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Editoriale: - Battaglia navale. Il dramma siriano senza fine - Lattiero caseari. Formaggi stabili e derivati in ripresa - Parma City of Gastronomy, calendario delle attività e degli eventi 2018. - Piacenza - Bonifica e Iren insieme per colmare il fabbisogno idrico - Cereali e dintorni. Da USDA forte calo del seme di soia. - Festival Franciacorta a Bologna – La Franciacorta si mette a nudo - Pomodoro Nascita Italtom, Rabboni: "Risultato importante

1.1 editoriale
Battaglia navale. Il dramma siriano senza fine
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Formaggi stabili e derivati in ripresa
3.1 Vinitaly Vinitaly 2018: il Parmigiano Reggiano a Sol & Agrifood
3.2 burro Il burro: un inibitore dell'ictus
5.1 City of Gastronomy Parma City of Gastronomy, calendario delle attività e degli eventi 2018.
6.1 sicurezza alimentare Sfogliatine chips e patatine Multipack Chips richiamate dal mercato
6.2 fabbisogno idrico Piacenza - Bonifica e Iren insieme per colmare il fabbisogno idrico
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Da USDA forte calo del seme di soia.
8.1 eventi franciacorta Festival Franciacorta a Bologna – La Franciacorta si mette a nudo
9.1 POGRANDE PoGrande - Parte l'ultimo miglio della candidatura per ottenere il riconoscimento di riserva MAB Unesco
10.1 pomodoro Nascita Italtom, Rabboni: "Risultato importante
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 15 Aprile 2018 06:34

Il burro: un inibitore dell'ictus

Ictus - I costi derivanti da questa grave malattia ammontano a circa 15 miliardi di euro annui. Latteria Soresina lancia una campagna pubblicitaria per far riscoprire agli italiani le potenzialità terapeutiche del burro.

Soresina (CR), mercoledì 11 aprile 2018 - Il burro per anni è stato bandito dalle tavole perché erroneamente considerato nemico della dieta. Niente di più sbagliato. Il burro è uno dei pilastri di una alimentazione sana ed equilibrata e soprattutto contribuisce a migliorare la nostra salute.

I dietologi hanno smontato alcune campagne alimentari basate su pregiudizi e hanno restituito al burro il ruolo importante che merita nella nostra dieta. E per dieta si intende un modo di mangiare sano e con un giusto equilibrio di tutti i principi nutritivi. Da un recente congresso dei cardiologi europei, uno studio Canadese ribalta infatti quanto sostenuto finora dalle linee guida per l'alimentazione in tutto il mondo. Secondo l'analisi presentata dai ricercatori dello studio PURE (Prospective Urban Rural Epidemiology) – condotto per 12 anni su oltre 154 mila persone tra i 35 e i 70 anni, in 18 Paesi ad alto, medio e basso reddito dei cinque continenti –, i grassi, sia saturi che insaturi, sarebbero associati a un più basso rischio di mortalità. In tale ricerca è emerso come gli individui nella fascia alta del consumo di grassi mostravano una riduzione del 23% del rischio di mortalità totale, ma anche una riduzione del 18% del rischio di ictus e del 30% del rischio di mortalità per cause non cardiovascolari. Nello specifico, una maggior assunzione di grassi saturi (la tipologia prevalente nel burro) era associata a una riduzione del 21% del rischio di ictus.

«E' stato accertato scientificamente che il burro ha delle proprietà miracolose. Per chi lo consuma regolarmente ad esempio, diventa un inibitore dell'ictus», afferma il presidente di Latteria Soresina, Tiziano Fusar Poli. Va ricordato che l'ictus rappresenta la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie (il 10-12% di tutti i decessi annui si verificano dopo un ictus), ed è causa di gravi forme di invalidità.

Latteria Soresina ha fatto proprie le più recenti teorie nutrizioniste e ha puntato molto sul burro per contribuire a dare un vero valore sociale. Nel 2017 il Gruppo ha registrato un fatturato di oltre 365 milioni di euro (+9% rispetto al 2016), di cui oltre 75 milioni realizzati all'estero (+22% rispetto al 2016).

I grassi nobili del burro contribuiscono a ridurre sensibilmente i costi derivanti dall'ictus, che ammontano annualmente a circa 15 miliardi di euro.
Secondo i dati della SIIA (Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa - Lega Italiana Contro l'Ipertensione Arteriosa) e del Ministero della Salute, in Italia si contano circa 240.000 casi di ictus l'anno, di cui l'80% sono nuovi episodi e il 20% recidive che riguardano soggetti precedentemente colpiti. Nel nostro Paese i soggetti sopravvissuti ad un ictus, con esiti più o meno invalidanti, raggiungono le 913.000 unità. Tutto questo ha un'incidenza sulla spesa sanitaria di circa 3,7 miliardi di euro annui, quasi il 4% dell'intera spesa sanitaria del nostro Paese. Il costo delle cure per ogni paziente si posiziona a circa 3.848 euro annui.

