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Sta tagliando un bosco, abbatte un albero sulla linea elettrica si sviluppa un pericoloso incendio boschivo. I Carabinieri Forestali identificano il responsabile.

Parma, 17 aprile 2020. I Carabinieri Forestali della Stazione di Solignano hanno indagato per incendio boschivo colposo un boscaiolo che nel tagliare alcuni alberi ne ha fatto cadere uno sulla linea elettrica, dalla rottura dei cavi si è generato un incendio di problematico spegnimento.

In località Tramonte del comune di Solignano un operatore stava tagliando un bosco quando, a causa dell’imperizia, negligenza e imprudenza un albero è stato fatto cadere su una linea elettrica aerea. Il cavo elettrico che è stato tranciato dalla caduta della pianta ha generato un cortocircuito, con innesco di un pericoloso incendio boschivo.

I Carabinieri forestali della Stazione di Solignano, prontamente intervenuti, dopo le valutazioni del caso e dopo aver raccolto preziose indicazioni anche grazie al Metodo delle Evidenze Fisiche, un protocollo di indagine specifico per la ricerca dei responsabili degli incendi forestali, hanno indagato per incendio boschivo colposo il soggetto, presente sul luogo, che stava tagliando le piante. La pena prevista per questo reato è la reclusione da uno a cinque anni.

Sono in corso approfondimenti per verificare se, alla luce della recentissima normativa sull’emergenza coronavirus, il bosco potesse essere tagliato da chi stava operando. Infatti dal 14 aprile gli operatori del settore forestale (imprese forestali iscritte all’albo regionale e aziende agricole inserite in apposito elenco) possono riprendere le attività, ma ad esempio i tagli boschivi per autoconsumo da parte di privati cittadini possono essere eseguiti solo in presenza di una effettiva situazione di necessità.

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Disposizione che impone di ammalarsi entro le 7.30, accade a Fornovo, Solignano, Berceto e Terenzo.

Se non fosse un atto ufficiale potrebbe sembrare una barzelletta eppure si tratta di una tragicomica realtà, i docenti delle scuole statali di alcuni comuni del Parmense quando si ammalano devono farlo sapere all'amministrazione scolastica entro le 7.30 del mattino, qualora dovessero ammalarsi dopo tale orario non sanno come doversi regolare, come se i malanni avessero un termine orario per potersi manifestare.

Il fatto ancora più curioso ed inspiegabile è che questa disposizione vale solo per gli insegnanti, gli appartenenti alle altre categorie scolastiche: bidelli, impiegati e personale dirigenziale sono evidentemente "liberi" ammalarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte.

La disposizione (che alleghiamo) è stata emessa dalla dottoressa Gloria Cattani, dipendente dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna con qualifica di dirigente scolastico, assegnata in "reggenza" all'Istituto Comprensivo di Fornovo di Taro (Parma) al quale afferiscono le scuole dell'infanzia, primarie e medie che si trovano nei comuni di Fornovo Taro, Solignano, Berceto e Terenzo.

Oltre alla singolare termine orario, la disposizione suggerisce agli stessi docenti di comunicare la loro assenza, ovviamente entro le 7.30, anche inviando messaggi whatsapp o sms ai loro colleghi che coordinano i plessi scolastici, come se fosse normale in una pubblica amministrazione far viaggiare dati sensibili verso utenze telefoniche private. Tutto come se la scuola non avesse un ufficio.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti, precisa: "Abbiamo formalmente invitato l'Ufficio Scolastico regionale ad intervenire ma è passata una settimana e tutto tace, ci spieghino perché i docenti di questi comuni, dove non risultano problemi particolari di assenteismo devono essere trattati in questo modo assurdo, chi è responsabile politico delle azioni dell'amministrazione scolastica se c'è batta un colpo, noi ci riserviamo ulteriori azioni e rivendichiamo sanzioni a carico di chi mette in innegabile imbarazzo l'amministrazione scolastica"

(allegata la disposizione contestata)

