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A tre anni dal sisma Rete Imprese Italia fa il punto sulla situazione terremoto con un'iniziativa in programma venerdì 12 giugno. La serata è aperta al pubblico. -

Mirandola, 03 giugno 2015 -

Una serata per non dimenticare, e per farlo Rete Imprese Italia ha organizzato, a poco più di tre anni dal disastroso sisma del 2012, un'iniziativa che vuole fare il punto della situazione della ricostruzione, evidenziando il tanto che è già stato fatto, ma anche il tanto, il troppo, che rimane da fare. Soprattutto cosa fare per facilitare la ricostruzione.
Le proposte sono tutte nel titolo dell'iniziativa che Cna, Confesercenti, Confcommercio e Lapam organizzano per venerdì 12 giugno alle 20.30 presso la sala consigliare del Municipio di Mirandola, in via Giolitti 22: "Semplificare la burocrazia, introdurre la zona franca urbana: ci vogliamo ancora credere". E' attorno a questi punti che si svilupperà il dibattito, dopo il saluto del portavoce di Rete Imprese Umberto Venturi, e le relazioni di Andrea Tosi e Maurizio Brama: il primo parlerà degli attuali ostacoli alla ricostruzione e delle semplificazioni necessarie per accelerarla, il secondo degli effetti che potrebbero avere sull'economia locale le cosiddette zone franche e delle modalità per sbloccarle.
A parlarne saranno poi Alberto Silvestri, presidente dell'Unione dei Comuni dell'Area Nord, Palma Costi, Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna, e l'onorevole Paola De Micheli, sottosegretario al Ministero Economia e Finanze.
Non mancherà il dibattito, per discutere in modo costruttivo di tutti i problemi ancora sul tavolo.
"Con questa iniziativa – continua la nota di Rete Imprese Italia di Modena – in un'occasione di una ricorrenza dolorosa quanto importante, vogliamo condividere con la comunità le soluzioni in grado di contribuire a un rapido ritorno alla normalità produttiva e al rientro nei centri storici di attività commerciali e residenti".
La serata è aperta al pubblico.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Lunedì, 25 Maggio 2015 13:10

Modena - Sicurezza, istruzioni per l'uso

Un ciclo di incontri sulla sicurezza che entrerà nel vivo nel corso della settimana, a cominciare con la serata in programma questa sera alle 20.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena. L'iniziativa è aperta al pubblico. -

Modena, 25 maggio 2015 -

Sulla base di un sondaggio realizzato da CNA, senza pretese di rappresentatività statistica, il 67% delle imprese modenesi negli ultimi tre anni ha subito un furto, una realtà che porta nove imprenditori su dieci a ritenere la situazione odierna della criminalità più grave rispetto a cinque anni fa.

Considerazioni che hanno spinto l'Associazione modenese a organizzare un ciclo di incontri sulla sicurezza che entrerà nel vivo nel corso della settimana, a cominciare con la serata in programma oggi, lunedì sera alle 20.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena, in via Malavolti 27. Argomento al centro della serata la sicurezza, che sarà analizzata da ogni punto di vista: si parlerà della situazione sul territorio, delle proposte di CNA, delle soluzioni che consentono di minimizzare i rischi di esser vittime di episodi criminosi e della necessità di contemperare sicurezza e privacy.

Ad alternarsi al microfono saranno il presidente dell'Area di Modena Nicola Fabbri, il responsabile Andrea Tosi, poi l'esperto Dario Augelli (consulente di Sistemi Integrati) e l'avvocato Andrea Corradini, che analizzerà gli aspetti delle normative sulla privacy in materia di sistemi di sicurezza. A concludere i lavori sarà invece il presidente provinciale di CNA Umberto Venturi.

