Anche quest'anno l'Azienda Usl di Piacenza partecipa alla giornata mondiale della tiroide, evento che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica e il mondo scientifico sui crescenti problemi legati alle patologie a essa correlate.
Piacenza, 22 maggio 2014 -
Sabato 24 maggio l'ambulatorio di Endocrinologia sarà aperto agli utenti per esecuzione di visite ed ecografie, in pazienti che non si sono mai sottoposti a tale prestazione, pur avendo una familiarità prossima per patologia tiroidea.
L'appuntamento è dalle ore 8 alle ore 13, nel nucleo antico dell'ospedale di Piacenza.
"Le malattie della tiroide – spiega Daniela Pancotti, responsabile di Endocrinologia e malattie del metabolismo, unità che fa capo alla Medicina interna diretta da Davide Imberti - sono di frequente riscontro nella popolazione generale, con una forte predilezione per il genere femminile, e possono colpire tutte le età, compresa l'età fetale e neonatale".
La causa più frequente nella popolazione mondiale è la carenza alimentare di iodio che si manifesta con un aumento di volume della tiroide ("gozzo").
Oltre al personale del reparto cittadino, sabato sarà presente Alessandra Soriani, endocrinologa della Medicina interna all'ospedale di Castelsangiovanni.
"La più efficace prevenzione del gozzo e dei noduli tiroidei – chiarisce la specialista - è la iodoprofilassi, facilmente attuabile mediante l'uso di sale fortificato con iodio, ovunque ampiamente disponibile".
Con il diffondersi dell'ecografia tiroidea, spesso si riscontrano noduli asintomatici, di dimensioni anche molto piccole (inferiori al centimetro), con una frequenza che aumenta progressivamente con l'età e pone il problema di una possibile presenza di tumore. Fortunatamente, le neoplasie maligne della tiroide sono rare (circa l'1 per cento di tutti i noduli) e sono suscettibili di terapie efficaci nella maggior parte dei casi.
"D'altra parte – aggiunge la dottoressa Pancotti - gli esami ecografici "a tappeto" su ampie fasce di popolazione non devono rappresentare uno strumento di diagnosi indiscriminata di patologia tiroidea, vista la bassa percentuale di tumori maligni presenti nei soggetti affetti da nodularità tiroidea". Si rischia pertanto, con uno screening universale, di creare inutili preoccupazioni. Le società scientifiche endocrinologiche mondiali raccomandano infatti un utilizzo mirato e non su larga scala dell'esame ecografico della tiroide.
"È compito dello specialista selezionare quei casi che richiedono un approfondimento diagnostico e terapie adeguate". Se la patologia è diagnosticata nella fase iniziale non presenta difficoltà di cura. Nelle aree dove la popolazione ha un adeguato apporto alimentare di iodio un fattore che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle malattie della tiroide è l'autoimmunità, che può dare origine ad ipotiroidismo (tiroidite di Hashimoto) o ipertiroidismo (morbo di Basedow).
L'ipotiroidismo può essere riscontrato nell'8-10 per cento della popolazione generale, ma oltre i 75 anni può colpire 1 su 5 donne. Resta spesso non diagnosticato perché lieve e si manifesta con sintomi sfumati e clinicamente non rilevanti.
L'ipertiroidismo clinicamente manifesto colpisce invece il 2-3 per cento della popolazione generale, ma la prevalenza delle forme più lievi raggiunge il 5-6 per cento, specie nelle fasce di età più avanzate. La frequenza dell'ipertiroidismo è fino a due volte più elevata nelle aree di carenza iodica rispetto a quelle iodo-sufficienti. Sia l'ipertiroidismo che l'ipotiroidismo, una volta diagnosticati, possono essere curati con relativa facilità.
All'Ausl di Piacenza è già in atto una procedura per affrontare in modo celere le urgenze, le visite, le ecografie tiroidee o controlli citologici, in accordo con il medico di famiglia.
