti sono le eccellenze del territorio modenese, come l'aceto balsamico tradizionale Dop e Igp, il Lambrusco (Sorbara, Modena e Grasparossa), il parmigiano reggiano, il prosciutto di Modena Dop.
Accanto ai classici tortellini, non mancano proposte decisamente creative grazie a ricette "ripensate" che offrono connubi innovativi e davvero invitanti: dal gnocco fritto come dessert, ai passatelli asciutti in vellutata di zucca, al risotto con mirtilli e crema di ricotta del Cimone. E tra le novità di quest'anno la Fidelity Card che ai più assidui frequentatori dei Giovedì Gastronomici permette di ricevere un serie di premi strettamente legati alla enogastronomia.
I GIOVEDI' GASTRONOMICI SONO ANCHE SUI SOCIAL NETWORK
Per rendere ancora più accessibile ed interattiva l'iniziativa, per tutta la durata della manifestazione infatti sarà attiva una pagina Facebook dedicata: http://www.facebook.com/pages/Gioved%C3%AC-Gastronomici-XL/325716174135098 e il nuovo sito www.giovedigastronomicixl.com.
UNA GUIDA GRATUITA, CONSULTABILE ANCHE ON LINE
Anche in questa occasione è stata realizzata una pratica guida: un comodo libretto tascabile contenente tutti i riferimenti dei ristoranti, la descrizione dei menù offerti ed i relativi prezzi. Un pratico vademecum, in distribuzione gratuita presso tutte le sedi di Confesercenti Modena, i ristoranti e i punti informativi dei maggiori comuni della provincia. La lista dei ristoranti aderenti è inoltre scaricabile dal sito www.confesercentimodena.it.
(fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Di Chiara Marando – Parma 22 Febbraio 2014
Riuscire ad entrare nel regno di uno chef e poterlo osservare all’opera tra i fornelli è sempre un privilegio. Si riescono a carpire i piccoli segreti, i movimenti rapidi e sicuri di chi conosce ed ama il proprio mestiere, e le tecniche di preparazione che possono trasformare un semplice piatto in una portata da veri gourmet. Se poi a questo si aggiunge che in qualche caso molto fortunato riusciamo anche a portare a casa una gustosa ricetta, il gioco è fatto.
Oggi è Fabio Romani, del Ristorante Romani, a pochi chilometri da Parma, ad aprire le porte della sua cucina, a raccontarsi e preparare per noi un piatto con i profumi del territorio. La location è quella del caratteristico podere di famiglia dall’anima rustica, dove ogni più piccolo arredo testimonia un pezzo di storia e di ricordi. Il menù segue la tradizione parmigiana mantenendo uno stretto legame con le ricette di casa, quelle della nonna. Primi fra tutti i famosi Tortelli di Verza, delicati ma saporiti, poi i corposi Guancialini di manzo, ed ancora i dolci come il classico e intramontabile Budino al cioccolato ed il Semifreddo agli amaretti e cioccolato. Si può dire che Fabio abbia fatto della sua cucina una seconda casa, una vera passione che lo accompagna da sempre. Lui è l’evoluzione del vecchio oste, ama intrattenere i clienti con la sua simpatia ed osservare le reazioni al primo assaggio dei piatti.
La ricetta che ci ha voluto rivelare è semplice ma di sicuro effetto, dal gusto squisitamente avvolgente. Gnocchi fatti in casa con sugo di porri e culatello
Ingredienti:
1 kg di patate vecchie ( farinose e compatte)
200 gr. di farina (oppure fecola e maizena)
1 uovo intero
Sale q.b.
Prepararli è molto semplice, ma attenzione al piccolo tocco da professionista: le patate vanno cotte in forno (1 ora a 160°) lasciandole intere, con la buccia e su una base di sale, così da assorbirne la giusta quantità e rimanere compatte. Una volta cotte pelarle ancora calde, schiacciarle con il passapatate ed aggiungere tutti gli altri ingredienti.
Impastate energicamente fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Dividete l’impasto in tanti filoni dello spessore di 2-3 cm e tagliate i vostri gnocchi facendo attenzione a riporli su una superficie infarinata così che non si attacchino.
Preparare il condimento, poi, sarà molto veloce. Tagliate grossolanamente un porro, fatelo stufare con una noce di burro, aiutandovi con un po’ di acqua di cottura, ed infine aggiungete il culatello tagliato a striscioline. Il salume garantisce già una sapidità perfetta quindi non è necessario aggiungere il sale ma solo un pochino di pepe.
Basteranno pochi minuti perché il tutto sia pronto. Nel frattempo fate bollire i gnocchi in abbondante acqua salata ed una volta cotti aggiungeteli al condimento. Mantecate con l’immancabile Parmigiano e servite ben caldi.