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A Valmozzola interrotta la circolazione del traffico. A Terenzo cedimenti strutturali e danni alla rete scolante. Frane a Borgotaro, Solignano, Berceto e Varsi

Parma, 30 Ottobre 2018 – Le incessanti precipitazioni che si sono abbattute le scorse 48 ore nel Parmense restituiscono ora il quadro dei danni. Già dalle prime ore del mattino della giornata di lunedì il Consorzio della Bonifica Parmense ha inviato le proprie maestranze su tutti i comprensori del territorio di Parma e provincia attivando la fase di monitoraggio. Nonostante l'intensa perturbazione la situazione è rimasta sotto controllo in pianura, dove lo stato dei corsi d'acqua maggiori – il Po e il Taronon ha presentato ripercussioni sulla rete artificiale di canalizzazioni consortile tali da attivare alcuno degli impianti di sollevamento acque presenti sul territorio.

Situazione diversa invece in montagna, dove la quantità e l'intensità delle piogge cadute in poche ore hanno fatto registrare alcune criticità idrogeologiche. Come nel Comune di Valmozzola, dove la strada di bonifica Case Nicoli - Testanello è stata interrotta al traffico a causa di una voragine. Cedimenti strutturali si sono registrati anche sulla strada di bonifica Selva Castello - Cà Bouvier – Pozzolo e sulla strada di bonifica Molino Secchione - Ca sana, entrambe nel Comune di Terenzo, con danni alla rete scolante superficiale e viabilità compromessa.

A queste criticità si aggiungono anche quelle registrate sulla strada di bonifica Tiedoli - Barca – Testanello, nel Comune di Borgotaro, per una frana abbattutasi sulla carreggiata; quelle sulla strada di bonifica Sgui - Gherardi – Baghetti, nel Comune di Varsi (cedimento della scarpata di controripa); e quelle nel Comune di Berceto: sulla strada di bonifica per Molino Canone (cedimento scarpata), sulla strada di bonifica Scorza - Case Beccarini e Poggio - Gabrielli - Seghino (danni alla rete scolante superficiale e cedimento della scarpata). Infine il Comune di Solignano, dove la strada di bonifica Case Penetta - Cipelli - Canirossi presenta il cedimento della scarpata.

L'ammontare dei danni è di 60mila euro, i lavori saranno avviati nei prossimi giorni.

FOTO IN COPERTINA - Frana sulla Strada di bonifica Case Nicoli - Testanello a Valmozzola (PR).

Nella Bassa, a Colorno, grazie all'impianto Foce Naviglio e l'utilizzo delle paratie il Consorzio sta aiutando nelle operazioni di allontanamento dei flussi

Parma – 12 Dicembre 2017 – Attività ininterrotta da ieri dei tecnici del Consorzio della Bonifica Parmense impegnati in tutto il comprensorio provinciale per mitigare le ripercussioni causate dall'ondata di maltempo che sta creando alla cittadinanza notevoli disagi in molte aree. Soprattutto in diverse zone montane uomini e mezzi consortili stanno operando al fianco della Protezione Civile e in stretta sinergia con le amministrazioni locali per intervenire sulla gran parte delle arterie viarie di collegamento che presentano criticità di transito veicolare. Sull'Appennino, dalla tarda serata fino all'alba, le temperature precipitano sotto lo zero e il fenomeno del vetro-ghiaccio sull'asfalto rende di difficile percorrenza le strade ed in particolare proprio quelle minori che consentono gli spostamenti dalle frazioni verso i centri urbani dei paesi o verso le provinciali.

Il ripristino delle condizioni di percorribilità delle carreggiate è dunque essenziale per il traffico e le forze del Consorzio della Bonifica, con il supporto costante di alcune imprese locali coinvolte nelle operazioni di messa in sicurezza, stanno svolgendo con continuità attività di rimozione di piante, arbusti e detriti che ostacolano il passaggio.

