Editoriale: - "Tutta colpa di Alfredo" - Lattiero caseari. Prosegue la risalita del Parmigiano Reggiano. Burro in fase calante. - Pomodoro - i dati di inizio campagna. In calo le superfici - Cereali e dintorni. USA e Cina cercano nuove reazioni commerciali. - UE: previsioni di lieve crescita per la produzione di carne bovina -
SOMMARIO Anno 17 - n° 29 22 luglio 2018
1.1 editoriale
"Tutta colpa di Alfredo"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Prosegue la risalita del Parmigiano Reggiano. Burro in fase calante.
3.1 norme e tributi La sospensione del processo tributario
3.2 pomodoro Pomodoro - i dati di inizio campagna. In calo le superfici
4.1 ambiente BONIFICA PARMENSE: IN 45 GIORNI REALIZZATO IL NUOVO POZZO DEL TORRANO
5.1 vino eventi La Grande Festa del Vino 11^ edizione 22 - 23 Settembre 2018 | Vini da 19 Paesi del Mondo
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Usa e Cina potrebbero raggiungere un accordo a breve.
7.1 PO grande MAB UNESCO "PO Grande" - il MAB UNESCO sempre più vicino
7.2 agricoltura ferrara Agricoltura Ferrara. Partecipanza agraria Cento, Pettazzoni (M5s): "quando nuove elezioni?""
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USA e Cina cercano nuove reazioni commerciali.
9.1 carne bovina UE: previsioni di lieve crescita per la produzione di carne bovina
10.1 Crisi Ferrarini Crisi Ferrarini. Ultima chance il 2 agosto al tavolo governativo
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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Il mercato, per quanto riguarda il comparto soya, sembra proprio sul fondo; quello che non hanno ritirato gli acquirenti Cinesi è stato acquistato da altri stati che hanno approfittato del netto ribasso registrato dal comparto. Gli Usa cercano accordi commerciali con altri partner, così come sta facendo la Cina stessa.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 20 luglio 2018 -
L'attenzione, oltre alla soia, deve essere orientata anche al comparto grano che, quando s'infiammerà, sarà da traino per tutto il mercato:
"Le notizie in giro per il mondo non sono positive: pertanto, l'Euronext/Matif si è apprezzato del 1% ieri (il settembre è passato da 184 del 9/7 a 188 di ieri) e il grano francese vale euro 190 contro 184 del 9/7. Anche il grano 12,5 proteine dal Mar Nero per il settembre è passato da dollari 205 del 3/7 a 215 di ieri " (Pellati).
Il telematico delle 8,40 di venerdi 20 luglio registrava aumenti in tutti i comparti.
La situazione di mercato è abbastanza in stallo per il comparto soya e chi fosse nelle necessità di effettuare ricoperture valuti sui propri costi di trasformazione anziché ipotizzare altri ribassi che, al momento, sono improbabili. Da porre attenzione, ovviamente, alle oscillazioni del tasso di cambio €-Dollaro.
Nel mercato interno: mais in lieve calo, pressato come è dalla grande quantità di grano declassato ad uso foraggero e dalla prossima campagna ormai vicina, orzo carissimo si cerca merce pesante che ormai supera i 200€ tonnellata, grano nella peggiore condizioni ipotizzabili tra qualità e prezzo resta nel limbo della confusione.
Proteici più tenuti sia sul caricabile che sul medio-lungo termine. Le quotazioni di giovedi 19/7/18: le più aggressive erano al porto di Venezia: caricabile 351€ tonn. per la 44% e 361€ per la proteica, un € in meno sino a dicembre 18 mentre il 2019 veniva proposto a 332€ e 342€. Girasole proteico 240€ caricabile, Farina di Colza tra i 245€ e i 250€ in base ai luoghi di carico e di produzione, scarseggia il Panello di lino. La farina di soya convenzionale ogm free veniva proposta a 380€ partenza luoghi di produzione da ottobre 18 a settembre 19. Cereali: il grano al porto 190€ tonn caricabile, merce molto bella. Il mais caricabile, sia a Ravenna che Venezia, 180€ mentre per il nuovo raccolto da novembre 18 a marzo 19 177€ e sino a giugno a 179€ stessi valori anche sugli stessi periodi 2018-2020.
