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Rimasta senza gli uffici e gran parte degli stabilimenti, la cooperativa sembrava in ginocchio ma ha saputo risollevarsi e tornare alla piena normalità -

Modena, 19 dicembre 2013

Diciannove mesi dopo il terremoto riparte una delle cooperative simbolo del sisma. Alla Ital-frutta di S. Felice sul Panaro, cooperativa ortofrutticola aderente a Confcooperative Modena, le scosse del 20 e 29 maggio 2012 avevano provocato danni per oltre dodici milioni di euro. Rimasta senza gli uffici e gran parte degli stabilimenti, la cooperativa sembrava in ginocchio. Invece ha saputo risollevarsi e tornare alla piena normalità, grazie anche ai finanziamenti pubblici, la cui prima tranche è stata erogata proprio ieri.

«È stata dura, ma sembra che finalmente ce l'abbiamo fatta – dichiara il presidente di Ital-frutta, Francesco Budri – Se ripenso agli 11 mila metri quadrati che abbiamo dovuto demolire e poi ricostruire e agli investimenti che abbiamo effettuato, mi pare sia passato un secolo; invece è trascorso solo un anno e mezzo. Abbiamo avuto coraggio e non abbiamo mai perso la speranza, neanche quando i tempi della burocrazia non coincidevano con i nostri. Se oggi siamo qui a inaugurare i nuovi uffici e stabilimenti è grazie all'impegno dei soci e dipendenti, ma anche di Confcooperative Modena e delle istituzioni, in particolare della Regione Emilia-Romagna». «Gli sforzi anche finanziari compiuti nei mesi scorsi da Ital-frutta hanno garantito un reddito alle 280 aziende agricole socie e alle famiglie dei quasi cento dipendenti (undici dei quali fissi) della cooperativa – sottolinea il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco – Oggi festeggiamo il ritorno alla piena normalità di una delle realtà agroalimentari più importanti della Bassa modenese. Non dobbiamo, però, dimenticarci di chi è ancora in difficoltà».

Per la ricostruzione la cooperativa Ital-frutta ha speso complessivamente 12,3 milioni di euro, così suddivisi: 9,67 milioni per gli immobili, 2,46 milioni per le attrezzature, impianti e macchinari, 150 mila euro per le delocalizzazioni dei prodotti e delle lavorazioni. Sugli immobili, per la cui ricostruzione la Regione Emilia-Romagna concede il 100 per cento della spesa, la cooperativa ha ottenuto 9,67 milioni di euro; la prima tranche da 6,11 milioni di euro è stata accreditata proprio ieri sul c/c di Ital-frutta, che però nei mesi scorsi aveva dovuto anticipare una somma equivalente per pagare almeno i primi fornitori. Per la seconda tranche da 3,56 milioni di euro è già stata avviata la procedura di liquidazione, che dovrebbe concludersi entro febbraio 2014. Arriveranno anche il contributo per il ripristino dei beni strumentali (1,97 milioni di euro, pari all'80 per cento della spesa) e quello per le delocalizzazioni (75 mila euro, cioè la metà dell'investimento). In totale la cooperativa riceverà 11,7 milioni di euro, che equivalgono al 95 per cento della somma spesa per ripartire.

(Fonte: ufficio stampa Concooperative Modena)

 

Modena, 19 dicembre 2013 -

Confcooperative Modena è in lutto per la scomparsa di Cataldo Piancone, presidente della cooperativa Mdf (medici di famiglia) di Modena. Sessant'anni, è stato stroncato da una malattia scoperta da pochi mesi. Lascia la moglie e due figlie. «Il dott. Piancone è stato un pioniere delle cooperative dei medici di famiglia – ricorda il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco – Mdf, di cui è stato tra i soci fondatori e che presiedeva da sei anni, è stata una delle prime cooperative di medici di famiglia costituite nella nostra provincia; oggi ce ne sono cinque. Cataldo Piancone non è stato solo un bravo medico, ma anche un innovatore della cooperazione sanitaria. Ci uniamo al dolore dei suoi familiari e colleghi».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

 

 Il piacentino Francesco Milza alla guida di Confcooperative dell’Emilia Romagna. Promozione della cooperazione e sostegno alla crescita le priorità.

 

Bologna,  dicembre 2013 --

Milza Francesco Confcooperative ER gde

Francesco Milza è il nuovo presidente di Confcooperative Emilia Romagna, associazione che raggruppa quasi 1.750 imprese con 72.000 addetti, oltre 273.000 soci e un fatturato superiore ai 12.600 milioni di euro, cui va aggiunta la raccolta delle Banche di Credito Cooperativo, con la quale raggiunge i 26.200 milioni di euro. Subentra a Massimo Coccia.

