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Conferenza Stampa tenutasi ieri mattina per la presentazione dell'Interrogazione di Civiltà Parmigiana in merito alle manifestazioni organizzate a favore di Villa Verdi e del mancato ruolo assegnato al Teatro Regio

Pietro Adrasto Ferraguti: "Il suo erede Parma lo sta ancora aspettando. "Era della generazione che ha apportato" (Walter Le Moli). Andrea Zanlari: "Elvio aveva un sogno, sapeva sognare con molta intensità e era attento ai fatti delle persone". Carmelo Panico, "Con oggi si chiude definitivamente e formalmente l'esperienza politica di Civiltà Parmigiana."

di Lamberto Colla Parma 13 marzo 2016 - (galleria immagini allgata) - 
Più che un convegno un mosaico di testimonianze nel tentativo di comporre la complessità di un uomo e di un politico che ha servito, ininterrottamente per 35 anni, la sua città.

"Oggi (sabato 12 marzo ndr) è un giorno particolare - introduce Carmelo Panico, amico , collaboratore politico di Elvio Ubaldi e moderatore in rappresentanza del Comitato Organizzatore - siamo insieme per ricordare soprattutto un amico e un uomo."

In molti hanno voluto essere presenti nella Sala Aurea messa a disposizione dalla Camera di Commercio per la presentazione del libro "Elvio Ubaldi una città in testa", scritto dal giornalista Gian Luca Zurlini, voluto dagli amici di sempre e autorizzato dai familiari.

libro Locandina

Molti hanno voluto portare la loro diretta testimonianza, amici e oppositori politici, come ad esempio il Senatore Giorgio Pagliari, assente per ragioni familiari, che però ha chiesto che si leggesse il suo pensiero, "Elvio è stato un sindaco vero e quindi importante per Parma. Certamente alcune mie scelte hanno visto la mia ferma opposizione ma questo non può essere di ostacolo a riconoscere che l'impronta di Elvio è stata forte, tra le più forti del dopoguerra".

"Non poteva esserci riflessione - prosegue Panico - nel convegno senza questo libro e non poteva esserci questo libro senza riflessione. L'una sostiene l'altra."

Carmelo-Panico Gianluca-Zurlini

Quindi, dopo l'intervento di Gianluca Zurlini che ha raccontato della complessità nel ricostruire la storia politica, iniziata negli anni '70 e mai interrotta, di Elvio Ubaldi e realizzarne una sintesi, uno dopo l'altro si sono succeduti sul palco Andrea Zanlari, Luigi Prati, Andrea Gambetta, Oriano Tini, Walter Le Moli, Pietro Adrasto Ferraguti, Enver Bardulla, Marco Capra e Enzo Petrolini. Ognuno con aneddoti e testimonianze della vita politica, amministrativa e di vita privata dell'uomo che, è stato da tutti riconosciuto, ha sempre agito strategicamente, con elevate doti manageriali, intelligente, colto ed elegante e con una spiccata capacità di persuasione. Come quella volta che si dovette sgomberare il campo nomadi di Marano, "le ruspe, ha raccontato Oriano Tini , ex dirigente comunale, entrarono solo per la costruzione della cassa di espansione" della cui utilità ci si è definitivamente accorti solo pochi mesi fa.

Gruppo amici scrittore

"Non è un convegno politico - sottolinea Panico - ma è un convegno per consegnare alla storia la figura di un amico, la figura di un sindaco, la figura di Elvio che ha speso la sua vita politica per migliorare la qualità di questa città. Questo convegno è per consegnare alla storia un movimento politico, "Civiltà Parmigiana" che ha dato corpo e sostanza alle idee di Elvio Ubaldi. Non è un convegno politico ma per consegnare alla storia la fine di un'epoca. Con oggi si chiude formalmente e definitivamente l'esperienza politica di Civiltà Parmigiana. Naturalmente questo convegno non vuole esse nè esaustivo nè completamente definitivo anzi il primo passo per andare a analizzare la figura di quest'uomo e di quello che ha fatto per la sua città. Altri momenti ci saranno".