Nel percorso, ove necessario, viene allertato anche il servizio di Medicina nucleare, di cui è responsabile Monica Mori. La stessa proficua collaborazione caratterizza anche l'interfaccia con la Ginecologia e Ostetricia.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Piacenza)
Il 21 maggio alla Sala Convegni dell'Assistenza Pubblica un'iniziativa dell'Azienda USL con il patrocinio di Comune e Provincia di Parma -
Parma, 17 maggio 2014 -
Compie 20 anni il "Meeting coi Giovani", il progetto ideato dallo Spazio Giovani dell'Azienda USL e realizzato in collaborazione con Comune e Provincia di Parma, Ufficio scolastico provinciale, Università, Associazione Galleria dei Pensieri, Teatro delle Briciole-Solares Fondazione delle Arti, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.
L'importante ricorrenza sarà celebrata con il seminario "Io ti parlo...tu mi ascolti? Giovani che promuovo salute. Esperienze a confronto nel 20ennale del Meeting", che si terrà nella Sala Convegni dell'Assistenza Pubblica di Parma (via Gorizia n. 2/A).
Un'occasione per riflettere sugli sviluppi futuri, attraverso una rilettura critica ed organica di quanto fino ad oggi fatto, perché il progetto mantenga la sua forte valenza in termini di promozione al benessere, sempre in grado di recepire i mutamenti sociali, i nuovi linguaggi espressivi dei giovani e rispondere in modo efficace ai loro bisogni.
Con inizio alle ore 14, dopo i saluti di Marcella Saccani (Assessore politiche sociali, volontariato e associazionismo, disabilità, politiche abitative, pari opportunità, solidarietà internazionale della Provincia) e di Giovanni Marani (Assessore sport e politiche giovanili del Comune di Parma), intervengono: Paola Salvini (già Responsabile Spazio Giovani) sul tema "Meeting Giovani: i perché di una scelta"; Alessandro Bosi (Università di Parma) con "Vent'anni di Meeting Giovani: documenti, testimonianze, propositi". Alle 15.30, moderata da Massimo Zilioli (Associazione Galleria dei Pensieri), la tavola rotonda "Sguardi sul Meeting: crescere insieme tra azioni e accompagnamento" con: Licia Cristofaro e Luca Fossa (studenti Istituto "Toschi"), Antonella D'Andrea (docente Istituto "Toschi"), Gabriele Giacobbi (psicologo AUSL di Parma), Rosanna Melfi (docente ITC "Melloni"), Lucia Perego (Compagnia danzante Era acquario) e Valeria Ottolenghi (docente Form.Art). Alle 16.30, l'ultimo intervento in programma con Stefano Alemanno (progetto Social Net Skills Comune di Firenze) e Maria Cortese (AUSL di Modena) dal titolo "Esperienze e modelli a confronto".
Il seminario è realizzato dall'Azienda USL - Spazio Giovani, con il patrocinio di Comune e Provincia di Parma.
(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)
Il prossimo 23 maggio verrà attivato all'Ospedale di Montecchio un ambulatorio specialistico di medicina dello sport -
Reggio Emilia, 17 maggio 2014
La Direzione del Distretto informa che il prossimo 23 maggio verrà attivato all'Ospedale di Montecchio un ambulatorio specialistico di medicina dello sport per le valutazioni di idoneità sportiva agonistica per gli atleti minori di 18 anni del Distretto.
L'attività sarà svolta nell'ambulatorio cardiologico dell'Ospedale Franchini, il venerdì pomeriggio dalle 17.30 alle 20.30.
Le società sportive potranno prenotare gli appuntamenti telefonando alla segreteria della Unità Operativa di Medicina dello Sport della Azienda USL di Reggio Emilia, da cui dipende l'ambulatorio di Montecchio, al numero di telefono 0522 335734, dal lunedì al venerdì dalle ore 14,00 alle ore 18,00.
(Fonte: Ufficio comunicazione Ausl RE)
Attivando il Fascicolo Sanitario Elettrico (FSE) è possibile utilizzare anche CUPWEB, il sistema completamente gratuito di prenotazione online delle prestazioni specialistiche (visite ed esami) della Regione Emilia-Romagna. Il sistema indica quali sono le prestazioni prenotabili sia nella nostra Azienda che nelle altre Aziende della Regione.
Reggio Emilia, 13 maggio 2014 -
Il suo utilizzo è riservato ai cittadini maggiorenni che possono effettuare prenotazioni per se stessi o per i minori/tutelati a loro associati, purché siano assistiti da un Medico di Medicina Generale convenzionato in una delle Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna.
L’utilizzo è subordinato al possesso di credenziali che vengono rilasciate dagli sportelli abilitati all’attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico delle Aziende Sanitarie.
