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Ringraziamento da parte del personale e dei direttori dei reparti Covid, commossi da tanto sostegno in un momento di difficoltà che accomuna tutti.

Abbiamo passato momenti di grande tensione e fatica e pensavo proprio di perdere peso – dice un medico del Maggiore mentre si tocca il giro vita - invece qui si mangia da gran ristorante!”.

Una battuta per alleggerire la stanchezza alla fine del turno che racconta la solidarietà manifestata al personale dell’Ospedale Maggiore dai tanti che hanno voluto far sentire la loro vicinanza attraverso il cibo.

Accomunati da un ingrediente prezioso: la generosità.

Un dolce grazie! I produttori del territorio vi sono vicini” è il bigliettino con cui Podere Stuard insieme a Impasto Zero, Caseificio Battistero, Associazione Apicoltori di Parma e Reggio Emilia, Az. Agr. Larovere Cosimo ha accompagnato ognuno dei tanti muffin consegnato al personale del Barbieri, mentre altri ottimi muffin sono stati donati personalmente dalla dottoressa Francesca Arcuri.

Ognuno di noi, con il suo piccolo o grande aiuto, può contribuire alla lotta contro il Covid-19” dice Angelo Mazzieri proprietario della pasticceria Bombé che ha offerto un momento di dolcezza.

Vassoi carichi di torte e tortelli sono invece arrivati da Le Ghiottenerie, mentre la colazione in reparto accompagnata da un cartello manoscritto “Buona colazione e Grazie di tutto” firmato I Ragazzi di via Mordacci” è stata servita dal bar latteria Da Beccio a cui si sono aggiunte torte e brioche dal laboratorio pasticceria “Duprè” di piazzale Lubiana.

Appetitosi piatti caldi sono arrivati e continuano ad arrivare ai reparti Covid dal ristorante “Cocchi”, servizio in corsia anche per l’Osteria “Il Bersò” di Sorbolo che ha “messo a tavola” 50 persone mentre Camst, fornitrice abituale dei pasti al Maggiore e gestore delle mense aziendali, ogni giorno distribuisce gratuitamente bibite e panini al personale impegnato a curare i pazienti affetti da Covid.

Tra i primi ad organizzare un “servizio di catering dedicato” gli chef di Parma Quality Restaurants, l'associazione presieduta dallo chef Andrea Nizzi che riunisce una trentina di ristoratori del territorio. Pasti caldi in contenitori monouso e riscaldabili al microonde, per poter essere consumati durante tutta la giornata. "Il cibo è piacere di stare insieme e abbiamo deciso di mettere il nostro tempo e il nostro talento in cucina a disposizione di chi è in prima linea al fianco dei cittadini nella lotta a un nemico tanto invisibile quanto pericoloso” spiega Nizzi.

Vaschette monoporzione anche da parte del mondo sportivo, come il Club Rugby House di Colorno che a cadenza regolare consegna 60 pasti caldi per il personale mentre bibite e leccornie varie sono arrivati dall'associazione calcistica ASD Lemignano 1988, tramite il professore Vincenzo Vincenti otorinolaringoiatra dell’Azienda ospedaliero-universitaria.

Hanno voluto far sentire il proprio sostegno gastronomico anche il Servizio Veterinario di Langhirano e l’Associazione Futura Parma che ha unito una lettera di ringraziamento “Nel senso di impotenza che sperimentiamo in tanti in questo periodo e con il desiderio di poter fare qualcosa per chi si adopera nel quotidiano anche a rischio della propria salute abbiamo deciso di prenderci cura di voi, per quel poco che possiamo fare”.

E quel poco lo hanno le pizzerie Al Faro di Baccanelli, Laguna Blu di via Gramsci, Pizzeria da Luca di viale Fratti e la Duchessa di piazza Garibaldi.

Allo stesso tempo, alcune aziende alimentari parmensi hanno deciso di donare cibo come atto simbolico di gratitudine e riconoscenza nei confronti di medici, infermieri e volontari.

È il caso di Barilla, Centro Agroalimentare, Prosciuttificio Fratelli Galloni e Parmalat, che si sono attivate per recapitare all'Ospedale Maggiore di Parma una fornitura di frutta e verdura, pasta, snack dolci e salati, succhi di frutta e prosciutto crudo a basso contenuto di sodio pre-affettato.

