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Editoriale: - Che confusione! Peggio il PD o la NATO? - Lattiero caseari. Impennata del latte - Le nocciole Mortarella nel regno della mortadella - Farm Run 2018 - Invito a partecipare alla conferenza stampa di Presentazione - Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati, C.V.D.

SOMMARIO Anno 17 - n° 23 10 giugno 2018
1.1 editoriale
Che confusione! Peggio il PD o la NATO?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Impennata del latte.
3.1 Nocciole a FICO Le nocciole Mortarella nel regno della mortadella
4.1 Sport e benessere Farm Run 2018 - Invito a partecipare alla conferenza stampa di Presentazione
5.1 Farm Run "La Barchetta" conferma l'ospitalità per gli atleti della #FARM RUN
5.2 Farm Run Prosciutteria & Wine Ponterecchio è pronto per accogliere gli atleti della #FarmRun 2018
5.3 Farm Run Il ristorante Parma Rotta affiancherà la #FarmRun anche quest'anno con una sorpresa per gli atleti e accompagnatori.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati, C.V.D.
8.1 allerta alimentare Allerta Alimentare - Insalate miste provenienti dall'Italia contaminate con salmonella enterica.
8.2 lambrusco Alla Cantina Paltrinieri primo appuntamento di Rosso Rubino
9.1 city of gastronomy City of Gastronomy Festival - le foto
9.2 sport e benessere #FARM RUN 2018. Il Parmigiano Reggiano è main sponsor
10.1 consumi alimentari Consumi - Italia spaccata
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 10 Giugno 2018 06:20

Le nocciole Mortarella nel regno della mortadella

La bellezza delle nostre tradizioni culinarie si è tutta ritrovata a Fico, il nuovo parco tematico nel cuore di Bologna, al centro della rivoluzione enogastronomica che vede l'Italia precursore del Mondo della divulgazione enogastronomica.

di L'Equilibrista FICO-Bologna, 02 giugno 2018 - Sincero confronto e stimolante scoperta quella che ha visto la Nocciola al centro di uno degli stand della Repubblica dei Contadini a FICO, confermando quanto la biodiversità del nostro Paese sia sempre di assoluto rilievo malgrado i malumori e le note crisi di tenuta di un sistema fragile, ma quanto mai alternativo alla standardizzazione offerta dagli altri Paesi, i quali possono solo sognare un tale vantaggio competitivo.

Ed ecco l'Azienda Quaresima di Avellino raccontarsi, rivelando le Nocciole avellinesi come orgoglio della loro terra perché rappresentano circa il 60% della produzione nazionale; tanto che la sola provincia di Avellino ne copre circa il 40% in esclusiva.

Ben rappresentate sono le varianti denominate Mortarella appunto, Giffone e Sangiovanni. Prodotto veramente nato in Italia che non ha bisogno di nulla se non della terra dalla quale crescere, che può essere perfettamente abbinato con la pasta per farne un ragù, oppure ben amalgamato al pesto alla genovese o magari anche solo come merenda e fine pasto se consumato direttamente.

Devo confermare che al gusto, ne esce qualcosa di totalmente nuovo che porta alla mente l'essenza vera della nocciola, molto avvolgente il gusto, persistente e più che mai perfetto se usato per fare la base della crema di nocciole.

Infatti la cosa sorprendente è che per produrre questa leccornia, l'Azienda sceglie di utilizzarne ben il 40%, accompagnato da cacao selezionato evitando sostanze addensanti o chimiche anche perché è tutto già ottimamente bilanciato dalle stesse nocciole che vanno a garantire adeguato livello di omega 3 come e nel famoso detto che lo accosta al pesce. L'entrata in bocca è stuzzicante ma soprattutto non viene coperto il cacao perché viene esaltato al meglio lasciando naturalezza al prodotto.

Che dire, chi pensava che le nocciole venissero da una sola zona ben definita dell'Italia sono rimasti piacevolmente colpiti a testimonianza che l'Italia ha nella sua essenza la sua grande forza.

 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Come Volevasi Dimostrare. La situazione sui mercati è sempre molto incerta e, molto probabilmente, rimarrà tale sino a quando la "guerra fredda" dei dazi non avrà fine.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 5 giugno 2018
Appena ieri scrivevamo che "La situazione sui mercati rimane sempre incerta e, molto probabilmente, rimarrà tale sino a quando la "guerra fredda" dei dazi non avrà fine".
E' stato sufficiente che la delegazione Americana lascisse Pechino, e da nessuna parte giungesse alcuna dichiarazione, per indurre il mercato a pensare al peggio. Inoltre l'effetto meteo sembra schiarirsi, almeno in USA, e ecco pronta la reazione:

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Ma nonostante il calo, che comunque è apprezzabile, i fondi non hanno ancora cambiato la loro posizione e la ragione è forse riconducibile ad alcune stime che danno gli stock di fine raccolto in riduzione per il grano e per il mais.

