Visualizza articoli per tag: Territorio MIrandola

Domenica, 20 Maggio 2018 07:56

Il rumore della solidarietà

di Guido Zaccarelli Mirandola 19 maggio 2018 - Silenzio e rumore sono le due facce della stessa medaglia. Da un lato il silenzio – silentium - tacere, non fare rumore, dall'altro il non silenzio, il rumore – rumorem. Vivere il silenzio significa: fare in assenza di rumore.

La parola fare indica l'azione. L'agire occupa tutto lo spettro che si colloca tra il silenzio e il rumore al pari di quando l'uomo attraversa l'arcobaleno partendo dal nero assoluto per congiungersi con i colori del bianco.

La solidarietà si riferisce all'agire in solidus, in modo concreto, per il benessere della persona e della propria comunità. È un impegno etico e sociale che si svolge alla pari a favore di altri. Da non confondere con l'elemosina, che esprime un rapporto di disparità tra gli individui. La solidarietà è un dono che valorizza la relazione, al contrario del regalo che valorizza l'oggetto della relazione: va enunciata facendo rumore, (renderla pubblica) oppure esperita in silenzio, al cospetto di pochi? Esiste un confine dove le persone possono scegliere tra: mostrare il fare al mondo e il fare senza mostrare? tra il mettere in movimento le onde del silenzio perché possano emettere un sibilo affinché raggiunga l'anima dell'uomo oppure è necessario fare tutto in silenzio?: Italo Calvino, nelle Città invisibili narra: Marco Polo descrive un ponte pietra per pietra.

"Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?" chiede Kublai Khan. Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra – risponde Marco – ma dalla linea dell'arco che formano. Kublai Khan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: "Perché mi parli delle pietre? È solo dell'arco che mi importa". Polo risponde: "Senza pietre non c'è arco". Diventa difficile stabilire il punto dove puntellare il silenzio oppure vedere la linea del rumore. La domanda è fortemente condizionata dalla contrapposizione che lega le due parole alla solidarietà, dalla linea di confine che separa il vedere dal non vedere, dal sentire il silenzio al non sentire.

Cosa fare allora? Fare con rumore e diffondere al mondo il gesto della solidarietà per evitare di vivere come nella caverna di Platone attorniato da una luce soffusa e mostrarsi solo alle persone che transitano in quel momento nella grotta dopo averla attraversata per lunghissimi tratti.

La solidarietà merita la luce della vita, perché la vediamo, la tocchiamo, l'ascoltiamo e la odoriamo in ogni singola frazione del tempo e dimensione della realtà circostante. È energia allo stato puro che sprigiona il desiderio del fare condiviso, dove finalmente poter fare rumore alla luce del sole e vivere a colori il bianco della solidarietà, coscienti di non disturbare il silenzio.

I colori del bianco:
La mia missione è regalare un sorriso. Anche Due. O dieci. Cento. Mille. Un firmamento se possibile. Non posso prendere a cazzotti gli angeli. Mi faccio le bolle di sapone. Sono un clown e combatto il bianco. Traghetto colori e ascolto. M'immergo senza tuta da sub in quell'età ... quando il purè ha un profumo immenso e le stelle sono conchiglie appese al cielo. Quando i sogni sono le prime seduzioni e ogni centimetro di mondo è un oceano. Quando persino la malattia si permette di esistere eppure il sorriso può scaturire, anche solo per un istante. Questa è la mia missione. La mia grande missione. Verde, giallo, blu, arancione, azzurro... forza che si comincia!

Tratto da: Il rumore degli occhi, La confraternita dell'uva. EC, Edizioni Creative, pag. 35,36.

macerie.jpg

 

Pubblicato in Volontariato Emilia

Domus Assistenza commenta l'arresto dell'operatore socio-sanitario di Mirandola. "Mai accaduto in 36 anni di vita della cooperativa, prenderemo tutti i provvedimenti del caso".

