Essa nasce da una visione alta della politica, secondo la quale l’unità della Nazione non si realizza attraverso l’omologazione, ma nel rispetto delle differenze ordinate a un bene comune superiore.
L’idea originaria è di Mariangela Sernaglia, imprenditrice feltrina e ideatrice del progetto, animata da una visione profondamente federale dello Stato e della società. Nella sua concezione, la montagna rappresenta un modello di libertà solidale, dove la comunità si organizza secondo prossimità, responsabilità e partecipazione reale. Il suo pensiero si fonda su un principio semplice e insieme radicale: uno Stato è tanto più unito quanto più sa riconoscere la libertà delle sue articolazioni. Da questa prospettiva, la sua idea di federalismo non si pone in antitesi all’unità, ma come suo compimento: un equilibrio dinamico tra centro e periferia, in cui la forza del primo deriva dalla vitalità delle seconde.
A dare a questa visione la forma di un testo normativo è stato il professor Daniele Trabucco, costituzionalista, che ha tradotto l’intuizione in un’elaborazione giuridica rigorosa e coerente con i principi della Costituzione. Il suo lavoro ha trasformato un’istanza ideale in una proposta costituzionale concreta, capace di restituire al diritto la funzione di strumento della giustizia sostanziale, non del mero funzionamento amministrativo.
Fondamentale è stato il ruolo del Partito Popolare del Nord, che ha creduto con convinzione e coraggio in questa iniziativa, facendone un simbolo di rinnovamento istituzionale e di riscatto dei territori. Il Segretario Generale, Ing. Roberto Castelli, già Ministro della Giustizia, ha guidato il percorso politico con autorevolezza e chiarezza di visione, sostenendo un’idea di autonomia come dovere di giustizia, non come privilegio. La vice-segretaria, dott.ssa Francesca Losi, ha garantito coesione organizzativa e costante dialogo con le realtà locali, mentre i numerosi attivisti del Partito hanno accompagnato con entusiasmo e spirito civico ogni fase dell’iniziativa, radicandola profondamente nel tessuto sociale del Nord e delle aree interne.
Questo disegno di legge costituzionale rappresenta un atto di responsabilità e di verità politica. Esso riafferma che la Repubblica vive della libertà delle sue comunità e che la giustizia territoriale è il presupposto dell’unità sostanziale dello Stato. L’impegno di Mariangela Sernaglia, la competenza del professor Daniele Trabucco e la dedizione del Partito Popolare del Nord, sotto la guida di Roberto Castelli e Francesca Losi, testimoniano come la politica, quando si radica nella realtà e nella verità dei territori, possa tornare ad essere arte della giustizia e servizio al bene comune.












































































