Domenica, 02 Marzo 2025 07:20

Lavoro migrante: Elena Stirbu In evidenza

Scritto da Francesca Dallatana
Elena Stirbu Elena Stirbu

Dottoressa dell’anima. Looking for emotions.

Di Francesca Dallatana Parma, 2 marzo 2025 -

Lo studio è il più potente allenamento alla vita. E’ preparazione intellettuale, osservazione, ascolto. Curiosità e palestra per la mente.

La vita è un perenne tirocinio. Perché non ci sono le prove generali. La citazione è di uno dei più significativi autori dell’ultimo Novecento: Milan Kundera. Che arriva da est come altri narratori dalla penna senza ritorno.

Arriva dall’est come lei. Lei è una docente universitaria di psicologia e filosofia, nel suo Paese di origine. In Moldova. La migrazione ha resettato l’hardware. E ha potenziato il software.

Lei è Elena Stirbu. Narrazione delicata e decisa. Crede nell’energia del futuro. Investe nel presente, una grande fiducia intellettuale e nel genere umano.

Vive in Italia dal duemila. E’ arrivata in modo non traumatico, con regolare visto turistico. La decisione di migrare è collegata a un motivo personale, che ha dato il via a una trasformazione della sua vita.

Sguardo sereno e diritto in un volto aperto e regolare. I volti sono la mappa di come è andata fin qui e di come sta andando l’esistenza.

Lo dice all’inizio dell’intervista: “La mia storia di migrazione non è traumatica. La migrazione per me è stata una scelta collegata a una pausa della mia vita privata. Durante la quale ho deciso di trasferirmi temporaneamente in Italia. Prima della scadenza del visto turistico ho deciso di rimanere. Qui ho intuito potenzialità professionali e di una vita nuova per me. Dopo poco, nel 2001 anche i miei figli mi hanno raggiunto.”

Un nuovo inizio.

Il primo obiettivo per la docente moldava in Italia è ottenere l’equipollenza dei titoli di studio, che sono i suoi primi strumenti di lavoro: “Ricevo una risposta netta. I titoli di studio conseguiti in Moldova non sono considerati equipollenti a quelli italiani dello stesso indirizzo. E’ una sconfitta.” Una parola forte e profonda come una fossetta di lancio dalla quale spiccare una nuova corsa in avanti. Dalle cadute ci si rialza.

Il tono e la modalità di narrazione di Elena Stirbu la dicono lunga su tenuta e tenacia. Equilibrata, senza la fretta dell’ansia da prestazione o della soluzione qui ed ora dei problemi. Nonostante la vita italiana sia stata impegnativa anche per lei. “L’importanza dello studio e della formazione mi ha sempre accompagnato. In Italia ho cambiato l’indirizzo degli studi. Perché qui ho ricominciato -racconta Elena Stirbu – e ho ripreso dalla naturopatia. Ho seguito un percorso universitario a Torino e ho conseguito la specializzazione in medicina quantistica. Ho studiato lavorando. Durante gli studi ho fatto l’operaia. Avevo bisogno di risorse economiche per me e per la famiglia e per finanziare il percorso di studi.”

Dalle linee e dai turni di lavoro della fabbrica, Elena Stirbu passa alla selezione e alla gestione del personale per la Filiale di Reggio Emilia dell’agenzia per il lavoro During.  Elena Stirbu ha intrapreso un percorso di conoscenza dell’animo umano in Moldova e lo ha arricchito in Italia.

Agenzia per il lavoro: osservatorio privilegiato.

La pregressa esperienza di lavoro e la formazione in corso permettono una più raffinata selezione del personale. Il lavoro presso l’Agenzia During l’appassiona. Lo racconta così: “Ho conosciuto e incontrato il mondo. Persone provenienti da diversi Paesi, anche dal mio. E molti candidati provenienti dall’Africa. Mi sono serviti molto gli studi in psicologia. Per capire meglio il disagio, le preoccupazioni, l’ansietà collegata all’aspettativa di una nuova vita e all’attesa di un lavoro. Lavoravo e ascoltavo. Nel tempo di lavoro e fuori dall’orario di lavoro. Il lavoro delle agenzie per il lavoro è importante e non ha solo una finalità economica ma anche un importante ruolo sociale. Una selezionatrice di un’agenzia per il lavoro se ha capacità di ascolto aiuta le persone a mantenere l’equilibrio e può rafforzare il senso di fiducia verso se stessi e verso il Paese ospitante

Quello presso l’agenzia è un lavoro per il quale sono richiesti la predisposizione alle relazioni, doti di empatia e di comunicazione. La docente moldava le possiede ma decide di affinarle proprio durante il percorso professionale presso During. E consegue un master in Pnl, programmazione neuro linguistica. L’agenzia per il lavoro è la prima palestra di Elena Stirbu come mentalcoach. E’ un osservatorio privilegiato che le consente di osservare mentre facilita l’avvicinamento e l’ingresso al lavoro ai candidati. La selezionatrice permette a molte persone l’ingresso al lavoro presso aziende di diversi settori nel periodo 2007-2014. Le ricorda: Abbiamo selezionato personale per l’azienda Battistero di Parma, per la Lamborghini e per la Nuova Castelli. Settori diversi: dall’alimentare alla metalmeccanica. A tutti i candidati e lavoratori cercavo di comunicare lo stesso messaggio: l’importanza della competenza linguistica, della formazione e del continuo dialogo con i referenti aziendali.”

E aggiunge: “Non ho mai lavorato come badante. Credo sia andata così perché il mio interesse a proseguire il percorso formativo e di studio mi ha permesso di intuire e di creare situazioni di lavoro vicini alle mie attitudini. Se avessi lavorato come badante, sono certa che avrei colto anche in quel tipo di lavoro spunti di crescita personale e culturale”, afferma l’intervistata.