Infine, prima di lasciare spazio al giornalista della Gazzetta di Parma Gabriele Balestrazzi al quale è stato demandato il compito di intervistare su quei formidabili anni 1998-2007 gli ex assessori Maria Teresa Guarnieri, Arturo Balestrieri, Daniele Galvani, Roberto Lisi, Stefano Spagnoli, Carmelo Panico ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa nei confronti di quei "Capitani Coraggiosi", estensori del manifesto "Parma io ci sto" che inclusero, "distorcendo la realtà", anche Elvio Ubaldi tra i tre Sindaci che determinarono il declino di Parma.

"Allora mi permetto di fare una critica - conclude Panico - e chiedo dove eravate in tutti questi anni, Capitani coraggiosi. Se volete rappresentare il nuovo fatelo, ma nel rispetto e nel dovere della memoria. Io vi auguro buon lavoro Capitani Coraggiosi ma non è questo il modo di approcciarsi alla realtà".

Famiglia ubaldi

(Foto di Francesca Bocchia)

Pubblicato in Politica Parma

Il convegno "Elvio Ubaldi una città in testa" organizzato da Civiltà Parmigiana si terrà sabato 12 marzo presso la Camera di Commercio di Parma, ad ingresso libero. Di seguito il programma. 

programma convegno civilta parmigiana

Mercoledì 30 luglio 2014, verrà presentato alla città "PRIMA PARMA", il movimento politico di Cecilia Zanacca per un nuovo Rinascimento Parmigiano.

Parma 29 luglio 2014 -

Obiettivo del nuovo movimento politico è quello di rimettere al centro della politica locale i temi importanti per i parmigiani al fine di ridare forza e prestigio alla città.
" Per noi – dice Cecilia Zanacca, fondatrice e leader del nuovo movimento - prima delle ingerenze di Partiti o movimenti nazionali, prima degli interessi di potere, prima delle ambizioni personali, vengono i bisogni e gli interessi dei parmigiani. Come abbiamo dimostrato nella recente iniziativa per la petizione "Città Sicura", con oltre 2.000 firme raccolte e la discussione in Consiglio Comunale a settembre, noi ci impegniamo su proposte concrete, ci mettiamo la faccia in mezzo alla gente e senza pregiudizi ideologici o di parte le portiamo alla discussione del mondo politico locale. Questo è e sarà il nostro modo di agire per un nuovo Rinascimento Parmigiano."
La presentazione avverrà presso il locale La Pulcinella, in piazzale Picelli a Parma - ore 18,00

Pubblicato in Cronaca Parma
Venerdì, 27 Giugno 2014 09:19

Parma - Città Sicura

La raccolta firme per l'istanza-petizione "Città Sicura" è ormai giunta al termine. Il risultato ottenuto (più di 2000 firme) in pochissimo tempo, va al di là delle nostre previsioni -

Parma, 27 giugno 2014 -

Sabato 28 Giugno 2014 - ore 11,00 - Via Mazzini angolo Piazza Garibaldi a Parma, i promotori del progetto di cui sopra (CIVILTA' PARMIGIANA e TERRITORIO & AUTONOMIA) terranno una Conferenza Stampa di illustrazione dell'Istanza-Petizione presentata al Consiglio Comunale secondo l'art.47 dello Statuto del Comune di Parma che prevede per il Presidente del Consiglio l'obbligo di iscrivere e discutere l'argomento all'ordine del giorno entro 60 giorni dalla loro recezione.

L'invito a partecipare è naturalmente esteso a tutti i cittadini di Parma, alle Istituzioni ed ai rappresentanti dei movimenti politici della città.
Confidiamo inoltre nella presenza della Stampa affinché tale progetto possa essere adeguatamente divulgato visto l'importante risultato raggiunto.