Affettati e salumi anche da parte del Prosciuttificio Leporati e dell’azienda Parmacotto, forniture di tramezzi da Parma Is e altrettante consegne quotidiane di panini e affettati da Terre ducali e altre delicatezze da L’Officina Alimentare Dedicata.

L’azienda modenese Madonna Industrial Bakery non ha mai fatto mancare pane fresco, pizza e focacce al personale del Maggiore e per alleggerire la fatica una generosa fornitura dei vini dell’Azienda agricola Lamoretti di Casatico; MSL group per conto di Nespresso ha consegnato 4 macchine per caffè con 4mila cialde mentre Buon Ristoro ha regalo snack e 30 chiavette precaricate da utilizzare nei distributori automatici presenti all’interno dell’Ospedale.

La Corte di Giarola ha consegnato pasti alla Terapia intensiva di Parma nel momento di maggior intensità di ricoveri. Al pranzo domenicale sta invece contribuendo Esselunga con vaschette preparate dal reparto gastronomia che saranno integrate, la domenica di Pasqua, con spumante, cioccolatini e colomba per celebrare la giornata di Resurrezione con chi la sta vivendo in corsia.

Uova di Pasqua anche da parte del bar Tolasuldosa, un nome che potrebbe diventare un invito a tutti coloro che devono restare in casa, mentre è concentrato in un mega uovo di cioccolato il regalo del circolo Arci “Il ciclone” di Panocchia.

Cento uova di Pasqua sono state invece consegnati questa mattina dal Parma Calcio 1913 nei piani del padiglione Barbieri. Mentre hanno pensato ai bambini, i volontari di Noi per Loro l’associazione da sempre impegnata al fianco dell’Oncoematologia pediatrica di Parma.

Abbiamo deciso di trasformare la nostra tradizionale campagna pasquale – spiega la presidente Nella Capretti - in una consegna di uova di cioccolato ai bambini che vivono isolati, prima di tutto in Ospedale ed in luoghi individuati in collaborazione con CSV Emilia (ex Forum Solidarietà) e con la Protezione civile”.

Vorremmo ringraziarVi uno ad uno perché ogni vostro gesto ha un significato importante per noi – ha affermato il direttore del dipartimento geriatrico Tiziana Meschi oggi responsabile del Covid hospital del Barbieri a nome del personale e dei colleghi del Maggiore – La nostra gratitudine è davvero tanta. Proprio perché il cibo è un momento conviviale per eccellenza ci avete dimostrato e ci state dimostrando un affetto e un’attenzione pluristellata, se vogliamo misurarle con simboli della migliore gastronomia di un territorio”.

La solidarietà è arrivata davvero in tutti i reparti e in tutti i padiglioni Covid dell’Ospedale Maggiore, tanto che nessuno è rimasto escluso … né a stomaco vuoto.

Può già contare sull'adesione dei supermercati Galassia, MD di via Emilia Pavese e dei quattro punti vendita Conad di via XX Settembre, via Deledda (Besurica), via Modonesi a San Lazzaro e via Atleti Azzurri d’Italia, all’interno del centro commerciale Farnese, la nuova raccolta di donazioni di generi alimentari attivata dal Comune di Piacenza a sostegno delle famiglie in condizioni di disagio economico, maggiormente colpite dall’emergenza Covid-19.

La campagna “La solidarietà va spesa” prende il via oggi, giovedì 9 aprile, grazie all'iniziativa delle catene di grande distribuzione organizzata che hanno garantito la propria disponibilità all'Amministrazione.

Gli esercizi commerciali che volessero aderire, possono comunicarlo scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Sul sito web comunale sarà pubblicato, con costanti aggiornamenti, l’elenco dei supermercati partecipanti, unitamente alla locandina che – esposta in ciascuno dei punti vendita coinvolti – ricorda quali prodotti possono essere più utili alimenti per l’infanzia, riso, pasta, olio d’oliva, biscotti, legumi, sughi e pomodori pelati, tonno in scatola, zucchero, caffè, prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa.

