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Nuovo provvidenziale intervento di Polizia provinciale e Centro recupero animali selvatici -

Reggio Emilia, 9 gennaio 2014 -

Un altro daino, rimasto impigliato in una rete di un campo da calcio, è stato salvato martedì dagli agenti della Polizia provinciale e dal personale del Centro Recupero animali selvatici "Rifugio Matildico" di San Polo d'Enza. E' successo nel campo comunale di San Giovanni di Querciola, dove l'animale è... andato in gol, rimanendo però purtroppo incastrato nelle maglie della rete.
Sono ormai quasi una decina gli esemplari di fauna selvatica rimasti impigliati in rete di ogni genere e salvati dalla Polizia provinciale, alla quale si ricorda che vanno tempestivamente segnalati casi di animali in difficoltà telefonando al numero 0522.792222.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Partirà il prossimo lunedì 13 gennaio 2014 la decima edizione delle Lezioni di Educazione finanziaria, promossa dalla Provincia di Reggio Emilia, dall'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e da FedeRisparmiatori - Azionariato Diffuso -

Reggio Emilia, 8 gennaio 2014 -

Il nuovo ciclo di lezioni è l'occasione per richiamare le varie iniziative realizzate nel corso degli anni, del progetto pilota – unico in Italia - di tutela dei risparmiatori:
corso di formazione, da parte di docenti dell'Università e riservato a personale già esperto (ex-direttori di filiale e funzionari di banca), su consulenza finanziaria e tutela del risparmiatore;
ricerca e monitoraggio, da parte della stessa Università, di alcuni prodotti d'investimento complessi, maggiormente diffusi dalle banche reggiane;
realizzazione e pubblicazione/aggiornamento sul sito della Provincia di Reggio Emilia di un "Osservatorio provinciale" su tali prodotti per consentire maggiore consapevolezza e confronti competitivi sulle diverse offerte delle banche;
incontri gratuiti, su richiesta del risparmiatore, con esperti indipendenti coordinati da FedeRisparmiatori-Azionariato Diffuso (ex direttori di filiale che avevano partecipato al corso di formazione), per avere pareri sull'adeguatezza del portafoglio rispetto alle proprie caratteristiche e propensione al rischio;
incontri annuali d'educazione finanziaria, presso Unimore, in collaborazione con i giornalisti di Plus24 del Sole 24 ore e di consulenti finanziari indipendenti;
incontri di educazione finanziaria nelle scuole superiori, realizzati grazie alla Provincia di Reggio Emilia con il contributo della Fondazione Manodori.

Relativamente alle lezioni d'educazione finanziaria, anche quest'anno saranno tenute da alcuni giornalisti di Plus24 del Sole 24 Ore, Paolo Zucca, Gianfranco Ursino, Vitaliano D'Angerio e il fondatore di YouInvest e editorialista del Sole 24 Ore Marco Liera.
Durante ciascun incontro saranno affrontati i temi finanziari di base, alla luce della grave situazione economica/finanziaria attuale: a coordinare le diverse lezioni Riccardo Ferretti, prorettore dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Di seguito il programma dell'anno 2014 per esteso:
Lunedì 13 gennaio, Aula 1: Dedicare più tempo e acquisire maggiore consapevolezza nella gestione della finanza personale (Marco Liera);
Lunedì 20 gennaio, Aula 1: Investimenti, costi e portafoglio personale / Vantaggi e svantaggi dell'utilizzo del contante (Paolo Zucca)
Lunedì 27 gennaio, Aula 1: Decisioni chiave per pianificare le finanze di famiglia. I prodotti adeguati, quelli da evitare (Gianfranco Ursino);
Lunedì 3 febbraio, Aula 1: La previdenza integrativa, come seguire l'investimento (Vitaliano d'Angerio).

Gli incontri avranno luogo dalle ore 17,30 alle ore 19,30 / 20,00 presso la sede reggiana dell'Università di Modena e Reggio Emilia in via A. Allegri, 9 (presso aula 1 piano terra, di fronte l'Aula magna). Gli incontri sono gratuiti e prevedono uno spazio per domande inerenti l'argomento trattato.

