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Gruppo Vignali Sindaco: i soliti roboanti annunci dell'Amministrazione si traducono in una città sostanzialmente dimenticata

Pubblicato in Cronaca Parma

Se la capitana Carola la si vuol far passare per una eroina vuol dire che siamo giunti a un punto di non ritorno e la "resistenza" sovranista diventa un obbligo civile.

di Lamberto Colla Parma 7 luglio 2019 -

Quello che si è consumato a Lampedusa nei giorni scorsi è il tramonto della legalità, della moralità e della onorevole rappresentanza degli uomini di Stato.

Quel che è peggio è che per difendere una posizione ridicola e disonorevole si voglia far passare la comandante della Sea Watch 3 come una eroina.

No, a questo mi ribello. Mi ribello per tutti quegli imprenditori che si sono tolti la vita perché impossibilitati, a causa della crisi economica, a pagare i propri operai, per quei disoccupati, che per analoghe ragioni, non sono riusciti a perdonarsi di non esser riusciti a far mangiare la propria famiglia e anch'essi hanno deciso per il gesto estremo, mi indigno per tutti quelli che pur di rispettare le leggi, anche le più assurde vivono in stato di assoluta indigenza, mi schernisco all'idea che dei parlamentari abbiano inneggiato alla disobbedienza civile e da bordo di una nave clandestina abbiano inneggiato e assecondato lo speronamento di un battello della guardia di finanza giocando a fare i "pirati" o meglio i "moderni corsari" perché comunque sono al soldo della Repubblica Italiana.

Non ci sto a ascoltare ore e ore di inutili e demagogici interventi di chicchessia a favore della "Capitana Carola" e nessuno che si sia indignato e se ne sia andato in "vacanza" in Val D'Enza a portare la propria solidarietà a quelle famiglie alle quali sono stati sottratti i figli nelle modalità "horror" che le cronache di questi giorni hanno riportato nei miseri spazi rimasti disponibili; tra un servizio su Carola, uno sulla comandanta e infine uno sulle mostruosità di Salvini con un qualche intermezzo a ricordare come in estate spesso ci sia caldo e sia utile bere soprattutto per gli anziani.

BASTA! Se questa è l'opposizione o il governo del Paese siamo giustificati a opporre resistenza, a essere "Sovranisti Per Necessità" in difesa della nostra cultura e identità italiana. Lo dobbiamo ai tanti che si sono sacrificati per la nostra libertà, sia durante le guerre e sia nell'esercizio delle proprie funzioni di militari, in azioni di guerra fuori confine o interne nel combattere terrorismi e mafie di ogni genere.

Ormai sono in tanti a essere stanchi di questa situazione e sono giunti al limite della sopportazione. Tanti che non parlano ma che covano rabbia a ascoltare tante stupide amenità passate come "morali" ineluttabili. Tanti che non si esprimono perché non ne hanno la possibilità o solo per timore di essere etichettati "fascisti" per il solo fatto di non essere d'accordo con la macerata cultura di sinistra, nemmeno parente alla lontana della sinistra che era riuscita a farsi strada sino alle porte del governo d'Italia.

Stanchi devono per forza essere anche gli uomini delle forze dell'ordine che per primi mettono la loro vita a disposizione della legalità.

Per tutti questi ultimi suggerisco la lettura della "Lettera aperta all'Onorevole Orfini" di Cav. Gaetano Insinna (Segretario generale aggiunto SIM Guardia di Finanza) all'indomani dei fatti di Lampedusa.

"... Lei era a bordo della Sea Watch 3- scrive in un passaggio iniziale il rappresentante della GDF, quando la signora Carola Rackete ha volontariamente forzato il blocco e messo a repentaglio la vita dei miei Colleghi.
In una intervista ha dichiarato, riflettendo anche successivamente "a freddo", quindi senza alcun ripensamento, che se fosse stato al posto della signora avrebbe fatto la stessa cosa.
Lei ha studi classici, ergo, rifletta profondamente sul peso che può essere attribuito alle sue parole.
Alla luce delle sue dichiarazioni, se non ho compreso male il senso o la metafora, quindi, lei, Onorevole della Repubblica italiana, deputato e presidente del Partito Democratico dal 14 giugno 2014 al 17 marzo 2019, avrebbe forzato il blocco e messo a repentaglio la vita dei miei Colleghi finanzieri?
Pregiato Onorevole Matteo Orfini, perdoni l'ignoranza e mi aiuti a capire, ... (prosegue)"

La magistratura farà la sua parte e ci auguriamo lo faccia in piena coscienza e consapevolezza, ma a un parlamentare della Repubblica, che comunque rappresenta migliaia di elettori, non deve sfuggire di mano la legalità e le parole hanno un peso molto maggiore se divulgate da un uomo dello Stato. Possono diventare parole di incitamento all'azione e in questo caso ognuno sarebbe libero di applicare l'invito a qualsiasi stato di necessità. Dal rifiuto pagare le tasse perché "oggettivamente" troppo alte, al farsi giustizia da soli perché lo Stato non ha sufficienti uomini per garantire la sicurezza di tutti e senza arrivare a tanto, alla libertà di saccheggiare i supermercati per la necessità di alimentare la famiglia.