Possiamo definirla – sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbatiuna colletta alimentare prolungata nel tempo, che permetterà a tutti i clienti dei supermercati aderenti di fare un semplice gesto di generosità mettendo nel carrello qualcosa in più per chi ne ha bisogno. Un ringraziamento va innanzitutto a Conad, Galassia e MD, che per primi si sono impegnati a rendere possibile questa di solidarietà, nonché agli operatori e volontari che ne seguiranno, passo dopo passo, tutti gli aspetti organizzativi. I prodotti saranno infatti stoccati presso l’Emporio Solidale e, insieme agli altri soggetti che abitualmente si adoperano per la distribuzione di donazioni alimentari, ovvero Caritas, Croce Rossa e i soci dell’Emporio stesso – spiega Federica Sgorbati – il Comune provvederà a individuare i cittadini che, non disponendo già di altri aiuti, necessitino di questo fondamentale supporto in un momento di particolare difficoltà. I viveri saranno consegnati grazie alla Protezione Civile, che anche in questa circostanza non ha fatto mancare il suo prezioso contributo. Sono certa – conclude l’assessore – che Piacenza saprà dare ancora una volta prova del suo grande cuore, nell'auspicio che numerose realtà commerciali del territorio vogliano entrare a far parte di questa vera e propria squadra della solidarietà”.

Giovedì, 09 Aprile 2020 19:55

Buono spesa in Pedemontana: oltre 500 domande

Da lunedì a mercoledì a mezzogiorno sono state presentate 506 richieste: 363 quelle già verificate, 113 i contributi erogati per un totale 43.810 euro.

Hanno un sapore agrodolce i numeri dei buoni spesa richiesti agli Sportelli sociali dalle famiglie che vivono nei cinque Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense. Perché se da un lato confermano il successo dell’iniziativa, dall'altro mostrano quanto sia profondo il morso della crisi economica a seguito dell’emergenza Coronavirus.

Le domande pervenute tra lunedì 6 e mercoledì 8 aprile sono state infatti 506, di cui 140 presentate a Collecchio, 139 a Traversetolo, 90 a Felino, 75 a Montechiarugolo e 62 a sala Baganza. Di queste, 363 (71,74%) sono state verificate dalle assistenti sociali e i contributi già erogati sono 113, per un totale di 48.810 euro sui 265.183 complessivamente disponibili (78.017 a Collecchio, 47.623 a Felino, 58.868 a Montechiarugolo, 30.107 a Sala Baganza e 50.566 a Traversetolo).

Un lavoro di analisi attento, quello degli operatori di Azienda Pedemontana Sociale, per far sì che i destinatari dei contributi fossero veramente i nuclei familiari più colpiti dal lockdown per contenere la diffusione del Covid-19, quelli cioè che abbiano subito una riduzione del reddito a seguito della sospensione o chiusura di attività commerciali, artigianali e industriali, oppure composti da persone che non abbiano incassato regolarmente lo stipendio.

E a testimoniare quanto la misura di sostegno fosse rivolta a nuove famiglie in difficoltà, sui 113 buoni spesa erogati soltanto 5 sono finiti a persone che hanno percepito dei contributi economici da parte di Azienda Pedemontana Sociale negli ultimi 5 anni. Niente “distribuzione a pioggia” in fretta e furia: l’intervento è stato mirato alle situazioni di reale necessità.

"È noto che i Comuni non hanno risorse di bilancio per garantire aiuti diretti in questa fase così delicata – premette il presidente dell’Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Sala Baganza Aldo Spinaqueste prime risorse trasferite dallo Stato ci mettono in condizioni di dare un importante segnale di attenzione, che vogliamo indirizzare fortemente verso le famiglie che si trovano ad affrontare nuove e impreviste difficoltà legate alla pandemia – sottolinea – abbiamo attivato una procedura tempestiva di ascolto e valutazione dei singoli casi, attraverso i professionisti di Pedemontana sociale, che in pochi giorni sta già dando risultati significativi".

Come e dove ottenere il buono spesa.
Per ottenere il buono spesa, anche sotto forma di contributo economico, fino ad un massimo di 650 euro, occorre inviare il modulo di autocertificazione debitamente compilato, unitamente alla copia di un documento d’identità valido, all'indirizzo mail dello sportello sociale del proprio comune di residenza.

Nel caso in cui si fosse sprovvisti di posta elettronica, o di difficoltà nel redigere l’autocertificazione, si può telefonare direttamente allo sportello e, dopo aver lasciato i propri dati, si verrà richiamati da un operatore che vi guiderà nella compilazione.

Si dovrà fornire, in particolare, informazioni sulla composizione del nucleo familiare e sulla sua situazione reddituale, avendo cura di avere a portata di mano la documentazione necessaria e, nel caso si fosse titolari di un conto corrente, del codice IBAN.