È gradita la prenotazione inviando una mail ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. In alternativa è possibile telefonare allo 0522.444666 - Assessorato Agricoltura, Promozione Territoriale, Tutela dei Consumatori, Benessere Animale Provincia di Reggio Emilia.

(Fonte: ufficio stampa FedeRisparmiatori - Azionariato Diffuso)

 

Un patto tra istituzioni e privati per incentivare i reggiani a scegliere il nostro Appennino. Da domenica prossima con il biglietto di SETA sconti anche per lo skipass giornaliero: 12 euro invece di 28 -

Reggio Emilia, 8 gennaio 2014 -

Proseguono le iniziative per incentivare i reggiani a frequentare la stazione sciistica del Cerreto. Un vero e proprio patto che vede unite istituzioni e gestori in un continuo lavoro di valorizzazione.
A partire da domenica prossima, 12 gennaio, sarà infatti attivo un collegamento con autobus tra Reggio e Cerreto Laghi organizzato dall'Agenzia per la mobilità e effettuato da SETA.
Uno sciatore reggiano, con attrezzatura al seguito, potrà raggiungere il Cerreto al costo di 12,60 euro andata e ritorno, in questo modo non pagherà il costo per il trasporto delle attrezzature.
La partenza da Reggio è fissata alle 6.30 da Piazzale Europa, seguendo il percorso e le fermate della linea SETA Reggio-Cerreto Laghi. In particolare la corsa prevede nel Comune di Reggio le fermate a Porta Castello e a Rivalta, per proseguire verso Puianello, Vezzano, La Vecchia, Bettola e Bocco e raggiungere Castelnovo Monti, effettuando quindi le fermate di Casina, Marola Cantoniera, Feriolo, Felina e Croce.
A Castelnovo Monti è prevista una fermata di due minuti per poi proseguire per il Cerreto, con arrivo per le ore 9.00.
Nel pomeriggio il servizio ripartirà alle ore 17.00 dal Cerreto con rientro in città alle 19.25.
Chi arriverà a Cerreto con questo mezzo, esibendo il titolo di viaggio SETA alla biglietteria degli impianti, potrà anche usufruire dello Skipass giornaliero alla tariffa ridotta di 12 euro anziché 28.
Quindi con meno di 25 Euro lo sciatore reggiano potrà godersi una giornata sulle splendide piste della stazione sciistica più attrezzata del nostro Appennino, effettuando il viaggio comodamente seduto, senza l'onere della guida.
Per chi non scia e vuole passare una giornata piacevole al Palaghiaccio di Cerreto Laghi, esibendo sempre il titolo di viaggio SETA, potrà usufruire dell'ingresso al Palaghiaccio alla tariffa di 8 Euro, anziché 14, comprensiva del noleggio pattini e casco.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, cui hanno partecipato il vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi, il sindaco di Villa Minozzo Paolo Bargiacchi, il direttore di Act Michele Vernaci, il direttore commerciale di SETA Massimiliano Cantoni, e il direttore della stazione sciistica Federico Murro.
"Il nostro obiettivo – ha spiegato il vicepresidente Saccardi – è quello di offrire un pacchetto tutto compreso che invogli i reggiani ad usare la nostra stazione sciistica. Devo ringraziare l'Agenzia per la mobilità e SETA per la grande disponibilità dimostrata e oggi, possiamo dire, che con meno di 25 euro si può passare una giornata a sciare al Cerreto. Vorrei aggiungere che sono in via di definizione anche dei pacchetti enogastronomici, è già pronto il gestore del Park Hotel, che è anche il gestore delle piste, ma noi vogliamo coinvolgere anche gli altri operatori del settore".
Il Sindaco Paolo Bargiacchi ha sottolineato la ulteriore sinergia tra pubblico e privato che sta facendo del Cerreto una delle stazioni meglio attrezzate dell'Appennino, con una offerta diversificata, non solo sci quindi, ma anche palaghiaccio, sentieri e enogastronomia di alta qualità.
Soddisfazione per l'accordo raggiunto è stata espressa dal direttore della stazione Federico Murro: "Tutto è partito in dicembre, quando alcune famiglie ci hanno chiesto se c'era la possibilità di mandare i ragazzi a sciare. Noi abbiamo coinvolto Provincia e Comune, quindi la risposta ė stata velocissima, e ci ha permesso di creare un pacchetto attrattivo, senza dimenticare che in questo modo si lascia anche la macchina a casa con innegabili benefici per l'ambiente".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