Nel caso in cui l’utente non sia in possesso di credenziali, l’accesso a CUPWEB consente solamente di:
cercare le strutture delle aziende sanitarie presso cui prenotare tramite CUPWEB,
cercare la prima data disponibile per prenotare una determinata prestazione tramite CUPWEB.
Se l’utente è in possesso delle credenziali utilizzando CUPWEB può:
prenotare le prestazioni sanitarie definite da ciascuna azienda sanitaria,
annullare uno o più appuntamenti prenotati tramite CUP WEB o sportello CUP/farmacia,
cambiare uno o più appuntamenti prenotati tramite CUP WEB o sportello CUP/farmacia,
pagare una prenotazione attraverso il portale regionale del Pagamento On Line,
visualizzare gli appuntamenti prenotati presso una azienda sanitaria,
ristampare il promemoria dell'appuntamento e dell'eventuale costo della prestazione prenotata
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata a CUPWEB https://www.cupweb.it
Come ottenere le credenziali per il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e il CUPWEB
L'attivazione è semplice. È necessario rivolgersi ad uno degli sportelli dell'Azienda USL o dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per ottenere le credenziali, nel rispetto della privacy. Occorre portare con sé un documento di riconoscimentoe un indirizzo e-mail valido, dove verrà inviata la seconda parte di password di accesso (la prima viene consegnata allo sportello).
Attenzione: ogni assistito dovrà avere un proprio indirizzo di posta elettronica non condiviso con altri, nemmeno i familiari.
È possibile ottenere le credenziali per il FSE e CUPWEB per altre persone: in questo caso è necessaria la delega scritta con l’indicazione del loro indirizzo e-mail e fotocopia del documento di identità del delegante. Per i minori, il FSE è attivato dai genitori che potranno collegarlo al proprio fino al compimento della maggiore età del figlio. Anche in questo caso è necessario compilare un apposito modulo. Lo stesso vale per i tutori in caso di persone soggette a tutela.
Con le credenziali complete occorre collegarsi al sito www.fascicolo-sanitario.it per iniziare a consultare e utilizzare il proprio FSE oppure al sito https://www.cupweb.it se si vuole solo prenotare le proprie prestazioni sanitarie.
Dove attivare il Fascicolo Sanitario Elettronico e CUPWEB nel Distretto di Scandiano:
Luogo di accesso per rilascio credenziali |
Orari apertura |
Telefono per informazioni |
|
Scandiano |
URP Via Martiri della libertà, 6 - Scandiano |
da lunedì a venerdì 8,00-12,00 |
0522 850400 |
CUP Corso Vallisneri, 41 - Scandiano |
da lunedì a venerdì: 7,40-13,50 sabato: 8,30-12,00 |
0522 850203 |
|
CUP Via Roma, 57 - Castellarano |
da lunedì a venerdì: 8,00-13,00 sabato: 8,00-12,00 |
0522 850701 |
|
CUP Via De Gasperi, 1 - Rubiera |
da lunedì a venerdì: 8,00-13,00 sabato: 8,00-12,00 |
0522 339010 |
(Fonte: L’Ufficio stampa Ausl RE)
Impegnati gli operatori dell'ospedale insieme ai volontari Cri. Mercoledì controlli gratuiti sul Pubblico Passeggio -
Piacenza, 12 maggio 2014 -
Pressione arteriosa, scende in strada la prevenzione. Mercoledì 14 maggio, sul Pubblico passeggio (angolo piazzale Genova), viene allestita una postazione per controlli gratuiti rivolti ai cittadini. L'iniziativa s'inquadra nell'ambito della campagna mondiale di sensibilizzazione per la lotta all'ipertensione arteriosa.
"Faremo – spiega il responsabile dell'unità operativa Giuseppe Crippa – uno screening dei fattori di rischio cardiovascolare, compresi accertamenti clinici e strumentali (misurazione della pressione arteriosa, monitoraggio automatico della stessa, elettrocardiogramma, valutazione della glicemia e assetto lipidico e counseling)".
I piacentini che vogliono cogliere questa opportunità o informarsi sui fattori di rischio, sulla prevenzione e sulle terapie, dalle ore 8 alle 13 possono rivolgersi alla postazione, allestita con il prezioso contributo della Croce Rossa Italiana.
