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Lunedì, 07 Marzo 2016 13:21

L'imprenditoria reggiana é sempre piu' rosa

Nel 2015 le aziende femminili sono aumentate dell'1,14% sfiorando quota 10mila. Boom nel terziario, in particolare servizi alla persona e ristorazione. L'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia.

Reggio Emilia, 7 marzo 2016

Tornano a crescere nel 2015, dopo due anni di flessione, le imprese femminili della provincia di Reggio Emilia. Con un tasso di sviluppo del +1,14%, tre volte superiore a quello delle imprese reggiane nel complesso (+0,4%), hanno raggiunto le 9.727 unità.
Le imprese gestite da donne, nelle quali cioè la partecipazione femminile risulta complessivamente superiore al 50%, sono imprese abbastanza "giovani", infatti più di un terzo sono nate negli ultimi sei anni, nel 14,3% dei casi sono a conduzione straniera e in due casi su tre svolge attività nel settore dei servizi.
Le imprese femminili reggiane, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio, adottano ancora forme giuridiche semplici: le imprese individuali continuano a rappresentare oltre i due terzi del totale, quota che è aumentata anche nell'ultimo anno raggiungendo il 64,4%.
Nel 2015 le donne si sono comunque orientate anche su forme organizzative maggiormente strutturate per essere più competitive sul fronte dell'innovazione – delle 67 start up innovative reggiane, 11 sono gestite in forma esclusiva o maggioritaria da donne - e dell'internazionalizzazione: sono infatti in crescita le società di capitale che nell'anno appena trascorso rappresentano il 16,5% del totale, grazie anche all'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata.
Con la crescita registrata nel 2015, arriva a superare di poco il 17% la quota di aziende femminili nella nostra provincia, ancora tre punti percentuali in meno rispetto al dato regionale.
Anche se va detto che in alcuni settori l'incidenza delle imprenditrici sul complesso della struttura economica provinciale raggiunge punte assai più elevate rispetto alla media. Sono principalmente attività del terziario, in particolare rivolti prevalentemente alla persona, nel quale le imprese femminili rappresentano il 52% del totale. E' il settore che ha dato il maggiore apporto alla crescita (+5,8% in un anno) trainato in particolare dall'incremento dei saloni da parrucchieri e istituti di bellezza che hanno registrato un incremento del 3% raggiungendo quota 751 imprese, ma anche dall'aumento dei servizi di assistenza sociale residenziale (più che raddoppiati nel corso del 2015) e sanitaria (+10%) oltre che dalle attività di riparazione di beni per uso personale e per la casa (58 imprese).
Il 18% delle imprese femminili – ovvero 1.738 aziende - gestisce attività nel campo dei servizi alle imprese, in particolare attività immobiliari (591 unità), attività professionali, scientifiche e tecniche (319), servizi di informazione e comunicazione (216), attività finanziarie e assicurative (189) e trasporti e magazzinaggio (113).
Nella filiera turistica le donne imprenditrici si occupano più che altro di ristorazione: le aziende femminili del settore sono passate da 893 del 2014 a 930 alla fine dell'anno passato, con un incremento superiore al 4%. Le donne gestiscono prevalentemente bar (541), ristoranti (205) e "take away" (94), ma si occupano anche di ospitalità (alberghi, strutture extralberghiere, B&B, ecc.), attività in cui le 47 imprese femminili rappresentano quasi un terzo dell'intero settore della provincia di Reggio Emilia.

2015 imprese femminili reggioemlia camera di commercio lavoro

Consistente, ma in flessione dell'1,2%, la presenza femminile nel settore agroalimentare, nel quale le imprese gestite da donne si occupano prevalentemente delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali (1.334 unità) e di trasformazione alimentare (109).
Fra le attività del manifatturiero, numerose sono le imprese femminili reggiane che si occupano di confezioni di articoli di abbigliamento e attività tessile (576 imprese); sono inoltre presenti 379 imprese del settore edile.
Le donne imprenditrici straniere rappresentano, con 1.390 aziende, il 14,3% delle imprese femminili. Le attività svolte in prevalenza sono la confezione di articoli di abbigliamento e l'industria tessile (332 imprese), il commercio al dettaglio (203), i servizi di ristorazione (176) e le "altre attività di servizi per la persona" (114), attività che da sole rappresentano quasi il 60% delle aziende rosa straniere; consistente, comunque, anche la presenza nelle costruzioni (85) e nel commercio all'ingrosso (78). Cina, Romania, Marocco e Nigeria sono i Paesi di provenienza più rappresentati nel panorama dell'imprenditoria femminile estera: complessivamente da queste località proviene il 48% delle imprenditrici straniere.

