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Lunedì 2 giugno torna la manifestazione gastronomica, che rende i portici del centro storico un luogo conviviale, per gustare insieme le specialità del territorio.

Modena, 27 maggio 2014 -

Giunge alla quarta edizione la gustosa manifestazione enogastronomica, che propone il piatto di eccellenza della cucina emiliana: il tortellino.
Nella sua ricetta più vera, quella della tradizione di Castelfranco Emilia, il protagonista della tavola, sarà accompagnato dalla degustazione di prodotti tipici modenesi. Parmigiano Reggiano, Prosciutto, Aceto Balsamico Tradizionale, Lambrusco, Cotechino, poi dolci e Nocino, per finire in bellezza.
Gli Chef di Modena a Tavola in collaborazione con Piacere Modena, l'Associazione La San Nicola, i Consorzi dei prodotti Tipici e le Associazioni gastronomiche del territorio proporranno un ricco menù degustazione, sotto i portici del centro storico, lungo Via Emilia, da Piazza Torre a Via Scudari. I ticket per il pranzo sono già in vendita, al costo di 15 euro. Per tutte le info www.consorziomodenaatavola.it 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

La storia del nostro erbazzone parte da lontano e prende forma nelle accoglienti cucine di un tempo, quelle con la stufa, spesso la sola della casa, un tavolo di legno massiccio e le rezdore con il grembiule, indaffarate ai fornelli. E' la storia di una cultura rurale e genuina...

Reggio Emilia, 24 maggio 2014 - di Giulia Rossi

C'è a chi piace la parte più croccante e chi preferisce gustarsi tutta la morbidezza del ripieno, quasi sempre scottandosi la lingua. Solitamente la sua fisionomia ricorda quella rigorosa di un rettangolo, ma c'è chi a volte la "fuieda" la stende in una teglia tondeggiante. Ha un manto color biscotto, ma il suo sapore è decisamente salato. Il suo profumo è inconfondibile e, se chiudiamo gli occhi, ci proietta in un baleno indietro nel tempo, quando le nostre nonne decidevano di farci una sorpresa per cena ma noi, ancor prima di arrivare in cucina, avevamo già intuito cosa ci saremmo trovati nel piatto di lì a poco.
Se non l'avete ancora capito, stiamo parlando dello "scarpasoun", l'erbazzone per chi non mastica troppo bene il dialetto reggiano. Inimitabile, appetitoso, unico. Unto al punto da leccarsi le dita.

Lerbazzone rid

LA CONGREGA DELLO SCARPASOUN.

A Reggio Emilia la sua fama lo precede, quindi non ha bisogno di troppe presentazioni; fuori dai confini dell'esagono tuttavia, non tutti ancora hanno avuto il piacere di assaggiare questa chicca della gastronomia locale. Ed è proprio con lo scopo di far arrivare la nostra torta salata sulle tavole dei cittadini di tutto il mondo, che in questi giorni è nata la "Congrega dello Scarpasoun", un un'associazione culturale, presieduta da Alice Benassi, (socia dell'azienda Nonna Lea), che ha radunato un gruppo di appassionati della buona cucina emiliana, per promuovere il nostro l'erbazzone.
E quest'anno saranno proprio loro, i nuovi ambasciatori del gusto reggiano, il principale cuore pulsante della "Sagra dello Scarpasoun", la tradizionale festa in onore del re delle tavole reggiane, in programma sabato 7 e domenica 8 giugno, a Montecavolo.
Anche per l'edizione 2014 in cartellone sono previsti giochi, laboratori per grandi e piccini, tanta musica e il mercato contadino. Neanche a dirlo, il protagonista indiscusso delle due giornate sarà sempre lui: lo scarpasoun, da gustare a tutte le ore, anche per una buona causa. Il ricavato infatti sarà devoluto all'Istituto ricerche farmacologiche Mario Negri.

Sagra dello scarpasoun. Dalla pagine facebook dellevento rid

                                                                       Sagra dello scarpasoun immagine tratta dalla pagine facebook dell'evento

IL NOME E LA STORIA DELLO SCARPASOUN.