A causa di smottamenti dovuti alle abbondati piogge degli ultimi giorni, la Provincia di Reggio Emilia ha indetto lavori di ripristino a decorrenza immediata -

Reggio Emilia, 7 gennaio 2014 -

La Provincia informa che lungo la provinciale 63 "Albinea – Regnano - Casina" , in località San Giovanni di Querciola nel in comune di Viano, si è verificato un cedimento della banchina di valle.
Per effettuare i lavori di ripristino, e rendere sicura la circolazione dei veicoli, occorre prevedere il restringimento della carreggiata e l'introduzione del limite di velocità a 30 km/h lungo il tratto interessato. Il provvedimento ha decorrenza immediata e si protrarrà fino al termine dei lavori.

Senso unico alternato con limite di velocità a 30 km/h anche lungo la provinciale 91 "Collagna – Vaglie - Ponte Rossendola", in località Case Nuove in comune di Ligonchio, a causa di un cedimento a monte della strada.
Anche in questo caso il provvedimento ha decorrenza immediata e si protrarrà fino al termine dei lavori di ripristino.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

La Provincia approva il Piano Clima. Gennari: 'Strumento fondamentale per ridurre le emissioni climalteranti, che a Reggio, per un terzo, sono originate dal settore residenziale e terziario" -

Reggio Emilia, 7 gennaio 2014 -

Le alterazioni che il clima sta subendo in questi anni, e che quest'ultimo Natale più caldo degli ultimi 200 anni ha confermato, sono ormai una problematica a livello mondiale e che investe estesi territori. Per la comunità scientifica tali alterazioni, direttamente o indirettamente attribuibili all'attività umana, possono generare gravi effetti di estremizzazione dei fenomeni meteorologici e crescenti ripercussioni sull'uomo: basti pensare alle recenti alluvioni e agli immani disastri verificatisi in molte regioni d'Italia, con vittime e sfollati, ed anche agli intensi avvenimenti che si sono recentemente verificati nella nostra provincia, dalle numerose frane alla grandinata di luglio nella Bassa. Tutto ciò è strettamente legato a eccessive emissioni dei cosiddetti gas climalteranti, o gas ad effetto serra: principalmente anidride carbonica (CO2), ma anche metano e protossido di azoto.
Sulla scorta di queste considerazioni, i primi di dicembre la Provincia di Reggio Emilia, con voto del Consiglio (tutti favorevoli, unica astensione quella di Rifondazione comunista), ha approvato il Piano Clima, uno strumento volontario - non derivando da alcun obbligo di legge - che rappresenta una importante scelta per contrastare le alterazioni climatiche, almeno a livello locale. "Con il voto pressoché unanime del Consiglio, la Provincia ha lanciato un segnale forte nei confronti delle realtà del territorio, dagli Enti ai cittadini, perché anche localmente si agisca concretamente per contrastare un fenomeno globale", sottolinea l'assessore alla Qualità dell'aria, Alfredo Gennari.


