Forte rimbalzo del latte spot mentre crollano Grana Padano e Parmigiano Reggiano. In leggera ripresa invece il Burro e le creme.
La donazione è frutto della collaborazione tra la Clinica geriatrica dell’Ospedale di Parma e l’associazione degli agricoltori per diffondere i principi della corretta alimentazione per la terza età.
Una punta di Parmigiano Reggiano per sottolineare una buona abitudine, che l’alimentazione sana aiuta a vivere meglio e il nostro formaggio ha tutte le caratteristiche per rientrare nelle diete consigliate soprattutto per la terza età. E’ questo uno dei principi nutrizionali che ha ispirato SPRINTT, un progetto Europeo condotto su 1500 soggetti anziani fragili i cui contenuti sono stati condivisi con milioni di “senior” e che a Parma ha visto nascere la collaborazione tra il direttore della Clinica geriatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Marcello Maggio e la Coldiretti Senior attraverso il presidente nazionale Giorgio Grenzi che ricopre anche il ruolo di presidente del Consorzio Agrario di Parma.
Una collaborazione che ha permesso, durante la fase 1 dell’epoca Covid, di fornire informazioni mediche agli associati sui sintomi, i comportamenti da adottare, le fasi della malattia, la tempestività delle cure territoriali ed ospedaliere e che ora ha portato alla donazione di 3500 confezioni di Parmigiano Reggiano monoporzione per il personale che ha prestato assistenza nei reparti Covid.
“Volevamo esprimere anche noi la nostra solidarietà e stima nei confronti di chi si è speso tanto in un periodo veramente drammatico della nostra storia che ci auguriamo se ne vada presto - ha dichiarato il presidente del Consorzio Agrario Giorgio Grenzi - e lo facciamo consegnando un prodotto della nostra terra che, per le sue caratteristiche, è un ottimo alleato per ritornare in salute e soprattutto rimanerci”.
Il parmigiano reggiano, prodotto dall’Azienda agricola Sangonelli e Delbono di Basilicagoiano, è stato consegnato alla presenza del direttore del Consorzio Agrario Giorgio Collina, del responsabile di zona di Coldiretti Parma Gilberto Bodria nonché del direttore della Clinica geriatrica Marcello Maggio che li ha voluti ringraziare personalmente perché grazie a Coldiretti Senior riusciamo a sensibilizzare un ampio numero di persone sul progetto SPRINTT, ovvero sull’importanza di una sana alimentazione che, abbinata ad un programma personalizzato di attività fisica e ad un attento monitoraggio clinico, contribuisce al mantenimento di un buono stato di salute anche nei “Senior”.
Un ringraziamento è arrivato dal direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria Ettore Brianti che ha sottolineato “la grande generosità di un territorio che si è stretto davvero intorno al suo Ospedale dando forza al personale innanzitutto e a tutti noi per andare avanti, sempre ogni giorno, con il massimo dell’impegno".
Rimbalzo sostenuto per il latte spot. Burro stabile slavo lo zangolato parmense che scende ancora. Padano in flessione.
di Virgilio Parma 12 maggio 2020 -
LATTE SPOT – Rimbalzo del latte spot. Il latte spot nazionale recupera il +3,3% (30,93-32,99€/100 litri latte. Molto sostenuta anche la ripresa del latte intero pastorizzato "spot" estero (+7,7% Germania Austria)
Ancora in flessione il Latte spot e lo zangolato reggiano. Burro stabilizzato. La borsa merci di Parma era chiusa per la festività del 1à maggio
di Virgilio Parma 5 maggio 2020 -
LATTE SPOT – Prosegue la tormentata discesa del latte spot. Il latte spot nazionale cede il -3,2%. Il latte spot crudo nazionale cede tra 29,90-31,96/100 litri di latte. Sensibile anche la perdita del latte intero
Il Consorzio comunica i dati di una filiera in salute che si appresta ad affrontare il post Covid19 con timore per le ricadute sulle esportazioni ed i consumi interni.
