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Mercoledì, 25 Febbraio 2015 15:59

Modena - Modello 730. Che cosa cambia nel 2015?

Un incontro di CNA Cittadini, promosso dal Comitato Anziani e Orti S. Agnese- San Damaso, nel quale saranno affrontati tutti i principali cambiamenti della dichiarazione dei redditi -

Modena, 25 febbraio 2015 -

Il 730, come tutti sanno, è il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti, ma anche ai pensionati e che presenta diversi vantaggi per entrambe le categorie. Innanzitutto, il fatto che il contribuente non debba eseguire calcoli ottenendo il rimborso dell'imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione. Se, invece, è il contribuente ad essere a debito con il Fisco, le imposte sono trattenute dalla retribuzione o dalla pensione direttamente nella busta paga.

Da quest'anno poi c'è una novità: l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione, in una specifica area del suo sito internet, il 730 già precompilato. In cosa consiste questo modulo? Soprattutto, cosa cambia rispetto agli anni precedenti?
CNA, per risolvere i dubbi dei cittadini e illustrare le novità fiscali, organizza un incontro giovedì 26 febbraio alle ore 15.00, presso la Sala Polivalente in via Viterbo 80 a Modena, con l'esperto Stefano Borghi, Referente dell'Ufficio Servizi ai cittadini di CNA Modena.

Sarà illustrata nel dettaglio la nuova procedura di dichiarazione dei redditi e saranno chiariti gli eventuali dubbi, per garantire a tutti i partecipanti una preparazione adeguata alla prossima scadenza del modello 730/2015.
L'iniziativa è promossa dal Comitato Anziani e Orti S. Agnese – San Damaso e a tutti gli aderenti sarà inoltre consegnata gratuitamente la guida "Truffe e raggiri: come tutelarsi e come affrontarli".

La partecipazione è aperta a tutti.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Diversi i casi segnalati a CNA in provincia di Modena di finte società che propongono contratti onerosi per ottenere risparmi sul pagamento delle imposte -

Modena, 25 febbraio 2015 -

Anche in provincia di Modena operano alcune società che propongono la sottoscrizione di contratti onerosi per ottenere presunti risparmi di circa il 30% sul pagamento delle imposte. Si tratta di società che offrono la cessione di propri crediti a un prezzo scontato, da utilizzare per il pagamento dei debiti nei confronti del fisco, operazione nella quale, nei casi sino ad ora segnalati a CNA, si nascondeva tuttavia una vera e propria truffa.

Per esempio, se un'impresa ha un debito nei confronti dell'erario di 1000 Euro si vede proporre, da queste società, la cessione di un loro credito di imposta dello stesso importo di 1000, al prezzo di 700 Euro. Quindi l'impresa dovrebbe indicare questi 1000 Euro nell'apposito modello per il pagamento del proprio debito, che verrebbe così integralmente saldato, avendone in realtà spesi solo 700.

Nei casi segnalati a oggi, purtroppo questi crediti sono però risultati inesistenti, quindi chi ha fatto affidamento su queste operazioni si trova ad aver speso inutilmente il proprio denaro per qualcosa che, di fatto, non esiste. Non solo: le imprese ignare di tutto ciò si troveranno anche a non aver in realtà versato all'Amministrazione Finanziaria le imposte dovute, con tutte le conseguenze del caso in termini di sanzioni e di maggiorazioni.

Purtroppo chi mette in atto tali operazioni si presenta in modo estremamente professionale, con presentazioni, documenti, stampati e siti internet molto convincenti, ben strutturati ed efficienti. Non bastano però un sito internet, seppure ben fatto, una semplice scrittura privata o anche il pagamento di una fattura, per consentire la cosiddetta "compensazione" delle imposte nei modelli F24! In altre parole, a risparmiare sulle tasse.

Quasi sempre le società in questione risultano inesistenti ed i codici fiscali indicati nei documenti non corrispondono a nessuna impresa presente nelle anagrafiche dell'Agenzia delle Entrate o del Registro Imprese.
La cessione dei crediti fiscali di per sé è una operazione perfettamente legittima, che deve tuttavia avvenire con una serie di passaggi ben definiti dall'Agenzia delle Entrate e, ovviamente, a condizione che esistano realmente i crediti che vengono ceduti e i soggetti con i quali si sottoscrivono gli accordi.