Latteria Soresina si è impegnata a far scoprire le proprietà di questo prodotto che, se consumato in maniera corretta, può ridurre sensibilmente i costi sanitari per lo Stato, attraverso una importante campagna pubblicitaria, che partirà il 15 aprile p.v. su tutte le principali reti nazionali e canali WEB.

Inoltre da sabato 31 marzo, per ben 15 settimane, andranno in onda su Rete 4 durante il programma "Parola di Pollice Verde" di Luca Sardella, una serie di ricette e spiegazioni informative sul burro dedicate proprio a presentare non solo la versatilità e la bontà in cucina di questo prodotto, ma darne informazioni utili per una sua approfondita conoscenza ed utilizzo. Queste puntate sono state realizzate lunedì 26 marzo ultimo scorso presso il Ristorante da Celeste di Venegazzù di Treviso, noto per la sua qualità e frequentazione di molti Vip. Il totale investimenti in comunicazione su burro e formaggi previsti per il 2018 dall'azienda Soresinese è pari a 2,5 milioni di euro.

La prevenzione è l'inibitore principe. L'umanità vive una vita stressante con scarsa attività fisica e l'unica possibilità che possiede è quella di controbilanciare queste "negatività" con una corretta alimentazione: sulla tavola non può mancare il burro, che possiede i grassi nobili ed è uno degli ingredienti della dieta mediterranea, riconosciuta ormai a livello mondiale come l'unica in grado di contribuire ad una vita più sana e più lunga.

Un paio di anni fa Time Magazine dedicò la copertina proprio al burro con il titolo Eat Butter. E spiegava che si devono preferire prodotti naturali rispetto a quelli fabbricati artificialmente e che obesità e diabete si devono attribuire soprattutto ai carboidrati, allo zucchero e agli edulcoranti più che ai grassi.
Il burro ha delle specifiche proprietà che lo rendono un alimento prezioso come l'oro.

Anzitutto è un potente antiossidante per la presenza di carotene e la ricchezza in vitamina A, con riflessi positivi su aspetti quali il rinnovo cellulare di pelle ed altri organi e sul sistema immunitario. Un suo regolare consumo quotidiano risulta poi favorevole per diverse funzionalità corporee, quali quella visiva, ossea, tiroidea, cardiaca e sessuale. In particolare, il burro contiene il colesterolo "buono" HDL (lipoproteine ad alta densità) e gli acidi grassi omega 3, tutti elementi che salvaguardano il cuore.

Latteria Soresina, cooperativa che ogni giorno ritira dai suoi soci 1200 tonnellate di latte e movimenta circa 140 milioni di pezzi all'anno, è tra i principali produttori di burro ed è il riferimento nazionale del prezzo del latte, che nel 2017, come confermato dalla recente assemblea del 30 marzo u.s. per l'approvazione del bilancio della Cooperativa è stato pari a € 0,466 litro con IVA.

Il Gruppo, con le sue oltre 200 stalle, copre l'11% del fabbisogno di latte in Lombardia (quasi il 5% del latte nazionale), e si colloca tra le prime tre aziende italiane del settore. Latteria Soresina produce oltre 540 mila forme annue di Grana Padano con un caveau del valore di oltre 130 milioni di euro.

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(Mario Pinzi)

Australia, i meloni causano epidemia di listeriosi. I frutti sono distribuiti a livello internazionale. I morti finora sono sette e i casi confermati venti. L'allarme del Ministero della Salute

Venti contagi e sette morti: un'epidemia di listeriosi, ha colpito l'Australia. All'origine ci sarebbe il melone "Cantalupo" prodotto da un singolo produttore in Australia.

La listeriosi infatti è un'infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes, generalmente dovuta all'ingestione di cibo contaminato. L'allarme si allarga e anche il nostro Ministero della Salute ha diramato una circolare interna per chiedere "la massima sorveglianza" e sulle misure da attuare per prevenire in Italia la diffusione dell'epidemia di listeriosi che di seguito Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" riporta.