Il prossimo appuntamento è in programma martedì 26 a Carpi, mentre l'indomani sarà la volta di Vignola.
L'iniziativa è aperta al pubblico.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Si parla di rifiuti con la presentazione di un nuovo progetto di raccolta. Domani, mercoledì 20 maggio, alla Sala Degli Esposti di Castelfranco. La serata è aperta al pubblico. -

Castelfranco, 19 maggio 2015 -

E' possibile ridisegnare una politica più "giusta" nell'individuazione delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, in particolare nelle aree industriali? Per rispondere a questo interrogativo la CNA di Castelfranco Emilia ha organizzato un incontro che, in collaborazione con le Amministrazioni locali di Castelfranco e San Cesario e il gestore del servizio, vuole proporre una nuova metodologia di raccolta dei rifiuti.

Nel corso dell'iniziativa - in programma domani, mercoledì 20 maggio alle 20.30 presso la Sala Gabriella degli Esposti, presso la biblioteca comunale, in piazza Liberazione 5, a Castelfranco – verrà, infatti, presentato un progetto che prevede una raccolta porta a porta il cui obiettivo è di contribuire da un lato a incrementare la differenziazione dei rifiuti e un loro corretto smaltimento (oggi solo l'11,4% dei rifiuti non è differenziabile), con i relativi benefici ambientali, dall'altro a definire una tariffa "puntuale" dei rifiuti prodotti in ciascuna attività, arrivando così a tariffe coerenti con l'effettiva produzione questi ultimi.

L'efficacia di questi sistemi, peraltro, è testimoniata dalle esperienze positive maturate in latri territorio, ad esempio, Imola, Rimini, Ferrara.
Di tutto questo si parlerà nel corso dell'incontro cui parteciperanno Lena Ferrari (presidente CNA dell'Area Nord Est), Andrea Tosi (Responsabile delle Politiche Economiche dell'Associazione modenese), il sindaco di Castelfranco Stefano Reggianini e gli assessori Massimiliano Vigarani e Leonardo Pastore, e, in rappresentanza dei Servizi Ambientali di Hera Alberto Santini, Luca Sitta e Fabia Ferrioli.

"I temi dell'incontro – sottolinea Lena Ferrari sono importanti e ampi. Coinvolgono, ad esempio, anche i recenti pronunciamenti del Ministero dell'Economia e della Finanza sulla non tassabilità, rispetto allo smaltimento dei rifiuti, delle aree dove avviene la produzione aziendale. Insomma, una serata utile a capire le implicazioni di una delle tassazioni più complicate e che, negli ultimi anni, hanno subito probabilmente gli aumenti più rilevanti".
La serata è aperta al pubblico.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

L'Associazione interviene sul caso della Cpl, evidenziando i rischi per un' intera filiera composta da un migliaio di imprese e quattromila addetti e chiedendo tempi più rapidi per la soluzione della crisi in cui versa la cooperativa concordiese e negli adempimenti relativi alla legalità. -

Modena, 15 maggio 2015 -

"In allarme, per il futuro della Cpl, non ci sono solo i dipendenti della coperativa concordiese, ma un'intera comunità. Legati all'attività della Cpl, infatti, c'è una filiera lunghissima, sia dal punto di vista geografico che numerico: Non esageriamo se parliamo di un migliaio di imprese che hanno relazioni commerciali con la cooperativa, per circa 4.000 addetti, ovviamente concentrati nell'Area Nord".
CNA interviene sulle conseguenze delle indagini riguardanti i vertici della cooperativa concordiese, sottolinenando il pericolo che l'economia locale subisca un vero e proprio tracollo, con conseguenze dirette e molto pesanti per l'intera comunità.

"Sono senz'altro positive le notizie che arrivano di un potenziale commissariamento dei lavori in cui è attualmente impegnata Cpl, ma è necessario fare in fretta, perché il fattore tempo è decisivo. Così come è decisivo, in ogni valutazione relativa alla situazione della cooperativa, tenere in debito conto la filiera coinvolta in questa situazione, fatta di aziende grande e piccole per le quali, spesso, i rapporti con Cpl sono vitali.
Considerazioni, quelle legate alla rapidità, indispensabili per un territorio che sta cercando di ritornare faticosamente alla normalità, a tre anni dal sisma.