Per il settore delle bioenergie, la crusca è sempre sulla rampa di lancio se dovessero ripartire le esportazioni di pellet, che al momento sta frenando la salita della farina. Scarseggiano vari prodotti e il mais tossinato non solo è introvabile ma proibitivo nel prezzo (175€ reso zona mantova).
Attenzione alle difficoltà solite del mese di agosto dovute essenzialmente a: carenza di mezzi e personale, divieti di circolazione, chiusure di fabbriche e silos che già stanno creando problemi su alcune merci di derivazione agroindustriale.
Indicatori internazionali 20 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1688 punti, il petrolio è a 68-70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16555
@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Roma, 13 luglio 2018 - Produzione di carne bovina dovrebbe segnare un lieve incremento (+0,5%) nel 2018 grazie alle macellazioni di capi più pesanti e di giovani femmine non riutilizzate per la rimonta nella filiera del latte. Questo il quadro che emerge dalle analisi della Commissione europea sulla situazione dei mercati agricoli nell'estate 2018 per quanto riguarda la carne bovina. Gli ultimi dati (dicembre 2017) sulle consistenze bovine confermano la lieve contrazione (-1%) della mandria europea nel 2017. La decrescita della mandria è interamente da ascriversi ai vecchi paesi EU (EU-15), mentre sono ancora in espansione nella maggior parte dei 13 nuovi Paesi EU (EU-N13).
I dati analizzati dalla DG Agricoltura della Commissione nel report evidenziano che la mandria da latte si è ridotta di circa l'1%, in seguito alla ristrutturazione degli allevamenti in alcuni Paesi Membri, soprattutto Paesi Bassi. La mandria da carne resta invece stabile, malgrado le flessioni in Francia, Belgio e Irlanda.
A fronte della riduzione della mandria nel 2017, la produzione netta di carne bovina nel primo trimestre 2018 cresce del 2% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. La produzione cresce sia nell'UE-15 (+1,7%) che nell'EU-N13 (+4,8%). La gran parte dell'incremento di capi macellati è da attribuire al maggior numero di vitelloni e manze; accompagnato anche da un generalizzato aumento del peso medio dei capi macellati.
Le macellazioni di vitelli e vitelle restano modeste. Il legame tra il mercato del latte e quello della carne resta molto stretto tanto che i due terzi della produzione di carne bovina deriva da mandria da latte. Una buona parte dell'offerta attuale è infatti rappresentata da giovani femmine non riutilizzate per la rimonta nel circuito della produzione del latte. Conseguentemente si prevede per il 2018 un lieve incremento (+ 0,5%) della produzione di carne. Nello specifico si ipotizza che l'incremento di produzione in alcuni paesi con ruolo consolidato nella produzione di carne come Italia, Francia, UK e Austria, affiancata da quella in paesi dell'est Europa (soprattutto Polonia) potrà compensare le contrazioni in altri Stati Membri (Paesi Bassi, Romania, Germania, Belgio).
Secondo i dati della Commissione, le esportazioni di bovini vivi nel primo quadrimestre 2018 sono aumentate del 13% rispetto all'analogo periodo del 2017.
I Paesi chiave sono sempre concentrati nell'area del Mediterraneo. La Turchia, nel 2017, ha assorbito da sola un terzo delle esportazioni di animali vivi e rimane nel primo frangente del 2018 il principale cliente dell'Ue. Le esportazioni di carni bovine crescono oltre che verso la Turchia anche verso Israele, ma si riducono in maniera evidente verso Hong Kong (-7%) e soprattutto verso Bosnia ed Erzegovina (-17%), pur rimanendo questi tra i primi tre clienti europei. Intanto i maggiori produttori mondiali (Brasile, U.S. e Argentina) stanno incrementando le esportazioni, rifornendo anche quelli che erano mercati tradizionali europei (Hong Kong, Svizzera e Filippine). Le previsioni di export per il 2018 in ambito europeo sono quindi - secondo i dati della Commissione - per una flessione del 6% con possibilità di miglioramento derivanti solo dall'evolversi degli acquisti da parte di Turchia e Israele.