Mirandola 16 maggio 2018 - "In 36 anni di vita della nostra cooperativa non era mai accaduto un episodio del genere e siamo tutti choccati".  Lo afferma il presidente della cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena commentando l'arresto di un operatore socio-sanitario che lavora presso il centro per disabili Arcobaleno di Mirandola, gestito in appalto dalla cooperativa.

"Abbiamo cautelativamente sospeso questo operatore e, se le sue responsabilità saranno confermate, procederemo al licenziamento per giusta causa, come previsto dal nostro regolamento – dichiara De Vinco – Nel frattempo abbiamo informato il nostro organismo interno di vigilanza (Odv), previsto dal protocollo di applicazione del dlgs 231 del 2001, per occuparci del caso e prendere i relativi provvedimenti per evitare che si ripetano episodi di questo tipo.
Siamo, comunque, molto dispiaciuti – conclude il presidente di Domus Assistenza - ed esprimiamo piena solidarietà sia all'utente coinvolto che alla sua famiglia".

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Un 39 enne di Mirandola è finito in manette dopo che la madre del ragazzo si è accorta di continui ammanchi di denaro dal suo portafoglio. Fondamentale la collaborazione del giovane con i Carabinieri di Carpi per "incastrare" il colpevole.

MIRANDOLA (MO) – Davvero una brutta storia quella che ha visto protagonista un 41 enne di Cavezzo, affetto da Sindrome di Down, costretto a rubare denaro alla madre con minacce e percosse da parte di un operatore sanitario del centro diurno dove trascorre le sue giornate.

È stata la madre del ragazzo ad accorgersi, fin dallo scorso settembre, di continui ammanchi di denaro dal suo portafoglio. Si trattava di piccole cifre, ma gli episodi erano costanti nel tempo. Non c'è voluto molto per individuare il "colpevole". Si trattava di Fabio, il figlio 41 enne disabile che, una volta affrontato, pur a fatica, ha ammesso le sue responsabilità, ma ha anche raccontato alla madre il motivo di quei furti. Il denaro, infatti, veniva consegnato dal ragazzo a un operatore sanitario del centro diurno Arcobaleno di Mirandola, dove Fabio trascorre le sue giornate. Era proprio l'operatore, un 39 enne di Mirandola, a "obbligare" il suo paziente a rubare il denaro e a consegnarglielo, sotto la minaccia di allontanarlo dalla struttura. In un paio di occasioni, l'uomo avrebbe anche schiaffeggiato Fabio per rendere ancora più efficaci e incisive le sue richieste.

La mamma di Fabio ha quindi convinto il figlio a recarsi presso la stazione dei Carabinieri di Cavezzo, dove il giovane ha denunciato quello che gli stava accadendo. Gli uomini dell'Arma hanno quindi deciso di tendere una trappola all'estorsore, avvalendosi proprio della collaborazione di Fabio.

Così, ieri mattina, il ragazzo si è presentato come ogni giorno al centro Arcobaleno e ha consegnato all'operatore una banconota da 20 euro, fotocopiata in precedenza dai Carabinieri. Poi, con la freddezza e l'abilità degna di un "infiltrato", si è allontanato con una scusa e ha telefonato alla madre e ai militari per confermare il "missione compiuta". I Carabinieri si sono quindi presentati nella struttura e hanno individuato l'estorsore, chiedendo ragioni del suo comportamento. L'uomo, risultato incensurato, ha prima cercato di trovare delle scuse, raccontando che il ragazzo gli stava restituendo dei prestiti, poi, visto che questa versione non reggeva, ha confessato tutto quanto.

È stato quindi trasferito in camera di sicurezza in attesa del trasferimento in carcere con l'accusa di estorsione aggravata dal fatto che la vittima, disabile fosse affidata alla sua custodia. Da ulteriori accertamenti all'interno della struttura, è emerso che si è trattato di un'iniziativa criminale dell'operatore, mentre la cooperativa Domus, che gestisce il centro, è risultata completamente estranea ai fatti.