Il rischio, infatti, è quello di mettere in secondo piano le difficoltà di tante piccole imprese, a diverso titolo alle prese con le difficoltà legate alla giusta volontà di controllare le infiltrazioni malavitose. Pensiamo soltanto ai tempi richiesti per l'iscrizione alla white list, o alle difficoltà di incasso delle competenze a causa della lentezza con cui vengono erogati i contributi per la ricostruzione.

"Siamo in prima linea – continua la nota di CNA – nella lotta contro la criminalità organizzata, tant'è vero che tra le nostre richieste in quest'ambito c'è che la concessione del rating di legalità possa essere richiesta anche da imprese con un fatturato inferiore ai due milioni di euro di fatturato, al contrario di quanto avviene ora, escludendo così più del 90% delle imprese. Ma le norme che incidono sull'economia sono tanto più rispettate quanto più sono coerente con le attività in questione. Ed un elemento di coerenza è rappresentato appunto dai tempi con cui questi adempimenti vengono espletati".

(fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Banche che non recepiscono il decreto Milleproroghe lasciando immutata la durata del finanziamento imposte. Cna, Lapam, Confesercenti, Fam e Confcommercio - Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia - chiedono un intervento immediato che risolva questa incongruenza. -

Modena, 11 maggio 2015 -

Nello scorso mese di gennaio Rete Imprese Italia aveva posto all'attenzione dei parlamentari modenesi ed emiliani la necessità di risolvere le criticità finanziarie delle imprese colpite dal sisma prorogando di un anno, al 30 giugno 2016, il pagamento del finanziamento imposte e aumentando a cinque anni il periodo concesso per il rimborso. Una richiesta accolta parzialmente dal Parlamento, che nel Decreto Milleproroghe del 27 febbraio aveva sì recepito la proroga di un anno, ma aveva dilazionato di soli dodici mesi il periodo di ammortamento del finanziamento (che, in relazione alle diverse tipologie di imprese, era così passato da due a tre anni e da tre a quattro anni).
Un'interpretazione che aveva avuto conferma dalla Regione Emilia Romagna con una nota datata anch'essa 27 febbraio.

Tutto bene allora? Neanche per idea, perché ora gran parte delle banche sta richiedendo alle imprese le firme della rimodulazione del finanziamento facendo decorrere l'inizio del rimborso al 30 giugno 2016, ma lasciando inalterate le rate finali. Di fatto, dunque, le banche non hanno recepito quanto previsto dal decreto, lasciando invariate le scadenze finali (quattro rate semestrali anziché sei, sei rate anziché otto). Rate che quindi diventano insostenibili per le imprese, che nella stragrande maggioranza dei casi hanno sostenuto con mezzi propri la ricostruzione.

Cna, Lapam, Confesercenti, Fam e Confcommercio - Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia - chiedono un intervento immediato che risolva questa incongruenza, al di là di ogni interpretazione restrittiva della norma. "Non ci interessano le polemiche, né sapere se la colpa sia di una norma scritta male o di un'interpretazione difforme dalla volontà del legislatore. A noi preme soltanto che le vittime di questo corto circuito non siano le imprese che, a tre anni dal sisma, non hanno certo ancora recuperato le normali disponibilità finanziarie e sono ancora in grandissima difficoltà. Anche per questo continuiamo a sostenere la necessità che il periodo di rimborso sia portato a cinque anni per tutti e che vengano adottate quanto prima quelle soluzioni normative, zone franche urbane in testa, indispensabili a dare ossigeno ad un territorio che non ha ancora superato la fase post-terremoto".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Miniol è un laser scanner portatile in grado di analizzare e mostrare i principali dati nutrizionali dei cibi. Le cinque ragazze finaliste dell'Istituto Luosi di Mirandola accedono alla selezione regionale. -

Modena, 11 maggio 2015 -

Sono giovani e di talento e grazie a "Enterprise – Giovani artigiani a Expo 2015", il progetto ideato dalla CNA regionale che coinvolge cinque province dell'Emilia Romagna tra le quali quella modenese e che si inserisce nel contest europeo (Ebg) - hanno sviluppato dei progetti innovativi e vincenti. Uno fra tutti però si è aggiudicato sabato scorso a Mirandola, la fase modenese per accedere alla selezione regionale.