La flessione delle importazioni registrata nel 2017 subisce invece una battuta d'arresto nel primo quadrimestre 2018. Le importazioni in questo primo periodo dell'anno sono anzi in notevole incremento, ma si tratta probabilmente solamente di un nuovo sistema di gestione delle quote tariffarie (TRQ) che prevede l'assegnazione per ordine di richiesta e comporta quindi una concentrazione degli invii nella prima parte dell'anno. Secondo quanto riportato dalla Commissione gli incrementi delle importazioni nel 2018 potrebbero attestarsi nel complesso a +8% rispetto al 2017. Principali attori della dinamica espansiva saranno i Paesi del Sud America, favoriti anche dai prezzi in flessione. Le maggiori importazioni comporteranno pressione sull'offerta europea che si tradurrà probabilmente anche in effetti contenitivi dei prezzi medi.
Roma Ismea 13 luglio 2018
Le operazioni di raccolta stanno per concludersi e i prezzi delle materie prime nazionali stanno raggiungendo la quotazione più congrua.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 luglio 2018 -
Le operazioni di raccolta stanno per concludersi e i prezzi delle materie prime nazionali stanno raggiungendo la quotazione più congrua. Si rafforzano le quotazioni del frumento tenero e dell'orzo mentre per il duro si confermano i problemi connessi alla qualità.
Voci positive stanno invece attraversando i continenti e in particolare "Citibank ha sostenuto che ci sarà una rinegoziazione se non addirittura la fine della guerra commerciale tra USA e Cina prima delle elezioni di metà mandato di novembre" inducendo il mercato a reagire di conseguenza: il mercato ha reagito di conseguenza:
Il telematico stamane alle 8,09 registrava aumenti in tutti i comparti.
Sintesi sul mercato interno: mais fermo, orzo carissimo si cerca merce pesante che potrebbe arrivare a superare a breve i 200€ tonnellata, grano nella peggiore delle confusioni qualitative e di prezzo, e il triticale quest'anno rischia di essere un ottimo cereale biscottiero. Proteici più tenuti sia sul caricabile che medio lungo termine (forse giovedì e venerdì scorso si è toccato il fondo del mercato)
Per il settore delle bioenergie la crusca rischia di ripartire, se ripartiranno le esportazioni di pellet che al momento sta frenando la salita della farina.
Attenzione alle difficoltà più ricorrenti nel mese di agosto: carenza di mezzi e personale, divieti di circolazione, chiusure di fabbriche e silos.
Indicatori internazionali 17 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1666 punti, il petrolio è ridisceso a 68,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17112
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Editoriale: - ONG e migranti, qualcosa non torna.- Discesa per il burro e il Grana Padano. Tengono le panne e il Parmigiano. - Listeria nei surgelati, domenica di allerte per il Ministero della salute - Grandinate e fenomeni sempre più estremi. - Cereali penalizzati dal meteo (-20%) -
SOMMARIO Anno 17 - n° 28 15 luglio 2018
1.1 editoriale
ONG e migranti, qualcosa non torna.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Discesa per il burro e il Grana Padano. Tengono le panne e il Parmigiano.
3.1 salute e benessere Listeria nei surgelati, domenica di allerte per il Ministero della salute
3.2 educazione - ONAF Come diventare assaggiatore di Formaggi? L'11 settembre prenderà il via il corso all'ONAF.
4.1 ambiente Presentato a Palazzo Giordani l Contratto di Fiume Parma - Baganza
5.1 ambiente Grandinate e fenomeni sempre più estremi.
5.2 ambiente Rifiuti. A Parma IREN vorrebbe passare da 130 a 190.000 tonnellate. Bertani (M5S) chiede intervento della Giunta Regionale
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora fortemente instabili
7.1 cereali emilia Cereali penalizzati dal meteo (-20%)
7.2 lavoro e voucher Voucher in agricoltura, Cisl: "Altro che dignità, legalizzano caporalato"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Effetto grano sul comparto soia
9.1 ambiente Fenomeni meteo sempre più estremi, dalle ultime grandinate danni importanti soprattutto ai vigneti della pedecollina
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Ormai il problema dazi sembra possa aver dato forse quello che poteva dare. Prezzi accettabili per il mercato al consumo che però spera sempre in valori più bassi
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 luglio 2018 -
Ieri sera stime USDA in fase discendente per il comparto soya e rialziste per il comparto cereali ma alla fine il mercato ha così chiuso:
da ciò si deduce quindi che l'effetto grano ha influenzato anche il comparto soia.
