La proroga della Cigs in deroga per altri due mesi è stata sottoscritta nei giorni scorsi nella sede della Regione Emilia-Romagna.
Reggio Emilia, 6 agosto 2014 -
Proroga di altri due mesi (luglio e agosto) della Cassa integrazione straordinaria in deroga per un massimo di 185 lavoratori dello stabilimento di Reggio Emilia e, soprattutto, anticipo entro breve delle prime mensilità di Cigs, in attesa dello sblocco da parte del Governo nazionale delle risorse per le procedure tecniche da parte delle Regioni e dall'erogazione da parte dell'Inps.
Sono i due importanti risultati ottenuti, grazie all'impegno della Provincia di Reggio Emilia, a favore dei lavoratori della Newlat Spa di Reggio Emilia. La proroga della Cigs in deroga per altri due mesi è stata sottoscritta nei giorni scorsi nella sede della Regione Emilia-Romagna. Venerdì, invece, Provincia di Reggio Emilia, i vertici della Newlat, le banche coinvolte nel "Protocollo di anticipazione sociale", Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil di Reggio Emilia hanno fatto il punto sull'applicazione del protocollo stesso sull'anticipazione degli importi di Cigs in deroga non ancora erogati dall'Inps. Nel corso dell'incontro è stato concordato di anticipare entro breve tempo le prime mensilità di Cigs, in attesa dello sblocco da parte del Governo nazionale delle risorse necessarie.
"Anche in questa fase delicata, a causa dell'evoluzioni normative che coinvolgono il nostro ente, la Provincia di Reggio Emilia è dunque sempre in prima linea nel limitare gli effetti e i problemi legati alla crisi – sottolinea il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi – Proprio a Palazzo Allende, si è convenuto con l'azienda, con le banche coinvolte nel "Protocollo anticipazione sociale" e con le organizzazioni sindacali, di creare le condizioni per l'anticipazione di alcune mensilità a credito dei lavoratori Newlat per gli ammortizzatori in deroga, ma che, per i ben noti problemi di finanziamento degli ammortizzatori stessi, non riescono ad essere erogati nei tempi previsti".
"Devo dare merito alla sensibilità delle banche firmatarie il "Protocollo provinciale" che in questi anni hanno collaborato con la Provincia e con le parti sociali per trovare soluzioni che si adeguassero all'evoluzione degli ammortizzatori sociali che in generale sono caratterizzati da ritardi insopportabili nell'erogazione - – continua il vicepresidente Saccardi - La Provincia di Reggio Emilia continua dunque a svolgere al massimo delle proprie possibilità tutte le funzioni legate alla gestione dei Centri per l'Impiego, all'intermediazione relativa all'applicazione degli ammortizzatori sociali e altre importanti funzioni legate al lavoro. E anche nel caso della Newlat siamo stati in grado di creare le condizioni per dare a lavoratori colpiti dalla crisi un sollievo e un sostegno in un momento così difficile, insieme ai sindacati e soprattutto alle banche che aderiscono al nostro "Protocollo di anticipazione sociale": Banca Popolare Emilia Romagna, Banco Emiliano, Banco Popolare, Cassa Padana, Cariparma, Credem e Unicredit".
(fonte Provincia di Reggio Emilia)
Via libera al progetto della Provincia dopo un sopralluogo con il direttore della Protezione civile regionale, Mainetti. La presidente Sonia Masini: "Scartate soluzioni assurde o inutilmente costose: con 1,5 milioni 'sposteremo' la Sp 513 verso l'Enza allontanandola dalla frana" -
Reggio Emilia, 8 agosto 2014 -
La soluzione definitiva per garantire anche dal prossimo inverno la percorribilità della Sp 513R a Vetto, minacciata da mesi da una complessa frana in località La Cantoniera, è pronta. Si tratta di una bretella di circa 270 metri, che costeggerà l'attuale tracciato 'spostando' la Sp 513 verso l'alveo dell'Enza e, dunque allontanandola dalla frana. Progettata in queste settimane dai tecnici del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia diretto da Valerio Bussei (i geometri Stefano Bettelli e Paolo Mattioli, l'architetto Francesca Guatteri e l'ingegner Davide Bica), la bretella avrà all'incirca la stessa altezza dell'attuale Sp 513R in quanto verrà costruita su un rilevato in terre armate realizzato proprio reimpiegando il materiale detritico asportato dal versante in dissesto: in questo modo, il vallo che si verrà a creare tra vecchia e nuova strada potrà contenere eventuali futuri scivolamenti di massi o detriti.
