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Il ventiduenne modenese è stato prima colpito da schiaffi e pugni, poi raggiunto all'addome e alla gola. È caccia all'aggressore, identificato in uno spacciatore magrebino. La lite sarebbe scoppiata per motivi legati alla droga.

MODENA – Versa in gravi condizioni il 22 enne modenese che ieri attorno a mezzogiorno è stato accoltellato al torace e alla gola mentre si trovava davanti al Sert di via Sgarzeria, zona "difficile" di Modena, proprio a causa della presenza di tossicodipendenti che gravitano attorno alla struttura e teatro di furti e microcriminalità.

Secondo il racconto di un testimone, che è intervenuto per tentare di sedare l'alterco, il giovane modenese, noto al Sert per il suo passato di tossicodipendente, stava aspettando un'amica che era salita nella struttura quando è arrivato quello che è poi stato identificato come un venticinquenne di origine magrebina, spacciatore nella zona di Piazza Matteotti.

Alla vista del modenese, il magrebino si è avvicinato prima con urla e minacce, poi è passato ai pugni e agli schiaffi. Infine, ha estratto un coltello a serramanico e ha colpito il 22 enne con quattro fendenti. Due lo hanno colpito al collo e due all'addome. Il ragazzo è rimasto in piedi per qualche minuto, poi è crollato a terra in una pozza di sangue, mentre il testimone tentava invano di bloccare il tunisino, che si è dato alla fuga ed è attualmente ricercato con l'accusa di tentato omicidio.

Sul posto sono accorsi prima gli agenti della Polizia Municipale, in servizio nella zona, poi una pattuglia delle Polizia, che ha raccolto le prime testimonianze. Il modenese è invece stato portato all'ospedale di Baggiovara, dove è stato operato d'urgenza all'addome.

Le sue condizioni sarebbero gravi.

Pubblicato in Cronaca Modena

W.E.L, nigeriano di 25 anni, è stato colto sul fatto mentre cedeva la droga a un altro straniero. Gli appostamenti di agenti in borghese hanno consentito di recuperare 50 gr di marijuana che lo straniero aveva nascosto in attesa di rifornire i pusher al dettaglio nella zona del Parco Pertini.

MODENA – Era arrivato nel 2015 nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum, W.E.L, nigeriano di 25 anni che nella mattinata di venerdì 6 ottobre è stato arrestato dalla Polizia Municipale di Modena e processato per direttissima.

L'uomo è stato fermato dagli agenti nel pomeriggio del 5 ottobre, dopo che era stato colto sul fatto mentre cedeva un modesto quantitativo di droga a un altro straniero. "Non ho niente, guardate", ha dichiarato gli agenti, sperando che la modica quantità di droga rientrasse nel consumo personale. Non sapeva, però, che gli altri agenti in borghese, appostati nel parco Pertini, lo stavano da tempo tenendo d'occhio e un'ora prima lo avevano visto nascondere in un cestino due involucri scuri, prima di andarsi a sedere su una panchina a una ventina di metri di distanza per controllare la situazione.

I pacchetti, poi recuperati dagli uomini della Municipale, contenevano circa 20 grammi di marijuana, quantitativo assai superiore all'uso personale e ai pochi grammi ceduti per qualche decina di euro. Il nigeriano, con molta probabilità, era il "grossista" che riforniva giornalmente i pusher della zona del Parco Pertini, nascondendo la gran parte della "merce" in attesa della vendita, proprio per non farsela trovare addosso durante eventuali controlli. I sospetti sulla sua attività erano stati ulteriormente confermati dalla testimonianza di un "cliente" che, fermato dalle Forze dell'Ordine pochi giorni prima, lo aveva riconosciuto e fornito indicazioni importanti sulla sua identificazione e sulle sue abitudini.

