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Parma-Poggio di Berceto - 100° Anniversario della prima corsa di Enzo Ferrari - 5-6 Ottobre 2019. Una gara storica che è l'ottava prova del 5° Trofeo Nord Ovest regolarità auto storiche.

Parma -

Un appuntamento imperdibile per gli appassionati. Una pagina di storia che ogni anno rinnova la bellezza delle auto impegnate tra parchi e tornanti. Una velocità che consente di contare i fili d'erba ai lati della strada e di valorizzare atmosfera e cucina del territorio. Nell'anniversario tondo, dei primi 100 anni dalla corsa di Enzo Ferrari, la scuderia Parma Auto Storiche celebra una classica gara dell’automobilismo che nell’albo d’oro conta fior di piloti da Giuseppe Campari, ad Antonio Ascari, Luigi Villoresi, Giovanni Marsaglia. Una pietra miliare nel ramo delle grandi competizioni. Enzo Ferrari, nel 1919, poco più che ventenne, scelse la Parma-Poggio di Berceto come esordio nel mondo delle competizioni, sedendo al volante di una CMN. Arrivò undicesimo assoluto e quarto di Categoria.

Presentando il programma, stamattina in Municipio, il Consigliere Comunale Davide Graziani, Agostino Maggiali presidente dei Parchi del Ducato, Fabrizio Bocchi, consigliere Monte delle Vigne, Giovanni Ronchini, vice Sindaco con delega allo Sport Comune di Sala Baganza, Monica Zatti, Direttrice Marketing Gruppo Zatti, Donato Carlucci, Direttore della Manifestazione e il Presidente Comitato Organizzatore Gianfranco Bertei hanno sottolineato come la manifestazione sia "Una tradizione che si rinnova, un percorso ideale per i concorrenti, la possibilità di enfatizzare il legame tra food valley e motor valley" 

L’edizione 2019 della Parma-Poggio di Berceto, si disputerà in due tappe. Prenderà il via alle 13.30 di sabato 5 ottobre dalla Rocca di Sala Baganza e si snoderà su di un percorso di 110 km, con cinquantadue prove di regolarità, parzialmente concatenate attraversando Boschi di Carrega, Talignano, Gaiano, Fornovo di Taro, Terenzo, Cassio, Berceto Cassio, Terenzo, Fornovo di Taro, Gaiano, Boschi di Carrega per chiudere a Sala Baganza.

Una tradizione che si rinnova, un percorso ideale per i concorrenti, la possibilità di enfatizzare il legame tra food valley e motor valley è la proposta quindi per il prossimo weekend. 

La seconda tappa inizierà domenica 6 dal Teatro Regio di Parma con la prima vettura al via alle ore 9.31. Saranno affrontate quarantotto prove di regolarità, parzialmente concatenate passando da Sala Baganza, Boschi di Carrega, Talignano, Collecchio, San Vitale Baganza, Neviano Rossi Fornovo di Taro, Ozzano, Monte delle Vigne, Gaiano, Boschi di Carrega e concludere a Collecchio.

Nata dall’idea di organizzare una corsa automobilistica, da inserire nei festeggiamenti per il Centenario Verdiano, nel Settembre del 1913 appunto, oggi la Parma Poggio viene portata avanti dalla Scuderia Parma Auto Storiche, con la Coorganizzazione e il Patrocinio: del Comune di Parma, con il Patrocinio: della Provincia di Parma, dei Comuni di Collecchio, Sala Baganza, Fornovo di Taro, Terenzo, Berceto, di ANAS, dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, dell’ A.S.I. Associazioni Sportive Sociali Italiane, del Lions Club Langhirano Tre Valli, con il Supporto del Gruppo ZATTI, della C.S.D. FARNESE, delle Gioiellerie VALENTI, della METROBOX Self Storage, in collaborazione con i Musei del Cibo della provincia di Parma.

 

PROGRAMMA 2019:

Verifiche sportive:

Sabato 5 Ottobre 2019 dalle ore 8.00 alle ore 12.30, alla Rocca di Sala Baganza - PR.

Verifiche tecniche:

Sabato 5 Ottobre 2019 dalle ore 8.00 alle ore 12.30, alla Rocca di Sala Baganza - PR.

Partenza della Manifestazione: Sabato 5 Ottobre 2019.

Partenza del 1° concorrente: Alle ore 14.01 dalla Rocca di Sala Baganza - PR.

Arrivo del 1° concorrente: Domenica 6 Ottobre 2019 alle ore 13.00 alla Corte di Giarola, Collecchio.

PREMIAZIONI:

Alle ore 16.00 di Domenica 6 Ottobre 2019 al Ristorante Corte di Giarola, Collecchio - PR.

PERCORSO: Sabato 5 Ottobre 2019

Sala Baganza - Boschi di Carrega - Talignano - Gaiano - Fornovo di Taro – Terenzo - Cassio - Berceto Cassio - Terenzo - Fornovo di Taro - Gaiano - Boschi di Carrega - Sala Baganza.

Domenica 6 Ottobre 2019:

Parma - Sala Baganza - Boschi di Carrega - Talignano - Collecchio - San Vitale Baganza - Marzolara Calestano - Fornovo di Taro - Ozzano - Monte delle Vigne - Gaiano - Boschi di Carrega - Collecchio.

Per un totale di 210 km e 100 PC parzialmente concatenate.

OSPITALITA’:

Sabato 5 Ottobre 2019:

- ore 12.30 Buffet alla Rocca di Sala Baganza - PR;

- ore 20.30 Serata di Benvenuto al Ristorante Corte di Giarola a Collecchio - PR.

Domenica 6 Ottobre 2019:

- ore 11.00 Aperitivo a Monte delle Vigne, Ozzano Taro - PR;

- ore 13.30 Pranzo al Ristorante Corte di Giarola a Collecchio - PR.

 

Un percorso di 110 km, con cinquantadue prove di regolarità, parzialmente concatenate, che consentirà ai Partecipanti di ripercorrere il tracciato della leggendaria corsa in salita. Nel corso della sua gloriosa storia, ventuno edizioni di velocità, quindici, dal 1913 al 1955, sul tratto Parma-Poggio di Berceto e sei dal 1962 al 1975, sul tratto Fornovo-Monte Cassio, si sono cimentati piloti di fama internazionale quali Giuseppe Campari, Antonio Ascari, Luigi Villoresi ed Enzo Ferrari che il 5 Ottobre 1919, poco più che ventenne, scelse la Parma-Poggio di Berceto come esordio nel mondo delle competizioni, sedendo al volante di una CMN. Arrivò undicesimo assoluto e quarto di Categoria. Vinse Antonio Ascari su Fiat in 38’ 11” 1/5, alla media di km 83,275.”

Domenica 6 Ottobre, dal Teatro Regio di Parma la partenza della Seconda Tappa con la prima vettura al via alle ore 9.31. Saranno affrontate quarantotto prove di regolarità, parzialmente concatenate.

