In prossimità del ponte sul rio Spigone nel comune di Baiso, la Sp 7 "Pratissolo - Felina" è chiusa al transito a causa di un allargamento della frana di monte: i percorsi alternativi fino al termine dei lavori -
Reggio Emilia, 28 gennaio 2015 -
La Provincia di Reggio informa che da lunedì sera la Sp 7 "Pratissolo - Felina", in prossimità del ponte sul rio Spigone in comune di Baiso, è chiusa al transito a causa di un allargamento della frana di monte attivatasi nei mesi scorsi. Fino al termine dei relativi lavori di consolidamento il traffico verrà pertanto deviato nei seguenti modi: da Reggio Emilia a Baiso sulla Sp 7 all'incrocio con la località Gargola, quindi sulla Sp 98 e in seguito sulla Sp 107; da Baiso a Reggio Emilia sulla Sp 107, quindi sulla Sp 98.
Per i mezzi pesanti (massa a pieno carico superiore a 7 tonnellate, esclusi quelli diretti alla discarica): da Reggio Emilia direzione Baiso, alla rotatoria di Pratissolo proseguire per Castellarano sulla Sp 486R, quindi a Roteglia sulla Sp 27 per Baiso; da Baiso a Reggio Emilia sulla Sp 27 direzione Roteglia, quindi sulla Sp 486R con direzione Reggio Emilia.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Provincia, tecnici, volontariato e forze dell'ordine a confronto per analizzare le criticità dell'ultima emergenza e rendere sempre più efficace la macchina di Protezione civile -
Reggio Emilia, 27 gennaio 2015 -
Nella sede del Centro unificato di Protezione civile si è tenuto ieri mattina il debriefing finale relativo alla recente emergenza della piena del Po. Promosso dalla Provincia di Reggio Emilia, come concordato nel corso della riunione conclusiva dell'Unità di crisi presieduta dal prefetto il 26 novembre a Guastalla, l'incontro ha rappresentato un importante momento di confronto tecnico tra tutte le varie componenti protagoniste dell'emergenza: appunto tecnici (a partire da Aipo e Consorzi di bonifica), Comuni, forze dell'ordine e volontariato.
"L'obiettivo – spiega la responsabile della Protezione civile, Federica Manenti – era quello analizzare le criticità riscontrate nella gestione dell'emergenza e raccogliere dati e informazioni utili all'aggiornamento dei Piani comunali e provinciale sul rischio idraulico". Come proprio la piena del Po e, in precedenza, il terremoto d'Emilia hanno dimostrato, è proprio una accurata pianificazione – insieme alla massima collaborazione tra i livelli istituzionali, a partire dalla Prefettura, e quelli tecnico-operativi – a permettere alla complessa macchina della Protezione civile di intervenire con tempestività ed efficienza.
"Ogni emergenza, e dunque ogni concreta prova sul campo, è infatti fondamentale per aggiornare e rendere sempre più efficaci questi Piani che inevitabilmente nascono 'sulla carta'", aggiunge Federica Manenti. La recente emergenza del Po, ad esempio, permetterà di aggiornare le criticità idrauliche, sia note, sia nuove, del nostro territorio (fontanazzi, piezometri, pozzi domestici, venute d'acqua in prossimità degli argini) e i vari elementi di rischio nelle golene (residenti, attività, allevamenti, bombole e impianti Gpl). "I 'nuovi' Piani dovranno inoltre tenere presente anche di uno scenario di piena concomitante, come quello registratosi a novembre con tutto il reticolo di pianura che è stato messo a dura prova dalle piogge verificatesi anche in montagna – conclude la responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia – così come sarà opportuno prevedere anche spazi coperti, probabilmente uno a Brescello e uno di supporto a Guastalla, per le attività di insacchettamento".
(Ufficio stampa: Provincia di Reggio Emilia)
Il bilancio dell'ultimo anno di attività al servizio dei cittadini e a tutela dell'ambiente -
Reggio Emilia, 21 gennaio 2015 -
Ben 312 violazioni amministrative accertate, 224 delle quali in ambito venatorio; 544 segnalazioni di illeciti raccolte dai cittadini; 297 verbali di infrazione al Codice della strada (principalmente per mancate revisioni degli autoveicoli o irregolarità dell'assicurazione o della patente) che hanno comportato il ritiro di 7 patenti, la decurtazione di 172 punti e il sequestro di 3 mezzi; recuperati e quasi sempre salvati 20 animali in difficoltà fra cui due zebre, un lupo, una tartaruga azzannatrice, un airone cenerino, un falco pellegrino e diversi rapaci notturni.
