Reggio Emilia, 12 settembre 2013 -
Lunedì 16 al Teatro comunale assemblea pubblica con la presidente Masini e il sindaco Musi per presentare la festa popolare che domenica 22 accompagnerà la demolizione della porcilaia -
L'ecomostro di Canossa ha i giorni contati. Domenica 22 settembre (dalle 15.30 a sera) una vera e propria festa popolare accompagnerà infatti l'attesa demolizione della porcilaia che da troppi anni deturpa uno dei più bei paesaggi italiani, dominato dalla Rupe del Castello, testimone di un avvenimento storico senza precedenti: i tre giorni al freddo e al gelo dell'imperatore Enrico IV di Germania in attesa del perdono dal Papa. La giornata di festa sarà presenta nel corso di una assemblea pubblica in programma lunedì 16 settembre (ore 21), al Teatro comunale di Canossa. Saranno la stessa presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, e il sindaco di Canossa Enzo Musi a sottolineare il valore dell'iniziativa e a ricordare il non semplice lavoro che Provincia e Comune, insieme alla Regione Emilia- Romagna, hanno dovuto affrontare a partire dal 2003 per riuscire finalmente a liberare la Rupe e il Castello dall'ecomostro.
"Sarà anche l'occasione per ripercorrere le tappe del lungo e proficuo cammino che la Provincia di Reggio Emilia ha intrapreso durante gli ultimi due mandati amministrativi a favore della salvaguardia e della promozione del nostro territorio, a partire dalla bellezza di un paesaggio così carico anche di storia, come appunto le terre di Canossa, ma purtroppo così troppo spesso violato, nella speranza che di ecomostri non ne nascano più e non se ne debbano più abbattere...", spiega la presidente Sonia Masini.
Così come avvenuto nel maggio del 2006 con la spettacolare implosione dell'ecomostro di Castelnovo Monti, il famigerato "albergo dei polli" di Felina, anche per la distruzione della porcilaia di Canossa la Provincia, coinvolgendo associazioni ambientaliste e culturali, promuoverà una festa popolare, con musiche ed eventi che domenica 22 settembre accompagneranno ai piedi del castello, che potrà ovviamente essere visitato. A differenza di quanto avvenne a Felina, in considerazione della sensibilità geologica dell'area l'abbattimento non potrà essere altrettanto...esplosivo, ma l'avvio dei lavori che nelle prossime sett imane vedranno ruspe e bulldozer impegnat i nella demolizione della porcilaia sarà ugualmente spettacolare e suggest ivo. La festa per l'avvio del l'abbattimento dell'ecomostro sarà preceduta, venerdì 20 settembre (ore 10), da un incontro riservato alle scuole: ai piedi del Castello, saranno il professor Paolo Golinelli e l'architetto Walter Baricchi ad illustrare ai ragazzi rispettivamente il valore storico e quello paesaggistico del territorio canossano.
La storia di Canossa e del suo ecomostro
L'ecomostro di Canossa da anni deturpa uno deipiù bei paesaggi italiani, testimone di un avvenimento storico senza precedenti: i tre giorni al freddo e al gelo dell'imperatore Enrico IV di Germania in attesa del perdono dal Papa. In quei lontani giorni il destino dell'Imperatore è in mano ad una donna, la Gran Contessa Matilde di Canossa, che domina sulla Toscana, su parte dell'Emilia Occidentale e della Lombardia, ed è alleata del Papa contro l'Imperatore. Per raggiungere il sud e Roma, l'Imperatore - che è stato scomunicato da Gregorio VII- deve passare l'Appennino, ma i Castelli di Mat ilde dominano i passi e sono imprendibili: per questo nel 1077 Enrico IV è costretto a umiliarsi e a chiedere perdono. Proprio nella suggestiva vallata ai piedi di un Castello così carico di storia, nei primi anni Sessanta venne costruita la tristemente nota porcilaia di Canossa: un massiccio fabbricato di ben 12.000 metri cubi di volumetria utilizzato per l'allevamento di suini, ma da diversi anni abbandonato. Da tempo la Provincia di Reggio Emilia, in particolare nell'ambito della Biennale del Paesaggio avviata nel 2005 e patrocinata tra gli altri dal Ministero dei Beni culturali, ha tra gli obiettivi del proprio mandato la demolizione di questo ecomostro, al quale in passato aveva provato a provvedere anche il Comune di Canossa. Per il suo impatto paesaggistico fortemente negativo rispetto ad una zona di così notevole interesse pubblico ai sensi dell'articolo 136 del Codice dei beni culturali, tanto per la Provincia quanto per il Comune di Canossa la porcilaia ha infatti tutte le caratteristiche per essere dichiarata opera incongrua sulla base della Legge regionale 16/2002 e la sua distruzione è stata prevista anche dal Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) approvato dal Consiglio provinciale nel 2010.
