Domenica, 13 Ottobre 2013 09:32

Dal referendum sulla fusione il PD reggiano è uscito isolato

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Castelnovo? Più Sceriffo che Robin Hood 



Villa Minozzo, 13 ottobre 2013 -



Il sindaco Fiocchi replica al collega Marconi: "Nessuno vuole togliere al capoluogo montano il suo ruolo, ma si guardi all'intero Appennino".

"Con la sua campagna elettorale contro la fusione il Partito democratico ha fatto autogol": così afferma il sindaco Luigi Fiocchi sul risultato del referendum di domenica scorsa.

"Comunque, come amministrazione comunale - sottolinea il primo cittadino - desideriamo innanzitutto ringraziare la nostra gente per l'esercizio del voto, che nel villaminozzese ha visto prevalere, seppur di poco, il no alla fusione con Toano".

Tuttavia "dall'analisi del risultato - spiega Fiocchi - in controtendenza rispetto alle altre realtà emiliane chiamate in contemporanea alle urne, che hanno detto sì alla fusione, emerge soprattutto l'isolamento del Pd reggiano nei confronti di quello regionale, impegnato a sostenere i progetti di fusione. In particolare il Pd montano dovrebbe essere preoccupato di ciò, invece che fare esternazioni discutibili, come quelle del sindaco di Castelnovo Monti, Gian Luca Marconi, che parla dell'impostazione da parte nostra di una campagna 'fortemente anticastelnovese', che gli elettori avrebbero 'sonoramente bocciato'. A Villa il sì si è attestato al 46 per cento circa: non mi pare si possa parlare in questi termini".

Proseguono il sindaco e il gruppo consiliare di maggioranza: "Invitiamo Marconi ed altri a rileggere i dati dell'Appennino, e non solo quelli di Castelnovo Monti. E ad interrogarsi sui motivi che, in questi anni, hanno prodotto crisi economica e sociale in aree significative della montagna. E a chiedersi il perché si continua a voler persistere in politiche che hanno dimostrato la loro inadeguatezza".

Afferma inoltre Luigi Fiocchi: "Preghiamo poi gli amministratori castelnovesi di valutare anche le proposte di chi non appartiene al loro partito. Li invitiamo infine a non nascondersi dietro falsi problemi. Nessun montanaro vorrebbe togliere a Castelnovo servizi come l'ospedale o le scuole superiori, né il suo ruolo di riferimento. Però è necessario sostenere anche gli altri Comuni, specie quelli di crinale. Che questi debbano continuare, ad esempio, a contribuire a gestioni come quelle del centro Coni o del teatro Bismantova, dà l'idea di un capoluogo che assomiglia più allo Sceriffo di Nottingham che a Robin Hood".

Concludono il sindaco Fiocchi e il gruppo consiliare di maggioranza: "Sarebbe bene che si facessero meno dichiarazioni e si praticasse davvero il dialogo con tutti. Sul tema della nuova Unione a dieci Comuni, in sostituzione della Comunità montana, chiediamo meno incontri di parte e pari dignità nel condividere percorsi e scelte. Noi saremo interlocutori seri e disponibili. Questo metodo dovrà essere applicato a partire dallo statuto della stessa Unione, anche se finora le nostre proposte non sono state quasi mai accolte. E' ora di cambiare registro".

(Comunicato Stampa Comune di Villa Minozzo)