Sono i numeri dell'ultimo anno di attività della Polizia provinciale di Reggio Emilia che, sottolinea il consigliere delegato Pierluigi Saccardi, "si conferma una delle forza dell'ordine più attive al servizio dei cittadini, con particolare attenzione all'ambiente, alla caccia, alla pesca, alla sicurezza stradale, non tralasciando altre e non meno importanti esigenze del territorio".
Pur potendo contare su un organico ormai ampiamente ridotto e in progressiva contrazione, la Polizia provinciale di Reggio Emilia è riuscita a mantenere, anche avvalendosi delle guardie volontarie, una capacità di controllo sul territorio significativa che ha prodotto risultati davvero consistenti in termini sanzionatori. L'attività di controllo negli ambiti di vocazione della Polizia provinciale (venatorio e ittico, ambiente e raccolta prodotti del sottobosco) ha infatti portato nel corso del 2014 all'accertamento di 312 violazioni amministrative.
Caccia. In ambito venatorio i controlli si sono concentrati prioritariamente sulla regolarità e la sicurezza nell'uso delle armi a tutela dei cittadini, ma anche degli stessi cacciatori e ha registrato ben 224 sanzioni amministrative, 8 denunce alla Procura della Repubblica e 5 sequestri penali.
Pesca. Sono state 47 le sanzioni amministrative comminate e 26 i sequestri effettuati tra caccia, pesca e prodotti del sottobosco.
Ambiente. In materia ambientale si sono registrate 41 sanzioni amministrative riferite a irregolarità nella gestione dei rifiuti, nella raccolta di funghi e tartufi e una denuncia penale per deposito incontrollato di rifiuti. Sono stati inoltre accertati e segnalati 20 abbandoni di rifiuti.
Fauna. Per quanto concerne la tutela della fauna selvatica si sono recuperati 20 animali fra cui alcuni pericolosi o protetti (l'elenco comprende daini, molti dei quali impigliatisi in reti o recinzioni, lupi, tartarughe azzannatrici, aironi cenerini, falchi pellegrini, ma anche le due zebre fuggite nello scorso aprile da un circo a Rio Saliceto): a parte il lupo, trovato morto, tutti sono stati salvati. La Polizia provinciale, anche nel corso del 2014, ha inoltre proseguito l'attività di controllo numerico di alcune specie nocive per le produzioni agricole, e non solo, come cinghiali e nutrie.
Sicurezza stradale. Oltre a diversi interventi per regolare il traffico in occasione di calamità (dalle frane in Appennino alla recente piena del Po), è continuata l'attività di controllo della circolazione di auto e motoveicoli, anche all'interno del più importante polo scolastico reggiano, quello di via Makallé, di proprietà della Provincia. Da un punto di vista sanzionatorio nel 2014 la Polizia provinciale ha stilato 297 verbali di infrazione al Codice della strada, particolarmente per mancate revisioni degli autoveicoli o per irregolarità sull'assicurazione obbligatoria o della patente: 1 persona è stata denunciata per guida senza patente e sono state 7 le patenti ritirate, 172 i punti decurtati, 3 i mezzi sequestrati.
"Molti interventi sono stati possibili attraverso la collaborazione e le segnalazioni dei cittadini, tanto che lo scorso anno la Polizia provinciale ha raccolto ben 544 segnalazioni di illeciti in atto", aggiunge Saccardi sottolineando come "il personale sia stato inoltre impiegato per censimenti di fauna selvatica, ungulati e anatidi per fornire dati e strumenti statistici per finalità di protezione, scientifici e di programmazione dell'attività venatoria".
"Questi importanti risultati sono il frutto dell'impegno di tutti gli operatori a vario titolo impegnati, a partire dai nostri agenti", conclude il comandante Andrea Gualerzi congratulandosi "per i risultati conseguiti attraverso la professionalità, ma soprattutto la passione che ognuno di loro ha sempre dimostrato nello svolgere un lavoro, prezioso per il territorio, che non è né comodo, considerando le circostanze di luogo e di tempo in cui viene svolto, né tranquillo, per la intrinseca pericolosità delle diverse situazioni da fronteggiare: la speranza è che anche il controllo del territorio rurale non venga progressivamente abbandonato a causa delle ristrettezze economiche e dei sacrifici ai quali le Province sono state chiamate".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Lo ha deciso la Provincia per lo stato di conservazione poco soddisfacente in cui si trova la specie -
Reggio Emilia, 20 gennaio 2015 -
La Provincia di Reggio Emilia, prendendo atto di una deliberazione della Giunta regionale che accoglie rilievi dell'Istituto superiore di Protezione ambientale, ha disposto la conclusione anticipata del prelievo venatorio della Cesena, un uccello che appartiene all'ordine dei passeriformi.