Il Piano Clima della Provincia di Reggio Emilia è uno strumento nuovo, di raccordo fra il livello di governo locale e le politiche sovraordinate (regionali, nazionali ed europee), in grado di offrire una cornice di riferimento per le azioni nel contesto locale. Un quadro territoriale delle emissioni climalteranti, i diversi contesti di riferimento legislativi, gli obiettivi di riduzione delle emissioni sul territorio provinciale, le misure e le azioni da adottare, le metodologie per il monitorarne l'efficacia: questi, in sintesi, i contenuti principali del Piano .
Per quanto riguarda il quadro territoriale, il Piano - oltre ad aver valutato gli assorbimenti di anidride carbonica da parte della vegetazione - ha calcolato anche le emissioni di gas climalteranti a livello provinciale nei diversi settori di attività: il 32% ha origine dal settore residenziale e terziario, il 26% dai trasporti, il 24% dall'industria, il 13% dall'agricoltura e zootecnia e il 5% dal settore rifiuti.
In considerazione di questi importanti elementi di analisi, il Piano Clima della Provincia, collegandosi strettamente alle indicazioni europee, propone due linee strategiche d'azione: una strategia di mitigazione, rivolta alla riduzione delle emissioni dei gas climalteranti attraverso azioni di risparmio energetico e di incremento dell'efficienza energetica, e una strategia di adattamento, tesa a ridurre gli effetti negativi generati dai cambiamenti climatici sull'ambiente, sulla vita umana e sulla biodiversità.


"La strategia di adattamento si sviluppa su azioni contenute nel Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) ed in altri piani provinciali di settore. In questo senso il Piano clima è trasversale, perché porta a sintesi le azioni già previste in tema di prevenzione e protezione dai rischi idraulici e idrogeologici; pianificazione di emergenza dai rischi naturali ed antropici; miglioramento del micro clima dei centri urbani; aumento della resilienza della biodiversità e degli ecosistemi, che sono contenute nel Ptcp", continua l'assessore Gennari sottolineando come "tra le azioni previste ci siano l'incremento dell'efficienza nei consumi energetici, della produzione di energia da fonti rinnovabili e degli assorbimenti di anidride carbonica (CO2) con lo sviluppo dei boschi, nella direzione indicata appunto dal Ptcp e dal Piano enegergetico provinciale".

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Attraverso la partecipazione ai lavori del Tavolo tecnico regionale, la Provincia di Reggio Emilia ha poi potuto acquisire padronanza degli strumenti metodologici condivisi per il calcolo delle riduzioni di anidride carbonica conseguenti all'attuazione di determinate azioni, così da passare dal livello degli indirizzi al livello dell'applicazione pratica, con reali certezze nella verifica e nella rendicontazione del raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni. Per l'installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici, ad esempio, è possibile calcolare una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 0,000367 tonnellate/anno per ogni kWh/anno di energia prodotta con tale fonte rinnovabile. Per ogni albero piantumato, invece, il valore di riduzione calcolato tramite la metodologia regionale di rendicontazione è pari a 0,003029 tonnellate di CO2 all'anno.
"Il Piano Clima include anche azioni rivolte internamente ai vari settori del nostro Ente, rimarcando così la volontà e responsabilità della Provincia verso politiche virtuose, che possano rappresentare esempio e traino – conclude l'assessore Gennari – Rappresenta, inoltre, un mezzo per aumentare la sensibilizzazione e incrementare così la partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli enti, i soggetti e i cittadini perché la sinergia d'azione è l'elemento essenziale per l'attuazione di uno strumento volontario e perché solo con il contributo di tutti è possibile migliorare la qualità dell'aria e ridurre le emissioni di gas climalteranti".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

L'assessore risponde alle critiche dopo la chiusura della provinciale 18: "Con il supporto dei tecnici abbiamo scelto di sostenere le esigenze dei cittadini. Non potevamo prevedere le abbondanti precipitazioni" -