G- Lavagetto Giampaolo GDE

CP e Territorio e autonomia gde

Civiltà Parmigiana Territorio ed Autonomia

 

Domenica, 18 Maggio 2014 14:20

Per una "Città Sicura"

I vigili dovrebbero essere l'occhio delle forze dell'ordine. In occasione della "Tavola Rotonda", istituita da Civiltà Parmigiana, sono stati illustrati i risultati del sondaggio realizzato da Territorio e Autonomia nei primi 4 mesi di quest'anno. Avanzata una proposta operativa per una città più sicura prima che sia troppo tardi.

di LGC - Parma 18 maggio 2014 -- - -
C'è sicuramente da distinguere tra la percezione e la mancanza di sicurezza oggettiva. Quello che i dati rilevati da "Territorio e Autonomia" hanno messo in evidenza è che in alcune zone della Città la percezione diventa addirittura paura.
"Noi tra le nostre priorità, sottolinea Cecilia Zanacca coordinatrice di Civiltà Parmigiana introducendo i lavori della tavola rotonda, abbiamo da sempre posto la "qualità della vita" tra le più alte priorità della politica locale. Sino a 10 anni fa chi veniva a risiedere a Parma avvertiva un forte senso di sicurezza. Al contrario negli ultimi due anni si registrano sensazioni molto diverse. La mancanza di sicurezza ormai la si avverte sulla pelle. Non ultimo la Festa antiproibizionista che ci sarà tra poco in Piazzale Picelli che, a nostro modo di vedere non avrebbe dovuto ricevere il patrocinio dell'amministrazione comunale soprattutto perché il piazzale è diventato, negli ultimi anni, tristemente famoso per spaccio di droga e così via."
L'indagine illustrata da Giampaolo Lavagetto, non ha preso in considerazione esclusivamente il problema della sicurezza bensì ha cercato di raccogliere il sentiment dei cittadini su molteplici aspetti che riguardano la vita sociale e i servizi offerti dall'amministrazione. Dal sondaggio emergono fattori di positività soprattutto sulla qualità dei servizi come, ad esempio, quelli connessi ai servizi educativi, alla sanità alle strutture sportive e anche al trasporto pubblico. Ambiente, decoro urbano, e i parcheggi invece cominciano ad avvicinarsi alla zona "rossa" ovvero a raccogliere giudizi di sufficiente criticità. Alcuni dei servizi erogati con buona qualità rientrano addirittura nella classe dei giudizi di insufficienza quando si passa alla valutazione del rapporto costi benefici o della disponibilità. E' il caso appunto dei servizi educativi dove alla insufficiente disponibilità si affianca una barriera di costi che sta diventando insormontabile per molti. La stessa mobilità crolla nel regno delle insufficienze soprattutto al riguardo della "severità" degli addetti al controllo (vigili) e riguardo ai costi dei parcheggi. E poi c'è la "Bomba rifiuti", non intesa come "termovalorizzatore" e nemmeno nella complessità di costi, bensì come gap tra costo e qualità del servizio erogato. Una preoccupazione che sta montando ancor più con l'approssimarsi della stagione calda. "Passiamo all'allarme "Rosso scuro", spiega Giampaolo Lavagetto. Sono due i temi che rientrano nel più ampio tema del benessere della persona. Uno è il sociale. Se è vero che tra i cittadini che ne usufruiscono sono percepiti positivamente, c'è invece una percezione negativa per la sensazione di sperequazione tra autoctoni e emigrati. Siamo al limite della sopportazione." Molti altri sono i fattori di preoccupazione e di disagio rilevati che vanno dalla mancanza di conoscenza di come accedere ai servizi di assistenza per quella fascia di famiglie che sta arrivando alla soglia del disagio sociale, quindi alla insufficiente capacità di tutela della famiglia e, infine, una forte preoccupazione legata alla mancanza di azioni destinate alla prevenzione del disagio giovanile.
Ma il vero dato drammatico emerge dalla analisi alla risposta della domanda "Ma lei alle 8 di sera esce per fare una passeggiata?". "Il 90% risponde "no perchè ho paura" - sottolinea il coordinatore di Territorio e Autonomia - Quando siamo partiti per questo percorso avevamo la percezione dei problemi ma non mi sarei assolutamente aspettato questo tipo di risposte. In certi quartieri, come Piazzale Pablo, siamo al disastro in termini di percezione di sicurezza. La gente è disperata. Ormai è, a detta dei commercianti e degli abitanti, preda della delinquenza di giorno e di notte. Addirittura il fenomeno delle baby gang si sta espandendo a macchia d'olio". In queste zone la paura è per la propria incolumità fisica e di essere oggetto di furto. I cittadini, secondo i risultati dell'indagine, imputano nella mancanza di presenza delle forze dell'ordine uno dei principali motivi di questa situazione di degrado.