La Cesena infatti risulta trovarsi in uno stato di conservazione poco soddisfacente che richiede misure di tutela maggiori di quanto non previsto in fase di programmazione della stagione venatoria. La caccia a tale specie -prevista dal calendario venatorio provinciale fino al 31 gennaio 2015 – si è quindi conclusa anticipatamente alla data odierna e non sarà più consentita per il resto della stagione venatoria.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Recuperato dalla Polizia provinciale, probabilmente è stato azzannato al collo da una faina -
Reggio Emilia, 19 gennaio 2015 -
Il cadavere di un cigno è stato recuperato questa mattina dalla Polizia provinciale nel torrente Modolena. L'animale, che sembrava morto da poche ore, presentava una ferita al collo, compatibile con l'aggressione da parte di un altro animale, probabilmente una faina. Per verificare l'effettiva causa della morte, e nel rispetto del Piano di sorveglianza sanitaria approvato dalla Regione Emilia-Romagna, gli agenti - intervenuti su segnalazione di un cittadino di Pieve Modolena – hanno già provveduto ad inviare la carcassa del cigno all'Istituto zooprofilattico sperimentale.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Approvato dal Consiglio provinciale il regolamento che ufficializza una sperimentazione iniziata nel 2012 che ha già consentito di tagliare le spese per consulenze legali da 150.000 a 8.000 euro annui. Tagliavini: "Così si valorizzano anche le professionalità della Provincia" -
Reggio Emilia, 12 gennaio 2015 -
Un Ufficio legale interno alla Provincia per ridurre ulteriormente i costi dell'ente – eliminando consulenze ad avvocati esterni – ma anche per valorizzare le tante professionalità dell'ente. E' il senso del nuovo regolamento per il funzionamento dell'avvocatura interna approvato dal Consiglio provinciale nell'ultima seduta del 2014 - con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione dell'opposizione – a conclusione di un percorso avviato nell'estate del 2012.
Il nuovo regolamento assegna all'Ufficio legale la rappresentanza in giudizio della Provincia e l'attività di consulenza legale agli uffici dell'ente e si prefigge altresì lo scopo di contenere i costi derivanti dalle liti attraverso la riduzione al minimo delle prestazioni di legali esterni. In questo senso i dati forniti dal relatore del provvedimento, il consigliere delegato Andrea Tagliavini, sono di tutto rilievo: dal 2012 la spesa per l'affidamento di nuovi incarichi legali è scesa da una media di 150.000 euro a 8.000 euro annui, il tutto senza alcuna nuova assunzione di personale, ma solo ricorrendo alla valorizzazione delle risorse umane già presenti all'interno della Provincia.
L'organizzazione attuale prevede un solo avvocato assegnato all'ufficio, Alessandro Merlo, che tratta una media di 30 nuovi procedimenti ogni anno, oltre all'attività consultiva: ricorsi al Tribunale amministrativo regionale, citazioni per danni, liti in materia di urbanistica e di tutela dell'ambiente, opposizioni alle sanzioni amministrative e alla Commissione tributaria sono le casistiche più ricorrenti.
"Il regolamento prevede anche un innovativo sistema di valutazione dei risultati conseguiti, e di incentivazione legata alle somme effettivamente recuperate, che è stato oggetto di accordo con le rappresentanze sindacali – spiega il consigliere Tagliavini - In sostanza, il bonus per l'avvocato scatta solo se vince la causa e recupera le spese di lite, dopo avere dedotto le spese e gli oneri fiscali a carico dell'ente".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Chiusura tutti i giorni dalle 7,00 alle 19,00. Da Scandiano a Reggio Emilia il traffico verrà invece convogliato su via del Lavoro con uscita sulla Sp 467R da via Prandi.
Reggio Emilia, 29 dicembre 2014 ----
La Provincia di Reggio Emilia informa che da lunedì prossimo, 29 dicembre, la rotatoria della Sp 467R a Bosco di Scandiano verrà chiusa per metà, precisamente nella direzione da Scandiano verso Reggio Emilia, per consentire l'esecuzione dei lavori di consolidamento del materiale di riempimento degli scavi effettuati recentemente da Snam al fine di mettere in sicurezza le linee del gas che interferiscono con la nuova struttura. Il provvedimento sarà in vigore tutti i giorni dalle 7 alle 19.