Gli uomini della Municipale hanno poi perquisito l'appartamento dove il nigeriano vive insieme ad altri richiedenti asilo nell'ambito del programma di accoglienza, dove hanno trovato e sequestrato una valigia contenente 4900 euro in contanti, tutti in banconote da 20 e 50 euro, ritenute frutto dei traffici illeciti, e cinque telefoni cellulari. Gli altri stranieri che condividevano con il pusher l'appartamento sono invece risultati ignari di tutto, incensurati e non noti tra i frequentatori abituali del parco.

Durante il processo per direttissima, il giudice ha convalidato l'arresto e sottoposto W.E.L all'obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria, rimandando il dibattimento. L'uomo, infatti, ha presentato ricorso contro il mancato rinnovo del permesso di soggiorno, dal momento che la Commissione Territoriale competente ha respinto la sua richiesta di asilo. In attesa della decisione definitiva, la situazione è congelata e lo straniero rimane in Italia.

Pubblicato in Cronaca Modena

Sequestro record da parte dell'Interpol di prodotti medicali e farmaci contraffatti in tutto il mondo commercializzati in "rete". Lo "Sportello dei Diritti": l'ennesima conferma dei rischi degli acquisti online di farmaci e prodotti medicali

L'Interpol ha annunciato in data odierna un sequestro record di 25 milioni di prodotti medicali e farmaci contraffatti a livello globale distribuiti su internet, per un valore superiore a 51 milioni dollari (43 milioni di euro).

Tra i farmaci sequestrati vi sono integratori alimentari, analagesici, trattamenti per l'epilessia, prodotti nutrizionali, ha detto in un comunicato stampa rilasciato dall'agenzia di cooperazione della Polizia internazionale, che ha sede a Lione (sud-est della Francia).

L'operazione Pangea X, è questo il nome dell'inchiesta, è stato condotta in 123 paesi, un numero record, tra il 12 e il 19 settembre. Ha proceduto a 400 arresti e sono stati chiusi ben 3.584 siti web e più di 3.000 annunci pubblicitari su internet che reclamizzavano prodotti farmaceutici sono stati sospesi. Secondo l'Interpol, Pangea X è anche interessata alla vendita illegale di apparecchi medicali, quali impianti dentali, profilattici, siringhe e materiale chirurgico, che ha portato a sequestri per 500.000 dollari (420.000 Euro).

L'Interpol ha riportato nella sua dichiarazione la partecipazione per la prima volta di molti paesi africani. Pericolo per i consumatori "La vendita di prodotti farmaceutici contraffatti o falsi è una preoccupazione crescente nel mondo perché è un pericolo per la salute degli ignari consumatori che ritengono che i farmaci sono sicuri," secondo quanto sostenuto da Immanuel Sam, responsabile dell'ufficio Interpol in Namibia.

L'operazione Pangea è stata lanciata nel 2008. Solo otto paesi parteciparono all'inizio. L'Interpol è preoccupata per il crescente flusso nel corso di un decennio di prodotti farmaceutici non autorizzati o non controllati su internet.

Questa tendenza "mette in pericolo la vita", ha lanciato l'allarme il direttore esecutivo per la polizia all'Interpol, Tim Morris. «Il fatto che siamo arrivati a tali risultati significativi dopo dieci anni di funzionamento di Pangea dimostra che la vendita online di farmaci vietati è una sfida persistente e crescente» per le autorità interessate, ha detto Morris.

Pangea X mira inoltre a sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi connessi con gli acquisti di farmaci su internet, secondo l'Interpol. Si tratta, quindi, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", dell'ennesima conferma dei rischi connessi agli acquisti online di farmaci e prodotti medicali, per i quali da tempo continuiamo a segnalare i pericoli per la salute in quanto la frode è dietro l'angolo per l'impossibilità di verificare preventivamente la genuinità dei prodotti.

Nel corso della serata di venerdi, nell'ambito di un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, personale della Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà tre cittadini stranieri, di età compresa tra i 22 e i 55 anni, due nigeriani - entrambi richiedenti asilo - e un marocchino con precedenti di Polizia specifici, trovati in possesso rispettivamente di 0,7 grammi di cocaina, 7,6 grammi e 1,2 grammi di marijuana.