Avete abbondantemente "toppato" e che la vergogni non vi porti sonni tranquilli... Complimenti avete autorizzato il "caos". Al più presto avremola coda dii pirati e "caron dimonio" in fila per lo sbarco "disumanitario" autorizzato dagli irresponsabili.

(foto, frame da video di Askanews: Sea watch, Rackete libera: il Gip non ha convalidato l'arresto - http://www.askanews.it/video/2019/07/03/sea-watch-rackete-libera-il-gip-non-ha-convalidato-larresto-20190703_video_10271679/ )

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Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 30 Giugno 2019 06:22

E’ proprio vero che mangiano i bambini?

Nella culla dei sistemi educativi per l'infanzia è emersa una storia "horror" che ha dell'incredibile e del mostruoso. Il precedente fiorentino del "Forteto" non ha insegnato nulla?

di Lamberto Colla Parma 30 giugno 2019 - L'incredibile storia "Horror" si è sviluppata proprio nel luogo d'eccellenza mondiale per l'assistenza e l'educazione dei bambini.

Il sistema degli "asili" di Reggio Emilia è rinomato in tutto il mondo e da ogni continente vengono in pellegrinaggio alla città del tricolore per apprendere il sistema educativo timbrato Reggio Emilia. (RAI News).

Certamente quello che è emerso a Bibbiano e dintorni (Reggio Emilia) sembra uscito dalla mente di un "giallista noir" con i fiocchi. Dalla location, Reggio Emilia, la culla di un approccio educativo che pone al centro il bambino come portatore di diritti ben precisi, ai metodi utilizzati per sottrarre i figli alle famiglie d'origine per destinarli a altri, "amici" compresi.

Dall'alterazione dei disegni dei bambini con l'introduzione di immagini pornografiche sino al lavaggio del cervello durante le sedute di psicoterapia anche con l'uso di impulsi elettrici, spacciati ai piccoli come "macchinetta dei ricordi". Un sistema che avrebbe "alterato lo stato della memoria in prossimità dei colloqui giudiziari".

Ma non è tutto, pare addirittura, che in alcuni (almeno due) casi i bimbi venissero sottoposti a sevizie proprio nelle nuove destinazioni affidatarie.

Produzione di false relazioni, terapeuti travestiti da personaggi "cattivi" delle fiabe in rappresentazione dei genitori, induzione di falsi ricordi di abusi sessuali generati attraverso impulsi elettrici per alterare lo stato della memoria dei piccoli in prossimità dei colloqui giudiziari.

E' questo il quadro delineato dai Carabinieri di Reggio Emilia scaturito dalla indagine "Angeli e Demoni" sulla rete dei servizi sociali della Val D'Enza, nel Reggiano.

Per ora sono 18 le persone indagate tra i quali anche il primo cittadino di Bibbiano (PD), finito agli arresti domiciliari insieme alla responsabile del servizio sociale integrato dell'Unione di Comuni della Val d'Enza, una coordinatrice del medesimo servizio, un'assistente sociale e due psicoterapeuti di una Onlus di Torino.

Nemmeno la fantasia popolare più radicale, come quella appunto che è riuscita a trasmettere in tutto il mondo la leggenda che i "Comunisti mangiano i bambini" avrebbe potuto pensarla meglio, o peggio a secondo del punto di vista.

Una situazione impossibile da credere per le atrocità indotte a dei piccoli marmocchietti innocenti e a degli altrettanti innocenti genitori ai quali sono stati sottratti i loro affetti con accuse false e infamanti di stupro e o di tossicodipendenza.

Un quadro da brividi soprattutto se la sceneggiatura si pensa contestualizzata nella civilissima "emilia", culla della cultura, dell'educazione civica, del tricolore e della solidarietà.

Nel caso i fatti venissero accertati, e passati in giudicato, già perché la speranza che tuto quanto descritto sia solo un incubo e come tale svanisca, allora la pena dovrà essere certa e senza sconti.

Gli "orchi" col colletto bianco devono essere emarginati per sempre da questa società.
A proposito, dello scandalo fiorentino del "Forteto" non si sente più nulla...?

(Immagine copertina: La Democrazia cristiana a difesa dei bambini contro il comunismo. Manifesto (1948). Immagine tratta dal libro di Stefano Pivato (Il Mulino "Madre salva i tuoi figli! dal Bolscevismo, Vota Democrazia Cristiana)

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(Bomarzo - Parco dei Mostri)

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato in Politica Emilia

Con l'apertura delle buste contenenti le offerte economiche e la definizione dei punteggi complessivi, la Commissione tecnica ha completato l'iter di valutazione delle candidature alla procedura aperta per l'affidamento del "Servizio per l'integrazione scolastica per alunni e studenti con disabilità nelle scuole e per le attività di supporto nel periodo estivo".

