Mercoledì, 19 Agosto 2020 11:42

Sportello CUP: a cosa serve e che ruolo gioca nel sistema sanitario italiano?

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Il Servizio Sanitario Nazionale si avvale di sistemi di prenotazione avanzati ed organizzati, il cui scopo è facilitare la prenotazione delle prestazioni sanitarie ed aiutare a ridurre le liste d’attesa. Per la prenotazione dei servizi sanitari è stato ideato il CUP, acronimo di Centro Unico di Prenotazione.

Tutti gli ospedali hanno uno sportello CUP, al quale i pazienti possono rivolgersi per effettuare le prenotazioni delle visite mediche e degli interventi specialistici di cui hanno bisogno. Per rendere ancora più semplici le prenotazioni dei servizi sanitari, sono stati aperti degli sportelli CUP anche in diverse farmacie. Una città innovativa da questo punto di vista è Bologna; qui i pazienti possono rivolgersi ad una farmacia con sportello cup a Bologna, senza la necessità di dover andare in ospedale o presso un poliambulatorio per effettuare la prenotazione della prestazione che è stata loro prescritta.

Quali sono le funzioni del CUP?

Sono molteplici le funzioni che vengono affidate al CUP ed i benefici che questo sistema integrato ed informatizzato di prenotazione dovrebbe garantire. Il Centro Unico di Prenotazione deve occuparsi dell’intera offerta sanitaria, dunque delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, ma anche delle prestazioni erogate in regime convenzionato e di quelle proposte in libera professione intramoenia.

Il CUP deve anche occuparsi di organizzare in maniera efficiente tutte le prestazioni proposte da ogni unità erogante, gestendo con attenzione le procedure per gli accessi dei pazienti, per l’erogazione dei servizi e per la gestione delle informazioni dei pazienti stessi e delle prestazioni da loro richieste.

Al Centro Unico di Prenotazione viene dato anche il compito di ottimizzare le modalità di prenotazione e di gestire le comunicazioni con i pazienti, anche con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa nel caso in cui fosse possibile. Può capitare ad esempio che alcuni pazienti annullino gli appuntamenti e decidano di rinunciare alle prestazioni sanitarie richieste in precedenza: in questi casi il CUP deve riorganizzare le prenotazioni, tenendo conto dei posti che si sono liberati.

Farmacia dei servizi: un nuovo modello di farmacia

Il volto della farmacia è cambiato con i tre Decreti ministeriali del 16 dicembre 2010 e dell'8 luglio 2011 sulla "farmacia dei servizi", che hanno previsto l'erogazione di servizi e prestazioni professionali ai cittadini anche da parte delle farmacie.

Secondo questo nuovo modello la farmacia non deve più essere intesa come il semplice luogo in cui i cittadini possono acquistare i farmaci, ma deve piuttosto essere considerata un presidio in cui i cittadini possono usufruire di servizi sanitari aggiuntivi.

Questo spiega come mai alcune farmacie siano oggi dotate di uno sportello CUP e diano dunque ai cittadini la possibilità di prenotare le prestazioni sanitarie senza doversi recare in ospedale o all’ASL. I pazienti inoltre possono pagare direttamente in farmacia le quote dovute per la futura erogazione delle prestazioni sanitarie e si potranno recare in farmacia anche per ritirare i referti di visite ed esami.

Con il nuovo modello della farmacia dei servizi l’accesso ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale è diventato molto più semplice. L’obiettivo di questa riorganizzazione è stato dar vita ad una rete con una diffusione sempre più capillare in Italia, per avvicinare i cittadini alla sanità dello Stato.