Il via libera al progetto della Provincia di Reggio Emilia - che giunge a conclusione di un intenso confronto che nelle scorse settimane ha coinvolto anche i Comuni di Vetto e Ramiseto, il Servizio tecnico di bacino della Regione, la Protezione civile e un pool di esperti nel monitoraggio della frana tra cui l'Università di Firenze- è arrivato questa mattina direttamente a La Cantoniera, al termine di un sopralluogo compiuto dai vertici di Palazzo Allende insieme al direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Minetti, e al funzionario Antonio Monni. Nell'occasione è stata la stessa presidente Sonia Masini – insieme all'assessore alle Infrastrutture Alfredo Gennari, al dirigente Bussei con l'architetto Guatteri, e alla responsabile della Protezione civile provinciale Federica Manenti – a illustrare al direttore Mainetti il progetto.
"Abbiamo da subito assicurato a cittadini e imprese il massimo impegno per individuare, e realizzare il prima possibile, una soluzione definitiva in grado di garantire anche dal prossimo inverno la percorribilità della Sp 513R, una strada di interesse regionale tra le tante che la Provincia ha ereditato dall'Anas, fondamentale per la nostra viabilità collegando il casello Terre di Canossa-Campegine al nostro Appennino – ha detto la presidente Masini – Evitando alternative assurde e inutilmente costose, come la pista in alveo che prevedeva ben tre guadi e che con le prime piogge autunnali sarebbe stata resa inutilizzabile, o un'opera come la galleria, che avrebbe comportato una spesa di circa 10 milioni, oggi purtroppo insostenibile per gli enti pubblici, abbiamo individuato questa terza soluzione che, per una spesa di circa 1 milione e mezzo di euro, può essere realizzata in tempi brevi così da garantire i collegamenti anche il prossimo autunno".
"Ringraziamo il direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, sempre sensibile alle esigenze dei territori, per aver riconosciuto la gravità della situazione e la fattibilità del progetto proposto della Provincia, impegnandosi a contribuire al finanziamento dell'intervento – aggiunge l'assessore provinciale Alfredo Gennari – Le risorse dovrebbero arrivare dai 9 milioni stanziati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile alla nostra e ad altre sei Province per lo stato di emergenza dell'inverno 2013-primavera 2014 ed eventualmente attraverso il Fondo regionale per le emergenze: in ogni caso si procederà per stralci funzionali, quindi contiamo di poter avviare i lavori rapidamente per concluderli entro la fine dell'anno".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Saccardi, "Grazie all'impegno della Provincia di Reggio, pur tra mille diffcioltà, e delle banche che hanno aderito al nostro Protocollo per l'anticipazione sociale degli ammortizzatori"
Reggio Emilia, 6 agosto 2014 -
Proroga di altri due mesi (luglio e agosto) della Cassa integrazione straordinaria in deroga per un massimo di 185 lavoratori dello stabilimento di Reggio Emilia e, soprattutto, anticipo entro breve delle prime mensilità di Cigs, in attesa dello sblocco da parte del Governo nazionale delle risorse per le procedure tecniche da parte delle Regioni e dall'erogazione da parte dell'Inps.
Sono i due importanti risultati ottenuti, grazie all'impegno della Provincia di Reggio Emilia, a favore dei lavoratori della Newlat Spa di Reggio Emilia. La proroga della Cigs in deroga per altri due mesi è stata sottoscritta nei giorni scorsi nella sede della Regione Emilia-Romagna. Venerdì, invece, Provincia di Reggio Emilia, i vertici della Newlat, le banche coinvolte nel "Protocollo di anticipazione sociale", Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil di Reggio Emilia hanno fatto il punto sull'applicazione del protocollo stesso sull'anticipazione degli importi di Cigs in deroga non ancora erogati dall'Inps. Nel corso dell'incontro è stato concordato di anticipare entro breve tempo le prime mensilità di Cigs, in attesa dello sblocco da parte del Governo nazionale delle risorse necessarie.