Le richieste verranno successivamente sottoposte a un’istruttoria che approva o meno l’erogazione e l’entità del contributo.

Gli Sportelli sociali dei Comuni dell’Unione Pedemontana possono essere contattati ai seguenti numeri telefonici o indirizzi email, nei seguenti orari:

  • Collecchio (Tel. 0521 301239 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) , dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 17;
  • Felino (Tel. 0521 336392 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e il mercoledì dalle 14 alle 17;
  • Monticelli Terme (Tel. 0521 687706 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il giovedì dalle 14 alle 17.30;
  • Sala Baganza (Tel. 0521 331350 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il giovedì dalle 14 alle 16.30;
  • Traversetolo (Tel. 0521 344551 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 13.15 e il giovedì dalle 14 alle 17.

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.unionepdemontana.pr.it.

Il portale www.impreseperte.it a disposizione gratuitamente di tutte le imprese che vogliono far conoscere ai cittadini la propria attività. E per le imprese della produzione CNA è a disposizione per cercare di risolvere eventuali problemi di approvvigionamento.

Oggi può non essere facile trovare un’autofficina aperta o un idraulico che possa effettuare una riparazione d’urgenza. Per qualcuno può essere addirittura complicato fare la spesa.

CNA cerca di offrire a tutti una soluzione a questi problemi mettendo a disposizione il portale www.impreseperte.it per raccogliere informazioni sulle attività economiche aperte o comunque operative e offrirle alla consultazione della comunità. Per aiutare a lavorare chi ancora può farlo e per aiutare a soddisfare le esigenze di tutti, imprese e cittadini.

Sono oltre 200 le imprese che sono già iscritte che risultano consultando la sezione “emergenza coronavirus” e, tra queste, una novantina quelle che si sono evidenziate alla voce “consegne a domicilio”.

Le imprese possono facilmente iscriversi al portale: basta scrivere all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per formalizzare l’adesione.

Adesione che, peraltro, è sempre gratuita per tutte le imprese associate a Cna, ma, in considerazione dell’emergenza che stiamo attraversando, per tre mesi tutte le aziende, indipendentemente dal fatto che sia associate o no, potranno iscriversi senza sottoscrivere alcun tipo di contratto. In altre parole, dopo i 90 giorno le inserzioni cesseranno senza necessità di alcuna comunicazione o disdetta. La consultazione dei cittadini, invece, sarà sempre libera in qualsiasi momento.

Per informazioni ed eventuali supporti per l’iscrizione è possibile contattare Chiara Buttarini (tel. 059 418541 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Ma la risposta di CNA si estende anche al cosiddetto B2B, cioè alle imprese manifatturiere. Le imprese meccaniche, quelle che ancora possono lavorare, iniziano ad avere problemi nell'individuare alcune forniture di prodotti e servizi, così come aziende di trasformazione di prodotti agroalimentari possono essere in difficoltà a trovare parti di ricambio.

Queste imprese possono rivolgersi direttamente al responsabile Luca Bellei (email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., cell. 349 4111051) per tutte queste problematiche, che necessitano di un maggior livello di dettaglio e di una notevole personalizzazione e, quindi, si risposte individuali e spesso riservate.

A causa dei campionati fermi ed in attesa di comunicazioni ufficiali in merito alla ripresa dei campionati, Eleven Sports al momento non può offrire lo spettacolo live del calcio e degli altri sport abitualmente in palinsesto.

Ed è proprio per venire incontro ai propri utenti che Eleven Sports, dopo aver congelato gli abbonamenti per il mese di marzo, ha deciso di prorogare questa soluzione, non sottraendo alcun costo derivante dalle formule di abbonamento già sottoscritto che verranno automaticamente prorogati fino al 3 maggio 2020 e torneranno a decorrere alle condizioni precedenti solo dopo quella data.

Intanto Eleven Sports sta lanciando nuovi format per garantire, durante il periodo di quarantena, ai propri utenti una formula “waiting for…” con contenuti come “Eleven Home”, live di approfondimento sulla official page di Facebook in cui Jolanda De Rienzo intervista ogni giorno i protagonisti della Serie C e della Serie D anche attraverso l’interazione della propria customer base; “Serie C Story” e “Superlega Story” che offre ogni giorno un tuffo nel passato per rivivere i match clou delle scorse stagioni.

