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La somma per l'acquisto della nuova attrezzatura è stata raccolta dall'Associazione di Spilamberto Prozetesis...

 

 

Modena, 3 aprile 2014 -

Nuova importante donazione da parte del mondo del volontariato a favore del Policlinico di Modena. Protagonista del recente gesto di grande generosità è in questo caso l'Associazione Prozetesis di Spilamberto che ha donato alla Chirurgia Toracica del Policlinico un broncoscopio portatile con videocamera di ultima generazione il cui valore complessivo ammonta a 25mila euro. Si tratta del Sistema Videocompatto Tele Pack X Led della Karl Storz, un sistema di videoendoscopia "all-in-one" che riunisce tutto ciò che occorre per l'imaging endoscopico: monitor da 15 pollici, telecamera con zoom ottico integrato nella testina e sorgente luminosa a LED che permette di registrare immagini fisse, file video su dispositivo USB e scheda di memoria, il tutto condensato in un apparecchio portatile.

L'apparecchiatura – che è completata da un carrello e un broncoscopio – pur essendo già in funzione, è stata presentata ieri mattina in occasione di una breve cerimonia, tenutasi nei locali del Reparto di Chirurgia Toracica, organizzata per ringraziare l'Associazione. Tra gli altri erano presenti il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico, Kyriakoula Petropulacos, il Direttore Sanitario Anselmo Campagna, il Presidente dell'Associazione Prozetesis Luigi Zanotti e il direttore della struttura complessa di Chirurgia Toracica professor Uliano Morandi.

Il Broncoscopio permette indagini approfondite dell'Apparato Respiratorio sia con finalità diagnostiche che terapeutiche. "Il cancro del polmone – spiega il prof. Uliano Morandi, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica - rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte per neoplasia nei soggetti di sesso maschile e la seconda nei soggetti di sesso femminile. Stiamo parlando della malattia tumorale più diffusa nel mondo occidentale che è riconducibile a molteplici cause. Tra queste spiccano il fumo di sigaretta, riscontrabile nel 90% dei casi, l'inquinamento atmosferico, l'esposizione a minerali e sostanze chimiche in ambito professionale e le malattie croniche polmonari infiammatorio-degenerative quali la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l'Enfisema".

PROZETESIS
L'Associazione "PROZETESIS " (dal greco Zetesis = Ricerca ), è stata costituita nel Marzo 2010 da un gruppo di pazienti affetti da neoplasia polmonare. Scopo dell'associazione è quella di raccogliere fondi per promuovere la ricerca su tale patologia. L'associazione si impegna inoltre a migliorare la conoscenza tramite iniziative divulgative e culturali del tumore polmonare. PROZETESIS ha già provveduto a donare al Policlinico di Modena l'Ecografo attualmente in uso alla Chirurgia Toracica ed il Software per l'Archiviazione dei casi di Tumore Raro afferenti a Modena da tutte le altre diciannove sedi associate. La donazione di questo broncoscopio portatile di ultima generazione prosegue questa tradizione che consente il costante miglioramento della dotazione tecnologica specialistica in carico alla Chirurgia Toracica del Policlinico.

 

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)

 

Ieri, 2 aprile, si è celebrata la giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo, voluta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite -

 

Parma, 3 aprile 2014 -

Azienda USL, Comune di Parma, Ufficio Scolastico provinciale, Università e Associazioni dei familiari per celebrare questa ricorrenza e sottolineare l’importanza del lavoro di rete presentano un protocollo di intesa e la rassegna “Comunicazioni…in blu”.

 

IL PROTOCOLLO DI INTESA E’ la cornice entro cui operare per la definizione del Progetto di vita individualizzato rivolto ad ogni ragazzo con ASD  (Disturbi dello Spettro Autistico) in un’ottica di cura e di inclusione sociale. 

