Venerdì, 28 Marzo 2014 12:47

Reggio Emilia - Grande Reggio:“Cooperazione, trasparenza e recupero dei valori originari”

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Matteo Setti, portavoce di Grande Reggio, interviene sulla perdita dei valori del sistema cooperativo reggiano.

 

Reggio Emilia, 28 marzo 2014 -

 

“La drammatica situazione della cooperazione, per l'importanza che riveste nel nostro sistema economico, impone una riflessione su quanto avvenuto e su quanto potrà ancora avvenire. 

Ci stupisce che in Comune, nonostante precise richieste in merito, non si sia mai discussa la difficile situazione di crisi che ha investito i soci, i lavoratori e i fornitori del sistema cooperativo. Eppure le notizie di possibili fusioni con conseguenti esuberi, di promozioni o sospetti di liquidazioni d'oro per i dirigenti che hanno contribuito a dilapidare patrimoni enormi accumulati anche grazie ai vantaggi fiscali goduti da quel sistema, dovrebbero mobilitare le coscienze in una fase così difficile per le famiglie e l'economia.

La cappa di silenzio che circonda le svariate situazioni di concordato, che stanno mettendo in ginocchio tanti creditori, s'intreccia con la situazione politica tesa e caotica della sinistra locale, che comunque è schierata a difendere ad ogni costo le posizioni di sempre più limitati orticelli del vecchio apparato partitico e cooperativo.

D'altronde un candidato come Vecchi, che ben rappresenta quegli interessi avendone ampiamente goduto, cosa potrebbe dire al riguardo?

Noi riteniamo che si dovrebbero recuperare i valori originari della cooperazione, partendo dalla trasparenza: i dirigenti cooperativi rendano pubbliche le proprie dichiarazioni dei redditi ed i propri patrimoni. I soci hanno diritto di sapere. E hanno diritto di sapere anche i cittadini, che da decenni si sono sentiti magnificare le virtù della cooperazione e oggi cominciano a sospettare che dietro i discorsi ideologici ci sia del marcio in un sistema che va avanti per inerzia da decenni, i cui vertici non hanno saputo seguire l’andamento del mercato, tranquillizzati dalla solidità del sistema di potere cui facevano parte.

Ci auguriamo, infine, che chi è stato defenestrato dalla cooperazione non resti ad occupare anche gli scranni delle società partecipate del Comune, perché ne abbiamo abbastanza di questo sistema di potere a porte girevoli”.

 

(Fonte: ufficio stampa Grande Reggio)