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Sabato, 24 Gennaio 2015 10:37

Il mondo nel piatto: cucinare con le spezie

Di Chiara Marando – Parma 24 Gennaio 2015

Spezie, spezie ed ancora spezie. Portentose fonti di profumi, sapori e proprietà benefiche per il nostro organismo. Un universo  da scoprire la cui storia affonda le radici in un tempo lontano, in culture antiche come quella indiana e cinese che tanto hanno da insegnare in fatto di tradizione.

Conosciute ed utilizzate per conservare ed arricchire i cibi ma anche, e soprattutto, per le riconosciute virtù curative  e digestive. Prendiamo ad esempio la Curcuma, potente antiossidante ed antitumorale, nonché ingrediente principe di tutti i “masala”, ovvero miscele di spezie alleate ai fornelli. Oppure la Noce Moscata, vero e proprio antisettico, ed ancora la dolce Cannella, antibatterica, antiossidante e preziosa per alleviare i disturbi dovuti all’ipertensione. Ma questi sono solo alcuni esempi delle oltre 50 tipologie di spezie più note.

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Nella cultura indiana l’uso delle spezie serve per mantenere alto quello che loro definiscono “il fuoco digestivo”, fondamentale per  l’equilibrio del benessere fisico. Ma anche in medicina cinese vengono considerate  essenziali perché fondamentali per attivare  il processo digestivo, in altre parole hanno il potere di muovere l’energia.

Insomma, un mondo affascinante del quale è un vero piacere apprendere i meccanismi, un mondo che Lena Tritto, insegnante di cucina e consulente di alimentazione energetica secondo la Medicina cinese, ha affrontato nell’ incontro “ Il mondo nel piatto. Cucinare con le spezie”, tenuto in una location ormai nota per i suoi appuntamenti culturali come lo store Barazzoni I Love My House di Parma.

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Un pomeriggio all’insegna della cucina in cui Lena ha illustrato, non solo le numerose peculiarità che contraddistinguono le spezie, ma anche i numerosi utilizzi che se ne possono fare dando alle ricette quel tocco di aromi e gusto in più. Piatti intensi fatti di ingredienti semplici che acquistano carattere e stimolano l’acquolina.  Preparazioni come i Muffin saltati di cavolfiore e mandorle, Curry di Verdure invernali al latte di cocco e Masala, Speedy kebab casalingo ed ancora fichi secchi al cioccolato.

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Ed ora ecco un’altra ricetta cucinata da Lena e perfetta per qualsiasi palato: Farifrittata con farina di ceci, cipolla e zucca al rosmarino

150 gr. di farina di ceci

450 ml. di acqua

2 cipolle dorate

350 gr. di zucca pulita

1 cucchiaio di rosmarino tritato

Pepe e noce moscata q.b.

Sale marino integrale

Olio extravergine di oliva

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Preparazione:

Mescolare la farina di ceci con acqua, 1 cucchiaio di olio, sale, pepe abbondante ed una grattata di noce moscata e lasciare riposare la pastella. Affettare la cipolla, tagliare a tocchetti la zucca e far rosolare il tutto in una padella con olio, sale e rosmarino per circa 10 minuti. Unire poi la verdura cotta alla pastella, ungere una padella antiaderente e versarvi il composto. Cuocere con il coperchio 15 minuti per parte, fino a quando non si sarà formata una crosticina croccante.

Et voilà, pronta da servire, magari con delle verdure alla griglia.

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Sabato, 17 Gennaio 2015 10:47

“A casa di Camilla” si mangia romano

Di Chiara Marando – Sabato 17 Gennaio 2015

Tutto il sapore della tradizione gastronomica romana in pieno territorio emiliano. Difficile da immaginare? Eppure è proprio così.

La location è quella del piccolo centro storico di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, territorio che della cultura culinaria ha tanto da raccontare. La storia, invece, è quello di una famiglia di origini romane che ha deciso di cambiare vita e trasferirsi in questa terra che li ha così affascinati, trasportati dalla passione per le atmosfere che più volte sono riusciti ad immaginare ascoltando le canzoni del  “Liga”. Il resto è un insieme fortunato di incontri e casualità dovuti al fato, l’essere nel posto giusto al momento giusto, il credere nei sogni.