"Anche in questa fase delicata, a causa dell'evoluzioni normative che coinvolgono il nostro ente, la Provincia di Reggio Emilia è dunque sempre in prima linea nel limitare gli effetti e i problemi legati alla crisi – sottolinea il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi – Proprio a Palazzo Allende, si è convenuto con l'azienda, con le banche coinvolte nel "Protocollo anticipazione sociale" e con le organizzazioni sindacali, di creare le condizioni per l'anticipazione di alcune mensilità a credito dei lavoratori Newlat per gli ammortizzatori in deroga, ma che, per i ben noti problemi di finanziamento degli ammortizzatori stessi, non riescono ad essere erogati nei tempi previsti".
"Devo dare merito alla sensibilità delle banche firmatarie il "Protocollo provinciale" che in questi anni hanno collaborato con la Provincia e con le parti sociali per trovare soluzioni che si adeguassero all'evoluzione degli ammortizzatori sociali che in generale sono caratterizzati da ritardi insopportabili nell'erogazione - – continua il vicepresidente Saccardi - La Provincia di Reggio Emilia continua dunque a svolgere al massimo delle proprie possibilità tutte le funzioni legate alla gestione dei Centri per l'Impiego, all'intermediazione relativa all'applicazione degli ammortizzatori sociali e altre importanti funzioni legate al lavoro. E anche nel caso della Newlat siamo stati in grado di creare le condizioni per dare a lavoratori colpiti dalla crisi un sollievo e un sostegno in un momento così difficile, insieme ai sindacati e soprattutto alle banche che aderiscono al nostro "Protocollo di anticipazione sociale": Banca Popolare Emilia Romagna, Banco Emiliano, Banco Popolare, Cassa Padana, Cariparma, Credem e Unicredit".
(fonte Provincia di Reggio Emilia)
"Vacanze Coi Fiocchi", la campagna nazionale per la sicurezza sulle strade delle vacanze che torna per il 15esimo anno consecutivo. Oggi distribuzione di dépliant ai caselli autostradali di Reggio Emilia e di Terre di Canossa-Campegine -
Reggio Emilia, 2 agosto 2014 -
Lo sapevi che un impatto in auto a 50 km/h equivale a una caduta dal terzo piano? E che guidare con le mani impegnate dal telefonino è come mettersi al volante dopo tre bicchieri abbondanti di lambrusco? Sono alcune delle informazioni segnalate da "Vacanze Coi Fiocchi", la campagna nazionale per la sicurezza sulle strade delle vacanze che torna per il 15esimo anno consecutivo ad animare l'estate di quanti si mettono in viaggio, in auto o in moto, per raggiungere le località di villeggiatura.
Perché, nelle parole dello storico padre nobile dell'iniziativa Piero Angela, anche se molto è stato fatto, come "dimostra la costante diminuzione dei morti sulla strada negli ultimi anni, molto resta ancora da fare". Più della metà degli "incidenti" che si verificano sulle nostre strade, infatti, sono causati da un mancato rispetto delle regole: e sono proprio i mesi estivi quelli in cui si registrano più tragedie stradali, più pericolose e quelle con più vittime. Non resta allora che continuare l'attività di sensibilizzazione, invitando "ad accendere il cervello ancor prima del motore": ricordandosi di rispettare i limiti di velocità, di dare la precedenza, di ridurre i fattori di distrazione o di stanchezza, di osservare le distanze di sicurezza, di assicurare bambini e bagagli e controllare il buono stato di veicolo e gomme. Ce lo ricordano, con l'abituale stile leggero e accattivante anche grazie alle vignette delle più famose matite italiane, centinaia di aderenti tra istituzioni, associazioni, società autostradali, aziende sanitarie, che dalla Sicilia alla Valle D'Aosta partecipano alla campagna diffondendo i dépliant informativi con i consigli di sicurezza stradale e alcuni dati sull'incidentalità estiva.
Oggi, Sabato 2 agosto, dalle 9 alle 12, ai due caselli reggiani gli opuscoli verranno distribuiti dal comandante della Polstrada di Castelnovo Monti, Roberto Rocchi, con i volontari dell'Osservatorio provinciale sicurezza stradale al casello di Reggio Emilia e dall'Associazione Familiari e vittime della strada in quello di Terre di Canossa-Campegine.