Invitiamo quindi le imprese ad avere particolare cautela e attenzione nel sottoscrivere questo tipo di accordi. In questi casi, la cosa migliore da fare è rivolgersi subito ai propri consulenti o alle sedi delle proprie associazioni per verificare sia la correttezza dei procedimenti seguiti, sia l'effettiva esistenza delle società che propongono questi accordi.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA
 MO)

Il Direttivo di CNA Fita Modena intende rinnovare la propria stima ed esprimere la solidarietà piena al Presidente Nazionale Cinzia Franchini - 

Modena, 20 febbraio 2015 -

Unanimemente e convintamente, il Direttivo di CNA Fita Modena intende rinnovare la propria stima ed esprimere la solidarietà piena al Presidente Nazionale Cinzia Franchini, il cui operato, come rappresentante Nazionale del trasporto merci e persone deve essere valutato pubblicamente, sui fatti e sui risultati, tanti e importanti, oltre che sul suo impegno per la legalità, che è anche il nostro, e quello di tutta l'Associazione.

In gioco non c'è solo l'onorabilità di Cinzia Franchini, ma quella, appunto, di una intera unione la CNA-Fita che in questi tre anni ha saputo mantenere la schiena dritta su temi cruciali per il futuro delle nostre imprese e del nostro Paese.
Ci abbiamo creduto insieme e per questo crediamo sia giusto, insieme, difendere quanto sostenuto fin qui.
Il Direttivo all'unanimità, si augura inoltre che la situazione si possa rapidamente ricomporre nel migliore dei modi, e che gli equivoci vengano fugati, nell'interesse di tutta la CNA, pur nel doveroso rispetto di tutte le regole del nostro sistema associativo.

Per il Direttivo CNA Fita Modena
Pres. Franco Casadei

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Dagli incontri non sono emersi fatti nuovi in grado di modificare una valutazione critica sulla manovra finanziaria del Comune: dito puntato sulle tasse e sul problema Tari -

Modena, 20 febbraio 2015 -

Non bastano gli investimenti, che pure rappresentano una buona notizia e potranno contribuire a rimettere in circolo un po' di lavoro e ricchezza, a dare una lettura positiva al bilancio comunale.
Dopo gli incontri con il sindaco Muzzarelli, Confcommercio e Cna ribadiscono la valutazione critica su una manovra caratterizzata da due segni: l'effetto depressivo e la mancanza di coraggio. Dal confronto, infatti, non è emerso nulla di nuovo che porti a modificare l'iniziale valutazione del bilancio predisposto dall'Amministrazione.

L'effetto depressivo è legato all'aumento della tassazione, una crescita di 9,5 milioni di euro per effetto della quale il prelievo su cittadini e imprese raggiungerà nel 2015 quota 133,4 contro i 109 milioni del 2011. Si tratta, in tutta evidenza, di un aumento impressionante: +22,4% in soli quattro anni, che rischia di vanificare l'attesa per una ripresa ad oggi ancora del tutto ipotetica e proprio per questo estremamente fragile.
In questa situazione, un aumento delle imposte è per definizione depressivo.

"Siamo consapevoli delle difficoltà di reperire 14 milioni di euro per effetto di uno scellerato Patto di Stabilità - continua la nota di Cna e Confcommercio - ma aumentare le tasse appare l'opzione più facile, ma anche quella meno coraggiosa. Oltretutto, operare su 233 milioni di spesa corrente una razionalizzazione del valore di 5,2 milioni di euro, significa fare una limatura pari al 2,2%".

Secondo le due Associazioni, invece, si sarebbe dovuta mettere in campo una profonda azione di razionalizzazione della spesa, anche innovando le modalità gestionali di alcuni servizi, in particolare quelli interni. "Una svolta – precisano Cna e Confcommercio – che le imprese modenesi attendono e chiedono da anni e che avrebbe potuto produrre maggiori economie ed evitare così di usare pesantemente la leva tributaria".