Ormai il problema dazi sembra possa aver dato forse quello che poteva dare, e ieri correvano voci che il Brasile potesse acquistare in Usa per poi trasferire e rivendere alla Cina bypassando il problema impositivo statunitense.
Il telematico di questa mattina (13/7/2018 - 8,30) registra cali contenuti per il comparto soia e mais e aumenti per il grano.
Ieri (12/7) il 2019 veniva proposto a Venezia a 331€ per la farina di soya 44%, e 341€ per la proteica, mentre la farina di soya 44% convenzionale ogm free veniva trattata da ottobre 18 a settembre 19 a 380€ partenza Verona.
Prezzi accettabili per il mercato al consumo che però spera sempre in valori più bassi che difficilmente potranno arrivare. Ciononostante certezze in questo campo non esistono e la valutazione all'acquisto corre sul filo delle ricoperture in base ai consumi e ai valori di trasformazione zootecnica.
Per i cereali sono state fatte ricoperture sul porto di Ravenna novembre 18/giugno 19 e novembre 19/giugno 2020 a 180€. Ben tenuto l'orzo, grano di base è invece nella confusione più totale causa la qualità e il Don e il mercato ha una forbice molto elevata da 165€ arrivo a 185.
Per il settore delle bioenergie forse varrebbe la pena fare un po' di scorta di crusca che potrebbe ben presto riprendere quota. Disponibili anche i residui della lavorazione del mais dolce.
Indicatori internazionali 12 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1632 punti, il petrolio è a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16536
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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La raccolta dei frumenti teneri e duri è ancora in corso nelle zone interne del Centro-Nord. I prezzi sono simili alla chiusura della campagna scorsa relativamente al frumento duro mentre un po' più bassi per il tenero. Continuano a calare mais e soia e l'orzo invece è in aumento.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 09 luglio 2018 -
Venerdì scorso il mercato ha chiuso in forte aumento in quanto sono state effettuate diverse ricoperture. Il mercato era sceso in modo sensibile, di fronte al fatto che le sanzioni fossero in essere. Chi aveva venduto prima ha ben pensato di ricoprirsi con ampi margini di guadagno.
Chiusure di venerdi sera:
Il telematico delle ore 9,10 di lunedi 9/7:
SEMI Lug -6,4 Ago -9,50 Sett -9,0
FARINA Lug -3,3 Ago -2,90 Sett -2,7
OLIO Lug 0 Ago -0,03 Sett 0
GRANO Lug -3,2 Sett - 8,6 Dic -7,4
CORN Lug -3,2 Sett -3,6 Dic -4
La guerra commerciale è appena iniziata, occorrerà attendere la decisione della Cina se ritirerà o stornerà i 3 milioni di tonnellate già prenotati. Questo potrebbe avere influenze sull'Usda di giovedì prossimo, intanto AgriCensus parla di una cancellazione in essere da parte Cinese di 432,000 tonnellate di seme di soya.
Troppo presto per ipotizzare dei prezzi, che comunque saranno più alti di quelli di venerdì, troppo presto anche per fare previsioni. Comunque prima dell'impennata di venerdì solo pochi hanno effettuato ricoperture sul "fondo del mercato".
I giochi sono ancora tutti aperti e intanto in Brasile il seme ha raggiunto gli stessi valori del mercato USA, a conferma di quanto più volte ribadito che i mercati sono un sistema di vasi comunicanti.
Per il settore delle bioenergie potrebbe essere l'ultima occasione per acquistare la crusca prima di una probabile ripartenza.
Indicatori internazionali 09 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1622 punti, il petrolio è a 74,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17651
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venerdi 6 luglio 2018
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Editoriale: - L'ultima zampata di Marchionne? - Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano" - Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!- Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019! - Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou. -
SOMMARIO
Anno 17 - n° 27 08 luglio 2018
1.1 editoriale
L'ultima zampata di Marchionne?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano".
