Lunedì, 19 Aprile 2021 19:37

Ristoranti aperti dal 26 aprile: il Presidente PQR Nizzi, “Un primo passo per tornare a lavorare e programmare” In evidenza

Scritto da Chiara Marando

Il presidente PQR esprime soddisfazioni per le scelte del Governo, ma pone anche l’attenzione sui locali senza spazi esterni che non potranno ripartire.

Tra stupore, spiragli di gioia per alcuni e ulteriore sconforto per altri, sono tanti ristoratori e gestori di attività che si stanno esprimendo in seguito alla comunicazione del Governo sul ripristino zona gialla dal 26 aprile e l’apertura dei ristoranti anche alla sera, ma solo a “determinate condizioni”.

Tra questi, anche il Parma Quality Restaurants si è riunito per far sentire la propria opinione attraverso la voce del Presidente Andrea Nizzi «Un’apertura inaspettata, in tutti i sensi. Certamente la possibilità di utilizzare solo i tavoli all’aperto non accontenta tutti, pensiamo ai locali dei centri storici, per i quali gli spazi all’esterno a volte mancano o che comunque spesso sono molto ridotti. Ma questo cambio di rotta così veloce non era sicuramente previsto, la nostra categoria inizia a essere ascoltata – spiega Nizzi -. Si tratta di un primo passo, ma indispensabile per tornare a parlare di progettualità, senza la quale un ristorante non può lavorare. Da qui ora occorre andare avanti. La bella stagione è alle porte e dopo tanto tempo sono state stabilite delle regole chiare per i ristoranti, un altro aspetto sul quale finora mancavano parametri ben definiti».

«Se pensiamo allo scorso anno – continua Nizzi - quando abbiamo riaperto c’era molta paura nelle persone, non si sapeva cosa sarebbe successo e da parte del Governo non erano state date delle indicazioni precise su come gestire i nostri locali, tra confusione e incertezza. Adesso invece è diverso. Ora tocca a noi lavorare bene, come la maggioranza dei ristoratori ha sempre fatto, dimostrando così che il problema dei contagi non sono i ristoranti, così da favorire una ulteriore spinta per riaperture sempre maggiori».

«Come imprenditori la creatività non ci manca, continuando a confrontarci e a far sentire la nostra voce, anche nel dialogo con le istituzioni, credo si potranno trovare soluzioni anche per le realtà maggiormente in difficoltà» conclude lo chef.