Molte le vie ancora chiuse ai mezzi nei comuni di Berceto, Solignano e Terenzo mentre la situazione è gradualmente migliorata in Val Taro.
Già dalle prime ore del mattino si è intervenuti a Berceto sulla strada di bonifica Pagazzano-Pietramogolana e sulla Scorza-Case Baccarini. A Terenzo sulla Cazzola-Viola-Il Monte e sulla Selva Castello-Pozzolo. Infine a Solignano sulla Oriano-Campo Moro-Tramonte.
In Val Ceno interventi in corso anche a Varsi, mentre nei restanti centri Bardi, Bore e Varano i problemi rimangono circoscritti.

Nella Bassa l'allerta rimane alta vista la piena che interessa i torrenti. I livelli dei flussi - grazie al telecontrollo idraulico e al personale esperto in loco - sono costantemente monitorati così come eventuali rigonfiamenti di alcuni canali nelle zone più colpite soprattutto a Colorno e aree limitrofe.

Da ieri sono attivi i due impianti di Foce Naviglio a Colorno e Foce Abbeveratoia per la difesa idraulica di una buona parte della città di Parma; e proprio grazie all'impianto idrovoro di foce Naviglio e mediante i movimenti sincronizzati delle paratie e chiaviche i tecnici del Consorzio di Bonifica – sotto le indicazioni del direttore generale Useri –allontanano parte delle acque alluvionali in eccesso contando proprio sulla fitta rete di canalizzazioni che permettono il deflusso. "Il Consorzio di Bonifica Parmense ha attivato già da ieri ogni sua singola competenza in termine di gestione delle acque sul territorio per intervenire nelle aree che ne hanno maggiore necessità in stretta collaborazione con i Sindaci e con la Protezione Civile e così faremo fino alla conclusioni dell'emergenza e delle operazioni di messa in sicurezza" ha commentato il presidente dell'ente Luigi Spinazzi.

Anche i sacchi di sabbia portati per i rinforzi della difesa spondale dell'abitato di Colorno sono stati forniti dal Consorzio.

20171212-001 Veduta dallimpianto-Foce-Naviglio

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Arrestato un cittadino marocchino di 35 anni, che si è introdotto nel prosciuttificio Barozzi sulla Fondovalle a Solignano. l carabinieri lo hanno sorpreso in flagranza di reato. -

Parma, 4 giugno 2015 -

Dopo un appostamento durato alcune ore i carabinieri della compagnia di Borgotaro hanno arrestato un cittadino marocchino di 35 anni, che nella serata di martedì si era introdotto nel prosciuttificio Barozzi sulla Fondovalle a Solignano. Il proprietario dopo aver notato che qualcosa non andasse per il verso giusto ha avvisato i carabinieri, che giunti sul posto intorno alle 19 hanno trovato, un giubbotto, arnesi da scasso e segni d'effrazione nella recinzione, come se il ladro avesse iniziato un lavoro che poi sarebbe tornato a completare e così è stato. Intorno alle 22 i militari, che nel frattempo si sono appostati, lo hanno sorpreso in flagranza, quindi lo hanno rincorso ed arrestato. Oggi l'uomo è stato processato con il rito direttissimo davanti al giudice Luca Agostini, che gli ha dato 10 mesi ed una multa di 200 euro, il pubblico ministero Laila Papotti aveva chiesto un anno e 6 mesi ed una multa di 300 euro.

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Sabato, 14 Febbraio 2015 17:29

Solignano (Parma) guida ubriaco condannato

Un 64enne residente a Solignano ha patteggiato una pena di 2 mesi e 20 giorni ed una sanzione di 680 euro, l'uomo nel febbraio del 2011 fu fermato ad un controllo mentre guidava un'auto in evidente stato di ebbrezza. La pena è stata definita davanti al giudice Pasquale Pantalone dopo un accordo con l'accusa rappresentata dal pubblico ministero Antonella de Stefano.

