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Domenica, 06 Dicembre 2020 13:16

"Peppone e Don Camillo sono di Collecchio?" In evidenza

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A Collecchio si inasprisce la querelle sulla dichiarazione "antifascista." Dalla discussione nei corridoi si è passati alla discussione consiliare e relative deliberazioni, infine il contraddittorio si è trasferito sulla stampa locale. Dove arriverà questa disfida "ideologica" d'altri tempi, che tanto sarebbe piaciuta al grande Giovannino Guareschi?

Di LGC Parma 5 dicembre 2020 – Tutto prese origine quando, a agosto, venne concessa l'autorizzazione all'utilizzo di una sala comunale di Collecchio per la presentazione del libro di una nota politologa, la professoressa Mara Morini, evento organizzato dalla Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione", moderato da Matteo Impagnatiello.

Tutto bene, almeno sino a quando, a qualcuno, viene segnalato che quella associazione culturale presumibilmente non è di "sinistra" e a quel qualcuno la questione comincia a rodere dentro, soprattutto per il fatto che ormai l’amministrazione non poteva fare marcia indietro revocando la concessione.

Così, il dibattito si è esteso al consiglio comunale e infine trasferito anche sulla stampa locale dove i "contendenti" si sono affrontati col fioretto e sul filo della dialettica filosofica, condita dell'etica "di parte", arrivando persino a proporre la sottoscrizione di una dichiarazione di lealtà alla Costituzione e, ovviamente, di antifascismo.

Il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti,  fu un precursore avendo introdotto, sin dallo scorso anno, tale dichiarazione  per la richiesta di concessione di "Passo carraio… antifascista", tentando infine di riproporla anche per la elargizione di buoni spesa per gli indigenti.

Insomma, il pass "antifascista" apre le porte a tutto.

Una domanda però sorge spontanea: "Come si può non essere fedeli alla Costituzione italiana?" E' o non è la madre di tutto il diritto e impronta etica della nostra società?

Che non sia troppo sbilanciata al centro?

Insomma, per tornare al centro dell'argomento, dopo il fattaccio della presentazione del libro, ecco che l'amministrazione collecchiese passa a blindare i propri patrimoni e la solida etica che protegge persino il bilancio.

Così, le delibere che prevedono la dichiarazione di antifascismo per accedere alla sala del consiglio, per la concessione di contributi, e per l'occupazione di suolo pubblico, passano con il voto della maggioranza.

Un'alzata di scudi a "Difesa della Democrazia", come pomposamente trascritto nell'oggetto del documento della proposta al Consiglio Comunale: "Aggiornamento di alcuni regolamenti comunali - promozione e difesa della democrazia".

Una posizione che non è stata apprezzata dalla opposizione, o minoranza che dir si voglia, che non ha partecipato al voto e a tal proposito la capogruppo, Patrizia Caselli, ha avuto parole di fuoco sostenendo che "il gruppo non ha preso parte alla votazione proprio in difesa della costituzione e della Democrazia, che già prevede ciò che è lecito e ciò che non lo è. Il comportamento della maggioranza è presuntuoso e impertinente." Aggiungendo infine che "bene ha fatto il collega Vergiati a presentare l'emendamento tratto dalla risoluzione del Parlamento Europeo (Votato anche dal PD) che equipara  di fatto, il nazifascismo al comunismo totalitario, (19/9/2019 - ndr) che avrebbe dovuto essere inserito nella dichiarazione accanto al nazifascismo".

Non c'è giorno che passi senza che la Gazzetta di Parma dedichi un quarto di pagina alla querelle di Collecchio o una lettera al direttore di qualche familiare di maggioranza.

La sindaca Mariastella Galli ha persino fatto richiamo al "Bilancio Etico" del Comune di Collecchio. "Il bilancio etico, spiega la prima cittadina dalle colonne della più autorevole testata editoriale locale, è ciò che una amministrazione quotidianamente fa relativamente ai propri valori che sono alla base del proprio programma di mandato, riconosciuti dai cittadini che l'hanno votata, ma apprezzati da tutti i cittadini che hanno a cuore il rispetto della Costituzione. E' proprio per questo tema che è nata la necessità di inserire nel regolamento comunale una sottolineatura: "Non potrà essere concesso l'utilizzo dei locali (comunali) a soggetti che direttamente richiamano all'ideologia fascista".

A leggere queste dichiarazioni e l'allarmato impegno della maggioranza di normare il divieto di accesso a certune associazioni, verrebbe da credere che quella stessa associazione dalla quale tutto è scaturito, sia di fatto una organizzazione in procinto di "ricostituire il partito fascista", oppure che durante la presentazione del libro si siano manifestate azioni illegali e/o immorali o in contrasto con la "moralità pubblica e il buon costume", cosa che non appare, almeno a leggere le cronache dell'evento.

