Domenica, 17 Gennaio 2021 09:28

Tra crisi di governo e proteste, ancora molto civili In evidenza

Scritto da
befana pin-up befana pin-up

I primi tenui segnali di protesta iniziano a emergere. #IoApro1501 piuttosto che #FACCIAMORUMORE da parte dei ristoratori e “La DAD non è Scuola” da parte studentesca, sono alcune degli slogan che si sono intercettati in quasi tutte le città italiane in questi ultimi giorni.

di Lamberto Colla Parma, 17 gennaio 2021 314esimo giorno dell'anno 1 dell'era  COVID-19 - domenica - 

Segnali di protesta che non possono e non devono restare inascoltati come invece è sempre stato malcostume di questo arrogante governo di emergenza.

Proteste legittime, ordinate e con fondamenta rispettabili che casualmente hanno coinciso con la crisi di Governo aperta da Matteo Renzi perché, appunto, anch’egli  inascoltato proprio dalla maggioranza che sosteneva.

Farebbe bene Giuseppe Conte e soprattutto il Presidente Sergio Mattarella, mentre in questo week end sono alla ricerca di un manipolo di “responsabili” o “costruttori”, un modo per ingentilire quelli che un tempo erano i “Voltagabbana” che tradivano il “loro mandato elettorale ottenuto dai cittadini”  (vedi compravendita di senatori Razzi e Scilipoti) per sostenere i governi in carica e per la qualcosa si sta cercando di portare rimedio nei vari tentativi di rinnovo della legge elettorale, di pensare a come stemperare sul nascere i focolai di ribellione.

PR_-Bar_Risto_proteste-PROTESTA_BAR_RISTORANTI_CONFCOMMERCIO_ASCOM_PARMA_2021_14.jpeg

Proteste che oggi sono pacifiche, propositive e ordinate ma che potrebbero, in breve volger di tempo, trasformarsi in qualcosa di più insano.

E’ inutile e palesemente falso stare a raccontare che la DAD ha funzionato. 

Se così fosse non avremmo centinaia di studenti in “analisi” e una ampia percentuale in ritirata dalla scuola stessa.

In molte aree d’Italia, non solo del sud ma anche in tantissime del nord e per di più in contesti fortemente produttivi, mancano o sono ben poco performanti le infrastrutture digitali. Molte famiglie non hanno e non possono sostenere l’impegno per la connessione e il numero di PC per tutti i componenti, dal genitore in smart working ai fratellini in DAD.

Problemi tecnici ben lontani dall’essere risolti nonostante la gara di solidarietà che si è aperta per regalare e consegnare le attrezzature in ogni angolo d’Italia anche con il contributo di Carabinieri e Polizia che hanno fatto da “autotrasportatori”.

Ma, senza nulla togliere alla buona volontà dei docenti, la DAD (Didattica a Distanza) è una tecnica specifica di insegnamento, ben lontana dalla esclusiva messa in onda del faccione dell’insegnate che a sua volta si trova sul suo schermo una quindicina di faccine che ogni tre per due alcune di esse svaniscono per la perdita di collegamento. 

Insomma la DAD è una tecnica che non si acquisisce per volontà divina ma va appresa e personalizzata. Gli insegnanti devono preparare le lezioni in modo diverso dal tradizionale e i ragazzi prendere possesso di un nuovo e molto diverso metodo di apprendimento.

E’ ora che si cominci a pensare a un post pandemia e molto più urgentemente a una convivenza sociale con il virus. 

Ai virologi andrebbero affiancati il fior fiore degli analisti (psicologi e psichiatri) per studiare un nuovo assetto societario più coerente con la situazione e meno stressante per i cittadini, alle prese con divieti ferrei totali e a singhiozzo, quelli feriali e quelli festivi, quelli territoriali(  (Non si può andare nei capoluoghi di provincia, Si invece a 30 Km solo se residenti in un borgo con meno di 5.000 abitanti, quelli che vivono in paesini con popolazione maggiore non possono entrambe le cose) e quelli consueti pre pandemia.

I ristoratori che alle 18,00 non possono più fare asporto ma possono il delivery, che solo 24 ore prima vengono informati della chiusura straordinaria con i frigo pieni di materie prime che sarebbero state cucinate nei giorni seguenti.

E intanto le cartelle, le fatture e le bollette da pagare che si accumulano e vengono smaltite, sin che si può… E dopo?

E allora basta! 

Trovati questi eroi “responsabili”, “costruttori” a pagamento, questi che il 20 dicembre scorso già avevano un sito web (Italia 23), all’indomani della creazione dell’omonima Associazione culturale e da poche ore costituito in Gruppo Parlamentare (Male - Italia 23), pronto a sostituirsi a Italia Viva alzando la manina a favore di Giuseppe Conte, del M5S e del PD quando lunedì e martedì verrà chiesta la fiducia, si cominci a lavorare per il Paese e non solo per la propria poltrona e gli interessi dei propri familiari o affini.

Vorremmo andare a giudicare il lavoro che costoro svolgeranno nel proseguo della legislatura (2023 guarda un po’!) e poi giudicheremo se sono stati costruttori, responsabili o solo infami traditori.

Ma sino a quel giorno, prima che si giunga al fatidico punto di non ritorno, meglio sarebbe conquistarsi la fiducia per un domani migliore per tutti.

PR_-_PROTESTA_STUDENTI_PREFETTURA_CORONAVIRUS_2021_49.jpeg

  

Link: 

https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/costume-e-societa/item/30778-i-giovani-del-lockdown-dimenticati-prima,-accusati-dopo.html

https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/30788-aaa,-solido-governo-cerca-referenziati-voltagabbana-per-progetto-di-sviluppo-anti-pandemico.html

https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/05/senatori-comprati-razzi-e-scilipoti-indagati-a-roma-per-corruzione/520982/

(per i precedenti editoriali clicca qui)