Ma qual è stato il passato dello scarpasoun, prima che diventasse "famoso"? E come lo cucinavano le nostre nonne?
La storia del nostro erbazzone parte da lontano e prende forma nelle accoglienti cucine di un tempo, quelle con la stufa, spesso la sola della casa, un tavolo di legno massiccio e le rezdore con il grembiule, indaffarate ai fornelli. E' la storia di una cultura rurale e genuina, di un prodotto nato povero, ma che si è arricchito di generazione in generazione, attraverso preziose ricette che sono passate di madre in figlia, per poi entrare nel nuovo millennio quale piatto ricco e prelibato.
Certo il suo nome dialettale non gli rende giustizia, poiché scarpe e cibo difficilmente sono termini affiancabili, ma c'è una spiegazione: le umili famiglie contadine infatti, per preparare l'impasto dell'erbazzone utilizzavano non solo la parte morbida e verde delle bietole, colte nei campi a partire dal mese di giugno, ma anche il fusto bianco, chiamata "la scarpa" della pianta. Da qui "scarpasoun".

LA RICETTA DELLA NONNA.

La sua preparazione non richiede tanto tempo e nemmeno eccessive abilità in cucina. Ricetta della nonna alla mano, leggiamo che una volta pulite le bietole dalla terra e tagliati i gambi bianchi, che vanno inseriti nell'impasto, perché danno più morbidezza all'erbazzone, si lavano, si strizzano e si tagliano con la mezzaluna. Una volta tagliate, le bietole andranno messe in una teglia assieme a cipolla, aglio, sale e prezzemolo, facendo rosolare il tutto a fuoco lento; mentre in un tegamino a parte vanno fatti soffriggere lardo e pane grattugiato che, una volta raffreddati, si uniscono al precedente composto. Infine, si aggiunge al tutto uovo e Parmigiano Reggiano a volontà.
Anche la "fuieda" è abbastanza veloce da preparare: su un tagliere si impasta la farina con sale, acqua gassata e un po' di latte; poi si stende con il matterello in modo da rendere la pasta abbastanza sottile, e la si sistema in un tegame. E' il momento di versare il contenuto verde nello stampo per poi ricoprirlo con un altro pezzo di sfoglia. Si bucherella la parte superiore dell'erbazzone con una forchetta, qualche fiocco di lardo e il vostro scarpasoun sarà pronto da infornare.

Libri di ricette rid

UN INGREDIENTE PUO' FARE LA DIFFERENZA.

C'è un ingrediente speciale che qualifica e distingue il classico erbazzone "cittadino" da quello "montanaro": il riso, che arricchisce il tradizionale scarpasoun di note più dolci e delicate.
Casina, Carpineti, Castelnovo ne' Monti, Felina sono soprattuto queste le valli che per prime hanno visto arrivare sulle loro tavole l'erbazzone direttamente dalla pianura. A condurlo fin sul nostro Appennino sono state proprio loro, le mondine, che per consuetudine avevano il diritto di portare a casa un chilo di riso per ogni giornata di duro lavoro. Così questo ingrediente veniva inserito anche nell'impasto dello scarpasoun, dando vita a una deliziosa variante della vera ricetta.

LA FESTA DI CARPINETI.

All'erbazzone montanaro e al suo "ingrediente segreto" è stata dedicata anche una festa ad hoc, che si svolge ogni anno verso la metà di luglio dal nome: "Lo Scarpazzone in forma", organizzata dall'associazione Carpineti da vivere. Un altro modo per continuare a gustare e tramandare alle nuove generazioni il sapore vero di una tradizione culinaria unica.

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La Cucina Industriale di Albinea ospita la prima lezione di "paneterapia" -

Reggio Emilia, 22 maggio 2014 -

I Panificatori di CNA Alimentare in collaborazione con CNA Impresa Donna organizzano lunedì 26 maggio dalle 17.30 alle 19.30 un incontro di "paneterapia" nella Cucina Industriale di Albinea, presso il Parco Lavezza in Via Caduti della Libertà.

Un'idea nata dalla volontà di riscoprire antichi gesti e tradizioni che rischiano di andare perduti tra take away e fast food. L'eccellenza dei prodotti alimentari della nostra provincia deve tutto agli "artigiani del cibo" che con maestria e sapienza mantengono vivi i valori e i sapori della cucina italiana. Il pane è l'alimento base della nostra tradizione e la sua riscoperta è anche un'ottima opportunità di socializzazione e di condividere un'esperienza stimolante.