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Con l'introduzione del nuovo orario ferroviario regionale, vengono ridotti i tempi di viaggio tra Parma ed il capoluogo della Valtaro -

Parma, 17 dicembre 2014 - di S.P. -

Buone notizie per i viaggiatori che arrivano e partono da Borgotaro, il nuovo orario ferroviario regionale, in vigore da domenica 14 dicembre: verranno ridotti i tempi di viaggio tra Parma ed il capoluogo della Valtaro. Sulla linea Pontremolese grazie all'apertura del nuovo tratto di ferrovia a doppio binario, tra Solignano e Fornovo, sono previste riduzioni dei tempi di percorrenza fino a 9 minuti, con una media di 4-5 minuti per ogni treno.

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Protagonisti gli alunni di scuole d'infanzia e materne. Lezioni con i professionisti dell'AUSL e visite guidate nei poliambulatori -

Parma, 19 marzo 2014

Per imparare fin da piccoli a prendersi cura del proprio benessere, ad acquisire corrette abitudini alimentari e igienico-sanitarie, a capire l'importanza della prevenzione è nato "A scuola di sicurezza".
Un progetto delle scuole d'infanzia di Riccò, Solignano, Ghiare di Berceto e della materna Don Tarasconi di Fornovo realizzato in collaborazione con l'Azienda USL di Parma – Distretto Valli Taro e Ceno, che si svolge nel corso di quest'anno scolastico, con lezioni in aula e visite guidate ai servizi dell'Azienda Sanitaria.

Il percorso educativo–didattico è iniziato a febbraio con l'intervento dell'assistente sanitaria Anna Maria Bertorelli alle scuole di Riccò e di Fornovo, terminato con la successiva visita dei piccoli alunni al poliambulatorio di Fornovo. L'iniziativa continua martedì 18 marzo, quando l'assistente sanitaria Silvia Dalle Vacche farà lezione ai bimbi prima a Solignano, poi a Ghiare di Berceto, utilizzando simpatici cartelloni con immagini a colori, dimostrazioni pratiche di igiene orale ed educazione alla salute di tutto il corpo. Nel pomeriggio, gli alunni delle due scuole faranno una visita guidata al servizio di Pediatria di Comunità e agli ambulatori dentistico, di oculistica, di otorinolaringoiatria e di cardiologia, con l'infermiera Donatella Mariani. La visita prevede anche l'intervento del terapista della riabilitazione Corrado Dodi. Un'occasione, per i bimbi, per vedere come vengono utilizzate le diverse strumentazioni, per familiarizzare con i professionisti sanitari, apprezzare l'importanza del loro lavoro e, soprattutto, per superare le paure che i luoghi di cura suscitano, in particolare nei più piccoli.

 

(Ufficio stampa Ausl Parma)

 

La consigliera Cinzia Camorali si rivolge alla Giunta per un impegno che salvaguardi l' Appennino -

Bologna, 7 gennaio 2014 -

Il "manifesto dei sindaci della montagna", un documento elaborato nel novembre 2013 dai sindaci delle Alpi Alto Friuli, insieme a amministratori, politici, forze sociali e residenti, con "precise richieste a Regione e Stato per la salvaguardia dei loro territori, che, come il nostro Appennino, stanno soffrendo ormai da decenni una grave crisi sociale e economica", è al centro di una risoluzione della consigliera Cinzia Camorali (Fi-Pdl).
Nel testo si ricorda che questo documento prende in esame "la semplificazione burocratica fiscale, con la precisa richiesta di costituzione di 'zone franche urbane', come in varie regioni del sud Italia, la giustizia di prossimità, la sanità, la scuola e la formazione, la legge 37 del 1994" (tutela ambientale delle aree demaniali dei fiumi, torrenti, laghi ecc.), "le misure per sostenere il mantenimento e l'insediamento di aziende nelle aree montane a rischio spopolamento, il turismo e l'agricoltura e foreste".
Camorali prosegue citando la presentazione, avvenuta il 18 dicembre scorso, del 'Patto di solidarietà', accordo nato per salvare e rilanciare la montagna, sottoscritto dai sindaci di Albareto, Bardi, Berceto, Solignano e Valmozzola, località in provincia di Parma, e il cui contenuto riguarda "il completamento della Pontremolese, il miglioramento della viabilità, la difesa dell'ospedale di Borgotaro, la garanzia di servizi come internet e visione canali Rai, l'attenzione alla situazione occupazionale a Bedonia e i collegamenti con Varano alla montagna".
La risoluzione impegna quindi la Giunta regionale a prendere visione del Manifesto per la montagna friulana e ad assumere iniziative urgenti, unitamente ai sindaci dell'Appennino parmense, per mettere in atto tutte le strategie e utilizzare le risorse necessarie per favorire i territori montani. (AC)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Rubbiano, 13 novembre 2013
 