Pubblicato in Cronaca Modena

Grande successo di pubblico ha avuto la serata organizzata dal Lions Club Mirandola in collaborazione con l'ASDAM – Associazione Sostegno Demenze e Alzheimer di Mirandola dal titolo: Alzheimer, la Persona al centro, vivere la demenza si può.

Dopo l'apertura dei lavori affidata al Direttore del Distretto 2 di Mirandola, Dr. Massimo Fancinelli, la Presidente dell'ASDAM Anna Draghetti, nel suo discorso introduttivo ha posto l'accento sul valore dell'associazione che è nata nel 2002 per volontà di 5 volontari di persone con demenza che frequentavano il gruppo di auto - muto – aiuto hanno pensato che condividere le proprie esperienze e supportarsi a vicenda, potesse essere un aiuto per tutti i famigliari a sentirsi meno soli ad affrontare le varie situazioni dei propri cari con demenza.

Lions_Asdam_2_2018_1.jpg

L'ASDAM nel corso degli anni in collaborazione con il Centro Disturbi Cognitivi del distretto di Mirandola ha promosso diverse iniziative rivolte alle famiglie di persone con demenza e interventi rivolti ai pazienti stessi al fine di ritardare il decorso della malattia, affrontare e migliorare la gestione dei disturbi del comportamento e di supportare il caregiver nella gestione quotidiana.

Il Presidente del Lions Guido Zaccarelli ha sostenuto il valore della collaborazione tra le diverse Istituzioni e Associazioni che hanno aderito all'organizzazione dell'evento mettendo in evidenza che è possibile, come esperienza personale, dare alle persone con l'Alzheimer la possibilità di vivere bene la loro malattia in ambienti felici in modo che anche il loro spirito ne possa trarre giovamento.

Le persone colpite da questa malattia sono molto sensibili e occorre affiancare loro persone in grado di metterle costantemente a loro agio, senza contrastare il loro pensiero, per evitare l'insorgere di comportamenti in contrasto con la natura stessa della persone quando ancora erano lontani i segni dell'Alzheimer. Il Lions quest'anno ha investito nel benessere delle persone: benessere significa stare bene con se stessi e in relazione con gli altri.

Il Dr. Andrea Fabbo, la Dr.ssa Petra Bevilacqua e la Dr.ssa Lucia Bergamini, hanno chiarito che la demenza di Alzheimer e le altre forme di demenza sono, come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità una priorità di salute pubblica.

Il costante invecchiamento della popolazione, essendo l'età uno dei principali fattori di rischio per la demenza, fa prevedere nei prossimi anni un incremento costante dei casi di demenza in tutto il mondo. La demenza è una sindrome caratterizzata dalla perdita di memoria e/o di altre funzioni cognitive, spesso associata a disturbi del comportamento o modifiche della personalità, che porta ad una progressiva incapacità di svolgere le attività quotidiane, tale per cui la persona non è più autonoma nella vita di tutti i giorni e richiede il supporto dei familiari.

Il familiare, definito caregiver (colui che si prende cura) va supportato, in quanto diversi sudi dimostrano che un caregiver soffre più frequentemente di ansia e depressione, prova spesso sentimenti di rabbia sconforto, tende ad isolarsi e questo rende più difficile la cura. Alcuni aspetti nella presa in carico della persona con demenza rappresentano una vera e propria sfida: tra questi la possibilità di effettuare una diagnosi tempestiva, con il supporto prezioso del Medico di Medicina Generale che conoscendo bene la persona per primo può intercettare eventuali cambiamenti, anche riferiti dai familiari, e inviare la persona al Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dove vengono approfonditi i disturbi e se confermata, formulata una diagnosi.