Loro sono Raffaella e suo marito Claudio, lei nel mondo della ristorazione praticamente da sempre, lui cuoco esperto  con una carriera ventennale alle spalle. La cucina li ha uniti ed ancora oggi li unisce in quella che è diventata una seconda casa, il ristorante “A casa di Camilla”, una dedica alla loro bimba di 7 anni che già si diletta a prendere le ordinazioni e parlare con la clientela. L’ambiente delle sale è vestito con uno stile provenzale ricercato ma nello stesso tempo familiare, un clima confortevole ulteriormente esaltato dalla giovialità e simpatia di Raffaella, che segue tutti gli avventori e si occupa di gestire il servizio. La semplicità fa da padrona, un elemento vincente che contribuisce a far gustare al meglio le tante portate proposte dal menù.

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E poi ammettiamolo, non si può resistere alle bontà della cucina romana, quella genuina e fatta secondo tradizione. Claudio è un vero esperto nel preparare delle vere leccornie capaci di farti ricordare i sapori tipici della Capitale.

Specialità come i Carciofi alla Giudea, i Bucatini all'amatriciana, i Rigatoni alla Carbonara ed i Tonnarelli cacio e pepe, ma anche secondi appetitosi  quali l’Abbacchio allo Scottadito, un vero e proprio cavallo di battaglia dello chef, oppure come la Coda alla Vaccinara e la Trippa alla Romana, due intramontabili prelibatezze. Il tutto accompagnato con contorni sfiziosi, che già da soli valgono il pasto: le ottime Puntarelle, i Carciofi alla Romana e la Cicoria ripassata in padella. Poi c’è l’ormai famoso piatto di fritti con carciofi e  fiori di zucca ripieni con mozzarella ed alici, un must per gli affezionati golosi.

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Infine i dolci, delicati e goderecci peccati di gola: Tiramisù, Fagottino alle mele profumato alla cannella servito con gelato alla vaniglia e Sfogliatina con crema allo zabaione  e lamponi.

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Oltre al menù alla carta, per chi desidera fare un pranzo veloce la formula è molto semplice e conveniente: si mangia scegliendo da un ricco buffet che spazia tra primi, carne, pesce, verdure e zuppa, si beve acqua e per finire caffè, il tutto a 10 euro. Quasi impossibile da credere vista la qualità e la varietà del cibo preparati, ma molto piacevole da provare e riprovare.

 

Ristorante A Casa di Camilla

Via Bernieri 3 - 42015 - Correggio (RE)
Tel: 0522 643084  Cell: 348 6012104

www.ristoranteacasadicamilla.com

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Sabato, 10 Gennaio 2015 10:42

Zenzero: afrodisiaco elisir di benessere e gusto

Di Chiara Marando – Sabato 10 Gennaio 2015

L’aspetto è piuttosto insignificante, il colore tutt’altro che acceso ma le sue virtù sono tante ed i suoi possibili utilizzi svariati e variegati. Stiamo parlando dello Zenzero,  radice appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae ma, soprattutto,  una delle spezie considerata tra le più preziose. Si tratta di un alimento multiforme dalle straordinarie potenzialità non solo come tocco segreto in molte ricette culinarie, ma anche come rimedio naturale grazie alle sue proprietà curative che ne fanno un potente alleato contro raffreddore, tosse e mal di gola. Ma i suoi benefici non si limitano a questo. La sua assunzione, infatti, migliora la digestione di sostanze come proteine e carboidrati, attenua il senso di nausea e favorisce la riduzione o la scomparsa di dolori muscolari ed articolari.

Ed ora la chicca: il suo effetto termogenico contribuisce a bruciare più velocemente le calorie ingerite.

A tutto questo si aggiunge che può essere considerato a pieno titolo un cibo dal potere afrodisiaco, quindi non fatelo mai mancare in cucina, anche perché il suo sapore è capace di rendere molto più particolari e gustosi i cibi sia dolci che salati.

