Domenica, 10 Ottobre 2021 08:58

Hanno vinto tutti, tranne i disoccupati. In evidenza

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Oltre il 90% dei disoccupati non si è presentato alle urne. Il distacco tra politica e vita civile è sempre più ampio e preoccupante. 

Di Lamberto Colla Parma, 10 ottobre 2021 213° giorno dell'anno 2 dell'era  COVID-19 - domenica

Di fronte a un tale risultato dove la quasi totalità dei disoccupati deserta le urne, i toni trionfalistici dei rappresentanti dei partiti non solo stonano, ma risultano persino stomachevoli.

Un elettore su due (54,69%) non è andato a votare e tra gli assenti anche oltre il 90% dei disoccupati.

Uno strappo sociale che si aggiunge alle discriminazioni che determinerà il Green Pass applicato ai lavoratori. Alla polarizzazione politica stiamo avviandoci anche a una polarizzazione sociale.

Una frattura che non può essere abbandonata a sé stessa per non rischiare di trovarsi  poi all'interno di un sistema conflittuale irreversibile con tutte le conseguenze immaginabili.

Odio, invidia e ignoranza, ben conditi con presunzione e depressione si stanno combinando per comporre una miscela esplosiva tanto più potente quanto maggiore è la massa.

Elezioni_3-2013-Twitter-politici_gde.jpegPurtroppo anche questa tornata elettorale è stata un’occasione di scontro acceso, ma non di confronto di idee e alla fine, come era prevedibile, tutti hanno vinto.

Per Letta c'è stata la dimostrazione che "il centro destra si può battere" mentre Salvini vorrebbe perdere così ogni settimana avendo conquistato "69 sindaci in più".  

La vera notizia invece non emerge come dovrebbe, ovvero la sconfitta sonora e senza possibilità di essere smentita del Movimento 5 Stelle, praticamente sparito dai radar delle urne e al contrario la raccolta a piè mani di preferenze del Partito di Giorgia Meloni.

Infine, facendo un bilancio serio della situazione, l'Italia sta tornando a un "bipolarismo" schietto dove i due raggruppamenti si equivalgono. 

Da un lato il centro sinistra ha vinto dove doveva vincere, nelle grandi città, e il centro destra invece ha fatto man bassa dei piccoli centri, mentre la sensibilità strategica di Berlusconi si è manifestata ampiamente con l'incredibile successo del suo candidato calabrese.

Per decretare il vincitore definitivo occorrerà aspettare i ballottaggi, ma molto probabilmente i residuali voti sparsi nei candidati di sinistra o nelle misere bisacce dei M5S faranno propendere la bilancia verso il centro sinistra.

Ma, comunque andranno le cose, se i leader di partito non faranno uno stop an go per rivedere le loro strategie e far convergere le loro politiche su piattaforme comuni per favorire una ripresa del lavoro e dell'economia del paese,  andremo tutti a ramengo.

Infine dovrebbero ripensare anche alla loro dialettica, ai linguaggi aggressivi che molti stanno utilizzando e alle strategie impostate su continue provocazioni reciproche che raccolgono solo il distacco della gente comune aggregando invece sempre più i fanatici e i soggetti influenzabili, quelli capaci di e orgogliosi di confermare che i "coccodrilli volano bassi bassi" perché così l’ha detto l'organo di partito o felici se un non vaccinato morirà "tra atroci sofferenze".

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Così procedendo non è escluso che anche i soggetti più miti, molti dei quali oggi si sono auto-emarginati,  possano spazientirsi, reagire e allora il caos sarà servito.

E non si fa riferimento agli idioti e facinorosi, come quelli che ieri a Roma si sono distinti per la violenza gratuita piuttosto che per la protesta legittima. Le infiltrazioni degli estremisti violenti, di destra, di sinistra o anarchici che siano vanno sempre, non solo disapprovate, ma immediatamente emarginate, anche a scapito della manifestazione, interrompendo il corteo  lasciando il palcoscenico ai terroristi e alle forze di polizia. NON bisogna confondersi con i violenti., altrimenti le idee non si veicoleranno all’interno della società civile, a volte troppo sopita. 

L'astensionismo registrato nel week end scorso avrebbe dovuto fare molto riflettere, mentre al contrario temo che molti abbiano trovato nella analogia dei comportamenti elettorali con le altre "democrazie" occidentali un fattore di evoluzione matura della società italica.

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In Conclusione

Se le società evolute sono quelle che vedono aumentare la disaffezione alle urne, preferisco vivere in una società arcaica, una società che confida ancora nel potere del popolo e che sogna e spera nel ribaltone delle urne.  

 

LINK:

https://formiche.net/2021/10/astensione-voto-male-da-non-sottovalutare/ 

https://www.huffingtonpost.it/entry/astensione-record-requiem-per-questi-partiti_it_615c170ee4b05025423739df 

https://cise.luiss.it/cise/2021/10/07/ritorno-al-bipolarismo-il-quadro-delle-vittorie-e-delle-sfide-ai-ballottaggi-nei-comuni-sopra-i-15mila-abitanti/ 

https://cise.luiss.it/cise/2021/10/06/fdi-sorpassa-la-lega-m5s-crolla-pd-ai-livelli-2016-lanalisi-del-voto-nei-118-comuni-sopra-i-15-000-abitanti/ 

https://cise.luiss.it/cise/2021/10/05/comunali-2021-crollo-dellaffluenza-vince-lastensione-grandi-citta-disertate-tiene-leffetto-incumbent/ 

https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Covid-tensioni-a-Piazza-del-Popolo-no-green-pass-sale-su-blindato-polizia-f784e119-0476-4be7-9aa6-ade0b86e9ebd.html

Disegno coccodrillo: <a href="https://it.vecteezy.com/vettori-gratis/illustrazione">Illustrazione Vettori di Vecteezy</a>

 

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