Sabato 5 Ottobre 52 PC - Domenica 6 Ottobre 48 PC

Buona Parma-Poggio di Berceto 2019: 100 Prove Cronometrate

Oltre ai numerosi premi previsti dalle varie classifiche:

Generale Assoluta:

Saranno premiati i primi venti equipaggi (Conduttore e Navigatore) assoluti;

Scuderie:

Saranno premiate le prime tre Scuderie, con tre equipaggi classificati;

Femminile:

Sarà premiato l’equipaggio femminile (Conduttore e Navigatore) meglio classificato;

 

Segreteria Organizzativa:

Via Trieste, 106/B 43122 Parma - PR Tel. e Fax: 0521.773911 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Domenica, 22 Settembre 2019 19:14

Ferrari, l'appetito vien mangiando!

Incredibile doppietta Rossa a Singapore: Vettel vince davanti ad un imbronciato Leclerc. Entrambi meritavano la vittoria. Verstappen terzo davanti ad Hamilton e Bottas. Per Maranello è il terzo successo consecutivo!

di Matteo Landi

Terza vittoria consecutiva Ferrari, con altrettante pole position. Alzi la mano chi avrebbe, dopo il terribile inizio di stagione della Scuderia, scommesso su questa serie di successi. Dopo le due prodezze di Leclerc ecco servito il trionfo di Vettel, vittoria scacciacrisi dopo la figuraccia di Monza ed una stagione vissuta nell'ombra del nuovo talentuosissimo compagno di squadra. Il quale avrebbe vinto anche oggi se la strategia non avesse giocato pesantemente a favore del tedesco di casa Ferrari. A fine gara, nel mezzo dei festeggiamenti per la meravigliosa doppietta Rossa, teneva banco il disappunto di Leclerc per la vittoria sfumata. Come i grandi campioni anche il monegasco dimostra di non sapersi accontentare e quando dopo la sosta ai box si è ritrovato alle spalle del compagno di team, pochi chilometri prima solamente terzo, non ha trattenuto la rabbia. La contesa della vittoria fra due piloti vestiti di Rosso era il sogno di Mattia Binotto e dopo una stagione vissuta con molti bassi ora l'orgoglio del caposquadra è alto. Pochi lo sottolineano, presi dall'euforia del Grande Ritorno Rosso, ma finalmente a Maranello sono stati capaci di sfornare degli aggiornamenti tecnici ed aerodinamici capaci di dare una vera spinta in avanti alle prestazioni delle vetture della Scuderia. Se è vero che nel 2017 e nel 2018 Vettel arrivò a contendere il titolo ad Hamilton mentre quest'anno la lotta iridata resta un miraggio, è anche vero che nei recenti campionati la squadra italiana ha proceduto al passo del gambero, non tenendo il passo della concorrenza Mercedes, capace di aggiornare con successo vetture già vincenti. Fa un certo senso pensare che solo due mesi fa in Ungheria la Ferrari si beccava più di un minuto dal vincitore, ed oggi riesce a conquistare una meravigliosa doppietta. Un risultato che mancava dal luglio del 2017 quando Vettel e Raikkonen chiusero nell'ordine proprio in quella Budapest che quest'anno ha dato grandi dispiaceri ai piloti Ferrari. Una batosta servita però all'intero ambiente di Maranello per gettare le basi di una svolta che ha portato i piloti di Binotto a vincere senza sosta fino ad oggi.

La strategia nega la vittoria a Leclerc. Per Vettel un trionfo (scacciacrisi?) che attendeva da più di un anno

Poteva essere la terza vittoria consecutiva di Leclerc, ma non è sfumata per suoi demeriti. Durante la corsa i suoi team radio hanno dato preoccupazione al box Rosso. Dal muretto lo hanno più volte invitato alla calma. Una rabbia che ci dà la dimensione del pilota monegasco: un cannibale, un pilota che si aspetta di ricevere quel che merita. Ma dal muretto stavolta hanno pensato che, a differenza di quanto ci si attendeva alla vigilia, ci fosse la possibilità di puntare alla doppietta. Chiamando ai box prima Vettel avrebbero indotto Hamilton, secondo in qualifica e nei primi giri, a seguirlo. Difendendo inoltre la posizione di Sebastian dall'arrivo di Verstappen. Chissà se ai box pensavano che avrebbero consegnato la gara al tedesco. Sicuramente l'idea di Binotto e compagni era quella di puntare al bottino grosso, a discapito anche della vittoria di Leclerc. Non ha però demeritato Vettel, abile anzi ad afferrare quella vittoria che gli sfuggiva dal Gp del Belgio del 2018, più di un anno fa. Un successo necessario per recuperare un quattro volte campione del mondo, psicologicamente in crisi dopo quella serie di errori che gli hanno negato prima un titolo e poi lo scettro di prima guida, con l'arrivo in squadra di Leclerc. Comunque la si veda a Singapore quest'oggi possiamo dire che è definitivamente tornata la Rossa. Se a Spa e Monza hanno approfittato della velocità in rettilineo della loro vettura e delle prodezze del giovane monegasco, in estremo oriente, su una pista teoricamente favorevole alle Mercedes, hanno sbancato grazie ai progressi apportati su una monoposto fino a pochi giorni fa avversa ai circuiti non velocissimi. Non sappiamo se i tifosi del Cavallino, prima del termine della stagione, potranno gioire ancora. Certamente non si può non rendere merito ad una squadra che ha saputo, collegialmente, rialzarsi dopo i tonfi che hanno attirato innumerevoli critiche. Adesso sarà importante la continuità, perchè finalmente possiamo dirlo: squadra che vince non si cambia.

Mercedes battuta anche da Verstappen. Hamilton e Bottas giù dal podio

Vicino alla vittoria sia in Belgio che in Italia, negatagli da un immenso Leclerc, Hamilton non è riuscito a salire sul podio su una pista sulla carta favorevole alle frecce d'argento. Forse non sono più abituati alle lotte serrate o hanno sottovalutato gli avversari. Fatto sta che a Singapore gli uomini Mercedes non ne hanno azzeccata mezza. Bottas relegato a maggiordomo di Hamilton, obbligato a rallentare quando l'inglese ha effettuato il pit stop, per non sopravanzarlo. Lewis poco aggressivo. La squadra poco abile a leggere l'andamento della gara, che ha visto più volte entrare in pista la safety car. La Mercedes esce da questo umido Gran Premio orientale battuta. A questo punto la domanda sorge spontanea: che mondiale avremmo vissuto se a Maranello, nella prima parte di stagione, non si fossero azzoppati da soli fra problemi tecnici e scelte strategiche discutibili?