L’obiettivo è quello di valorizzare quanto presente sul territorio per rendere il percorso della costruzione e realizzazione del Progetto di Vita il più rispondente possibile ai bisogni e alle aspettative dei ragazzi e delle loro famiglie. Il protocollo d’intesa è sottoscritto da Azienda USL, Comune di Parma, Ufficio Scolastico provinciale, Università e Associazione Bambini e Autismo onlus (Associazione capofila). Il protocollo è sostenuto anche dall’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici.

 

LA RASSEGNA “Comunicazioni…in blu” è il titolo scelto per la rassegna, che prevede una mostra  allestita nel Centro e la proiezione di diversi filmati. La mostra raccoglie disegni e altri lavoretti che i ragazzi hanno fatto a scuola e al Centro, insieme a insegnanti, educatori e operatori per imparare la successione delle stagioni, per affinare la motricità e la coordinazione oculo-manuale. Sono proiettati anche dei filmati descrittivi delle attività di gruppo condotte negli ultimi mesi al Centro. In particolare: un lavoro in copia sulle abilità sociali; un piccolo gruppo co-condotto con gli educatori domiciliari che ha come obiettivo il rispetto delle regole sociali; dei frammenti del “laboratorio cucina e cura dell'ambiente domestico” e del “laboratorio di giardinaggio”. Infine, vi è il  cortometraggio interamente realizzato da quattro ragazzi con la supervisione degli operatori del Centro. 

 

LIGHT IN UP BLUE – illuminalo di blu. In serata, aderendo alla campagna lanciata nel 2010 da “Autism Speaks”, la più grande organizzazione mondiale che si occupa di promuovere la ricerca scientifica sull’autismo, l’Amministrazione Comunale di Parma illumina il Petitot di blu, così come saranno illuminati numerosi monumenti in tutto il mondo, da New York a Sidney, a testimoniare la sensibilità della città rispetto alla problematica. 

 

  

IL CENTRO  E’ nato nel 2009 grazie ad un progetto di integrazione tra Ausl e Comune di Parma, con la collaborazione del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma, dell’Istituto Scolastico provinciale e delle rappresentanze delle famiglie.  E’ un punto di incontro per chi, nel territorio, si occupa di ASD ed un riferimento per insegnanti ed educatori che nel quotidiano lavorano con bambini e ragazzi con questi tipi di disturbi. Obiettivo del Centro è giungere ad una diagnosi tempestiva, con la collaborazione dei pediatri e dell'Ospedale del Bambino, per fornire ai piccoli pazienti percorsi di cura personalizzati, affinché acquisiscano  nuove abilità, per avere una vita adulta quanto più autonoma. Sono previste attività individuali e di gruppo basate su diversi approcci oggi utilizzati a livello internazionale, compresa la sperimentazione di nuove tecniche abilitative ideate a partire dalle recenti scoperte scientifiche sui neuroni specchio. Presso il Centro, sono inoltre realizzati laboratori di cucina, di cura dell’ambiente domestico e di giardinaggio nella serra acquistata nel 2011, grazie al significativo contributo del Rotary Club Parma Farnese, allora presieduto da Claudio Reverberi. 

 

I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Sono caratterizzati da difficoltà nella comunicazione, nell’interesse sociale e dalla presenza di comportamenti ed interessi ristretti e stereotipati. La caratteristica più evidente è l'isolamento, accertato dall’assenza di risposta verbale e non verbale (assenza di contatto oculare e della mimica) alle stimolazioni verbali e ambientali, dalla difficoltà a stare con coetanei e adulti, dai disturbi del comportamento (iperattività fisica accentuata, comportamenti ossessivi e spesso privi di senso ecc.). I dati degli ultimi anni confermano che si tratta di una patologia in forte aumento. Le stime internazionali sostengono che un bambino su cento è affetto da una forma di autismo. I minori con diagnosi di ASD in carico ai Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Azienda USL sono 175 di cui circa 70 residenti nel distretto di Parma (dati aggiornato al 31/01/2014). Ad oggi non esiste “la cura dell’autismo”, tuttavia un intervento psicoeducativo, individualizzato, globale e precoce ne migliora di molto la prognosi, favorendo il raggiungimento di un buon grado di autonomie ed il conseguente innalzamento della qualità di vita della persona con ASD e della sua famiglia. 

