Martedì, 22 Settembre 2015 15:16

Cooperativa sociale Ceis Formazione all'Expo per due giorni sull'educazione

Scritto da
Andrea Ascari, direttore di Ceis Formazione Andrea Ascari, direttore di Ceis Formazione

Verrà presentato il lavoro quotidiano svolto dagli educatori nelle comunità gestite dal Ceis. Andrea Ascari, direttore di Ceis Formazione, terrà un workshop intitolato "La comunità che nutre, la comunità che educa". -

Modena, 22 settembre 2015

La cooperativa sociale Ceis Formazione di Modena è coinvolta negli eventi che la Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione Auxilium di Roma organizza all'Expo di Milano domani – mercoledì 23 – e dopodomani - giovedì 24 settembre. La due giorni si intitola "Nutrire il corpo, educare la persona, coltivare il sogno" e si svolge nel padiglione Don Bosco, di cui ricorre il bicentenario della nascita. In collaborazione con l'Istituto Superiore di Scienze dell'Educazione e della Formazione "G. Toniolo", che cura un corso di laurea triennale per educatori sociali rivolto a studenti lavoratori, viene presentato il lavoro quotidiano svolto dagli educatori nelle comunità gestite dal Ceis. Andrea Ascari, direttore di Ceis Formazione, terrà un workshop intitolato "La comunità che nutre, la comunità che educa" presentando come, il nutrire il corpo per gli educatori, non ha a che fare soltanto con i bisogni delle persone che incontrano.

«È un gesto pieno di significati, un modo di accogliere, formare e mettersi in relazione – spiega Ascari - Sedersi a tavola e condividere un pasto nelle case e comunità che accolgono persone impegnate a riprogettare la propria vita (tossicodipendenti, minori stranieri, malati di Aids), è un modo magnifico per educare le persone e un punto di partenza per coltivare i sogni». Il sacerdote modenese don Luca Balugani, direttore dell'Istituto Toniolo, prenderà invece parte a una tavola rotonda dal titolo "Periferie dell'educazione", evento aperto a tutti gli operatori nel sociale e non solo, con testimonianze di rappresentanti delle varie comunità che accolgono quotidianamente persone "di periferia".

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)