Altra novità lanciata da Eleven Sports è la nuova rubrica “Odissea nel mondo del calcio”, in collaborazione con Mycujoo, alla scoperta di gol improbabili e prodezze dai campi di gioco più insospettabili, ed “Eroica” focus sulle edizioni che hanno animato un’imperdibile competizione per gli appassionati di ciclismo d’epoca.

Eleven Sports, inoltre, aderendo alle campagne lanciate dal Governo in questi giorni consiglia ai propri utenti di restare a casa, restare connessi al proprio network e di aspettare di rivivere insieme le emozioni dello sport.

Pubblicato in Comunicati Sport 2.0

Sorrisi, un dolce pensiero e bandierine per i piccoli ricoverati in Pediatria.

Questa mattina i bambini degenti in reparto hanno ricevuto la visita dei militati dell'Esercito Italiano che in questi settimane stanno prestando servizio a Piacenza per supportare i colleghi sanitari nella lotta al covid19.

"Siamo in città da quasi un mese – hanno spiegato gli autori del gesto – e volevamo far sentire la nostra solidarietà a questa comunità che ci ha così ben accolto".

I militari hanno rallegrato la giornata dei bambini consegnando loro bandierine dell'Italia, giocando una partita di calcio balilla e consegnando le graditissime uova di cioccolato.

Provenienti da tutta Italia, da vari reggimenti, medici e infermieri si sono poi confrontati a lungo con il primario Giacomo Biasucci e con la coordinatrice Eliana Tripolini, scambiandosi esperienze e impressioni sul lavoro compiuto in queste settimane di emergenze sanitaria.

paceI militari, infatti, hanno svolto un preziosissimo lavoro a supporto del sistema territoriale dei trasporti 118. Dal 14 marzo l'Esercito ha messo ha disposizione dell'Azienda Usl di Piacenza cinque ambulanze militari, ciascuna dotata di un proprio equipaggio, che hanno garantito i trasporti dei pazienti tra un ospedale e l'altro.

"Non possiamo che ringraziare per questo bellissimo gesto – evidenzia il primario Biasucci – che è stato molto gradito dai nostri pazienti e dagli operatori e che testimonia una sensibilità e un'attenzione particolari nei confronti del nostro reparto".

La donazione, frutto dell’attivazione di un network internazionale Italia-Cina, comprendeva anche 200mila mascherine chirurgiche consegnate nei giorni scorsi.

A distanza di alcuni giorni dalla consegna delle 200mila mascherine chirurgiche, sono arrivati ieri anche i 70 dispositivi medici provenienti dalla Cina facenti parte della donazione che Xiaomi Foundation e Xiaomi Technologies hanno voluto fare all’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia per supportarla nella fase di emergenza epidemica.

La donazione era nata grazie all'appello personale di Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci, che ha coinvolto le due realtà cinesi per sostenere il sistema sanitario reggiano.

I dispositivi medici sono utili per il supporto respiratorio ai pazienti più gravi e consistono in 20 ventilatori polmonari, 20 pompe per infusione, 20 ossimetri a impulsi, 10 monitor portatili.

Ad accompagnarli erano frasi di amicizia e incoraggiamento tratte dai classici latini e italiani incollate sulle casse di imballaggio.

Il Direttore generale Fausto Nicolini dichiara “Rinnovo i ringraziamenti a Xiaomi Foundation e Xiaomi Technologies per questa donazione ai nostri ospedali e sono grato a Marco Bizzarri, cittadino reggiano da sempre affezionato al suo territorio che, oltre ad aver fatto una cospicua donazione personale, ha voluto coinvolgere il proprio network internazionale per aiutarci nuovamente”.

L’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia desidera, inoltre, rinnovare il ringraziamento al Professor Ernesto Caffo e a Mr Haisong Tang per i loro fattivi contributi.

L’operazione è stata possibile anche grazie all'applicazione della direttiva dell'Agenzia delle Dogane che sin dall'inizio dell'epidemia offre la possibilità di far entrare nel nostro Paese, gratuitamente e da qualsiasi parte del mondo, le merci donate a sostegno dell’assistenza sanitaria Covid-19.

Mercoledì, 08 Aprile 2020 20:31

Allo Zanelli non solo didattica a distanza

Informazioni utili, advice, musica, un programma radiofonico in diretta su Instagram ed anche un cineforum grazie all'impegno, e alla fantasia, di studenti e docenti dell’istituto.