Il 14 novembre, in seduta pubblica, torna a riunirsi l'Osservatorio ambientale di Laterlite. L'incontro si svolgerà a Rubbiano, alle 20,30.
Saranno presenti i rappresentanti di AUSL, ARPA e Provincia e i sindaci di Fornovo, Solignano, Medesano e Varano.
Enti e organi di controllo dovrebbero relazionare sui reali miglioramenti contenuti nella nuova Aia, rilasciata nel mese di luglio mentre Walter Ganapini, coordinatore del tavolo tecnico, informerà i cittadini sulle priorità che verranno affrontate nei prossimi mesi.
Si tratta di un elenco di obiettivi finalizzati alla riduzione dell'impatto ambientale di Laterlite e al miglioramento delle condizioni del territorio, con relativo crono programma.
Come noto, la Provincia ha proceduto al rinnovo dell'autorizzazione al co-incenerimento di rifiuti pericolosi, senza imporre all'azienda nessuna nuova misura di tutela ambientale di intensificazione delle analisi né di maggiore trasparenza.
Il Comitato Rubbiano per la Vita ha presentato in Conferenza dei Servizi le proprie proposte e richieste. Purtroppo anche i dieci mesi di ritardo nel rinnovo dell'autorizzazione non sono serviti ad accogliere nemmeno una di quelle proposte.
Giovedì sera i tecnici della Provincia illustreranno le migliorie contenute nella nuova autorizzazione. Siamo davvero impazienti.
Abbiamo più volte appreso dalle cronache che l'inceneritore di Parma, sempre autorizzato dalla Provincia, deve versare ogni anno ai comuni ricadenti sotto il cono delle emissioni un importo economico importante come compensazione per l'impatto ambientale.
Si tratta di oltre un milione e seicentomila euro all'anno.
E' un ristoro ambientale che gli enti devono utilizzare per la riduzione dell'inquinamento sul territorio.
Nei confronti di Laterlite invece il concetto di ristoro ambientale è totalmente sconosciuto, nonostante le emissioni fra i due impianti siano del tutto paragonabili.
E' innegabile l'impatto di Laterlite sull'area circostante, basti considerare le quantità di inquinanti emessi ogni anno dal camino, i cui dati sono visibili sul sito di Arpa. (http://www.arpa.emr.it/monitorem/azienda.php?ul=5).
Da oltre dieci anni le emissioni derivanti dal co-incenerimento dei rifiuti (diossine, metalli pesanti, ossidi di azoto, furani, polveri sottili, ecc.) vengono rilasciate copiosamente all'incrocio tra Valtaro e Valceno, senza che l'Azienda privata debba corrispondere alcun risarcimento al territorio. Emissioni pubbliche, profitti privati.
Abbiamo con forza richiesto l'esecuzione di una indagine epidemiologica per capire lo stato di salute del territorio a livello sanitario, così come previsto dal Piano di zona dell'AUSL.
Abbiamo proposto la partecipazione al team sanitario di un medico e di un oncologo di riconosciuta professionalità al fine di approfondire un tema molto sentito, con contributo esterno rispetto gli enti preposti.
Rimaniamo in attesa di segnali positivi, la questione sanitaria è centrale nel dibattito.
Vogliamo trasparenza, vedere i dati, conoscere morti e malattie, loro cause e tendenze statistiche. E' un nostro diritto conoscere la salute del nostro territorio.
Attendiamo numerosi i cittadini, anche la nostra voce dev'essere ascoltata.
 
(Fonte: ufficio stampa Comitato Rubbiano per la Vita)
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