URBER

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URL del sito web: http://www.urber.it/
Giovedì, 11 Giugno 2015 10:04

Acqua e Territorio ad EXPO Milano.

L'irrigazione è la prima forma di nutrimento del pianeta. Il modello Emilia Romagna. Grazie ad ANBI, l'Unione delle Bonifiche dell'Emilia Romagna (URBER) presenta oggi esempi pratici di irrigazione consapevole e progetti multimediali a servizio delle imprese agricole. -

Parma, 11 giugno 2015 -

L'irrigazione è la prima ed essenziale forma di nutrimento del nostro pianeta. Fondamentale per la vita e per assicurare una produzione agricola costante alla base della gran parte delle economie mondiali la pratica irrigua, quando virtuosa e rispettosa dell'ambiente, si trasforma in ricchezza reale e diffusa. E' anche per questo che l'Emilia Romagna è considerata dagli esperti del settore, nell'intero panorama italiano, un modello per le modalità di distribuzione delle acque di qualità a beneficio dell'agricoltura, modalità che si traducono soprattutto in risparmio di risorsa utile e in risultati produttivi assai concreti (maggior numero di prodotti tutelati: 19 dop, 19 doc, 2 docg e 22igp). I Consorzi di bonifica della regione, associati in URBER (Unione Regionale Bonifiche Emilia Romagna) - all'interno del vasto mosaico di ANBI - garantiscono sempre di più un utilizzo consapevole delle acque meteoriche di superficie e rappresentano nei fatti il perno attorno al quale ruota un' agricoltura sostenibile e moderna che, anche grazie all'uso delle nuove tecnologie impiegate, non consuma l'acqua, ma la utilizza e la riconsegna alla terra, ai canali, ai fiumi e naturalmente ai suoi abitanti. Durante l'incontro "Acqua e Territorio a EXPO Milano", svoltosi presso il roof-garden (Spazio ANBI-Coldiretti Ingresso sud del Cardo) sono stati presentati i progetti multimediali:

IL CAMPO IN MOSTRA.

Videoproduzione, realizzata in collaborazione con il Canale Emiliano Romagnolo, volta ad illustrare il campo-mostra di prova delle più moderne attrezzature irrigue applicate alle produzioni. Realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna, Consorzi di bonifica e anche grazie ad alcune imprese del settore irriguo (TORO, NETAFIM, IRRITEC, NAAN DAN JAIN). Oltre a strumentazioni tecnologicamente avanzate nel camp- mostra sono esposte anche le attrezzature irrigue più innovative del momento.

APP IRRIVOICE ANBI.

L'applicazione di Irriframe, per telefoni cellulari e tablet, fornisce all'utente il consiglio irriguo più adeguato alle proprie necessità e in modalità vocale. Un modo fruibile e soprattutto rapido, dinamico, alla portata di tutti, che garantisce per tutti le migliori competenze in tempo reale e senza costi aggiuntivi.

SAI QUANTA ACQUA MANGI?

L'origami-URBER, ribattezzato il "bicchiere della vita", lancia un semplice e chiaro messaggio-tascabile per non dimenticare mai che il cibo che mangiamo ha un fondamentale valore irriguo.

ACQUA DA MANGIARE 

Un "video-viaggio-educational", diretto ed esauriente, realizzato con l'attore-testimonial del mondo delle bonifiche Lorenzo Bonazzi; in chiave ironica, URBER propone un approfondimento sull' irrigazione-consapevole e sul risparmio idrico a supporto dell'agricoltura. Un prodotto rivolto ai più giovani che si dimostra molto utile anche ai più grandi.

(Fonte: Ufficio Stampa Urber)

Dopo aver geolocalizzato in tutta l'Emilia Romagna i mille cantieri utili per la messa in sicurezza definitiva del territorio i Consorzi di Bonifica hanno indicato quelli aperti e quelli cantierabili al più presto per combattere il dissesto idrogeologico. Presentato il progetto di irrigazione virtuosa IRRIFRAME che rappresenterà le bonifiche italiane ad EXPO2015 -

Parma, 11 Marzo 2015 –

L'incontro territoriale che l'ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche Italiane) ha organizzato ieri a Bologna, chiamando a raccolta tutti i Consorzi di bonifica dell'Emilia Romagna, gli assessorati all'Ambiente-Difesa Suolo e all' Agricoltura, unitamente ad ANCI e UNCEM e diversi stakeholder, ha affrontato diverse tematiche di strettissima attualità e salvaguardia ambientale. Primo tra tutti quello del governo territoriale delle acque, sia per ciò che concerne la componente di difesa idraulica che per l'irrigazione dell'intero comprensorio regionale. All'attenzione di tutti gli intervenuti il fondamentale ruolo esercitato nelle zone montane dai Consorzi per la mitigazione del dissesto idrogeologico molto preoccupante anche in ragione del modo di manifestarsi delle piogge e ancor di più se si pensa che in Emilia Romagna quasi il 20% della popolazione vive in un'area a rischio idrogeologico.


"Una ricerca recentissima dice che ben 7000 cantieri in Italia potrebbero essere aperti nell'immediato e nel 90% dei casi invece se ne riparlerà solo tra 5 anni– sottolinea Massimiliano Pederzoli Presidente di URBER (Unione Regionale Bonifiche Emilia Romagna), 34 mesi è il tempo medio di valutazione di un'opera solo a livello burocratico. Oggi vogliamo rimarcare come, a cinque anni dal riordino legislativo territoriale, l'operatività delle bonifiche si inserisce in questo quadro con una serie di cantieri in regione già aperti o in fase di avvio già da domani. Oggi i cantieri di bonifica in regione sono oltre 600 per un ammontare complessivo di 245milioni e mezzo di euro."