Giovinazzi e quei giri da leader

A Singapore, oltre alla bella doppietta Ferrari, abbiamo assistito ad un altro bel "ritorno": quello di un pilota italiano al comando di una gara della massima serie. E' avvenuto per poco, il tempo di godersi per qualche chilometro una leadership conquistata durante il valzer dei pit stop. Antonio Giovinazzi ha poi lottato come un leone per conquistare un buon decimo posto finale ma il pilota Alfa Romeo ricorderà soprattutto la gara odierna per quel tempo vissuto a comandare le danze. In un giorno sfortunato per Kimi Raikkonen in Alfa possono gioire per la prestazione di un pilota che, dopo un avvio di stagione incerto, ha finalmente ritrovato quella velocità mostrata nelle formule propedeutiche.

Prossima tappa: Russia, Sochi!

Dopo la sbornia delle tre vittorie di fila a Maranello guardano adesso al Gp di Russia del weekend venturo. Su un tracciato che, prima degli ultimi aggiornamenti aerodinamici, avremmo definito ostico per le Ferrari. Ma adesso, dopo il risultato di Singapore, niente è scontato. Tre successi in una stagione che sembrava stregata ed adesso l'appetito vien mangiando.

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Impresa sfiorata per Massimiliano Cremona che con una grande prova si è giocato il titolo punto a punto con Claudio Fanzini nella prova unica del Campionato Mondiale di Motonautica 350 a Jedovnice in Repubblica Ceca.

Le quattro manche
La prima prova sabato la vince Massimiliano Cremona grazie a una partenza perfetta. Nella seconda manche di domenica arriva invece la risposta di Fanzini. La terza è nuovamente dominata dal talento dell’Associazione Motonautica San Nazzaro, men-tre nella quarta manche Max è costretto al ritiro a causa della rottura del motore dopo un’ottima partenza. Massimiliano Cremona e Claudio Fanzini sono dunque pari: due vittorie a testa. Dopo una lunga attesa arriva il responso: Fanzini è il Campione del Mondo 2019 della F350 grazie al miglior tempo di manche. Al secondo gradino del podio si accomoda dunque Massimiliano Cremona, mentre giunge quarto l’altro pia-centino in gara, Marco Malaspina.


Week end un po’ sotto tonno, ma comunque con buoni piazzamenti, per il piacentino Luca Finotti che conclude l’ultima prova del campionato mondiale F125 al quarto posto. Questo risultato è comunque un ulteriore prezioso tassello di esperienza per questo il giovane talentoso pilota piacentino.


Alex Cremona: Max è stato grande perché il lavoro di questo mese è stato intenso e buono. Infatti ha dato i suoi frutti dimostrando di essere molto competitivo. Massimi-liano ha dato filo da torcere a un Fanzini che fino a questo punto non ha avuto av-versari diretti! E Max ha fatto vedere il suo livello. Una pagina importante per lui questo mondiale che fa ben sperare per le prossime competizioni”

Per il C&B Racing Team, da segnalare inoltre il quarto posto a Viverone di Federico Oldanini nel campionato italiano Formula Junior Elite.

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Domenica, 01 Settembre 2019 18:51

F1, Belgio: Leclerc nel nome di Hubert

A Spa la Ferrari chiude finalmente un digiuno di vittorie che durava da quasi un anno. Leclerc resiste ad Hamilton e raggiunge un meritato successo, spinto dal pensiero dell'amico Anthoine che non c'è più. Solo quarto Vettel, battuto anche da Bottas.

di Matteo Landi

Negli ultimi giri ha tirato fuori tutto quello che aveva. Braccato dal rimontante Hamilton, un piccolo errore ed avrebbe visto sfumare quel successo che almeno due volte quest'anno era andato vicino a cogliere. Voleva dedicarlo ad Hubert, deceduto il giorno prima durante la gara di F2. Oggi niente avrebbe potuto frapporsi fra Leclerc ed il podio più alto. Che, terminata la gara, lo ha ospitato. Commosso, neanche un sorso di champagne. Chissà come aveva immaginato il momento che ha rincorso per tutta la vita. Certo non così. Ma proprio oggi non doveva sfuggirgli, per poter onorare nel migliore dei modi il ricordo dell'amico che non c'è più. F1 e F2, due categorie al top del motorsport, con standard di sicurezza elevatissimi, non più abituate a questi tragici momenti. Due gruppi di piloti che hanno vissuto un weekend surreale.

Il terribile schianto e la notizia: Hubert non ce l'ha fatta. F2 e F1 rivivono momenti quasi dimenticati

Anthoine Hubert aveva 22 anni. Quando ieri pomeriggio è arrivata l'ufficialità del suo decesso il mondo del Circus si è catapultato in una dimensione quasi dimenticata. Halo, collare Hans e crash-test sempre più severi, ci si era quasi illusi che la tragedia di Bianchi, morto il 17 luglio 2015 dopo nove mesi di coma in seguito al terribile incidente di Suzuka 2014, potesse essere l'ultima. Le vetture di F2 hanno raggiunto livelli di sicurezza analoghi a quelli della sorella maggiore F1. Niente ha potuto però salvare la vita a Anthoine, schiantatosi nelle barriere e centrato dall'incolpevole Juan Manuel Correa. Quest'ultimo, al centro dei pensieri dei suoi cari, è ricoverato in terapia intensiva dopo aver subito fratture ad entrambi gli arti inferiori oltre a lesioni spinali. Sono queste le nubi che hanno oscurato il Gp del Belgio di F1 che ha riconsegnato alla Ferrari una vittoria che mancava dal 21 ottobre dello scorso anno, quando Raikkonen tagliò per primo il traguardo ad Austin. Quasi un anno di speranze ma anche di sconfitte. Adesso il ghiaccio è rotto. Soprattutto per Leclerc, che a Spa ottiene la sua prima vittoria in carriera.

Leclerc: finalmente vittoria, ma i pensieri erano altrove

La pole position ottenuta sabato, poco prima della tragedia di Hubert, aveva posto il monegasco di casa Ferrari nel ruolo di favorito alla vittoria. Al termine delle qualifiche la classifica registrava ben sette decimi di distacco fra il poleman e Vettel, secondo appena davanti a Hamilton. In gara però Charles ha dovuto fare i conti con una Ferrari meno gentile con gli pneumatici rispetto alle Mercedes. Vettel ha combattuto a lungo con l'inglese, garantendo un buon margine al monegasco, prima di sprofondare in quarta posizione, costretto ad un secondo cambio gomme. Negli ultimi giri Hamilton è rinvenuto come una furia ma Leclerc gli ha concesso quel tanto che gli bastava per assicurarsi la vittoria. Mostrando una maturità impressionante. A differenza del team mate il monegasco non ha mai commesso sbavature rilevanti. Solo un dritto innoquo nella prima parte di gara che non ha alterato gli equilibri. A fine gara è, appunto, arrivata la dedica all'amico che non c'è più. Un weekend che, per tanti aspetti, ha decretato il definitivo raggiungimento della maturità del giovane pilota Ferrari. Sfortunato in Bahrain, quando problemi tecnici gli hanno tolto un successo quasi scontato ed in Austria, quando una ruotata furba di Verstappen lo ha relegato al secondo posto, Leclerc ha finalmente concretizzato il suo sogno, seppur nel contesto che non avrebbe mai immaginato.