La giornata di sensibilizzazione è sostenuta nel nostro Paese dalla Società italiana dell'Ipertensione arteriosa, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e si svolge in contemporanea in tutto il mondo.
La campagna mira a ricordare, tra l'altro, l'importanza di tenere controllati i valori pressori. Più alta è la pressione, maggiore è il rischio di malattie cardiovascolari. Nella maggioranza dei casi, essa non dà disturbi e spesso i sintomi si presentano solo dopo molti anni, quando la malattia ha già provocato danni all'organismo. Solo la misurazione regolare della pressione arteriosa permette di diagnosticare l'ipertensione e di verificare l'efficacia della terapia nella prevenzione delle complicanze cardiovascolari.
L'unità operativa di Ipertensione della Medicina interna dell'ospedale di Piacenza – continua Crippa - ha aderito come da consolidata tradizione alla giornata, proponendosi con un messaggio semplice ai piacentini: "Ė necessario tenere controllata la pressione, soprattutto in presenza di fattori di rischio particolari quali familiarità, eccessivo consumo di sale, sovrappeso, sedentarietà, uso di farmaci particolari e predisponenti".
(Fonte: Ufficio stampa Ausl Piacenza)
Concluso il progetto di promozione della salute realizzato dall’AUSL e dall’Istituto Paciolo-D’Annunzio di Fidenza. 13 le classi coinvolte -
Parma, 12 maggio 2014 -
Siamo responsabili verso noi stessi e la nostra salute? Sono davvero solo nostre la vita e la salute?. E’ da queste domande che ha preso il via il progetto che ha coinvolto, dopo la positiva esperienza dell’anno scorso, l’Istituto Paciolo-D’Annunzio e l’U.O. di Pediatria dell’Ospedale di Vaio.
Si tratta di un progetto di promozione della salute con un taglio particolare. “Lo scopo – spiega Valentina Allegri medico dell’U.O. di Pediatria dell’AUSL - è quello di rendere consapevoli gli studenti delle classi terze del fatto che le scelte relative al proprio stile di vita, che possono riguardare il consumo di alcol, l’abitudine al fumo, svolgere o meno attività fisica, una sana alimentazione, … non incidono solo sulla propria salute, ma anche su quella dei figli che potranno avere”.
In Italia circa il 16% dei bimbi nati ogni anno è prematuro o portatore di difetti congeniti. In entrambi i casi si tratta di condizioni che, insieme a cause genetiche, ne riconoscono altre di tipo “ambientale”, per l’appunto stili di vita non corretti che, quindi, possono essere modificati. “Informare riguardo a questi temi – conclude il medico - significa prevenire queste condizioni e ridurre i rischi ad esse connessi”.
L’iniziativa, con incontri tenuti in classe da Valentina Allegri, si è svolta in aprile, mese dedicato alla prevenzione dei difetti congeniti e della prematurità, grazie alla collaborazione della Dirigente dell’Istituto Paciolo-D’Annunzio Beatrice Aimi, di Alessandra Botti, referente di Istituto per l’Educazione alla Salute e dei docenti di scienze delle 13 classi coinvolte.
(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)
Quattro incontri alla Casa della Salute Parma centro. Un’iniziativa dell’Azienda USL, in collaborazione con Assistenza Pubblica, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna e Comune di Parma -
Parma, 12 maggio 2014 -
Di notte, liberi dalle regole della quotidianità, da impegni e responsabilità, i contesti del divertimento sono per i giovani i luoghi della metamorfosi, dove si inserisce anche l’uso e l’abuso di sostanze legali e non. Avvicinarsi alla scena del divertimento e del consumo, rispettando il diritto dei ragazzi di sperimentarsi e divertirsi, significa rendere più sicuri questi luoghi, riducendo le situazioni e i comportamenti pericolosi per la propria salute e per quella degli altri. A partire da queste considerazioni, l’Unità di Strada dell’AUSL organizza quattro incontri per formare operatori e gestori dei locali notturni, pub e discoteche da titolo “Smart Nights”.