Una diagnosi tempestiva permette di impostare il prima possibile quegli interventi farmacologici e psicosociali finalizzati al mantenimento di una qualità di vita più buona possibile, oltre che permettere alla persona di pianificare e decidere rispetto al suo futuro in particolare rispetto a quello che sarà il percorso di cura e assistenza, nel momento in cui è ancora in grado di decidere.

Un altro aspetto rilevante è la lotta allo stigma: ancora oggi per alcune malattia come quelle psichiatriche o la demenza, la scarsa conoscenza del problema e la presenza di stereotipi fanno si che le persone e le loro famiglie vengano isolate dal contesto sociale, rendendo ancora più evidente l'impatto della malattia sulla persona. Educare l'opinione pubblica e la società, informare la comunità, utilizzare un linguaggio non stigmatizzante, creare delle "comunità amiche" permette alle persone e alle loro famiglie di vivere meglio, garantendo una buona qualità di vita.

In conclusione, i relatori suggeriscono di stare molto vicino alle persone affette da demenza e di non perdere di vista il problema, perché uno degli aspetti importanti da non trascurare riguarda la dimensione psicologica dei familiari che si trovano impreparati a gestire persone che fino a quale che tempo prima erano perfettamente lucide e gradualmente entrano in contatto con l'Alzheimer.

Il tempo rende tutto più facile. L'aspetto più difficile per le famiglie è la consapevolezza di essere di fronte ad un cambiamento irreversibile e questo in certi momento può incidere nel sistema delle relazioni sociali familiari per la necessità di ricorrere a figure esterne. Cerchiamo di donare a queste persone un habitat e un sostegno familiare sereno per donare loro la consapevolezza di continuare a gioire insieme al tempo presente. Si ringrazia Ivana D'Imporzano per la conduzione della serata.

lions_volantino_Alzheimer_1.jpg

 

(Scaricabile in pdf da "allegati")

 

ll Lions Club Mirandola, in collaborazione con il Comune di Concordia sulla Secchia, CNA e Lapam, organizza a Concordia s/S. Mercoledì 16 Maggio 2018 alle ore 21,00, presso la Sala delle Capriate di via per San Possidonio, 1, un incontro dal titolo: "Il valore economico del dato in relazione alla privacy: la protezione e come ottenere finanziamenti da destinare a finanziare gli adempimenti tecnici".

L'evento è aperto a tutte le imprese e alla cittadinanza.

Il saluto del Sindaco Luca Prandini precede l'apertura dei lavori da parte del Presidente del Lions Club Mirandola Guido Zaccarelli incentrato sul valore della collaborazione con le Istituzione e tutte le Associazioni che hanno permesso di realizzare questo importante evento su un tema di grande attualità come il valore del dato conservato nei computer e nei dispositivi elettronici delle aziende e delle persone, come proteggerli e ottenere finanziamenti.

L'importanza dell'evento è sostenuta dai relatori: Il prof. Michele Colajanni, UNIMORE, Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari" con un intervento dal titolo: "Il valore economico del dato", dal Dr. Andrea Corradini - CNA, Responsabile Ufficio Legale con un intervento dal titolo "Il valore giuridico del dato", da Simone Fratus - Newtech Security Srl, Security Specialist, con un intervento dal titolo: "L'Impresa oggi e l'approccio data centrico e dal Dott. Marco Pignatti - Lapam, Responsabile Ufficio Credito e Bandi con un intervento dal titolo: "Finanziamenti e agevolazioni alle imprese per innovazione tecnologica". Modera la serata il giornalista Pierluigi Senatore. Media Partner TRC e Radio Bruno. Social Media Partner Paolo Campedelli. Si ringrazia per la collaborazione la tipografia Sogari. L'evento ha ricevuto l'ambito patrocinio dell'Unione dei Nove Comuni Modenesi dell'Area Nord e dell'Università di Modena UNIMORE. Al termine sarà offerto un rinfresco a tutti gli intervenuti.