I servizi, effettuati con l'impiego di 11 equipaggi della Polizia di Stato, tra i quali anche il Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, e di una unità cinofila di Bologna ha interessato viale Gramsci e le zone limitrofe, con particolare attenzione al parco XXII Aprile.

Proprio all'interno di detta area verde, tra i cespugli, sono stati rinvenuti e sequestrati a carico di ignoti 41,4 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Nel corso del servizio sono state identificate 35 persone.

Pubblicato in Cronaca Modena
Giovedì, 21 Settembre 2017 17:02

Prostitute rapinate durante la notte

Alle 00.45 della trascorsa notte il 113 riceveva una telefonata da parte di un appartenente al servizio "unità di strada anti-tratta" che riferiva che diverse prostitute erano state rapinate, in Via Emilia Ovest.

Gli agenti della volante riuscivano ad identificare una delle vittime la quale riferiva di essere stata avvicinata da due giovani che le chiedevano informazioni. Immediatamente dopo, uno dei due, molto probabilmente straniero, le mostrava una placca metallica simile a quelle in uso agli appartenenti alle forze di Polizia e, qualificandosi come poliziotto, le chiedeva i documenti della donna. Approfittando del momento in cui la donna apriva la borsa per mostrare quanto richiestole, uno degli individui la colpiva con un pugno al volto strappandole la borsa dalla mani per poi darsi alla fuga unitamente al complice.

La richiedente dell'intervento riferiva di aver contattato altre 4 prostitute rapinate durante la sera con le stesse modalità, verosimilmente dagli stessi individui che, in una occasione, venivano indicati come in numero di tre e fuggiti a bordo di utilitaria di colore scuro.

Le pattuglie, apprese le descrizioni dei rapinatori, effettuavano le ricerche senza riuscire a rintracciarli.

Pubblicato in Cronaca Parma

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato un ventottenne africano per droga.

Il giovane, giunto in Italia dalla Repubblica Democratica del Congo, è stato fermato lunedi sera dai militari, tra via Aristotile Fioravanti e via Piero Gobetti, mentre stava spacciando marijuana a un diciottenne di Bologna.

L'acquirente e il venditore sono stati identificati e perquisiti, dopodiché, il primo è stato accompagnato in caserma e rinchiuso in cella, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto prevista per la mattina odierna, mentre il secondo è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti.

La sostanza stupefacente rinvenuta durante il servizio, pari a 7,4 grammi, è stata sequestrata.

Il giovane congolese, già noto alle Forze di Polizia per precedenti analoghi episodi, è stato recentemente "cacciato" dalla Provincia di Rimini con l'applicazione della misura cautelare del divieto di dimora in quella Provincia poiché ritenuto responsabile di altri reati contro il patrimonio.

Pubblicato in Cronaca Emilia
Mercoledì, 13 Settembre 2017 11:55

Controlli antidroga nelle principali zone di spaccio

Nell'ambito del programma dei "servizi straordinari antidroga" disposti dal Questore di Parma, nella giornata di ieri 12 settembre 2017, è stata effettuata un'accurata attività di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi di piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, via San Leonardo e viale dei mille.

Il servizio antidroga ha visto l'impiego di un articolato contingente composto da personale della Squadra Mobile e delle Volanti, due unità cinofile antidroga della Questura di Bologna, una pattuglia della Polfer di Parma, due pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, una squadra del Reparto Mobile di Milano ed una pattuglia della Polizia Municipale.

Durante i controlli effettuati nella zona antistante la stazione e nei pressi di via San Leonardo, sono stati controllati 41 cittadini stranieri e sequestrati, a cari di ignoti, circa 66 grammi di marijuana; in zona viale dei mille sono stati intercettati e controllati 5 stranieri e, grazie all'intervento dei cani antidroga, sono stati recuperati altri 240 grammi di marijuana sequestrata a carico di ignoti.
Nel corso del servizio svolto, inoltre, 3 persone prive di documenti sono state accompagnate in Questura per accertamenti al termine dei quali, a carico di un cittadino nigeriano irregolare sul territorio Nazionale, veniva emesso decreto di espulsione.