Nel mezzo del lavoro presso l’agenzia per il lavoro, apre un’erboristeria a Correggio. Quindi decide di trasferire l’attività ad Albinea. E’ il 2014. Compie sette anni di lavoro presso la During quando decide di dedicarsi completamente alla libera professione e intraprende il percorso di mentalcoach. Nei fatti è già cominciato.

La cura dell’anima.

Il lavoro di selezione del personale presso l’agenzia per il lavoro l’ha gradualmente trasformata in dottore dell’anima.  Ai lavoratori e ai datori di lavoro ha sempre suggerito di cambiare punto di vista e di avvicinarsi all’altra persona con curiosità e con disponibilità. E’ l’inizio di un viaggio di lavoro e di curiosità intellettuale.  “Il coaching è una tecnica complessa. L’intelligenza emotiva è una delle intelligenze delle persone. E’ basilare per la costruzione della nostra vita. Le emozioni sono il motore della vita. E’ importante imparare ad ascoltarle.” Ad Albinea affida l’erboristeria Sabena alla figlia, che nel frattempo ha terminato gli studi. Mentre lei, Elena Stirbu, dedica il suo tempo al lifecoaching e al coaching avanzato per imprenditori, professionisti e aziende. Lo propone alle persone che hanno bisogno di ascolto e di supporto. E collabora con molte aziende. La rivista Forbes le dedica spazio nel 2024 e mette in risalto il suo contributo professionale.

Sono onorata di ascoltare e di aiutare le persone che si rivolgono a me.”, aggiunge. Chi sono le persone che si avvicinano e che chiedono aiuto? “Sono persone di generazioni diverse. Persone in età, cioè tra i settantacinque anni e gli ottanta anni. E sono persone più giovani. Tutte hanno l’obiettivo di mantenere e migliorare la loro salute psico-fisica. Mi parlano del loro disagio, che spesso si traduce in dolore fisico.  Il percorso che io propongo è un viaggio di comprensione e consapevolezza che riguarda la gestione del tempo, lo stile di vita e il rapporto con le emozioni che ci accompagnano. Le emozioni non sono secondarie. La vita è emozione. Con le tecniche di coaching mi avvicino al sentire profondo delle persone. La naturopatia prevede la cura di eventuali disturbi fisici oppure stati d’animo condizionati dallo stress. La naturopatia non toglie alla medicina tradizionale. La naturopatia la rafforza. Più di una volta mi è capitato di suggerire ai clienti di rivolgersi al medico di base oppure di chiedere una consulenza a medici specialisti. Il cliente che si rivolge a me è una persona consapevole. Il mio lavoro cerca di rendere più forte la consapevolezza. Il mio è un approccio graduale e complesso, rispettoso delle richieste delle persone. Dedico molta attenzione alle diverse situazioni. Le persone hanno storie diverse. Le reazioni del nostro corpo e della nostra mente alle condizioni della vita si manifestano in modo diverso e non sempre prevedibile. L’osservazione obiettiva e l’ascolto rappresentano la fondamentale la fase propedeutica al supporto che io propongo nella cornice del life coaching.”

La valigia del passato, le ali del futuro.

Presente e passato, compongono la visione del futuro. Nel presente professionale di Elena Stirbu c’è molto del suo passato moldavo. “Vengo da una famiglia di provenienza composita. La mia famiglia di origine è in parte russa e in parte rumena. Mio nonno materno si chiamava Ivanov di cognome ed era figlio di un nobile russo di San Pietroburgo che si era trasferito nella Bessarabia di allora, dove era rimasto. Durante la carestia del 1946-1947 ha aiutato molte persone. Teodora, mia nonna materna, veniva della Transilvania. E’ stata lei a trasmettermi l’amore per le piante. Lei mi portava nei boschi e mi spiegava le proprietà terapeutiche delle piante. Lei mi ha educato ad avere rispetto per i più deboli e per gli emarginati. Mi ha insegnato a non giudicare. Mi ha trasmesso la sua spiritualità. Mia nonna Teodora è stata la mia prima grande coach.”

Nove anni di docenza, prima al liceo poi all’Università, dal 1991 fino al duemila. Poi l’Italia. Com’era la Moldova nel duemila? “Un Paese provato e in difficoltà dal punto di vista sociale ed economico. In grande fermento politico e senza una visione. Ricordo molte Chiese in costruzione.

Elena Stirbu che cosa consiglia ai lettori della Gazzetta dell’Emilia per conoscere la Moldova? “Focul din Vatra. Di Dumitru Matcovschi. E le poesie dello stesso autore.”

Lifecoching on the road.

Della sua cultura di origine che cosa maggiormente ha condizionato la sua vita in Italia? “Porto con me i valori fondamentali. Primo fra tutti: il rispetto tra figli e genitori. Tra figli e genitori anziani, intendo. Che non possono essere considerati un peso. Un altro valore è quello dell’accoglienza e dell’ospitalità. Ad Albinea io saluto tutte le persone che incontro per la strada. E’ un comportamento che innesca positività.”  Tratto distintivo dell’interazione umana è il segno più.

Moldova.jpeg

_________________________________________________________________

(Link rubrica:  La Biblioteca del lavorolavoro migrante ” https://gazzettadellemilia.it/component/search/?searchword=francesca%20dallatana&searchphrase=all&Itemid=374 

   https://www.gazzettadellemilia.it/component/search/?searchword=lavoro%20migrante&ordering=newest&searchphrase=exact&limit=30)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"