2015 imprese femminili provincia di reggioemilia

(fonte: dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

Giovedì, 04 Febbraio 2016 15:28

"Crescere in Digitale" arriva a Reggio Emilia

A Reggio Emilia "Crescere in Digitale", l'iniziativa promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed attuata da Unioncamere in collaborazione con Google. I giovani incontrano le aziende italiane per trasformare le competenze digitali acquisite online in opportunità di lavoro. 

Reggio Emilia 4 febbraio 2016

Arriva a Reggio Emilia "Crescere in Digitale", l'iniziativa promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed attuata da Unioncamere in collaborazione con Google per diffondere le competenze digitali tra i giovani e avvicinare al web le imprese italiane. Il progetto, lanciato a inizio settembre con l'avvio della piattaforma www.crescereindigitale.it  - "Crescere in digitale" - si rivolge ai giovani iscritti al programma "Garanzia Giovani" offrendo loro un percorso di formazione articolato in 50 ore di training online, laboratori sul territorio e oltre 3.000 tirocini retribuiti nelle imprese italiane.

Secondo quanto emerge dai dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, le competenze digitali sono infatti sempre più essenziali per le imprese che nel corso del 2015 hanno previsto oltre 47mila assunzioni programmate per figure con questo tipo di professionalità. Una richiesta che dà soprattutto alla generazione dei millennials (18-34 anni) una chance in più di trovare lavoro. Ai giovani under 30, professionisti del digitale, si rivolgono più in particolare due assunzioni su cinque. Per oltre il 60% delle figure professionali richieste è necessaria un'esperienza specifica. Ma la difficoltà di reperimento dei giusti candidati in possesso di competenze digitali si rivela mediamente più elevata rispetto a quella delle altre professioni (16% contro il 10,1%).

Oggi presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia si è tenuto il Laboratorio formativo di Crescere in digitale cui hanno partecipato i giovani della provincia che hanno completato la prima fase del percorso formativo on line e superato il test.
I Laboratori (120 su tutto il territorio nazionale) rappresentano la prima occasione di contatto tra i giovani e le imprese del territorio che si sono iscritte a "Crescere in digitale" per offrire tirocini formativi retribuiti da Garanzia Giovani. Durante la giornata è stata data la possibilità ai ragazzi di accedere ad uno dei 18 tirocini offerti dalle imprese reggiane.
Molte altre opportunità sono a disposizione dei giovani di Reggio Emilia vista la ricca offerta di tirocini su base provinciale.

"L'intero progetto si basa sulla consapevolezza che le PMI reggiane e, più nel complesso, che il brand Made in Italy, non possano più fare a meno del Web e degli strumenti della comunicazione digitale – afferma il Segretario Generale della Camera di Commercio Michelangelo Dalla Riva - al fine di restare competitivi sui mercati nazionali e internazionali.
La CCIAA di Reggio Emilia ha compreso da tempo questa nuova sfida offrendo alle aziende reggiane una serie di articolati e completi percorsi di formazione e consulenza 1to1 sui temi del digitale e del Web Marketing. Dal 2014 ad oggi, infatti, sono state svolte due differenti edizioni di "Made in Italy: Eccellenze in Digitale" ed una di "Ars Digitalia" che hanno permesso di supportare e accompagnare più di 100 aziende reggiane verso lo sviluppo di una efficace presenza online."