Decine anche le radio e i media che trasmetteranno lo spot di Piero Angela e gli altri contenuti, mentre tanti altri testimonial stanno partecipando con i loro messaggi visibili sul pieghevole e sulla pagina Facebook: da Patrizio Roversi alla giornalista e presentatrice Tessa Gelisio, dalla campionessa mondiale di nuoto Martina Grimaldi agli attori di un Posto al sole, dalla comica Maria Pia Timo a Federico Taddia. Molti di loro hanno già mandato una foto alla pagina Facebook in diretta dai loro viaggi o dai luoghi delle vacanze con il cartello #VacanzeCoiFiocchi e #DaiUnPassaggioAllaSicurezza: l'invito a inviare immagini a sostegno di questa causa, per attirare l'attenzione sul tema delle vittime sulle strade delle vacanze, è rivolto a tutti gli aderenti e i simpatizzanti che possono pubblicarle sui loro profili social con l'hashtag ufficiale #VCF14 o inviarle direttamente alla pagina Vacanze Coi Fiocchi.
La campagna, che si svolge sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio anche della Provincia di Reggio Emilia, è promossa dal Centro Antartide e dall'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna, inizia in questi giorni e terminerà a settembre.
(Ufficio stampa: Provincia di Reggio Emilia)
I lavori interesseranno Sp 40 "Castelnovo Sotto - Cadelbosco Sotto - Bagnolo in Piano" e Sp 84 "Villarotta-Codisotto" -
Reggio Emilia, 23 luglio 2014 -
La Provincia di Reggio Emilia informa che a partire da giovedì 24 luglio e fino al 31 luglio, dalle 8.30 alle 18, per consentire lavori di allacciamento della rete del gas di Iren Emilia, sulla Sp 40 "Castelnovo Sotto - Cadelbosco Sotto - Bagnolo in Piano" in via Tassone, all'altezza del civico 22 (nel comune di Bagnolo, fuori dal centro abitato) sarà istituito, quando necessario, un senso unico alternato regolato da impianto semaforico o da movieri con limitazione della velocità a 30 km/ora.
Per la stessa ragione dal 25 al 31 luglio, dalle 8.30 alle 18, sulla Sp 84 "Villarotta-Codisotto", in via Negre, a Luzzara, fuori dal centro abitato sarà istituito, quando necessario, un senso unico alternato regolato da impianto semaforico o da movieri con limitazione della velocità a 30 km/ora.
Inoltre, per consentire interventi di bitumatura sulla Sp 40 "Castelnovo Sotto-Cadelbosco Sotto - Bagnolo in Piano", sulla Sp 65 "Cantone - Zurco" e sulla Sp 81 "Castelnovo Sotto - Novellara", sarà istituito, quando necessario, un senso unico alternato regolato da impianto semaforico o da movieri con limitazione della velocità a 30 km/ora, a partire dal 24 luglio fino al termine dei lavori, dalle ore 8.30 alle ore 19.
(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)
Aperta la bretella stradale di congiunzione della Tangenziale nord di Correggio con via San Martino. Facilitata la viabilità da e per la zona industriale e la rete di tangenziali correggese -
Reggio Emilia, 16 luglio 2014 -
E' stata aperta al transito questa mattina la bretella stradale di congiunzione della Tangenziale nord di Correggio con via San Martino. L'apertura della strada, che si compone di due tratti progettati e realizzati separatamente dal Comune di Correggio e dalla Provincia di Reggio Emilia con le stesse caratteristiche costruttive e tra loro interconnessi, era particolarmente attesa dai cittadini perché in questo modo si garantisce un nuovo accesso da nord alla zona del villaggio industriale e alla rete di tangenziali cittadine.
Un primo tratto, della lunghezza di circa 400 metri, è stato progettato dall'Ufficio tecnico del Comune di Correggio e realizzato direttamente dai soggetti attuatori dell'adiacente comparto industriale, attraverso il Consorzio industriale 468 Srl, a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti al Comune per un importo complessivo di circa 700.000 euro. La seconda parte, lunga circa un chilometro e comprensiva di una rotatoria in corrispondenza di via Geminiola e della rotatoria di innesto con via San Martino, è stata invece realizzata a cura della Provincia di Reggio Emilia con un investimento di circa 2,5 milioni di euro.
L'intervento costituisce una prima parte funzionale dell'asse orientale programmato dalla Provincia e destinato, in futuro, a creare un collegamento più efficace con l'area nordest della Provincia, vale a dire fino al casello autostradale di Reggiolo-Rolo.