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La piacevolezza della Zenzero è talmente diffusa e conosciuta nel mondo che i modi per sfruttarla variano a seconda dei Paesi e delle culture. In Europa, ad esempio, viene utilizzato per speziare e rendere irresistibili biscotti e pan pepato, focacce, tè ed anche carni bianche e pesce.  Il suo sapore leggermente piccante lo rende speciale per completare leccornie come i muffin ed il gelato, nonché protagonista indiscusso di cocktail, liquori ed infusi. Ed effettivamente, chi non conosce la bevanda nota in Gran Bretagna come il Ginger-ale?  Facile da preparare, ed utile per dare maggior carattere alla birra, è un antidoto meraviglioso per facilitare la digestione e prevenire i dolori di gola.

Insomma, grazie alla sua duttilità potrete sbizzarrirvi ai fornelli per cucinare piatti semplici ma comunque golosi. Maestra nell’arricchire le proprie specialità con questo alimento portentoso è la cucina cinese, ricette squisite come il più conosciuto pollo allo zenzero, originale e molto veloce, oppure l’insolito manzo al mandarancio, che unisce il sentore degli agrumi alla piccantezza dello zenzero per esaltare la carne. La Germania, l’Austria e l’Alto Adige lo rendono l’ingrediente principe dei deliziosi  Lebkuchen, ovvero biscotti alle spezie che spesso vengono impastati anche con frutta secca, agrumi canditi, miele e cioccolato.

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Quello dei dessert è un campo nel quale gli abbinamenti di dolce e speziato riescono a regalare sensazioni inaspettate al palato. Ad esempio, provate a preparare una soffice ed aromatica Torta di zenzero e pere oppure degli irresistibili Brownies con frutta secca, ed ovviamente, zenzero, un vero peccato di gola.

Avete preso nota? Bene, ora non vi rimane che acquistarlo e tenerlo sempre a portata di mano nella vostra cucina perché non ne potrete più fare a meno.

Di Chiara Marando  - Parma 03 Gennaio 2015

Penso che ormai tutti conoscano “Slow Food”, il marchio che identifica l’eccellenza alimentare, quella che si impegna a ridare valore al cibo nel rispetto di chi lo produce, quella che opera in armonia con l’ecosistema e le tradizioni di ogni singolo territorio. E penso anche che più o meno tutti abbiamo sentito parlare, oppure visitato, uno dei tanti “Eataly”,  punti vendita portabandiera della filosofia Slow Food all’interno dei quali poter trovare ogni sorta di delizia gastronomica tipicamente italiana, piccoli tesori della tradizione.

Ecco, proprio sulla scia di questo credo alimentare, dal 2011, stanno nascendo i franchising de “L’Hamburgheria di Eataly”, ovvero fast food di alta qualità dove i sapori genuini della nostra terra e l’esperienza dei produttori si fondono per dare vita ad un nuovo modo di concepire il gusto. Dopo Milano, Roma, Novara, Bergamo, Verona e Torino, anche a Parma ha aperto i battenti da poco più di un mese questo spazio interamente dedicato  alla cosiddetta “hamburger experience”.

Gli ingredienti di punta sono un mix tra carni pregiate come quella di pura razza Piemontese dell’Azienda “La Granda”, salumi eccezionali firmati “Antica Ardenga”, birre artigianali del “Birrificio Baladin” oppure di “Birra del Borgo”, ed ancora pane, piadine e focacce accuratamente selezionate, formaggi DOP, olio extravergine  Taggiasco ROI,  insieme a Parmigiano Reggiano e verdure fresche di stagione rigorosamente italiane. Il tutto servito in un locale giovane, moderno ed elegante.

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Il menù parte con gli Hamburger, dal più semplice “Giotto” fino al “Tropeagiotto” che alla carne aggiunge cipolla rossa di Tropea, oppure il “Cis-Pangiotto” fatto con l’aggiunta di Formaggio Raschera DOP e pancetta affumicata naturale. Poi ci sono le versioni con l’hamburger di pollo oppure il più elaborato “Lo Strolghino”, dove l’impasto è realizzato con strolghino di culatello, sale di Cervia, Lambrusco e spezie naturali. Ma troverete anche il “Kebabun” in tante piacevoli varianti, ovvero carne avvolta in una fragrante piadina romagnola presentata con molteplici abbinamenti. E per finire ecco le focacce con i salumi del territorio, mozzarella di bufala e verdure.