Jpeg rid

Il programma Crescere in digitale prevede

  • 50 ore di training online: il corso online erogato in modalità MOOC (Massive Open Online Courses), ideato e offerto da Google e sviluppato dall'Istituto Guglielmo Tagliacarne, offre ai giovani l'opportunità di ampliare le proprie conoscenze dell'ecosistema digitale e apprendere tecniche e strumenti a supporto della crescita e dell'internazionalizzazione delle imprese. Al completamento del corso, il giovane ha accesso al test di valutazione, anch'esso totalmente online, che gli consente di verificare le conoscenze acquisite.
  • 120 Laboratori sul territorio: il superamento del test offre la possibilità di accedere ad uno dei laboratori - che verranno attivati su tutto il territorio nazionale (finanziati con i fondi nazionali di Garanzia Giovani) – volto a: illustrare le caratteristiche dei territori e delle imprese che ospiteranno i NEET per 6 mesi, sia sul versante delle specializzazioni del tessuto economico-produttivo sia su quello del livello di digitalizzazione delle aziende locali; orientare i NEET verso l'esperienza del Tirocinio o verso un percorso di autoimpiego/autoimprenditorialità.
  • 3000 tirocini: in aziende tradizionali da avvicinare al digitale, organizzazioni d'impresa, agenzie web, grandi imprese. I tirocini della durata di 6 mesi, finanziati con i fondi nazionali di Garanzia Giovani, saranno retribuiti (500 euro al mese) attraverso un finanziamento del programma "Garanzia Giovani". Nessun costo ricadrà sulle imprese ospitanti, che anzi riceveranno un bonus fino a 6.000 euro in caso assumano il giovane dopo il tirocinio. Le imprese possono esprimere il loro interesse ad ospitare un tirocinante sul sito www.crescereindigitale.it  compilando l'apposita domanda. Le attività dei tirocinanti saranno supportate, monitorate e coordinate in tempo reale attraverso una community di esperti.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Luigi Rocca assume alla guida di un organismo il cui compito primario è quello di incentivare, valorizzare e promuovere lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile, promuovendo la crescita professionale dei giovani imprenditori e dello start up d'impresa. -

Reggio Emilia, 3 novembre 2015 -

Luigi Rocca, 38 anni, è il nuovo presidente del Comitato Giovani Imprenditori e Professionisti della Camera di Commercio di Reggio Emilia.
Assume così la guida di un organismo il cui compito primario è quello di incentivare, valorizzare e promuovere lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile, promuovendo la crescita professionale dei giovani imprenditori e dello start up d'impresa.
"Si tratta - sottolinea Luigi Rocca - di compiti di natura consultiva, che vanno ad intrecciarsi con quelli degli organi della Camera di Commercio (Consiglio e Giunta), ma il Comitato ha una autonomia e un ruolo importante ed autonomo in termini di proposta rispetto alle politiche di sostegno all'imprenditoria giovanile, partendo da analisi e obiettivi che guardano in modo specifico ad un mondo giovanile che ha bisogno di incrementare la velocità di marcia sull'autoimprenditorialità".

"La nostra città – prosegue Rocca – ha bisogno di aggregazione: aggregazione di idee, di iniziative imprenditoriali e di valorizzazione del territorio. Noi giovani dobbiamo fare la nostra parte promuovendole".
Del Comitato - che è nominato dalla Giunta camerale su designazione dei presidenti delle organizzazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative nel territorio provinciale e della Consulta delle professioni - fanno parte, oltre a Luigi Rocca, Arianna Alberici, Valentina Bosco, Matteo Caramaschi, Sonia Croci, Serena Giannuzzi, Christian Mattioli, Andrea Mezzofanti, Matteo Pellegrini, Carlo Prandi, Manuel Villa.

Al neo eletto Luigi Rocca sono giunti gli auguri per un proficuo lavoro da parte del presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi, che ha sottolineato l'attenzione rivolta negli ultimi anni dalla Giunta camerale alle azioni a sostegno della nuova imprenditoria, di cui anche questo Comitato è espressione.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Spinta all'export: oggi e domani le imprese della meccanica e della subfornitura si misureranno con il mercato tedesco e austriaco. -

Reggio Emilia, 19 ottobre 2015 -

E' un mese di ottobre decisamente segnato da una spinta all'export quello che sta vivendo la Camera di Commercio di Reggio Emilia.
A pochi giorni di distanza dall'incoming con un gruppo di operatori commerciali canadesi e in contemporanea con quello relativo all'agroalimentare che interessa una delegazione di buyer di Paesi dell'area asiatica (Singapore, Hong Kong, Thailandia e Malaysia), oggi, lunedì 19 e martedì 20 ottobre le imprese della meccanica e della subfornitura si misureranno con il mercato tedesco e austriaco.