Non solo didattica a distanza, in queste settimane, per gli studenti dello Zanelli di Reggio Emilia. Grazie a social e nuove tecnologie, infatti, i ragazzi hanno trovato il modo di rimanere comunque in contatto, condividendo informazioni utili non solo per affrontare l’emergenza sanitaria, ma anche per sfruttare in modo piacevole queste giornate di isolamento forzato, ovviamente finite le video lezioni.

L’idea - venuta ai rappresentanti d’istituto Simone Todaro, Michael Bottazzi, Isabella Piermattei e Federico Scarcella - è stata approvata dalla dirigente Mariagrazia Braglia e, giorno dopo giorno, sta coinvolgendo sempre più studenti, dello Zanelli e non solo.

Dal momento in cui è stata lanciata la campagna #iorestoacasa, attraverso l’account Instagram istituto_zanelli abbiamo pensato di pubblicare ogni dieci giorni una serie di post, scritti da noi, per dare informazioni utili, ma anche consigli divertenti per trascorrere al meglio queste giornate non semplici”, spiega Simone Todaro.

Dunque info sulle norme igieniche che ormai tutti (si spera) abbiamo finalmente imparato, su quelle che regolano gli unici spostamenti possibili, ma anche la top-five delle migliori app per fare ginnastica in casa, consigli su come imparare a lavorare a maglia e l’immancabile cooking advice: fare i cappelletti o il sushi home made, scambiarsi le ricette delle nonne, scoprire la pizza proteica, fare i popcorn e glassarli con qualsiasi cosa.

In più, tutti i mercoledì verso le 16.30, sempre su Instagram, siamo in diretta con una sorta di programma radiofonico con tanto di ospiti e con, in sottofondo, la playlist Spotify condivisa e costantemente aggiornata dagli studenti”, aggiunge Simone. Compagni di scuola, per il momento, anche gli ospiti di “Zanelli on air”, come Margot Trotta – che ha cantato e suonato in diretta – e Giovanni Boni, che ha raccontato la sua esperienza al programma “La pupa e il secchione” di Italia 1, attirando ben 300 spettatori.

A mantenere vivi i rapporti, ben oltre l’orario di video lezioni, partecipano attivamente anche i docenti dello Zanelli come Fabio Bonvicini, professore di italiano, che ogni mercoledì sera propone un cineforum agli studenti.

Noi rappresentanti lo aiutiamo condividendo il codice Google meet tramite i nostri canali, chiunque voglia si ritrova ad un orario che viene annunciato, il professore fa una breve introduzione e allega un link con il quale vedere il film su Raiplay o Youtube direttamente nella chat di meet, commentandolo”, conclude Simone Todaro.

Davvero un bel modo, pur in questi momenti complicati, di fare non solo scuola, ma anche comunità”, commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, sottolineando l’importanza di “questi momenti di condivisione, anche creativi, che ci fanno sentire, seppur fisicamente distanti, tutti uniti nell'affrontare e nel superare questa emergenza, rispettando scrupolosamente le misure finalizzate a contrastare la diffusione del virus, senza tuttavia rinunciare a fare, insieme, qualcosa di bello, utile e divertente”.

Si amplia ulteriormente, con l’ingresso dei punti vendita Conad di via Modenesi, via XX Settembre, via Deledda e di Via Atleti Azzurri d’Italia, la rete degli esercizi commerciali aderenti al servizio Pronto Spesa Comune, che dalla metà di marzo garantisce la consegna gratuita dei generi alimentari alle persone affette da Coronavirus o in isolamento domiciliare fiduciario, agli anziani soli e ai cittadini con disabilità che non possano contare sul supporto di familiari o conoscenti.

Le modalità per la prenotazione restano invariate: occorre contattare telefonicamente lo 0523-492737, cui rispondono gli operatori comunali, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.

Un ringraziamento sentito va a Conad Centro Nord per la collaborazione e la volontà di far parte di questo progetto – sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbaticosì come alla sede cittadina del Csv Emilia (ex Svep), che ha provveduto alla copertura assicurativa per i volontari del gruppo piacentino di Emergency, supportato dai ragazzi del Gruppo Attivo di Solidarietà dal Basso (Gasb), resi disponibili a effettuare le consegne per i supermercati, affiancando Croce Rossa e Scout”.

L’elenco completo dei negozi aderenti all’iniziativa, che ad oggi conta oltre 60 realtà tra alimentari, esercizi specializzati in cancelleria e materiale scolastico, nonché numerosi produttori agricoli di Campagna Amica appartenenti a Coldiretti, è aggiornato costantemente al link www.comune.piacenza.it/prontospesa.