Ristorante Romani
Strada Dei Ronchi, 2 - Vicomero,
43030 Torrile Parma
Tel. 0521 314117
Venerdì serata gourmet al ristorante Al Vedel di Colorno insieme all'esperto affinatore Enrico Panzarasa -
Colorno (Pr), 19 febbraio 2014 –
Dal Pecorino di Pienza al Blue Shropshire, dal Bitto al Reblochon fermier. Un viaggio nel gusto fra cultura enogastronomica e territorio è quello proposto da "I segreti del formaggio", la serata gourmet organizzata per venerdì 21 febbraio al ristorante Al Vedel di Colorno. Non una semplice cena, ma un'esperienza sensoriale grazie alla quale scoprire vere eccellenze del settore lattiero-caseario provenienti da Italia, Francia e Svizzera: piccole produzioni di alta qualità che unisco tradizione e arte casearia. Un viaggio nei luoghi, nella storia e nella cultura di prodotti di eccellenza, fra caprini, pecorini e formaggi di latte vaccino, appositamente scelti da Enrico Panzarasa, fra i migliori "nasi" italiani. Selezionatore e affinatore di formaggi di lunga esperienza, Panzarasa accompagnerà il pubblico del Vedel alla scoperta di vere eccellenze produttive con uno stile appassionato, capace di conquistare anche il palato più esigente.
Per l'occasione lo chef Enrico Bergonzi, patron del Vedel, ha elaborato un menu tematico, interamente dedicato ai formaggi. Dall'antipasto al dolce, la proposta culinaria si presenta come un vero percorso del gusto fra eccellenze alimentari e rarità del settore caseario. Un piccolo buffet di benvenuto accoglierà il pubblico, con nocciole del Piemonte al Cream Cheese, Peperone del Piquillo alla Tomme Nature e Taleggio in carrozza, per poi passare all'insalata di puntarelle, Pecorino di Pienza e aceto balsamico, accompagnati dalla selezione di salumi tipici della Bassa parmense. Si proseguirà con i primi piatti che includono i Cannelloni alla verza con fonduta di Blue Shropshire e Porto rosso e Gnocchetti al grano saraceno con fonduta di broccoli e Bitto, pancetta affumicata croccante. E poi loro, i veri protagonisti della serata: due selezioni di raffinati formaggi che includono prodotti realizzati con metodi esclusivamente artigianali, come: la Ricotta scorza nera, il Reblochon fermier, l'Etivaz, il Ficu, il Blu di Bagnoli, il Caciocavallo podolico.
Non solo formaggi e buona cucina caratterizzeranno la serata di venerdì. Il menu prevede infatti piacevoli sorprese di gusto anche in tema di vini. Le varie portate saranno abbinate a una selezione di calici, sapientemente scelte da Marco Pizzigoni che includono: Brut Metodo Classico 2011, Pinot Bianco Dellago, Amarone della Valpolicella e Moscato Rosa.
La serata è organizzata in collaborazione con il marchio "Non toccatemi il formaggio" di Selecta.
Per info complete sul menu e prenotazioni: tel. 0521 816169 – mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte. ufficio stampa Erika Ferrari)
Di Chiara Marando – Sabato 15 Febbraio 2014
Cibo come tentazione fatale, goloso richiamo che appaga i sensi. Cibo come dolce veleno a cui è difficile resistere. Il corso della storia e le più note pagine di letteratura traboccano di racconti, notizie e personaggi più o meno reali le cui vite si intrecciano con il misterioso ed affascinante legame che collega il cibo alla morte.
Questo intrigante argomento è il punto di partenza da cui prende le mosse il curioso volume “Ricette Fatali” scritto da Katia Brentani (Damster Edizioni, www.damster.it), non una semplice raccolta di aneddoti e sicuramente nemmeno il classico libro di cucina, difficile catalogarlo ma certamente divertente da leggere e ricco di spunti interessanti. Tra le sue pagine vanno in scena le vite delle più famose “Donne velenose”, note serial killer, streghe ed esperte speziali, con un occhio attento alle pozioni ed ai vari alimenti incriminati, scaltramente confusi tra i sapori di lussuosi banchetti o sfiziosi manicaretti preparati per le ignare vittime. Racconti leggeri e fluidi che ispirano altrettante appetitose ricette da provare a casa…ovviamente senza il tocco proibito.
C’è la storia delle simpatiche vecchiette di “Arsenico e vecchi merletti” nel film di Frank Capra, dove le anziane signore offrivano ai malcapitati Sciroppo di Sambuco avvelenato, la cui dolcezza mascherava l’amara fine. Rifacendosi a loro ecco che si può provare qualcosa di invitante come i Biscotti salati all’aneto e sciroppo di sambuco, oppure la Torta di fragole che grazie all’aroma dello sciroppo acquista quel pizzico fruttato in più, due idee particolari con cui “accogliere” gli ospiti.
Tutti noi conosciamo la storia di Biancaneve e della sua mela avvelenata. Un frutto delizioso, dai colori attraenti, perfetto per preparare torte, insaporire arrosti ed arricchire contorni e dolci. L’autrice approfitta di questo ingrediente per consigliare preparazioni come Arrosto di mele e prugne della Strega, fettine di Pollo alle mele, Palline di mela e Crema di mela al curry.
Poi ci sono le storie le nobildonne del settecento e dell’ottocento, dei loro sotterfugi a corte, vere professioniste nel mestiere di avvelenatrici seriali. E che dire delle figure femminili famose nella mitologia? Donne che di intrighi, amori infedeli e vendette ne hanno fatto il loro pane quotidiano? Medea, passionale ed istintiva, la regina Creusa, avvelenatrice mancata, oppure Deianira, la moglie di Eracle. Scoprire il nesso tra le loro appassionanti vicende e l’arte culinaria sarà stimolante e divertente. Ogni capitolo raccoglie vicende diverse e consigli gastronomici gustosi, tutti da provare. Ma mi raccomando, non fatevi prendere troppo la mano.
Per saperne di più: