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Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 22 Maggio 2022 20:04

Cavallino zoppicante

GP di Spagna: Leclerc domina, dopo una pole position da urlo, ma la sua Ferrari lo tradisce. Vince un fortunato (ed aiutato) Verstappen, davanti a Perez e Russell. Sainz sbaglia e non va oltre un amaro quarto posto.

di Matteo Landi

Un pugno nello stomaco. Leclerc non vuole crederci, la realtà da dolce si fa amara, tutto d'un tratto. Il monegasco è solo davanti a tutti, con ampio margine, quando al 27esimo giro all'improvviso rallenta. Si ripresentano i fantasmi del Bahrain 2019, quando vicino alla sua prima vittoria in carriera, dopo una gara magistrale, si ritrovò costretto alla resa a causa di inaspettati problemi di affidabilità. La Ferrari, quest'anno, sotto questo punto di vista aveva rasentato la perfezione. Red Bull no, ed infatti il team condotto da Mattia Binotto era riuscito a costruire un cospicuo vantaggio in classifica. Che adesso non c'è più. Poteva, doveva, essere la gara della riscossa per Leclerc, dopo i mezzi passi falsi di Imola e Miami. Charles ce l'ha messa tutta. Ha emozionato in qualifica, artigliando una pole position leggendaria. Ha dominato fin quando ha potuto. Fin quando la sua Rossa ha emesso l'ultimo respiro. Ed adesso, a pochi giorni dalla gara di casa, a Monaco, Leclerc si ritrova staccato di sei punti in classifica, passato da un Verstappen fortunato ed aiutato.

Verstappen vince grazie al sacrificio di Perez

Nel giorno in cui Max si rivela meno perfetto del solito, paradossalmente, piazza un destro micidiale alle ambizioni Ferrari. C'ha creduto, come sempre, eppure questa vittoria ha i suoi lati oscuri. Dall'errore che lo ha portato nella sabbia (spinto dal vento, bravo a gestire la vettura nella ghiaia), alle due volte in cui ha avuto bisogno del sacrificio del compagno Perez, costretto a farsi passare per ordine di squadra. Il messicano sognava altro quando pensava a cosa avrebbe vissuto al volante di una vettura al top. La Red Bull l'ha salvato dalla pensione, quando Racing Point gli ha preferito Vettel, adesso però la sta ripagando con interessi. Ad un tasso altissimo. Quando nel 2002 Barrichello si fece da parte in favore di Michael Schumacher successe il finimondo. E l'alterazione della cerimonia del podio fu la ciliegina su una torta montata male. Successivamente la Federazione vietò gli ordini di squadra. Poi riammessi dato che i team li celavano dietro ad indicazioni "criptate". Adesso l'ordine di scuderia pare normale, una qualcosa che fa parte del gioco. E così ormai è. A rimetterci è la dignità di un pilota che in carriera ha comunque vinto due gare, e tenuto sul filo del rasoio con rinnovi annuali (ne ricordate altri?). Va sicuramente peggio ad un operaio metalmeccanico con contratto a tempo determinato, ovvio, ma l'alterazione dei risultati delle gare lasciano sempre l'amaro in bocca. Al sacrificato di turno, oggi Perez, ed agli appassionati che si aspettano gare vere, sincere ed avvincenti. Congratulazioni comunque a Verstappen, in grado di vincere nonostante qualche problema tecnico, come un DRS funzionante a tratti.

Russell, che gara!

Detto di Leclerc, l'altro eroe di giornata è indubbiamente George Russell. Prima dell'inizio del mondiale lo davano sfavorito nel confronto con il pluridecorato Hamilton. Destinato ad essere il Bottas versione 2.0, in attesa di vederlo crescere. L'inglesino invece ha già messo in dubbio le gerarchie all'interno del box anglo-teutonico, riuscendo costantemente a stare davanti ad Hamilton. Il sette volte iridato ha certamente corso bene, risalendo dal fondo dopo uno sfortunato contatto con la Haas di Magnussen al primo giro. Ha tuttavia ben più impressionato la tremenda lotta in pista fra il suo team mate e Verstappen. In seguito al già citato fuoripista l'olandese si è ritrovato dietro alla Mercedes n°63, a lungo ha provato a passarlo, ma Russell ha rintuzzato alla grande ogni tentativo di Mad Max. Solo differenziando la strategia Verstappen è riuscito ad avere la meglio, ma siamo certi che sognerà a lungo il posteriore della W13. È evidente che in Mercedes hanno portato degli sviluppi importanti, e questi hanno permesso ai piloti di lottare con Red Bull e con Sainz. Lo spagnolo ha avuto la meglio su Hamilton solo grazie ad un problema tecnico subìto dalla vettura di Lewis. Se il quinto posto del pilota n°44 ha il sapore della rinascita, il quarto di Carlos è da catalogare fra i suoi peggiori risultati in carriera.