Il Parmigiano Reggiano si conferma il primo prodotto Dop in Italia con un giro di affari di 1,56 miliardi alla produzione e 2,6 miliardi di euro al consumo, una quota export che supera il 41% (+4,3% crescita a volume rispetto al 2018) e 3,75 milioni di forme prodotte (+1,47% vs 2018)
Reggio Emilia, 29 aprile 2020 - Il 2019 è stato un anno record per la produzione della DOP Parmigiano Reggiano che cresce complessivamente dell'1,47% rispetto all’anno precedente. I 3,75 milioni di forme (circa 150 mila tonnellate) prodotte nel 2019 rappresentano il livello più elevato nella storia del Parmigiano Reggiano. Un giro d’affari al consumo pari a 2,6 miliardi di euro per la denominazione di origine protetta che si proietta sempre più verso l’estero: una valvola di sfogo per una produzione in continua espansione che ha bisogno di nuovi spazi di mercato.
Negli ultimi tre anni, la produzione è infatti aumentata da 3,47 milioni di forme a 3,75 milioni di forme, registrando una crescita pari all’8,1%.
Il Parmigiano Reggiano ha vissuto un momento felice anche per quanto riguarda le quotazioni. Se, nel 2016, il costo al kg era pari a 8,60 euro, nel 2019 la quotazione media annua si è attestata a 10,75 euro con un incremento del 25% (prezzo medio alla produzione Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore, fonte: bollettini Borsa Comprensoriale Parma).
In realtà, il 2019 è stato un anno a due facce, perché a partire dal mese di ottobre – nel periodo dei dazi di Trump – le quotazioni sono scese bruscamente sotto i 10 euro e, contemporaneamente, si è registrata una crescita produttiva di latte e conseguentemente di formaggio prodotto.
Il mercato del Parmigiano Reggiano è un mercato che sta diventando sempre più internazionale.
L’Italia rappresenta oggi poco meno del 60% del totale, contro una quota export del 41% (+4,3% di crescita a volume rispetto all’anno precedente). La Francia è il primo mercato (21% dell’export totale), seguito da USA (20,9%), Germania (17,8%), Regno Unito (12,3%) e Canada (3,9%).
Se Francia (+2,2%) e Regno Unito tengono (+2,7%), la Germania cresce (+6,7%%) dopo la flessione registrata nel 2018, così come la Svizzera (+16,3%) e gli Stati Uniti (+12,9%), questi ultimi per effetto della paura dei dazi. Crescono anche i nuovi mercati come Australia (+21,3%), Cina (+36,4%) e Paesi Arabi (+2,9%). Rallenta invece il Canada (-26,5%) a causa degli adattamenti del CETA.
Per quanto concerne i primi due mesi del 2020 (pre-Covid), le vendite Parmigiano Reggiano hanno già registrato un aumento di volumi di vendita, in particolare nella GDO dove la crescita ha sfiorato il +20%.
Meno felice al contrario l’andamento delle quotazioni, considerando che il prezzo all’ingrosso (prezzo medio alla produzione Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore) ad aprile si attesta poco sopra gli 8 euro al kg contro i 10,75 euro del 2019.
Il Consorzio sta inoltre monitorando l’impatto del Covid19 sul mercato del Parmigiano Reggiano. Da una recentissima ricerca - promossa dal Consorzio Parmigiano Reggiano sulle principali aziende di commercializzazione del prodotto - emerge che il 53% del campione analizzato dichiara di essere molto soddisfatto degli ordini complessivi ricevuti nei primi mesi del 2020, in particolare per quanto riguarda il mercato Italia. Meno entusiasmo invece per gli ordini che riguardano l’Unione Europea e grande preoccupazione per il Nord America e il Canada. Le aziende del Consorzio prevedono un calo complessivo degli ordini nei prossimi mesi in particolare sulle medie e piccole superfici e nel canale horeca.