Come ricordano gli assessori Federica Sgorbati e Jonathan Papamarenghi, che sin dall’inizio seguono direttamente il progetto, “Pronto Spesa Comune è un servizio ideato per far fronte all’emergenza sanitaria, che non intende integrare né sostituire le piattaforme on line della grande distribuzione o delle attività commerciali organizzate autonomamente per i beni di prima necessità. L’obiettivo, realizzato grazie all’aiuto fondamentale dei gruppi Scout, Croce Rossa Italiana e Auser, cui da oggi si aggiunge anche la sezione locale di Emergency, supportata dai ragazzi del Gruppo Attivo di Solidarietà dal Basso (Gasb), è quello di garantire un sostegno alle persone sole, impossibilitate a uscire per la spesa alimentare o a rivolgersi a parenti e amici per gli acquisti. La collaborazione di tutti, a cominciare dalle associazioni di categoria Unione Commercianti e Confesercenti, è preziosa: più sono le alternative disponibili, maggiore sarà la possibilità di dare risposte tempestive a tutti coloro che ne hanno bisogno”.

E’ pubblicato all'indirizzo www.comune.piacenza.it/buonispesa, il vademecum per i cittadini in condizioni di difficoltà economica che, rientrando nei criteri previsti per l’assegnazione del beneficio, vogliano fare domanda per ottenere il contributo una tantum che varia dall'importo di 150 euro (per i nuclei composti da una sola persona) a un massimo di 500 euro.

Nella sezione dedicata del sito web comunale, è possibile consultare i requisiti necessari per l’accesso alla misura di sostegno finanziario, nonché trasmettere la richiesta in via telematica, compilando l’apposito modulo on line che sarà disponibile a partire dalle ore 10 di mercoledì 8 aprile fino alla mezzanotte di mercoledì 15 aprile. Verranno accolte le richieste che rispettino i criteri previsti sino all'esaurimento dei fondi a disposizione, complessivamente pari a 548 mila euro. Avranno la priorità i nuclei familiari che non percepiscono redditi o sostegni pubblici al reddito.

Per presentare la richiesta di contributo è necessario disporre di un indirizzo di posta elettronica e, dopo aver verificato la corrispondenza ai criteri di ammissione, avere a portata di mano i documenti e le informazioni che si dovranno condividere, nonché una foto o la scansione della carta di identità o altro documento di riconoscimento, del permesso di soggiorno o rinnovo dello stesso per i cittadini non comunitari. E’ importante accertarsi se il proprio nucleo familiare è beneficiario di una rendita o contributo pubblico, annotandone la tipologia, l’ammontare mensile e la durata.

Una volta compilato e trasmesso il modulo, seguendo passo dopo passo le istruzioni riportate sul sito, si otterrà una ricevuta di avvenuto invio. Nei giorni successivi, si raccomanda di controllare regolarmente la casella di posta elettronica di cui si è fornito l’indirizzo, perché lì si riceveranno tutte le comunicazioni inerenti alla domanda e, in caso di accoglimento, gli stessi buoni spesa.

Chi riscontrasse problemi nella compilazione può contattare, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12, i seguenti numeri: 0523-492595/2528/2475 per informazioni e 0523-492596/2530 per supporto alla compilazione on line.

I buoni spesa possono essere utilizzati per acquistare generi alimentari o prodotti di prima necessità, con l’esclusione di alcolici, farmaci e ricariche telefoniche. I voucher, per un importo totale corrispondente alla propria situazione familiare, verranno trasmessi direttamente via e-mail (o, in caso di mancata connessione e indisponibilità di strumenti informatici, con le modalità indicate telefonicamente dagli operatori comunali, previo appuntamento).

Ciascun buono, del valore di 25 euro, riporta i dati e le istruzioni per l’utilizzo. E’ possibile stamparli o mostrare il codice a barre dallo smartphone.

L’elenco aggiornato dei negozi in cui possono essere spesi sarà consultabile all’indirizzo www.comune.piacenza.it/buonispesa.

Gli esercenti che volessero aderire all'iniziativa, possono comunicare la propria intenzione di accettare i buoni spesa compilando il modulo in allegato e inviandolo all'indirizzo email del gestore: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (utile anche per ricevere informazioni e maggiori chiarimenti).

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