Bottas confermato in Mercedes anche per la prossima stagione. Ma Lewis lo batte ancora

Insieme al vincitore sono saliti sul podio Hamilton e Bottas. Quest'ultimo, confermato in Mercedes anche per la prossima stagione, non ha brillato. Il finlandese ha avuto la possibilità di attaccate il cinque volte campione del mondo nei primi km di gara. Hamilton si è difeso e Bottas non ha più avuto modo di riprovarci. Wolff e compagni hanno regalato al finnico ancora una stagione nel top team riferimento per tutti, "parcheggiando" Ocon, oggi terzo pilota Mercedes, in Renault al posto di Hulkenberg che, per il momento, rischia di ritrovarsi appiedato al termine della stagione in corso. Quanto concesso dalla squadra leader del mondiale a Bottas è da vedersi come l'ultima possibilità per un pilota che non è ancora riuscito a compiere quel definitivo salto di qualità necessario per eccellere ai più alti livelli. Intanto in Mercedes si godono Hamilton, oggi secondo ma sempre più vicino al sesto iride.

Red Bull: Albon buon quinto dal fondo del gruppo. Verstappen a muro

Nelle prime posizioni, questa volta, non si è mai affacciata la Red Bull. Con Verstappen subito fuori al primo giro in seguito ad un contatto con Raikkonen, le responsabilità sono passate sulle spalle del giovane Albon. Fresco di promozione ai danni di Gasly, bocciato e rimandato in Toro Rosso. Il londinese che corre con licenza thailandese non ha tradito al debutto nella squadra maggiore. Partito dal fondo della griglia in seguito alla penalità subita per aver montato la quarta power unit stagionale (in luogo delle tre concesse) si è dato da fare compiendo una bella rimonta, culminata nel sorpasso all'ultimo giro con due ruote sull'erba, giungendo quinto davanti al beffato Perez.

Alfa Romeo: weekend amaro

Weekend senza soddisfazioni per Alfa Romeo. Raikkonen ha subito al primo giro il disperato attacco di Verstappen. Con la vettura danneggiata ha terminato la gara in 16esima posizione, non potendo tradurre in punti la bella sesta piazza ottenuta in qualifica. La squadra del Biscione ha riposto così le speranze in Giovinazzi. L'italiano si è reso protagonista della sua gara più bella, fino all'ultimo giro quando si è malamente schiantato contro le barriere. Peccato. Aveva un disperato bisogno di punti, considerando che classifica alla mano non regge il confronto con il blasonato compagno Raikkonen. Si spera che l'incidente non scalfisca il suo morale.

Ed ora tocca a Monza

Da una pista veloce ad una iperveloce. Il prossimo weekend il Circus raggiungerà Monza. Una pista teoricamente favorevole alle Rosse e chissà che i tifosi Ferrari non possano ricevere altre soddisfazioni. Il Grande Circus e le categorie che lo accompagnano lasciano il Belgio con un amico in meno e tanti rimpianti in più. Tanto è stato fatto negli anni in nome della sicurezza ma il destino ricorda che il pericolo è una caratteristica intrinseca del motorsport. Addio Anthoine.

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Nel week end di Rieti del Campionato Italiano Velocità (CIV) Open A, ancora una volta jacopo Villani si distingue per capacità di guida.

di Redazione Guastalla 24 luglio 2019 - Nel doppio appuntamento di Rieti, disputato al Circuito La Scintilla, Jacopo Villani conclude al terzo posto. Solo alcuni problemi tecnici hanno trattenuto il giovane centauro guastallese che a gara 1 si era piazzato sulla pedana d’onore dietro a Mattia Triburzi, seguito da Luca Bandini.

In gara 2, pur partendo più veloce degli avversari che lo precedono, Jacopo#8 è costretto a rallentare per un secondo problema tecnico, il primo era accaduto durante le qualifiche, obbligandolo a gestire la gara per ottenere il miglior risultato per la classifica generale finale.

Alla fine infatti Jacopo Villani esce con un terzo assoluto di giornata ed è anche terzo in classifica generale (33 punti) a soli 3 punti da Luca Bandini (36 punti) che occupa la seconda posizione, mentre la testa della classifica è ancora saldamente in mano a Mattia Triburzi che ha al suo attivo ben 5 vittorie e due secondi posti.

“Nella classifica di giornata, commenta Jacopo Villani a fine gara, sono terzo e questo mi dà un po’ di dispiacere perché mi fa allontanare dalla vetta della classifica. Prometto però, che insieme al mio Team Giracing, darò il tutto per tutto all'ultimo appuntamento di Jesolo in programma a fine settembre. Come sempre ringrazio il Team Giracing, tutti i miei sponsor che mi appoggiano e tutti quelli che credono e tifano per me a partire dai miei genitori e mia sorella.”

#SUOMY Helmets #Giracing Minibike Technology #RMU Moto #Falegnameria Cavazzoni #Samuele Ferretti #La Pinta #Valentina Ruggieri @Slem @Ciemme #Mirko Brasu #Mulino Alimentare #Matteo Rocky

 

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1000 Miglia 2019: Parma ancora una volta sul percorso della gara più bella del mondoLa trentasettesima rievocazione della 1000 Miglia andrà in scena dal 15 al 18 maggio, lungo la classica direttrice Brescia-Roma-Brescia, in quattro tappe: da Brescia a Cervia- Milano Marittima, da Cervia-Milano Marittima a Roma, da Roma a Bologna e quindi da Bologna a Brescia. 

La Freccia Rossa, alla sua trentasettesima rievocazione, partirà oggi, mercoledì 15 maggio e sabato 18 arriverà a Parma all'ora di pranzo. L'ultima tratta passerà per Modena, Parma, Montichiari, Travagliato, per concludersi a Brescia

Si tratterà di una sfilata unica di preziosi capolavori su quattro ruote che percorreranno l’Italia, facendo ogni anno innamorare e appassionare spettatori di ogni età, assiepati ai bordi delle strade. L’edizione 2019 della 1000 Miglia vedrà ancora una volta Parma tra le città protagoniste della ‘corsa più bella del mondo’. 

In questa edizione le auto storiche giungeranno nella nostra città sabato 18 maggio nel corso dell’ultima tratta del percorso che si concluderà in serata sempre a Brescia. 

Gli equipaggi della Freccia Rossa, 430 vetture testimonianze della storia del design e dell’automobile, sosteranno a Parma per una pausa pranzo a base di eccellenze enogastronomiche del territorio in una location d'eccezione come Palazzo Ducale.

Ancora una volta la Dallara, azienda fondata dall’attuale Presidente, l’ing. Giampaolo Dallara, è al fianco e una delle protagoniste della 1000 Miglia: anche quest'anno ci saranno alcune vetture esposte sotto i Portici del Grano. 

