Piacenza, 20 settembre 2013
Torna l'appuntamento con la rassegna "Cineclub – Grandi film su grande schermo", frutto della consolidata collaborazione tra Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza, Fondazione Cineteca Italiana e Multisala Iris 2000. L'iniziativa, che si tiene senza interruzioni da oltre dieci anni, è ormai diventata un appuntamento culturale importante per la città, a cui viene offerta l'opportunità di scoprire un cinema diverso, rappresentato da opere filmiche che, a dispetto della loro qualità, rimangono escluse dai circuiti commerciali della distribuzione italiana e quindi di fatto invisibili. Dieci gli appuntamenti in programma nella presente edizione, che sarà inaugurata da un evento speciale: un concerto dal vivo dedicato a Federico Fellini, scomparso il 31 ottobre 1993. Nel ventennale della scomparsa del grande maestro la Cineteca Italiana ha infatti pubbicato un CD dal titolo Antonio Zambrini Plays Nino Rota con le più celebri colonne sonore cinematografiche firmate da Rota riarrangiate in chiave jazz da Antonio Zambrini, fra le quali gli immortali brani scritti dal musicista di fiducia di Fellini per 8 ½, La dolce vita, I vitelloni, La strada. Sabato 22 settembre alle h 18.00 presso l'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Antonio Zambrini (pianoforte), accompagnato da Antonio Fusco (batteria) e Andrea Dibiase (contrabbasso), eseguirà dal vivo le musiche di Rota per Fellini, reinventando i grandi temi indissolubilmente legati alle immagini felliniane.
Le altre 9 proposte in calendario riguardano altrettanti film - tutti presentati in anteprima e mai distribuiti in Italia - divisi in tre percorsi tematici: "Conosci te stesso: meditazione, ricerca, spiritualità, India"; "Biografie d'artista"; "Cinema di montagna e di avventura". Tre percorsi a nostro avviso strettamente legati in quanto capaci, attraverso le storie raccontate e i loro formidabili protagonisti, di condurci in luoghi fisici e mentali dell'esistenza ben lontani dalle nostre esperienze quotidiane, di rivalutare un concetto di realtà troppo spesso ridotto a semplice riproduzione e conferma del consueto, di arrivare a toccare quell'idea di verità profonda, estatica, che solo l'arte e il pensiero rendono accessibile.
Ad arricchire l'offerta, la presenza in occasione di alcune proiezioni di esperti e professionisti che interverranno per introdurre al pubblico la visione dei film. Martedì 1 ottobre il Ven. Ghesce Lobsang Tenkyong, monaco tibetano residente a Caorso introdurrà al pubblico la proiezione del film Bokar Rimpoché.
Il film Patabang, una storia degli anni '70 verrà invece introdotto dal regista Andrea Frigerio.
Nel corso della rassegna sono previsti altri interventi da parte di alcuni rappresentanti di realtà ed associazioni cittadine, quali il CAI Piacenza, il Centro Yoga Anahata, l'Ordine degli Architetti.
Evento speciale-Concerto Antonio Zambrini Plays Nino Rota:
Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Via S.Eufemia 12 (PC)
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Proiezioni: ore 21.00, IRIS 2000 MULTISALA, C.so Vittorio Emanuele 49 (PC)
Ingresso: € 6. Over 65 e studenti: € 5. Info: 0523.334175
Il calendario della manifestazione:
Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (Via S.Eufemia 12)
Domenica 22 settembre h 18.00 – Ingresso libero
EVENTO SPECIALE-CONCERTO
ANTONIO ZAMBRINI PLAYS NINO ROTA
Il trio di musicisti Antonio Zambrini (pianoforte), Andrea Di Biase (contrabbasso), Antonio Fusco (Batteria) in un concerto live dedicato a Federico Fellini nei vent'anni dalla scomparsa. Saranno eseguite le musiche contenute nel CD dal titolo Antonio Zambrini Plays Nino Rota pubblicato dalla Cineteca Italiana di Milano e che raccoglie le più celebri colonne sonore cinematografiche firmate da Rota riarrangiate in chiave jazz, fra le quali gli immortali brani scritti dal musicista di fiducia di Fellini per 8 ½, La dolce vita, I vitelloni, La strada.