Il progetto Miniol

La salubrità dei cibi, in particolare frutta e verdura, che sembrerebbero sani per definizione, è una questione sempre più di attualità. Il progetto d'impresa vincente, Miniol, va appunto in questa direzione. E' un laser scanner portatile in grado, in pochi secondi, di analizzare e mostrare i principali dati nutrizionali del prodotto esaminato, nonché di verificare l'eventuale presenza di veleni e pesticidi.
A realizzare questo progetto – con tanto di business plan, piano commerciale e marketing, pubblicità, fatto anche in inglese – cinque ragazze dell'Istituto Luosi (Silvia Costa, Nora Ameti, Lilia Filip, Elisa Maniezzo e Sara Miotto), coordinate da un tutor, l'imprenditore Paolo Vincenzi.

I progetti degli studenti del Luosi

Non si è trattato però di una scelta facile per la giuria, composta da Emanuela Bertini (imprenditrice), Luigi Mai (Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Alberto Bergamini (San Felice Banca 1893), Roberto Ganzerli (Assessore alale Attività Produttive del Comune di Mirandola), e Claudia Zagni (Cna).
Anche i rimanenti cinque progetti, elaborati da altri 25 studenti del Luosi, hanno infatti messo in mostra passione ed attenzione nello sviluppo di idee d'impresa innovative ed interessanti, a cominciare dalla realizzazione di una bevanda in grado di ridurre il tasso alcolemico nel sangue (Drink and drive) ad un dispositivo per ritrovare le chiavi smarrite tramite il cellulare (Fike). Poi le scarpe con tacco che si trasformano in "ballerine" (Taccorine), un sistema di intrattenimento per i più piccini (Gut) ed orecchini che consentono di ascoltare musica, ricevere chiamate e registrare ciò che si ascolta (B.T.E.).

A Piacenza la selezione regionale

Alla fine tutti contenti: gli insegnanti per la passione e la serietà con i quali gli studenti sino sono impegnati in questo lavoro, gli allievi per essere usciti dai "soliti" canoni della didattica, e gli imprenditori, per avere aiutato a far capire ai ragazzi cosa significa intraprendere.
Alle ragazze finaliste libri, gadget ma, soprattutto, la soddisfazione di partecipare, lunedì prossimo presso il palazzo Gotico di Piacenza, alla selezione regionale che individuerà il progetto che parteciperà, l'indomani, alla selezione nazionale in programma presso la Cascina Triluza all'Expo 2015.

 

Pubblicato in Cronaca Modena

Domani (sabato 9 maggio) a Mirandola la finale del progetto di CNA. I progetti d'impresa degli studenti dell' Istituto Tecnico Economico G. Luosi di Mirandola saranno valutati presso la Sala Consigliare del Municipio di Mirandola, durante un evento aperto al pubblico. In lizza sei idee d'impresa, il progetto più interessante dal punto di vista dell'idea imprenditoriale verrà premiato con la partecipazione alla finale italiana presso l'Expo di Milano -

Mirandola, 08 maggio 2015 -

Sei progetti d'impresa per contendersi la partecipazione alla finale nazionale in programma lunedì 18 e martedì 19 maggio. Stiamo parlando di "Enterprise – Giovani artigiani a Expo 2015" – il progetto ideato dalla CNA regionale che ha coinvolto cinque province dell'Emilia Romagna tra le quali quella modenese.
Obiettivo del progetto, quello di valorizzare le imprese artigiane attraverso l'incoraggiamento e la supervisione di idee innovative di giovani sui temi inerenti all'Expo, dall'alimentazione alla produzione di manufatti "sostenibili".

