Giovedì, 29 Dicembre 2022 06:06

Italia: Laboratorio dell’emergenza continua In evidenza

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Spaventati dal presente della vita di tutti i giorni, in molti hanno dimenticato come eravamo prima dell’esperimento pandemico.

Di Andrea Caldart Cagliari, 27 dicembre 2022 (Quotidianoweb.it) - Si è lasciato spazio al crescere di un’architettura autoritarista costruita attorno ad un profluvio di leggi che hanno sacrificato i nostri diritti.

Il problema principale però è che quest’oppressione sta tentando di bloccare anche la nostra capacità di fermarla, sinché non prendiamo coscienza che si sta andando verso un mondo sempre meno liberale.

Collegare i dati sanitari personali a sistemi di tracciamento continuo, significa invadere la sfera privata dei cittadini per controllarli nei viaggi, nel lavoro, nel sociale, vere e proprie molestie ad una persona e a una comunità, in nome di una sorveglianza di sicurezza nazionale.

È una forma politica di prepotenza contro una massa che è diventata prigioniera dell’egoismo di pochi multimiliardari filantropi, corruttori di governi, che stanno cercando di standardizzare una finta emergenza, invece della normalità.

L’esperimento dell’inoculazione del farmaco sperimentale, sta portando ad una crescita esponenziale di malattie cardiache, respiratorie, oncologiche ed anche di sindromi rarissime e alcune totalmente sconosciute sinora.

La domanda che continuiamo a farci è questa: fino a quando gli italiani vorranno fare parte di questo laboratorio emergenziale come cavie, in nome di un indefinito e immotivato sacrificio umano?

Nel pensarlo possiamo apparire “comblottisti”, anche se forse, possiamo incarnare l’aggettivo di eretici.

Letto così sembrerebbe negativo, ma l’origine greca della parola eresia significa, scelta.

Non possiamo avere la conoscenza totale delle certezze, però ci piace impegnare la nostra libertà di pensiero mettendola al servizio degli altri che, davanti ad un riconoscimento facciale o, ad una spunta verde di un QRcode, crede di essere libero.

Perché, quando vedi italiani festanti alla Scala di Milano applaudire Ursula Von der Leyen, ti rendi conto dello squallore borghese che approfitta della miseria degli altri.

È la vera triste rappresentazione di una società incivile che non ha dignità e che, traendone profitto, si riconosce in questa “condottiera” di una cadaverica, corrotta, pseudo unità europea.

Una società drogata da qualche croccantino, proveniente dalla ciotola di Stato, frutto di una piccola elemosina pubblica, costruita per vivere prigionieri degli altri.

Il laboratorio della menzogna pandemica appare, forse, ancora vincente ma probabilmente possiamo cominciare ad oscurarlo, iniziando a difendere la nostra vita di essere umani e quella dei nostri cari.

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