Si è parlato di segnali positivi, in merito al ritocco di pochi decimali sull'Imu pagata dalle imprese sugli immobili produttivi sfitti, mentre non aumenta, ma le nostre aziende si attendevano un abbassamento dell'IMU sugli immobili produttivi utilizzati nell'attività aziendale. Ma alle imprese i segnali non bastano più. Occorrono scelte decise, come nel caso della Tari: ad esempio, quella di congelare ogni aumento della tassa rifiuti in assenza di un preciso e dettagliato piano finanziario.

"Semmai ce ne sia stato uno, non è più tempo di prendere per buoni gli aumenti automatici che vengono proposti dalle multiutility, in questo caso da Hera. Alcuni sindaci, ad esempio quelli della zona di Sassuolo, hanno fatto ricorso al Tar in merito all'aumento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti. Perché questo non è avvenuto a Modena? Riteniamo – dicono Cna e Confcommercio – che la comunità abbia il diritto di capire bene i meccanismi di determinazione delle tariffe".

Anche rispetto ai pur apprezzabili investimenti, va sottolineato come l'impressione che si ricava dalla lettura delle addirittura 219 voci del piano triennale messo a punto dall'Amministrazione, è quella dell'assenza di un filo conduttore capace di dare un'impronta strategica agli interventi e conseguentemente un nuovo respiro alla città.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Domani, giovedì, alla CNA di Modena un seminario su un tema di estremo interesse per le aziende che esportano -

Modena, 18 febbraio 2015 -

Uno dei temi di maggiore attualità per le aziende, in particolare quelle che esportano, è l'origine della merce, questione importante sia dal punto di vista logistico (pensiamo alle normative doganali), ma anche per la rilevanza in altri ambiti come, ad esempio, la tutela dei consumatori (i quali oggi più che mai esprimono l'esigenza di capire il luogo di effettiva produzione di una merce), la tutela e l'uso esclusivo di un marchio di fabbrica, la registrazione dei marchi in sede nazionale e/o internazionale.

Ma che cos'è l'origine preferenziale? Si tratta di uno status della merce grazie al quale è possibile ottenere il diritto a un trattamento tariffario preferenziale, che può consistere, ad esempio, in una riduzione o in un'esenzione dal dazio in virtù di specifici accordi sottoscritti fra il paese di esportazione e quello di destinazione della merce.
Una materia molto tecnica che, tuttavia, può avere dei riflessi critici per le aziende in caso di mancato rispetto della normativa potendo comportare, oltre al pagamento dei dazi doganali non versati, anche la denuncia dell'esportatore all'autorità giudiziaria per la falsa dichiarazione in caso di accertamenti e di richiesta di rilascio della prova dell'origine preferenziale.

E' di tutto questo che si parlerà nel corso del seminario operativo che CNA ha organizzato per le imprese di produzione e del settore moda-abbigliamento domani, giovedì 19 febbraio, alle 18, presso la sala Arcelli di CNA Provinciale, a Modena in via Malavolti 27.
Interverrà Simone Del Nevo, dell'omonimo studio che cercherà di fornire ai partecipanti alcune semplici istruzioni per superare quei problemi pratici che, se sottovalutati, rischiano si comportare gravi errori nella gestione dell'origine delle proprie merci esponendosi così a conseguenze di carattere amministrativo ma soprattutto di carattere penale.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA
 MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Approvato dalla Commissione l'emendamento al DL Milleproroghe che sposta di un anno l'avvio della restituzione del debito acceso dalle imprese terremotate per pagare le tasse -

Modena, 18 febbraio 2015 -

La mobilitazione di Rete Imprese ha ottenuto un primo importante risultato: le Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno approvato l'emendamento al decreto Milleproroghe presentato dai deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Davide Baruffi e Matteo Richetti, che chiedeva la tanto attesa proroga del termine d'inizio della restituzione del mutuo acceso dagli imprenditori delle zone terremotate per pagare le tasse.