A Carlo Ferrari il compito di introdurre altri elementi da porre all'attenzione della discussione sul tema della sicurezza. "L'Italia, afferma Ferrari ideologo del ciclo di conferenze, è il secondo Paese in Europa, dopo Cipro, per numero di addetti alle forze dell'ordine per abitante. Nonostante il grande impegno personale degli addetti alle forze dell'ordine è evidente che queste forze sono mal governate". Il punto di debolezza, secondo Carlo Ferrari, sta quindi nella mancanza di coordinamento tra i 7 principali corpi di polizia. "Esiste un Decreto Ministeriale n° 6 del 23 maggio 2008 - prosegue Ferrari - che ha esteso il potere di ordinanza del Sindaco, quale ufficiale del Governo, anche alla sicurezza urbana per consentire, con atto motivato, provvedimenti urgenti al fine di prevenire l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Inoltre il DM 5 agosto 2008 - Incolumità pubblica e sicurezza urbana - definisce gli ambiti e i criteri di applicazione della legge che ho citato prima. Inoltre è stato previsto l'intervento del Sindaco per prevenire e contrastare situazioni urbane di degrado, spaccio di stupefacenti, prostituzione, accattonaggio, danneggiamento di patrimonio pubblico, ovvero in tutti quei casi in ove viene turbato il libero utilizzo degli spazi cittadini. Ora, qui non vedo nessun rappresentante della nostra municipalità nonostante il consueto ufficiale invito, secondo voi a Parma esistono delle azioni messe in campo dal Sindaco secondo quanto indicato dalle norme sopra esposte? Si sarebbe risolto, secondo l'assessore Casa, con il Vigile di quartiere. Voi l'avete visto il "Vigile di quartiere". Io sinceramente No. Oltre a qualche sporadica comparsa in centro non si capisce bene quali compiti debba avere." Una soluzione organizzativa ci sarebbe, stando a quanto riportato da Carlo Ferrari sulla base del contributo di esperti, adottando una "polizia di prossimità" con due specialità distinte, una dedicata alla "Security" e una alla "Safety", tra loro coordinate, dove la prima è demandata ai corpi di polizia mentre la seconda alle polizie municipali. E' un percorso comunque lungo, sottolinea Ferrari, per il fatto che deve passare attraverso specifici momenti formativi e, nel complesso, da organizzare con cura per consolidarlo nel tempo. "Aggiungo, chiosa Ferrari, devono essere pagati bene per il mestiere che fanno; perché quelli rischiano la vita tutti i giorni". La polizia locale è quindi chiamata alla quotidiana domanda di sicurezza del cittadino. Un corpo specializzato al controllo del territorio, utile in fase di prevenzione e indispensabile in fase di indagini delle forze dell'ordine.
E la conferma di ciò viene dalle stesse parole di Giuseppe Tramuta, per 35 anni alle dipendenze delle Questure avendo seguito importanti casi cronaca dalla strage di Bologna al caso del "Piccolo Tommy". "Il vero poliziotto di quartiere è il Vigile Urbano, sottolinea Tramuta, che collabora con le forze dell'ordine. Ricordo che quando dovevamo catturare qualcuno o acquisire informazioni su qualcuno d'altro, noi ci rivolgevamo al Vigile di quartiere che sapeva vita, morte e miracoli di tutti. Questa è già una buona partenza." Ma Tramuta è molto critico soprattutto sulle attuali leggi, troppo a favore di chi delinque. "Sono degli incentivi a delinquere. Vi faccio solo degli esempi. L'articolo 382 del Codice penale prevede, per i reati minori, che chi non viene preso in flagranza di reato non viene arrestato. L'altra porcheria è lo "svuota carceri". Questa è una cosa gravissima. Escono persone che, una volta fuori, il 70-80% tornano a delinquere e il cittadino non è tutelato. In più danno i permessi premio agli ergastolani. La pena invece va scontata sino alla fine. A questo punto occorre fare molta prevenzione." Sulla prevenzione l'esperto insiste e suggerisce che debba essere svolta principalmente dalla polizia municipale con personale meglio gestito. La Prevenzione potrebbe essere sostenuta anche elettronicamente innestando delle telecamere di sicurezza ai varchi d'ingresso del centro storico e della città portando a implementazione del sistema anche tutte quelle telecamere private le quali, oltre a sorvegliare l'ingresso del negozio o dell'abitazione potrebbero ruotare per riprendere anche l'area pubblica. Tornando al ruolo che dovrebbe avere la polizia municipale sarebbe utile attivare le vecchie sedi circoscrizionali come "commissariati di zona" e recuperare il maggior numero di personale per il presidio di strada "in divisa". "La polizia municipale dovrebbe andare a controllare i parchi, le scuole, devono essere addestrati e collaborare con le forze dell'ordine. I Vigili di Quartiere dovrebbero essere l'occhio delle forze dell'ordine."
Per Tramuta la vera prevenzione passa attraverso un controllo stretto e costante, h24, del territorio con personale in divisa e una strettissima, quotidiana collaborazione tra forze di polizia e polizia municipale.
In sintesi, la proposta che scaturisce dagli organizzatori della tavola rotonda e che sembra assolutamente condivisa dai presenti, molti dei quali intervenuti a dare personali testimonianze, si tradurrebbe nella attivazione di "commissariati" di quartiere ripristinando allo scopo le vecchie sedi delle circoscrizioni. Riproporre quindi la figura del "Vigile di Quartiere" specificamente addestrati e formati per lo specifico compito e perfezionando il coordinamento tra forze dell'ordine e polizia municipale. Infine il coinvolgimento diretto dei cittadini introducendo un sistema di connessione tra forze dell'ordine e i cittadini mutuando esperienze già in atto in molti Paesi.