Martedì 1 ottobre h 21.00
BOKAR RIMPOCHÉ (ANTEPRIMA)
R. e fot.: Guy Maezelle. Int.: Bokar Rimpoché. Francia, 2006, col. 57', v.o. sott. it.
Riconosciuto come uno dei grandi maestri del buddismo tibetano, Bokar Rimpoché ha dedicato la sua esistenza alla meditazione. Figlio spirituale di Kalou Rimpoché, maestro di meditazione del 16. Karmapa e assai vicino al Dalai Lama, Bokar Rimpoché è stato l'erede e il rappresennate di una conoscenza ancestrale trasmessa di generazione in generazione, la cui saggezza ci apre ancora oggi a una riflessione unica sul senso della vita, dell'amore e della morte. Attraverso un grande viaggio nel cuore dell'India himalayana, questo film ci invita a scoprire la vita quotidiana di un vero maestro sprituale.
Martedì 8 ottobre h 21.00
MESSNER – DER FILM (ANTEPRIMA)
R.: Andreas Nickel, Germania, 2012, 104', v.o. sott. it.
Reinhold Messner è uno degli alpinisti più famosi della storia. L'ambizione e il desiderio di superare i limiti del possibile e il continuo miglioramento della resistenza umana sono i suoi tratti distintivi. Il film racconta la sua straordinaria vita attraverso interviste con Messner stesso e con coloro che hanno incrociato la sua strada. Alcune scene di scalata sono state rifilmate sugli itinerari originali nelle Dolomiti, sulla parete nord del Droites nel massiccio del Monte Bianco, sul Monte Everest e in Groenlandia.
Martedì 15 ottobre h 21.00
BACON'S ARENA (ANTEPRIMA)
R.: Adam Low. Musica: Brian Eno. Int.: Francis Bacon, Peter Beard, Paul Danquah, Daniel Farson, David Sylvester. GB, 2006, col., 95', v.o. sott. it.
Un documentario dedicato al grande pittore irlandese Francis Bacon. Attraverso testimonianze, rari filmati d'archivio, interviste allo stesso Bacon, il film ricostruisce il percorso esistenziale e artistico di un genio del '900 che nella "scarnificazione" dei volti e nella deformazione dei corpi ha trovato la sua sublime grandezza, e nella ricerca spasmodica e mai accomodante della più nascosta intimità delle persone ha codificato il suo virtuosismo pittorico.
Martedì 22 ottobre h 21.00
SȃDHU – IL CERCATORE DELLA VERITÀ (ANTEPRIMA)
R. e fot.: Gaël Métroz. Int.: Suraj Baba e autentici pellegrini del Kumha Mela. Svizzera, 2012, col., 85', v.o. sott. it.
«È stato a Gangotri, alle sorgenti del Gange, a 3.000 metri di altezza, nella catena dell'Himalaja, che ho incontrato Suraj Baba. Da otto anni questo "sȃdhu" (uomo santo hindù) viveva lì, di yoga e di meditazione. Nel corso delle settimane successive ho vissuto nella grotta vicina alla sua e dopo qualche mese sono diventato suo amico. Il primo dopo otto anni. Alla fine abbiamo deciso di andare in pellegrinaggio a Allahabad per partecipare al Kumbha Mela, l'evento che ogni dodici anni riunisce più di settanta milioni di pellegrini
Martedì 29 ottobre h 21.00
PATABANG, UNA STORIA DEGLI ANNI '70 (ANTEPRIMA)
R.: Andrea Frigerio. Italia,2013, 42'.
Patabang è una via, una valle, uno stile di vita. Patabang è la storia di un gruppo di giovani che alla fine degli anni '70 ha cambiato le regole del gioco e iniziato un nuovo modo di fare alpinismo. Dalle voci di Jacopo Merizzi e Paolo Masa, il racconto dell'avventurosa scoperta della mitica Val di Mello.