 

Alcune dichiarazioni degli intervenuti alla conferenza stampa che si è svolta ieri pomeriggio al Centro per la diagnosi, la cura e lo studio dei disturbi della comunicazione e della socializzazione 

 

Pietro Pellegrini: Ringrazio gli operatori del Centro, del Comune, delle Associazioni e delle Cooperative perchè hanno accolto il mio invito fatto lo scorso anno, il due aprile: portare nella giornata per l'autismo il punto di vista dei ragazzi. Oggi presentiamo proprio questo, attraverso la rassegna "Comunicazioni...in blu". E' importante il punto di vista dei nostri ragazzi, perchè il lavoro che svolgiamo è con le persone, non sulle patologie. Il protocollo tocca tanti punti: dalla ricerca, fondamentale, perchè senza alimentare false speranze vi è bisogno di capire, alla diagnosi precoce, grazie al lavoro fatto anche con i pediatri e i professionisti dell'Ospedale del Bambino, con l'obiettivo finale di sviluppare quanto più è possibile ogni competenza. 

Laura Rossi: Porto i saluti dell'Amministrazione comunale. Oggi è occasione per ribadire l'importanza della creazione di progetti individualizzati per i ragazzi autistici, perchè sia garantita loro una vera inclusione sociale. Il protocollo di intesa presentato sottolinea la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e impegnati in questo senso.

Pier Francesco Ferrari: Il Dipartimento di Neuroscienze collabora da diversi anni con il Centro, grazie anche all'impulso del Prof. Giacomo Rizzolatti. E' importante che la ricerca interagisca con i servizi, con le famiglie dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Attraverso i ragazzi, i genitori, possiamo trovare non solo soluzioni scientifiche, bensì anche pratiche, che siano utili nel quotidiano. 

Emilia Caronna: Non solo il 2 aprile, ma tutti i giorni dell'anno devono essere per i ragazzi autistici, così come per chi ha disabilità, non importa di che tipo. Questi giovani sono innanzi tutto persone che hanno bisogni educativi speciali e per questo devono avere attenzioni e progetti individualizzati.  

Giovanni Desco: Mettere al centro la persona è il concetto base del protocollo di intesa presentato oggi. Ciò significa che le istituzioni, la scuola, la sanità, ... devono raccordarsi e andare incontro alle esigenze delle persone con autismo. Con il protocollo si vogliono ulteriormente migliorare la collaborazione e gli interventi.

   

Cristiana Torricella: La sfida è contemperare il miglioramento della qualità della vita dei ragazzi e delle loro famiglie con l'esigenza di ottimizzare le risorse disponibili. L'esito atteso dall'attuazione del  protocollo è ottimizzare proprio le risorse presenti sul territorio, attraverso un lavoro di rete, per creare progetti di vita individualizzati.

Angela Volta: Ringrazio l'Associazione Bambini e Autismo per il ruolo svolto nella redazione del protocollo di intesa. E' vero quanto detto dalla Prof.ssa Caronna: tutti i giorni devono essere il 2 di aprile, ma è bello anche avere una giornata dedicata, perchè c'è bisogno di sensibilizzare tutta la comunità su questa problematica, perchè sappia accogliere e integrare i nostri ragazzi.

Massimo Fabi: E' importante, oggi, essere tutti qui. L'impegno è rendere questo Centro il riferimento per lo sviluppo, l'accompagnamento, il sostegno dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico, attraverso singoli e specifici "progetti di vita".  