Reggio Emilia, 3 gennaio 2014 -

"L'intervento sulla frana di Rio Re è stato eseguito utilizzando una tecnologia avanzata e leggera. L'obiettivo era quello di dare una risposta immediata ai bisogni dei cittadini, garantendo il collegamento nel periodo invernale".
L'assessore provinciale alle infrastrutture Alfredo Gennari risponde alle critiche su quanto avvenuto lungo la provinciale 18 nel comune di Ligonchio, a seguito delle eccezionali piogge di Natale che hanno portato nuovamente alla chiusura della strada: "La Provincia si è già attivata per realizzare l'intervento definitivo, che non potrà però partire prima di alcuni mesi. L'alternativa era quella di chiudere la strada fino ad allora, invece, supportati dai tecnici, abbiamo scelto di ripristinare la strada e consolidarla, senza appesantirla, purtroppo le straordinarie condizioni climatiche di Natale hanno vanificato il lavoro fatto, ma questo non potevamo prevederlo".
La frana di Rio Re, definita quiescente dalla carta regionale dei dissesti, aveva destato le prime preoccupazioni già nel mese di novembre del 2012: in quell'occasione la Provincia segnalò alla Regione la ripresa del movimento franoso.
Successivamente l'Ufficio infrastrutture della Provincia si è attivato per affidare le necessarie indagini geologico – geotecniche finalizzate alla progettazione di un intervento che garantisse in modo definitivo il transito su questo tratto di strada.
"In questa fase – prosegue Gennari – anziché di polemiche avremmo bisogno di unità, di lavorare insieme per reperire i fondi necessari per dare una risposta definitiva ai cittadini. Tutto il lavoro svolto è stato infatti portato avanti in collaborazione con il comune di Ligonchio, molto attento alle esigenze e istanze dei propri cittadini. Nel frattempo siamo anche impegnati a trovare soluzioni per ridurre il più possibile il disagio. Come Provincia di Reggio Emilia abbiamo sempre posto la massima attenzione sugli aspetti legati al dissesto e alla instabilità dei versanti, con un continuo monitoraggio del territorio, anche in relazione al mutare dei fenomeni climatici che hanno portato ai gravi episodi che hanno interessato il nostro territorio nella scorsa primavera. I nostri uffici - ha concluso Gennari - si sono attivati direttamente e hanno rendicontato presso tutte le sedi competenti (statali e regionali) i danni subiti e richiesto le risorse necessarie; e di questo ne è testimonianza l'attività incessante svolta nel periodo estivo - autunnale di ripristino di smottamenti che hanno coinvolto la rete viaria provinciale (circa 20 interventi per un importo di circa 1.300.000)".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Incontro in Provincia tra azienda e sindacati. L'accordo del 23 in Regione potrebbe permettere di ridurre gli esuberi. Saccardi: "Il confronto resta aperto, speriamo in risultati anche importanti" -

Reggio Emilia, 31 dicembre 2013 -

Potrebbe arrivare proprio dagli ammortizzatori regionali in deroga, che sono stati rinnovati la scorsa settimana in Regione, una possibile soluzione alla delicata vicenda Newlat. E' quanto emerso nel corso dell'incontro tenutosi ieri pomeriggio a Palazzo San Giovannino su iniziativa del vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi. Alla presenza di rappresentanti della Newlat Spa, della Flai-Cgil e della Fai-Cisl regionali e provinciali, della Uil di Reggio Emilia e della Rsu, i tecnici della Provincia hanno illustrato le possibilità offerte dall'intesa sottoscritta nei giorni scorsi in Regione dalla stessa Provincia e dalle parti sociali per prolungare gli ammortizzatori in deroga per quella platea di lavoratori che non può accedere agli strumenti di protezione nazionale.
"Tanto l'azienda quanto i sindacati hanno ascoltato con grande attenzione e si sono presi alcuni giorni per i necessari approfondimenti e per effettuare le rispettive valutazioni, ma si può tranquillamente sostenere che il confronto tra le parti resta aperto", commenta il vicepresidente Pierluigi Saccardi, sottolineando "come anche in questo caso la Provincia abbia assicurato un ruolo importante per cercare di individuare la miglior gestione possibile all'ennesima crisi che investe le aziende del nostro territorio, tenendo conto delle esigenze sia delle imprese, sia dei lavoratori e delle loro famiglie".
Rispetto al mancato accordo delle scorse settimane a Roma sulla procedura di mobilità nazionale per 177 esuberi del gruppo Newlat (87 dei quali a Reggio Emilia), un passo avanti si è insomma certamente compiuto, anche se il cammino rimane lungo. "Di certo, il confronto tra azienda e sindacati rimane aperto e la nostra speranza è che, nei prossimi giorni, possa produrre anche risultati importanti", aggiunge Saccardi. L'obiettivo, è quello di ridurre gli 87 esuberi 'reggiani' attraverso ammortizzatori regionali in deroga, mobilità volontaria incentivata e altri strumenti in corso di valutazione.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Raggiunta l'intesa al Ministero. Il vicepresidente Saccardi: "In questo modo una delle nostre aziende storiche può proseguire nel piano di riorganizzazione gestionale e produttiva" -