Nuncas Italia Spa avrà uno stand con i prodotti di cui è specializzata nella produzione in Piazzale della Steccata e ci sarà un Motor Truck dell'Alfa Romeo in piazzale Santa Croce.  

Anche quest’anno, alla 1000 Miglia non mancheranno gli eventi collaterali riservati a circa 130 vetture moderne: il Ferrari Tribute to 1000 Miglia e il Mercedes Benz 1000 Miglia Challenge.

 

PROGRAMMA

Sabato 18 maggio: 

dalle 8.30/9.00 arrivo in città delle vetture del Ferrari Tribute to 1000 Miglia e del Mercedes-Benz 1000 Miglia Challenge; 

dalle 11.00 ingresso delle prime vetture della 1000 Miglia nel centro storico: le auto attraverseranno Piazza Garibaldi e si dirigeranno verso Palazzo Ducale, location d’eccezione per il pranzo di tappa. 

La corsa ripartirà, dopo il tradizionale controllo orario, in direzione del borgo di Busseto, paese natale del maestro Giuseppe Verdi.

Le autovetture nel seguente tragitto: 

Piazzale Vittorio Emanuele II,  Strada Della Repubblica, Piazza Garibaldi, Strada Mazzini, Ponte di Mezzo, Piazzale Corridoni, Strada D’Azeglio, Piazzale S. Croce, Via Kennedy (Parco Ducale per parcheggio auto). 

Percorso dettagliato sul sito http://1000miglia.it/ 

 

 

Modifiche alla viabilità 

Sabato 18 maggio, dalle 7 alle 16, è previsto quanto segue. In Viale Pasini: destituzione di tutti gli stalli di sosta eccetto riservati invalidi personalizzati e contestuale istituzione del divieto di sosta, con rimozione forzata ambo i lati, su tutta l’area di parcheggio adiacente il Parco Ducale, eccetto mezzi accreditati Mille Miglia. In Piazzale S.Croce – area di parcheggio a Nord, compresa tra Viale Pasini e Via Kennedy -: destituzione di tutti gli stalli di sosta e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati su tutta l’area di parcheggio adiacente il Parco Ducale, eccetto mezzi accreditati Mille Miglia. In Strada D’Azeglio: istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata sul lato Nord, nel tratto da P.le S.Croce a Via Antelami. In piazzale Corridoni: destituzione stalli di sosta e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata. In Via Pigorini: istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati. In Borgo del Correggio:  istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata da Strada Saffi a Via Petrarca. In Strada Mazzini e Strada della Repubblica – da Piazza Garibaldi a Strada XXII Luglio -: destituzione stalli di sosta e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata compreso Taxi. In strada alla Pilotta: istituzione del divieto di fermata eccetto Taxi ed invalidi. In Viale Toschi – lato Est: istituzione del divieto di sosta 0-24 eccetto Taxi. E' inoltre previsto lo spostamento dell’attuale area di stazionamento TAXI di Str. Mazzini in Strada alla Pilotta e Viale Toschi lato Est. 

 

Sempre sabato 18 maggio, dalle 7 alle 20, sotto i Portici del Grano ed in porzione di Piazza Garibaldi, con pavimentazione lapidea adiacente residenza Municipale e lato San Pietro, è prevista l'istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata, eccetto veicoli accreditati manifestazione Mille Miglia. E' inoltre previsto il restringimento di carreggiata (Piazza Garibaldi lato Sud) 

 

In Via Kennedy, dalle 7.45 alle 16, è prevista l'istituzione del divieto di circolazione. (Ad eccezione dei veicoli in sosta che dovranno dirigersi obbligatoriamente verso Est da V.lo Grossardi, Borgo R.Tanzi, Borgo delle Grazie,Via dei Farnese, fino a Ponte Verdi) e destituzione della Z.T.L. 3. 

Dalle 9 alle 15, sempre di sabato 18 maggio, e comunque sino a cessate esigenze, è prevista l'istituzione del divieto di circolazione per tutti i veicoli con esclusione dei mezzi di soccorso, di emergenza ed accreditati, per i tratti stradali di seguito elencati, con contestuale istituzione del senso unico alternato nelle relative strade afferenti: Strada Mazzini; Piazza Garibaldi; Strada della Repubblica – da Piazza Garibaldi a Borgo Lalatta; Ponte di Mezzo; Piazzale Corridoni; Strada D’Azeglio;  Via Kennedy - dal cancello carraio Parco Ducale ad intersezione con P.le S.Croce -. 

E' inoltre prevista la destituzione delle corsie preferenziali di Viale Toscanini, Viale Mariotti, Strada della Repubblica, Strada D’Azeglio e contestuale spegnimento del sistema di rilevamento elettronico dei transiti (dalle 07:30 alle 16:00 del 18/5/2019). Prevista anche la destituzione della Z.T.L. 1 di Via Corso Corsi, Borgo Valorio e Via Dalmazia e la destituzione del sistema di rilevamento dei transiti in Z.T.L. Viale Toscanini, Viale Mariotti e Piazzale Salvo d’Acquisto (dalle 07:30 alle 16:00 del 18/5/2019).  Prevista anche la destituzione dell’isola ambientale di Borgo S.Chiara, Borgo Tommasini e Via Sauro e contestuale spegnimento del sistema di rilevamento dei transiti in isola ambientale. 

Sarà consentito ai mezzi pubblici l’attraversamento lungo la direttrice da Nord a Sud dell’intersezione Viale Toscanini/Ponte di Mezzo. 

Sarà consentito ai residenti della Zona 1 il transito in ZTL 1 ed isola ambientale relativa alla ZTL1. 

E' in programma l'istituzione del senso unico alternato per i seguenti tratti stradali: Borgo S.Ambrogio, Borgo XX Marzo, Via Bruno Longhi, Via Cairoli, Borgo S.Biagio, Via Petrarca, Borgo e Piazzale S.Stefano; Borgo del Correggio; Strada Saffi, da Strada della Repubblica a Borgo Retto; Borgo Valorio; Borgo San Vitale; Borgo G.Tommasini, da strada della Repubblica a Borgo S.Chiara; Strada XX Luglio, da Strada della Repubblica a Borgo S.Chiara; Borgo della Cavallerizza; Borgo Paggeria; Via Carducci; Via dei Farnese – tratto da Borgo Tanzi a Borgo delle Grazie;  Via Antelami; Borgo Bernabei; Borgo Cocconi; Borgo Fornovo; Borgo Bosazza; Strada Bixio, da Strada Costituente a P.le Corridoni.

Istituzione del divieto di circolazione nella Pista ciclabile di Piazzale S.Croce, all’intersezione con Via Cocconcelli.  

