Mercoledì, 23 Settembre 2020 14:35

Due parmigiane uniche italiane arrivate in finale al Premio Europeo “Women Innovators” In evidenza

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Alce e Valentina, le due startupper di Parma uniche italiane arrivate in finale  al Premio Europeo “Women Innovators”

  • Le fondatrici di Prometheus selezionate nella categoria riservata agli under 35
  • Sono laureate in Biotecnologie Mediche, Veterinarie e Farmaceutiche all’Università di Parma
  • Operano nel campo della medicina rigenerativa, per curare le ferite degli animali
  • Il loro progetto d’impresa è stato sostenuto, dall’inizio, da Art-Er e dalla Regione
  • Il presidente Anceschi: Orgogliosi che siano state due giovani donne del nostro territorio a rappresentare l’Italia in Europa

Bologna, 23 settembre 2020 - Sono due giovani startupper di Parma le uniche italiane ad aver partecipato alla finale dell’EU Prize for Women Innovators 2020. In tutta Europa sono state selezionate 21 imprenditrici che hanno trasformato le loro idee innovative in progetti di imprese.

Le due italiane (che hanno gareggiato nella categoria Rising Innovators, riservata agli under 35) sono Valentina Menozzi e Alice Michelangeli, co-fondatrici insieme a Riccardo della Ragione, di Prometheus, startup biotech innovativa di Parma che opera nel campo della medicina rigenerativa.

Prometheus, ex progetto Golgi, ha vinto la Start Cup Emilia-Romagna nel 2017 e, successivamente, ha partecipato alle missioni in Silicon Valley grazie alle opportunità del Mindset Program promosso dall’allora Aster.

Il team di Prometheus ha realizzato un dispositivo automatizzato a Biostampante 3D che, grazie a una tecnologia rivoluzionaria, realizza cerotti riassorbibili ottenuti da un derivato del sangue del paziente, tessuti organici per la cura delle ferite animali di difficile rimarginazione. Una innovazione che verrà potrebbe essere estesa anche alla cura degli esseri umani.

Abbiamo sostenuto questo progetto sin dall’inizio, intuendo il suo alto potenziale di sviluppo. La selezione del lavoro di Valentina Menozzi e Alice Michelangeli all’EU Prize for Women Innovators, uniche italiane in lizza, è la conferma della bontà del progetto e della capacità innovativa di chi lo ha sviluppato. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla crescita di Prometheus e del fatto che a rappresentare l’Italia siano state due giovani donne emiliano-romagnole - commenta Giovanni Anceschi, presidente di ART-ER - Continueremo a puntare sui giovani e sull’innovazione nei settori strategici per il futuro dell’Emilia-Romagna, per dare qualità, sviluppo e attrattività al nostro territorio”.

La Biostampante 3D di Prometheus è una macchina in grado di lavorare le cellule in maniera controllata, mantenendole vive durante tutto il processo di stampa. Da questa tecnologia è stato sviluppato il sistema innovativo di Prometheus, dal nome Ematik, che in soli 40 minuti, partendo dal sangue dell’animale, realizza una seconda pelle che accelera e migliora la qualità di rigenerazione delle ferite difficili: garantisce tempi di guarigione brevi, senza cicatrici e con meno dolore per l’animale. Grazie all’attività antimicrobica è inoltre in grado di ridurre il rischio di infezioni.

Prometheus, con sede al Tecnopolo di Mirandola, è alla ricerca di investitori interessati a finanziare e prendere attivamente parte all’applicazione di Ematik sull’uomo per la cura di ferite croniche come piaghe da decubito o ulcere venose.

Lanciato per la prima volta nel 2011, il Premio dell’UE per le Donne Innovatrici è stato creato per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di un maggior numero di donne imprenditrici e creare modelli di ruolo per le donne e le ragazze. Il premio viene assegnato ogni anno a quattro imprenditrici di talento provenienti da tutta l’UE e dai Paesi Associati, che hanno fondato un’azienda di successo e portato l’innovazione sul mercato.