Pubblicato in Cronaca Parma

All'apertura del negozio, ieri mattina, il titolare del negozio "Cellular Parma" si è trovato di fronte a una spiacevole sorpresa. Smartphone e tablet si erano volatilizzati. Immediatamente ha contattato la Questura che faceva intervenire una pattuglia per i rilievi.

Gli agenti, effettuando un controllo all'interno del negozio, notavano varie confezioni di smartphone gettate in terra e tutti i cassetti e gli espositori aperti; dal sopralluogo effettuato  accertavano che i ladri erano riusciti ad accedere al negozio tramite una finestra posta sul retro, che risultava forzata e che le inferriate tagliate.

Il titolare del negozio, da un controllo sommario, riferiva che erano stato portati via circa 50 smartphone di varie marche e due talblet, uno marca Apple ed uno Samsung, specificando che tutti gli oggetti erano nuovi e custoditi in varie parti del negozio.
Oltre ai telefonini ed ai tablet, i ladri si sono impossessati  anche di denaro contenuto nel registratore di cassa pari a circa 300 euro in contanti suddivisi in banconote di vario taglio.

Sul posto è intervenuta la Polizia Scientifica che ha provveduto a effettuare i rilievi del caso.

Pubblicato in Cronaca Parma

Il Questore di Modena ha vietato per due anni ad un cittadino extracomunitario di accedere nell'esercizio pubblico innanzi al quale era solito spacciare sostanze stupefacenti e di stazionare nella zone adiacenti.

Si tratta per la Divisione Polizia Anticrimine della Questura, diretta dalla Dott.ssa Maria Laura Barbera, del primo caso di applicazione della misura prevista dall'art. 13 del Decreto Legge 20.2.2017 n. 14 (disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città) nei confronti di chi – sussistendo ragioni di sicurezza - è condannato con sentenza definitiva per vendita o cessione di sostanze stupefacenti all'interno o nelle immediate vicinanze di locali o pubblici esercizi.

P. E. 36 anni nigeriano, domiciliato a Parma, è stato arrestato il 3 agosto dello scorso anno dalla Squadra Mobile di Modena per spaccio di eroina e cocaina nelle adiacenze di un negozio etnico di via Crispi la cui attività, come si ricorderà, fu immediatamente sospesa per quindici giorni.

Condannato per tale reato a due anni di reclusione con sentenza divenuta esecutiva lo scorso aprile, P.E. non potrà per un biennio accedere all'interno dell'anzidetto esercizio né stazionare in via Crispi, via Nicolò l'Abate, via Mazzoni, piazza Dante nonché nei locali interni ed esterni della stazione ferroviaria di Modena.

Il destinatario del provvedimento annovera in passato altre due condanne per reati in materia di stupefacenti nel novembre 2012 e luglio 2013.

(In foto la dirigente della Questura di Modena, dottoressa Maria Laura Barbera)

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Le due importanti manifestazioni podistiche, che avrebbero tagliato il traguardo della 37° e 30° edizione, sono tra le "vittime" delle norme di sicurezza in vigore dallo scorso luglio, che hanno già portato all'annullamento delle piccole feste e sagre di paese.

Di Manuela Fiorini Modena 12 settembre 2017  – La "circolare Gabrielli" in vigore dallo scorso mese di luglio fa le sue prime "vittime" illustri. Sono infatti state annullate la Corrimodena e la Maratona d'Italia – Memorial Enzo Ferrari di Carpi, che il prossimo 8 ottobre avrebbe festeggiato la 30° edizione.