Il 20, in particolare, sarà a Reggio un gruppo di operatori commerciali dei due Paesi per una serie di incontri b2b con imprese reggiane e modenesi (l'iniziativa è realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio di Modena e la sua azienda speciale Promec), mentre oggi è in programma un incontro finalizzato a tutte le aziende del comparto, cui saranno offerte indicazioni e informazioni specifiche proprio sul mercato tedesco e austriaco riguardante meccanica e subfornitura.

L'incontro - gratuito - rientra nei periodici focus che l'Ente camerale propone alle imprese reggiane per analizzare le opportunità sui diversi mercati esteri e offrire indicazioni (da quelle legali e contrattualistiche, fino alla ricerca online dei buyer di riferimento) utili ad accrescere l'efficacia delle strategie commerciali sui mercati internazionali.

In questo contesto, il peso di Germania e Austria appare evidente. I mercato tedesco, infatti, è a vertici della graduatoria dei Paesi di destinazione delle esportazioni reggiane, con un valore superiore agli 1,2 miliardi e una crescita che nel primo trimestre 2015 si è attestata all'1,3%; l'Austria, dal canto suo, importa prodotti reggiani per 206 milioni di euro, e nel primo semestre 2015 ha fatto registrare una crescita del 2,5%.
Al seminario di oggi - in programma alle 14,30 a Palazzo Scaruffi, in via Crispi, nel centro cittadino – interverrà alle ore 15,15 Alessandra De Santis, vicesegretario generale della Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte.

(Fonte:Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Sostegni diretti per 450.000 euro a I Teatri, Palazzo Magnani, progetti di associazioni. Con le azioni indirette, risorse per quasi 1 milione. -

Reggio Emilia, 17 aprile 2015 -

Con l'ultima assegnazione pari a 100.000 euro destinate a I Teatri per il programma di aperture straordinarie, salgono a 450 mila le risorse impegnate in modo specifico e diretto dalla Camera di Commercio a sostegno delle imprese e del territorio reggiano in vista di Expo 2015.

"Un evento – sottolinea la vicepresidente dell'Ente camerale, Paola Silvi – che sicuramente offre alcune opportunità immediate, ma che va visto soprattutto come stimolo allo stabile miglioramento della visibilità del nostro territorio e della nostra offerta all'estero, che richiede competenze, continuità di lavoro, azioni di marketing, uso di nuovi strumenti di comunicazione che oggi rappresentano un patrimonio consolidato per meno del 10% delle imprese reggiane. E' proprio in questa prospettiva che abbiamo lavorato, considerando Expo come uno strumento di traino della nostra economia, dal turismo e servizi ai prodotti d'eccellenza, per far sì che gli effetti dell'Esposizione possano andare ben oltre il tempo dell'Esposizione universale".

Gli investimenti camerali sullo specifico capitolo di Expo, come si è detto, valgono 450mila euro, e includono i sostegni (100.000 euro) assicurati a Palazzo Magnani per la mostra dedicata a Piero della Francesca, quelli destinati a I Teatri per l'"Open Theatre" progettato in occasione dell'Esposizione e i finanziamenti ai progetti lanciati da associazioni e altri soggetti per accrescere la visibilità di imprese e territorio.

"In questo caso – osserva la vicepresidente della Camera di Commercio – la priorità è stata assegnata proprio alle iniziative maggiormente orientate all'internazionalizzazione anche in prospettiva, perché è evidente che Expo potrà avere alcune ricadute immediate (sui servizi di ricettività, ad esempio), ma per altri comparti è necessario lavorare su un arco temporale assai più lungo. In campo turistico, ad esempio, occorre un miglioramento complessivo della nostra offerta e della nostra riconoscibilità nel tempo, anche perché nei mesi di Expo vi sono territori la cui competitività e la cui attrattività sono già note: penso a Verona, a Venezia, a Torino, a Roma e alla stessa Bologna, tanto per restare in regione".

"Proprio per questo – prosegue la vicepresidente della Camera di Commercio – agli investimenti diretti e specifici si sono associate altre iniziative che prendono spunto da Expo, ma guardano ben oltre. E' il caso, ad esempio, del progetto regionale sul turismo enogastronomico di qualità, attorno al quale sono state coinvolte ben 107 imprese reggiane, che rappresentano, da sole, un terzo di quelle interessate in Emilia-Romagna, e che insieme a Consorzi di tutela, Apt Servizi e Club di prodotto saranno protagoniste di una settimana di animazioni nella "Piazzetta" di Expo, grazie al coordinamento di Unioncamere regionale".