In genere quando s'infiamma il mercato del grano sono problemi per tutte le materie prime.

Nel mercato interno da segnalare che ieri ha avuto in inizio una "battaglia" sulla farina di soya e conseguente ridimensionamento sensibilmente.

Troppo presto per trarre delle considerazioni ma, in queste occasioni, potrebbe essere conveniente cavalcare la speculazione valutando i futuri a 6 12 mesi.
Comunque, in generale, i mercati odierni avranno un impronta ribassista.

Nulla di diverso da segnalare nel mercato delle bioenergie, se non un quantitativo di seme di Colza inquinato da diserbante e seme girasole scondizionato ma con il 35% 40% di olio e a breve saranno disponibili gli avanzi di lavorazione del mais dolce, con valori intorno ai 25 € alla tonnellata se consegnati nel raggio di 80 km dal luogo di produzione. (Chi fosse interessato a queste commodities può prendere contatto con Mario Boggini - +39 338 6067872)

Indicatori internazionali 5 giugno 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1193 punti, il petrolio è a 65,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16911

@Pastificio.Andalini 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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La situazione sui mercati rimane sempre incerta e, molto probabilmente, rimarrà tale sino a quando la "guerra fredda" dei dazi non avrà fine.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 4 giugno 2018
Per meglio comprendere il mercato è necessario analizzare i dati usciti venerdì sera, inerenti le posizioni dei fondi di investimento, che dimostra la posizione complessivamente rialzisti sul corn, sul seme di soia, sulla farina di soia.

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Sul corn i Fondi hanno un "lungo" di 202.427 contratti rispetto a 199.070 della scorsa settimana. Quindi rialzisti.
Sul seme hanno un " lungo" di +107.098 contro +98.128, anche in questo caso rialzisti.
Sulla farina hanno un "lungo" di +112.788 contro +113.297 anche qui rialzisti.
Sul grano hanno un lungo di + 15.315 contro un corto di - 1.685 e qui decisamente hanno cambiato atteggiamento e sono rialzisti. Sull'olio hanno un "corto" di - 61.817 contro - 47.249 quindi hanno accorciato le loro scoperture.

Quando il mercato del grano s'infiamma, i problemi generalmente si riflettono anche sulle altre materie prime.

Il 2017 aveva ben abituato gli operatori con prezzi golosi ma poi, a gennaio, è cambiato tutto e ora da diverse settimane il mercato è allineato su valori medio alti con l'aggravante del tasso di cambio sfavorevole. Al nervosismo determinato dalla "guerra fredda" e dalla variabile cambio, occorre aggiungere, le molteplici variabili meteo.

Il mercato interno non mostra segnali di cambiamento: proteici ancora cari e scarsità di merce per farina di soya proteica e normale caricabile (ma nel mese la situazione della farina di soya dovrebbe riequilibrarsi con i cospicui arrivi); continua la penuria di farina colza e girasole a basso tono proteico, ma anche in questo caso vi sono spiragli di miglioramento a medio termine. Scarsità ancora per semola di mais e distiller sia di mais che di grano, per i cruscami, che comunque si sono stabilizzati, e ancora per diversi fibrosi. Mais ben tenuto, grano caro, orzo di difficile reperimento, una situazione che però dovrebbe volgere al termine entro 7, forse 10 giorni.

La variabile di disturbo potrebbe arrivare dal mais nazionale che scarseggia.
Sul pronto la farina di soya proteica caricabile quota 410/412€ tonnellata, mentre per i futuri la farina di soya per il 2019 che quota: 373 la normale e 382 la proteica partenza ai porti sul primo semestre, mentre per il secondo quota 347 la normale e 356 la proteica.

Nulla di diverso da segnalare per il mercato delle bioenergie, se non un quantitativo di seme di Colza inquinato da diserbante. A breve saranno disponibili gli avanzi di lavorazione del mais dolce, con valori intorno ai 25 € alla tonnellata entro un raggio di 80 km dal luogo di produzione.