Reggio Emilia, 30 dicembre 2013 -

Venerdì scorso, al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a Roma, è stato sottoscritto un verbale di accordo di cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione aziendale, della durata di un anno a partire dal primo gennaio 2014, per 412 lavoratori della Tecno Spa di Gualtieri. L'intesa è stato raggiunta tra la Provincia di Reggio Emilia, delegata dalla Regione Emilia-Romagna, e i rappresentanti di Tecno, assistiti da Unindustria Reggio Emilia, Fiom-Cgil nazionale e provinciale, Fim-Cisl di Reggio Emilia, Rsu aziendale e un funzionario del Ministero del Lavoro.
La cassa integrazione permetterà di proseguire il piano di riorganizzazione aziendale iniziato negli scorsi anni, con ulteriori investimenti, per adeguare la struttura alle mutate esigenze del mercato. Per i 412 lavoratori della ditta è previsto l'utilizzo degli ammortizzatori sociali a rotazione, come prevede la normativa, e secondo le fungibilità delle mansioni.
La Tecno di Gualtieri opera nel settore elettrodomestici e, da alcuni anni, sta attuando un piano di riorganizzazione, dopo l'acquisizione da parte di nuovi soci della titolarità dell'azienda già in amministrazione straordinaria.
"Riteniamo importante che una delle aziende storiche del territorio provinciale prosegua il proprio piano di riorganizzazione gestionale e produttiva, con notevoli investimenti, per rispondere al meglio alle nuove sfide del mercato – commenta il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi - La salvaguardia dei siti produttivi, la tutela dei posti di lavoro, la mediazione tra le aziende ed i lavoratori, oltre a favorire l'accesso agli ammortizzatori sociali, sono tra gli obiettivi fondamentali che la Provincia di Reggio Emilia si è posta, in questi anni, nella gestione delle politiche del lavoro".
"Investire nei prodotti e nei processi, salvaguardare la professionalità dei nostri lavoratori, sostenere i nostri imprenditori che rispondono alle sfide di questa difficile fase economica, sono i cardini della ripartenza della nostra economia, che vuole mettersi alle spalle la crisi degli ultimi anni", aggiunge il vicepresidente Saccardi cogliendo l'occasione "per augurare ai nostri cittadini, ai nostri lavoratori e alle nostre imprese un 2014 che veda rilancio economico, produttivo e occupazionale".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Dalla fine del ponte sul Rio Re fino all'incrocio per Vaglie: tutte le deviazioni al traffico -

Reggio Emilia, 27 dicembre 2013 -

A causa del riattivarsi del movimento della frana che già nei mesi scorsi aveva creato problemi, dal 26 dicembre la Provincia di Reggio Emilia è stata costretta nuovamente a chiudere al transito la Sp 18 che da Busana porta al passo di Pradarena in prossimità del ponte sul torrente Rio Re, in comune di Ligonchio. Il provvedimento, resosi necessario a causa di evidenti cedimenti sul piano viabile, interessa un tratto di mezzo chilometro dalla fine del ponte fino all'incrocio con la Sp 91 per Vaglie e resterà in vigore sino al termine dei lavori di consolidamento.
Il traffico diretto ad Ospitaletto e al passo di Pradarena verrà deviato nei seguenti modi:
per chi proviene da Ospitaletto: sulla Sp 91 in direzione Vaglie, quindi sulla strada comunale che porta a Cinquecerri;
per chi proviene da Ligonchio e Villa Minozzo in direzione Ospitaletto: sulla Sp 18 in direzione Cinquecerri, quindi sulla comunale per Vaglie e in seguito sulla Sp 91; per chi proviene da Busana in direzione Ospitaletto: dopo il centro abitato di Cinquecerri, sulla comunale per Vaglie, quindi sulla Sp 91.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