"Va nella stessa direzione - spiega Paola Silvi – l'intensificazione del programma di incoming di operatori commerciali stranieri nei mesi di Expo e, ancora, la particolare attenzione ad Expo che investe anche il tradizionale Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco", con un Educational Press Tour (con visite nel territorio e ad aziende vinicole locali) rivolto ad opinion leader del settore wine e del settore enogastronomico".

"Se consideriamo anche questi impegni – conclude la vicepresidente camerale - gli investimenti direttamente e indirettamente legati ad Expo vanno a sfiorare il milione di euro, con un ventaglio di azioni e iniziative che vanno a sostenere i diversi elementi di attrattività del nostro territorio, e, soprattutto, a proiettarlo maggiormente verso una relazione stabile con il mondo e l'ampliamento del numero delle imprese che in questa relazione si possono inserire".

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Quarto ed ultimo appuntamento, venerdì 28 novembre, con il ciclo di incontri promosso dalla Camera di Commercio per approfondire gli strumenti e le agevolazioni in campo per lo sviluppo d'impresa.

Reggio Emilia, 26 novembre 2014 -

Dopo il bando regionale per le start up innovative, gli elementi essenziali per l'avvio di nuove imprese e il programma "Garanzia Giovani", al centro del confronto vi sarà il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna.
Nel corso dei lavori, in programma alle ore 9,00 nella sala convegni della Camera di Commercio, saranno approfondite le sei priorità del programma, la definizione delle zone rurali e le modalità di richiesta dei finanziamenti.
All'incontro interverranno il segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, e Teresa Schipani, funzionaria della Regione Emilia-Romagna.
Così come i precedenti, il confronto è organizzato in collaborazione con Ifoa.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

La produzione manifatturiera reggiana appare in aumento: bene l'export e il fatturato, ma gli ordini interni restano in calo. Imprenditori pessimisti -

Reggio Emilia, 28 agosto 2014 -

Seppure in modo un po' meno brillante rispetto ai primi tre mesi dell'anno, anche nel secondo trimestre 2014 la produzione manifatturiera reggiana è apparsa in aumento.
Dopo il +1,4% di gennaio-marzo, infatti, la produzione industriale ha fatto segnare un +0,9% anche nel trimestre aprile-giugno e, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, tutti gli indicatori congiunturali del settore registrano variazioni positive.
L'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia evidenzia, al proposito, un +0,1% relativo agli ordini complessivi (sebbene resti di segno negativo il dato riguardante gli ordini sul mercato intero, che ancora flettono dello 0,1%) e, soprattutto, una buona crescita del fatturato (+3,6%) e degli ordini dall'estero, che hanno fatto segnare un +3%.

tabella 1

Anche il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini registra una tendenziale crescita rispetto al trimestre precedente passando dalle 6,3 alle 7,1 settimane, mentre rimane stabile all'85,7% della capacità produttiva il grado di utilizzo degli impianti rispetto alla capacità produttiva.

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"Sono dati – sottolinea Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio – sicuramente positivi, che vanno comunque letti ancora all'interno di una situazione di crisi che non è superata". "Le difficoltà delle aziende, e soprattutto di quelle meno orientate all'export – spiega Landi – non sono sostanzialmente cambiate, ma certo è incoraggiante il fatto che finalmente si registri un recupero del fatturato addirittura superiore all'entità dell'incremento degli ordini dall'estero, segno di una ripresa di competitività dei nostri prodotti sui mercati internazionali". "Analogamente – prosegue il presidente della Camera di Commercio – è positiva l'accelerazione della produzione in alcuni dei settori trainanti per l'industria reggiana, cui è però fondamentale si vadano ad associare nuove misure di politica economica e fiscale che favoriscano la crescita degli ordini interni e, per quanto riguarda le imprese, nuovi processi di innovazione e di internazionalizzazione che sono essenziali per la ripresa".