Istituzione del doppio senso di circolazione in Strada dei Farnese – da Borgo Tanzi a Ponte Verdi - e istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata sul lato Ovest e del senso unico alternato in prossimità dell’intersezione con Borgo Tanzi (“voltone”). 

All'intersezione Strada Mazzini, Ponte di Mezzo, viale Toscanini, viale Mariotti, posizionamento a lampeggio dell’impianto semaforico. Destituzione dell’attraversamento pedonale. I pedoni saranno deviati su percorsi alternativi posti in sicurezza. 

 

L’Azienda TEP SpA provvederà alla deviazione dei bus interessati, dando opportuna comunicazione dei percorsi alternativi delle linee di trasporto pubblico locale alla cittadinanza.  

Sarà consentito l’accesso ai mezzi di soccorso ed emergenza. 

Sarà inoltre consentito l’accesso ai mezzi Iren Ambiente e che operano per conto di Iren Ambiente, per servizi di pulizia strade e raccolta rifiuti, unicamente in caso di emergenza e/o comprovata necessità 

La Polizia Municipale potrà adottare misure di regolamentazione del traffico non previste nella presente ordinanza che si rendessero opportune per un corretto svolgimento delle manifestazioni e per limitare i disagi alla circolazione veicolare. 

In caso di chiusura del Parco Ducale per motivi di sicurezza, a causa di condizioni meteorologiche critiche, dalle ore 09:00 alle ore 15:00 in Viale Pasini è in programma l'istituzione del divieto di circolazione, eccetto veicoli manifestazione Mille Miglia 2019 ed al seguito.

 

Fonte: Comune di Parma

 

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Motor Valley Fest è la manifestazione fortemente voluta da Motor Valley, Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, BolognaFiere e ACI Modena; una grande festa en plein air delle due e quattro ruote di ieri, oggi e domani, che celebrerà il mito della velocità e della competizione.

Da giovedì 16 a domenica 19 maggio, la Motor Valley si racconta a Modena per la prima volta in un vero e proprio Festival dedicato al mondo del Motorsport, grazie anche alla presenza sull'Autodromo Marzaglia di Modena dell'evento Motor1Days.

Una formula che si traduce in un evento diffuso, capace di coinvolgere la città e il territorio con iniziative focalizzate su tre principali tematiche: Adrenalina, Innovation & Talents, EXPO.

L'intero evento è GRATUITO.

In allegato qui sotto il pdf con tutto il programma.

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Mercoledì, 08 Maggio 2019 15:36

Mercedes GLS: il nuovo maxi SUV - VIDEO

Il nuovo maxi Suv di casa Mercedes sarà nelle concessionarie verso la fine dell’anno. Nel video tutte le caratteristiche della nuova GLS capace di ospitare sino 7 passeggeri, senza rinunciare al comfort.

 

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Domenica, 28 Aprile 2019 19:07

F1, Azerbaijan: Bottas, unica speranza

Vince il finlandese della Mercedes, che tiene vivo un mondiale altrimenti monopolizzato da Hamilton. Vettel arriva terzo. Leclerc è quinto dopo l'errore compiuto in qualifica. La velocità c'è, a sprazzi, ma concretizzano gli altri.

di Matteo Landi

Pronti, via. E la Ferrari domina le prove libere. Mette tutti dietro con distacchi abissali. Sarà la volta buona? Sarà finalmente l'occasione per vederla vincere una gara in questo mondiale partito all'insegna del grigio Mercedes? Manco per sogno. Perchè quando si tratta di concretizzare in qualifica e gara la squadra di Maranello subisce la forza degli avversari oppure, quando avrebbe la possibilità di fare la voce grossa, qualcosa le va storto. E quando la Ferrari sbaglia sono gli uomini di Toto Wolff a raccolgliere quanto lasciato per strada. Succede così che durante le prove di qualificazione Leclerc, il giovane monegasco che sta scaldando gli animi dei tifosi, ad un passo da una pole position ampiamente alla sua portata commette un comprensibile errore di gioventù. In fotocopia a quanto fatto pochi minuti prima dal veterano rientrante Kubica. Le Mercedes si ritrovano così senza il loro avversario più ostico, con Vettel qualificatosi solo terzo alle spalle di Hamilton e del poleman Bottas. Per fortuna l'inglese campione del mondo in carica sta trovando nel compagno di squadra un avversario in grado di sfidarlo, altrimenti questo mondiale 2019 si sarebbe trasformato in un suo monologo, non un bello spot per questa Formula 1. Il mondiale in corso sta prendendo le somiglianze di quello 2016, con i due alfieri Mercedes, al tempo Hamilton e Rosberg, in grado di sfidarsi sugli stessi livelli ed una Ferrari che procede al passo del gambero come allora, quando ad una stagione con 3 rassicuranti vittorie ne seguì una a secco di podii alti. Oggi a Baku la Mercedes ha conquistato la quarta doppietta consecutiva, segnando un altro record assoluto in F1: mai nessuno aveva iniziato così un campionato. Una categoria che è indiscutibilmente tornata ad avere una squadra dominante. Con una Ferrari che sembra sempre lì, abbastanza veloce da far sperare i tifosi nel bottino grosso ma altrettanto rapida nel deluderli.

Leclerc rabbioso, Vettel prova a tenere il loro passo: le Mercedes sono ancora imbattibili

Alla partenza della gara le posizioni dei primi tre sono rimaste invariate. Con il passare dei giri Vettel ha perso a poco a poco contatto con il vertice mentre Leclerc, scattato dall'ottava posizione in griglia, stupiva e riusciva in una rimonta che lo issava al terzo posto a pochi secondi dai primi due, partiti a differenza del monegasco con gomme morbide, come Vettel. Approfittando della sosta degli altri Leclerc ha così guadagnato la prima posizione tenendo un ritmo impressionante con le sue gomme medie. Poi per il box Ferrari è arrivato il momento di scegliere il da farsi, decidendo di lasciare in pista il più tempo possibile Leclerc. Il quale ha però visto erodersi il suo vantaggio di circa 14 secondi fino a subire i sorpassi del duo Mercedes e di Vettel. Al 35esimo giro, più di venti giri dopo i rivali, la Ferrari decide così di far rientrare il suo giovane pilota ai box. Il quale una volta in pista con le gomme più morbide ha poi incontrato le stesse difficoltà riscontrate dai colleghi ad inizio gara. Con Leclerc quinto e Vettel terzo l'attenzione si è spostata sulla lotta al vertice fra Bottas e Hamilton, conclusasi con la vittoria del finlandese, nuovo leader della classifica iridata.