Martedì 5 novembre h 21.00
UNFINISHED SPACES (ANTEPRIMA)
R.: Alysa Nahmias, Benjamin Murray. Cuba / Stati Uniti, 2011, 86', v.o. sott. it.
Nel 1961 Fidel Castro e Che Guevara commissionarono a tre giovani architetti la creazione all'Havana delle Cuba's National Art Schools. Ma il progetto di quella che avrebbe dovuto essere "la più bella scuola d'arti del mondo" non è mai stato ultimato. Il film ricostruisce le alterne vicende della scuola, arrivando fino ai giorni nostri, con il suo riconoscimento come capolavoro architettonico del periodo della rivoluzione e l'invito del governo cubano ai tre ideatori a completarlo.
Martedì 12 novembre h 21.00
VILLAGE AT THE END OF THE WORLD (ANTEPRIMA)
R.: Sarah Gavron. Fot.: David Katznelson. Int.: gli abitanti di Niaqornat. Danim./UK, 2012, col., 80', v.o. sott. it.
Girato nell'arco di un anno nel nord della Groenlandia, il film ci porta a Niaqornat, un remoto villaggio con più cani che persone. La narrazione è incentrata su quattro dei 59 abitanti dell'insediamento: Lars, l'unico adolescente; Karl, il cacciatore che non ha mai saputo che Lars è suo figlio; Ilanngauq, il forestiero che si è trasferito a Niaqornat dopo aver conosciuto la moglie on-line; e Annie, l'anziana che ricorda ancora i tempi in cui le lampade erano alimentate con grasso di foca. In questo racconto dal vero scopriamo come il futuro sociale, economico ed ecologico di questa comunità ai confini del mondo sia più fragile del carattere dei suoi abitanti.
Martedì 19 novembre h 21.00
MICHAEL H. PROFESSION: DIRECTOR (ANTEPRIMA)
R.: Yves Montmayeur. Int.: Michael Haneke, Jean-Luois Trintignant; Emmanuelle Riva, Juliette Binoche, Daniel Auteil, Isabelle Huppert. Austria/Francia, 2013, col., 90', v .o. sott. It.
Un documentario che ci conduce "dietro lo specchio" di Michael Haneke, che svela il suo approccio morale e filosofico al cinema. Viaggiando con lui per 10 anni in giro per l'Europa, il regista Yves Montmayeur si è avvicinato all'uomo e all'artista Hanekei. Attraverso le immagini e i set dei suoi film principali, le sue stesse dichiarazioni e le testimonianze dei formidabili attori che ne hanno incrociato la strada – da Isabelle Huppert, Juliette Binoche e Susanne Lothar a Jean-Louis Trintignant ed Emmanuelle Riva – il film compone un ritratto senza filtri del grande autore che meglio di chiunque altro sa come denunciare le scorie che avvelenano la società occidentale contemporanea. Ma poi ciò che emerge è anche l'intimità di Haneke: un uomo imprigionato dalla solitudine, preda dell'ansia esistenziale, dei dubbi sulla condizione umana.
Martedì 26 novembre h 21.00
MANDALA (ANTEPRIMA)
R. e fot.: Christoph Hübner. Int.: Lopen Ugyen Dorgji, Lopen Namgay Wangchuk, Lopen Sonam Tobgay, Lopen Phurba. Germania, 2012, col., 70', v.o. sott. it.
Sei monaci buddisti del Bhutan sono arrivati alla Jahrhunderthalle di Bochum per creare uno straordinario mandala tradizionale fatto di sabbia e ritenuto il più grande del mondo con i suoi 5x5 mt. Lavorando da mattina a sera per dieci giorni, hanno prodotto un "chakrasamvara mandala" dei più svariati e brillanti colori, con immagini di divinità, palazzi, fiori, spiriti, animali e simboli di sorprendente finezza. Alla fine il lavoro è stato distrutto nel corso di una cerimonia rituale, e la sabbia raccolta è stata versata la notte seguente nel fiume perché tornasse nel ciclo della natura. A tratti un monaco spiega qualcosa dell'azione, senza mai alcun commento di altri. Così il film diventa una sorta di meditazione visuale.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)