Per l'abbattimento dell'ecomostro e il ripristino naturalistico dell'area è prevista una spesa di 900.000 euro, 600.000 dei quali coperti da risorse regionali che la Provincia di Reggio Emilia ha ottenuto attraverso il Programma attuativo regionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013, così come previsto dall'Intesa per l'integrazione delle politiche territoriali sottoscritta lo scorso 18 luglio a Palazzo Allende.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 11 settembre 2013 -
La limitazione del traffico è dovuta ai lavori di ripristino della banchina stradale -
Lungo la provinciale 21 "Albinea - Montecavolo" devono essere realizzati lavori di ripristino della banchina stradale nel tratto compreso tra il km 3+800 al km 4+000 nel centro abitato di Puianello, nel comune di Quattro Castella.
Dal momento che questo intervento richiede l'occupazione di parte della sede stradale la Provincia ha deciso di istituire lungo questo tratto stradale un senso unico alternato, e di introdurre il limite di velocità a 30 km/h fino al termine dei lavori.
(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 10 settembre 2013 -
Partiranno tra alcuni giorni i 41 giovani selezionati per le borse di studio nell'ambito del progetto "Mech Your Move!", che la Provincia di Reggio Emilia ha presentato e vinto nell'ambito del Programma europeo Leonardo da Vinci.
I giovani partecipanti potranno svolgere un tirocinio formativo di 14 settimane in aziende estere in diversi paesi europei: Irlanda, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Lituania, Francia e Germania.
La borsa di studio, che ammonta a circa 3.000 euro, permette la copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio per l'intero periodo, oltre che un corso di lingua della durata di 2 settimane.
Complessivamente le borse di studio approvate nel progetto, cui hanno partecipato in qualità di partner le province di Modena e Bologna, sono state 56; 15 di queste sono state assegnate lo scorso marzo ad altrettanti giovani che hanno terminato il mese scorso i loro tirocini.
"L'importanza di questo progetto sta nella possibilità per questi ragazzi di formarsi all'estero, entrando in contatto con contesti economici, culturali e sociali nuovi e di riportare poi sul territorio quanto acquisito durante il periodo di formazione fuori dall'Italia – sottolinea l'assessore provinciale all'Istruzione Ilenia Malavasi – Valorizzare i nostri ragazzi e dare loro le migliori possibilità significa investire nei nostri talenti e dare loro una chance, affinché possano poi trovare spazio nel nostro tessuto economico, che delle loro competenze ed energie ha bisogno per tornare a crescere."
I giovani reggiani selezionati per la prossima partenza sono: Emanuele Brioni, Hanh Ngo Thi Hong, Laura Magnavacchi, Agnese Di Donato, Simone Dondi, Martina Bianchi, Valentina Orlandini, Luca Rubertelli, Lorenzo Lusetti, Fabrizio Degola, Andrade Cunha, Francesco Ghidoni, Paolo Molini, Rossana Romano, Marika Borziani, Debora Bellei, Lorella Caldarola, Ela Lipovac, Sara Borracci.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 9 settembre 2013 -
Creatività, ricerca, innovazione e uguali opportunità per tutti grazie alla collaborazione tra imprese e pubblica amministrazione. Questi gli ingredienti del progetto "Una giostra per tutti", sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Consorzio Fun Italian Export, di cui è presidente Francesco Ferrari, amministratore delegato dell'azienda reggiana Preston & Barbieri Srl che ne è la capofila.
Il consorzio, che ha sede a Reggio Emilia, vanta l'adesione di 27 aziende italiane che producono giostre ed attrezzature per parchi divertimento e parchi a tema. La maggior parte di esse sono dislocate nei territori reggiano e modenese e ne fanno parte, tra le altre, M.P. Group srl (Reggio Emilia), D.P.F. Automation srl (Reggio Emilia), ECO elettrocomponenti srl (Reggio Emilia), Automatic Toys Modena srl, Cogan srl (Soliera), Ital-Resina di Di Talia Angelo (Ganaceto), Adalio srl (Spilamberto).
L'industria per parchi divertimento – che vanta un notevole indotto – coniuga creatività e tecnologia, lavoro e arte. Resiste, e talora sorprende, per la vocazione all'export, arrivando ad esportare oltre il 90% della produzione. È considerata un'eccellenza in tutto il mondo proprio perché queste giostre sono il frutto di una complessa sintesi di alte tecnologie e il risultato di sinergie tra imprese e università. È un settore caratterizzato da piccole imprese, grandi responsabilità, alta specializzazione e tanta passione.
Il progetto presentato questa mattina in Provincia consiste nella realizzazione di uno studio finalizzato alla stesura di linee guida a livello nazionale ed europeo per garantire la possibilità alle persone diversamente abili di fruire dei parchi divertimento. Si tratta di un progetto veramente innovativo in grado di valorizzare assieme all'impegno della Provincia in materia di pari opportunità, l'eccellenza del tessuto produttivo locale che riesce ancora a distinguersi sulla scena internazionale per quanto riguarda la competitività e la ricerca.