Sainz, urge una riscossa

Sarebbe dovuto essere là davanti, pronto ad approfittare della sfortuna che ha colpito il compagno di squadra. Davanti al suo pubblico, Sainz è stato autore di una prestazione veramente opaca. Una folata di vento lo ha indotto all'errore ma, a differenza di quella di Verstappen, la sua è stata un'uscita rovinosa. Entrato troppo veloce nella ghiaia ha probabilmente danneggiato il fondo della sua vettura, e per lui è piovuto sul bagnato. Qual'è il vero Sainz? Quello che nella scorsa stagione ottiene più punti di Leclerc, o il pilota poco concreto che, finalmente al volante di una vettura da vertice, sbaglia qualcosa ogni weekend di gara? I 26 punti che Ferrari accusa di distacco dalla Red Bull fotografano male una situazione che per la Rossa potrebbe essere ben più florida, se solo lo spagnolo si fosse rivelato più concreto. Il talento ce l'ha, la fiducia in sé stesso anche. Ancora non ha il giusto feeling con la monoposto 2022. Deve trovarlo, velocemente.

Bottas-Alfa Romeo, un binomio che funziona

Avete presente quel pilota lo scorso anno al centro delle critiche in quanto bastonato dal compagno Hamilton? Bollito, buono solo a fare il maggiordomo di Sir Lewis. Ne abbiamo lette di tutti i colori nei suoi confronti. Eccolo là, oggi, capace di issare in zona podio quell'Alfa Romeo che la scorsa stagione pascolava nelle retrovie. Negli ultimi giri non ha potuto far altro che arrendersi alle migliori prestazioni di Ferrari e Mercedes, transitando sesto sotto alla bandiera a scacchi. I suoi giri in top three rimarranno però ben impressi nelle menti dei tifosi alfisti. Quanto è stato bello rivedere il marchio del Biscione lassù, dove merita! Ed in classifica Alfa Romeo rimane ben salda in quinta posizione. Grazie al finlandese. Chapeau Valtteri!

Mick, che peccato!

Ha fatto sognare. Dopo una partenza lampo era addirittura sesto. Leggere "MSC" nelle prime posizioni è stata emozione pura. Mick Schumacher aveva bisogno come il pane di un risultato in top ten e lungamente è sembrato potesse riuscirci. Dopo una bella qualifica, allo spegnimento dei semafori, ha approfittato, appunto, di un bello scatto da fermo per issarsi in posizioni a lui non abituali. Ben presto ha dovuto arrendersi alla maggiore velocità dell'Alfa Romeo di Bottas. Fra sorpassi subìti ed effettuati è comunque riuscito a rimanere costantemente intorno alla decima posizione, prima della resa definitiva nel finale, quando con gomme usurate nulla ha potuto contro avversari con pneumatici più freschi. Così è andata per lui in archivio un'altra gara in cui non è riuscito a muovere la classifica. Peccato.

Signore e Signori, Monaco!

Adesso tocca a Monaco. Non c'è pausa per i piloti del Circus che nel prossimo fine settimana scenderanno in pista sul cittadino di Montecarlo. La Ferrari ha mostrato a Barcellona di trovarsi particolarmente a suo agio nell'ultimo settore, quello più lento della pista catalana. I presupposti per vedere la Rossa al vertice anche domenica 29 maggio ci sono tutti. Sperando che la Ferrari ritrovi la necessaria affidabilità. Monaco, teatro di gare pazze, come quella del 1996 vinta dall'outsider Panis, e di molte gare soporifere. La qualifica sarà determinante, superare sarà difficilissimo. Le strategie e gli errori possono sempre stravolgere una gara che si svolge fra guard rail e tombini. Il mondiale 2022 si sta rivelando tutt'altro che monocorde e scontato. Ed anche a Monaco, probabilmente, ne vedremo delle belle (o delle brutte, dipende dai punti di vista).

Pubblicato in Motori Emilia
Giovedì, 12 Maggio 2022 09:28

Cultura e motori 2022

"Tutti a Scuola!" 