 

Giovedì, 15 Maggio 2014 12:03

“Sicurezza come qualità della vita”

Civiltà Parmigiana e Territorio e Autonomia organizzano per Sabato 17 Maggio 2014 dalle ore 10,00 presso la Corale Verdi (vicolo Asdente - Parma) una Tavola Rotonda il cui tema è: "Sicurezza come qualità della vita: Fotografia della situazione in cui versa la nostra città - Esperienze locali e di altre realtà nazionali".

(Comunicato stampa) Parma, 15 maggio 2014

Questo incontro nasce dalla necessità di fare conoscere a tutti i cittadini di Parma, agli addetti ai lavori ed agli esponenti non solo dell'attuale amministrazione ma anche di tutte le forze politiche presenti sul territorio, i risultati di un sondaggio effettuato negli ultimi due mesi tra i nostri concittadini.

L'indagine è stata condotta al fine di analizzare il livello di percezione di sicurezza nel contesto sociale cittadino.
Apriranno la tavola rotonda Cecilia Zanacca (Coordinatore Politico di Civiltà Parmigiana) e Giampaolo Lavagetto (Territorio e Autonomia); indi seguiranno gli interventi di Carlo Ferrari, organizzatore del ciclo di tavole rotonde di Civiltà Parmigiana e di Giuseppe Tramuta per 34 anni al servizio della Polizia di Stato avendo seguito importanti casi come la strage di Bologna e il caso del piccolo Tommy.