Accanto alla Preston & Barbieri srl stanno lavorando al progetto non solo le aziende del Consorzio per l'internazionalizzazione Fun Italian Export s.c., ma anche un pool di esperti, soprattutto medici e giuristi di fama internazionale. Numerose sono anche le collaborazioni e i patrocini messi in campo da parte delle associazioni, tra cui l'Istituto superiore della sanità, l'ospedale Bambin Gesù di Roma, Ancasvi (Associazione nazionale costruttori attrezzature spettacoli viaggianti), Anesv (Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti), Consorzio C.A.S.A. (Consorzio attività specialistiche per le diverse abilità), Coordown (Coordinamento nazionale associazioni persone con sindrome di Down), Eaasi (European association amusement supplier industry), Iaapa Europe (International association of amusement parks and attractions, Brussels), e Pianeta Down.
A pochi mesi dall'inizio del progetto, molte attività sono state già sviluppate e completate sia a livello nazionale sia internazionale.
«Negli ultimi anni – afferma Gianni Chiari, direttore tecnico del progetto – sono aumentati episodi di presunta "discriminazione" nei confronti dei soggetti con speciali necessità, che si sono visti rifiutare l'accesso ad alcune attrazioni, sulla base di una generica e supposta pericolosità legata alla disabilità, sia di tipo fisico sia mentale. Questo progetto vuole quindi affrontare tali problematiche in maniera sistematica e corretta, dal punto di vista scientifico e tecnico, con lo scopo di migliorare l'accessibilità ai parchi di divertimento, anche per favorire una piena e consapevole fruibilità nel rispetto dei diritti delle persone diversamente abili, delle norme di sicurezza e della legislazione. In questo modo ci si propone un intervento ampiamente integrativo per consentire a chiunque, a prescindere da eventuali disabilità, di poter fruire in sicurezza dei parchi di divertimento nel rispetto di quanto previsto dall'Onu, relativamente al diritto di ciascuno a non essere discriminato».
Per Francesco Ferrari, presidente del Consorzio Fun Italian Export, «l'obiettivo del progetto è di arrivare alla stesura di linee guida condivise a livello nazionale ed internazionale, affinché le persone con speciali necessità possano tutte fruire delle attrazioni dei parchi divertimento, con la massima sicurezza ed autonomia possibile. Fine ultimo è di evitare potenziali episodi di "discriminazione" e stigmatizzazione nei confronti di soggetti con disabilità, tanto di tipo fisico che psichico. Il progetto ha anche una positiva ricaduta nel settore dell'industria di riferimento, il cui obiettivo è di avere delle basi scientifiche per sviluppare la valutazione del rischio e migliorare in sicurezza l'accessibilità sia delle attrazioni sia dei parchi di divertimento. Potremo in futuro presentare attrazioni accessibili e fare di queste caratteristiche un valore aggiunto rispetto alla concorrenza internazionale di più basso livello, creando un vantaggio competitivo. Del resto siamo apprezzati in tutto il mondo per l'attenzione che dedichiamo al tema della sicurezza».
«Con il sostegno a questo progetto ci siamo posti un duplice obiettivo: da un lato stimolare l'innovazione di prodotti delle nostre imprese, sostenendo le competenze tecnologiche del nostro tessuto economico, come azione di contrasto all'attuale crisi del mercato del lavoro, dall'altro favorire l'inclusione sociale di persone con disabilità – ha spiegato l'assessore alla Formazione professionale della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi - Grazie a questa partnership, continua dunque il forte lavoro del nostro ente nei confronti delle persone diversamente abili, che ci ha visti impegnati in questi anni nel mondo della scuola (progetto tutor, sostegno dsa, difensore civico, accordo di programma), ma anche in quello del lavoro e del tempo libero. La nostra priorità è sempre la tutela dei diritti di tutte le persone e le pari opportunità per tutti i cittadini, evitando spiacevoli episodi di "discriminazione" nei confronti dei portatori di handicap. Questo progetto, infatti, analizza le esigenze delle persone con disabilità, le difficoltà che hanno riscontrato nell'accedere e nel fruire dei parchi divertimento e si prefigge di elaborare delle linee guida che possano garantire la massima fruizione in sicurezza dei parchi divertimento. Al tempo stesso il progetto si prefigge di supportare un settore di eccellenza della nostra economia. Molte di queste imprese, infatti, sono situate nei territori colpiti dal sisma, attualmente in uno stato di difficoltà e grazie a questa innovazione il comparto potrà avere ricadute positive in termini occupazionali e formativi».
La psichiatra ha Stefania Cerino annunciato che, entro un anno, saranno pronti i risultati delle ricerca che ha comportato anche una serie di test clinici e questionari – a ragazzi diversamente abili e loro coetanei – realizzati al parco Minitalia Leolandia di Bergamo "principalmente per verificare l'impatto emotivo sulle persone delle diverse attrazioni per consentire a tutti di gestire al meglio questo genere di divertimento".
Presente alla conferenza stampa anche Elisa Orlandini, membro del board della onlus CoorDown (Coordinamento nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down) che ha parlato di "un'esperienza davvero molto interessante, iniziata dopo alcuni fatti di cronaca relativi a problemi di discriminazione, ma che grazie al dialogo e all'educazione di tutti i soggetti coinvolti sta producendo grandi risultati a favore di una inclusione sociale sempre più radicata".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)