Oggi l'Unità di Missione del Governo in carica e il Ministero dell'Ambiente cercano di ridurre notevolmente i tempi per sbloccare subito gli interventi individuando al contempo le risorse prontamente disponibili per opporre al dissesto qualcosa di molto concreto. "In questo scenario estremamente più operativo le bonifiche italiane e quelle emiliano romagnole rappresentano un valore aggiunto rispetto al passato visti i tempi e le modalità con cui intervengono direttamente su tutto il territorio – dice il presidente nazionale ANBI Francesco Vincenzi- Molto spesso infatti una lunga catena di interventi preventivi minori e quindi più facili da "sdoganare" fanno risparmiare sette volte il costo di un intervento successivo fatto in emergenza o quello di una grande opera."

Nel corso dell'incontro il ruolo dei Consorzi in regione è stato evidenziato da parte dell' Assessore all'Ambiente e Difesa Suolo Paola Gazzolo che ha spiegato come la sinergia attiva con la Regione Emilia Romagna consente di intervenire con maggior prontezza in zone che vivono sotto la costante minaccia del dissesto. Apprezzamento anche da parte dell'Assessore all'Agricoltura Simona Caselli "Puntiamo sulla bonifica di qualità e in Emilia Romagna le esperienze dei Consorzi sono virtuose. Sarà importante implementare ruolo e ricerca di fondi utili ove disponibili". Il presidente ANBI Vincenzi e il direttore Gargano hanno anche colto l'occasione per presentare il progetto dell'irrigazione IRRIFRAME (progetto in allegato) che rappresenterà le bonifiche nazionali ad EXPO2015 e che è stato realizzato col contributo fondamentale del Canale Emiliano Romagnolo. Un progetto che dimostrerà il contributo dell'agricoltura e dei Consorzi ad un modello di sviluppo basato sui valori del territorio e che troverà in EXPO la vetrina più autorevole.

Dettagli cantieri:

INTERVENTI 603 Totale 245.562.000
Difesa Suolo 81
Irrigazione 49
Difesa Suolo Montagna 81

(Fonte: ufficio stampa Urber)

 

Monitoraggio del dissesto idrogeologico dell'Emilia Romagna, URBER - Unione Bonifiche Emilia Romagna: "Servono 894 interventi per un valore di 1 miliardo e 100 milioni. Rischio che si impenna del 10% in più rispetto all'anno scorso - 

Parma, 31 gennaio 2015 -

Lo stato geomorfologico della regione Emilia Romagna è gravissimo e senza essere accusati di allarmismo i dati più aggiornati raccolti minuziosamente sul territorio palesano questa realtà tutt'altro che rosea.
Il rischio di dissesto idrogeologico in tutta l' Emilia Romagna è peggiorato notevolmente aumentando complessivamente di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente.

A renderlo noto è l'URBER (Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna) che il 5 febbraio prossimo presenterà al Governo a palazzo Chigi - nell'ambito del Piano Nazionale contro il Rischio Idrogeologico redatto da ANBI ( Associazione Nazionale Bonifiche Italiane)-, l'elenco dettagliato al centesimo degli interventi che, se realizzati in tempo utile, contribuirebbero in modo sostanziale alla messa in sicurezza del territorio dai fenomeni di frane e alluvioni che minacciano le comunità e le attività economiche emiliano-romagnole.

Gli interventi complessivi che i Consorzi di bonifica regionali evidenziano sono ben 894 per un importo che supera ormai di gran lunga il miliardo di euro attestandosi sulla cifra di un miliardo e cento milioni di euro. Le opere da realizzare riguardano le manutenzioni "straordinarie" di bonifica, sistemazioni idrauliche, adeguamento e potenziamento delle opere di scolo delle acque, laminazione delle piene, realizzazione delle casse di espansione (fondamentali per la sicurezza anche dei centri urbani), consolidamento frane ripristino dei versanti montani dal dissesto, realizzazione di briglie di contenimento del terreno. La rapidità del cambiamento climatico, alla radice delle violente precipitazioni cadute in tempi assai più ridotti, ha fatto impennare il numero delle emergenze montane che hanno avuto conseguenze immediate e drammatiche a valle dove oggi contenere i flussi, accerchiati da una urbanizzazione invasiva, è diventato sempre più arduo, lento e costoso. La media del valore degli interventi in pianura infatti, contrariamente a quanto si possa erroneamente presumere, è ben più alta rispetto a quella registrata sui rilievi a causa degli obblighi di legge che scaturiscono dall'operare su territori inurbati.

Particolarmente significativo è il confronto che URBER propone con il recente passato e che nel dettaglio riguarda la comparazione con l'anno 2010 in cui le necessità dell'Emilia Romagna erano ferme a quota 564.046.000 di euro per 652 interventi auspicabili. Oggi l'ammontare complessivo ha fatto registrare un incremento esponenziale negativo pari al 40%; un dato eclatante e preoccupante che il Governo stesso e l'ANBI hanno posto di recente al centro delle loro priorità, un dato che in modo inoppugnabile mostra come sia impellente, anche e soprattutto in Emilia Romagna, il bisogno di intervenire con convinzione e mezzi per arginare il grave rischio idrogeologico. "Nonostante l'impegno profuso dagli enti, in primis la Regione Emilia Romagna, - sottolinea il presidente URBER Massimiliano Pederzoli - i fenomeni climatici avversi si ripetono a catena ed è per questo che la realtà fragile del territorio emerge tra le assolute priorità nazionali. Il bisogno è grande, i progetti ci sono, ora servono risorse adeguate."

(Fonte: ufficio stampa URBER)

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