Soddisfazione da parte di Rete Imprese Italia per il passo in avanti effettuato e che concede un ulteriore anno di respiro alle imprese danneggiate dal sisma. L'emendamento, infatti, oltre a prorogare di dodici mesi la sospensione del pagamento dovuto per la restituzione del debito, prolunga di dodici mesi anche la durata del piano di ammortamento.
"Anche se non accoglie immediatamente le nostre rivendicazioni, l'ammortamento in cinque anni – commentano Cna, Lapam, Confcommercio e Confesercenti – questo provvedimento risponde a un'urgenza delle imprese. Ora però è necessario accelerare il processo di rimborso delle liquidazioni dei contributi per la ricostruzione, ovviamente nell'ambito della massima trasparenza, per evitare, tra un anno, di trovarci nella medesima emergenza".
"Attendiamo con ansia – conclude la nota di Rete Imprese – che l'emendamento sia recepito anche in Senato.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Rete Imprese: "Due provvedimenti che hanno l'obiettivo di contrastare l'evasione dell'Iva, ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente. Inaccetabile che la lotta all'evasione sia pagata da chi rispetta le regole" -

Modena, 16 febbraio 2015 -

La Finanziaria ha esteso l'applicazione del "reverse charge" (l'Iva viene applicata da chi riceve la fattura e non da chi la emette), e l'introduzione dello "split payment" (se la fattura è emessa nei confronti di enti pubblici l'Iva è versata allo stato dall'ente pubblico stesso).

Due provvedimenti che hanno l'obiettivo di contrastare l'evasione dell'Iva, ma che riversano i costi di questa azione sulle imprese che si comportano correttamente. E si tratta di una moltitudine di imprese: tutte quelle della filiera delle costruzioni (edilizia e installazioni impianti), ma anche le imprese di pulizia, quelle che operano nel biomedicale, oltre alla grande distribuzione alimentare.
I nuovi meccanismi di applicazione dell'iva, infatti, creano un pesante squilibrio finanziario per queste aziende, che si trovano a pagare l'iva sugli acquisti, senza poter incassare quella sulle vendite, accumulando così migliaia di euro di rimborsi che richiedono mesi e mesi per essere liquidati.

Ne è prova questo esempio: supponiamo che un'impresa esegua una prestazione di servizi a favore di una pubblica amministrazione per 100.000 euro. In questo caso, l'impresa avrebbe incassato anche 22.000 euro di iva. Ma supponiamo anche che la stessa impresa abbia acquistato, per soddisfare la commessa precedente, beni e servizi per 50.000 euro, versando iva per 11.000 euro. Dato che l'iva non sarebbe incassata (perché versata direttamente dall'ente pubblico debitore), la nostra impresa maturerebbe un credito d'imposta di 11.000 euro. Se questa stessa impresa non ha dipendenti o altri debiti di carattere tributario, essa non avrebbe altra possibilità se non chiederne il rimborso, una strada lunga oltre sei mesi, con un'evidente difficoltà finanziaria per l'impresa. Lo stesso meccanismo si verifica con il reverse charge, che si applica nelle relazioni tra imprese e imprese.

Di fatto, l'impossibilità di incassare l'IVA sulle prestazioni di servizi e sulle vendite genera uno squilibrio nella gestione finanziaria delle imprese che può essere letale per la sopravvivenza di queste ultime. Ma c'è di più: per evitare di accumulare crediti con l'erario, il cui recupero è lungo e oneroso, diventa vantaggioso effettuare gli acquisti all'estero in regime di esenzione. Così che per recuperare gettito si danneggerebbe anche l'economia nazionale. Senza contare che questi meccanismi aumentano in modo preoccupante l'ammontare dei crediti Iva, paradossalmente proprio quando governo e parlamento sono impegnati a evitare che si accumulino ulteriori crediti nei confronti della PA, i nuovi istituti.

Rete Imprese ha iniziato una forte azione di sensibilizzazione nei confronti degli associati per sollecitare il governo ad intervenire sulla questione, a cominciare da una petizione che può essere sottoscritta sui siti nazionali delle Associazioni.
La richiesta è che da marzo, quando diventerà operativa l'introduzione della fatturazione elettronica con la P.A., sia abrogato lo split payment, così come da marzo, la scelta di adottare la fatturazione elettronica tra imprese deve escludere l'applicazione del reverse charge. Nel contempo Cna, Lapam Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio chiedono di accelerare i tempi dei rimborsi per quelle imprese che applicano il reverse charge e lo split payment, eliminando, contemporaneamente, tutti gli ostacoli burocratici che ancora intralciano il pieno utilizzo in compensazione dei crediti Iva.