 

 

(Fonte: Ufficio Stampa -  AUSL di Parma) 

 

Durante la visita alla Casa della Salute Parma centro la birmana Phyu Phyu Thin ha approfondito diversi temi con i professionisti che lavorano nella struttura -

 

Parma, 2 aprile 2014 -

La birmana Phyu Phyu Thin, parlamentare della lega nazionale per la democrazia, ha visitato ieri la Casa della Salute Parma centro dell'Azienda USL.
Accolta dal Direttore Generale Massimo Fabi e dalla Direttrice del Distretto Giuseppina Ciotti, Phyu Phyu Thin dopo aver fatto alcune domande su come è organizzato il sistema sanitario in Italia ha approfondito diversi temi con i professionisti che lavorano nella struttura: dal ruolo del medico di famiglia all'importanza della prevenzione.
Particolare attenzione, ha posto a come sono organizzati i servizi per la salute delle donne e i servizi di salute mentale.

Phyu Phyu Thin, amica del premio Nobel San Suu Kyi, è in visita nella nostra città grazie all'Associazione Italia-Birmania, accompagnata dalla senatrice Albertina Soliani.

 

(Fonte: ufficio stampa AUSL di Parma)

 

Le precisazione Ausl rispetto alla rottura di una cornice in marmo verificatasi venerdì scorso, 28 marzo, al sesto piano dell’ospedale riportata da alcune testate -

 

Parma, 1 aprile 2014 -

 

Nota stampa Ausl - 

Per evitare che si diffondano notizie non corrette, la Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria ‘Policlinico’ di Modena interviene su quanto accaduto, nel pomeriggio di venerdì 28 marzo, al sesto piano dell’ospedale in corrispondenza dell’ingresso dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia. 

 

Pur non nutrendo dubbi sulla buona fede del cittadino che ha segnalato l’incidente, ci permettiamo di correggere l’informazione riportata, fornendo un quadro più completo degli eventi. 

 

Durante le consuete operazioni di pulizia dell’atrio, il personale addetto ha involontariamente urtato lo stipite di uno degli ascensori del sesto piano, peraltro riservati al personale della struttura, causando il parziale distacco e la conseguente rottura di una cornice di marmo. 

 

Il personale ha immediatamente avvertito l’Ufficio Tecnico, affinché si procedesse nel più breve tempo possibile alla rimozione dei detriti e alla messa in sicurezza dell’area interessata dall’incidente. 

 

Si tratta dunque di un episodio che, per quanto imprevedibile e comunque fortuito, non ha  mai messo a rischio l’incolumità né dei pazienti né del personale che opera all’interno dell’ospedale.

 

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)

 

Le iniziative nel Distretto Sud-Est di Azienda USL e Associazioni di Volontariato. In diversi comuni del Distretto Sud-Est, l'Azienda USL e le Associazioni di Volontariato locale organizzano dei punti informativi nelle Case della Salute  -

 

Parma, 31 marzo 2014 -

Aprile è il mese dedicato alla prevenzione alcologica. Quest’anno, in diversi comuni del Distretto Sud-Est, l’Azienda USL e le Associazioni di Volontariato locale organizzano dei punti informativi nelle Case della Salute.

Questo il calendario degli appuntamenti, dalle 9 alle 12.30.

Casa della Salute di Langhirano: il 3 con AA (Alcolisti Anonimi) e Gruppi familiari Al-Anon e il 7 con ACAT (Associazione Club Alcolisti in Trattamento) “Appennino Sud Est”. Casa della Salute di Collecchio: l’1 con ACAT “Il Volo”, il 16 con AA e Gruppi familiari Al-Anon e il 29 con ACAT. Casa della Salute di Felino: l’11 con ACAT “Appennino Sud Est”. Casa della Salute di Traversetolo: l’8 con ACAT “Il Volo” e il 10 con AA e Gruppi familiari Al-Anon. Casa della Salute di Sala Baganza: il 30 con AA e Gruppi familiari Al-Anon. 

Alla Casa della Salute di Monticelli, l’appuntamento è dalle 14.30 alle 17, il 17 con ACAT “Il Volo” e il 24 con AA e Gruppi familiari Al-Anon.

I volontari sono a disposizione per rispondere alle domande dei cittadini e per fornire materiale informativo.