La nuova strada sarà per il momento utilizzata in prevalenza dall'utenza locale, mentre già a seguito della realizzazione del previsto prolungamento fino alla SP 30 "Carpi-Guastalla", potrà costituire una valida alternativa per i transiti di passeggeri e merci verso la zona industriale di Carpi.
"Un collegamento utile a servizio della zona industriale di Correggio – ha detto il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi - realizzato grazie alla collaborazione tra Comune, Provincia e privati, che fa parte di un progetto più complessivo che dovrà collegare Correggio con la parte nord del territorio. Questo ci permetterà, grazie alle economie conseguite, di procedere, in accordo con la Provincia e una volta autorizzata dalla Regione Emilia-Romagna, alla costruzione di un altro lotto della ciclabile Correggio- Fosdondo, che rappresenta per questa Amministrazione una priorità condivisa con i cittadini in campagna elettorale".
"Nonostante tutti i tagli ai finanziamenti imposti alle Province dai Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, non abbiamo mai smesso di lavorare per i cittadini continuando a realizzare infrastrutture utili per la nostra comunità – ha sottolineato l'assessore alle Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia Alfredo Gennari – Il tratto di strada inaugurato oggi, che rientra nell'asse viabilistico strategico orientale del territorio provinciale, unito a quello realizzato dal Comune è sicuramente d'aiuto per snellire il traffico e anche per facilitare il raggiungimento della vicina zona industriale da parte dei settori produttivi. Il programma sarebbe stato quello di proseguire per stralci, come abbiamo fin qui fatto, perché a piccoli passi si compiono grandi opere, ma ormai lasceremo questo compito a chi verrà in Provincia dopo di noi...".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
A Guastalla, per il sesto anno consecutivo, giornata divulgativa delle prove sperimentali in campo sulla fertilizzazione ed i portainnesti dell'anguria in coltura protetta -
Reggio Emilia, 16 luglio 2014 -
Anguria Reggiana ancora una volta protagonista: sabato all'azienda agricola vivaistica Pietro Codeluppi di Guastalla, per il sesto anno consecutivo si è tenuta la giornata divulgativa delle prove sperimentali in campo sulla fertilizzazione ed i portainnesti dell'anguria in coltura protetta.
La sperimentazione - condotta dal Centro Ricerca Produzioni Vegetali regionale con il supporto del Servizio Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia, dell'Associazione Produttori Anguria Reggiana e dell'Azienda sperimentale Stuard di Parma – è consistita nel verificare, mediante analisi e valutazione sensoriale, le caratteristiche del frutto coltivato con l'apporto di fertilizzanti naturali o di sintesi ed innestate su diversi portainnesti (di zucca, anguria da mostarda ecc.), resistenti alle avversità che colpirebbero la pianta, evitandone la successiva cura con prodotti chimici.
L'iniziativa ha registrato una straordinaria partecipazione di agricoltori, esperti del settore, esponenti di associazioni agricole ed autorità pubbliche che hanno seguito con interesse l'illustrazione delle prove accompagnati nella visita in campo da Cristina Piazza della Azienda sperimentale Stuard. Lo scopo ultimo della ricerca è di fornire dati oggettivi sulla qualità del prodotto in relazione alle diverse tecniche di coltivazione. Tutto ciò si rende utile ad accompagnare il percorso in atto per la richiesta di riconoscimento di Igp all'Anguria Reggiana, presentata nel gennaio scorso alla Regione e al Ministero.
Alla giornata hanno preso parte il sindaco di Guastalla, Camilla Verona, e i rappresentanti delle associazioni di categoria, mentre Vanni Tisselli del CRPV ha spiegato le caratteristiche del progetto biennale di prove su anguria e melone per le zone terremotate sostenuto dalla regione. Ivan Bartoli, presidente di APAR, ha illustrato quanto l'associazione sta facendo per la valorizzazione del prodotto locale nella prospettiva dell'ottenimento del marchio europeo. Roberta Rivi, assessore uscente della Provincia di Reggio Emilia, nel complimentarsi con tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell'evento, ha formulato l'auspicio che la strada intrapresa insieme ai produttori ed alle rispettive rappresentanze, con il supporto dei tecnici, pur nell'attuale momento di cambiamento degli organi elettivi della Provincia, veda il raggiungimento del riconoscimento di Igp dell'Anguria Reggiana per la quale la qualificata attività di sperimentazione in atto è un utilissimo supporto.