La soddisfazione della presidente Masini: "Questa è l'Italia che funziona". Il sindaco Carletti: "Con la ferrovia e la Sp 513, terza opera più importante degli ultimi cent'anni per i sampolesi" -

Reggio Emilia, 23 dicembre 2013 -

Sognata e progettata fin dagli anni Sessanta, completata e già utilizzata da fine novembre, la Tangenziale di San Polo è stata ufficialmente inaugurata ieri mattina con un taglio del nastro con il quale, simbolicamente, la Provincia di Reggio Emilia e il Comune di San Polo (finanziatori dell’opera insieme alla Regione) hanno voluto festeggiare insieme ai cittadini e agli altri sindaci della Val d’Enza un asse viario strategico, ma soprattutto la positiva conclusione di un cammino irto di ostacoli. Non a caso,  la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, ha detto che “se siamo riusciti a realizzare la Tangenziale di San Polo, possiamo tranquillamente dire che non ci fermerà più nessuno…”.
Quella che, come ha sottolineato il sindaco Mirca Carletti, “per noi sampolesi rappresenta la terza opera più importante degli ultimi cento anni, insieme alla ferrovia e alla Sp 513”, è giunta infatti a conclusione al termine di un lungo e complicato iter.
“Oggi è una bella giornata, ma ricordo ancora in questa sala le lunghe discussioni, i tanti problemi e la fatica vera che abbiamo dovuto affrontare per conciliare diversi interessi – ha ricordato nella Sala del Consiglio provinciale di San Polo la presidente della Provincia, Sonia Masini - Avevamo un progetto buono dello Studio Binini che però non coglieva del tutto le diverse esigenze e avrebbe interrotto il bellissimo viale che porta verso Parma, ma il nostro Servizio Infrastrutture, il dirigente Valerio Bussei e tutto lo staff tecnico, hanno riprogettato quest’opera, mentre l’assessore Gennari è stato fondamentale per superare le migliaia di ostacoli che abbiamo incontrato, confermando come nei lavori pubblici la Provincia di Reggio Emilia sia all'avanguardia e rappresenti  un patrimonio prezioso per la nostra comunità”.
“Cinque anni fa  avevamo un paese diviso, solo metà dei finanziamenti e un progetto all'aria – ha aggiunto la presidente – La Tangenziale di San Polo è, dunque, un esempio di buon governo, questa è l'Italia che funziona. Negli ultimi anni la Provincia ha realizzato solo in Val d’Enza 80 chilometri di nuove strade, ha liberato i centri abitati dal traffico e reso più rapidi i collegamenti con il casello autostradale Terre di Canossa-Campegine e con la Stazione Mediopadana: abbiamo ancora tante opere in cantiere, e vigileremo perché chi verrà dopo di noi e forse  dopo le Province, le porti a compimento”.
“Per San Polo è un momento importantissimo: da decenni si parlava di quest’opera, che rappresenta una svolta significativa per nostro paese”, ha detto il sindaco Carletti ringraziando “i sindaci Ettore Ghielmi e Giacomo Sulpizio che mi hanno preceduta e William Marastoni, ex consigliere provinciale e responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune”. “Con questa Tangenziale San Polo può voltare pagina, conquistare il presente e guardare al futuro con più ottimismo, puntando su un centro commerciale all'aperto nel nostro bel centro storico e garantendo una migliore qualità di vita ai sampolesi: se lo meritano, perché questa è gente che rispetta le istituzioni e sa collaborare con loro”, ha aggiunto il sindaco ringraziando “la presidente Masini per la determinazione con la quale si è sempre fortemente impegnata per realizzare quest’opera, anche quando l’iter progettuale ed esecutivo hanno avuto problemi e abbiamo dovuto affrontare momenti di grande criticità, i Servizi della Provincia per un progetto che si inserisce perfettamente nel contesto paesaggistico e l’Unieco per la cura con la quale ha lavorato”.
“In poco più di anno, considerando anche la pausa dovuta all’intervento della Sovrintendenza, abbiamo realizzato oltre 1 chilometro e mezzo di una strada che aumenta la sicurezza e libera il centro dal traffico pesante e dall’inquinamento, senza però isolarlo - ha concluso l'assessore provinciale alle Infrastrutture, Alfredo Gennari - Un ente come la Provincia, che ho avuto l’onore di poter servire per 10 anni, è stato in grado di realizzare più di 130 chilometri di strade dimostrando di essere in grado di dare quotidianamente risposte concrete ai cittadini: ora ci si dovrà concentrare su un’altra grande risorsa, le ferrovia, oggi utilizzata solo dal 10 per cento del traffico, e con Act spero si possa lavorare su questo fronte, a partire dai collegamenti tra le stazioni di provincia con la Mediopadana”.
 