 

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

 

Nel "tranquillo" GP di Doha battesimo del fuoco per la Clinica Mobile targata Zasa - Dalla Rosa Prati con 130 interventi medici e 301 di fisioterapia e il primo pilota rimesso in sella nonostante una caviglia rotta. Tutto come da tradizione.

Parma, 28 marzo 2014 -

Archiviato il "debutto" nel GP del Qatar, per la Clinica Mobile del Motomondiale, che da quest'anno è coordinata dal dottor Michele Zasa, è tempo dei primi bilanci.
Rientrato in queste ore a Parma, nel corso di un rapido debriefing operativo al Centro Diagnostico Europeo - Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma, base operativa della Clinica Mobile, il dottor Zasa ha diffuso i "numeri" del GP del Qatar 2014.
Numeri importanti, che testimoniano il tanto lavoro e la passione ma che da soli, pur dicendo molto, rischiano di nascondere le storie che stanno dietro ogni visita, ogni intervento, bendaggio o massaggio.
Nel corso della trasferta a Doha, da giovedì 20 marzo a domenica 23, la Clinica Mobile ha operato per 39 ore, realizzando 130 interventi medici e 301 interventi fisioterapici.
Nello specifico, gli interventi medici – 74 a piloti e 56 a personale del paddock – sono stati 46 di medicina generale; 23 di piccola chirurgia; 41 di terapia antalgica; e 20 conseguenti a traumi. Gli interventi fisioterapici - 290 a piloti e 11 a personale del paddock – sono stati 90 di tapping/bendaggio; 148 di massaggio; 28 di riabilitazione; e 35 strumentali.
GP del Qatar 2014: parola al dottor Michele Zasa. «È andato tutto bene, possiamo dire che è stato un GP di ordinaria amministrazione per la Clinica Mobile con molti interventi ma per fortuna nessuno a seguito di una grave caduta, confermando le statistiche del 2013 per le quali Doha è uno dei circuiti più sicuri e meno traumatici del Motomondiale».
E come da tradizione anche in Qatar c'è stato un "miracolo" firmato Clinica Mobile.
«Siamo riusciti a rimettere in sella per la gara il pilota tedesco della Moto2 Sandro Cortese che si è fratturato la caviglia sinistra ma che poi è riuscito a piazzarsi settimo».
Il dottorcosta li segue da lontano. «Ormai da alcuni anni il dottor Costa non ci seguiva più nelle trasferte extraeuropee, quindi non c'è stata molta differenza tra l'edizione 2014 del GP del Qatar e quella dello scorso anno. In compenso ci sentiamo spesso e gli chiediamo consigli su come procedere in determinate circostanze: quindi è un po' come se fosse sempre con noi».
Ed archiviato il Qatar è già tempo di ripartire: Austin, GP delle Americhe, 13 aprile.
«Siamo pronti, come sempre. Fatte tutte le verifiche l'8 aprile saremo in volo per gli USA».
In Qatar anche Guido Dalla Rosa Prati, CEO del Centro Diagnostico Europeo - Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma, base operativa della Clinica Mobile. «Fin dal primo GP le gare del Motomondiale 2014 si stanno dimostrando particolarmente avvincenti e combattute. Anche quest'anno la Clinica Mobile farà la sua parte, garantendo a piloti e personale del paddock competenze e professionalità. Personalmente è stata un'esperienza molto interessante dal punto di vista sanitario e sportivo: credo assisteremo ad un campionato straordinario».

 

(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)

Il convegno nazionale "Ortodonzia: legge e medicina legale. Traumatology dental day" è in programma il 28 e il 29 marzo a Modena presso l'UNA Hotel a Baggiovara -

 

Modena, 27 marzo 2014 -

Evento organizzato dalla Società Italiana di Odontoiatria Forense e dalla Società Italiana di Ortodonzia, in collaborazione con l’Azienda USL di Modena. Saranno presentate alcune linee guida, formalizzate all’interno di un poster scientifico disponibile in italiano e inglese, che illustrano le norme da tenere in caso di lesioni traumatiche. 