"Ringraziamo i nostri panificatori per la loro disponibilità – commentano la Presidente CNA Alimentare Laisa Rinaldi e la Presidente CNA Impresa Donna Paola Ligabue – che renderà possibile apprendere alcuni segreti dell'arte della panificazione e favorire importanti momenti di aggregazione tra gli Associati. Un bel modo per vivere l'Associazione e sfruttare le sinergie tra le diverse professionalità".

Per prenotazioni Rif. Fosca Bonaretti, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 0522/356350.

(Fonte: ufficio stampa CNA Reggio Emilia)

Ristoranti, pizzerie, bar, forni e gelaterie del centro città daranno vita alla tradizionale maratona del gusto tra specialità emiliane e non...

Modena 22 maggio 2014 –

Anche quest'anno Modenamoremio, società di promozione del Centro Storico di Modena, organizza la maratona del gusto più apprezzata ed amata da modenesi e non. A partire dalle ore 18.30 in piazza della Pomposa, prende il via l'undicesima edizione di Stuzzicagente.

A partire da venerdì 23 maggio, i ticket verranno posti in vendita presso Dischinpiazza in Piazza Mazzini 35 e l'ufficio di Modenamoremio in via Scudari 12. Importante novità di quest'anno: i biglietti saranno acquistabili anche on line sul rinnovato sito www.modenamoremio.it

Per chi acquisterà il proprio menù in prevendita il costo sarà di 13,50 euro, mentre durante la giornata di domenica 8 giugno i biglietti rimasti invenduti saranno in vendita a 15 euro (a partire dalle ore 17.30 presso il gazebo Modenamoremio in piazza Pomposa).

Dopo dodici anni, il percorso enogastronomico più gustoso di Modena e provincia sembra non accusare i segni del tempo, capace di reinventarsi e coinvolgere nuove zone ed esercenti: oltre alla zona Pomposa, Taglio e Berengario anche quest'anno ci saranno i suggestivi scorci del Borgo Sant'Eufemia a fare da sfondo alla manifestazione. La ricetta di questo intramontabile successo, è composta da pochi ingredienti sapientemente miscelati tra loro: alta qualità del cibo, garantita dalla passione dei cuochi, e buona compagnia abbinata a una sana e piacevole passeggiata nel nostro centro storico.

Stuzzicagente è anche una competizione tra gli esercenti: infatti, al termine della degustazione, i partecipanti potranno votare l'esercente preferito premiandone la qualità del cibo, l'eccellenza del servizio e la simpatia, decretando così il miglior ristoratore di Stuzzicagente 2014. Quest'anno in più chi compilerà la propria scheda di valutazione potrà vincere due biglietti omaggio per l'edizione autunnale di Stuzzicagente, che si svolgerà domenica 5 ottobre.

La qualità, bandiera inconfondibile di Stuzzicagente, è tutelata anche grazie i Consorzi di Tutela e Produzione delle eccellenze eno-gastronomiche del territorio, partner dell'iniziativa. Tra questi il Consorzio di Tutela dell'Aceto balsamico tradizionale di Modena e il Consorzio del Parmigiano-Reggiano, che insieme a Casa Modena, mettono a disposizione i premi per i quattro migliori ristoratori.
Un ringraziamento particolare per il sostegno va a Banco San Geminiano e San Prospero, Camera di Commercio di Modena, e alle quattro Associazioni di Categoria del territorio Ascom-Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam.

La manifestazione, organizzata da Modenamoremio con il patrocinio del Comune di Modena, è realizzata anche grazie alla collaborazione con Cleto Chiarli.

In allegato i pieghevoli scaricabili

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio www.modenamoremio.it Tel. 059212714)

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Ristoranti, pizzerie, bar, forni e gelaterie del centro città daranno vita alla tradizionale maratona del gusto tra specialità emiliane e non...

Modena 21 maggio 2014 –

Anche quest'anno Modenamoremio, società di promozione del Centro Storico di Modena, organizza la maratona del gusto più apprezzata ed amata da modenesi e non. A partire dalle ore 18.30 in piazza della Pomposa, prende il via l'undicesima edizione di Stuzzicagente.