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena
Lunedì, 16 Febbraio 2015 10:29

Modena - Arrivederci al 2016 per Cioccolato Vero

Malgrado la pioggia, ancora un successo per la kermesse di piazza Grande: circa 80.000 visitatori e 35 i quintali di cioccolato lavorati dai sedici maestri cioccolatieri protagonisti dell'evento. Alla cioccolateria Zucarello di Collegno di Torino, in abbinamento con la cantina Settecani di Castelvetro, il primo premio per la miglior pralina al lambrusco -

Modena, 16 febbraio 2015 -

Malgrado il tempo non sia stato dei migliori, anche l'ottava edizione di Cioccolato Vero si è conclusa con un successo, come testimoniano i numeri. Quelli dei circa 60.000 visitatori, o i quintali di cioccolata (più o meno 30) lavorati dai 16 maestri cioccolatieri provenienti da sei regioni italiane, gli assoluti protagonisti della kermesse organizzata da CNA ed Acai, con la collaborazione del Comune di Modena e della Banca Popolare.

Nemmeno quest'anno, infatti, i modenesi hanno saputo resistere al richiamo del cibo degli dei, il cioccolato vero, appunto, quello privo di grassi, in tutte le sue declinazioni di forma e di sapore. Ad esempio, in combinazione con il lambrusco, un abbinamento che ha rappresentato il tema del concorso 2015 per la miglior pralina.

Davvero una bella sfida per gli artigiani di Cioccolato Vero, una "tenzone" che ha visto la vittoria della Cioccolateria Zuccarello di Collegno (Torino) abbinata al lambrusco della Cantina Settecani di Castelvetro. Al secondo posto un altro maestro piemontese, Maurizio Obaliero, di Pinerolo (Torino), che ha esaltato il lambrusco dell'azienda agricola "I Monticelli" di Savignano. Terza piazza per l'Officina del cioccolato di Mondavio (Pu) e il vino dell'azienda agricola Villa di Corlo, di Baggiovara. A consegnare i premi il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che in mattinata ha visitato la kermesse.

Ma hanno vinto anche tutti i bambini che hanno preso parte ai laboratori di lavorazione del cioccolato, agli innamorati che sabato hanno avuto l'occasione di regalarsi un dolcissimo – in tutti i sensi – San Valentino, e hanno vinto gli espositori, grazie anche alle nuove casette in legno che hanno impreziosito l'evento.

"Ha vinto, insomma, la città di Modena – ha commentato Nicola Fabbri, presidente della Cna comunale – ha vinto un centro vivo e vivace, nel quale l'animazione può e deve andare d'accordo con la tutela delle bellezze architettoniche e culturali, perché le une valorizzano le altre e viceversa. E' anche con questo obiettivo che siamo già al lavoro per programmare la nuova edizione di Cioccolato Vero, quella del 2016".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Rete Imprese: "Intollerabile un nuovo incremento del 3,7%, soprattutto se giustificati dall'aumento dei crediti inesigibili" -

Modena, 13 febbraio 2015 -

«Confermiamo le forti perplessità rispetto al prospettato aumento, pari al 3,7%, della Tari, che si aggiunge alla serie di incrementi succedutisi negli ultimi 10 anni e che hanno reso sempre più pesante l'onere per lo smaltimento di rifiuti a carico di imprese e famiglie». Così esordisce la nota di Rete Imprese città di Modena - l'aggregazione a cui fanno riferimento Cna, Confcommercio, Lapam e Confesercenti – in vista del confronto di martedì con l'Amministrazione Comunale in tema di Tari.

«Come abbiamo scritto al Sindaco negli scorsi giorni - puntualizzano le quattro Associazioni - è poi davvero singolare che l'ipotesi di nuovo rialzo della Tari venga giustificato dal fatto che sarebbero aumentati i crediti inesigibili. Una manovra, questa, che non ha peraltro alcun fondamento di legge!»

«Come prevede invece la legge - il Dpr 158/1999 - la tariffa su imprese e cittadini deve trovare fondatezza in un dettagliato piano economico-finanziario messo a punto dal gestore e che riteniamo debba essere al centro della discussione sul costo di gestione e smaltimento dei rifiuti in città».