In tale fascia oraria tutti i mezzi provenienti da Reggio Emilia verso Scandiano potranno circolare liberamente attraverso la metà della rotatoria non interessata dai lavori: il traffico da Scandiano verso Reggio Emilia verrà invece convogliato su via del Lavoro con uscita sulla Sp 467R da via Prandi, nel rispetto della segnaletica stradale di viabilità modificata dall'impresa esecutrice dei lavori, la Bertoia Costruzioni Srl di Villa Minozzo. Dalle 19 alle 7 la rotatoria - aperta al transito un mese fa in relazione alle fasi di cantiere, ma non ancora inaugurata - potrà essere utilizzata regolarmente in entrambe le direzioni.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(Fonte Provincia Reggio Emilia)
Limite di velocità a 30 km/h per il restringimento della carreggiata a causa del cedimento della scarpata di valle -
Reggio Emilia, 15 dicembre 2014 -
La Provincia di Reggio Emilia informa che da oggi sulla Sp 63 Albinea-Regnano-Casina", in località Case sulla Strada in comune di Viano, si viaggia con limite di velocità a 30 km/h causa restringimento della carreggiata dovuto al cedimento della scarpata di valle. Il provvedimento rimarrà in vigore fino al termine dei lavori di ripristino.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Cipolla borettana e anguria reggiana sono le protagoniste di due incontri tecnici promossi dalla Provincia di Reggio per i prossimi venerdì, al fine di valorizzare i nostri prodotti tipici -
Reggio Emilia, 3 dicembre 2014 -
Venerdì 5 dicembre, al centro comunale "Mavarta" in via Piave 2 a Sant'Ilario d'Enza (ore 14,45), di "Conservazione, miglioramento e valorizzazione della cipolla borettana" parleranno Vanni Tisselli del Centro ricerche produzioni vegetali, Carla Scotti di I.Ter, Cristina Piazza dell'azienda sperimentale "Stuard", Matteo Freddi della Freddi Prodotti ortofrutticoli snc e Alessandro Costanzo dello Studio Sata.
Alle 16.30 è quindi prevista la presentazione del libro "La cipolla Borettana e il suo territorio" di Pinuccia Morini della Pro Loco di Boretto. In occasione dell'iniziativa - che sarà aperta dal sindaco di Sant'Ilario Marcello Moretti e concluso dalla senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato - verrà anche allestita una mostra pomologica di cipolla Borettana proveniente dai diversi territori vocati.
"Anguria e melone delle zone terremotate dell'Emilia, guida ai terreni vocati e tecniche colturali avanzate" sarà invece il tema dell'incontro tecnico in programma venerdì 12 dicembre (ore 14,30) all'azienda agricola vivaistica di Pietro Codeluppi a San Martino di Guastalla. Oltre a Tisselli, Scotti e Piazza, interverranno Paolo Pasotti e Lorena Castellari di Astra Innovazione e Sviluppo, Giuseppe Carnevali e Giampaolo Sarno della Regione Emilia-Romagna. Concluderà i lavori il presidente della Provincia di Reggio Emilia e dell'Unione dei Comuni Bassa Reggiana, Giammaria Manghi.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Sessantenne denunciato dalla Polizia provinciale: "Con armi così potenti e imprevedibili si rischia di mettere a repentaglio l'incolumità dei colleghi cacciatori e di altre persone" -
Reggio Emilia, 1 dicembre 2014 -
Negli ultimi giorni la Polizia provinciale ha intensificato l'azione di controllo sull'attività di caccia al cinghiale in forma collettiva, esercitata, nel Reggiano, da oltre un migliaio di cacciatori. Tale forma di prelievo, per le proprie caratteristiche, comporta un notevole impatto non solo sull'habitat selvatico, ma potenzialmente anche - ed è aspetto ben più rilevante - su chi in quelle zone vive o lavora. Per questo motivo la vigilanza è elevata e la Polizia Provinciale opera un costante e rigoroso servizio di prevenzione e, come a volte accade, anche di repressione di illeciti.
Lo scorso fine-settimana, in una zona boscata tra Casina e Carpineti, è stato infatti sorpreso in azione, all'interno di una squadra organizzata di battuta al cinghiale, un cacciatore che stava utilizzando un'arma vietata: un fucile semiautomatico a canna rigata con caricatore da 8 colpi. Il cacciatore – un 62enne di Casina – è stato denunciato dalla Polizia provinciale all'autorità giudiziaria e ora rischia sanzioni penali piuttosto severe. "Ciò che più preme è comunque far risaltare come l'illecito utilizzo di armi con un così elevato volume di fuoco possa creare situazione di pericolo per la difficoltà di prevedere la traiettoria dei tanti colpi esplosi in rapida successione, rischiando di mettere a repentaglio l'incolumità, non solo dei colleghi cacciatori, ma anche di altri fruitori del bosco – sottolinea il comandante della Polizia provinciale, Andrea Gualerzi – Invitiamo pertanto nuovamente tutti i cacciatori a mantenere sempre un atteggiamento di prudenza e di scrupoloso rispetto delle prescrizioni e delle normative, con particolare attenzione alle condizioni di utilizzo delle armi".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)