Indicatori internazionali 4 giugno 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1156 punti, il petrolio è a 66,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,1692
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: - Habemus Imperium! - Scandali d'oltralpe - Lattiero caseari. Latte spot e burro in costante crescita. - Diga di Mignano - La visita del Prefetto - Cereali e dintorni. Continua la "Guerra Fredda" dei dazi, ma non solo. - Bacino PO - sottoscritta l'intesa che rafforza la pianificazione strategica.

SOMMARIO
Anno 17 - n° 22 3 giugno 2018
1.1 editoriale - Habemus Imperium!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot e burro in costante crescita.
3.1 VINO E SCANDALI Scandali d'oltralpe
4.1 Sport e benessere L'Osteria del Teatro in campo con la #FarmRun 2018.
4.2 Sport e benessere L'Osteria dei Servi "Tifa" #FarmRun 2018.
4.3 ACQUA Valore e tutela dell'acqua, il Caso DMV
5.2 ambiente Diga di Mignano - La visita del Prefetto
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Continua la "Guerra Fredda" dei dazi, ma non solo.
7.1 Indicazioni geografiche Dalle IG richiesta di maggiori controlli e sanzioni "risolutive" per chi trasgredisce
8.1 ambiente Bacino PO - sottoscritta l'intesa che rafforza la pianificazione strategica.
8.2 Giustizia Consorzio Agrario di Parma - tutti assolti perché "Il fatto non sussiste"
9.1 ambiente - acqua Collaudo della diga di Mignano Raggiunta la quota massima autorizzata: al via la tracimazione controllata
9.2 ambiente - acqua Collaudo della diga di Mignano (PC) - Prosegue la tracimazione: l'acqua è arrivata nell'Arda
10.1 crisi autotrasporto Autotrasporto - CNA FITA: L'Italia porti le imposte sotto il 50% del costo
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Alla notizia che gli USA imporrebbero dazi per 25 miliardi di dollari ai prodotti provenienti dalla Cina, il mercato si è buttato sul segno negativo.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 maggio 2018 - 
Continua la "guerra fredda" dei dazi sospesi. Ieri il mercato, per gran parte della giornata, è stato in territorio positivo. Poi la notizia che a partire dalla metà di giugno gli USA imporrebbero dazi per 25miliardi sulle importazioni dei prodotti dalla Cina e tutto si è modificato:

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Comunque con il grano così forte restano scarse le ipotesi di crolli. In genere il grano in fase ascendente condiziona il mercato. Due settimane fa quotava 488 punti, ed ora 536 per varie ragioni climatiche e per le stime produttive.

La situazione finanziaria è pesante, il nostro Paese potrebbe dare il via ad una crisi pesante dell'Euro zona, nel prossimo G7, che si terrà in Canada nel fine settimana, anche la situazione Italia è entrata nell'agenda dei lavori.

Al nervosismo provocato dalla "guerra fredda" si è aggiunta l'aggravante della volatilità dell'indice di cambio €/$, ora dobbiamo sommare anche le variabili meteo, che stanno sconvolgendo anche i più esperti.

Infatti, oltre al fatto che dopo cinque anni di crescita ininterrotta delle scorte mondiali di grano, le previsioni sono per un ridimensionamento, a cui va aggiunto che la produzione mondiale di orzo, per quanto in aumento, non sarebbe comunque in grado di soddisfare i bisogni.

Il mercato interno è immutato: proteici cari e scarsità di merce per farina di soya proteica e normale caricabile; mais ben tenuto, grano caro, orzo di difficile reperimento.

Sui futuri, la farina di soya per il 2019 ieri quotava 388 la normale e 397 la proteica partenza ai porti sul primo semestre, mentre per il secondo quotava 361 la normale e 370 la proteica valori ben tenuti e poco golosi sia al consumo che al commercio. Nulla di nuovo da segnalare per il mercato delle bioenergie, fatto salvo un quantitativo di seme di girasole scondizionato con il 35% 40% di olio a disposizione per questo settore, dove al momento la domanda è superiore all'offerta.

Se alle tante variabili sopra descritte aggiungiamo la nostra confusione e incertezza governativa, con i fianchi scoperti alla speculazione internazionale, ben si comprende quanto difficile sia muoversi sia sulle commodities che sui cambi e anche sulla finanza.

"Una nave in tempesta senza nocchiere"

Indicatori internazionali 30 maggio 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1057 punti, il petrolio è sceso a 66,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15735

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

I 17 imputati (inizialmente erano 35)  escono totalmente indenni dalla vicenda che li ha visti coinvolti nella vicenda del Consorzio Agrario di Parma. Il GUP Mattia Fiorentini ha chiuso il caso con formula piena: "il Fatto non sussiste". 