«Crediamo dunque - precisa Rete Imprese città di Modena – che fino a quando Hera non avrà messo a disposizione dell'Amministrazione Comunale e dunque della città tale piano, perché sia discusso al tavolo sulle politiche ambientali, vada congelata ogni ipotesi di rialzo della Tari».

«Rialzo - dichiarano Cna, Confcommercio, Lapam, Confesercenti - che non solo ignora le pesanti difficoltà delle imprese modenesi, ma evidenzia, una volta di più, come le famose economie di scala promesse al tempo della costituzione di Hera non si stiano realizzando».

«In tutto ciò - conclude Rete Imprese - c'è da chiedersi con amarezza quali siano gli interessi difesi dai ben quattro componenti modenesi del consiglio di amministrazione di Hera. Che prima ancora di lavorare per la massimizzazione del profitto - perseguita anche grazie a continui aumenti del peso della Tari su imprese e famiglie - dovrebbero avere a cuore la salvaguardia di un tessuto economico-produttivo messo a dura prova dalla crisi».

Cosa prevede l'articolo 8 del Dpr 158/1999

Piano finanziario

1. Ai fini della determinazione della tariffa ai sensi dell'art. 49, comma 8, del decreto legislativo n. 22 del 1997, il soggetto gestore del ciclo dei rifiuti urbani di cui all'art. 23 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni e integrazioni, ovvero i singoli comuni, approvano il piano finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, tenuto conto della forma di gestione del servizio prescelta tra quelle previste dall'ordinamento.

2. Il piano finanziario comprende:
a) il programma degli interventi necessari;
b) il piano finanziario degli investimenti;
c) la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonche' il ricorso eventuale all'utilizzo di beni e strutture di terzi, o all'affidamento di servizi a terzi;
d) le risorse finanziarie necessarie;
e) relativamente alla fase transitoria, il grado attuale di copertura dei costi afferenti alla tariffa rispetto alla preesistente tassa sui rifiuti.
3. Il piano finanziario deve essere corredato da una relazione nella quale sono indicati i seguenti elementi:
a) il modello gestionale ed organizzativo;
b) i livelli di qualita' del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa;
c) la ricognizione degli impianti esistenti;
d) con riferimento al piano dell'anno precedente, l'indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni.

4. Sulla base del piano finanziario l'ente locale determina la tariffa, fissa la percentuale di crescita annua della tariffa ed i tempi di raggiungimento del pieno grado di copertura dei costi nell'arco della fase transitoria, nel rispetto dei criteri di cui all'articolo 12, determina l'articolazione tariffaria.

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Lunedì 16 febbraio alla CNA di Modena seminario organizzato da Fita per analizzare i provvedimenti di natura tecnica ed economica della Finanziaria 2015 per chiarirne e approfondirne gli aspetti più impattanti e i campi applicativi -

Modena, 13 febbraio 2015 -

Lunedì 16 febbraio, alle 20.30, gli autotrasportatori associati a CNA si ritroveranno per fare il punto sulle norme della legge di Stabilità che incidono direttamente sul trasporto. Obiettivo del seminario organizzato da Fita, infatti, è quello di analizzare i provvedimenti di natura tecnica ed economica della Finanziaria 2015 per chiarirne e approfondirne gli aspetti più impattanti e i campi applicativi.
In particolare si parlerà delle nuove norme in materia di rapporti tra i soggetti che compongono la filiera del trasporto, del rimborso accise per il 2015, del superamento dei costi minimi, capacità finanziaria e dei limiti all'utilizzo della polizza di responsabilità professionale. Verranno anche illustrate le modalità dell'abolizione della scheda di trasporto e la suddivisione delle risorse disponibili per il 2015 per il settore dell'autotrasporto per il 2015 .

Il programma della serata prevede, dopo i saluti del presidente di Fita Franco Casadei, l'intervento di Cinzia Franchini, presidente nazionale dell'associazione, e dell'avvocato Stefania Ghidoni, che si soffermerà sulle controversie relative ai contratti fi trasporto e sub-trasporto.

Ampio spazio sarà lasciato al dibattito.

Il seminario sarà replicato il lunedì successivo, 23 febbraio, sempre alle 20.30, alla CNA di Sassuolo, in via Regina Pacis, 32

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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