“Migliorare la qualità degli interventi per favorire il divertimento sano e sicuro – spiega Barbara Cantarelli coordinatrice dell’Unità di Strada – è l’obiettivo prioritario dell’iniziativa, che intendiamo raggiungere attraverso la diffusione della conoscenza delle normative che regolamentano l’uso-abuso di sostanze legali e non e degli effetti che questo consumo provoca sui ragazzi. E’ importante, inoltre, costruire una sinergia tra operatori delle sicurezza e operatori delle prevenzione, a garanzia, in caso di necessità, di interventi tempestivi. C’è già una buona adesione al corso – conclude la coordinatrice - sono iscritti numerosi gestori di locali della movida cittadina, di alcune discoteche ed operatori di cooperative che lavorano in sinergia con locali della provincia, ma ci sono ancora posti disponibili.”
“Il Comune di Parma – sottolinea l’assessore al commercio e alla sicurezza Cristiano Casa – è molto sensibile a questa tematica. Da tempo collaboriamo con l’Unità di Strada dell’AUSL, pertanto aderiamo con piacere a questa iniziativa di formazione, che sarà uno strumento sicuramente utile per i gestori e anche per i clienti, perché se i gestori dei locali adottano comportamenti corretti e consapevoli, si rende più facile la convivenza e si riducono anche i margini di rischio, soprattutto per i giovani che affollano i centri di ritrovo”.
Questo il calendario degli appuntamenti, tutti alla Casa della Salute Parma centro in Largo Palli n. 1 (di fianco al DUC, tra i Viali Fratti e Mentana), dalle 14.30 alle 17.30. Il 14 e il 19 maggio, Massimo Lorenzani (coordinatore e formatore LAB57 Bologna e componente del coordinamento Unità di Strada della Regione Emilia-Romagna) tratta i temi, rispettivamente, “Effetti, rischi e danni dell’uso di sostanze legali/illegali” e “La chill-out ideale”; il 28 maggio Annalisa Pagani e Michela Mirandola del Sert di Parma con Barbara Cantarelli affrontano l’argomento “Alcol e patente: rischi legali e effetti sulla guida - Gli interventi di riduzione del danno e dei rischi”; infine, l’11 giugno, in collaborazione con l’Assistenza Pubblica di Parma, si terrà il corso di primo soccorso.
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna.
Il corso di formazione è il frutto dell’attività dell’Unità di Strada che, con il Progetto Notti nei luoghi del divertimento è presente con attività di prevenzione da circa 15 anni a Parma e provincia. Solo nel 2013 sono stati effettuati quasi 4000 contatti tra i giovani che frequentano pub, disco pub, feste di paese, movida, discoteche e altri contesti del divertimento notturno. Di questi sono stati testati dall’Unità di Strada circa 2000 giovani con l’etilometro professionale, durante le attività di prevenzione e di sensibilizzazione ai rischi legati al consumo di alcol e di sostanze illegali. Il 70% dei test è risultato superiore al limite legale, ma i giovani che hanno manifestato l’intenzione di guidare erano “solo” il 17%, meno del 2012, quando erano il 26%. Tra i ragazzi che hanno manifestato intenzione di guidare pur essendo risultati positivi al test ne sono stati sensibilizzati il 62%.
(Fonte: Ufficio stampa AUSL di Parma e Comune di Parma)
Dieci bambini ricoverati, affiancati da agenti della volante, della polizia scientifica e postale si sono trasformati in veri detective. Il premio più bello i sorrisi dei piccoli pazienti, dei genitori e delle educatrici. Al termine "dell'indagine" il Questore di Modena ha fatto visita ai piccoli pazienti consegnando loro dei giocattoli -
Modena, 9 maggio 2014 -
E' stata una mattina decisamente speciale quella vissuta oggi dai piccoli pazienti ricoverati presso il reparto di pediatria del Policlinico. Accanto ai camici bianchi di medici e infermieri, hanno trovato un gruppo di agenti in divisa, chiamati per "risolvere lo strano caso" della misteriosa sottrazione di un giocattolo dalla ludoteca dell'ospedale. Un caso simulato, che ha permesso, in un clima di grande curiosità, di trasformare in veri detective i bambini che hanno partecipato alla bella e riuscita iniziativa “Il Piccolo Commissario” promossa dalla Polizia di Stato.