A "tarpare le ali" a due delle manifestazioni podistiche più longeve e famose non solo di Modena, ma anche d'Italia sono stati i costi che avrebbero dovuto sostenere le società organizzatrici, per attenersi alle regole in materia di sicurezza imposte dalla circolare. L'alternativa sarebbe stata quella di aumentare la quota di partecipazione in maniera considerevole. Strada che le società organizzatrici non hanno voluto percorrere.

Ma che cosa dice la "circolare Gabrielli"? Emanata dal capo della Polizia Franco Gabrielli e inviata a Prefetture e Questure in seguito ai fatti di Torino, quando, lo scorso 3 giugno, durante la proiezione sul maxischermo della finale di Champions League Juventus-Real Madrid, lo scoppio di un petardo seminò il panico, causando 1527 feriti, la circolare fissa una serie di regole in materia di sicurezza, senza le quali le manifestazioni di piazza non saranno consentite.

Queste misure riguardano sia la salvaguardia dell'incolumità delle persone, sia i servizi di ordine e sicurezza pubblica che devono essere garantiti.

In particolare, ogni evento pubblico deve prevedere, come si legge nella circolare:
Un'adeguata protezione nelle aree interessate dall'evento, attuando attenti controlli con frequenti ed accurate ispezioni e verifiche, soprattutto nei luoghi in cui più facilmente possono essere celate insidie, mediante l'ausilio di personale specializzato di adeguate attrezzature tecnologiche;
L'individuazione di nuove aree di rispetto e pre-filtraggio, al fine di realizzare, i controlli sulle persone, valutando se possibile l'adozione di impedimenti, anche fisici, all'accesso di veicoli alle aree pedonali.
Un' opportuna sensibilizzazione degli operatori impiegati nei vari servizi, affinché mantengano un elevato e costante il livello di attenzione e professionalità, con appropriate ed adeguate misure di autotutela, specie a salvaguardia della propria ed altrui incolumità.

In tale cornice ed alla luce dell'attuale scenario internazionale, si rende necessario che gli organizzatori degli eventi, alla stregua del collaudato modello organizzativo previsto per le manifestazioni calcistiche, fornisca un adeguato contributo all'integrazione delle misure pianificate, mediante il concorso nel dispositivo di un servizio di Stewart calibrato in relazione alle esigenze, che sa che la partnership tra pubblico e privato, in un'ottica di gestione partecipata della sicurezza.

Tradotto, significa che devono essere previste, per esempio, unità cinofile o artificieri in grado di prevenire, in fase preparatoria e successivamente, l'introduzione di materiale esplosivo da impiegare in atti terroristici. Inoltre, l'accesso alla manifestazione deve essere controllato, sia per quanto riguarda le persone che gli automezzi. Ciò si traduce, in concreto, nell'istituzione di varchi con rivelatori di metalli e dispositivi di arresto per gli automezzi. Infine, gli operatori impiegati dovranno essere opportunamente formati.

La circolare prosegue con l'inserimento di ulteriori parametri di sicurezza, tra cui l'adozione di percorsi di accesso all'area in grado di garantite il deflusso del pubblico, piani di emergenza ed evacuazione, supportati da mezzi antincendio, spazi di soccorso, assistenza sanitaria e presidi del 118.

Deve poi essere presente personale di supporto, in numero adeguato al numero di presenze, con compiti di accoglienza, regolazione dei flussi e gestione di procedure di evacuazione. Obbligatorio anche un impianto di diffusione sonora che ha il compito di diffondere istruzioni ai presenti, evitando il diffondersi di notizie e informazioni errate che possono causare situazioni di crisi.

Va da sé che tutto questo rappresenta un costo non indifferente, che grava sugli organizzatori, molti dei quali non ce la fanno a sostenerli e preferiscono annullare gli eventi, anche con una lunga storia alle spalle, come in questo caso.

Ma la sicurezza, si sa, ha un prezzo, che stiamo pagando tutti noi, e non solo dal punto di vista materiale.

Pubblicato in Sport Modena
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