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Domenica, 12 Settembre 2021 06:31

Bologna la grassa e l’umana già un poco Romagna… il 3 e 4 ottobre sceglierà il suo nuovo Sindaco In evidenza

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Sono otto i candidati alle elezioni amministrative di Bologna. Ecco chi sono, chi li sostiene e come verranno svolte le operazioni di voto.

Di Lamberto Colla Parma, 12 settembre 2021 184° giorno dell'anno 2 dell'era  COVID-19 - domenica - 

Fatta salva la parentesi del Sindaco Guazzaloca, Bologna dal dopoguerra ha sempre espresso un primo cittadino del PCI o delle varie coalizioni di centro sinistra. 

E, dopo i due ultimi mandati di Virginio Merola, il PD dovrebbe mantenere la leadership rafforzata dal M5S e dal pacchetto di voti in mano a Isabella Conti che era uscita di misura dal confronto delle primarie con Matteo Lepore. Azione invece si sarebbe sfilata dalla coalizione, non approvando l’appoggio del Movimento di Grillo

Anche il centro destra, alla fine, ha deciso per un candidato unico. Fabio Battistini dopo il testa a testa con il senatore di Forza Italia Andrea Cangini, ex direttore de QN/il Resto del Carlino, ha ottenuto l’approvazione di tutte le forze politiche del centrodestra bolognese.

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Quali sono i candidati che si contenderanno il “trono” bolognese il 3 e 4 ottobre.

  • Federico Bacchiocchi: Partito Comunista dei Lavoratori
  • Fabio Battistini: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Popolo della Famiglia, Bologna ci Piace
  • Marta Collot: Potere al Popolo
  • Luca Labanti: Movimento 24 agosto-Equità Territoriale
  • Matteo Lepore: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Europa Verde, PSI-Volt, Coalizione Civica che comprende la sfidante delle primarie Isabella Conti
  • Addolorata Palumbo: Sinistra Unita per Bologna
  • Stefano Sermenghi: BFC-Bologna Forum Civico, Per Bologna Italexit
  • Andrea Tosatto: Movimento 3V

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Come si vota. La legge elettorale.

La legge elettorale delle elezioni amministrative è di tipo stampo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale, fatta eccezione per le regioni a statuto speciale dove possono esserci dei cambiamenti.

Nello specifico Bologna, essendo un Comune con più di 15.000 abitanti, si procederà a una tornata di ballottaggio nel caso nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.

Per garantire una maggioranza solida e di governo, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt” (L'applicazione del metodo D'Hondt prevede la formazione di una tabella in cui si dividano i voti ottenuti dai vari partiti per un numero crescente di un'unità, fino all'identificazione decrescente del numero di seggi disponibili).

Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 36 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.

Infine, per quanto riguarda le modalità di voto, nei comuni con più di 15.000 abitanti è ammesso il voto disgiunto, con l’elettore che potrà esprimere fino a due preferenze mantenendo però la parità di genere (un uomo e una donna).

Nei prossimi giorni andremo a meglio conoscere le liste, i loro rappresentanti e, per quanto possibile, i loro programmi o promesse.

“Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli col seno sul piano padano ed il culo sui colli, …” come l’ha ben narrata Guccini, merita il meglio per tornare a splendere e illuminare tutta l’Emilia Romagna, perché possa superare la Lombardia e diventare la vera locomotiva d’Italia.

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(Nel titolo parole di Francesco Guccini)

(Per accedere agli editoriali: clicca il link)

 

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