“La situazione di crisi che stiamo affrontando a causa della pandemia – afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – non ha interrotto le attività del Consorzio che si è da subito attrezzato per portare avanti i controlli qualità a tutela e garanzia del consumatore. Continuano anche le attività di vigilanza nei mercati con un’attenzione particolare alla tutela internazionale. Dopo i successi in Nuova Zelanda e in Cina del 2019, abbiamo sconfitto il gigante Campbell che dovrà ora rimuovere i riferimenti alla Dop dalle etichette dei sui prodotti”.
“Il nostro lavoro continua – aggiunge Bertinelli – abbiamo provveduto ad una rivisitazione del piano marketing 2020 alla luce di tutte le limitazioni che stiamo subendo a causa del lockdown e a quelle che saranno le prossime fasi di questo lento ritorno alla normalità. Serviranno inoltre misure per calmierare la produzione, oggi in aumento eccessivo, così come azioni sul canale horeca per consentire una ripartenza in un segmento di mercato che si è completamente fermato”.
VIDEO: https://youtu.be/62wuH1usQlo
Torna a cedere il latte spot, il burro e anche le creme. In flessione anche i listini delle due principali DOP
di Virgilio Parma 28 aprile 2020 -
LATTE SPOT – Torna a scendere pesantemente il latte spot. Il latte spot nazionale cede il -2,5%. Il latte spot crudo nazionale cede tra 29,90 31,45/100 litri di latte. Ben più sensibile la perdita del latte intero pastorizzato "spot" estero (-6,1% Germania Austria) che quota così tra 26,81 28,87 €/100 litri di latte. Infine il Latte scremato pastorizzato spot estero rimane invariato tra 13,46 15,53 €/100 litri di latte (-12,1% GERMANIA AUSTRIA).
BURRO E PANNA – Irrefrenabile caduta del burro. Altri 10 centesimi si aggiungono ai 15 centesimi precedenti persi Milano. A Parma lo zangolato lascia ancora 10 centesimi. Anche la crema cede (-4,2%),seguita dalla panna veronese.
Borsa di Milano 27 aprile 2020:
BURRO CEE: 2,65 €/Kg. (-)
BURRO CENTRIFUGA: 2,80 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 1,05 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,36€/Kg. (-)
MARGARINA marzo 2020: 1,03 - 1,09 €/kg (=)
Borsa di Verona 27 aprile 2020: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,40 / 1,50 €/Kg.
Borsa di Parma 24 aprile 2020 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,60 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 21 aprile 2020 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,60 - 0,60 €/kg.
GRANA PADANO – Milano 27 aprile 2020 – Listini in leggera flessione.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,55 – 6,75 €/Kg. (-)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,20 – 8,45 €/Kg. (-)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,70 – 8,90 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,45 – 5,60 €/Kg. (-)
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 24 aprile 2020 – Listini in tenue flessione per il 18, 24 e 30 mesi.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 8,00 - 8,40 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 8,60 - 9,00 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 9,40 - 10,05 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,10 - 10,95 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,200 - 10,95 €/Kg.(-)
#Filiera #Latte #DOP #formaggi #food #madeinitaly #lattierocaseari @theonlyparmesan
@ClaudioGuidetti @100MadeinItaly
per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
www.mulinoformaggi.it
(Grafici)
Reggio Emilia, 24 aprile 2020 – Prosegue senza sosta la battaglia del Consorzio del Parmigiano Reggiano per la tutela del consumatore contro inganni e frodi.
Dopo una lunga querelle, il colosso americano delle zuppe Campbell’s – che produce un fatturato di 8 miliardi l’anno – ha comunicato di accettare le richieste del Consorzio di tutela di eliminare dalle etichette dei suoi prodotti qualsiasi riferimento al Re dei Formaggi.
Sulla linea di sughi “Prego” erano infatti visibili foto di porzioni di formaggio con i noti puntini che vengono impressi all’origine su ogni forma di Parmigiano Reggiano.
I sughi Campbell’s riportano in etichetta l’ingrediente parmesan che nulla ha a che vedere con l’originale prodotto Dop italiano.
Per questo motivo, il Consorzio - con il supporto dello studio legale Shepherd, Finkelman, Miller & Shah, LLP - si è opposto ed ha richiesto all’industria conserviera statunitense di rimuovere le immagini in quanto ingannevoli per gli acquirenti.