Sarà questa anche un'occasione per accogliere pensieri, richieste e proposte di tutti i cittadini che, consapevoli dell'importanza della sicurezza urbana, vorranno intervenire e dare il loro contributo al progetto Città Sicura - Raccolta firme avviata con grande interesse in città dai due movimenti organizzatori dell'evento.
La cittadinanza tutta è invitata a partecipare

Civiltà Parmigiana Territorio ed Autonomia

 

CP e Territorio e autonomia gde

Sabato, 03 Maggio 2014 18:20

Centro Antico e mobilità

 

Auto in Centro storico. Perché no! Le soluzioni ci sarebbero basta cambiare mentalità. Le tecnologie sono già tutte esistenti.

 

 

- Parma 03 maggio 2014 ----

Il Centro Storico è un patrimonio di tutti e da tutti deve essere goduto ed apprezzato.  Questi i punti focali sui quali si è svolta la quarta tavola rotonda organizzata questa mattina da Civiltà Parmigiana, la seconda sul tema scottante del centro storico.

“Una città non solo più vivibile per noi parmigiani ma meglio fruibile anche per coloro che vengono in visita per turismo o lavoro”. Così la coordinatrice di civiltà parmigiana introduce i lavori della tavola rotonda dal tema “Centro antico: a portata di mano per rilanciarlo”. 

Il rilancio economico del Centro passa attraverso l’innalzamento del “tasso di calpestabilità” come ha ribadito Giuseppe Pirazzoli estensore della proposta di rivoluzione della viabilità, sia per i mezzi pubblici sia per quelli privati, che consentirebbe, senza costi particolari, di aumentare la capacità di sosta nel centro consentendo quindi  un miglioramento del tasso di calpestio. 

L’ostacolo principale è di natura culturale, afferma Pirazzoli, in quanto vincolati da luoghi comuni che impediscono di fare qualsiasi cosa. “Non che quello realizzato in passato sia sbagliato - sottolinea Pirazzoli -  ma deve essere rivisitato in modo critico. Basti pensare che meno di cinquant’anni fa si arrivava a parcheggiare nel parco ducale. Bisogna solo prendere atto del cambiamento e rivedere le cose in una rinnovata ottica”. In conclusione quindi modificare la viabilità vuol dire adeguarla alle nuove esigenze. “Si pensi che le linee filoviarie ripercorrono gli antichi percorsi dei tram” mentre con bassi costi si otterrebbe un sensibile miglioramento della fruibilità del centro antico e nel frattempo si potrebbe progettare una nuova visione della viabilità della città anche attraverso l’adozione di “Parcheggi Meccanizzati” i quali “a parità di volume occupato possono contenere da 4 a 5 volte il numero di autovetture”. L’idea esposta da Mario Reggiani parte dal presupposto che, attraverso la combinazione tra nuove tecnologie elettroniche e una ampia diffusione di “parcheggi automatizzati”, sia possibile ricomporre le tradizionali conflittualità tra Auto e inquinamento, commercianti e amministrazione, residenti e non residenti.  Le auto quindi arriverebbero in prossimità del luogo di destinazione e verrebero fagocitate da uno di questi “magazzini automatizzati” con grande beneficio anche della sicurezza dei conduttori. Infatti, uno dei motivi di diffidenza verso i parcheggi a silos tradizionali sta proprio nella sensazione di insicurezza e paura ancor più avvertita da parte del mondo femminile. “Possono essere realizzati a diversa capacità e collocati in varie parti della città” ha proseguito Reggiani illustrando tutta una serie di vantaggi offerti dalle nuove tecnologie  e dalla fantasia dell’uomo. Attraverso gli smartphone si potrebbe richiedere alla centrale il parcheggio più prossimo al punto d’arrivo e prenotarne il posto. Il risultato finale sarebbe una accesso rapido al luogo di incontro e contestualmente la eliminazione della auto dal manto stradale a tutto vantaggio dei pedoni, delle biciclette e della estetica.