Nessuna delle tre ipotesi di reato contestate hanno retto e gli imputati, dopo una vicenda che per alcuni di loro era iniziata quasi otto anni fa, sono tutti assolti.

Chi erano gli imputati e i loro difensori (Ordine alfabetico):

Genesio Banchini - avvocati Stefano del Signore e Francesco Mattioli

Paolo Bandini - avvocato Sergio Andrea Ghiretti

Guido Baratta - avvocato Antonino Tuccari

Massimo Bianchi - avvocato Stefano del Signore

Enrico Bilzi - avvocato Mario Bonati

Lorenzo Bonazzi - avvocati Daniele Carra e Alfredo Cortesi

Gianluca Broglia - avvocati Matteo Manici e Roberto Sutich

Gianni Brusatassi - avvocato Mario Bonati

Fabio Massimo Cantarelli - avvocato Federica Folli

Celeste Cavaciuti - avvocato Stefano Molinari

Lamberto Colla - avvocati Amerigo Ghirardi e Franco Magnani

Davide Guareschi - avvocato Stefano Molinari 

Maurizio Magri - avvocati Gian Paolo Del Sasso e Francesco Mattioli

Luigi Malenchini - avvocato Mario Bonati

Marco Menegoi - avvocati Clemente Giorgio Grosso e Fabio Trovato

Ezio Pederzani - avvocato Stefano Molinari

Michele Pelizziari - avvocati Luigi De Giorgi e Luca Sirotti

 

 

 

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Editoriale: - Le semplificazioni pericolose - Finalmente cade un altro Tabù! Le uova non fanno male anzi... - "Performance Forte" - Quando i "funghi" sono complici nelle prestazioni sportive - Cereali e dintorni. I Mercati riflettono le tensioni della "guerra fredda" USA - CINA - Giornalisti inglesi "stregati" dall'Emilia -

SOMMARIO Anno 17 - n° 21 27 maggio 2018
1.1 editoriale
Le semplificazioni pericolose.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Listini con il segno positivo. Stabile solo il "Parmigiano"
3.1 nutrizione Finalmente cade un altro Tabù! Le uova non fanno male anzi...
4.1 Sport e benessere "Performance Forte" - Quando i "funghi" sono complici nelle prestazioni sportive -
5.1 caccia Caccia. Via libera in commissione a Calendario venatorio regionale 2018/2019
5.2 AMBIENTE Agricoltura. Al via il piano regionale di controllo degli storni
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I Mercati riflettono le tensioni della "guerra fredda" USA - CINA
7.1 UNESCO Città creativa Le Città Creative Unesco Parma e Alba a Parigi per la giornata sulla cultura del cibo
8.1 igiene alimenti E la chiamano igiene? Chiusi due esercizi.
8.2 turismo Giornalisti inglesi "stregati" dall'Emilia
9.1 Nutrizione salute Mangiare un uovo ogni giorno riduce il rischio di malattie cardiache
9.2 Nutrizione salute Per affrontare la Farm Run 2018: XS Sports Nutrition di NUTRILITE™
10.1 confcooperative emilia romagna Paolo Bono nuovo responsabile per l'agroalimentare e pesca
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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(Bologna, 22 maggio 2018) – Quarantadue anni, laureato in Economia e con un dottorato in Ingegneria economico-gestionale, Paolo Bono è il nuovo responsabile dell'Area Agroalimentare e Pesca di Confcooperative Emilia Romagna, alla quale fanno riferimento 426 cooperative con oltre 55.000 soci, 18.600 occupati e un fatturato complessivo che sfiora i 9,2 miliardi di euro.

La nomina di Bono è stata ufficializzata nei giorni scorsi durante il consiglio di presidenza della Federazione regionale, che per l'occasione ha espresso un sentito ringraziamento al responsabile uscente e ormai prossimo alla pensione Antonio Ferraguti, il quale per oltre 30 anni ha ricoperto con grande competenza, dedizione e professionalità questo incarico.

Dopo aver lavorato per 12 anni nell'area agroalimentare di Nomisma e per 2 anni nell'agenzia di rating del Gruppo CRIF (CRIF Ratings), Bono si dedicherà ora al coordinamento e alla gestione della Federazione dell'Agroalimentare e della Pesca guidata da Carlo Piccinini, eletto presidente nel corso dell'assemblea del 23 aprile.