La formula è quella di un self service: si sceglie il piatto dalla carta, si va ad ordinare e si aspetta che arrivi la conferma dell’avvenuta preparazione. Vi è la possibilità di optare per i menù, ossia l’hamburger o il Kebabun prescelto accompagnato da patatine fritte lavorate fresche ogni giorno, insieme a birra, vino o bibita.

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E fin qui tutto bene. Certo, ma nonostante la qualità del cibo non sia minimamente in discussione, in realtà mancano alcuni elementi a mio parere basilari. Mi spiego meglio. Leggendo le delizie della lista è impossibile non farsi assalire dall’acquolina, però questa impressione non viene confermata a pieni voti al momento dell’assaggio in quanto  sembra che la preparazione sia carente in fatto di gusto e ricercatezza. Inoltre, non esiste fast food senza la velocità del servizio, caratteristica piuttosto altalenante in questo caso.   Infine, prezzi e porzioni non sono proprio quelli tipici di  un locale della categoria. In altre parole, il costo a singola portata è troppo alto, ma si bilancia se si decide di prendere il menù, ed il detto “bisogna alzarsi da tavola ancora con l’appetito” viene prontamente rispettato.

 

L’Hamburgeria di EATALY

Via Fausto Bocchi 7/A,
c/o Barilla Center Parma
Tel: 0521 247632

www.hamburgheriadieataly.it

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Di Chiara Marando – Sabato 27 Dicembre 2014

La notte più lunga dell’anno è ormai alle porte, una serata perfetta per stare in compagnia e festeggiare al meglio l’arrivo del 2015. C’è chi opterà per una festa, chi ha programmato un viaggio, chi affronterà il freddo per brindare in piazza e chi, ancora, non rinuncerà ad organizzare la classica cena tra amici nella tranquillità delle mura domestiche.

Ecco, è proprio in quest’ultimo caso che i consigli per preparare un menù completo e gustoso non sono mai troppi. Le scelte variano tra piatti più legati alle diverse tradizioni locali, oppure alle sempre eccellenti portate di pesce ed anche alle prelibatezze puramente vegetariane dove la fantasia si fa largo in ricette diverse ma altrettanto appetitose. Insomma, le possibili soluzioni per stupire i commensali con le proprie doti da chef sono veramente tante, una per ogni gusto e palato. Certo, non è sempre facile staccarsi dai fedeli cavalli di battaglia per provare a cucinare qualcosa di nuovo, sperimentare sapori ed abbinamenti diversi. Bene, niente paura perché ci sono proposte estremamente facili e di sicuro successo che potranno entrare a pieno titolo nel vostro libro di ricette personale. 

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Cominciamo con gli antipasti. Gli intramontabili gamberetti in salsa rosa sono un must presente su quasi tutte le tavole ma, seppur squisiti, ogni tanto è giusto sostituirli con qualcosa di ugualmente ghiotto, magari con delle Tartine Finger Food, invitanti stuzzichini che regalano un aspetto colorato e divertente all’insieme proponendo, nello stesso tempo, una grande varietà di gusti. Prepararli è un gioco da ragazzi, basta del buon pane per tartine e tanti ingredienti diversi da combinare a piacere: zucchine e salmone, paté di olive oppure carciofi, mozzarella e pomodoro, prosciutto crudo e speck con cetriolini giusto per fare qualche esempio. Ma si possono ampliare le possibilità preparando del sushi, degli involtini o delle polpette in versione mignon ed ancora dei salatini di pasta sfoglia. Un altro ottimo aperitivo sono le uova ripiene con tonno, capperi e maionese, sfiziose bontà da mangiare con le mani in un solo boccone.

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Ed ora passiamo ai primi. Inutile dire che le Tagliatelle con il salmone sono sempre divine, ma per offrire qualcosa di nuovo si può optare per le prelibate Lasagne all’astice  oppure per le Crespelle con radicchio rosso e speck, piatti che devono essere assemblati per tempo e vi permetteranno di stare con gli ospiti senza dover correre ai fornelli .