E' attorno a questi temi che si è sviluppata l'attività degli studenti del Luosi di Mirandola, i cui progetti d'impresa saranno valutati domani – sabato 9 maggio alle 17 – presso la Sala Consigliare del Municipio di Mirandola, durante un evento aperto al pubblico.
Sei le idee d'impresa che si contenderanno il premio principale, la partecipazione alla finale nazionale in programma lunedì 18 maggio a Piacenza e, il giorno successivo, una visita a Expo, dove sarà celebrato il progetto vincitore.

I progetti in lizza

In lizza ventinove ragazzi, seguiti da sei tutor imprenditori, che hanno dato spazio alla loro "fantasia" imprenditoriale elaborando progetti comunque realizzabili, con tanto di business plan. Si va dalla realizzazione di una bevanda in grado di ridurre il tasso alcolemico nel sangue a un laser-scanner che permette l'analisi in tempo reale della frutta o della verdura che si intende mangiare per monitorarne calorie, vitamine, zuccheri, acqua. Ancora, un dispositivo per ritrovare le chiavi smarrite tramite il cellulare, o le scarpe con tacco che si trasformano in "ballerine", idea apprezzatissima dalle consumatrici. E per finire un sistema di intrattenimento per i più piccini ed orecchini che consentono di ascoltare musica, ricevere chiamate e registrare ciò che si ascolta.

La commissione 

A giudicare i progetti una commissione di sei "giurati" esperti del mondo del lavoro composta da Claudia Zagni (funzionario CNA), Emanuela Bertini (imprenditrice), Luigi Mai (imprenditore in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola), Cristina Ceretti (ex assessore provinciale all'istruzione, formazione e lavoro), Alberto Bergamini (consigliere di San Felice 1893 Banca Popolare, partner dell'iniziativa), Roberto Ganzerli (assessore alle attività produttive del Comune di Mirandola, patrocinatore del progetto).

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Giovedì, 07 Maggio 2015 15:20

Anche "Rezdora" in vetrina a Tuttofood

Grande successo per la fiera TUTTOFOOD, in concomitanza con Expo a Milano e per la rete di imprese alimentari modenese targate CNA. -

Modena, 07 maggio 2015 -

Si è concluso da pochi giorni a Milano TUTTOFOOD, la World Food Exhibition diventata ormai la terza manifestazione dell'agro-alimentare in Europa e la fiera più internazionale dell'alimentazione in Italia, grazie alle sue caratteristiche innovative e di ricerca di nuove opportunità di business. Un evento esclusivamente riservato al B2B che risponde sia alle esigenze delle aziende che guardano principalmente al mercato italiano, ma anche a quelle che puntano all'esportazione.

Un vetrina di lancio degna di attenzione, quella di Tuttofood, che non si è lasciata sfuggire neanche Rezdora, la prima rete di imprese alimentari in Emilia Romagna di CNA Alimentare, costituita da Sottobosco, Salumificio Vecchi, Dolcem, Il Forno di Levizzano e Il Mallo.
Attraverso gli assaggi dei prodotti delle aziende modenesi, per i visitatori di Tuttofood è stato sicuramente un viaggio nel gusto e nei sapori tipici della nostra terra. Partendo dalle nuove specialità al tartufo di sottobosco, fino ad arrivare alle delizie di carne precotta e a una linea innovativa dedicata all'anatra del Salumificio Vecchi, passando per i bastoncini alle olive, alla pancetta, alla cipolla e al formaggio de Il forno di Levizzano e concludendo con Dolcem e le sue Ciocofollie.