Già, perché questo progetto prevede che anche i residenti debbano adattarsi a spostare l’auto dalla carreggiata al parcheggio consentendo perciò all’intero “Centro Antico” di ritornare ad essere un luogo di incontro sociale e un naturale centro commerciale all’aperto. Chissà che si possa anche prevedere la progettazione di “carrelli della spesa ad hoc”.

I Costi. Sono sicuramente elevati, si stimano 3000 - 350 milioni ma, secondo Mario Reggiani, “i parcheggi rendono” e attraverso la costituzione di una S.p.A. si potrebbero emettere delle obbligazioni e in un tempo ragionevole rientrare dell’investimento con rendimenti sul capitale investito anche del 6-7%.

In conclusione, come affermato da Cecilia Zanacca, “i due progetti potrebbero perfettamente integrarsi” l’uno prodromico all’altro. Un nuovo schema viabilistico in attesa della messa in opera di una rete di parcheggi automatizzati

Una soluzione occorre trovarla, è la sintesi della coordinatrice, per intercettare nuove prospettive per la città. E’ venuta l’ora di prendere una posizione critica verso questa amministrazione “non solo come movimento politico ma anche come cittadini. O stiamo dalla parte dei cittadini o stiamo dalla parte della amministrazione”. Ancora più critico Carlo Ferrari il quale afferma  di non poter accettare il concetto di decrescita felice imposta dalla attuale giunta pentastellata.  

Domenica, 04 Maggio 2014 09:48

Per una “Città Sicura”

 

COMUNICATO STAMPA

Presentazione della iniziativa volta alla raccolta di firme tra i cittadini a sostegno di proposte per migliorare la sicurezza urbana 

Parma 03 maggio 2014 ----

Il movimento civico Civiltà Parmigiana e la rete civica Territorio e  Autonomia - Parma, 

lunedì 5 maggio  alle ore 10:45, presso il mercato di Piazzale Maestri presentano:

Citta Sicura gde

 

L’iniziativa, che parte dal grande senso di insicurezza urbana percepito comprensibilmente dai cittadini di Parma, mira a sensibilizzare su determinate proposte le autorità preposte alla sicurezza ed alla tutela dell’ordine pubblico in città.

Questa iniziativa, che partirà da martedì p.v. e proseguirà nelle prossime settimane,  prevede:

Raccolta firme tra i cittadini a sostegno di proposte volte a  migliorare la sicurezza urbana.

Convegni sui principali temi che caratterizzano la sicurezza urbana della città.

Incontri nei quartieri con i cittadini.

Territorio e Autonomia - Parma e                                                    Civiltà Parmigiana

CP e Territorio e autonomia gde

 

 

“Civiltà Parmigiana” - tavola rotonda per rilanciare il Centro Storico. Sabato 3 maggio presso la Corale Verdi a partire dalle 9,45 

 - Parma 01 maggio 2014 ----

Aprire una discussione sull'accessibilità al Centro Città, significa considerare con attenzione come utilizzare economicamente e nel modo ottimale, una parte urbana importante quale è il Centro Antico e il suo Intorno.

I nuovi traguardi di tipo agricolo, industriale, commerciale, direzionale, turistico e artigianale della nostra terra devono trovare nel Centro il luogo della loro migliore e più autentica manifestazione pubblica.

Il Centro non può, chiudendosi entro mura normative e tecnocratiche, essere solo la vetrina, a pagamento, di prodotti la cui origine è ben lontana dalla nostra cultura e tradizione.

Un passaggio fondamentale per rivitalizzare il comparto economico nel suo complesso è la facile accessibilità al Centro, degli automezzi.

La soluzione può arrivare da una serie di interventi mirati sostanzialmente a trovare ‘posto’ per un numero di auto pari al fabbisogno, nel rispetto dei criteri economici, dell’ambiente, della sicurezza e della agevole fruibilità.

Le moderne tecnologie possono fornire soluzioni innovative. L’appuntamento, aperto a tutta la cittadinanza, è per sabato 3 maggio presso la Corale Verdi a partire dalle 9,45.

Civiltà Parmigiana

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