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Per quanto riguarda i secondi, invece, specialità benauguranti come il Cotechino con lenticchie e purè non devono proprio mancare, ma possono essere integrate con delizie in più come il delicato Branzino alla pancetta con cipolle ed arance in agrodolce, oppure il leggero Polpettone di zucchine, ideale per gli amanti della verdura. Il tutto ovviamente innaffiato da ottimo Spumante o Franciacorta, perfetti per qualsiasi tipo di portata, anche per accompagnare dolci come il tradizionale Panettone arricchito da salse come crema inglese e zabaione, ed ancora come la profumata Crema di arance da mangiare al cucchiaio.

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Sabato, 20 Dicembre 2014 10:30

Birrificio Farnese: gli artigiani della birra

Di Chiara Marando – Sabato 20 Dicembre 2014

La birra è una delle bevande alcoliche più antiche e diffuse al mondo, un prodotto dai molteplici sapori e profumi la cui storia si perde nel tempo. Un prodotto affascinante che riporta alla natura ed ai suoi frutti, fatto di elementi semplici ma nello stesso tempo fondamentali.

Ed è proprio questo fascino che ha colpito Enrica portandola a rendere concreta un’idea, un progetto che nasce dalla volontà di tornare alla terra e recuperare quella che era l’azienda agricola di famiglia, riconvertire l’attività tradizionale fondendola con qualcosa di innovativo. Ed ecco che, nel marzo 2013, è riuscita ad inaugurare la sua creatura: Il Birrificio Farnese. Un nome che riflette le origini del territorio, quello di Fontevivo, ed una filosofia che si fonda sulla capacità di trasformare le risorse della terra in qualità alimentare, in un prodotto d’eccellenza come la birra, quella artigianale.

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A supportare Enrica ci sono il fidato Massimiliano, irrinunciabile compagno di lavoro, la giovanissima Giulia che si occupa della produzione, e Francesco Maria Stella, prezioso mastro birraio nonché tecnologo alimentare con un Master in birra e distillati conseguito all’ International Centre of Brewing and Distilling - Heriot-watt di Edimburgo.

Una squadra unita nel lavoro con lo scopo di creare un risultato unico, preparato con materie prime accuratamente scelte e la passione di chi mette l’anima in ciò che fa. L’orzo, ad esempio, è stato selezionato da uno dei massimi produttori italiani ed ora viene coltivato direttamente nell’azienda agricola, nei campi che si estendono lungo la tranquillità del fiume Taro. Non è un caso se questo risulta essere l’unico birrificio riconosciuto dalla Condotta Slow Food di Parma, marchio che si occupa di salvaguardare il territorio e la filiera corta.

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Ciò che contraddistingue il Birrificio Farnese è anche la costante ricerca che si trova dietro ogni tipologia di birra, uno studio accurato per bilanciare i singoli ingredienti, per dare corpo ad ogni sorso. Miscele che si rifanno alla tradizione con quel tocco di personalità in più: la classica ed equilibrata “Pasha”, la leggera ed agrumata “Blanche”, la rinfrescante “Blonde Ale”, l’avvolgente “Golden Ale”, la scura “Black Ale”, la profumata ed intensa “Calumet” e l’avvolgente “Graal”.

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Non solo piacevoli da assaporare, ma anche perfette per accompagnare ed esaltare abbinamenti gastronomici. Ad ogni birra corrispondono altrettanti accostamenti mangerecci (www.birrificiofarnese.it), ma è anche piacevole scoprire le tante ricette che vedono in questo meraviglioso prodotto l’ingrediente principe di ogni preparazione, dal Birramisù, al coniglio alla birra, fino alla focaccia di spinaci e formaggio….provate a guardare qui.

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Di Chiara Marando  - Sabato 13 Dicembre 2014

Le sorprese inaspettate sono sempre le migliori, anche quando si decide di organizzare un weekend fuori porta all’ultimo momento e ci si lascia trasportare dall’ispirazione nella scelta dell’alloggio.

La scoperta del B&B La Concordia è avvenuta proprio così, per caso. Immerso sulle colline del paesaggio Toscano, a pochi chilometri da Pistoia, questa struttura sembra fondersi con il panorama circostante. Una splendido casale in pietra elegantemente ristrutturato che si affaccia sulla vallata, in un puro contatto con il silenzio della natura. Ciò che colpisce è il sapore rustico ed accogliente che si ritrova in ogni più piccolo particolare, dall’arredamento delle camere alle finiture di interni ed esterni.