 

I traumi ai denti sono una delle maggiori patologie in odontoiatria. Per i più piccoli le cause principali sono le cadute e il gioco, mentre per i bambini più grandi l’evento è legato spesso all’attività sportiva. I danni riportati, soprattutto quando riguardano la dentizione permanente, hanno conseguenze importanti da un punto di vista funzionale ed estetico che richiedono poi interventi di ricostruzione. Per prevenire questo fenomeno e per formare correttamente i professionisti che operano in questo settore, il 28 marzo è in programma a Modena il primo “Traumatology dental day”. L’evento si terrà nell’ambito del convegno nazionale “Ortodonzia: legge e medicina legale”, organizzato dalla Società Italiana di Odontoiatria Forense (SIOF) e dalla Società Italiana di Ortodonzia (SIDO), in collaborazione con l’Azienda USL di Modena. 

 

I traumi dentali sui denti decidui o da latte rappresentano il 30-35% degli eventi morbosi e quindi sono quasi superiori, in termini di dannosità, alle carie. Colpiscono il 10% dei bambini già nel primo anno di età per caduta accidentale e il 20% nella secondo anno di vita per cadute dal girello o dal seggiolone e, dai tre ai sei anni, le cause sono legate a giochi e all’attività sportiva” spiega il dottor Pietro Di Michele, direttore dell’Unità operativa di Odontostomatologia e Chirurgia Orale dell’Ausl di Modena e presidente della SIOF. “E’ importante l’attività di prevenzione per educare genitori e bambini a tenere comportamenti corretti. E’ altresì importante l’attività clinica che, in caso di incidente, va fatta intervenendo rapidamente sulle alterazioni dento-scheletriche e con una corretta terapia ortodontica. Per questo abbiamo realizzato alcune linee guida, formalizzate all’interno di un poster scientifico disponibile in italiano e inglese, dove sono illustrate le norme da tenere in caso di lesioni traumatiche dentali. Il documento, patrocinato dalle più importanti società scientifiche nazionali mediche ed odontoiatriche e anche dall'Unesco, permette di attivare sul territorio nazionale una vasta campagna di prevenzione rivolta a tutta la popolazione e la sensibilizzazione dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, medici di pronto soccorso ed altre figure professionali del mondo dello sport e della scuola”.

Il convegno

Il convegno nazionale “Ortodonzia: legge e medicina legale. Traumatology dental day”, presieduto dal direttore generale dell’Azienda USL di Modena Mariella Martini, è in programma il 28 e il 29 marzo a Modena presso l’UNA Hotel a Baggiovara (Via Luigi Settembrini 10). Sono oltre 80 i relatori chiamati a confrontarsi su temi clinici, giuridici, medico legali, professionali, con particolare attenzione alla professionalità dei più giovani. I lavori cominciano venerdì 28 marzo (ore 8.30) con il corso “Il Ruolo della posturologia nel controllo dell’occlusione in età evolutiva: Quali evidenze?”. Il pomeriggio, a partire dalle 14.00, ci sarà l’apertura del convegno nazionale sul tema “Traumatology Dental Day” che ha la finalità di fare informazione e formazione per il personale sanitario di primo intervento, essendo il soccorso di un paziente con trauma dentale un'evenienza frequente, la cui gestione richiede la conoscenza di precisi protocolli. Sabato 29 marzo, alle 8.45, è in programma la lectio magistralisLa storia dell’Ortodonzia Italiana dai primi del 900 ad oggi: una storia di Uomini“ che sarà tenuta dal professor Damaso Caprifoglio, past president della Società internazionale di traumatologia dentale. Sempre sabato mattina si terrà il corso “Dall’estetica del sorriso al viso del paziente: Quali confini in Ortodonzia?”. Il pomeriggio del sabato i lavori chiuderanno con il corso “Il giovane ortodontista e gli adempimenti per la consulenza ortodontica: etica, gestione, fisco.”