A conclusione, gli ospiti hanno potuto assaggiare una squisita versione di gelato all'anguria reggiana confezionato nella stessa mattinata, oltre all'anguria a tocchetti nei bicchiere personalizzati con il marchio dell'Anguria Reggiana.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Da oggi fino al 30 settembre scatta la fase di attenzione per gli incendi boschivi in Emilia-Romagna. Ecco alcuni consigli ai cittadini su come comportarsi in caso di incendio e i numeri da contattare per le emergenze -
Reggio Emilia, 30 giugno 2014 -
Scatta oggi, lunedì, la fase di attenzione per gli incendi boschivi in Emilia-Romagna, in attuazione del Piano regionale antincendio boschivo 2012-2016. Fino al 30 settembre, squadre di Vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato e volontari di Protezione civile opereranno in sinergia su tutto il territorio regionale, coordinate dalla Agenzia regionale di Protezione civile tramite la Sala operativa unificata permanente (Soup), attiva fino al 31 agosto, in stretto raccordo con gli enti locali. La Soup, situata a Bologna presso il Centro operativo dell'Agenzia regionale di Protezione civile, è in funzione tutti i giorni dalle 8 alle ore 20, ed in orario notturno con servizio di reperibilità continuativo.
La Provincia ha già provveduto ad attivare il Servizio di vigilanza ed avvistamento antincendio, in coordinamento con i Comuni e l'Unione montana dell'Appennino reggiano ed in accordo con il Corpo forestale dello Stato, raccomandando agli stessi Comuni di informare la popolazione invitandola ad evitare comportamenti che possano provocare incendi. Dalla scorsa estate nel Reggiano il Servizio di vigilanza ed avvistamento antincendio – mediante squadre di volontari opportunamente formati ed equipaggiati – viene gestito dalla Protezione civile (Provincia e Coordinamento delle organizzazioni di volontariato) attraverso il nuovo centro sovracomunale di Vezzano sul Crostolo, in grado di affrontare eventuali emergenze più rapidamente.
"Quest'anno il servizio di vigilanza reggiano può contare su 8 squadre, con volontari specializzati Aib operativi 24 ore al giorno e mezzi fuoristrada dotati di strumentazioni antincendio, e nei fine settimana le squadre sono impegnate in turni per l'individuazione di fuochi attraverso i punti di avvistamento previsti dal Piano di emergenza, annualmente rivisti in un'ottica di miglioramento del servizio", spiega la responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti.
E' utile però ricordare che la prevenzione degli incendi parte, prima di tutto, dai cittadini stessi e da tutti coloro che frequentano i boschi avvertendo immediatamente in caso di incendio al Corpo Forestale dello Stato (tel. 1515 o 800841051), o ai Vigili del fuoco (115) oppure l'Agenzia regionale di Protezione civile (800333911: tutte le telefonate sono gratuite), e con il rispetto di alcune semplici regole di comportamento.
È dunque buona norma:
non accendere fuochi fuori dalle aree attrezzate quando si fanno gite fuori città: è pericoloso e vietato;
non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi nelle aree verdi, quando fumiamo in macchina serviamoci del portacenere;
non parcheggiare le automobili in zone ricoperte da erba secca, perché potrebbe prendere fuoco a contatto con il calore della marmitta;
durante gite in montagna o scampagnate riporre sempre i rifiuti negli appositi contenitori e, se si vuol fare una grigliata, usare esclusivamente le aree attrezzate.
in caso di principio di incendio o di incendio attivo non bloccare le strade fermandosi a guardare le fiamme, in modo da non intralciare l'arrivo dei mezzi di soccorso e le operazioni di spegnimento.
Cosa è vietato fare
Si ricorda che qualsiasi operazione di bruciamento di stoppie a scopo pulizia e di accensione di fuochi all'aperto per qualsiasi uso è vietata a meno di 100 metri dal limite del bosco, dai terreni di pascoli, ed a meno di 200 metri durante i periodi di grave pericolosità per gli incendi boschivi. È permesso il bruciamento controllato del materiale di risulta dei lavori forestali avvertendo il locale comando di stazione forestale entro le 48 ore precedenti, in assenza di vento ed in giornate particolarmente umide, circoscrivendo il terreno ed isolandolo con mezzi efficaci ad arrestare il propagarsi del fuoco. Il fuoco deve essere sempre custodito, chi lo accende è personalmente responsabile degli eventuali danni che ne possono derivare. Da considerare che il bruciamento è sempre vietato durante i periodi di grave pericolosità per gli incendi boschivi e che è vietato ripulire il pascolo con l'uso del fuoco.