Una piccola realtà a conduzione familiare nata circa un anno fa, un mondo a parte nel quale sentirsi come a casa, avvolti dalla gentilezza e cortesia di Gerlanda. Originaria di Agrigento, ma in Toscana da ormai vent’anni, gestisce l’attività insieme al figlio più piccolo Giuseppe occupandosi dei clienti e curando ogni minimo dettaglio affinché il soggiorno risulti totalmente confortevole.

Tutto è partito quasi come un sogno, dalla passione di Gerlanda per i viaggi e la voglia di comunicare con le persone. Da qui la ricerca del posto perfetto, un amore a prima vista, ed il duro lavoro che suo marito Calogero ha compiuto senza sosta per rendere questa idea concreta. Già, perché è stato proprio lui a ristrutturare interamente la proprietà aiutato dal figlio Giuseppe, a rendere questo posto incantevole.

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Poche stanze, una più deliziosa dell’altra, nelle quali al muro in pietra viva si intervalla l’intonaco dai colori pastello, con mobili in legno chiaro in stile provenzale che ben si intonano alla delicatezza degli ambienti. Per le famiglie, poi, è presente anche una casetta separata, un nido dotato di tutti i comfort. Qui l’alternarsi delle stagioni esplode in colori e paesaggi che sembrano dipinti, ovattati nel periodo invernale e più accesi in quello estivo quando, allo spettacolo della vallata, si aggiunge il relax a bordo della splendida piscina immersa nel verde

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Ma il momento più piacevole è certamente quello del risveglio, quando si viene accolti dall’aroma di caffè e dolci appena sfornati. Ci pensa Gerlanda alla colazione, è lei a preparare ogni giorno le torte e crostate casalinghe che affollano il buffet invadendo l’aria di aromi fragranti. Ovviamente il luogo dove poter gustare queste delizie è un'altra coccola per gli occhi, ma la scoperta la lascio a voi.

 

B&B La Concordia

Via Ville 25, Serravalle Pistoiese 51030 (PT)

Tel. 3383443881

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Apre la nuova Hamburgheria di Eataly, il sapore unico dell'hamburger di qualità con le carni Presidio Slow Food provenienti dal Consorzio La Granda -

Parma, 11 dicembre 2014 -

Manca davvero pochissimo all'apertura del nuovo punto di riferimento per gli amanti dell'hamburger di qualità. Da domani, venerdì 12 dicembre, presso il Barilla Center la nuova Hamburgheria di Eataly coprirà ben 350 metri quadri dedicati al sapore unico dell'hamburger fatto con le carni Presidio Slow Food provenienti dal Consorzio La Granda, associazione di allevatori con l'obiettivo di rilanciare e tutelare la Razza Bovina Piemontese.
Ad accogliervi un servizio puntuale, attento e veloce, sempre a prezzi sostenibili, sia nella versione take away, sia per chi si fermerà all'interno del locale, dove l'arredo moderno si fonde con la tradizione enogastronomica, ricreando l'atmosfera che caratterizza tutti i punti vendita che fanno parte del mondo Eataly.

Tutte le preparazioni sono realizzate nella cucina rigorosamente a vista, dove protagonisti principali sono il cibo e le materie prime di alta qualità: oltre al classico hamburger Giotto de La Granda e all'hot dog di Cis-Massimo, entrambi accompagnati dal pane fatto con le farine biologiche macinate a pietra del Mulino Marino, si possono gustare anche la carne cruda in perfetto "stile Eataly" assieme alle patatine rigorosamente fresche e la versione La Granda del kebab, il Kebabun. Uno spazio importante avranno anche gli hamburger di Strolghino di culatello e i salumi selezionati dal Maestro Norcino Massimo Pezzani dell'azienda Antica Ardenga di Soragna (PR); i salumi potranno essere assaporati accompagnati dalle focacce al naturale, perché prive di conservanti ed emulsionanti chimici, di Acqua&Farina. Non mancano naturalmente i vini di Vino Libero, le birre artigianali alla spina o in bottiglia di Baladin e del Birrificio del Ducato e le bibite Lurisia. Completano l'offerta i dolci di Luca Montersino, il primo pasticcere che può scientificamente parlare di pasticceria alternativa e salutistica e il gelato della Gelateria Alpina Lait, realizzato per il 70% da solo latte e che si caratterizza per la sua freschezza, leggerezza e cremosità. Per concludere il pasto, poi, niente è meglio del Caffè Vergnano.
Per i clienti più piccoli, oltre ad uno spazio giochi dedicato, c'è anche un Menu Bimbi pensato ad hoc per loro, che assieme all'hamburger, le patatine e la bibita prevede anche un simpatico omaggio.