"Il 2 marzo 2018, il Punto di contatto nazionale (NFP) australiano ha notificato all'OMS un'epidemia di infezioni da Listeria monocytogenes (listeriosi) associata al consumo di meloni (meloni di Cantalupo) provenienti da un unico produttore. Dal 17 gennaio 2018 al 6 aprile 2018, sono stati segnalati 20 casi (19 confermati e 1 probabile) correlati all'epidemia di listeriosi. Tutti i casi sono stati ospedalizzati e si sono verificati sette decessi e un aborto associati all'epidemia. In tutti i casi correlati all'epidemia la sintomatologia è iniziata a partire dal 17 gennaio 2018. Le indagini epidemiologiche suggeriscono che la fonte dell'epidemia sia rappresentata dai meloni (meloni di Cantalupo) di un singolo produttore in Australia. Sono state condotte indagini epidemiologiche e ambientali che hanno portato al richiamo dei meloni prodotti da quel singolo produttore il 27 febbraio 2018. Il 1° marzo 2018, il NFP australiano è stato informato che i prodotti in questione erano stati distribuiti a livello internazionale. Il 2 marzo 2018 le autorità australiane hanno ricevuto informazioni dalle indagini per il rintraccio dei prodotti che i meloni di questo produttore erano stati esportati in otto paesi: regione ad amministrazione speciale di Hong Kong (Cina), Giappone, Kuwait, Malesia, Oman, Qatar, Singapore ed Emirati Arabi Uniti. Il 3 marzo 2018, il NFP australiano ha avvisato direttamente questi paesi circa l'esportazione di meloni dall'Australia al loro paese. Parallelamente, il 3 marzo 2018 è stata inviata anche una notifica tramite la rete internazionale delle autorità di sicurezza alimentare (INFOSAN). Il 7 marzo 2018, ulteriori indagini per il rintraccio dei prodotti hanno identificato che anche il Bahrein aveva ricevuto un'esportazione di meloni da quel produttore e l'8 marzo 2018, le indagini hanno identificato che i meloni in questione potevano essere stati inclusi in una consegna alle Seychelles. Il NFP australiano ha avvisato il NFP del Bahrein direttamente l'8 marzo 2018 e il NFP delle Seychelles direttamente il 9 marzo 2018. Le attività di rintraccio si sono concluse l'8 marzo 2018. I punti di contatto d'emergenza di INFOSAN dei paesi importatori hanno ricevuto informazioni dettagliate sulla distribuzione dei meloni nei loro rispettivi paesi dal punto di contatto d'emergenza di INFOSAN australiano, non appena disponibili. Il 4 aprile 2018, è stato segnalato che oltre 30 campioni di meloni dal produttore lungo la catena di distribuzione, incluso al dettaglio e in azienda, sono risultati positivi a Listeria monocytogenes. Ulteriori analisi hanno evidenziato L. monocytogenes nell'area adibita al confezionamento. Tutti i campioni di L. monocytogenes possedevano la stessa sequenza genetica dei casi umani. Si ritiene che la causa dell'epidemia sia stata una combinazione di fattori ambientali e climatici che hanno contaminato la superficie dei frutti, con bassi livelli del battere persistenti dopo il processo di lavatura. Il produttore continua a collaborare strettamente con le autorità incaricate ed è tornato a fornire meloni (durante la settimana iniziata il 2 aprile) dopo che le analisi hanno liberato la proprietà.Valutazione del rischio dell'OMS: l'effettuazione immediata di indagini epidemiologiche e ambientali ha portato all'identificazione della fonte dell'epidemia e ha permesso di lanciare un provvedimento di richiamo dei prodotti. A causa della possibile lunghezza del periodo di incubazione di L. monocytogenes, è possibile che vengano segnalati altri casi. I dettagli delle importazioni sono stati forniti attraverso INFOSAN ai paesi interessati per permettere loro di adottare le misure di gestione adeguate, inclusi richiami locali e comunicazione del rischio. È possibile che vengano identificati ulteriori casi nei paesi affetti. Raccomandazioni dell'OMS: le donne in gravidanza, gli anziani e gli individui imunocompromessi dovrebbero adottare precauzioni per evitare l'infezione da Listeria evitando di consumare alimenti ad alto rischio, inclusi latticini fatti con latte non pastorizzato, formaggi molli, specialità a base di carne (tagli di carne pronti per il consumo, paté, ecc.), gelati, pesci crudi, crostacei e molluschi. Questi sono gli alimenti più comuni associati con l'infezione da Listeria. Negli ultimi anni, i meloni ed altra frutta e verdura sono stati implicati in rare occasioni in epidemie di listeriosi. Per ridurre il rischio, è importante lavare accuratamente frutta e verdura. Si raccomanda che messaggi di comunicazione del rischio relativi alla listeriosi siano indirizzati ai gruppi a rischio, principalmente alle donne in gravidanza, alle persone anziane e alle persone con sistema immunitario più debole, per esempio persone affette da tumore, HIV, diabete, malattie renali o epatiche o persone che assumono una terapia immunosoppressiva. Tali messaggi dovrebbero raccomandare di evitare il consumo di alimenti ad alto rischio."

La presente nota è stata pubblicata sul sito www.salute.gov.it 
(12 aprile 2018)

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