Il consiglio regionale riunitosi alcuni giorni fa ha provveduto poi ad eleggere i tre nuovi vicepresidenti: si tratta di Vadis Paesanti della cooperativa Tecnopesca di Comacchio (Fe) per la pesca; Raffaele Drei della cooperativa Agrintesa di Faenza (Ra) per l'ortofrutta; Ilenia Rosi della Latteria Sociale delle Ghiaie di Mezzani (Pr) per il lattiero-caseario.

Sono stati poi individuati i coordinatori di settore: Davide Vernocchi di Agrintesa (Faenza, Ra) per l'ortofrutta; Davide Frascari di Emilia Wine di Scandiano (Re) per il vitivinicolo; Giovanni Bettini della Clai di Imola (Bo) per il zootecnico; Alessandro Bezzi della Latteria Sociale Centro di Rubbianino di San Bartolomeo (Re) per il lattiero-caseario; Roberto Crosara della CSM di Ostellato (Fe) per agricolo e servizi; Gian Paolo Emanueli della Cooperativa San Gualberto di Borgo Val di Taro (Pr) per il forestale.

Infine sono stati nominati i referenti della Federazione per le aree territoriali: Luca Cavrini (Cica) per Bologna, Vanni Girotti (Produttori Agricola San Rocco) per Modena, Pierangelo Laghi (Orogel Fresco) per Forlì-Cesena, Michele Mangolini (Casa Mesola) per Ferrara, Francesco Rastelli (Copap) per Piacenza, Erika Sartori (Cantina Sociale Puianello e Covilo) per Reggio Emilia, Raffaele Drei (Agrintesa) per Ravenna, Ilenia Rosi (Latteria Sociale delle Ghiaie) per Parma.

Ai fattori di incertezza internazionale, guerra dei dazi, incertezza del cambio €/$, si somma il rischio speculativo determinato dalla particolare fase politica italiana.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 maggio 2018
Sempre più difficile interpretare gli sviluppi di questa "guerra fredda" dei dazi sospesi. I mercati, in preda a tensioni e diffuso nervosismo, comunque mantengono le posizioni come si può leggere di seguito:

cereali23may18TAB.png


Una situazione i cui effetti si manifestano nel momento in cui si arriva alla quotazione commerciale.

Al nervosismo per la guerra dei dazi e per la variabile cambio, si sommano le diverse variabili meteo che lasciano intravedere: per il grano invernale USA un minor raccolto, anche se le semine del primaverile vanno bene, per la Russia si stima un raccolto di grano inferiore al passato (da 85 ml di ton a 72 ml di ton), mentre per il mais sembra che le cose procedano con regolarità bene, ma la strada è ancora lunga.

Comunque, il fatto che dopo cinque anni di crescita ininterrotta, le scorte mondiali di grano possano subire una diminuzione, potrebbe risultare pericolosa per tutto il comparto cerealicolo.

Il mercato interno è immutato: proteici cari e scarsità di merce. Farina di soya proteica caricabile a 435/440€; colza 300€ e girasole basso proteico 180€, girasole proteico 245€; cruscami invariati e con scarsità di merce (l'industria molitoria sta lavorando poco); fibrosi fermi; grano ben tenuto e di difficile reperimento, orzo e mais stabili.
Sui futuri di farina di soya per il 2019 364€ la normale e 374€ la proteica partenza ai porti per 12 mesi. Prezzi che comunque non sembrano essere molto attrattivi per i consumatori.

Il mercato, dopo il balzo di fine gennaio e febbraio, sta tenendo i propri valori, e si stima sarà così presumibilmente sino a settembre. Per attendere dei cali significativi, se mai ci saranno, occorrerà attendere il marzo 2019 contando che in Argentina vada tutto per il verso giusto.
Il mercato delle bioenergie continua la sua vana ricerca di mais tossinato, farinette, e cruscami. Il fatto che le piogge stiano rendendo difficoltoso lo sfalcio degli erbai primaverili è ormai noto a tutti gli operatori, quindi la domanda è superiore all'offerta.

Se alle variabili sopra descritte aggiungiamo l'incertezza governativa interna, che lascia aperti i rischi di attacchi speculativi, si può ben comprendere come sia quasi impossibile poter operare nel comparto delle commodities in questo particolare periodo storico.

Indicatori internazionali 23 maggio 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1199 punti, il petrolio è salito a 72,00/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17302

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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