Leclerc sbaglia e reagisce da campione. Vettel, serve di più

A fine gara John Elkann non ha potuto fare a meno di rimarcare la superiorità Mercedes. Appena rinfrancato dal podio di Vettel e dal giro più veloce realizzato da Leclerc a fine gara, dopo aver montato gomme nuove alla ricerca del tempone che con le regole 2019 gli vale un punto. Il Presidente ha mostrato un sorriso di facciata, tradito ampiamente dalle smorfie di disapprovazione che hanno segnato il suo volto durante un weekend che doveva dare molto di più alla squadra di Maranello. Lo schianto a bordo pista di Leclerc durante la qualifica è stato un brutto colpo per le ambizioni Ferrari. Fa strano pensare che queste siano affidate gran parte alle prestazioni di un giovane 21enne, quasi dimenticando che le speranze sarebbero dovute convogliare sul compagno di box quattro volte campione del mondo. Considerando anche quando accaduto in Bahrain, quando la mancanza di affidabilità Ferrari privò la sua giovane guida di un successo sacrosanto, la piccola debacle azera di Leclerc preoccupa comunque meno della brillantezza non ancora trovata da quello che doveva essere lo sfidante di Hamilton, Sebastian Vettel. A fine gara il tedesco sembrava piuttosto soddisfatto per un podio che rappresenta un misero bottino per chi, a Marzo, dichiarava ambizioni di titolo. Al contrario di Leclerc, serioso e scocciato per un weekend in cui avrebbe raccolto soddisfazione solo con una vittoria. Dopo l'errore della qualifica il pilota n°16 era arrabbiato con se stesso, non cercando giustificazioni mentre si scusava con la sua squadra ed i suoi tifosi. Un atteggiamento maturo per un ragazzo che, come mostrato dalla sua gara rabbiosa, è uscito fortificato dallo sbaglio di sabato pomeriggio.

La gara degli altri, da Perez a Raikkonen: punti meritati

Al di là delle vicende che animano i box Mercedes e Ferrari il Gran Premio azero ha portato alla luce il solito Verstappen, punta di diamante Red Bull quarto al traguardo, e gli altri piloti terminati in zona punti. Un mai domo Perez ha artigliato un'ottima sesta posizione finale con la Racing Point, squadra in top ten anche con Stroll, nono. Hanno mostrato una nuova giovinezza le due McLaren, con Sainz settimo davanti al rookie Norris. Ha chiuso la zona punti Raikkonen, sanzionato pesantemente dai commissari dopo una buona qualifica. Il weekend avrebbe potuto regalare soddisfazioni più grandi ai due piloti Alfa Romeo: Giovinazzi ha subito un arretramento di dieci posizioni in griglia di partenza per aver effettuato la terza sostituzione stagionale della centralina e Raikkonen è stato costretto a partire dalla pit lane dopo che i commissari gli hanno azzerato i tempi del sabato a causa di un'ala anteriore che in sede di verifiche ha manifestato troppa flessibilità. Peccato, ma resta il fatto che il pilota forse più amato del Circus ha trovato la forza di raccogliere ancora punti. Dopo quattro gare il 100% dello score Alfa Romeo porta la firma del veterano finlandese.

Renault: Ricciardo leader mancato, e prestazioni sotto le aspettative

Chi ha veramente deluso è invece il team Renault. A Nico Hulkenberg quest'anno hanno affiancato un pilota come Ricciardo, capace di mostrare meraviglie negli anni scorsi tali da porlo nell'immaginario collettivo allo stesso livello dei quotatissimi Hamilton e Vettel. Doveva essere l'anno della riscossa per la squadra diretta da Abiteboul ed invece dopo quattro gare si ritrova settima in classifica costruttori con soli 12 punti. La gara di Baku ha affossato in modo netto le ambizioni dei francesi: Hulkenberg solo 14esimo, Ricciardo ritirato. E preoccupa ancora di più l'atteggiamento del driver australiano, sempre incline all'errore, anche pacchiano. Come quando dopo un tentativo di sorpasso andato male, che lo ha visto finire nella via di fuga distruggendo la gara di Kvyat, Ricciardo è franato, in retromarcia, sopra la Toro Rosso del russo, nel goffo tentativo di riguadagnare velocemente la pista. Voto zero, quindi, per la squadra con sede ad Enstone.

Williams: la nobile decaduta. Troppo

Come e più di Renault continua a deludere la Williams. La sfortuna, se così possiamo chiamarla, continua ad accanirsi sul team inglese. Non bastassero le prestazioni obbrobriose messe in mostra dalle loro vetture, sul loro weekend hanno inciso tutte le mancanze organizzative del circuito di Baku. Venerdì un tombino si è sollevato al passaggio della vettura di Russell, distruggendola. In qualifica Kubica ha spinto oltre il limite compiendo lo stesso errore che poco dopo ha fatto il giovane Leclerc. In gara, il polacco, si è poi beccato un drive though per non aver rispettato la corretta procedura di partenza dalla pit lane. Durante il weekend il volto di Claire Williams ha più volte evidenziato il disastro in cui versa la squadra del padre fondatore. Urge un'inversione di tendenza per il team di Grove altrimenti le conseguenze potrebbero essere, per loro, catastrofiche.

Si torna in Europa

Fra due settimane la Formula 1 tornerà in Europa, con le vetture che calcheranno la pista di Barcellona protagonista dei pre-season test invernali. Sul tracciato spagnolo la Ferrari aveva evidenziato un passo impressionante, poi replicato solo in Bahrain. Al momento conviene che a Maranello accantonino le ambizioni di successo iridato, scrollandosi di dosso quella pressione nociva che sta probabilmente minando i risultati di Vettel e Leclerc. Dopo quattro vittorie Mercedes la squadra diretta da Mattia Binotto deve concentrarsi sulla massimizzazione dei risultati parziali: solo così, ponendo un mattone alla volta, potranno tornare a guardare in alto. Lassù dove, al momento, Bottas ed Hamilton sembrano irraggiungibili. Barcellona potrà e dovrà essere il nuovo punto di partenza della Ferrari.

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Domenica, 14 Aprile 2019 19:17

F1, Cina: Hamilton, Re dei 1000

La Mercedes domina ed Hamilton vince il millesimo Gran Premio della storia della F1. Ferrari gambero rosso: che fine ha fatto la velocità vista in Bahrain? Pasticcia con le strategie e costringe Leclerc alla quinta posizione. Vettel è terzo. A Maranello serve un'inversione di passo.

di Matteo Landi

Congratulazioni Formula 1! Con quello cinese la massima Formula taglia il traguardo dei 1000 Gran Premi. Tanti se ne sono disputati dal 13 maggio 1950, data della prima gara che si svolse a Silverstone. Una categoria che negli anni ha cambiato pelle più volte. Tecnica e sviluppo tecnologico sono sempre stati i motori trainanti dell'eccellenza automobilistica che ancora oggi la Formula 1 rappresenta: dai freni a tamburo a quelli a disco, dal telaio a traliccio in tubi d'acciaio a quello in materiali compositi, dal semplice concetto di motore a quello complesso di power unit. Per questo Gp di Cina ci si aspettava una riscossa Ferrari, bisognosa di un'iniezione di fiducia dopo la vittoria gettata al vento in Bahrain, ed invece è arrivata l'ennesima doppietta Mercedes. Una delusione per Leclerc, vincitore morale della gara di due settimane fa, un brutto risveglio per i tifosi che stamani si sono alzati presto per assistere a quella vittoria Rossa che ancora non arriva. Ha vinto Hamilton, di nuovo, al volante di una Mercedes dominante e considerando l'importante, simbolica, tappa che rappresentava questa gara nella storia della Formula 1, forse, è giusto così.