 (Fonte: ufficio stampa Usl Mo)

 

 

Grazie alla generosità della Ditta Tecnoplastica di Parma, è stato donato un misuratore del grado di idratazione e nutrizione al servizio di Cardiologia del polo sanitario di via Pintor dell'AUSL.

Parma, 27 marzo 2014 -

E’ un misuratore del grado di idratazione e nutrizione l’apparecchiatura donata dalla ditta Tecnoplastica di Parma al servizio di Cardiologia del polo sanitario di via Pintor dell’AUSL.

Uno strumento non invasivo che in pochi secondi fornisce al cardiologo informazioni specifiche utili per la prevenzione e per il trattamento dello scompenso cardiaco. Questa patologia comporta l’incapacità del cuore di svolgere la sua funzione di pompa, quindi di portare a organi e tessuti l’ossigeno, attraverso il sangue. Secondo il Ministero della Salute, oltre i 65 anni, lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale. A soffrire di scompenso cardiaco in Italia sono circa 600.000 persone e si stima che la sua frequenza raddoppi a ogni decade di età (dopo i 65 anni arriva al 10% circa).

Il nuovo apparecchio consente di effettuare una diagnosi sensibile e precoce di alterazioni prescompenso, quindi è utile in fase preventiva. Nella fase acuta della malattia, facilita il monitoraggio della terapia diuretica. In fase post dimissione, in pazienti già colpiti da scompenso cardiaco, è invece utile per controllare la qualità dell’idratazione e dello stato nutrizionale a lungo termine, evitando quindi nuovi ricoveri in ospedale.   

Del valore di circa 10.000 euro, l’apparecchio rappresenta dunque un importante aggiornamento tecnologico  per le attività diagnostiche della cardiologia del Pintor, un servizio che segue in un anno circa  500 persone con diagnosi di scompenso. 

Ieri la cerimonia di ringraziamento per la donazione, alla presenza di Massimo Fabi, direttore generale dell’AUSL e di Paola e Giuseppe Casali, rispettivamente rappresentante legale e socio della ditta Tecnoplastica.

 

 

 

(Fonte: Ufficio stampa Azienda USL di Parma)

 

La generosa donazione di un'autovettura Fiat Panda al Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) di Correggio effettuatata dai coniugi Artenice e Brenno Bertani -

 

Reggio Emilia,  27 Marzo 2014

 

La Direzione del Distretto di Correggio ringrazia i coniugi Artenice e Brenno Bertani per la generosa donazione di un’autovettura Fiat Panda al Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) di Correggio.

L’importante donazione è stata elargita in ricordo del figlio Fabrizio, prematuramente scomparso.

Il Servizio Infermieristico Domiciliare dell’Azienda Usl di Reggio Emilia svolge un ruolo fondamentale nella gestione dei cittadini con bisogni assistenziali sanitari e socio-sanitari, residenti e domiciliati in provincia ed è caratterizzato da una presa in carico globale del paziente, attraverso la stretta collaborazione con l’ospedale di riferimento, i medici e i pediatri di famiglia e i servizi sociali, permettendo alle persone ammalate, quando le condizioni cliniche e familiari lo consentono, di vivere il più possibile nel proprio ambiente, con i propri cari. 

Riportiamo di seguito le parole di gratitudine espresse in occasione della donazione dalla dr.ssa Giuliana Turci, Direttore del Distretto di Correggio: “Ringrazio sentitamente i coniugi Bertani per la generosa donazione, a nome di tutta l’Azienda Usl e di tutti i cittadini del Distretto che, grazie al loro contributo, potranno usufruire di un Servizio Infermieristico ancora più efficiente e presente sul territorio”.

 

 

(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)

 

 

Mercoledì, 26 Marzo 2014 10:29

Fidenza – L’Hospice compie 10 anni

 

In programma due convegni il  29 marzo e il 4 aprile e un evento aperto alla cittadinanza il 24 maggio, giornata nazionale del sollievo. E’ un’iniziativa di Azienda USL di Parma e Cooperativa AuroraDomus -

 

Parma, 26 marzo 2014 -

 

L’Hospice di Vaio dell’Azienda USL compie 10 anni. E’ stata la prima delle attuali 4 strutture ad aprire nell’estate del 2004 ed oggi è parte della rete provinciale per le cure palliative insieme ai Centri di Parma (Piccole Figlie), Langhirano e Borgotaro.