A partire da venerdì 23 maggio, i ticket verranno posti in vendita presso Dischinpiazza in Piazza Mazzini 35 e l'ufficio di Modenamoremio in via Scudari 12. Importante novità di quest'anno: i biglietti saranno acquistabili anche on line sul rinnovato sito www.modenamoremio.it

Per chi acquisterà il proprio menù in prevendita il costo sarà di 13,50 euro, mentre durante la giornata di domenica 8 giugno i biglietti rimasti invenduti saranno in vendita a 15 euro (a partire dalle ore 17.30 presso il gazebo Modenamoremio in piazza Pomposa).

Dopo dodici anni, il percorso enogastronomico più gustoso di Modena e provincia sembra non accusare i segni del tempo, capace di reinventarsi e coinvolgere nuove zone ed esercenti: oltre alla zona Pomposa, Taglio e Berengario anche quest'anno ci saranno i suggestivi scorci del Borgo Sant'Eufemia a fare da sfondo alla manifestazione. La ricetta di questo intramontabile successo, è composta da pochi ingredienti sapientemente miscelati tra loro: alta qualità del cibo, garantita dalla passione dei cuochi, e buona compagnia abbinata a una sana e piacevole passeggiata nel nostro centro storico.

Stuzzicagente è anche una competizione tra gli esercenti: infatti, al termine della degustazione, i partecipanti potranno votare l'esercente preferito premiandone la qualità del cibo, l'eccellenza del servizio e la simpatia, decretando così il miglior ristoratore di Stuzzicagente 2014. Quest'anno in più chi compilerà la propria scheda di valutazione potrà vincere due biglietti omaggio per l'edizione autunnale di Stuzzicagente, che si svolgerà domenica 5 ottobre.

La qualità, bandiera inconfondibile di Stuzzicagente, è tutelata anche grazie i Consorzi di Tutela e Produzione delle eccellenze eno-gastronomiche del territorio, partner dell'iniziativa. Tra questi il Consorzio di Tutela dell'Aceto balsamico tradizionale di Modena e il Consorzio del Parmigiano-Reggiano, che insieme a Casa Modena, mettono a disposizione i premi per i quattro migliori ristoratori.
Un ringraziamento particolare per il sostegno va a Banco San Geminiano e San Prospero, Camera di Commercio di Modena, e alle quattro Associazioni di Categoria del territorio Ascom-Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam.

La manifestazione, organizzata da Modenamoremio con il patrocinio del Comune di Modena, è realizzata anche grazie alla collaborazione con Cleto Chiarli.

In allegato i pieghevoli scaricabili

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio www.modenamoremio.it Tel. 059212714)

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Ad "Arte & Gusto" l'enogastronomia di qualità diventa un'abitudine quotidiana. Inaugurazione domani in via Emilia Est 87 dalle ore 18 alle ore 21,30 -

Parma, 20 aprile 2014 -

L'arte culinaria si fa gustosa e ricercata ad "Arte & Gusto". Il nuovo "tempio" dell' enogastronomia italiana per chi ama la buona cucina e il buon vino, apre a Parma giovedì 22 in via Emilia Est 87. Un modello di ospitalità tutto italiano, in cui l' enogastronomia di qualità diventa un'abitudine quotidiana.
Un luogo innovativo, dove la ricetta perfetta si crea aggiungendo alla tradizione, la giusta dose di creatività e innovazione. Armonie di sapori, forme e colori, si uniscono alla maestria di chi è capace di dar vita a piatti unici, belli e gustosi. Ingrediente fondamentale, la ricerca di materie prime di qualità, fondata sul rapporto coi produttori e con la tradizione, per far riscoprire in una nuova luce, il rapporto conviviale di cibo e vino.
La qualità in tavola, diventa così abitudine quotidiana, qualcosa che si può assaporare e apprendere ogni giorno, grazie ai preziosi consigli, che si troveranno anche sul sito www.artegusto.net.

Arte & Gusto
Via Emilia Est, 87 - Parma
Tel. 0521 481 784
Orari di apertura: 08.30 - 01.00
Da Lunedì a Domenica

Sito web: www.artegusto.net
Twitter: @ArtegustoPR
Facebook Fan Page: Arte & Gusto

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Sabato, 24 Maggio 2014 11:08

Sfiziosamente Brunch

Di Chiara Marando – Sabato 24 Maggio 2014

Voi come preferite la colazione?