Ricordiamo che il Parmigiano Reggiano è una Dop e che, come tale, può essere prodotta solo in zona tipica: nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, parte di Bologna e di Mantova e che l’utilizzo del marchio di origine (i famosi puntini riportanti la denominazione: “Parmigiano Reggiano”) possono essere riferiti solo all’autentico prodotto italiano.
Non è la prima battaglia che il Consorzio affronta contro multinazionali dalle risorse economiche pressoché illimitate.
Risale a qualche mese fa il ricorso depositato contro la Kraft Foods Group Brands LLC che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda, dove il Consorzio da oltre 20 anni ha registrato il marchio Parmigiano Reggiano. E ci sono altre cause contro Kraft in diversi paesi: Australia, Uruguay, Paraguay, Cile, Thailandia, Ecuador.
“Il Consorzio Parmigiano Reggiano è attento e pronto a combattere ogni frode - ha evidenziato il presidente Nicola Bertinelli - questo successo alimenta la nostra fiducia nella battaglia per la difesa del ‘parmesan’ che stiamo conducendo da decenni, prima in Europa e ora nel Mondo. Se una multinazionale come Campbell usa le immagini del Parmigiano Reggiano su un prodotto contenente parmesan, questa è la prova evidente che per i consumatori di Campbell il nome ‘parmesan’ non è generico, e viene legato alla DOP Parmigiano Reggiano”.
Prosegue senza sosta la battaglia del Consorzio del Parmigiano Reggiano per la tutela del consumatore contro inganni e frodi.
Dopo una lunga querelle, il colosso americano delle zuppe Campbell’s – che produce un fatturato di 8 miliardi l’anno – ha comunicato di accettare le richieste del Consorzio di tutela di eliminare dalle etichette dei suoi prodotti qualsiasi riferimento al Re dei Formaggi.
Sulla linea di sughi “Prego” erano infatti visibili foto di porzioni di formaggio con i noti puntini che vengono impressi all’origine su ogni forma di Parmigiano Reggiano.
I sughi Campbell’s riportano in etichetta l’ingrediente parmesan che nulla ha a che vedere con l’originale prodotto Dop italiano.
Per questo motivo, il Consorzio - con il supporto dello studio legale Shepherd, Finkelman, Miller & Shah, LLP - si è opposto ed ha richiesto all’industria conserviera statunitense di rimuovere le immagini in quanto ingannevoli per gli acquirenti.
Ricordiamo che il Parmigiano Reggiano è una Dop e che, come tale, può essere prodotta solo in zona tipica: nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, parte di Bologna e di Mantova e che l’utilizzo del marchio di origine (i famosi puntini riportanti la denominazione: “Parmigiano Reggiano”) possono essere riferiti solo all’autentico prodotto italiano.
Non è la prima battaglia che il Consorzio affronta contro multinazionali dalle risorse economiche pressoché illimitate.
Risale a qualche mese fa il ricorso depositato contro la Kraft Foods Group Brands LLC che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda, dove il Consorzio da oltre 20 anni ha registrato il marchio Parmigiano Reggiano. E ci sono altre cause contro Kraft in diversi paesi: Australia, Uruguay, Paraguay, Cile, Thailandia, Ecuador.
“Il Consorzio Parmigiano Reggiano è attento e pronto a combattere ogni frode - ha evidenziato il presidente Nicola Bertinelli - questo successo alimenta la nostra fiducia nella battaglia per la difesa del ‘parmesan’ che stiamo conducendo da decenni, prima in Europa e ora nel Mondo. Se una multinazionale come Campbell usa le immagini del Parmigiano Reggiano su un prodotto contenente parmesan, questa è la prova evidente che per i consumatori di Campbell il nome ‘parmesan’ non è generico, e viene legato alla DOP Parmigiano Reggiano”.