Piacenza, 13-14 maggio 2022,

POLITECNICO DI MILANO – SEDE DI PIACENZA

Pubblicato in Dove andiamo? Piacenza
Lunedì, 09 Maggio 2022 01:56

Welcome to Miami, Verstappen!

Verstappen e Leclerc danno spettacolo. Quello vero. Vince l'olandese, che si aggiudica il primo GP di Miami. Sainz completa il podio dopo una bella lotta con Perez.

Pubblicato in Motori Emilia

Disastro Rosso. Leclerc solo sesto, trionfa Verstappen davanti a Perez. Il pubblico, nonostante il freddo, la pioggia ed il fango, è tornato a regalare le emozioni più grandi

Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 20 Marzo 2022 20:42

Alba Rossa!

Doppietta Rossa in Bahrain. Leclerc domina, Sainz approfitta del ritiro di Verstappen ed è secondo. La tanto attesa rivoluzione 2022 è arrivata, ed è festa Ferrari!

Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 27 Febbraio 2022 13:06

Alfa Romeo, un sogno tricolore

Dopo aver girato a Fiorano ed a Barcellona in versione camouflage la squadra del Biscione presenta la nuova C42 nella stupenda livrea rosso-bianca. Con le nuove regole tutti sono ripartiti da zero e per Alfa Romeo si presentano nuove opportunità.

Pubblicato in Motori Emilia
Giovedì, 17 Febbraio 2022 19:21

Ferrari, il futuro è qui!

Rosso intenso, ali nere, volti determinati. Benvenuta Ferrari F1-75, l'arma con cui Sainz e Leclerc vogliono tornare a lottare al vertice, all'alba di una nuova Era. La rivoluzione del 2022 è qui!

Pubblicato in Motori Emilia
Sabato, 05 Febbraio 2022 19:11

Formula Rivoluzione!

Svolta epocale in Formula 1. Dopo un 2021 elettrizzante è il momento dello stravolgimento regolamentare. Chi riuscirà ad approfittarne? Benvenuti nel nuovo Anno Zero! "Breve" guida introduttiva al Campionato che verrà.

Pubblicato in Motori Emilia
Domenica, 05 Dicembre 2021 23:22

Campioni sporchi

Hamilton vince dopo un duello senza esclusione di colpi con Verstappen. La F1 non ha scritto una delle sue migliori pagine. Pista e commissari inadeguati. Ferrari settima e ottava consolida il terzo posto nel mondiale.

di Matteo Landi

È stato scritto un altro capitolo del Mondiale 2021. Non il migliore. La gara odierna sarà ricordata a lungo, o forse no. Passano gli anni, scorrono le gare, poi ritroviamo in pista piloti velocissimi, con una classe (nella guida) immensa, che tuttavia ripetono quelle azioni che in passato sono state da molti condannate. Verstappen era costretto ad una gara di rimonta, scattando solamente terzo dopo il terribile errore compiuto in qualifica, che lo ha portato a sbattere al termine di un giro (quasi) capolavoro. Non concluso. Alla partenza, la prima di giornata, non è riuscito a recuperare alcuna posizione, rimanendo terzo. Poteva essere una domenica soporifera, ma ci ha messo lo zampino l'ineguatezza della pista araba ed un Michael Masi preso dal panico. 250 km/h di media fra muretti che non perdonano il minimo errore. Per rivedere Imola in F1 abbiamo atteso una vita, aveva bisogno di essere aggiornata, dicevano. Hanno quindi soppresso una variante, e dopo anni eccola tornare nel Grande Circus. Eccoci poi questo weekend in Arabia Saudita, fra fuochi artificiali fuori e dentro dalla pista, sul tracciato di Jeddah, quanto di peggio possa offrire il motorsport. Si è sfiorato il dramma, più volte. Grazie ad un tracciato totalmente inadatto a questa F1. Quando Mick Schumacher si è schiantato contro le barriere, ripetendo quanto fatto in prova da altri colleghi ben più rodati, ha dato il via ad un concatenarsi di accadimenti ed azioni che hanno fatto storcere il naso ai veri appassionati. E rendendo invece felici coloro che amano l'autoscontro.