C’è chi proprio decide di non considerarla, un salto a piè pari verso il pranzo, chi prende solo un caffè, chi si alza prima per gustarsi pane e marmellata, e ancora chi si concede il classico cornetto e cappuccino al bar. Insomma, la nostra colazione tipo, cosiddetta all’italiana, è spesso rivolta al dolce e non tutti amano le varianti salate tanto comuni all’estero. Come si dice in certi casi, però, “tentar non nuoce”.

Già, perché anche gli appassionati del Made in Italy in cucina potrebbero ricredersi sperimentando qualche tocco “ intercontinentale” , come ad esempio un ottimo brunch: un mix gustoso che fonde il pranzo con la colazione, un pasto unico ideale per una domenica rilassante in cui desideriamo coccolare il nostro palato con spuntini dolci e salati, oppure per un incontro originale con gli amici.

Ma quali sono i segreti per un brunch a regola d’arte?

Il primo passo è allestire la scena perfetta per far risaltare le leccornie che cucinerete, pertanto  la  cura dei dettagli e la semplicità della tavola sono due elementi fondamentali. Ricordatevi che state organizzando qualcosa di piacevolmente rustico e qualche fiore per completare il quadro di colori non guasterebbe. Poi passiamo alla scelta ed alla preparazione del menù, un lavoro che vi porterà via un po’ di tempo, quindi rilassatevi e non abbiate fretta, tutto risulterà molto più semplice ed anche saporito.

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Per quanto riguarda il dolce non possono mancare i soffici Pancakes, da gustare con varietà di marmellate e miele, i Muffin, i classici cereali e muesli, le torte casalinghe come quelle per il the oppure le crostate, tanta frutta fresca o macedonia, yogurt, ed infine l’immancabile e ben fornito cestino del pane.

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Ed ora veniamo al salato. La tradizione intercontinentale vuole che si preparino le uova strapazzate con il bacon croccante, un piatto di verdure crude da sgranocchiare tra una chiacchiera e l’altra, le salsicce al cognac, sandwich a volontà, salumi misti, ed ancora toast, sformatini di verdura, sfiziosi salatini e mini quiche magari con pancetta.

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Inutile dire che tutto questo deve essere accompagnato da abbondanti varietà di bevande come the, succhi di frutta, caffè lungo, latte ed, ovviamente, acqua a volontà.

Per farvi venire qualche idea golosa, e l’acquolina in bocca, provate a farvi ispirare da qualche ricetta cliccando qui oppure anche qui

Convinti? Allora, la prossima domenica di che brunch sarete?

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Sabato, 17 Maggio 2014 10:55

Le Colline della Luna: Fattoria con cucina

Di Chiara Marando – Parma 17 Maggio 2014

Pensate ad una vallata verdeggiante che si staglia davanti a voi, ad una fresca brezza che vi accarezza il viso, e ad un silenzio rigenerante. Aggiungete un buon  bicchiere di vino e qualche delizia da assaporare mentre vi godete tutto questo. Una visione bucolica vero? Già, ma assolutamente reale.

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Siamo appena sopra Medesano, a pochi chilometri da Parma, in uno di quei luoghi che sembrano creati appositamente per rimetterti in pace con il mondo, un contatto genuino con la natura. Qui, avvolto da  prati e colline che guardano la città in lontananza, c’è un piccolo e grazioso agriturismo: Le Colline della Luna. Una realtà a conduzione famigliare partita nel 2005, quando Jacopo Busi ha deciso di aprire l’azienda agricola supportato dal fratello Rocco, concentrandosi sull’allevamento di maiali neri, api e sulla coltivazione di alberi da frutto, vigneti e ulivi, una rarità per il territorio. L’agriturismo, o meglio “la fattoria con cucina”, come amano definirla, è stata una conseguenza quasi naturale frutto del desiderio di Rocco, che gestisce l’attività con sua moglie Sara.

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Pochi piatti accuratamente preparati con i prodotti di stagione rigorosamente a Km0, ed una selezione di bontà locali coltivate in loco oppure provenienti da fidate aziende agricole vicine. Provate ad assaggiare le verdure dell’orto nella sfiziosa giardiniera casalinga, nelle torte salate, gratinate al forno e ripiene, oppure proposte in vellutate cremose come quelle di zucca o zucchine.