La ditta che si è aggiudicata la gara – fatti salvi i controlli amministrativi in corso – e che gestirà il servizio per il prossimo anno scolastico è il Raggruppamento Temporaneo d'Impresa (RTI) composto dalle Cooperative Àncora e Aldia, entrambe con un'importante esperienza sul campo.

Per la valutazione il Comune di Parma ha adottando il criterio "dell'offerta economicamente più vantaggiosa" e non quello "dell'offerta al massimo ribasso", scegliendo di dare particolare rilevanza agli aspetti qualitativi, sulla base dei seguenti elementi: massimo 70 punti per l'offerta tecnica; massimo 30 punti per l'offerta economica.

Dal punto di vista tecnico il progetto presentato dalle cooperative Àncora e Aldia è stato valutato positivamente ottenendo un punteggio di poco inferiore a quello ottenuto dai gestori uscenti (RTI composto da Aurora Domus, Proges e Dolce).

L'esito della gara è stato pertanto determinato da una differenza nelle offerte economiche, risultando quella di Àncora e Aldia particolarmente vantaggiosa. L'offerta non è anomala e rispetta i limiti del Contratto di Lavoro. L'Amministrazione vigilerà sull'applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Settore e sulla corretta e puntuale realizzazione di quanto previsto nel capitolato di gara e negli elementi innovativi e migliorativi, che riguardano diversi ambiti come la formazione del personale, la gestione organizzativa e la dotazione strumentale a supporto, che l'aggiudicatario ha indicato nel progetto.

Quindi il servizio è aggiudicato, gli operatori attuali saranno riassorbiti dalla ditta vincitrice e il risparmio consentirà alle famiglie di avere le ore necessarie per eventuali bisogni aggiuntivi.

Per quanto concerne l'organizzazione del Servizio, gli uffici preposti stanno completando le valutazioni tecniche finalizzate alla definizione delle assegnazioni orarie del personale educativo nelle scuole, valutazioni che tengono conto della condizione di ogni singolo alunno, del confronto con le neuropsichiatre dell'AUSL, delle ore di insegnanti di sostegno richieste e non richieste dalle scuole, nonché – dove possibile – del lavoro delle costituende équipe educative scolastiche che sarà ulteriormente sviluppato e potenziato.

Saranno da subito previste ore aggiuntive di coordinamento e programmazione nelle scuole dove verrà organizzata l'equipe educativa.

Laura Rossi

Assessore al Welfare del Comune di Parma

www.assessorelaurarossi.it

Sabato, 07 Dicembre 2013 14:33

Servizi educativi, il modello Parma

 

(comunicato stampa Civiltà Parmigiana) -

Servizi educativi in città: il modello Parma sconfigge l’immobilismo a 5stelle - 

Parma, 07 Dicembre 2013 --

Le notizie di questi giorni relativamente al grande numero di esclusi dalla scuole materne di Parma (i numeri sono attorno ad alcune centinaia !!!), peraltro già sottolineato e previsto nella mia precedente dello scorso mese di Agosto, porta inevitabilmente a confermare il totale immobilismo di questa amministrazione anche nel settore dei servizi educativi e che il modello Parma dell’era ubaldiana, grazie all’opera dell’allora assessore Giampaolo Lavagetto, è stato vincente anche e soprattutto in questo campo.

Da almeno un decennio, infatti, non si registrava all’inizio dell’anno scolastico, una così drammatica situazione delle liste di attesa per le scuole dell’infanzia.

All’epoca della Giunta Ubaldi, l’operato dell’assessore Lavagetto si caratterizzò per la realizzazione di una innovativa e vincente alleanza tra i diversi soggetti territoriali, pubblico, privato e parti sociali, che ancora oggi garantisce al sistema di non collassare a fronte di una totale immobilità palesata in questi 18 mesi da parte dell’amministrazione Pizzarotti, che si aggiunge a quella dell’ultima fase della Giunta Vignali e del Commissario Ciclosi.

Questa dinamicità  garantì all’epoca una credibilità al sistema educativo della città, tanto da riconoscerle in una rete di amministrazioni italiane, il coordinamento di quel tavolo istituzionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto mettere mano già all’epoca a quelle questioni che recentemente nel corso del Flash mob nelle piazze italiane verranno nuovamente poste al centro dell’attenzione politica nazionale.

Invece di lanciare proclami e gettare discredito sul passato ubaldiano, ci saremmo aspettati che questa amministrazione avesse saputo riprendere quel cammino e, alla luce anche delle mutate condizioni economiche e sociali, riproporre un novo modello territoriale capace di dare risposte alle difficoltà  delle famiglie.

Quindi una nuova alleanza territoriale tra i diversi soggetti capace di collocare questa tematica nel nuovo contesto socio-economico.

Purtroppo però, come sta accadendo per tutti i settori della vita della città, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un vuoto spinto di idee e proposte.

La gestione della cosa pubblica non è una cosa secondaria da fare per scherzo o per rivalsa, ma una fondamentale azione per la vita di una comunità  per la quale la parola nuovo, senza a fianco l’aggettivo competente rischia di creare solo danni e false illusioni.

Cecilia Zanacca - 

Segretario Politico di Civiltà Parmigiana