 

VALORE_ECONOMICI_E_GIURIDICO_3.jpg

Pubblicato in Lavoro Modena

di Guido Zaccarelli Mirandola 13 maggio 2018 - L'obiettivo si raggiunge quando è S.M.A.R.T., (Specifico, Misurabile, Achievable - Raggiungibile, Rilevante e Temporalmente definito).

Questo acronimo viene suggerito e spesso impiegato nell'ambito del management, con particolare rilievo nell'ambito dell'MBO, management by objectives o nell'MBR, management by results, quando si devono misurare le performance delle risorse umane in ambito aziendale.

Il focus di oggi non desidera percorre la strada che compiono le persone in ambito organizzativo per raggiungere gli obiettivi, ma cercare di mettere a fuoco la strategia che ogni individuo mette in atto per raggiungere gli scopi personali, quando questi sono contornati da BIAS (giudizio o pregiudizio ndr).

Innanzitutto, l'obiettivo deve essere Specifico, ovvero chiaro. Significa che il punto a cui l'individuo tende deve essere pieno di luce, senza essere contornato da sbavature e annidare al proprio interno zone d'ombra, che nel tempo tendono ad offuscare l'immagine. Deve essere unico e non attorniato da altri obiettivi perché distraggono, e nel tempo, sottraggono attenzione a quello principale. Se prendiamo un cerchio deve esprimere la sua totale pienezza senza presentare al proprio interno una sezione a spicchio.

Il concetto di Misurabile è fortemente legato a quanto l'uomo è in grado di realizzare e di controllare ogni singola fase di avvicinamento all'obiettivo. La scala è realizzata per consentire alle persone di salire e scendere in base alle proprie caratteristiche, di sostare o avanzare rapidamente per raggiungere lo scopo prefissato. Un gradino, un passo, e uno dopo l'altro, si raggiunge la vetta. Fare corrispondere ad un singolo passo più gradini potrebbe favorire la nascita del fallimento.

Raggiungibile è fortemente legato all'introspezione – il guardarsi dentro - e all'ascolto interiore - esteriore, dimensioni che tra loro combinate sono in grado di verificare le proprie potenzialità e stabilire il tipo e il livello dell'obiettivo che si desidera raggiungere. È inutile avvicendarsi nella pratica di una attività senza prima aver conseguito una certificazione professionale. Tentare di superare una prova senza aver messo da parte ore di studio.

La Rilevanza e il Tempo, accompagnati dalla riflessione, sono fattori che fanno da corollario per raggiungere i propri obiettivi. Il suggerimento è sempre quello di prendere un foglio di carta e tracciare una linea che fissi il punto più alto della vetta che si vuole raggiungere. Successivamente è indispensabile inserire più punti sulla stessa linea per marcare i singoli passi che bisogna compiere per raggiungere uno stadio e superarlo per raggiungere il successivo.

La distanza tra un punto e l'altro deve seguire un tempo che deve essere finito. Un obiettivo a lunghissima scadenza non si raggiunge se non sono chiare le premesse e le condizioni che devono essere rispettate per arrivare alle tappe intermedie e andare oltre. Tutto questo non è sufficiente.

Cosa occorre considerare?
La Strategia da impiegare e il BIAS – pregiudizio – opinione errata - ovvero "errore di interpretazione", che coincide con una mancata analisi personale delle situazioni presenti sul campo confrontate con quelle vissute in passato e dai consigli e suggerimenti che provengono dalle relazioni esterne, condizionano in modo rilevante il cammino verso l'obiettivo.

La strategia deriva dal greco antico strategós e identificava il generale al comando dell'esercito. Una figura carismatica che definiva i modi e i tempi per vincere la battaglia o la guerra avendo una visione generale e particolare del'azione che doveva essere messa in campo dai soldati attraverso un piano d'azione particolareggiato.