Come e a chi segnalare incendi
Chiunque (popolazione, personale pubblico, volontari) avvisti o riceva segnalazione di un incendio boschivo ne deve dare immediata comunicazione al Corpo Forestale dello Stato, chiamando immediatamente - senza dare per scontato che qualcuno lo abbia già fatto – uno dei seguenti numeri (tutte le telefonate sono gratuite):
1515
Numero nazionale di pronto intervento del Corpo forestale dello Stato
115
Numero nazionale di pronto intervento dei Vigili del fuoco
800 841 051
Numero verde regionale del Corpo forestale dello Stato
800333911
Numero verde dell'Agenzia regionale di Protezione civile
La collaborazione nel segnalare la presenza di un incendio è di estrema utilità, per questo bisogna mantenere la calma e parlare con chiarezza; dare nome, cognome e numero di telefono e indicare con precisione la località e il comune dell'area che sta bruciando; segnalare le dimensioni dell'incendio precisando se sul posto ci sono già persone che stanno intervenendo; prima di riagganciare, assicurarsi che il messaggio sia stato ricevuto attendendone conferma nel caso di segreteria telefonica.
Cosa rischia chi provoca un incendio
Chi, in violazione delle prescrizioni, adotta comportamenti che possono innescare incendi di bosco, rischia sanzioni fino a 10.000 euro.
Sotto il profilo penale:
• reclusione da 4 a 10 anni, se l'incendio è provocato volontariamente in maniera dolosa;
• reclusione da 1 a 5 anni, se l'incendio viene causato in maniera involontaria, per negligenza, imprudenza o imperizia.
Oltre alle sanzioni penali, chi provoca un incendio può essere condannato al risarcimento dei danni che possono raggiungere cifre anche molto elevate. Sotto il profilo delle indagini, è importante rilevare il metodo giuridico- scientifico delle evidenze fisiche (M.E.F.), già adoperato dalle squadre specializzate del Corpo forestale dello Stato, che è utilizzato per accertare le cause colpose o dolose degli incendi, il punto d'innesco e le conseguenti attribuzioni di responsabilità.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Lo ha annunciato ieri sera l'assessore Gennari nel corso di un'assemblea pubblica. Chiesto alla Regione anche un sostegno economico a favore di attività produttive e pendolari -
Reggio Emilia, 27 giugno 2014 -
L'assessore provinciale alle Infrastrutture, Alfredo Gennari, con il dirigente del Servizio Valerio Bussei, insieme al sindaco di Vetto Fabio Ruffini e al vicesindaco di Ramiseto Marco Leonardi ha partecipato ieri sera a un'assemblea pubblica a Vetto per un aggiornamento sui lavori di disgaggio e di asportazione degli accumuli di materiale sul versante interessato dalla frana sulla Sp 513R, da inizio mese chiusa al transito in località La Cantoniera.
I lavori. Con doppi turni che, se non ostacolati dal maltempo come oggi pomeriggio, arrivano a oltre 13 ore lavorative quotidiane, le operazioni stanno procedendo rapidamente, al fine di diminuire i rischi di caduta del materiale instabile e garantire maggiore stabilità al versante. Il movimento franoso è, come noto, molto complesso e interessa un'area molto estesa, tanto che oltre ai tecnici della Provincia (Servizio Infrastrutture e Protezione civile), stanno collaborando anche gli esperti geologi del Servizio tecnico di bacino della Regione, avvalendosi anche del monitoraggio dell'Università di Firenze, assieme ai rappresentanti dei Comuni di Vetto e di Ramiseto.
"L'impegno della Provincia è stato, fin dal primo giorno, quello di intervenire nei tempi più rapidi possibili per potere riaprire questa fondamentale arteria di collegamento da e per la Val d'Enza – spiega l'assessore Gennari - Contemporaneamente alla rimozione dei massi e dei detriti, stiamo lavorando anche alle fondazioni e agli ancoraggi di una rete paramassi e al posizionamento di inclinometri per monitorare eventuali nuovi sviluppi del versante, così da poter riaprire la Sp 513 almeno a senso unico alternato. Se il maltempo non ostacolerà i lavori, la riapertura parziale della strada dovrebbe avvenire entro un paio di settimane".