L'analisi dell'andamento dei principali settori produttivi effettuata dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio evidenzia una crescita della produzione per i comparti ceramico (rispetto al secondo trimestre 2013 si registra un +2,5%), metalmeccanico (+2,3%), delle materie plastiche (+1,9%) ed elettrico-elettronico (+0,2%). Cali di produzione,invece, per l'abbigliamento (-2,5%), l'alimentare (-0,2%) e le "altre industrie manifatturiere" (-1,4%).

tab3

La tenuta della produzione, come si è detto, è fortemente influenzata dall'andamento degli ordini dall'estero, che sono in aumento per tutti i comparti con variazioni positive che vanno da un minimo del 2,7% del metalmeccanico ad un +5,6% per le materie plastiche. Fatta eccezione per il metalmeccanico e le materie plastiche (entrambi con un +1,1%), sono ancora in controtendenza, invece, gli ordini dal mercato interno, con flessioni che vanno dal -0,1% dell'elettrico-elettronico al -1,9% dell'abbigliamento.

Le migliori performance sul piano produttivo sono venute, nel secondo trimestre 2014, dalle imprese reggiane più strutturate e di media dimensione (cioè con un numero di dipendenti compreso fra 10 e 49), che hanno fatto segnare un +2% rispetto allo stesso periodo del 2013, seguite da quelle più grandi (quelle con oltre 50 dipendenti ), che si sono attestate ad un +0,8%.
Ancora in difficoltà, invece, le imprese di dimensione più contenuta (da 1 a 9 dipendenti) che, dopo il -0,5% registrato nel primo trimestre dell'anno, hanno registrato una contrazione dell'1,1% dei volumi produttivi.

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Fra gli imprenditori reggiani, infine, prevale – e ritorna - il pessimismo circa l'immediato futuro.
Se nel primo trimestre dell'anno gli imprenditori prevedevano andamenti positivi per il successivo trimestre, le previsioni, ora, hanno invertito la tendenza.
Il saldo tra la percentuale di aziende che prevedono aumenti e quelle che prevedono flessioni è infatti negativo per tutte le variabili prese in considerazione: produzione, fatturato e ordini totali. L'unico dato positivo permane quello riferito agli ordini dall'estero.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

 

 

Il presidente Stefano Landi ha rinunciato al compenso legato alle sue funzioni di presidente della Camera di Commercio.

 

Reggio Emilia, 19 febbraio 2014

 

Paola Silvi è il nuovo vicepresidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia. La decisione è stata assunta dalla Giunta camerale, che ha così completato il percorso di rinnovo degli organi dell'Ente per il prossimo quinquennio.

Paola Silvi, che affiancherà il presidente Stefano Landi ai vertici della Camera di Commercio, è figura di spicco del mondo del commercio; titolare della Libreria all'Arco e già precedentemente componente la Giunta camerale, anche nel mandato appena avviatosi manterrà la delega alla promozione del territorio.

Conferme, sempre nell'ambito dell'attribuzione delle deleghe da parte della Giunta, anche per Giovanni Teneggi all'Osservatorio economico/Centro studi, per Lorenzo Giberti all'innovazione, formazione, scuola e università, mentre a Ivan Malavasi è stata assegnata la delega all'internazionalizzazione e ad Annamaria Mora quella all'agricoltura.

"Completeremo questi incarichi nei prossimi giorni – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – rafforzando in tal modo il presidio e il lavoro su quei diversi ambiti di lavoro nell'ambito dei quali l'Ente camerale è chiamato ad esprimere un ruolo ancora più efficace a favore delle imprese e del territorio".

Stefano Landi rinuncia al compenso per il presidente

Stefano Landi ha rinunciato al compenso legato alle sue funzioni di presidente della Camera di Commercio.
La decisione è stata comunicata dall'interessato ai componenti la Giunta camerale.
"Ho assunto l'incarico di presidente – sottolinea lo stesso Landi – in puro spirito di servizio rispetto alla Camera di Commercio e al tessuto imprenditoriale e sociale al cui sviluppo l'Ente è chiamato a concorrere".

"La rinuncia al compenso – conclude Landi – è la coerente conseguenza di questa scelta e di questa convinzione, così come lo è e lo sarà il mio impegno finalizzato a rendere la Camera di Commercio uno strumento sempre più efficace a fianco delle imprese e per lo sviluppo del territorio".

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio)

Non si è fatta attendere la risposta di Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio, all'appello lanciato dal coordinamento provinciale di Libera proprio all'Ente Camerale in materia di contrasto alla criminalità organizzata.