In conclusione, quella alla quale stiamo assistendo,  è una discussione che sta prendendo corpo sempre più e non può essere limitata a un ristretto circolo di intellettuali locali, ma andrebbe proposto  a livelli sovracomunali ,se non addirittura chiedere l'intervento della Corte Costituzionale, posto che di così impegnativi argomentazioni non è lecito che se ne parli a sproposito o a favore di una o l'altra parte politica.

Su questa ipotesi riportiamo l'opinione del professor  Daniele Trabucco (*), esperto in Diritto Costituzionale e Dottrina dello Stato.

"Anche la giurisprudenza costituzionale è pacifica in merito - sottolinea il Professor Trabucco, (cfr. sentt. n. 1/1957, n. 74/1958, n. 4/1972, n. 15/1973, n. 254/1974): passano il vaglio della legittimità unicamente quelle norme (contenute in fonti primarie di produzione del diritto) idonee a impedire il formarsi di una concreta situazione pericolo. Qualcuno, allora, dovrebbe spiegare quale sarebbe questa situazione in capo ad un’associazione, quale Pensiero e Tradizione, che si limita da anni allo svolgimento di attività culturali contando esclusivamente sulle quote dei propri soci. Su una questione analoga si è espresso anche il Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Siciliana, con l’ordinanza n. 797/2019, che ha accolto l’appello avente ad oggetto l’ordinanza cautelare del T.A.R. per la Sicilia (sezione prima ord. n. 1015/2019) che respingeva l’istanza per l’annullamento del provvedimento 14 giugno 2019 del Comune di Trapani contenente il diniego di uso temporaneo di spazi pubblici in ragione della mancata sottoscrizione della c.d. «dichiarazione antifascista». Con estrema lucidità il giudice amministrativo precisa come sia illegittima l’imposizione al richiedente, per la concessione di suolo pubblico, l’effettuazione di «affermazioni che appaiono, almeno in parte, lesive del diritto inviolabile (ai sensi dell’art. 2 Cost.) alla libertà di manifestazione del pensiero, sancita dall’art. 21 Cost., nella parte in cui tutela anche il diritto al silenzio, cioè a non manifestare le proprie convinzioni»."

Attendiamo, con curiosità, il continuo della "telenovela".

Firma_della_Costituzione.jpg

(Enrico De Nicola firma la prima Costituzione)

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(*) Prof. Daniele Trabucco Associato di Diritto Costituzionale Comparato e Dottrina dello Stato presso Istituto INDEF di Bellinzona (Svizzera) e Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Padova.

Veneziano, classe 1979, residente a Belluno,  laureato in Giurisprudenza con una tesi di ricerca in Diritto Costituzionale dal titolo: "La tutela delle minoranze nella Costituzione". Assegnista di ricerca post-dottorato in Istituzioni di Diritto Pubblico presso l''Università degli Studi di Padova.  Ha all'attivo diverse pubblicazioni in riviste specialistiche del Diritto Pubblico e Costituzionale. Il professor Trabucco studia con particolare interesse le variazioni territoriali delle Regioni ex art. 132, comma 2, Cost., l e fonti di produzione del diritto, la disciplina delle Regioni ed enti locali territoriali, la tutela delle minoranze linguistiche e nazionali e i rapporti tra Stato e Chiesa.

LINK di riferimento e approfondimento

https://www.gazzettadellemilia.it/cultura/item/28998-la-russia-all-epoca-di-vladimir-putin,-descritta-nel-libro-di-mara-morini.html

https://www.gazzettadellemilia.it/dove-andiamo/item/28954-domani-a-collecchio-la-presentazione-de-%E2%80%9Cla-russia-di-putin%E2%80%9D,-il-libro-di-mara-morini.html

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2019-0021_IT.html

https://www.gazzettadiparma.it/spettacoli/cultura/2020/08/26/news/mara_morini_ecco_com_e_cambiata_la_russia_nell_epoca_di_putin-4070589/

https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/001/263/TRABUCCO.pdf

https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/30339-l%E2%80%99antifascismo-antidemocratico.html

 Iannone da blog giornale.it

 https://blog.ilgiornale.it/iannone/2020/12/05/emilia-rossa-dalla-vergogna/?fbclid=IwAR3bS1mjglwS0rt56F-qHC4fdI_MLRz-9HlMkaj0P-noMfsKRtIZ7woGaVs

 

ALLEGATO: Sentenza del Tar Sicilia

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