L'alternativa parmense. Grazie alla collaborazione tra le Province di Parma e Reggio Emilia ed i Comuni interessati, dalla Protezione civile della Regione sono state inoltre ottenuti i finanziamenti per la riapertura della Sp 17 per Neviano, pure interrotta da una frana, che garantisce un percorso alternativo. Già oggi la Sp 17 è transitabile a senso unico alternato dalle 6 alle 7.30 e dalle 13 alle 14.45, ma i lavori sono in corso ed entro la prossima settimana riapertura (sempre a senso unico alternato) dovrebbe essere garantita senza fasce orarie. Nel frattempo, in collaborazione con il Servizio tecnico di bacino, la Provincia di Reggio sta verificando la possibilità di ripristino di una pista provvisoria lungo l'asta dell' Enza per avere, durante l'estate, un ulteriore percorso di collegamento.
Attività produttive e cittadini. "Fin dal primo giorno la nostra preoccupazione principale è stata per i cittadini e per i settori produttivi di Vetto e Ramiseto, fortemente penalizzati da questa interruzione – conclude l'assessore provinciale Alfredo Gennari - Non bisogna dimenticare che una frana è, per sua natura, un evento imprevedibile e che questo dissesto, in particolare, è molto esteso e complesso. Stiamo lavorando in maniera seria e concreta per trovare rapidamente una soluzione, ma purtroppo certi disagi sono tanto inevitabili, quanto gravosi anche in termini economici. Per questo, come Provincia, insieme ai Comuni di Vetto e Ramiseto siamo intervenuti nei confronti della Regione non solo per sollecitare i finanziamenti indispensabili ai lavori, ma anche per richiedere agli Assessorati delle Attività produttive e del Turismo e commercio un sostegno economico a favore delle attività produttive e dei pendolari".
Un nuovo incontro pubblico. Nei prossimi giorni, la Provincia e i Comuni hanno in programma un nuovo incontro con i cittadini della Val d'Enza, per aggiornarli sull'avanzamento dei lavori e anticipare gli interventi ulteriori che verranno messi in campo per trovare una soluzione permanente, grazie anche ai monitoraggi che garantiranno una maggiore conoscenza del movimento franoso.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Volontari al lavoro a Correggio per trasportare al Museo due dipinti del Seicento e mettere in sicurezza gli arredi sacri della chiesa abbandonata di San Giuseppe Calasanzio -
Reggio Emilia, 26 giugno 2014 -
La Protezione civile può salvare anche...le opere d'arte. La conferma si è avuta nei giorni scorsi, quando i volontari di Legambiente e del Tricolore - in occasione della Settimana della Protezione civile - sono stati protagonisti di due momenti di salvaguardia del patrimonio culturale a Correggio, mettendo in sicurezza due opere pittoriche e diversi oggetti sacri. Quella che doveva essere una esercitazione del gruppo per la salvaguardia del Patrimonio culturale del Coordinamento delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, grazie alla collaborazione del Museo Il Correggio si è di fatto trasformata in una operazione vera e propria, suddivisa in due fasi.
In un primo momento i volontari si sono occupati del trasporto in sicurezza, scortati dalla Polizia municipale, di due opere pittoriche del '600 di grandi dimensioni dal Convitto Corso al Museo Il Correggio, dove sono state sistemate all'interno delle sale espositive con la supervisione del direttore Gabriele Fabbrici. Si tratta de "La visione del Beato Domenico da Soriano" di autore modenese del XVII secolo e del "San Pio V e il miracolo del Crocifisso" di Giuseppe Capretti, che ora potranno dunque essere ammirati dal pubblico al Museo il Correggio.
Successivamente, nella chiesa di San Giuseppe Calasanzio, abbandonata da diversi anni, i volontari si sono adoperati per spolverare, catalogare e preparare al trasporto in un deposito sicuro diversi oggetti facenti parte degli arredi sacri presenti all'interno della sagrestia.
Il gruppo reggiano di Protezione civile per la salvaguardia del patrimonio artistico-culturale è operativo da qualche anno all'interno del Coordinamento delle organizzazioni di volontariato della Provincia di Reggio Emilia: nato su impulso del gruppo di Legambiente, è composto anche da volontari del Tricolore di Reggio Emilia e di altre associazioni (Icaro, Val d'Enza Radiocomunicazioni e Geometri volontari).
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)