Hamilton e Mercedes, i dominatori dell'era turbo-ibrida

Il millesimo Gran Premio della storia sarà ricordato all'interno di un'era precisa, quella turbo-ibrida, i cui migliori interpreti sono stati, sono e con ogni probabilità saranno, Mercedes e Lewis Hamilton. Con una squadra così preparata e competitiva l'inglese ha fino ad ora incontrato solo un compagno di squadra capace di rubargli la scena. Quel Nico Rosberg che una volta ritirato ha lasciato il sedile a Bottas, veloce ma ancora oggi non al livello del pentacampione Hamilton. Dopo la vittoria della gara inaugurale del mondiale 2019 il finladese aveva subito la forza di Hamilton in Bahrain. Arrivati in Cina il n°77 ha però rifilato un altro scherzetto al titolato compagno di squadra, strappandogli la pole position. La metamorfosi del finnico da pilota accondiscendente e servizievole a protagonista capace di mettere in difficoltà Hamilton sembrava compiuta. Giunti al giorno decisivo, quello della gara, il campione del mondo in carica ha invece riportato ordine all'interno del box anglo-teutonico: alla partenza ha fulminato il compagno, involandosi solitario al comando. Con una Mercedes tornata sui livelli di Melbourne ed un Bottas incapace di infastidire il compagno di squadra le lotte si sono viste solo dalla terza posizione in giù. Certo, dal millesimo Gran Premio della storia della massima competizione automobilistica avremmo voluto di più. Merito di Mercedes e demerito di Ferrari, tornata anch'essa sui livelli, nel suo caso poco confortanti, mostrati a Melbourne.

Ferrari, un preoccupante passo indietro e scelte opinabili

Dopo la velocità mostrata nel secondo appuntamento del mondiale era lecito aspettarsi una Ferrari forte e competitiva. La gara d'inizio campionato si era disputata su un circuito cittadino, atipico, come quello di Melbourne ed a Maranello scommettevano che su una pista vera, come quella che avrebbero incontrato in Bahrain, le vetture italiane si sarebbero mostrate competitive. Così è stato. Ma già al terzo appuntamento le cose si sono nuovamente ribaltate. Un motivo dello stravolgimento dei valori in campo potremmo individuarlo nel cambio della centralina di controllo della power unit (in Ferrari hanno montato già la seconda delle due disponibili all'anno per regolamento!), necessario per garantire l'affidabilità delle vetture di Maranello, e nel miglioramento prestazionale Mercedes scaturito dalle novità tecniche portate in pista. A Maranello sono dovuti tornare indietro con certe soluzioni tecniche vista la tenuta della power unit Ferrari che ha mostrato segnali preoccupanti anche sulle vetture clienti. Fatto sta che in Cina Vettel e Leclerc non hanno potuto contendere la vittoria al duo d'argento, dovendosi difendere addirittura dalla Red Bull di Verstappen. Poteva essere un "facile" terzo e quarto posto ed invece la Scuderia ha perso altri punti importanti: al traguardo Verstappen ha preceduto un Leclerc arrabbiato con la propria squadra. Per tutta la gara il leitmotiv del box Ferrari è sembrato concentrato sullo stabilire le gerarchie dei propri piloti. Il giovane monegasco, dalla quarta posizione in griglia, era scattato meglio del titolato compagno di squadra, issandosi al terzo posto. Vettel, quarto, ha iniziato a scalpitare. Al box devono aver creduto che, con pista libera, il tedesco sarebbe potuto andare a prendere almeno Bottas. Leclerc si è così rassegnato agli ordini ricevuti lasciandosi sfilare dal compagno di squadra. Risultato: nonostante l'ordine dei piloti invertito la velocità di entrambi i ferraristi non è cambiata, la Ferrari ha pasticciato con la strategia di Leclerc e Verstappen ne ha approfittato. Dopo tre gare la classifica del mondiale vede Verstappen in terza posizione ad inseguire, da lontano, il duo Mercedes, davanti proprio a Vettel e Leclerc. Dopo la disfatta totale australiana, la vittoria sfumata in Bahrain ed il mezzo passo falso cinese in Ferrari dovranno ritrovare presto quella serenità traducibile in costanza prestazionale ed affidabilità (ancora non "certificata") che necessitano per poter quantomeno sperare nel sogno iridato. Lo devono ai tanti tifosi della Rossa ed all'intera Formula 1, a rischio dell'ennesimo asfissiante monologo Mercedes.

Raikkonen, la certezza Alfa. Albon, il nuovo che avanza

Detto delle primissime posizioni non si può non rimarcare l'ennesima prestazione positiva di due piloti all'antitesi della loro carriera, ovvero Raikkonen ed Albon. L'espertissimo pilota finlandese, lontano dalle tensioni che vivono in Ferrari, sta regalando ad Alfa Romeo il meglio del suo repertorio. Concreto, quando la lotta con un avversario più veloce si fa controproducente non perde tempo in sterili resistenze. Combattivo, ad armi pari non si tira indietro e da lezioni di traiettoria ai colleghi meno esperti. In Cina ha artigliato l'ennesimo arrivo a punti, con una buona nona posizione finale, davanti alla Toro Rosso di Albon. Il pilota che corre con licenza thailandese ha strappato la decima piazza che garantisce un punto iridato. Ossigeno per la Toro Rosso. Durante le prove libere il debuttante aveva distrutto la sua monoposto. Dopo aver saltato la qualifica ha rimontato con classe dall'ultimissima posizione. Per adesso sta complessivamente convincendo più dell'esperto compagno di squadra Kvyat, che se non cambia passo rischia l'ennesima dolorosa esclusione dai programmi Red Bull. Fra i meno esperti fatica anche il nostro Antonio Giovinazzi. Nel suo caso le attenuati sono reali e concrete. Per adesso la sua monoposto ha sofferto svariati problemi di affidabilità. Le prove della gara asiatica le ha vissute per lo più in attesa all'interno del suo box. Prima di un giudizio sul nostro portacolori attendiamo possa percorrere qualche km in più. Fra due settimane il Circus sbarcherà sulla pista di Baku. Nel 2016 proprio sulla pista azera sbocciò il talento dell'italiano capace di due vittorie dominanti dopo un inizio di campionato deludente. Chissà che la città caucasica non porti ancora una volta fortuna al giovane abruzzese. Per la gioia dei tanti tifosi italiani che, con la sua, attendono pure la maturazione di una Ferrari ancora acerba.

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