 

Per celebrare al meglio questa importante ricorrenza, l’Azienda USL e la cooperativa AuroraDomus, insieme ai Comuni di Fidenza e Salsomaggiore e all’Associazione Dott. Bruno Mazzani organizzano tre eventi.

 

I CONVEGNI. Il primo appuntamento è per il 29 marzo, dalle 9 alle 13.30, quando nell’aula A dell’Ospedale di Vaio si terrà “L’Hospice tra passato e futuro”. Tra altro, saranno presentati i primi dieci anni di vita della struttura e raccontate le esperienze degli altri centri presenti in provincia. “Etica e nuovi confini nelle cure palliative” è il titolo del secondo evento, che si svolgerà il 4 aprile dalle 9 alle 16, nella sala delle Cariatidi del Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore. L’evento conclusivo aperto a tutta la cittadinanza e al mondo del volontariato si terrà il 24 maggio, giornata nazionale del sollievo, al Centro culturale San Michele di Fidenza dalle 9 alle 13. I programmi sono disponibili nel sito www.ausl.pr.it

 

L’HOSPICE DI VAIO. Offre una risposta personalizzata ai bisogni assistenziali di chi ha una malattia, non solo oncologica, in fase avanzata e non più suscettibile di cure attive. Un luogo dove le cure mirano a dare sollievo dal dolore e a tutti i sintomi che necessitano di terapie di supporto, dove è garantita la presa in carico del malato e della sua famiglia. 

 

L’ORGANIZZAZIONE DEL CENTRO. E’ una struttura territoriale gestita dalla Cooperativa AuroraDomus, la prima Cooperativa sociale italiana a gestire un servizio sanitario di questo tipo. La Direzione Clinico-assistenziale è infermieristica. Il personale è composto da una psicologa, sette infermieri, dieci operatori socio-sanitari e da due addetti alle attività alberghiere. Collaborano anche i fisioterapisti del Dipartimento Cure Primarie del Distretto di Fidenza. L’équipe multiprofessionale, con  il coinvolgimento e la partecipazione attiva dell’assistito e della sua famiglia, definisce per ogni paziente, il piano assistenziale individualizzato, caratterizzato da ampia flessibilità, nel rispetto dei ritmi di vita, delle abitudini e dei desideri della persona malata e di chi l’assiste. Don Mauro Ghidini e il diacono Gabriele Boselli garantiscono, a chi lo desidera, assistenza spirituale.   

 

IL RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. Anche nel Centro, il medico di famiglia continua a svolgere il suo ruolo di primo riferimento per la salute dei propri assistiti. Ha libero accesso alla struttura e garantisce la continuità assistenziale nelle 12 ore diurne (di notte e nei prefestivi il servizio è assicurato dalla guardia medica).

 

LA STRUTTURA. L’ambiente è particolarmente accogliente. Ci sono  undici camere singole e due doppie. Il Centro è dotato di tutte le attrezzature più moderne per l’assistenza ai malati. E’ favorita la presenza dei familiari. Tutto è stato realizzato  per  offrire una permanenza confortevole.

 

IL RUOLO DEL VOLONTARIATO. Ne tempo il Centro ha consolidato forti legami e collaborazioni con il volontariato. In particolare con l’AVO e l’Associazione Dott. Bruno Mazzani che insieme alla Cooperativa AuroraDomus a all’AUSL ha promosso diverse iniziative culturali, oltre ai progetti “Germogli” e “Un cielo per l’Hospice” con le scuole. 

 

I NUMERI DELL’HOSPICE. Sono 15 i posti letto della struttura  e solo nel 2013, gli ospiti sono stati 191, per un totale di 5.153 giornate di degenza.

 

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

 

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