Gli amanti dei primi piatti non dovranno perdersi i Tagliolini al farro conditi con un delicato ma saporito ragù oppure con ricotta e salvia, e ancora i Tortelli nelle due varianti con ripieno di borragine e di spalla cotta di maiale nero, una vera e propria ghiottoneria. Già, perché il maiale nero qui è una specialità utilizzata per secondi come il Gulash servito con crostini caldi e burro fuso, dal gusto intenso e corposo, Arrosti da accompagnare con le verdure, e i più leggeri Straccetti con rucola selvatica.

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Se poi, volete concedervi una degustazione golosa sul prato, allora coccolatevi con i profumati  salumi di maiale nero da assaporare con il pane fatto in casa,  i formaggi misti esaltati dal miele casalingo o da salse come quella di pere e senape, ed infine con una bottiglia di buon vino firmato “Le colline della Luna”. Artefice di queste squisitezze è Rocco, ma la vera specialista dei dolci è Sara. Sue sono le golose crostate e le marmellate , per non parlare del Salame di Cioccolato, una ricetta antica diventata un vero cavallo di battaglia mangereccio.

 

Azienda Agricola Le Colline della Luna

Strada Campanara, 32,

43014 Medesano Parma
Tel. 328 963 6693

www.lecollinedellaluna.it

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Abbinare il Nocino, Sassolino e liquore Caffè con un piatto tipico italiano, francese, inglese, cinese o giapponese.

 

Modena, 15 maggio 2014


È una sfida nuova quella in cui si sono cimentati gli allievi della Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni che hanno partecipato al concorso per aggiudicarsi tre borse di studio da 500 euro ciascuna offerte da Il Mallo, azienda di Pozza di Maranello che produce liquori. Alla prima edizione di questo concorso hanno partecipato i 71 allievi del quarto anno di specializzazione; sono stati scelti come finalisti due allievi di sala-bar, sei di cucina e tre di pasticceria. Ieri - mercoledì 14 maggio – si è svolta la finale; gli allievi selezionati hanno presentato i progetti, preparato e servito il pranzo nel ristorante didattico della Scuola Alberghiera di Serramazzoni. La giuria, formata dalla titolare dell'azienda Il Mallo Giovanna Freno, il barman e giornalista Luca Bonacini, il sommelier e proprietario del ristorante Taverna Napoleone Giuseppe Meschiari e il direttore della Scuola Alberghiera di Serramazzoni Giuseppe Schipano, ha proclamato vincitori Domenico Maglione (allievo cucina), Michelle Biagini (pasticceria) e Deborah Bedini (sala-bar).

 

(Fonte: Scuola Alberghiera Serramazzoni)

Martedì 13 maggio 2014, all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), “Cicchibio Cucina e Poesia”, un corso per muoversi tra i fornelli e i versi dell’autore del Decameron -

 

Parma, 12 maggio 2014 -

 

In una famosissima novella, Giovanni Boccaccio racconta di Chicchibio, l’astuto cuoco di messer Currado, che regala una coscia di gru alla propria amata. Il corso “Chicchibio  Cucina e Poesia” è un percorso emozionale itinerante che coinvolge gli chef stellati dell’Emilia Romagna per diffondere la cultura  della nutrizione ad alti livelli, offrendo informazioni di eccellenza sulle  tecniche ma anche sul patrimonio gastronomico che il territorio ha costruito negli anni. Di fatto, si parla di cucinare insieme, imparando dalla più alta scuola italiana, fianco a fianco con gli chef che portano il nome del cibo nostrano in giro per il mondo.   

Martedì 13 maggio 2014, presso l'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) , lo chef Massimo Spigaroli, padrone di casa, sarà il docente d’eccezione dell’appuntamento intitolato "In Terra Verdiana", con protagonista assoluto  l'orto botanico del  castello, dove si vedono i cuochi uscire dalla cucina per raccogliere le insalate, carote ed erbe aromatiche un’ora prima del servizio.

Chicchibio  è aperto  a tutti coloro che, come amanti del cibo, della cucina e semplicemente appassionati, vorranno partecipare alle lezioni affiancati dai più grandi chef italiani partendo dall’Emilia Romagna.

 

Per informazioni: Relais Antica Corte Pallavicina 

Strada del Palazzo Due Torri 3

43010 Polesine Parmense (PR)

Tel. 0524.936539

www.acpallavicina.com/relais

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(Fonte: Ufficio stampa Ella Studio di Carla Soffritti e C.)

 

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