Difese oltre il limite, scontri evitabili. Domenica folle a Jeddah

Safety car in pista, tanti entrano per cambiare gomme. Anche Hamilton, mentre Verstappen resta sul tracciato e si ritrova primo. Il direttore di gara opta poi per la bandiera rossa. Una soluzione a molti parsa eccessiva, ma tant'è. L'olandese ha rischiato, provando l'azzardo che ha pagato. Alla ripartenza però Hamilton scatta meglio, Max si difende andando oltre i limiti della pista per poi rientrare e costringere l'inglese a perdere la posizione anche nei confronti di Ocon. Neanche il tempo di capire cosa sta accandendo che viene esposta nuovamente la bandiera rossa per un terribile incidente multiplo. Rischia tanto Mazepin che tampona violentemente Russell, quasi fermo in pista per evitare le altre vetture incidentate. La gara riprende con Ocon incredibilmente in pole position, davanti ad Hamilton e Verstappen. Quest'ultimo compie l'azione più bella del weekend, con una staccata da brivido si porta subito in testa. Si susseguono poi varie "virtual safety car", necessarie per rimuovere detriti persi da monoposto in lotta, strette fra claustrofobici muretti. Hamilton attacca quindi Verstappen che arriva lungo, entrambi finiscono fuori pista. Una condotta non certo cristallina quella del giovane olandese che deve poi rallentare per cedere la posizione a Hamilton. L'inglese però tentenna, arrivando a tamponare il pilota Red Bull, che desiderava cedere la posizione prima del rettilineo principale. Uno scontro che ha ricordato Baku 2017, e che costò una severa penalizzazione a Vettel. Tornando ancora più indietro nel tempo, nel 1998, fu Coulthard a rallentare di colpo per cedere la posizione a Michael Schumacher, e questi si schiantò nel posteriore della McLaren. Allora furono molti a scagliarsi contro il tedesco, riprendendo il codice della strada, non considerando che le corse sono altra cosa e le condizioni della pista di quel giorno, bagnatissima da un diluvio incessante. Verstappen ha rallentato troppo? Volutamente? Hamilton poteva evitare l'incidente? Comunque la si metta siamo di fronte a due immensi, "sporchi", piloti. Invochiamo spesso un ritorno alle lotte del passato, ma questo oggi si è ripresentato nel suo lato peggiore. Ed ora ad Abu Dhabi, teatro dell'ultima gara della stagione, si salvi chi può. La vittoria odierna di Hamilton ha portato i due a pari punti, con Verstappen avanti in virtù del maggior numero di successi. Nel dopo gara entrambi sono stati convocati dai commissari, vedremo se quest'ultimi prenderanno altre decisioni, dopo i cinque secondi di penalità subiti dal pilota Red Bull, che di fatto non hanno cambiato le sorti della gara. Certamente i due leaders del campionato non hanno dato un buon esempio ai campioni del futuro.

Ferrari sempre più terza

Ha rischiato di finire anzitempo la gara, fra contatti e sbandate. Dopo una bella qualifica Leclerc ha visto vanificare i suoi sforzi dalla decisione dei commissari di gara di sventolare bandiera rossa dopo l'incidente di Mick Schumacher. Il monegasco è quindi rimasto invischiato nel traffico e nella pancia del gruppo, fra ruotate e sorpassi fatti e subiti, transitando poi sotto la bandiera a scacchi settimo. Appena davanti a Sainz. Poco meglio è andata alla McLaren, in virtù del quinto posto di Ricciardo e del decimo di Norris. La squadra inglese ha recuperato un solo punto alla Rossa, che vede l'obiettivo del terzo posto fra i costruttori ormai vicinissimo.

Alfa a punti. Williams nessuna gioia ad una settimana dall'addio di Sir Frank

Gran gara per Giovinazzi, nono, tornato finalmente a punti. L'Alfa Romeo lo rimpiangerà. Brutta domenica per la diretta sfidante Williams, a secco di punti, che mantiene tuttavia l'ottava piazza fra i costruttori. Il team inglese, come tutte le altre squadre, ha portato sulle sue vetture un adesivo in ricordo del patron Frank Williams, deceduto una settimana fa. Uomo capace di realizzare un sogno meraviglioso che pareva impossibile, in grado di fondare e far diventare grande una squadra (garagista, come la definiva Enzo Ferrari) nove volte iridata, trovando nel tempo gli appoggi giusti e facendo scelte sempre coraggiose. La realtà attuale della compagine che porta il suo nome è molto diversa dalla sua Williams. Resta comunque una squadra che conserva quello spirito, seppur in un contesto storico-sportivo ben diverso da quello, ad esempio, degli anni '90, decade che il team inglese trionfare spesso e volentieri. Dopo una domenica in cui la F1 non ha scritto una delle sue pagine migliori è bello ricordare una di quelle figure leggendarie che l'hanno fatta grande.

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