Inizio di stabilizzazione del latte. Precipita il burro. Padano in flessione con i freschi, resta invariato il “parmigiano"
di Virgilio Parma 21 aprile 2020 -
LATTE SPOT –Leggera flessione del latte spot. Il latte spot nazionale cede lo -0,8%. Il latte spot crudo nazionale cede tra 30,93-33,51 /100 litri di latte. Ben più sensibile la perdita del latte intero pastorizzato "spot" estero (-5% Germania Austria) che quota così tra 28,87 30,41 €/100 litri di latte. Infine il Latte scremato pastorizzato spot estero rimane invariato tra 15,53 17,60 €/100 litri di latte (-0% GERMANIA AUSTRIA)."
BURRO E PANNA – Irrefrenabile caduta del burro. Altri 15 centesimi si aggiungono ai 20 centesimi persi nella scorsa settimana a Milano. A Parma lo zangolato lascia ancora 20 centesimi. Ma a reggio Emilia la caduta replica di ulteriori 10 centesimi. Crema invece resta stranamente invariata, mentre la panna veronese si allinea a milano e cede qualche centesimo..
Borsa di Milano 20 aprile 2020:
BURRO CEE: 2,75 €/Kg. (-)
BURRO CENTRIFUGA: 2,90 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 1,15 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,95 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,42€/Kg. (=)
MARGARINA marzo 2020: 1,03 - 1,09 €/kg (=)
Borsa di Verona 20 aprile 2020: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,45 / 1,55 €/Kg.
Borsa di Parma 17 aprile 2020 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,70 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 21 aprile 2020 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,60 - 0,60 €/kg.
GRANA PADANO – Milano 20 aprile 2020 – Listini in flessione delle partite iù fresche
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,65 – 6,85 €/Kg. (-)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,25 – 8,50 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,75 – 8,95 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,50 – 5,55 €/Kg. (-)
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 17 aprile 2020 – Listini invariati.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 8,00 - 8,40 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 8,60 - 9,00 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 9,50 - 10,15 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,20 - 11,05 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,30 - 12,05 €/Kg.(=)
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Precipita il latte spot alla borsa milanese. Forte cedimento del burro. Inalterati i listini dei formaggi.
di Virgilio Parma 14 aprile 2020 -
LATTE SPOT – Chiusa per festività la borsa veronese, a Milano invece, lo scorso venerdì 10/4 i listini hanno leggermente ceduto dopo la seduta positiva dell’ottava precedente. Il latte spot nazionale cede lo 0,8%. Il latte spot crudo nazionale cede tra 30,41 32,48/100 litri di latte. —7,3% invece è lo scivolone del latte intero pastorizzato "spot" estero (FRANCIA) che quota così tra 25,78 e 26,81€/100 litri di latte. Infine il Latte scremato pastorizzato spot estero precipita tra 13,46 16,56 €/100 litri di latte (-12,1% GERMANIA AUSTRIA)."
BURRO E PANNA – Cede di ulteriori 20 centesimi il burro quotato a Milano. A Parma lo zangolato cede ancora e scende come previsto sotto l’euro ma a reggio Emilia la caduta replica fortissima di ulteriori 20 centesimi. Scivola anche la crema (-7,8%).
Borsa di Milano 10 aprile 2020:
BURRO CEE: 2,90 €/Kg. (-)
BURRO CENTRIFUGA: 3,05 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 1,30 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,42€/Kg. (-)
MARGARINA marzo 2020: 1,03 - 1,09 €/kg (=)
Borsa di Verona 6 aprile 2020: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,55 / 1,65 €/Kg.
Borsa di Parma 10 aprile 2020 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,90 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 14 aprile 2020 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,70 - 0,70 €/kg.
GRANA PADANO – Milano 10 aprile 2020 – Listini inalterati.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,75 – 6,95 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,25 – 8,50 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,75 – 8,95 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,60 – 5,75 €/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 10 aprile 2020 – Nessun listino quotato il 10 aprile a Parma. A Reggio Emilia il 14/4 i listini restano invariati.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 8,00 - 8,40 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 8,60 - 9,00 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 9,50 - 10,15 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,20 - 11,15 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,30 - 12,05 €/Kg.(=)
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