PiueMeno_1.jpgIl BIAS è una distorsione del pensiero e possiamo rappresentarla come una sorta di valanga che segue la linea obliqua del crinale di una montagna che s'ingrossa man mano che la forza peso tira la slavina verso il basso. Un errore di "puntamento cognitivo dell'obiettivo ", non recuperato nella fase iniziale, concorre a creare una distorsione molto importante, al pari di una freccia quando viene lanciata senza valutare le situazioni che potrebbero influire nel raggiungere il centro.

Il suggerimento che viene portato al lettore, è quello di tracciare due rette parallele a distanza ravvicinata con la linea dell'obiettivo, in modo da identificare l'alveo entro il quale è possibile muoversi senza debordare e uscire di strada perdendo di vista il punto di arrivo. Minore è la distanza tra i due argini, minore è il BIAS che le persone intendono assegnare all'errore in quanto, in corrispondenza di ogni stadio intermedio, è possibile verificare lo stato dell'arte e modificare le azioni e i comportamenti conseguenti in tempi rapidi. Il BIAS, osservato in psicologia, si riferisce ad un giudizio o ad un pregiudizio che viene a determinarsi sulla scorta delle informazioni presenti.

Questi fattori incidono pesantemente sulla possibilità di raggiungere l'obiettivo perché hanno l'ardire di innestare continuamente il dubbio e favorire la nascita di interpretazioni che non giovano, se non marginalmente quando sono contenute nello spazio a cui riservare il giusto tempo di analisi, nemmeno "all'obiettivo" che sentendosi parte in causa, tende ogni giorno a spostare la sua posizione per non farsi raggiungere dalla linea della strategia.

Agli occhi di molti può sembrare un paradosso. È l'immagine che corrisponde alla realtà percepita dagli individui che non riescono a raggiungere i propri obiettivi. Credono che sia il punto che si muove in tutte le direzioni possibili quando in realtà sono loro stessi che non riescono a mantenere fisso lo sguardo sulla vetta da raggiungere.

 

frase.jpg

 

Pubblicato in Lavoro Emilia
Domenica, 06 Maggio 2018 06:20

L'analisi emozionale del testo

La parola testo, deriva dal latino textum e definisce un insieme di fili (filigrana) disposti in senso verticale ed orizzontale che si incrociano tra di loro fino a formare un tessuto.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 5 maggio 2018 - Quando osserviamo un tessuto realizzato a mano, oppure a macchina, la nostra mente può similmente intravedere la disposizione di un testo e comprenderne il senso.

Un testo per essere letto e compreso deve seguire le regole classiche della sintassi, insieme di regole che opportunamente applicate consentono di ottenere un testo denso di significato e della semantica, che studia il senso delle parole.

Un tessuto può essere realizzato con una tecnica molto precisa (sintassi) ma non riuscire a dare un senso compiuto al tramato.

Sintassi e semantica vanno viste nel loro insieme ricordando che non sempre l'applicazione rigorosa della sintassi contribuisce a infondere significato alla frase. Un esempio: il sole illumina la terra e la terra illumina il sole, sono proposizioni che godono delle stesse proprietà, (sintassi) ma sola una ha senso.

Occorre quindi prestare molta attenzione al significato che si vuole assegnare alla frase, al suo valore intrinseco ed estrinseco, e alla interpretazione soggettiva, che come abbiamo visto in un articolo recente, dipende fortemente dalle euristiche. Le considerazioni prese in esame ci portano a considerare l'esistenza di un forte legame tra testo e con-testo, che stabilisce il grado di affinità – non affinità con le proposizioni che sono inserite, vivono e respirano, in un luogo ben preciso: il contesto. La parola con-testo è formata dal prefisso con la cui origine latina cum ci porta all'insieme.

Come si relaziona e come proietta la sua immagine un individuo quando è di fronte ad un testo?: immerso in un tessuto dove condividere la sintassi, (il modo con il quale i fili sono disposti) per dare significato alle parole e un senso compiuto al suo essere lì presente. La mancanza di senso implica l'uscita dal testo e dalla relazione con esso.

