Martedì, 10 Novembre 2020 09:58

In Pedemontana, la mappa per monitorare le persone fragili In evidenza

Scritto da

Con il progetto “Non più fragili”, è possibile geolocalizzare gli utenti deboli e intervenire rapidamente in caso di necessità o emergenza

Felino 10 novembre 2020 - Si chiama “Non più fragili”, ed è il nuovo progetto realizzato da Pedemontana Sociale, condiviso con il Servizio Polizia locale - Protezione civile dell’Unione Pedemontana, per monitorare e assistere le persone più deboli, soprattutto anziani e disabili, che vivono nei cinque comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo.

Un progetto che può contare su uno strumento tecnologico innovativo: una mappa interattiva, caricata sul sistema Informatico Territoriale (SIT), in cui vengono geolocalizzati gli utenti in condizioni di difficoltà socio-sanitarie, identificati con colori diversi a seconda della gravità della loro situazione. Mappa che era già stata sviluppata e sperimentata con ottimi risultati la primavera scorsa, durante la fase più drammatica dell’emergenza Covid che aveva reso necessario un contatto quotidiano con chi aveva la necessità di essere supportato, anche per potergli procurare farmaci o generi alimentari.

Con un semplice clic sul segnaposto corrispondente alla persona da monitorare, i servizi preposti (accreditati con apposito accesso criptato) possono conoscere in tempo reale tutte le informazioni che la riguardano per poterle prestare un aiuto rapido ed efficace. La mappa, il cui costante aggiornamento è in capo a Pedemontana sociale, contiene infatti notizie sullo stato di salute dell’utente, il grado di autosufficienza, le condizioni abitative, la presenza o meno di barriere architettoniche, se vive in solitudine, se possa contare o meno su una rete di familiari o amici e, nel caso, i loro recapiti telefonici.

La persona da geolocalizzare, che deve ovviamente rilasciare opportuna autorizzazione al trattamento dei dati personali, viene inserita nel sistema su proposta delle assistenti sociali di Azienda Pedemontana Sociale, previa valutazione dei specifici requisiti. A seguito di questo passaggio, si procede con il monitoraggio, connesso a specifiche situazioni di criticità (emergenza sanitaria, ambientale, meteorologica ecc.), che può realizzarsi in modalità indiretta (telefonica) o diretta (accesso al domicilio). E se dovessero emergere situazioni critiche, vengono messe in atto tutte le misure necessarie, fino all’attivazione del 118.
“Non più fragili” rappresenta, quindi, il frutto di un’avanzata sinergia tra i servizi, che agisce anche in ottica preventiva, al fine di garantire maggiori condizioni di sicurezza e benessere a tutti quei cittadini che vivono condizioni di fragilità, per i quali può risultare maggiormente complesso affrontare situazioni critiche.

«Le amministrazioni dei Comuni dell’Unione e Pedemontana Sociale sono sempre state molto attente alla popolazione più “matura” e, più in generale, alle persone in difficoltà – sottolinea la presidente di Pedemontana sociale e assessore alla Protezione civile dell’Unione Elisa Leoni –. Per questo, abbiamo ritenuto che i servizi sociali e la Protezione civile dovessero coordinarsi e mappare tutti coloro che in caso di emergenza o di calamità naturale potrebbero avere la necessità di essere prontamente assistite o soccorse. Una mappatura che è stata realizzata attraverso uno strumento di controllo innovativo e tecnologicamente avanzato, che è già stato fondamentale durante la prima ondata del covid-19 della primavera scorsa, e che potrebbe esserlo ancora, se i contagi non dovessero iniziare a diminuire. Ma nella peggiore delle ipotesi – conclude Leoni –, saremo pronti a fronteggiare l’emergenza dei più deboli nel migliore dei modi».