Luogo, prima del crimine e, successivamente, dell’indagine è stato l’area che ospita la ludoteca e lo spazio dedicato all’attività didattica. Prima gli agenti della volante, quindi quelli della polizia scientifica e postale hanno affiancato i piccoli investigatori che hanno così potuto vedere come la Polizia di Stato svolge la propria azione investigativa, conclusasi con l’individuazione del maldestro ladro: un giovane ricercatore che aveva temporaneamente sottratto il giocattolo per mostrarlo al nipotino ed essere perciò certo che fosse proprio quello che desiderava ricevere in regalo.
Due ore spensierate punteggiate da sorrisi e battute che hanno contribuito a far diventare un po’ più grandi i bambini e un po’ più piccoli gli agenti avvicinando due mondi apparentemente distanti. Particolarmente significativo e toccante il momento durante il quale il Questore di Modena, Oreste Capocasa accompagnato dal direttore generale del Policlinico di Modena, Licia Petropulacos e dal direttore della Pediatria, Paolo Paolucci, hanno fatto visita ai bambini ricoverati portando loro dei giocattoli.
“È stato un momento davvero molto bello perché oggi siamo riusciti a strappare un sorriso ai bambini ricoverati, facendo dimenticare a loro e ai familiari il particolare momento che stanno vivendo. Per questo desidero ringraziare pubblicamente il questore e i suoi collaboratori” ha evidenziato Licia Petropulacos, direttore del Policlinico.
“Guardando negli occhi i bambini e vedendo i loro sorrisi, credo di poter dire che abbiamo centrato l’obiettivo. Volevamo far conoscere il nostro lavoro quotidiano e soprattutto consentire di avvicinare le istituzioni, in modo informale, ai cittadini di domani. Il calore e l’affetto con cui ci hanno accolto è stato per noi il premio più bello che potessimo ricevere” ha aggiunto il questore, Oreste Capocasa.
La mattinata si è conclusa con il saluto dei bambini della pediatria ad un gruppo di agenti schierati nel piazzale del Policlinico a fianco dei loro mezzi, quattro volanti e due motociclette. Al saluto i piccoli pazienti hanno risposto esponendo, aiutati dalle maestre, uno striscione con la scritta “Grazie dai bambini della pediatria”.
In allegato alcune foto di stamattina al Policlinico. Per quanto riguarda i bambini, è stato richiesto il consenso all'uso delle immagini.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Mo)
Dieci bambini ricoverati, affiancati da agenti della volante, della polizia scientifica e postale si sono trasformati in veri detective. Il premio più bello i sorrisi dei piccoli pazienti, dei genitori e delle educatrici. Al termine "dell'indagine" il Questore di Modena ha fatto visita ai piccoli pazienti consegnando loro dei giocattoli -
Modena, 9 maggio 2014 -
E' stata una mattina decisamente speciale quella vissuta oggi dai piccoli pazienti ricoverati presso il reparto di pediatria del Policlinico. Accanto ai camici bianchi di medici e infermieri, hanno trovato un gruppo di agenti in divisa, chiamati per "risolvere lo strano caso" della misteriosa sottrazione di un giocattolo dalla ludoteca dell'ospedale. Un caso simulato, che ha permesso, in un clima di grande curiosità, di trasformare in veri detective i bambini che hanno partecipato alla bella e riuscita iniziativa “Il Piccolo Commissario” promossa dalla Polizia di Stato.
Luogo, prima del crimine e, successivamente, dell’indagine è stato l’area che ospita la ludoteca e lo spazio dedicato all’attività didattica. Prima gli agenti della volante, quindi quelli della polizia scientifica e postale hanno affiancato i piccoli investigatori che hanno così potuto vedere come la Polizia di Stato svolge la propria azione investigativa, conclusasi con l’individuazione del maldestro ladro: un giovane ricercatore che aveva temporaneamente sottratto il giocattolo per mostrarlo al nipotino ed essere perciò certo che fosse proprio quello che desiderava ricevere in regalo.
Due ore spensierate punteggiate da sorrisi e battute che hanno contribuito a far diventare un po’ più grandi i bambini e un po’ più piccoli gli agenti avvicinando due mondi apparentemente distanti. Particolarmente significativo e toccante il momento durante il quale il Questore di Modena, Oreste Capocasa accompagnato dal direttore generale del Policlinico di Modena, Licia Petropulacos e dal direttore della Pediatria, Paolo Paolucci, hanno fatto visita ai bambini ricoverati portando loro dei giocattoli.