Ampio spazio quest'anno al Made in Modena e alle sue eccellenze del gusto grazie anche al sostegno di Expomodena, che ha sostenuto la partecipazione di alcune acetaie alla manifestazione, tra cui la Terra del Tuono di Arceto e l'Acetaia Bellei di Ravarino.
"Un gioia vedere tante aziende della nostra terra, e nostri associati in particolare, partecipare a questa importante manifestazione, sintomo di grande vitalità nonostante il periodo non troppo favorevole – afferma Primo Bertagni, Presidente CNA Alimentare Modena – È stata registrata una buona affluenza, anche se forse gli operatori stranieri sono stati inferiori rispetto alle attese. Ricordiamo che è stato anche il primo evento collegato a EXPO 2015 in tema di alimentazione".

"Hanno riscontrato particolare interesse le novità in termini di contenuti e di packaging – continua Bertagni - ed è confermato il grande interesse per il Made in Italy, sul quale però è necessario rimboccarsi le maniche, perché purtroppo c'è ancora molta confusione all'interno dell'opinione pubblica al riguardo. CNA in particolare, che rappresenta veri imprenditori artigiani, sarà protagonista attivo di questo percorso di sensibilizzazione, sia in Italia sia all' estero".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Un percorso formativo per avvicinare il mondo della didattica a quello delle imprese. I migliori 10 alunni avranno l'opportunità di svolgere uno degli stage messi a disposizione da CNA Modena. -

Modena, 05 maggio 2015 -

Sono quasi 250 i ragazzi dell'Istituto Commerciale Barozzi di Modena, che hanno preso parte con grande interesse, al progetto "A scuola di 730". Percorsi formativi ed esercitazioni pratiche con casi reali, per avvicinare i giovani che presto termineranno il percorso di studi, al mondo del lavoro. L'iniziativa si inserisce nei progetti di alternanza scuola-lavoro organizzati da CNA per la Scuola e ha permesso, al termine del percorso formativo, agli alunni delle classi 4^ dell'istituto ITC Barozzi, di acquisire competenze specifiche in tema di dichiarazioni dei redditi 730.

Al termine del percorso formativo, si sono sottoposti volontariamente a una prova pratica finale per dimostrare le competenze acquisite. I migliori 10, premiati giovedì scorso, davanti a un'aula magna dell'istituto gremita di ragazzi, avranno l'opportunità di svolgere uno degli stage messi a disposizione da CNA Modena, per mettere in pratica nel mondo lavorativo quanto imparato a scuola.

"Esprimo grande apprezzamento per tutti i ragazzi e le ragazze che hanno voluto mettersi alla prova. È importante che gli studenti del 4° anno, ormai prossimi al mondo del lavoro, dimostrino spirito d'iniziativa e intraprendenza". Sottolinea il Direttore del Personale di CNA Modena, Mauro Roncaglia.

premiazione rid

Martedì, 28 Aprile 2015 16:26

Modena e il fisco: bene ma non benissimo

La nostra città all'81° posto nella classifica delle città più esose dal punto di vista fiscale, ma sino ad agosto anche i nostri imprenditori
lavorano solo per pagare le tasse. -

Modena, 28 aprile 2015 -

Come sarà nel 2015 la tassazione complessiva sulle piccole e medie imprese? Che effetti avrà l'abolizione della componente lavoro dell'Irap? Come sono andate le cose, numeri alla mano, negli anni 2011, 2012, 2013 e 2014?
A rispondere a queste domande ci ha pensato il "Rapporto 2015 – Comune che vai fisco che trovi" dell'Osservatorio permanente della Cna Nazionale sulla tassazione delle Pmi, curato dal Centro Studi Cna e dal Dipartimento politiche fiscali.
Al centro dell'analisi, l'andamento della tassazione locale e nazionale tra il 2011 e il 2015, sulla base di una simulazione riferita a una impresa manifatturiera rappresentativa del tessuto economico italiano (nel caso specifico, un'azienda individuale con quattro operai e un impiegato, operante in un laboratorio artigiano di 250 metri quadrati, con un negozio destinato alla vendita di 175 mtq e relativi macchinari e arredamenti, oltre che di un automezzo).