 
Tangenziale di San Polo/La scheda
 
Numeri e nomi del  tratto inaugurato oggi, che  si inserisce nell'asse viario di Val d'Enza.
 
Lunghezza strada: 1.660 metri su 2 corsie
2 rotatorie,  con diametro esterno di 45 metri, le rotatorie si collegano a monte sulla S.P. 513R in prossimità del ponte Enza per Traversetolo e a valle con la rotatoria di via Rampognana sulla Pedemontana per Montecchio Emilia e Quattro Castella.
 
Costo dell'opera: 5,4 milioni di euro (finanziati da Regione e Provincia di Reggio Emilia)
 
Progettazione a cura del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia
(ing. Maurizio La Macchia, collaboratori geom. Paolo Mattioli e geom. Fabrizio Vezzosi)
 
Direzione dei lavori a cura del Servizio Infrastrutture della Provincia
(ing. Maurizio La Macchia, direttore operativo geom. Paolo Mattioli)
 
Ditta aggiudicataria appalto: CCPL Consorzio Cooperative di Produzione e Lavoro
 
Ditta esecutrice dei lavori: Unieco Società Cooperativa
 
I lavori sono iniziati il 28 dicembre 2011 e sono finiti il 14 novembre 2013
 
Nel corso dei lavori è stato necessario realizzare numerose opere di una certa rilevanza quali:
-           tombamento di tratti del Rio Bertolini e del Rio Bottazzo;
-           tombamento (circa 470 metri) con deviazione del canale irriguo di Barco e Bibbiano;
-           sottopasso ciclo-pedonale alla Sp 513R all’altezza della piscina scoperta;
-           vari tratti di pista ciclo-pedonale che collegano il centro storico con la zona Lido e Via Di Vittorio, per una lunghezza di 1.254 metri;
-           itinerari ciclo-pedonali in adiacenza alla variante, a disposizione anche dei mezzi agricoli, per 1.665 metri;
-           muri di sostegno in opera e prefabbricati di ingresso al sottopasso carrabile;
-           sottopasso alla Sp 513R in corrispondenza di Via XXIV Maggio all’altezza del Comune.
 
Sono state risolte, inoltre, numerose interferenze con le reti tecnologiche esistenti (linee elettriche di media e bassa tensione, linee telefoniche, reti idriche e di gas).
 
 
DATI COMPLESSIVI INTERA VARIANTE DI SAN POLO D'ENZA (1 e 2° Lotto)
 
Lunghezza Variante: 3.350 metri
Lunghezza piste e itinerari ciclabili: 1.900 metri
Costo complessivo: 10.729.000 euro così suddivisi:

 

 

ENTE

1 LOTTO

2 LOTTO

 

Regione Emilia Romagna

3.098.741,00 €

3.500.000,00 €

6.598.741,00 €

Provincia di Reggio Emilia

155.259,00 €

1.909.000,00 €

2.064.259,00 €

Comune di San Polo

2.066.000,00 €

0,00 €

2.066.000,00 €

TOTALE

5.320.000,00 €

5.409.000,00 €

10.729.000,00 €



 

 
(Fonte: ufficio stampa Provincia Reggio Emilia)

 

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