Per cercare di catturare l'attenzione il testo offre al lettore differenti punti di osservazione, al pari di una rappresentazione tridimensionale, dove ogni asse esprime una propria prospettiva. Possiamo immaginare che l'asse delle (x) osservi una relazione davanti-dietro per condurre l'individuo a vivere il testo solo nella sua dimensione visibile, senza addentrarsi in ciò che tiene coperto con la sua parte in ombra: (parlare con una persona e questa offre sempre le spalle). Successivamente possiamo indagare con l'asse delle (y) la prospettiva sopra-sotto che conduce lo stesso individuo a vedere il testo al pari di un attore quando osserva dal palco il pubblico seduto in platea in uno spettacolo teatrale. L'asse delle (z) completa l'analisi con la prospettiva alto-basso dove l'individuo è posto più in alto ed è in grado di osservare il cono d'ombra che circoscrive il testo immerso nel con-testo.

L'analisi del testo non si ferma alla sola parte razionale. Coinvolge anche la dimensione emotiva che proiettata anch'essa in un'ottica tridimensionale, porta alla luce tutte le parole che sono in grado di gioire ed emozionare, definite, parole dense.

Un testo è come un tessuto, deve essere morbido al tatto e dare la luce a nuove emozioni per donare al contesto il profumo di gioire la nascita di nuove sensazioni. Le parole gelide e senza vita scorrono via, lasciando una scia invisibile che sfuma all'orizzonte incapace di fissarsi nella memoria dell'anima.

analisi_emozionale_testo3.jpg

Bibliografia: Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro. Guido Zaccarelli, Franco Angeli Editore

GUIDO ZACCARELLI:
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Pubblicato in Lavoro Emilia
Domenica, 22 Aprile 2018 07:30

Il futuro?: si chiama "talento emotivo"

Per Platone, lo scopo della vita umana è scoprire i propri talenti e riuscire a realizzarli, perché il talento è come l'anima, è invisibile agli occhi.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 21 aprile 2018 - L'anima sceglie una strada per raggiungere la sua meta ma alla nascita si dimentica della destinazione e ogni giorno prende forma grazie al contatto con nuove scoperte.
Il talento è una abilità innata dell'uomo che si differenzia da individuo a individuo e che trova la sua vera identità quando è in grado di esprimersi in tutta la sua pienezza.

Il contesto, la mancanza di un habitat naturale e favorevole, limita l'azione del talento ampliandone o riducendone la portata alla sola parte visibile rinunciando completamente a esporre la sua parte invisibile.

Spesso rimane sommerso sotto la linea di galleggiamento del mare senza dare segno e prova di sé. Servirebbe imprimere una spinta verticale dal basso verso l'alto maggiore (Archimede direbbe pari) del peso del liquido spostato, per farla emergere e renderla disponibile all'organizzazione.

Piramide_talento.jpgImpiegare l'immagine dell'iceberg per rappresentare il talento conduce la mente delle persone a valutare la dimensione dell'abilità che è tenuta nascosta e al riparo dalla luce del sole. La perdita economica associata al mancato impiego del talento pone l'azienda nella condizione di esporsi al mondo esterno alla ricerca di soluzioni alternative.

I costi aumentano a dismisura riducendo la disponibilità di risorse finanziarie utili da destinare a presenti e futuri investimenti.

La dote sommersa non riesce ad affiorare in superficie grazie alla sola spinta promossa dal welfare aziendale, riconosciuta da molti, come l'unico strumento per entrare in contatto e disporre del talento dei dipendenti.

Bisogna agire sul clima, sul modello organizzativo e ponendo la persona al centro.
La mancata adozione di questi semplici strumenti non permetterà in nessun modo di accedere al talento di ogni singolo individuo.

Quando alla parola talento viene associato l'aggettivo "emotivo" nasce una coppia di termini in grado di impreziosire l'attitudine a valorizzare l'agire dell'uomo. Lo spirito si arricchisce della dimensione emotiva grazie al flusso di energia messa in campo dalla motivazione che spinge l'uomo al fare facendolo uscire dalla zona di comfort, togliendo la possibilità di sconfinare nell'oltre.