“È stato un momento davvero molto bello perché oggi siamo riusciti a strappare un sorriso ai bambini ricoverati, facendo dimenticare a loro e ai familiari il particolare momento che stanno vivendo. Per questo desidero ringraziare pubblicamente il questore e i suoi collaboratori” ha evidenziato Licia Petropulacos, direttore del Policlinico.
“Guardando negli occhi i bambini e vedendo i loro sorrisi, credo di poter dire che abbiamo centrato l’obiettivo. Volevamo far conoscere il nostro lavoro quotidiano e soprattutto consentire di avvicinare le istituzioni, in modo informale, ai cittadini di domani. Il calore e l’affetto con cui ci hanno accolto è stato per noi il premio più bello che potessimo ricevere” ha aggiunto il questore, Oreste Capocasa.
La mattinata si è conclusa con il saluto dei bambini della pediatria ad un gruppo di agenti schierati nel piazzale del Policlinico a fianco dei loro mezzi, quattro volanti e due motociclette. Al saluto i piccoli pazienti hanno risposto esponendo, aiutati dalle maestre, uno striscione con la scritta “Grazie dai bambini della pediatria”.
In allegato alcune foto di stamattina al Policlinico. Per quanto riguarda i bambini, è stato richiesto il consenso all'uso delle immagini.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Mo)
Donato uno strumento per la biopsia mammaria di ultima generazione. Il primo del genere installato in Italia, permette indagini istologiche mirate -
Modena, 9 maggio 2014 -
Una nuova apparecchiatura per la biopsia mammaria donata dalla BPER alla Struttura Complessa di Radiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, diretta dal prof. Pietro Torricelli. Si tratta di un dispositivo ad alto contenuto tecnologico, il Mammotome Revolve della Devicor, il primo installato in Italia. Questa apparecchiatura, infatti, permette di eseguire una diagnosi istologica assolutamente mirata delle formazioni nodulari sospette della mammella, utilizzando una procedura assai meno invasiva per la paziente e meno costosa rispetto alla biopsia chirurgica. La donazione è stata simbolicamente presentata stamane, giovedì 8 aprile 2014 alla presenza della dottoressa Licia Petropulacos, direttore generale del Policlinico, del prof. Pietro Torricelli, della dottoressa Cristina Tata e del dottor Daniele Zanetti, direttore mercati di BPER.
“Il principale vantaggio di questo nuovo dispositivo, - spiegano il prof. Pietro Torricelli e la dottoressa Rachele Battista, che per prima ha utilizzato lo strumento – è che, oltre ad essere assolutamente preciso, riduce drasticamente le complicanze legate al sanguinamento grazie ad una costante azione di aspirazione e, in quanto dotato di un dispositivo che raccoglie automaticamente e separatamente i campioni prelevati, aumenta l’efficienza della procedura e la sua affidabilità clinica. Infine, lo strumento permette di svolgere l’esame in un tempo nettamente inferiore, con evidenti vantaggi per la paziente”.
Le caratteristiche di questa nuova apparecchiatura contribuiranno a migliorare ulteriormente la qualità dei percorsi assistenziali diagnostico-terapeutici dedicati alle patologie della mammella, cui il Policlinico e l’azienda USL di Modena dedicano grandi attenzione e risorse e che si sviluppano nell’ambito del Dipartimento Interaziendale ad Attività Integrata Diagnostica per Immagini. “Quando a una paziente, effettuando la mammografia, viene scoperta una lesione sospetta, il nuovo apparecchio permette di effettuare un’indagine sicura e mirata. Questa donazione costituisce un ulteriore miglioramento al nostro parco tecnologico dedicato alla diagnostica ed interventistica senologica, un campo dove la diagnosi precoce costituisce un’arma sempre più decisiva” aggiunge la dottoressa Licia Petropulacos.
“Con questa donazione di una nuova apparecchiatura ad alto contenuto tecnologico, che fa seguito a quella di un moderno ecografo avvenuta un anno fa, BPER vuole confermare la vicinanza al territorio e la volontà concreta di sostenere iniziative e attività di alto profilo sociale. Crediamo sia una scelta importante, che abbiamo voluto indirizzare a una struttura sanitaria di elevata professionalità, fortemente impegnata in un programma fondamentale di prevenzione e cura”. Ha commentato Daniele Zanetti, direttore Area mercati di BPER.
(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)