Consorzio Bonifica Parmense

Consorzio Bonifica Parmense

Il cantiere, tempo permettendo, dovrebbe completarsi entro una decina di giorni con turni di lavoro h-24. La segnaletica stradale – in entrambe le direzioni – per chi arriva da Parma o da Mezzani, sarà appositamente modificata.

Parma, 12 maggio 2016

Tre turni giornalieri di lavoro ininterrotti h-24 impegneranno per circa dieci giorni i tecnici e gli operai specializzati del Consorzio di Bonifica Parmense nell'imponente opera di ultimazione della cassa di espansione del Canale Burla a partire dalla mattinata di Martedì 17 Maggio.

Il cantiere full-time sarà utile per la definitiva posa degli scatolari che consentiranno il collegamento diretto tra la vasca di laminazione e il canale stesso per un contenimento complessivo, a regime, che supera i 60mila metri cubi di acqua in caso di piena alluvionale. Un'opera altamente strategica che ha richiesto un investimento di 1,5 milioni di euro che metterà finalmente in sicurezza un'ampia area della città colpita da esondazioni negli anni scorsi con ripercussioni sui residenti della zona. Al fine di arrecare il minimo disagio per gli utenti della strada che transitano su quella carreggiata di competenza provinciale il Consorzio della Bonifica Parmense assicurerà in questo modo uno straordinario impegno delle sue maestranze coinvolte nel completamento di un manufatto idraulico tanto atteso quanto necessario. Naturalmente il cantiere avrà avvio e durata prevista se le condizioni metereologiche consentiranno l'operatività costante di uomini e mezzi. La segnaletica stradale – in entrambe le direzioni – per chi arriva da Parma o da Mezzani, sarà appositamente modificata in corrispondenza del tratto occupato dal cantiere con appositi percorsi alternativi indicati da una idonea segnaletica provvisoria e differenziata per auto, autoarticolati e trasporti eccezionali.

(Ufficio Stampa: Consorzio Bonifica Parmense)

Un laboratorio scientifico itinerante a disposizione dei consorziati per l'analisi e il monitoraggio della risorsa idrica della rete di oltre 1500 km di canali artificiali.

Parma, 6 Maggio 2016

Inaugurata ieri in via Emilio Lepido 70/1 la "Casa dell'Acqua", nuova sede del Consorzio della Bonifica Parmense. Una struttura più fruibile per i consorziati che hanno necessità di informazioni, dotata di numerosi posti auto e raggiungibile con i mezzi pubblici (bus n. 23, direzione San Prospero).

Un plesso moderno e polifunzionale che consente l'accorpamento di tutti gli uffici che svolgono le diverse mansioni tecniche, amministrative e di progettazione lavori e opere in difesa del territorio.
Un front-office di avanguardia e un ufficio catastale informatizzato consentono il rapido accesso ai dati storici dell'archivio immobili e terreni.

Una sala di telecontrollo che effettua un costante monitoraggio dei livelli di flusso delle acque nella rete di bonifica e verifica e sovrintende sulle numerose postazioni dislocate nei vari impianti idrovori di sollevamento.
La più rilevante tra le novità presentate in occasione dell'inaugurazione della sede è quella di un ulteriore e innovativo servizio di analisi scientifica delle acque; un servizio tecnologicamente avanzato che consentirà di ottenere in tempo reale una fedele percezione della qualità di risorsa idrica presente nella rete di canalizzazione artificiale che fa capo al Consorzio.

"Bonifica Parmense Lab" (questo il nome scelto) conterà su uno staff qualificato di ricercatori che opererà a bordo di un pick-up itinerante per la provincia, dotato di strumentazione idonea al prelievo, alla campionatura, alla conservazione e all'analisi di alcuni parametri statistici volti ad identificare nell'immediato particolari presenze microbiologiche nelle acque.

Il Consorzio della Bonifica Parmense – nell'ottica di vigilare su possibili agenti inquinanti e assicurare a cittadini e aziende agricole acqua in grado di soddisfare le loro esigenze – arricchirà così le consolidate attività di bonifica con una nuova struttura operativa sul fronte della tutela ambientale che possa monitorare costantemente la risorsa idrica proveniente anche dai 27 depuratori delle società che gestiscono ed erogano il servizio idropotabile.

Pur conservando la sua esclusiva facoltà di trasportatore ed equilibratore dei flussi della risorsa idrica nelle aree di propria competenza, la Bonifica locale potrà fornire da oggi un altro servizio utile che va nella direzione di migliorare notevolmente la sostenibilità del territorio in cui prospera un agroalimentare che ha necessità costante di adeguate e positive influenze ambientali.

Il Presidente Luigi Spinazzi ha sottolineato: "L'importanza del dialogo costante con il territorio, i cittadini, le amministrazioni locali e le imprese è fondamentale per poter fornire servizi sempre migliori, comprendere le loro esigenze primarie e puntare a migliorarci".

Il Direttore Meuccio Berselli: "Con questa sede e i nuovi servizi offerti continuiamo nell'opera costante di rinnovamento dell'ente e della sua operatività di servizio. Rinnovamento che si misura con la qualità dell'opera svolta sul territorio in questi anni".