Il talento emotivo è un valore fondamentale per l'uomo fin dalle sue origini.

Quale era il significato di talento nel passato?: Nel mondo greco indicava una bilancia destinata a pesare il denaro associato ad un bene comune oggetto di scambio: maggiore era il peso più alto era il valore associato al denaro fino ad associarlo al valore del talento. L'Inclinazione ottenuta dalla rilevazione del peso la possiamo rappresentare oggi come la propensione dell'individuo verso la propria abilità.

Dobbiamo fare emergere il talento emotivo ed evitare che l'abilità non rimanga sommersa, come il ghiaccio di un iceberg, fornendo solo la dimensione ritenuta sufficiente dall'uomo per mantenere in vita il sistema delle relazioni sociali aziendali.

"La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione." Seneca

Pubblicato in Lavoro Emilia
Martedì, 17 Aprile 2018 15:11

Droga a scuola: sequestrati hashish e marijuana

Questa mattina, nell'ambito delle attività finalizzate al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione agli ambienti giovanili, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola, unitamente a due unità cinofile della Polizia di Stato, ha effettuato un servizio straordinario presso l'Istituto Galilei di Mirandola.

L'intervento richiesto dalla dirigente scolastica ha portato al rinvenimento di circa 23 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, di cui una parte nella disponibilità di quattro studenti minorenni, che sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori, mentre un'altra parte, sequestrata a carico di ignoti, è stata recuperata nel cortile e nei bagni dell'istituto.

Al termine delle attività i quattro minori sono stati affidati agli esercenti la potestà genitoriale.

Pubblicato in Cronaca Modena
Lunedì, 16 Aprile 2018 10:35

"la violenza sulle donne è una storia vera"

Alla luce del fatto e dell'accadimento registrato di recente nel nostro territorio, trova maggiore importanza l'evento organizzato dal Lions di Mirandola in collaborazione con il Lions di Bondeno.

Mirandola (MO) - Il giorno 18 aprile 2018 alle ore 20,30 presso la sala consigliare del Comune di Mirandola (via Giolitti n. 22) il Lions Club di Mirandola ed il Lions Club Terre del Panaro organizzano per la cittadinanza un evento sul tema della violenza sulle donne dal titolo: "la violenza sulle donne è una storia vera".

La serata sarà introdotta dal Prof. Guido Zaccarelli e dalla Sig.ra Beatrice Chiossi, rispettivamente Presidenti del Lions Club Mirandola e Lions Club Terre del Panaro.
Interverranno in qualità di relatori l'avv. Guido Sola, penalista del Tribunale di Modena, la dott.ssa Elena Mazzeo, Vice Commissario della Polizia di Stato presso la Divisione Anticrimine della Questura di Modena ed una testimone di stalking che racconterà la storia di violenza di cui è stata vittima.
Modera la serata Federica Galli di TRC.
Media partner TRC e Radio Bruno.
Social Media partner Paolo Campedelli.
Patrocini: Regione Emilia Romagna, Comune di Mirandola, Unione Comuni Modenesi Area Nord, Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena, UNIMORE, Consulta del Volontariato di Mirandola, Fondazione Scuola di Musica "Carlo e Guglielmo Andreoli", Lions Club, Donne in Centro, Circolo Medico "Mario Merighi".
In collaborazione con tipografia Sogari Artigrafiche.

Per l'importanza del tema trattato i Presidenti dei Lions organizzatori auspicano un'ampia di diffusione dell'evento e di partecipazione di pubblico che potrà fare domande sull'argomento purtroppo di grande attualità.

VIOLENZA_SULLE_DONNE_def_3.jpg

L'evento è organizzato da Lions Club Mirandola e Lions Club Terre del Panaro

Pubblicato in Dove andiamo? Modena