Lunedì, 03 Giugno 2013 11:46

Oggi : “Sani e belli” In evidenza

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Parma, 3 giugno 2013 -

Brigitte Bardot, Sophia Loren, Greta Garbo, Ava Gardner : in una parola dive.
Quando la bellezza e il fascino erano ancora identificabili in corpi formosi e sani. Bellezze sinuose e prorompenti, immagine dell' emancipazione femminile di quegli anni e dei forti cambiamenti in atto. Modelli di allora, non di oggi, bellezze di altri tempi.


Magro è bello: questo il diktat che oggi ci viene imposto e che ci lasciamo imporre.
Del resto non sembra facile da smentire: ovunque ci si giri vediamo stereotipi del corpo perfetto, o definito tale, che ci ricordano che forse quella leggera curva un po' sinuosa dovrebbe essere eliminata il prima possibile.
Il cinema ieri, la tv oggi; l'importanza delle immagini che ci vengono trasmesse dai media creano esattamente la stessa conseguenza: rielaborano un modello di noi stessi e creano una relazione intersoggettiva fra noi e lo stereotipo, provocando un mutamento dell'identità, femminile o maschile che essa sia.
Ci si ritrova a rincorrere delle immagini, fino a spingersi oltre, sino a lasciarsi trasformare e ridefinire, perdendo a poco a poco la nostra unicità. Questa è la società di oggi, società dei consumi, improntata sulla cura del corpo e sulla necessità di essere in forma ed in armonia con la propria fisicità in modo "ideale".
Ogni disturbo alimentare se da un lato include il rifiuto, un tentativo di opporsi alla costrizione di questa dimensione del clima culturale, dall'altro cerca l'esasperata affermazione e realizzazione della stessa.
"A che punto è lo stato di attuazione del programma 2009-2011 per l'assistenza alle persone con disturbi del comportamento alimentare in Emilia-Romagna e quale valutazione dà la Giunta regionale del modello organizzativo adottato che prevedeva un team in ogni azienda sanitaria della Regione?"
Questa la domanda di Giuseppe Paruolo (Pd) in un'interrogazione presentata in Regione per avere aggiornamenti sulle misure adottate in tema di cura e prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare, che sempre più rappresentano una patologia emergente, che colpisce in particolare le fasce giovani della popolazione.
In questi anni si abbassata l'età di esordio della patologia, con un aggravamento della prognosi e la necessità di un trattamento differenziato e complesso, specifico per i disturbi dell'età evolutiva e dell'adolescenza, con conseguente impatto economico sempre maggiore sui servizi sanitari nazionali.
Il Ministero della Salute rivela che gli studi epidemiologici internazionali mettono in evidenza un' incidenza di nuovi casi di disturbo del comportamento alimentare nella fascia femminile tra i 12 e i 25 anni e stimano nei paesi occidentali, compresa l'Italia, la prevalenza  dell'Anoressia nervosa intorno allo 0,2 - 0,8%, quello della Bulimia nervosa intorno al 3% e quella dei Disturbi Del Comportamento Alimentare Non Altrimenti Specificati (DCA - NAS) tra il 3,7 e il 6,4% e un età di esordio che cade tra i 10 e i 30 anni, con una età media di insorgenza intorno ai 17.
La patologia appare infatti in continuo aumento e non soltanto nel genere femminile.
Seppur resti sempre quest' ultimo il più colpito, purtroppo anche il numero di maschi è in crescita e in particolare in età adolescenziale o pre-adolescenziale.
Questo il risultato di una società che ci vuole sempre più "sani e belli".

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