L' Hamburgheria di Eataly avrà un ampio orario di apertura, dalle ore 12 alle ore 24 sette giorni su sette, con l'obiettivo di soddisfare l'appetito di tutti i clienti in ogni momento: dal pranzo alla merenda pomeridiana, dagli aperitivi alla cena e oltre, con la possibilità di concludere la serata degustando delle ottime birre artigianali o sorseggiando un calice di vino.

www.hamburgheriadieataly.it

 

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Sabato, 06 Dicembre 2014 10:29

Tra i vigneti della Valle dei Laghi

Di Chiara Marando – Sabato 06 Dicembre 2014

Conoscete la Valle dei Laghi? Una suggestiva vallata che si apre fra Trento e Riva del Garda, al cui interno sono incastonati come gemme ben otto laghi, in un paesaggio che spazia da quello aspro ed incontaminato di sassi e rocce, proseguendo tra filari e coltivazioni di frutta ed ortaggi. La prima tappa obbligata è certamente quella del paesino di Terlago, caratteristico borgo sulle rive dell’omonimo Lago, all’ombra di un Castello risalente all’anno Mille. Un piccolo quadro incorniciato da distese di vigneti famosi per le loro uve bianche e aromatiche, nonché da immense coltivazioni di mele.

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Ovviamente non ci si può esimere dal raggiungere quella che è la zona considerata famosa per il Vin Santo e per la sua atmosfera romantica: Toblino,  uno dei luoghi più ameni non solo della Valle dei Laghi ma di tutto il Trentino. Il Castello, che si specchia nelle acque del Lago antistante, deve la sua fama al bellissimo ambiente nel quale sorge e, come ogni castello che si rispetti, alle tante e cupe leggende che lo circondano. Si rimane come rapiti dall’assoluta pace e tranquillità di questo angolo di natura.

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Tante sono le cantine che in questa Valle producono vini tra i più rinomati al mondo, eccellenze dai profumi inebrianti, capaci di esaltare degnamente qualsiasi tipo di specialità gastronomica. Un esempio è quello della Cantina Pisoni, Azienda Agricola biodimanica a conduzione familiare, un’anima rurale di lunga tradizione ed esperienza. Tra le sue etichette vanta vini bianchi e rossi dalla struttura corposa e dal gusto elegante, ma soprattutto è una delle poche Cantine del Trentino specializzata nella produzione del rinomato Vin Santo Trentino Doc, presidio Slow Food.

Loro sono Marco e Stefano, cugini che da sempre dedicano il loro tempo al mondo del vino, con passione e costanza, per fornire un prodotto che sia sempre di altissima qualità e rigorosamente biologico. La loro vita è legata alla coltivazione della terra, che lavorano con amore, rispetto, dedizione e grande entusiasmo, utilizzando quelle tecniche antiche ormai quasi perdute come l’aratro trainato da cavallo. Proprio per questo, nell’Azienda Agricola Pisoni non troverete solo vino eccellente, ma anche tipicità biologiche del Trentino quali patate, succose mele, grano per Polenta ed olio extravergine di oliva del Garda.

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Osservare i filari che si rincorrono a perdita d’occhio è uno spettacolo che dona armonia, tra quei vigneti si intrecciano tradizioni e storia, luci e colori di sapori dal fascino immortale. Complice il clima mite e la presenza di acqua purissima, qui si riescono a produrre vini rossi come il Maso Gobbo, dall’aroma floreale ed avvolgente, i pregiati Sarica e Rebo che, essendo affinati in barriques, garantiscono un intenso bouquet di profumi. Poi i bianchi fruttati come il classico Pinot Grigio, la Nosiola, unico vitigno bianco autoctono del Trentino, lo Chardonnay ed il Moscato. Per finire, ecco il già citato Vin Santo, perfetto equilibrio tra tenore zuccherino ed alcolico, una vera coccola da degustare in qualsiasi momento.