Nato a Piacenza 49 anni fa, studi universitari in Scienze Politiche con indirizzo in Relazioni Industriali alla Statale di Milano, dal 2004 Francesco Milza è presidente della Confcooperative di Piacenza. È inoltre vice presidente e consigliere delegato della cooperativa San Martino, società che ha fondato nel 1987 ed opera nel settore dei servizi all’impresa, nonché vice presidente e Amministratore delegato della società Piacentina, azienda specializzata nella logistica agroalimentare. 

“In questo periodo, caratterizzato da una diffusa crisi economica, – dichiara il neo presidente Milza – Confcooperative ha saputo rafforzare la propria identità, costruendo relazioni forti e stabili con le cooperative associate e con le Istituzioni e confermandosi un punto fermo ed importante del tessuto economico e sociale”. “Il nostro – prosegue Milza – non è quindi un modello imprenditoriale di secondo piano, ma costituisce una via privilegiata per poter avviare la ripresa, valorizzando il patrimonio umano e generando una economia etica ed inclusiva”.

“Nell’attuale, difficile, congiuntura – prosegue Francesco Milza – la cooperazione non solo è riuscita a garantire la tenuta occupazionale, ma continua a rappresentare un bacino prezioso e per certi versi unico di nuove opportunità di lavoro, confermando così la sua vocazione storica a offrire le risposte più convincenti nei periodi di maggiore difficolta economica e sociale del nostro Paese”. “In quest’ottica – conclude il presidente Milza – Confcooperative Emilia Romagna proseguirà con decisione nella promozione di nuova cooperazione e nel sostegno alla crescita competitiva delle cooperative, garantendo alle imprese associate il massimo supporto per affrontare la crisi. In definitiva, la cooperazione deve continuare ad essere protagonista, progettualmente attiva, innovatrice, per poter realmente essere di supporto alle cooperative e garantire futuro e prospettive all’intero movimento”.

(fonte confcooperative E.R.)

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L' Oscar cioè il premio per il rapporto qualità-prezzo assegnato ogni anno dalla guida Berebene 2014 -

Modena, 16 dicembre 2013 -

La Cantina Settecani è segnalata nell'edizione 2014 della guida Vini d'Italia del Gambero Rosso, mentre il suo "Lambrusco Grasparossa di Castelvetro secco" ha ricevuto l'Oscar, cioè il premio per il rapporto qualità-prezzo assegnato ogni anno dalla guida Berebene 2014, sempre del Gambero Rosso. «Essere presenti sulla guida del Gambero Rosso, che seleziona il meglio della produzione vitivinicola italiana e orienta i consumatori, premia l'impegno e la passione con cui produciamo i nostri vini», commentano i dirigenti della Cantina Settecani. In vista del Natale la cooperativa vitivinicola di Castelvetro aderente a Confcooperative Modena ha ampliato la gamma dei propri spumanti. La novità 2013 è lo spumante brut "7Note" Pignoletto Modena Doc che, insieme al brut rosato "7Rose", offre la possibilità di brindare alle feste con spumanti del nostro territorio.


(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 Modena, 10 dicembre 2013

«Non tutte le banche investono a Modena i soldi raccolti a Modena: noi sì». Lo ha detto il presidente di Emil Banca, Giulio Magagni, intervenendo ieri sera all'incontro con i soci modenesi dell'istituto di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara. «La crisi ha cambiato tutto e nulla sarà più come prima, ma noi continuiamo a sostenere il territorio – ha affermato Magagni – L'anno scorso Emil Banca ha raccolto 1,8 miliardi di euro, tutti reinvestiti a livello locale per sostenere famiglie e imprese. Certo, siamo diventati più attenti e selettivi nel concedere credito, perché il denaro che prestiamo non è nostro, ma dei risparmiatori che ce lo affidano. Dobbiamo, perciò, essere in grado di restituirlo in ogni momento. Per questo abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro patrimonio netto, che ammonta ora a 215 milioni di euro». Emil Banca non pare risentire del generale clima di sfiducia che circonda gli istituti di credito: ogni mese ci sono in media 130 nuovi soci, mentre quest'anno sono già stati aperti 5 mila nuovi conti correnti (mille a Modena). «È la dimostrazione che i risparmiatori conoscono e apprezzano la differenza tra il credito cooperativo, da 130 anni al servizio del territorio, e il sistema bancario tradizionale, tutto protesto a remunerare il capitale dei grandi investitori – ha aggiunto Daniele Ravaglia, direttore generale di Emil Banca – Il nostro sostegno al territorio è confermato anche dalle 500 iniziative culturali, sociali e sportive cui abbiamo contribuito l'anno scorso con 459 mila euro e i 136 mila euro che, raccolti con il c/c “Emergenza terremoto Emilia”, abbiamo destinato alla ricostruzione di scuole del cratere rimaste danneggiate».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 



Gardini «Crescita dimensionale, burocrazia, fisco e accesso al credito nodi da sciogliere per valorizzare export nelle politiche di sviluppo e rilancio competitivo»

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