Reggio Emilia, 10 febbraio 2014

"Considero quello di Libera – sottolinea Landi - come un invito e non come una preoccupazione, che non avrebbe ragione d'essere". "L'impegno della Camera di Commercio – prosegue il presidente – non è mai stato in discussione e non verrà meno, a maggior ragione in una stagione in cui la crisi economica che investe imprese e famiglie rischia di aumentare l'esposizione dei soggetti più deboli nei confronti di fenomeni come l'usura e l'estorsione e, contemporaneamente, di far sì che venga minimizzato il problema della criminalità organizzata a fronte di tante altre emergenze economiche e sociali che investono il territorio".

"Nel rispetto del ruolo dei diversi soggetti chiamati in causa sia per la diffusione della cultura della legalità, sia per la messa in atto di forti misure di contrasto e repressione – prosegue Landi – la Camera di Commercio proseguirà le azioni avviate e, in un rapporto di stretta collaborazione con le istituzioni e con le realtà più attive in campo sociale e culturale, è pronta a rafforzare il proprio impegno su azioni condivise che si orientino al sostegno degli imprenditori e alla sicurezza e all'informazione dei cittadini, ben consapevole che il crimine è nemico dell'economia quanto della convivenza civile".

"I binari lungo i quali si è sviluppato il lavoro di questi anni, e del quale tutti siamo grati a Enrico Bini e a tutti gli amministratori che hanno guidato la Camera di Commercio – prosegue Stefano Landi – sono proprio questi: informazione e formazione degli imprenditori soprattutto nei settori più esposti al fenomeno delle infiltrazioni criminali, monitoraggio e mappatura delle attività illegali, sostegno diretto ai singoli imprenditori minacciati dalla criminalità".

"Su questi terreni – conclude Landi – proseguirà il nostro impegno, ed in quest'ambito non abbiamo alcun dubbio anche sull'opportunità – che renderemo esplicita, a giorni, anche nel Consiglio regionale di Unioncamere - del rilancio della collaborazione tra sistema camerale e Libera, che affianca il lavoro degli operatori e dei dirigenti camerali nella gestione di quello sportello per la legalità che la Camera di Commercio di Reggio Emilia – fra le prime in Italia – ha creato per assicurare un sostegno individuale e riservato agli imprenditori colpiti dalla criminalità, con ripercussioni gravi che non si limitano esclusivamente all'ambito economico".

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio RE)
Eletti oggi dal Consiglio della Camera di Commercio gli otto componenti che affiancheranno il presidente Stefano Landi all'interno della Giunta camerale.

Reggio Emilia, 7 febbraio 2014

La votazione – per scrutinio segreto – ha portato all'elezione di Roger Ganassi, Lorenzo Giberti, Ivan Malavasi, Annamaria Mora, Carlo Alberto Rossi, Alessandro Scala, Paola Silvi, Giovanni Teneggi.
Nella prossima riunione, la stessa Giunta camerale procederà all'elezione del vicepresidente e all'attribuzione delle deleghe ai componenti.
"Stiamo procedendo rapidamente al completamento degli organi di governo – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – non solo nel rispetto dei temi fissati dalle normative, ma prima ancora nella consapevolezza che il nostro Ente è oggi chiamato ad affrontare vere e proprie emergenze che pesano sul tessuto imprenditoriale e sul territorio".

E se in campo resta anche la questione Fiere di Reggio Emilia, per il presidente Landi vi sono però subito altre priorità. "Anche in queste settimane di rinnovo delle cariche – spiega il presidente dell'Ente camerale - non si è attenuata l'azione della Camera di Commercio, ma dobbiamo nuovamente accelerare, d'intesa con le associazioni imprenditoriali reggiane, sugli investimenti per l'accesso al credito, sull'internazionalizzazione, sull'innovazione, sulla valorizzazione delle risorse del territorio, con decisioni e politiche di bilancio che tengano conto non solo delle situazioni più critiche, ma possano sostenere concretamente le iniziative più spiccatamente finalizzate allo sviluppo e di cui siano misurabili le ricadute positive".

"E' proprio a fronte di questi condivisi obiettivi – conclude Landi – che le associazioni imprenditoriali sono chiamate, all'interno e anche al di fuori della Camera di Commercio, ad una stagione di collaborazione e di unità a beneficio del territorio, esercitando una responsabilità che è rispettosa delle differenze e delle singole vocazioni, ma che fa prevalere, su tutto, l'interesse comune".

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio di Reggio Emilia)
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