Il consiglio è quello di approfittare dell’ospitalità della famiglia Pisoni per visitare questa splendida Cantina, osservando ed assaporando tutta la sapienza dei vignaioli trentini.

 

Azienda Agricola Fratelli Pisoni

Via San Siro 7, Pergolese di Lasino

38070 Sarche (TN)

Tel. 0461 563.216

www.pisonivini.it

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Di Chiara Marando – Parma 29 Novembre 2014

Tutto parte da un diario, una raccolta di ricette casalinghe che narrano la quotidianità di una famiglia, la sua storia. Una storia iniziata quando la “più splendida delle normalità” viene stravolta improvvisamente . A raccontarla è Ilaria Bertinelli, interprete e traduttrice di professione, ma prima di tutto mamma di Gaia a cui, all’età di soli sei anni, è stato diagnosticato il Diabete di Tipo 1 e la Celiachia. Due patologie autoimmuni, due ombre sul futuro impossibili da ignorare. Da quel momento la loro vita non è stata più la stessa e l’unico scopo di Ilaria è stato quello di aiutare sua figlia a vivere la sua nuova condizione nel modo più sereno possibile, soprattutto in quei momenti di convivialità come la tavola.

Comincia così la sperimentazione in cucina per preparare piatti appetitosi con gli ingredienti giusti, per condividere i sapori ed il divertimento della scoperta.

“Uno chef per Gaia”- La gioia della cucina per diabetici celiaci e appassionati: ricette con e senza glutine, con e senza zucchero – (edizioni Maria Margherita Bulgarini) non è altro che questo, ovvero il diario di famiglia trasformato in un libro. Preparazioni da veri gourmet con ingredienti, dosi ed accorgimenti, ottime da assaporare e bellissime da guardare.

Ciò che ha spinto Ilaria a pubblicare questi piccoli segreti ai fornelli è stata la voglia di aiutare, fornire un piccolo contributo per una vita migliore a tutti coloro che soffrono degli stessi problemi, sottolineando il fatto che questa tipologia di Diabete si manifesta in modo subdolo proprio nei bambini, o nei giovani fino ai trent’anni, e che l’attenzione costante può fare una grande differenza.

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Ed è proprio questa voglia di condividere che la porta tutt’ora in giro per l’Italia a presentare e cucinare le sue ricette davanti ad un pubblico attento a non perdere nemmeno una parola. Serate come quella appena svoltasi nella suggestiva cornice dello Store Barazzoni – I Love my House di Parma, dove in poche e semplici mosse, e con il suo sorriso, è riuscita a dare vita ad uno show cooking di alto livello. Inutile dire che i profumi ed i colori facevano da padroni.

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Ricette come il Tronchetto di Cioccolato, i Biscotti di Natale ed i Cupcakes, per poi finire con una splendida casetta di pasta frolla decorata con la glassa. Dei veri gioielli di pasticceria golosi, delicati e perfettamente equilibrati in ogni componente.

Giusto per stimolare un po’ la curiosità ecco i segreti per una deliziosa pasta frolla, ideale per i “Christmas Cookies”:

400 gr. di Farina da scegliere nella variante con o senza glutine

2 uova

150gr di burro

100 gr di zucchero

Per chi lo desidera si possono aggiungere anche 8/10 gr di lievito.

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Mixare tutti gli ingredienti ed impastare. La pasta frolla andrà poi stesa con il mattarello e tagliata con delle formine a scelta.

Per la glassa, invece, è necessario prendere dell’albume d’uovo ed unirlo a zucchero a velo e colorante per alimenti, se si desidera cambiare tonalità, mescolando con un cucchiaio. Ricordatevi che l’albume rende molto, quindi andrà usato in piccole quantità, mentre la dose di zucchero a velo determinerà la consistenza della vostra glassa. Quando sarà pronta basterà inserirla in un sac à poche e decorare a piacere i biscotti precedentemente cotti.

 

 

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