3.1 vino eventi Vinitaly a New York. Vini italiani nel mondo: +4,4% Gli USA restano il primo mercato.
3.2 ambiente - contratto di fiume Il contratto di fiume Parma – Baganza
4.1 sport e natura Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!
5.1 PO - sicurezza degli argini Argini del PO: una priorità per il Paese
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou.
7.1 XTractor - sud africa Xtractor, si conclude la seconda edizione in Sudafrica .
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il giorno dei dazi.
9.1 ambiente Il contratto di fiume Parma – Baganza
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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Meno traumatico del previsto l'apertura dei mercati all'indomani dell'introduzione dei dazi USA / Cina. A una prima flessione ha fatto seguito un rialzo, specie per la soya, che seppur di piccola intensità, ha riacceso una speranza negli operatori.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 luglio 2018 -
La prima giornata dei dazi e il mercato ha chiuso come di seguito:
da notare il sensibile rialzo del grano dovuto a stime che danno produzioni nella UE di 6 milioni di tonnellate in meno rispetto alle previsioni; così anche per Russia/Ucraina/Kazakistan dove il delta negativo arriverebbe a 8 milioni di tonnellate.
Quindi grano in tensione e questo potrebbe risultare da traino per tutte le commodities.
Per il comparto soya, nella primissima mattinata del 6 luglio, il telematico riportava un andamento positivo. Un rialzo non particolarmente sensibile, ma psicologicamente inaspettato.
E' certo che il mercato è sceso molto. Prendendo a riferimento il solo mese di luglio come la farina dal massimo di 406,10 dollari tonnellata è scesa a 328,20 quindi – 19,18%; il seme dal massimo di 1090 centesimi di dollaro per bushel è sceso a 835,40 quindi 23,35%. (quasi quanto i dazi), tenendo poi conto che l'origine Sud America è invece aumentata del 15-20% possiamo dedurne che i mercati si sono quasi livellati. Difficilmente la Cina potrà stornare gli acquisti già fatti o rinunciare a breve al mercato USA e questo porta a ritenere che si sia toccato il fondo.
Troppo presto per ipotizzare dei prezzi.
Per il settore delle bioenergie forse varrebbe la pena di acquistare la crusca che potrebbe ben presto riprendere quota.
Indicatori internazionali 06 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1612 punti, il petrolio è a 72,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17043
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ultima ora - Venerdi 6 luglio 2018
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ll raccolto italiano dei frumenti è entrato ormai nella fase centrale e i listini nazionali iniziano a rilevare i primi prezzi. Imprevedibilità sui mercati internazionali.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 luglio 2018 -
Il frumento tenero a Bologna si è proposto con quotazioni inferiori rispetto alla chiusura della campagna precedente, mentre per il frumento duro, almeno per quanto concerne il Sud, ha registrato prezzi in aumento. Mais e semi di soia ancora in diminuzione.
Sui mercati internazionali l'imprevedìbilità regna sovrana, venerdì i dati USDA avrebbero dovuto essere tendere al rialzo e invece:
Questa mattina (ore 11,45) tutto in discreto rialzo, i motivi più disparati: i dati emessi dalla Commissione Europea sulle produzioni del grano 137 milioni di ton. contro le quasi 142 dell'annata precedente; che unita al dato della Russia e Ucraina con quasi 14 milioni di tonnellate in meno, potrebbe diventare un fattore incendiario; il fatto che il mercato sia sceso quasi quanto prevede l'imposizione dei dazi; i premi aumentati in sud America ma diminuiti nel Nord.
Certo il mercato non può solo scendere e serpeggia una certa inquietudine tra gli operatori a fronte di un mercato che è già quasi sceso della quota dei dazi e all'ipotesi di sussidi agli agricoltori.
I valori odierni ruotano a 354/364 sul disponibile agosto dicembre 352/362 e per il 2019, il primo semestre 346/356 e il secondo a 335/344 partenza porti per trasformarli in un reso occorre valutare da 10 a 15/17 € tonnellata per il Nord Italia.
Indicatori internazionali 02 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1385 punti, il petrolio è a 74,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16582
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