A Modena scopriamo così che in cinque anni il peso dell'Imu più la Tasi è aumentato di oltre 80 punti percentuali, l'addizionale comunale Irpef di un decimo (più o meno l'aumento fatto registrare dall'addizionale regionale rispetto all'anno scorso).
Le buone notizie arrivano dal sensibile calo dell'Irap, che si è più che dimezzata. E' proprio grazie all'intervento sull'Irap se il reddito netto disponibile di questa impresa (di cui si ipotizzano ricavi per 431mila euro, costi del personale per 165mila, costo delle materie prime per 160.000, altri costi ed ammortamenti per 56mila con un reddito ante-imposte di 50mila euro), rispetto al 2014 sia in aumento del 5,5% (mentre su base quinquennale la perdita si attesta al 3,6%).

fisco modena tab1

Numeri che consentono a Modena di collocarsi nelle zone di bassa classifica, per una volta quelle "migliori", visto che è lì che troviamo le città più virtuose.
La graduatoria stilata su 113 città, ci vede, infatti, all'81esimo posto, dietro, in termini di economicità, alle sole Ferrara (90esima) e Reggio Emilia (99esima).
L'Osservatorio fissa anche il tax free day, cioè il giorno dell'anno nel quale una piccola impresa smette di lavorare per pagare tasse, imposte e contributi, e comincia a produrre reddito disponibile per il titolare e per la sua famiglia. Data che, per quanto ci riguarda, cade il 5 agosto. Che poi sarebbe come dire che la nostra impresa modenese per il 63,5% del suo tempo lavora per pagare le tasse...

Ecco la classifica relativa alla tassazione 2015 nelle città emiliano-romagnole

fisco mo tab 2

A livello nazionale, nel 2015 la media del peso fiscale complessivo sulle piccole imprese si attesterà al 62,2%, in leggerissimo miglioramento rispetto al 2014: un calo dell'1,7% insufficiente a portare il valore della tassazione a quel 59,2% raggiunto nel 2011, l'anno zero del federalismo fiscale. Peraltro questa diminuzione va ascritta interamente all'abolizione della componente lavoro dell'Irap.

Tante, invece, le differenze tra le diverse città a causa dell'elevata variabilità dei valori catastali degli immobili di impresa, su cui vengono calcolate Imu e Tasi, e dalle forti differenze della tassazione sui rifiuti solidi urbani, la Tari.
A Reggio Calabria, la città prima nella classifica 2015 per fiscalità, il Total Tax Rate tocca il 74,9% (percentuale che costringere gli imprenditori calabresi a versare il fisco quanto prodotto sino al 29 settembre), Bologna è seconda posizione con il 72,9% davanti a Napoli (71,9%), Roma (che l'anno scorso deteneva il poco invidiabile primato), con il 71,7%. Quinta Firenze con il 70,9%. All'opposto, i comuni più virtuosi, si fa per dire, sono Cuneo (dove il Total Tax Rate si ferma al 54,5%, e dove le tasse si "mangiano" il lavoro dell'impresa sino al 17 luglio), Gorizia (55,2%), Sondrio e Belluno (55,3%), Udine (55,7%).

"Potremmo commentare questi numeri con una battuta: potrebbe andare peggio, potrebbe piovere – commenta Umberto Venturi, presidente della CNA di Modena – I numeri, infatti, confermano quanto ci sia da ancora fare per il rilancio. Se, infatti, rispetto al 2104 il peso delle imposte è diminuito, negli ultimi cinque anni, invece, le tasse sono comunque in aumento, incidendo per circa il 60% sui redditi d'impresa. Tutto questo nonostante una recessione devastante. Ciò significa meno risorse per gli investimenti e per i consumi. E non c'è bisogno di ricordare quanto questi siano importanti per alimentare questo momento positivo che pare stia coinvolgendo anche la nostra economia".

(fonte: Ufficio Stampa CNA MO)