All'inaugurazione parmigiana, oltre alle numerose istituzioni, autorità e amministratori locali erano presenti anche Massimo Gargano – Direttore Generale Nazionale dell'associazione delle bonifiche ANBI – e Massimiliano Pederzoli, Presidente di ANBI ER e CER. Entrambi hanno espresso il loro plauso al lavoro fatto dal Consorzio di Parma, un ente che – nelle loro parole – "porta opera costante di prevenzione a difesa del territorio, un lavoro essenziale per rendere veramente al passo coi tempi il modello consortile che sempre di più – e l'Emilia-Romagna ne risulta testimonianza tangibile – è al fianco delle realtà locali con interventi mirati e rapidi". Dunque un Consorzio virtuoso, che ha patrimonializzato al meglio anche le proprie risorse economiche: convertendo l'affitto pluriennale della vecchia sede di piazzale Barezzi in un mutuo di pari importo l'ente ha infatti assicurato ai suoi consorziati per il futuro la piena proprietà di una nuova e più funzionale sede proiettata nel domani.

(Fonte: Ufficio stampa Consorzio della bonifica parmense)

Un centinaio di studenti dell'istituto agrario Bocchialini hanno simulato modelli di irrigazione virtuosa sulle coltivazioni tipiche applicando l'innovativo software IRRINET-IRRIFRAME ideato dai laboratori di ricerca del Canale Emiliano Romagnolo e accreditato per il risparmio di risorsa nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale.

Parma, 2 maggio 2016

Un centinaio di studenti dell'Istituto Agrario Bocchialini – terze e quarte classi provenienti dalle sezioni di Parma e San Secondo – ha partecipato attivamente ad un incontro sull'irrigazione di precisione, realizzata secondo modalità virtuose e applicata mediante un avanzato sistema tecnologico che consente un significativo risparmio idrico in agricoltura. In uno scenario globale caratterizzato da temperature altalenanti che causano periodi particolarmente siccitosi anche nel nostro comprensorio, l'utilizzo oculato di acqua non rappresenta solo un comportamento responsabile in un'ottica di diffusa sostenibilità ambientale, ma rappresenta anche un risparmio di denaro per l'imprenditore agricolo che ne fa un uso costante. Tutto questo è "Acqua e Territorio Lab", il progetto realizzato da ANBI Emilia Romagna, CER e Consorzio della Bonifica per gli istituti agrari dell'Emilia Romagna- recentemente accreditato dall'Ufficio Scolastico Regionale-Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.

Le lezioni itineranti nelle varie province hanno fatto tappa anche a Parma dove - nel corso di una ricca mattinata di lavoro all'Auditorium dell'Istituto Bocchialini - ANBI e Bonifica Parmense hanno approfondito ruolo e attività svolti dal Consorzio per una corretta manutenzione e difesa del territorio attraverso la regimazione delle acque e la mitigazione del dissesto idrogeologico montano. Sulle tematiche di evidente criticità, rischi e soluzioni di prevenzione sono intervenuti, dopo l'introduzione della preside Annarita Sicuri e del presidente del Consorzio Luigi Spinazzi, Patrizia Narducci di ANBI Emilia Romagna, il presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Spinazzi e il direttore generale del Consorzio Meuccio Berselli. Un ampio spazio è stato lasciato – come detto – alle buone pratiche nell'utilizzo della risorsa irrigua; Gioele Chiari - ricercatore dei laboratori del CER - ha illustrato IRRINET-IRRIFRAME ponendo l'accento sulle modalità tecniche e tecnologiche del software (da oggi anche disponibile e scaricabile gratuitamente come APP per mobile) e coinvolgendo gli studenti in un percorso condiviso di informazioni specifiche.

Gli alunni, in via preventiva, grazie al lavoro fatto in classe dal professor Giacomo Corradi nelle giornate precedenti, hanno presentato ai relatori-formatori una simulazione di uso del software applicata ad una coltura come il pomodoro, di per sé particolarmente idro-esigente e quindi esemplificazione sintomatica di un contesto che potrebbe davvero avere problematiche notevoli dalla mancanza di acqua nei prossimi mesi estivi. La dirigente del polo scolastico Annarita Sicuri è intervenuta evidenziando come le attività in collaborazione concreta con realtà quali i Consorzi di Bonifica – chiamati a governare risorse così rilevanti per il territorio come l'acqua – consentano di avere un occhio vigile sulle evoluzioni tecnologiche che sono alla base dell'innovazione utile nel comparto agroalimentare di qualità. Patrizia Narducci (ANBI Emilia-Romagna) ha rimarcato l'importanza del progetto e della collaborazione fattiva delle scuole per rendere fruibile ai più giovani ciò che può rappresentare per loro una base essenziale per una qualificazione professionale delle attività lavorative che riguardano da vicino il territorio e un approccio del tutto sostenibile.

Presidente e direttore della Bonifica locale Luigi Spinazzi e Meuccio Berselli hanno colto l'occasione dell'incontro per annunciare due importanti novità per il Consorzio di Parma che saranno presentate a breve: un Ufficio Irrigazione a disposizione delle imprese agricole e un Laboratorio di Ricerca e Monitoraggio sulla Qualità delle Acque nel reticolo di bonifica gestito dall'ente in tutto il Parmense.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

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